Olos in greco significa il totale. E’ da questa parola che nasce il termine “olismo”, un principio secondo il quale un organismo o un fenomeno (nel nostro caso una casa) deve essere considerato nella sua totalità e non come semplice somma delle singole parti. Immagina una sinfonia di Beethoven suonata da una grande orchestra: ogni strumento contribuisce con la propria parte alla composizione ma è nell’insieme che si raggiunge la perfezione e la musica diventa capolavoro. Solo nella relazione tra tutte le parti si raggiunge l’armonia complessiva. Parlando di abitare, l’architettura olistica studia lo spazio in maniera complessa: ogni ambiente della casa è in relazione con un sistema che comprende chi vi abita, il paesaggio che lo circonda, gli arredi di cui è composto, i materiali di cui è fatto…L’obiettivo dell’architettura olistica è raggiungere l’armonia (ecco la parola chiave!) tra tutti questi elementi.
La parola chiave per comprendere l’architettura olistica è “armonia” - dezeen
Il primo passo per costruire una casa è scegliere il luogo. La localizzazione dell’edificio, come si integra e si rapporta con l’intorno, sia esso una casa isolata immersa nella natura, sia all’interno di un centro abitato, è fondamentale per il benessere degli abitanti e la qualità dell’architettura stessa. Un architetto olistico non si limita a contenere l’impatto che il suo edificio avrà sul territorio ma ha mira a preservare gli abitanti da tutti qui fattori che possono interferire con il proprio benessere. Dunque lo studio del contesto e delle caratteristiche del luogo riveste una importanza estrema.
La localizzazione dei un edificio è la prima scelta importante - archdaily-Carmen Troesser
Mai sottovalutare l’orientamento di un edificio, dal monolocale alla villa. Un' esposizione infelice può rendere una casa difficile da abitare: troppo fredda o troppo umida o troppo buia. Se al contrario l'orientamento è favorevole, la casa sarà luminosa e accogliente. L’esposizione è un elemento di grande importanza sia nella fase progettuale, quando viene definito l’involucro edilizio vero e proprio, sia nella distribuzione dei locali e nella scelta dell’arredamento. Per esempio il vano scala e gli spazi di servizio sono collocabili a nord, dove c’è meno luce e le temperature sono in media più basse; a est e a sud meglio collocare gli spazi in cui si vive di più come il living e la cucina. Queste scelte inoltre sono strettamente legate allo sfruttamento della luce naturale che da una parte rende efficiente la casa e dall’altra influisce positivamente sulla vivibilità di una stanza: la luce naturale nelle varie ore della giornata influenza l’umore e rende l’ambiente più bello.
La luce naturale influisce sul comfort e sulla qualità dell’abitare - nadinestay
Nella ricerca dell’armonia i materiali costruttivi non possono che essere green. Il rispetto dell’ambiente, la salvaguardia delle risorse e della natura sono imprescindibili. L’architettura olistica predilige dunque materiali naturali come il legno, la paglia, l’argilla, il sughero e la canapa, utilizzati anche per le loro proprietà isolanti. Oltre a questi si utilizzano materiali riciclabili o prodotti con sistemi innovati a basso impatto ambientale, privi di solventi e sostanze potenzialmente inquinanti o addirittura nocive. Inoltre, un’attenzione particolare deve essere riservata agli impianti, non solo finalizzati al contenimento dei consumi ma anche all’eliminazione di elementi di disturbo del benessere come i campi elettromagnetici, i rumori dovuti al funzionamento degli impianti ecc.
Materiali green e sostenibili per una casa armonica - Wallpaper
Come abbiamo visto il fine dell’olismo è creare armonia ed equilibrio. Gli ambienti della casa devono dunque rispettare un’idea generale e rispondere alle esigenze e alle abitudini di chi li abiterà. L’arredamento è come un abito su misura del committente dove il fulcro sarà la stanza da lui più amata e vissuta intorno alla quale si sviluppano gli altri spazi. Tutte le filosofie orientali, olismo compreso, mettono al centro l’individuo, dunque sarebbe opportuno riservare una stanza alla cura di sé, un luogo dove ritrovarsi, da dedicare alle proprie passioni e alle attività che ci fanno stare bene. In ultimo non possiamo non parlare di colore: tinte armoniche e riposanti per comporre una palette naturale ed equilibrata coerente, proporzionata e rasserenante.
L’obiettivo dell’architettura olistica è il benessere dell’individuo – Leroy Merlin
Avevi già sentito parlare di architettura olistica? Cosa ne pensi di questa filosofia dell’abitare? Raccontaci la tua opinione e lascia un commento!