Certo, lo sappiamo tutti, le piante grasse non sono proprio le più adatte per la coltivazione indoor: sono piante che amano il sole! Le condizioni poco luminose dei nostri appartamenti non sono sempre le più adatte… ma se proprio non vuoi rinunciare ad avere un cactus in casa, leggi questi consigli!
Vuoi crearti una piccola collezione di cactus? Leggi come coltivarli anche in casa – foto Pixabay
Se proprio non vuoi rinunciare ad avere un cactus in casa, scegli la specie che meglio si adatta a queste condizioni. Potrai optare per diverse cactacee, ne troverai tanti tipi nel reparto giardinaggio, Ferocactus, Echinocactus, Myrtillocactus...: quali specie scegliere?
Cereus tetragonus si presenta composto da più fusti verticali e per il suo aspetto viene anche detto “castello delle fate”... riesci a vederlo con un po’ di fantasia? Il fusto è formato da 4-5 lati con una fila di piccole spine lungo le costole… il classico cactus con le spine!
Cereus tetragonus farà un gran bel figurone dentro un bel vaso! - foto Leroy Merlin
Aporocactus flagelliformis, è sempre una pianta appartenente alla famiglia delle Cactaceae ma, a differenza di altre, l'Aporocactus ha portamento ricadente: tanti piccoli fusticini ricoperti di spine ricurvi verso il basso, proprio come le code di topi, viene infatti anche detto “coda di topo”.
Aporocactus flagelliformis ha fusticini sottili e ricadenti, molto decorativi - foto Leroy Merlin
Opuntia microdasys è la sorellina minore del fico d’india (Opuntia ficus-indica), la più adatta ad essere coltivata in vaso, anche perché cresce poco, non oltre gli 80-100cm. Le sue pale, inoltre, di colore verde più chiaro, non hanno spine pungenti ma sottili setole bianche (si chiamano “glochidi”), comunque insidiose. Per questo suo aspetto, Opuntia microdasys viene chiamata anche “orecchie di coniglio”.
Minuta e pelosa, l’Opuntia microdasys è la più facile da coltivare in vaso - foto Pixabay
Austrocylindropuntia subulata, o più semplicemente Opuntia subulata, è una cactacea dal portamento colonnare, con un fusto principale dal quale si possono ramificare fusti secondari, e piccole foglie aghiformi e carnose. Viene anche chiamato “ago di Eva”.
Opuntia subulata ha tanti fusti eretti e carnosi, senza spine - foto Pixabay
Euphorbia eritrea, a dire la verità, non appartiene alla famiglia delle Cactaceae, bensì a quella delle Euphorbiaceae, ma ha l’aspetto di un cactus, e per questo motivo l’ho voluta inserire tra i cactus che puoi coltivare in casa. Euphorbia eritrea ha fusti carnosi e colonnari; lungo le costole porta spine appuntite! Se lo ferisci, emette un lattice bianco e un po’ irritante: meglio non toccarlo con le mani nude, si dice che la maga Circe lo utilizzasse come pozione magica.
Simile ai cactus, Euphorbia eritrea arrederà con semplicità la tua casa - foto ispirazione Leroy Merlin
Questi sono solo alcuni dei più facili cactus che potrai coltivare in vaso in casa tua: nel reparto giardinaggio dei negozi Leroy Merlin ne troverai altri, di dimensioni contenute, da coltivare facilmente in vaso. Se non vuoi un cactus, invece, ma una più semplice pianta grassa, o succulenta, leggi “Piante grasse adatte alla vita in appartamento” per scoprire quali puoi coltivare in casa.
Tante sono le piante grasse e i cactus che puoi coltivare in casa - foto Leroy Merlin
Per avere una pianta sana e forte, scegli la posizione più adatta. Deve essere il più possibile luminosa, preferibilmente vicino ad una finestra rivolta a sud, attraverso la quale filtrino i raggi del sole. Ricordati di ruotarla di tanto in tanto, per far sì che cresca dritta, dal momento che tende a inclinarsi alla ricerca del sole. I cactus amano il caldo e le condizioni di temperatura delle nostre case sono solitamente adatte, con valori di 20°C e più. Non amano l’umidità, quindi, se la tua casa è troppo umida, sappi che il tuo cactus potrebbe soffrire e rischiare di andare incontro a fenomeni di marcescenza. Occhio agli spifferi d’aria! Mai mettere la pianta vicino a fonti di calore sia calda che fredda, quindi lontana da termosifoni e da condizionatori d’aria, mi raccomando!
Scegli una posizione luminosa della casa per i tuoi cactus! – foto Pixabay
Coltiva il tuo cactus in un vaso di terracotta, pesante e traspirante. Un vaso troppo leggero non è adatto a tenere in piedi una pianta che si sviluppa tanto in altezza come un cactus; rischierebbe di cadere! Inoltre, la terracotta è il materiale più adatto, in quanto permette una corretta traspirazione a livello radicale, evitando che si creino condizioni di umidità eccessiva, come succede con i vasi in plastica. Utilizza anche un bel portavaso per dare più stabilità e abbellire la tua composizione, ma ricordati assolutamente di non accumularvi acqua! Utilizza un terriccio specifico per piante grasse, sciolto e arricchito con sabbia grossolana per far sì che sia ben poroso e assolutamente drenante.
Bagna poco: il tuo cactus non ha bisogno di tanta acqua! Verifica sempre le condizioni di umidità della terra prima di bagnare e intervieni solo quando senti che è asciutto. I cactus amano stare all’asciutto…
Concimalo utilizzando un fertilizzante specifico per cactacee, seguendo le dosi e le modalità indicate in etichetta: fornirai alla pianta gli elementi nutritivi di cui ha bisogno e che non trova nel ristretto volume di terreno all’interno del vaso.
Spolveralo! I cactus richiedono talmente poche cure che rischiamo di dimenticarci di loro, come se fossero dei soprammobili… ma non sono di plastica! La polvere che si accumula sui loro tessuti non fa loro bene, in quanto va a creare una patina sottile che ne occlude i pori e li indebolisce. Dunque, non dimenticarti di spolverarli! Utilizza un semplice panno morbido leggermente inumidito, e se ci sono le spine, ingegnati per non pungerti; utilizza un pennellino morbido per raggiungere le parti più difficili e pungenti.
I cactus vivono in poca terra, che deve essere sciolta e ben drenante! – foto Leroy Merlin
Lo sapevi? Ai cactus vengono attribuite alcune proprietà benefiche, tra cui quella di catturare e assorbire le radiazioni elettromagnetiche, depurando l’aria e proteggendoci dunque dai loro effetti negativi sul nostro organismo. Tieni un cactus in salotto, vicino al televisore, o in studio, vicino al computer: ti proteggerà dalle onde elettromagnetiche che emettono questi dispositivi! Numerose altre piante hanno questo effetto benefico, leggi “Piante che assorbono le radiazioni” per saper quali.
I cactus assorbono le radiazioni emesse dai nostri dispositivi elettronici! – foto Leroy Merlin
Sembra, poi, che i cactus abbiano un effetto terapeutico, e siano in grado di creare armonia in casa: è quanto sostiene il Feng Shui, antica disciplina cinese che si occupa di benessere psico-fisico … e allora, perché non provarci?