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Federica_Cornalba
Architetto e paesaggista
25/07/24-08:34 (modificato il 25/07/24-16:09)

Quante volte ci è capitato di camminare per un mercatino dell’antiquariato e innamorarci di un vecchio tavolo o di salire in soffitta e trovarne uno che magari era appartenuto alla nonna? Beh, quando capita, di solito ci troviamo di fronte a un pezzo che non è conservato perfettamente o non è adatto allo stile della nostra casa e allora…decidiamo - sbagliando - di non portarlo via con noi: armandoci di vernici e pennelli potremo però trasformarlo in un arredo unico, fatto su misura e soprattutto eco-friendly, perché dargli nuova vita significa anche produrre un rifiuto in meno! Scopriamo quindi insieme come fare e quali sono le idee più trendy cui ispirarci per realizzare il nostro tavolo personalizzato: i risultati ci sorprenderanno!
Vernici speciali e colori di tendenza per dipingere un tavolo e trasformarlo - Leroy Merlin

Preparare al meglio le superfici del tavolo per poi dipingerlo come più ci piace

Fondamentale, se vogliamo fare un buon lavoro, è preparare le superfici come si deve. Se si tratta di un tavolo in legno, per prima cosa laviamolo con un detergente neutro e poi eliminiamo la vecchia finitura servendoci di uno sverniciatore in gel. A questo punto siamo pronti per carteggiare con una levigatrice multifunzione che preparerà la superficie per la fase creativa del nostro lavoro. Facciamo però attenzione alla possibile presenza di tarli che potrebbero rovinare il nostro progetto: se sospettiamo un’infestazione, prima della verniciatura, trattiamo il tavolo con specifici prodotti antitarlo. In linea generale un antitarlo a solvente è indicato per gli esterni, mentre è preferibile optare per un antitarlo a base acquosa se pensiamo di usare il tavolo solo in ambienti indoor. Prima di effettuare qualsiasi intervento decorativo è comunque importantissimo eseguire un carteggio accurato anche se il tavolo è in metallo: l’unica differenza è che, dopo questa fase, va steso direttamente lo smalto antiruggine che sceglieremo nella tonalità che più ci piace. La preparazione, a questo punto è terminata e siamo pronti per dare spazio alla nostra fantasia.
Preparare bene le superfici è fondamentale per riuscire a dare nuova vita a un tavolo vintage - Leroy Merlin

Idee per rinnovare il tavolo da pranzo in stile industrial

Se vogliamo dare al nostro tavolo un’impronta industrial, molto bello è lasciare il piano grezzo, evidenziando le venature del legno, e colorare invece le gambe. Ci basterà decapare la superficie piana trattandola prima con una spazzola metallica, poi con un impregnante all’acqua di colore bianco e successivamente con della carta abrasiva a grana finissima. In questo modo il piano assumerà un aspetto vissuto - quasi consumato - senza però che ci sia pericolo di fastidiose schegge vaganti. Per le gambe, o il piedistallo centrale, scegliamo il colore che meglio si adatta ai nostri ambienti, optando però per tonalità ispirate alle atmosfere urbane e un po’ decadenti da cui trae origine questo stile: le palette da utilizzare sono quelle dei marroni e dei grigi che richiamano gli interni dei capannoni, ma possiamo anche scegliere il color ruggine, il verde petrolio o il nero. Importante è comunque smorzare la loro vivacità e renderli tendenzialmente polverosi: una vernice coprente color petrolio con finitura opaca ci consentirebbe, per esempio, di ottenere un effetto industrial-chic, mentre con il kit reagente e finitura ruggine il risultato sarà molto più “aggressive”.
Idee per dipingere il tavolo da pranzo in stile industriale - Leroy Merlin

Come trasformare il tavolo da pranzo in un arredo elegante e raffinato

Se abbiamo per le mani un classico tavolo di legno con forme morbide e sinuose, ideale è pensare di trasformarlo in un elemento d’arredo très charmant che richiama le raffinate atmosfere delle dimore signorili. In questo caso, sarà la scelta della finitura a fare la differenza: con una vernice metallizzata color oro opaco e una pittura ad acqua oro brillante daremo al tavolo un’impronta barocca, opulenta e sfarzosa. Per evitare però l’effetto too much, il mio consiglio è di limitare l’uso della finitura brillante a pochi dettagli come le modanature o, se ci sono, i decori in rilievo. Allo stesso modo, è bene alternare lucido e opaco anche se usiamo tonalità pastello: fare questa operazione servirà per non appiattire la percezione delle superfici. Una bella idea è colorare il tavolo con una vernice super coprente greige opaco e intervenire poi solo sulle gambe con uno spray lucidante: così facendo, il piano sembrerà galleggiare grazie alla brillantezza del sostegno e l’intero tavolo acquisterà un aspetto molto ricercato. Diversamente, se siamo affascinati dalle atmosfere pop, possiamo permetterci di tinteggiarlo interamente con uno smalto all’acqua adatto anche per esterni, lucido o opaco in base alle nostre preferenze, purché la tinta sia vivacissima e un po’ sopra le righe!
Ispirazioni per trasformare il tavolo da pranzo in un elemento d’arredo super raffinato - Leroy Merlin

Spunti creativi per dipingere un tavolo in legno da esterno giocando con i colori

Dedicata principalmente agli spazi outdoor è l’idea di rinnovare un tavolo in legno all’insegna dei colori che più ci piacciono e che meglio si abbinano agli altri arredi da giardino, facendolo diventare il loro trait d’union cromatico. Scegliamo un tavolo con piano in listelli così ognuno di loro avrà un colore diverso! Se abbiamo dei bimbi e vogliamo accontentarli in tutto e per tutto anche in giardino, potremmo pensare a smalti per esterno in colori vivaci, adatti per deliziare i loro occhi e quelli degli amichetti che inviteranno per le festicciole di compleanno. In questo caso, io sceglierei un tavolo da picnic con panche incorporate e, già che ci siamo, dipingerei anche quelle. Per noi grandi, invece, starei su altre gamme di colori, meno sgargianti, in tonalità gli uni con gli altri, o che magari richiamano essenze di legno diverse. In quest’ultimo caso, dopo esserci informati su quali flatting o impregnanti scegliere per un tavolo da esterno, possiamo approfittare di un piano in legno massello, come quello del tavolo da giardino Fima con assi che provengono da foreste a gestione sostenibile, e riprodurre su ognuna di loro la bellezza di legnami come il noce, il ciliegio o il mogano stendendo una o più mani del prodotto adatto. Questa soluzione, tra l’altro, è ideale se gli altri mobili da giardino sono di legni diversi tra di loro perché il tavolo li “riassumerà” tutti creando l’armonia perfetta.
Personalizzare un tavolo di legno in giardino giocando con vernici, impregnanti e flatting - littlemissmomma

Idee per realizzare un bellissimo tavolo in perfetto stile tropical

Se abbiamo un giardino lussureggiante, dipingere il nostro tavolo in sintonia con il tema tropical è un’idea fantastica. In realtà io non mi concentrerei su un unico tavolo che possa ospitare più persone, ma lavorerei su diversi tavolini da due. Dipingerei ognuno di loro con un colore diverso e li decorerei poi con foglie e fiori di ispirazione tropicale. In questo modo potrei invitare ugualmente un sacco di amici e organizzare una vivacissima e super originale “tavolata diffusa”. Come possiamo realizzare al meglio questa idea? Prima di tutto scegliamo le basi su cui lavorare che potranno essere tavolini pieghevoli di forma quadrata in legno oppure esili tavolini rotondi in acciaio colorato. Nel primo caso, dobbiamo innanzitutto dare il colore di base che, a parer mio, è bene sia vivacissimo e con finitura extra brillante, mentre per i tavolini metallici questa operazione non è necessaria perché sono già verniciati. Tracciamo quindi a matita il profilo delle foglie o dei fiori che desideriamo dipingere, valutiamo qual è la tipologia di vernice più adatta alle nostre esigenze aiutandoci con la guida alla scelta tra tempere, colori a olio e acrilici…e iniziamo il nostro capolavoro armati di una tavolozza completa di pennelli artistici e di tanta creatività! Io mi siederei dove ci sono le bellissime foglie di Monstera deliciosa, ma non mi dispiacerebbero anche i meravigliosi fiori dell’Hibiscus syriacus. E voi? Quale tropical table scegliereste?
Ispirazioni per dipingere il tavolo con fiori e foglie tropicali - findyourgood

Dare nuova vita al tavolo con gli stencil che preferiamo

L’ispirazione per questa idea decorativa arriva dai preziosissimi intarsi dei tavoli che hanno di secolo in secolo abbellito stupendi palazzi ed enormi manieri. Con stili diversi, l'antica tecnica dell’intarsio consente di creare decorazioni utilizzando piccolissimi pezzi di legni diversi o di altri materiali che vengono poi inseriti in appositi incavi eseguiti nel massello. Si tratta quindi di una lavorazione molto complessa, difficilmente applicabile al nostro tavolo, ma cui potremo ispirarci per un risultato altrettanto sorprendente. Basterà utilizzare degli stencil, scegliendo quelli che ci piacciono di più, e poi…semplicemente procedere! Che ne dite di decorare un tavolino rotondo in ferro bianco con lo stencil di un mandala? Potremmo giocare con un colore a contrasto o con un altro bianco (lo sapete vero che ne esistono tantissime sfumature?): in quest’ultimo caso, l’effetto pizzo sarà delicatissimo e super raffinato, mentre il contrasto deciso accentuerà i motivi del mandala. Altra idea molto bella, dedicata a un tavolo rettangolare con piano in legno, è riprodurre le super trendy cementine semplicemente utilizzando uno stencil a decori geometrici e uno o più colori in base al risultato che vogliamo ottenere e che sarà in ogni caso stupendo. Diciamo che le possibilità sono infinite e alla portata di tutti, quindi perché non cominciare subito????
Idee per utilizzare gli stencil e decorare il tavolo in modo super facile - Leroy Merlin

E tu? Hai trovato l’idea giusta per dipingere il tuo tavolo da interno o da esterno? Oltre alle vernici, puoi anche esplorare altre soluzioni per ricoprire un tavolo rovinato e una volta che la tua creazione sarà completa, iscrivendoti alla Community, potrai condividerla con tutti noi nella Gallery dei progetti!

Carlotta Lulli
Redattrice
23/07/24-09:22

Se in una casa autonoma c’è molta libertà nel posizionamento degli oggetti, degli arredi e persino del condizionatore, le cose cambiano quando siamo in condominio. I regolamenti condominiali richiedono solitamente di non modificare la facciata, quindi non sarà possibile appendere nulla al muro, salvo indicazioni diverse specifiche all’interno del proprio stabile. Ma quindi come posizionare l’unità esterna del condizionatore in condominio? Ecco alcuni suggerimenti:

  1. Non installarlo sulla facciata condominiale
  2. Montalo su uno dei lati del balcone
  3. Chiedi il permesso per montarla sul cortile interno del palazzo
  4. Scegli un climatizzatore senza unità esterna
  5. Acquista un condizionatore portatile

Dove posizionare le unità esterne dei condizionatori in condominio - Unsplash

1. Non installarlo sulla facciata condominiale

Salvo regolamenti specifici differenti, è sconsigliato montare l’unità esterna del conedizionatore sulla facciata condominiale e ti spiego perché. Per prima cosa devi sapere che secondo quanto stabilità dal codice civile, deve distare almeno tre metri dalla soglia del solaio del piano superiore e ad almeno 1,5 metri qualora si ostruisca la vista. in più nella maggior parte dei condomini viene chiesto di non modificare la facciata, quindi il tuo condizionatore dovrà essere meno visibile possibile. A seconda del modello scelto potrai poi procedere all’ installazione dei condizionatori eventualmente chiedendo un supporto ai tecnici per individuare la migliore opzione rispetto alla tua abitazione. Se abiti in un appartamento di piccole dimensioni, potresti prendere in considerazione la potenza: in questi casi, il climatizzatore da 7000 btu o il condizionatore da 9000 btu come quello Daikin saranno più che sufficienti.

Condizionatore di design - Leroy Merlin

2. Montalo su uno dei lati del balcone

Il consiglio che posso darti è di montarlo su uno dei lati del balcone, in questo modo avrà lo spazio necessario per garantire il ricambio di aria calda e fredda, evitando che la ventola si surriscaldi ma allo stesso tempo non infastidirai i condomini con un’unità esterna a vista. L’installazione è piuttosto semplice e grazie al posizionamento potrai pulirlo agilmente o avere interventi tempestivi e facilitati da parte degli operatori. Attenzione a non ostruire la ventola e a non posizionare piante direttamente nel suo raggio d’azione, la ventilazione calda potrebbe mandarle in sofferenza. In compenso potrai sfruttare il piano d’appoggio per posizionare vasi di piante adatti al balcone, oppure elementi decorativi per il tuo spazio outdoor. Chiaramente le opzioni tra cui scegliere sono tante… non sai quali modelli scegliere? Dai un’occhiata alla guida sui 7 migliori condizionatori proposti da Leroy Merlin. Che tu scelga condizionatori monosplit o condizionatori multisplit, questa è sicuramente una delle valutazioni migliori che tu possa fare avendo la certezza di rispettare i regolamenti di condominio.

Condizioantore con unità esterna sul balcone - Leroy Merlin

3. Chiedi il permesso per montarla sul cortile interno del palazzo

Se la tua casa non affaccia direttamente su strada ma hai un balcone o uno spazio che è collegato al cortile interno del palazzo potresti chiedere una deroga. Il regolamento condominiale solitamente chiede di non posizionare condizionatori o altri oggetti a vista sulla facciata rivolta alla strada, le cose cambiano però quando l’installazione avviene verso i cortili interni. Scegli con cura il climatizzatore adatto a te: tieni in considerazione cosa sono i BTU e perché sono utili ma se vuoi un consiglio in più prediligi condizionatori a risparmio energetico: non solo potrai avere vantaggi e detrazioni fiscali, ma ridurrai persino la bolletta, garantendoti un comfort abitativo senza impattare troppo sulle spese familiari. Tip in più? Dai un’occhiata ad un climatizzatore 9000 btu monosplit: è perfetto per le case più piccole, solitamente è di dimensioni compatte e spesso è disponibile con un’ottima etichetta di classe energetica per consumare meno.

Condizionatore domestico - Pixabay

4. Scegli un climatizzatore senza unità esterna

Un’altra opzione? Forse non ne hai mai sentito parlare ma è assolutamente vincente. Potresti scegliere un condizionatore senza unità esterna, in questo modo all’interno avrai un classico macchinario ma per l’esterno dovrai solamente creare un piccolo foro senza inserire effettivamente un’unità esterna ingombrante. Si tratta di una soluzione che consiglio anche a chi ha un balcone piccolo, in questo modo non ruberai spazio al tuo outdoor. Non pensare che i modelli senza unità esterna siano meno potenti: puoi trovare tranquillamente climatizzatori da 12000 btu monosplit o da 24000 btu persino in questa categoria. Chiaramente sono strutture perfette per abitazioni di metratura superiore, che quindi hanno necessità di una forza di refrigerazione più alta.

Modello senza unità esterna - Leroy Merlin

5. Acquista un condizionatore portatile

Se proprio non vuoi problemi con i condomini e magari sei anche in affitto, dovresti valutare l’acquisto di un condizionatore portatile: sono solitamente dotati di un serbatoio da svuotare ed è sufficiente un tubo verso l’esterno per garantire il ricircolo necessario per il funzionamento. Forse meno potenti degli altri, ma sicuramente hanno un ottimo rapporto qualità prezzo e certamente non infrangono alcun tipo di regolamento.

Condizionatore portatile con ruote - Leroy Merlin

Ora hai tutti i consigli utili su dove posizionare l’unità esterna del tuo condizionatore condominiale ma se hai ancora qualche dubbio o semplicemente vuoi mostrare il tuo risultato iscriviti alla Community ed entra in contatto con altri appassionati ed esperti di fai da te.

Federica_Cornalba
Architetto e paesaggista
22/07/24-15:07 (modificato il 22/07/24-16:01)

Benessere, salute e sostenibilità: sono queste le parole chiave del biophilic design, introdotto negli anni ’80 dal biologo americano Edward O. Wilson e oggi sempre più popolare. La connessione tra esseri umani e natura produce infatti tantissimi benefici psico-fisici ed è per questo che la necessità di creare ambienti abitativi in sintonia con il mondo naturale diventa ogni giorno più urgente. Se abbiamo voglia di avvicinarci al biophilic design, scopriamo quindi insieme quali sono le sue caratteristiche e prepariamoci a rinnovare casa all’insegna del benessere psicologico, della salute fisica e della sostenibilità ambientale!
Ispirazioni per rinnovare casa con il biophilic design - Leroy Merlin

Come si arreda casa con il biophilic design e quali sono i benefici che si possono ottenere

Per arredare casa con il biophilic design dobbiamo ampliare la prospettiva con cui di solito scegliamo mobili, complementi e finiture. Il biophilic design infatti non è solo una questione di stile: bisogna ragionare in un’ottica multisensoriale e considerare, oltre agli aspetti visivi, anche quelli olfattivi, tattili e sonori. L’ambiente che andremo a creare dovrà quindi portarci in un’atmosfera fatta di sensazioni, ricordi e scenari che riescano ad aumentare il nostro benessere psico-fisico, aiutandoci ad affrontare le giornate con maggiore energia e a stimolare la nostra creatività. Quali sono dunque i passi fondamentali per rinnovare casa all’insegna del biophilic design? Oltre alla scelta di materiali naturali come una pavimentazione in parquet, perfetta per creare un ambiente caldo e accogliente, dei cuscini decorativi di lino in tonalità neutre e dei tappeti da interno in juta, è importantissimo selezionare prodotti responsabili e sostenibili…perché il nostro benessere è legato a filo doppio con quello del Pianeta! A questo proposito, ci sono quattro step imprescindibili che ci aiuteranno a connetterci con noi stessi e con l’ambiente esterno migliorando la vivibilità degli spazi di casa e di lavoro:

  • Stabilire una connessione visiva tra interno ed esterno;
  • Creare una connessione non visiva tra l’ambiente indoor e la natura;
  • Portare la natura in casa;
  • Sfruttare le potenzialità benefiche dello spazio outdoor

Vediamoli quindi nel dettaglio per capire come metterli in pratica nel migliore dei modi e trarre il massimo vantaggio dall’approccio innovativo del biophilic design alla progettazione degli spazi in cui viviamo e lavoriamo.
Come arredare casa seguendo i principi del biophilic design - Leroy Merlin

Stabilire una connessione visiva tra interno ed esterno

Sapete cos’era il Crystal Palace? Progettato da Sir Joseph Paxton per l’Esposizione Universale di Londra nel 1851, il Crystal Palace è stato il primo edificio della storia realizzato interamente in vetro. Purtroppo è andato perduto a causa di un incendio nel 1936, ma se ci fosse ancora sarebbe la costruzione cui ispirarsi per ampliare gli interni di casa mettendoli in comunicazione visiva con l’ambiente che li circonda. Ideale sarebbe ingrandire il più possibile le aperture esistenti - magari sostituendole con grandi vetrate scorrevoli - o aggiungere delle finestre da tetto, ma spesso non è possibile effettuare lavori di questo genere (penso soprattutto a chi di noi abita in un appartamento di città): in alternativa possiamo però valutare la sostituzione dei vecchi serramenti con finestre a una sola anta che, oltre a offrire un ottimo isolamento termico, fanno entrare molta più luce, elemento fondamentale per farci iniziare le giornate con energia, buonumore e vitalità. Ottima sarà anche la scelta di tende filtranti, come la super leggera tenda in garza di cotone che donerà agli ambienti un’impronta fresca e luminosa, oltre ovviamente a permetterci di guardare fuori anche quando è chiusa. E se il panorama non è dei più incantevoli…basterà trasformare il terrazzo o il piccolo balcone in un vero e proprio giardino: in questo modo la connessione visiva con la natura sarà garantita anche se viviamo circondati dal cemento!
La connessione visiva con l’ambiente outdoor è uno degli elementi chiave del biophilic design - Leroy Merlin

Creare una connessione non visiva tra l’ambiente indoor e la natura

Visto che uno degli obiettivi principali del biophilic design è suscitare le medesime sensazioni positive che si hanno in natura, è importantissimo richiamarla facendo le scelte giuste in termini di finiture, materiali e arredi. Dal punto di vista cromatico è bene preferire colori terrosi e tonalità neutre, ma è poi fondamentale inserire motivi ispirati alla natura, come foglie, fiori e animali, per rendere l’atmosfera ancora più vibrante: se pensiamo - per esempio - al soggiorno, perfetta è la combinazione tra un grande tappeto in juta naturale, qualche cuscino in cotone decorato con delicate foglioline e dei vasi beige con superficie intrecciata dove mettere poi le nostre piante d’appartamento. Altra bella idea per creare una connessione virtuale con la natura è appendere alle pareti quadri e stampe che riproducono paesaggi: in questo modo aggiungeremo coinvolgenti spunti visivi che, facendo leva sui nostri ricordi o sul desiderio di evasione dalla routine quotidiana, ci invoglieranno a passare più tempo all’aria aperta. Se poi vogliamo osare (cosa che io farei subito!) e creare un total look ispirato alla natura, possiamo intervenire su intere pareti rivestendole con della carta da parati a fantasia floreale…oppure con enormi e suggestivi trompe l’oeil ispirati alla natura: riuscite a immaginare una camera da letto o un soggiorno in cui si viene accolti dalla fotomurale di un tranquillo paesaggio di montagna capace di annullare la parete e di proiettarci davanti a un panorama infinito, pacifico e rilassante? Più biophilic di così…penso che sia davvero difficile!
Idee e spunti per stabilire una connessione non visiva tra gli ambienti di casa e la natura - Leroy Merlin

Portare la natura in casa

Elemento irrinunciabile se vogliamo introdurre il biophilic design nei nostri ambienti domestici è il verde dentro casa. I passi da seguire sono molto semplici e i benefici che si possono trarre dalla loro applicazione impagabili: basterà entrare nell’ottica di riuscire a creare un giardino dentro casa esattamente come se fosse all’aria aperta…e riduzione dello stress, piuttosto che miglioramento della qualità dell’aria che respiriamo all’interno degli ambienti domestici saranno vantaggi di cui potremo beneficiare immediatamente! Per garantire alle nostre piante uno sviluppo ottimale, valutiamo prima di tutto gli angoli più adatti in termini di esposizione e soleggiamento diretto…che non è quasi mai alleato delle specie verdi da interno: a questo proposito possiamo realizzare delle soluzioni creative per le piante di casa, sfruttando spazi a prima vista inutilizzabili…con risultati che invece ci sorprenderanno come mai avremmo potuto immaginare! Prestiamo però anche molta attenzione all’apporto idrico di cui le nostre piante hanno bisogno e predisponiamo il perfetto sistema di irrigazione che potrà spaziare, a seconda delle esigenze, dagli innovativi gel dissetanti per piante - che non hanno bisogno di alimentazione elettrica o di collegamento a una presa d’acqua - ai praticissimi vasi con riserva idrica che invece alimentano gradualmente, e in modo completamente autonomo, le radici delle piante. In ogni caso e poco impegno da parte nostra, portare il verde in casa sarà facilissimo e ci darà grandi soddisfazioni…non solo in termini di biophilic design, ma anche di benessere e qualità della vita!
Come portare il verde in casa all’insegna del biophilic design - Leroy Merlin

Sfruttare le potenzialità benefiche dello spazio outdoor

Il nostro spazio outdoor, grande o piccolo che sia, non è biofilico solo perché si trova all’aria aperta: per far sì che i principi del biopohilic design siano applicati come si deve anche in giardino, sul terrazzo o su un piccolo balcone, dobbiamo prestare attenzione ad alcuni importanti dettagli. I materiali che scegliamo per definire lo spazio outdoor, per esempio, dovranno essere il più possibile compatibili con l’ambiente che ci circonda: ciò significa in primo luogo che dovranno essere naturali e adatti alle condizioni climatiche del contesto per evitare faticose operazioni di manutenzione e inutili sprechi d’acqua (sia per l’irrigazione, sia per le pulizie giornaliere). Ciò significa che la scelta delle sementi per il prato dovrà privilegiare quelle miscele che meglio rispondono alle nostre esigenze: tanto per fare degli esempi, i semi di gramigna per manto erboso sono perfetti laddove ci sono temperature elevate e lunghi periodi di siccità, così come la Dichondra repens che richiede oltretutto pochissima manutenzione. Anche i materiali che vanno a comporre l’hardscape, ovvero le parti “dure” del nostro spazio outdoor, vanno scelti con attenzione: sicuramente è meglio optare per superfici drenanti, come un parterre di ciottoli di fiume da scegliere nella tonalità che preferiamo, oppure una pavimentazione sostenibile in doghe a incastro di legno certificato, trattato in modo naturale, e plastica al 100% riciclabile e riciclata. Immancabile sarà poi la presenza dell’acqua, uno dei biophilic design elements per eccellenza. A questo proposito basterà creare una piccola vasca da arricchire con piante acquatiche e uno zampillo, facilmente realizzabile aggiungendo una pompa per laghetto da giardino, che produrrà un suono rilassante: così il nostro spazio outdoor diventerà non solo bellissimo, ma anche fonte di tranquillità e relax.
Ispirazioni per applicare il biophilic design anche negli spazi outdoor - Leroy Merlin

Sono riuscita a ispirarti con i consigli e i suggerimenti per rinnovare casa all’insegna del biophilic design? Se pensi di trasformare i tuoi ambienti domestici o il tuo spazio outdoor seguendo questo approccio innovativo, puoi iscriverti alla Community e poi condividere ciò che hai realizzato nella Gallery dei progetti: saremo tutti felicissimi di vedere i risultati!

Carlotta Lulli
Redattrice
19/07/24-10:41 (modificato il 19/07/24-10:48)

Arredare la propria casa è un’operazione divertente e ricca di fascino, ma necessita di alcune accortezze da tenere presenti per il benessere di chi tra quelle mura vive e trascorre molte ore del giorno. Se nella tua casa hai un gatto, non sarà difficile renderla perfetta a livello estetico e funzionale garantendo la felicità del tuo micio e anche il tuo, perché un ambiente ben organizzato è perfetto per entrambi.
Come potrai farlo? Semplice, progettando la tua casa nel migliore dei modi utilizzando i materiali adatti e le tecniche ideali. Con questi consigli per avere un arredamento perfetto anche per il micio potrai scoprire idee interessanti e rendere la tua casa davvero impeccabile!

  1. Pensa alla pavimentazione
  2. Realizza idee curiose per il rivestimento delle pareti
  3. Organizza spazi per il gioco
  4. Opta per una gattaiola e un mobiletto dedicato
  5. Individua i possibili pericoli

Gatto in appartamento - Pexels

1. Pensa alla pavimentazione

La scelta del pavimento è di fondamentale importanza per un ambiente a misura di gatto. I gatti tendono a graffiare e a correre in giro per la casa, quindi è importante scegliere materiali resistenti e facili da pulire.
Ci sono numerose opzioni dei pavimenti e rivestimenti per interni che si legano perfettamente a quelle che sono le tue esigenze e quelle del tuo micio.
Quello che mette gli animali al centro della scena e del design della casa è un principio al quale tutti quelli che hanno deciso di conviverci prendono alla lettera rispettando in tutto i loro amici a 4 zampe.
Potrai scegliere tra: pavimenti in laminato, resistenti ai graffi e alle macchie; piastrelle in ceramica, estremamente durature e facili da pulire; legno duro, se scegli questo opzione devi sapere che nonostante sia esteticamente bello, non è resistente ai graffi.

Pensa alla pavimentazione - Pexels

2. Realizza idee curiose per il rivestimento delle pareti

Le pareti sono un'altra zona della casa che può subire i possibili danni del tuo gatto, soprattutto se ama arrampicarsi! Tra le numerose soluzioni per cui puoi optare per tenere il gatto in appartamento ci sono quella della carta da parati e rivestimenti, che richiede più attenzione. Se sei un appassionato di questo prodotto è consigliato optare per quella vinilica, che è più resistente ai graffi e facile da pulire rispetto alle carte da parati tradizionali. Le fantasie sono svariate e diverse tra loro in modo che tu possa scegliere quella che preferisci.
Altra soluzione è quella della vernice lavabile. Le pitture per interni, infatti, devono rispondere a quelle che sono le tue necessità, in questo caso si tratta di resistenza, quindi sarà perfetta una vernice lavabile e duratura.

Realizza idee curiose per il rivestimento delle pareti - Pexels

3. Organizza spazi per il gioco

Se hai un gatto in appartamento non puoi pensare soltanto a soluzioni funzionali e di design per la tua casa. No, il tuo amico micio ha bisogno di continui stimoli fisici e mentali, motivo per cui dovrai pensare all’organizzazione di spazi dedicati al gioco. Sicuramente ti ringrazierà per questa idea!
Cosa puoi fare? Semplice, le soluzioni più curiose sono due:

  • tiragraffi per gatti: investire in un prodotto che offra vari livelli, nascondigli e superfici da graffiare, è consigliato. Puoi anche installare mensole a parete per permettere al tuo gatto di esplorare in altezza;
  • aree di gioco interattive: ciò significa che potrai optare per tunnel, qualche pallina e qualche giocattolo a molla e, perché no, a un sacco da arrampicata.

Organizza spazi per il gioco - Pexels

4. Opta per una gattaiola e un mobiletto dedicato

Offrire al tuo gatto la libertà di muoversi liberamente tra l'interno e l'esterno, o tra diverse stanze, può migliorare il suo benessere, questo è ovvio. L’importante è farlo progettando soluzioni adatte a loro come una gattaiola necessaria se micio ha accesso all'esterno. In commercio esistono modelli diversi compresi quelli che si integrano con la tecnologia microchip del gatto per impedire l'accesso ad animali non desiderati.
Perché non pensare a uno dei mobili multifunzionali utile a te e a lui, soprattutto quando torna dal suo giro nel giardino e cerca il meritato relax.
In alternativa perché non imparare le tecniche principali per capire come costruire una casetta di cartone per gatti? Il tuo amico a 4 zampe te ne sarà sicuramente grato.

Opta per una gattaiola e un mobiletto dedicato - Leroy Merlin

5. Individua i possibili pericoli

Anche quando si pensa che il nostro luogo del cuore, come la casa, sia sicura e perfetta, spesso non è così. O meglio, è perfetta per le nostre esigenze, ma probabilmente non per quelle del nostro gatto.
Tra le cose alle quali devi fare attenzione per l’arredamento casa per gatti c’è sicuramente quella delle piante velenose, per avere le idee chiare su questo argomento puoi consultare questo approfondimento sulle varietà di piante non tossiche per cani e gatti in modo che tu possa scegliere tra quelle che ami di più.
Sicuramente nella tua casa ci dovrà essere spazio per quella che è nota a tutti come erba gatta, anche se il suo nome reale è semplicemente erba per gatti che sembra servire per aiutare la digestione ripulendo lo stomaco del tuo gatto che la mangia e che ne è ghiotto!

Individua i possibili pericoli - Pexels

Se hai trovato interessanti i nostri consigli potrai dare un’occhiata anche a questo approfondimento sull’[arredamento per animali domestici: crea una casa a misura di amico a 4 zampe]. A questo punto potrai fare una cosa molto utile. Quale? Iscriverti alla nostra Community in cui condividere idee, progetti e suggerimenti con gli altri membri!

Carlotta Lulli
Redattrice
18/07/24-08:33 (modificato il 18/07/24-08:41)

Con l’arrivo della stagione calda arriva anche l’esigenza di trovare almeno un po’ di refrigerio per le notti in cui proprio non si riesce a chiudere occhio. Per il giorno è importante trovare soluzioni per riuscire a contrastare il caldo, ma per la notte è davvero necessario. Il rischio? Affrontare nel modo sbagliato la giornata lavorativa e tutto quello che ti aspetta. Per fortuna c’è un prezioso strumento da poter utilizzare quando la temperatura si fa troppo alta: il condizionatore.
Con il suo utilizzo le notti saranno sicuramente più serene e dopo una lunga notte in cui hai dormito perfettamente, grazie all’aria fresca, affrontare ciò che ti aspetta sarà più semplice.
Attenzione però, perché capire dove posizionare il condizionatore in camera da letto non è così semplice; si tratta di un’operazione che richiede qualche accortezza in più rispetto alle altre stanze.
Scopriamo insieme le regole principali per scegliere il luogo giusto dove posizionare il condizionatore in camera da letto che servono anche per fare la scelta migliore per le tue esigenze.

  1. Analizza i fattori
  2. Definisci le esigenze di consumo
  3. Scegli la tipologia che fa più al caso tuo
  4. Seleziona i btu necessari
  5. Segui i consigli sulle posizioni consigliate

Dove posizionare il condizionatore in camera da letto - Pixabay

1. Analizza i fattori

Anche quando si tratta di condizionatori ci sono alcuni fattori da tener presenti se desideri fare la scelta più giusta per te. Prima di ogni cosa per un’installazione condizionatori senza problemi sarà utile contattare un esperto del settore ed evitare soluzioni fai da te.
Ecco i fattori da considerare prima di acquistare il prodotto che ti serve:

  • flusso d’aria: evita di dirigere il flusso d'aria direttamente verso il letto, perché potrebbe causare fastidio o problemi di salute;
  • ostacoli: dovrai assicurarti che davanti al condizionatore non ci siano ostacoli come mobili o tende che potrebbero ostacolare il flusso d’aria;
  • distanza dal soffitto e dalle pareti: quella perfetta è 15-20 cm sia dal soffitto che dalle pareti;

Se sei indeciso ti sarà utile questo approfondimento su come scegliere il climatizzatore adatto a te per essere sicuro di optare per l’acquisto migliore per le tue esigenze.

Analizza i fattori - Pexels

2. Definisci le esigenze di consumo

Hai sempre pensato che un condizionatore sia uguale per una stanza e l’altra? Ti sbagli, perché ogni ambiente ha le proprie necessità che si traducono in esigenze di consumo.
Potrai scegliere tra vari tipi di condizionatori diversi per tipologia, modello e consumi.
Ognuno di questi ha proprie caratteristiche che un tecnico saprà selezionare in base a ciò che ti serve per la tua camera da letto.

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3. Scegli la tipologia che fa più al caso tuo

Che dire, scegliere la tipologia che fa più al caso tuo vale anche per quanto riguarda i condizionatori. Sì, perché non sono tutti uguali, quindi ogni modello potrà venire meglio di altri incontro alle tue necessità personali e di spazio.
Se desideri rinfrescare un solo ambiente, come la camera da letto, per te saranno perfetti i condizionatori monosplit che prevededono un costo contenuto e un’installazione standard.
Se, invece, hai bisogno di una soluzione per evitare l’installazione del motore all’esterno per scelte estetiche o per problemi condominiali, puoi optare per i condizionatori senza unità esterna che integrano tutti i componenti all’interno del dispositivo, quindi anche il motore. Sicuramente comportano meno ingombro e una scelta estetica migliore.
I condizionatori multiplit invece sono la fomrula più adatta se devi climatizzare più stanze, magari collegate tra loro.
Per la tua stanza da letto puoi anche optare per i condizionatori portatili in modo da non sforare il tuo budget e da non essere costretto a fare lavori di muratura per l’installazione.

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4. Seleziona le btu necessarie

Prima di pensare ai prodotti migliori, è necessario sapere cosa sono di preciso le btu; si tratta dell'unità di misura che indica l’energia termica necessaria per raffrescare (o riscaldare) l'ambiente. Per capire meglio questo concetto puoi dare un'occhiata a cosa sono e come calcolare le BTU dei condizionatori in modo da evere tutto più chiaro.
Se la tua camera da letto non è troppo ampia, potrà essere perfetto un climatizzatore 9000 btu monosplit. Precisamente se i metri quadri sono 10/15 l'opzione ideale è quella di un climatizzatore 7000 btu, se invece si tratta di uno spazio di 20/25 mq ti servirà un climatizzatore 9000 btu; tra questi una delle opzioni più efficaci è il climatizzatore 9000 btu monosplit daikin.
La tua è una stanza ampia? Anche in questo caso ci sono soluzioni perfette. Quali? I climatizzatori 12000 btu monosplit, ottimi per le stanze dai 25 ai 40 mq o i climatizzatori 24000 btu per ambienti di 70 mq.

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5. Segui i consigli sulle posizioni consigliate

Non tutti i punti della camera da letto sono giusti per posizionare il condizionatore. Ci sono alcune regole d’oro per fare la scelta giusta. Ecco quali sono:

  • evita il flusso diretto: è assolutamente da evitare scegliere un posto della camera dove il flusso punti direttamente sulla schiena o sul petto, quindi, ad esempio, lo split non dovrebbe essere posizionato verso un tavolo o un scrivania;
  • non posizionare lo split dietro le tende: queste come i mobili e le pareti fanno da barriera all’aria creando un effetto rimbalzo;
  • posiziona l’unità interna in alto: l’aria fredda tende ad andare verso il basso.

Se stai decidendo quale elemento scegliere potrai consultare questo approfondimento: condizionatori a risparmio energetico vantaggi e detrazioni per l’acquisto così come condizionatori: i 7 migliori proposti da Leroy Merlin.

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Per scoprire altre idee curiose e consigli interessanti sull’arredamento e su come realizzarlo, puoi iscriverti alla nostra Community! Potrai proporre progetti e scambiare opinioni con gli altri membri!

Valentina De Carolis
Redattrice
12/07/24-22:26 (modificato il 12/07/24-22:32)

Gli specchi in casa sono degli accessori indispensabili, utili non solo per specchiarci ma anche per rendere gli ambienti più luminosi e aumentare la percezione dello spazio. Le proprietà riflettenti degli specchi sono ottime alleate per amplificare la luminosità degli ambienti e farli apparire anche più grandi, infatti, negli ambienti piccoli e poco luminosi è consigliato posizionare uno o più specchi in punti in cui possano riflettere la luce. L’ideale è di fronte ad una finestra ma in assenza di questa, va bene posizionarli anche in modo che riflettano la luce di una fonte luminosa artificiale, come una lampada. Diversamente possono essere utilizzati degli specchi retroilluminati, scelti principalmente nell’arredo bagno, trovo che possano essere ben inseriti anche in altri ambienti della casa, l’importante è trovare la giusta collocazione e la forma adatta al nostro arredamento. Vediamo qual è la forma più adatta ad ogni ambiente:

  1. Specchi retroilluminati tondi
  2. Gli specchi rettangolari per bagno e camera da letto
  3. Scegli lo specchio ovale in un ambiente classico o contemporaneo
  4. Arreda il corridoio con specchi retroilluminati asimmetrici

1. Specchi retroilluminati tondi

Gli specchi retroilluminati hanno il vantaggio di avere una luce a LED inserita direttamente nella struttura, la luce viene diffusa dalla parte posteriore dello specchio, quindi l’illuminazione risulta più uniforme. Per questo sono spesso utilizzati nell’arredo bagno, proprio perché permettono di illuminare bene il viso per truccarsi o radersi. Infatti molti di questi specchi hanno integrati dei sistemi che permettono di regolare l’intensità luminosa, cambiarne il colore ed anche di evitare che si appannino, oltre che la possibilità di impostare l’autospegnimento. Come lo specchio Journey con display elettronico multifunzione, che ha in più anche il termometro, l’indicazione di data e ora e il bluetooth o lo specchio Logos, con specchio ingranditore, perfetto proprio per l’ambiente bagno. Due specchi retroilluminati tondi che secondo me possono ben adattarsi anche ad ambienti diversi della casa sono il modello Kiwi con cornice in ecopelle e lo specchio Retroil con una cornice che lo rende non solo funzionale ma anche adatto ad arredare altre stanze.
Specchi retroilluminati tondi - Leroy Merlin

2. Gli specchi rettangolari per bagno e camera da letto

La classica forma rettangolare si sposa bene ad ogni ambiente, in particolare al bagno e alla camera da letto. Qui sarà importante scegliere la dimensione giusta, che si adatti meglio allo spazio a disposizione e agli arredi con cui abbinarlo. Ad esempio, uno specchio da collocare sul lavandino in genere deve essere posizionato al centro e non deve superare la dimensione del mobile. Di solito gli specchi vengono posizionati a 170 cm da terra ma, se questa dimensione indicata come standard non si adatta alla nostra altezza, possiamo appenderlo in modo che la sua posizione lasci circa 20-30 cm tra la parte superiore dello specchio e i nostri occhi, in modo da inquadrare bene il viso. Esistono moltissimi specchi retroilluminati rettangolari, variano principalmente nelle integrazioni delle funzioni che abbiamo visto descrivendo gli specchi tondi, nelle dimensioni e nella cornice. Ad esempio è possibile trovare specchi con la cornice colorata, come lo specchio Tiffany e lo specchio Sensea con cornice bianca, che può essere installato sia in verticale che in orizzontale. Oppure degli specchi con cornici lavorate, che ben si adattano non solo al bagno ma anche alla camera da letto come lo specchio modello Fantasy, quello modello Mosaic e lo specchio Liverpool. Se ti piace l’idea di uno specchio “parlante” puoi scegliere tra il modello Smile e il modello Love, con le loro scritte ti ricorderanno di sorridere e amare ogni volta che ti specchierai.
Specchi retroilluminati rettangolari - Leroy Merlin

3. Scegli lo specchio ovale in un ambiente classico o contemporaneo

Una forma che mi piace particolarmente per gli specchi retroilluminati è quella ovale, generalmente ben proporzionati, hanno un gusto retrò che si abbina benissimo sia agli ambienti con arredi classici che contemporanei. Anche in questo caso la tecnologia LED permette di abbassare il consumo energetico, aumentando l'efficienza e la durata del prodotto e rende gli specchi eleganti. Ci sono modelli con cornice, come lo specchio Pixel e lo specchio Visobath con la cornice nera. Quest’ultimo è dotato anche di una certificazione che garantisce la protezione del prodotto contro gli schizzi accidentali di acqua, inevitabili in un ambiente come quello del bagno. E modelli senza cornice, come lo specchio con illuminazione integrata ovale L e lo specchio Sensea con vetro antiappannamento e luce calda che non disturba gli occhi, che si può montare sia in verticale che in orizzontale.
Specchi retroilluminati ovali - Leroy Merlin

4. Arreda il corridoio con specchi retroilluminati asimmetrici

Per rendere un ambiente più luminoso, soprattutto se si tratta di un corridoio, come abbiamo visto potete appendere degli specchi, in questo modo creerete un effetto ottico di maggiore ampiezza dello spazio ma anche di luminosità. Scegliere uno specchio retroilluminato poi dà anche la possibilità di inserire un punto luce in più, funzionale anche per specchiarsi prima di uscire di casa. Le forme più adatte per valorizzare questi spazi, spesso stretti e con poca luce naturale, sono secondo me quelle asimmetriche, da posizionare anche in sequenza e da abbinare a geometrie diverse tra loro, per creare dei punti focali nel corridoio che aumentano la luminosità e le proporzioni della stanza. In questa categoria trovi specchi come lo specchio con illuminazione integrata asimmetrico SPR211, lo specchio retroiluminato LED touch goccia e lo specchio asimmetrico Meteora.
Specchi retroilluminati asimmetrici - Leroy Merlin

Se hai bisogno di altri suggerimenti su come inserire gli specchi nel tuo arredo leggi Idee per usare gli specchi e arredare il soggiorno e se ti sono piaciuti questi consigli su come arredare la casa con gli specchi retroilluminati iscriviti alla Community di Leroy Merlin per scoprire altre idee e consigli dei nostri esperti!

Federica_Cornalba
Architetto e paesaggista
09/07/24-15:19 (modificato il 09/07/24-18:35)

Incredibile, plantshelfie ha già raggiunto il traguardo di 800k tag su Instagram…e scommetto che molti di noi si stanno chiedendo: ma cos’è una plantshelfie? Per gli amanti delle piante da interno è il trend del momento e consiste nel decorare gli angoli di casa esponendo la vegetazione domestica su scaffali, in modo creativo e originalissimo. Ideale per chi dispone di poco spazio, una plantshelfie ben fatta riuscirà a soddisfare qualsiasi desiderio di portare il giardino dentro casa: scopriamo quindi insieme come realizzare quella giusta per noi e prepariamoci a sviluppare una vera e propria dipendenza...eh sì: perché dopo la prima plantshelfie ne arriveranno sicuramente tante altre!
Ispirazioni per creare una plantshelfie bellissima e originale - Leroy Merlin

Realizzare una plantshelfie classica su un supporto dedicato

Iniziamo con una plantshelfie semplice (ma capace di dare grandissime soddisfazioni!) impostandola su uno scaffale per piante da scegliere in base alla forma, ai materiali e alle dimensioni che meglio si adattano agli spazi di casa. Importante è collocarlo vicino a una finestra o comunque trovargli una posizione luminosa, stando però attenti al sole diretto che in linea generale non è amico delle piante da interno. Se vogliamo valorizzare un piccolo angolino, scegliamo uno scaffale portapiante a sviluppo verticale in metallo: sui suoi ripiani aggettanti riusciremo a collocare sia piante con portamento eretto come la Strelitzia, sia ricadenti come il Pothos. In questo modo la già esile struttura dell’espositore scomparirà del tutto, lasciando l’intero palcoscenico alla vegetazione. Diverso è il caso di un’ampia parete vuota da impreziosire con una plantshelfie più articolata: a me piace moltissimo l’idea di affiancare due o tre portapiante a scala in bambù che hanno anche una barra superiore alla quale io appenderei dei portavasi sospesi di rattan intrecciato a mano. Quale effetto otterremo in questo modo? Beh, prima di tutto l’abbinamento delle piante con i materiali di vasi e supporti darà all’intero ambiente un’impronta molto naturale…e poi con la struttura a scaletta la parete non sarà più una semplice superficie verticale, ma il fondale di una bellissima giungla urbana.
Idee per creare una plantshelfie su uno scaffale portapiante da scegliere tra i tantissimi disponibili - Leroy Merlin

Creare un’originale plantshelfie a muro con supporto hand made

Ormai abbiamo capito che nelle nostre case una sola plantshelfie non basta e sono certa che l’idea di crearne altre taylor-made, ovvero fatte su misura, sta già frullando nelle nostre testoline. Naturalmente le soluzioni sono infinite perché estro e creatività non hanno limiti, ma io ho qualche spunto cui potremo ispirarci per realizzare una plantshelfie assolutamente originale e soprattutto unica! Un’idea molto bella e anche salvaspazio è utilizzare una resistentissima griglia zincata per edilizia da tassellare alla parete. Prima di esporre le piante, possiamo dipingerla con uno smalto ad acqua da interno, lucido o matte, da scegliere in base all’effetto che vogliamo ottenere: in tinta con la superficie del muro per mimetizzarla oppure a contrasto se desideriamo darle personalità. A questo punto non ci resterà che selezionare la vegetazione, prediligendo piantine a portamento ricadente come lo scompigliato Cissus rhombifolia o la coloratissima Tradescantia quadricolor. Appendiamo quindi alla griglia i nostri piccoli tesori vegetali utilizzando dei supporti con gancio per vasi e scegliamo i cache-pot che preferiamo. Stiamo solo attenti al drenaggio dell’acqua che naturalmente non potrà essere allontanata per caduta, ma richiederà uno svuotamento periodico che però non sarà affatto impegnativo perché, in linea di massima, le piante da interno non gradiscono innaffiature troppo abbondanti. In questo modo otterremo una rigogliosa cascata green che, oltre a portare in casa tutti i benefici di un giardino verticale, valorizzerà l’estetica degli interni presentandosi come un inedito quadro vegetale.
Come creare una plantshelfie originale utilizzando in modo creativo una griglia zincata per edilizia - Leroy Merlin

Esporre le piante di casa con una plantshelfie sospesa

Altra soluzione geniale per creare una plantshelfie di grande impatto scenografico è appenderla al soffitto. Anche in questo caso, il mio suggerimento è utilizzare una griglia zincata per edilizia, come per la plantshelfie da muro: assicuriamoci però di scegliere i tasselli giusti per pensili e mobili sospesi così da renderla stabile e sicura. Facciamo anche attenzione a rendere accessibile il nostro ripiano volante perché le piante richiedono comunque qualche cura e lasciamo quindi libero lo spazio sottostante per poter aprire una scaletta casalinga in alluminio. Altro dettaglio da non sottovalutare è l’altezza cui impostare la plantshelfie sospesa affinché ci si possa passare agevolmente sotto: il mio consiglio è di lasciare da terra almeno 210 cm. Una volta risolte le pochissime questioni tecniche, possiamo aggiungere le piante e anche in questo caso io preferirei delle ricadenti che non richiedano tanta acqua. Un buona soluzione è comunque metterle a dimora in vasi autoirriganti con indicatore del livello di riserva e utilizzare praticissimi - oltre che stupendi - piccoli serbatoi con picchetto che distribuiscono l’acqua goccia a goccia. Con questi ultimi accorgimenti, la nostra plantshelfie sospesa potrebbe dirsi completa e invece…no: mancano le luci, irrinunciabili se vogliamo ottenere l’effetto “wow” anche di sera. Possiamo far passare tra i vasi una catena luminosa con micro led alimentata a batteria oppure, se la plantshelfie è in corrispondenza di un punto luce a soffitto, far scendere dalla griglia una o più lampade a sospensione con piccolo paralume cilindrico. In entrambi i casi, la nostra plantshelfie sospesa si trasformerà nel complemento d’arredo più bello di tutta la casa!
Ispirazioni per creare una plantshelfie sospesa - Leroy Merlin

Riempirsi d’orgoglio con una super plantshelfie che strizza l’occhio al verde verticale

Dedicata ai green addicted più ambiziosi che hanno anche buone capacità nel fai-da-te è la plantshelfie che strizza l’occhio alle super trendy pareti verdi, da realizzare sfruttando la superficie libera di un muro oppure creando una struttura di sostegno ad hoc. Nel primo caso avrà una funzione principalmente decorativa, mentre nel secondo potrà addirittura trasformarsi nel parapetto di una scala interna o in un divisorio tra due ambienti di casa. Il principio da seguire è comunque l’occultazione della struttura in favore della componente vegetale che dovrà apparire come il solo “materiale da costruzione”. Ideale è utilizzare dei listelli di legno grezzo a sezione rettangolare con cui creeremo la griglia portante: ai traversi dovremo poi avvitare delle mensole di larghezza sufficiente per ospitare dei vasi rettangolari con riserva d’acqua in cui poi metteremo a dimora le piante da appartamento più esuberanti che ci siano (penso alle felci, allo Spathiphyllum e al Chlorophytum, ma ci sono altre piante perfette per creare una parete verde in casa!). Per fare un lavoro a regola d’arte servirà poi predisporre la distribuzione automatica dell’acqua: ideale è utilizzare un kit di irrigazione goccia a goccia con serbatoio che non necessita di alcun allacciamento a una presa d’acqua o alla rete elettrica. Anche per lui andrà studiato il necessario occultamento, ma il rigoglioso fogliame ci sarà di grande aiuto per farlo nel migliore dei modi. Non servirà altro per creare una plantsheflie da veri professionisti: l’unico rischio è che, una volta realizzata a casa nostra, tutti gli amici ne vorranno una anche da loro e a noi toccherà accontentarli!
Idee per creare una plantshelfie che strizza l’occhio alle super trendy pareti verdi - Leroy Merlin

Creare una plantshelfie in giardino o in terrazzo

Chi ha detto che le plantshelfie siano dedicate solo agli ambienti indoor? Certo, all’interno di casa sono perfette per esporre le nostre piante in modo originale e super scenografico occupando pochissimo spazio, ma allo stesso modo possono essere realizzate in giardino o sul terrazzo, specialmente quando le loro dimensioni non sono particolarmente generose. Un mini balcone di città potrebbe essere, per esempio, lo spazio ideale per organizzare una plantshelfie di piante aromatiche: possiamo semplicemente appendere delle mensole al muro, stando solo attenti che siano resistenti alle intemperie se il balcone non è coperto, oppure servirci di una struttura per orto verticale con irrigazione automatica cui abbinare qualche spettacolare e utilissima borsa sospesa da coltivazione dove far crescere tante gustose fragoline. In un piccolo giardino invece, possiamo realizzare una plantshelfie di aromatiche utilizzando in modo creativo dei canali di gronda: sarà sufficiente tagliarli per ottenere la misura giusta, forarli sul fondo e agganciarli a una parete - uno sotto l’altro - con inclinazioni opposte. In questo modo, se scegliamo una posizione soleggiata e non coperta, le aromatiche della nostra plantshelfie cresceranno rigogliose beneficiando oltretutto di un sistema di irrigazione smart e sostenibile: la pioggia infatti le bagnerà inzuppando anche la terra che poi, pian piano, rilascerà l’eccesso di acqua alle piantine sottostanti come se fosse un sistema goccia a goccia…senza sprechi, con un bel risparmio per le nostre finanze e una buona dose di soddisfazione per noi!
Come creare una plantshelfie fai-da-te in giardino sul terrazzo - Leroy Merlin

E tu? Hai trovato l’idea giusta per realizzare la tua prima plantshelfie? Se hai bisogno di qualche consiglio personalizzato, puoi iscriverti alla Community e poi fare le tue domande qui sotto nei commenti: saremo tutti ben felici di darti una mano! Se invece ne hai già realizzata una…pubblica le foto nella Gallery dei progetti e preparati a ricevere un sacco di complimenti!

Serena G.
Redattrice
09/07/24-13:08 (modificato il 09/07/24-13:08)

Illuminare l'ombrellone da giardino è un modo fantastico per creare un'atmosfera magica e accogliente nel tuo spazio esterno. Con le giuste soluzioni, puoi trasformare le tue serate all'aperto in momenti indimenticabili. Lasciati ispirare da alcune idee e consigli pratici per illuminare l’ombrellone da giardino in ogni occasione, facendo attenzione all’estetica e alla sostenibilità energetica.


Ombrellone decentrato Aura NATERIAL – Leroy Merlin

Illuminazione smart per ombrelloni da giardino

L'illuminazione smart per ombrelloni da giardino rappresenta un'innovativa combinazione di funzionalità e design, offrendo soluzioni moderne e tecnologicamente avanzate per illuminare i tuoi spazi esterni. Grazie alla tecnologia LED e alle opzioni di controllo remoto, è possibile creare ambienti suggestivi e personalizzati con facilità. Vediamo diverse soluzioni smart per illuminare il tuo ombrellone da giardino, inclusi sistemi di illuminazione integrati, luci solari e illuminazione Bluetooth, per aiutarti a scegliere la soluzione che meglio si adatta alle tue esigenze e preferenze.


Ombrellone da Giardino con luce LED – Leroy Merlin

Sistema di illuminazione integrato

Alcuni ombrelloni da giardino sono dotati di un sistema di illuminazione LED integrato, che è facile da installare e controllare con un telecomando. Questi ombrelloni offrono una soluzione pratica e elegante per illuminare il tuo spazio esterno. Ad esempio, l'Ombrellone con LED integrato Sun Garden è dotato di luci LED che puoi gestire comodamente con un telecomando, permettendoti di regolare l'illuminazione secondo le tue esigenze.


Luce per ombrellone da patio – Leroy Merlin

Luci solari

Le luci solari sono un'opzione ecologica e conveniente per illuminare l'ombrellone. Si ricaricano durante il giorno grazie ai pannelli solari e si accendono automaticamente al crepuscolo, fornendo una luce calda e accogliente senza costi energetici aggiuntivi. Un esempio perfetto è il set di luci solari da esterno Inspire, che può essere facilmente installato sull'ombrellone per un'illuminazione ecologica e automatica.


Proiettore solare Riz INSPIRE – Leroy Merlin

Illuminazione bluetooth

Per un controllo totale sull'intensità e il colore delle luci, l'illuminazione Bluetooth è la soluzione ideale. Con questa tecnologia, puoi creare effetti di luce personalizzati per ogni occasione direttamente dal tuo smartphone o tablet. Il Kit di Luci a LED Bluetooth Nanoleaf ti permette di regolare le luci in modo semplice e intuitivo, offrendo un tocco di modernità e versatilità al tuo ombrellone.


Kit striscia led per esterni Flexout – Leroy Merlin

Idee creative per illuminare l'ombrellone da giardino

Avvolgere l'ombrellone con una catena di luci LED può creare un effetto scintillante e festoso. Le luci a festone sono perfette per aggiungere un tocco di magia e festa alle tue serate all'aperto. La catena Luminosa LED Inspire è una scelta eccellente per decorare l'ombrellone e creare un'atmosfera incantevole.


Ghirlanda luminosa Minta per illuminare l'ombrellone - Leroy Merlin

Lanterne sospese

Appendere lanterne da esterno, che siano di carta o vetro, all'interno dell'ombrellone può creare un'atmosfera accogliente e romantica. Le lanterne aggiungono un elemento decorativo che può trasformare il tuo spazio esterno in un luogo suggestivo. Prova le lanterne di carta Inspire per un'illuminazione morbida e diffusa.


Lanterne solari in rattan sospese - Leroy Merlin

Proiettori a LED

Utilizzare un proiettore a LED per creare un cielo stellato sopra l'ombrellone è un'idea fantastica, soprattutto per serate romantiche o per intrattenere i bambini. Il proiettore a LED Star Shower è perfetto per creare un effetto luminoso straordinario che stupirà i tuoi ospiti.


Lampada proiettore di stelle - Leroy Merlin

Consigli per la sicurezza

Quando si installano luci sull'ombrellone, è importante seguire alcune precauzioni di sicurezza:

  • Scegli luci con certificazione IP: Assicurati che le luci siano resistenti all'acqua e alle intemperie. Le luci con certificazione IP44 o superiore sono ideali per l'uso esterno.
  • Utilizza cavi elettrici impermeabili: Per evitare cortocircuiti e incidenti, è fondamentale utilizzare cavi progettati per resistere all'acqua.
  • Non sovraccaricare l'impianto elettrico: Verifica che l'ombrellone supporti il carico di potenza delle luci installate. Consulta le specifiche del prodotto per evitare sovraccarichi.
  • Spegni le luci quando non sono in uso: Questo non solo aiuta a risparmiare energia, ma prolunga anche la durata delle lampadine.


Illuminazione sicura per l'ombrellone in giardino - Leroy Merlin

Seguendo queste idee e consigli, puoi trasformare il tuo ombrellone da giardino in un punto focale illuminato, creando l'ambiente perfetto per rilassarti e divertirti nelle serate estive. Scopri tutte le idee e i consigli della Community per scegliere la soluzione che meglio si adatta al tuo stile e alle tue esigenze. Condividi le foto nella Gallery dei vostri progetti per ispirare gli altri utenti.