Coltivare un orto pur abitando in città? Il negozio di Torino Giulio Cesare ha offerto questa possibilità a 22 famiglie torinesi con l’Orto Fai da Noi, iniziativa che ha ricevuto ben 40 candidature dopo la pubblicazione del bando. I fortunati assegnatari hanno ricevuto cassoni in legno per la coltivazione e casette per ricoverare gli attrezzi. Prossimamente troveranno posto anche aree comuni con tavoli e pergole e zone per progetti didattici sull’orticultura dedicati alle scuole.
Gli ortolani fin dai primi giorni di lavoro sono stati supportati e formati dal personale del negozio e da OrtiAlti, associazione nata a Torino dall’incontro di due architetti. L’Orto Fai da Noi è anche un’occasione per condividere con la collettività: gli ortolani hanno già iniziato a donare una parte del raccolto a famiglie in difficoltà economica. Questo tramite il progetto Fa bene del Comitato Promotore S-Nodi, agenzia di sviluppo promossa da Caritas, con il supporto operativo della cooperativa sociale Liberitutti. I beneficiari ripagano gli ortolani di quanto hanno ricevuto dedicando alcune ore di lavoro nell'Orto e, a quanto raccontatoci da Guglielmo di Fa bene, si trattengono più del tempo previsto perchè oltre erbacce da estirpare e piante da innaffiare hanno trovato nuovi amici.
Il primo vero momento di festa è stato il 22 settembre, dopo mesi di lavoro e sudore, quando l’Orto Fai da Noi ha aperto i cancelli e mostrato i primi frutti alla Città e alle autorità pubbliche. Tanta emozione e soddisfazione tra gli ortolani, che si sono sentiti protagonisti di un progetto diventato realtà. Il direttore del negozio Vito Casciaro ha spiegato al folto pubblico che l’idea di un orto di comunità è nata oltre un anno fa guardando con i colleghi l’area incolta alle spalle del negozio in costruzione. Vedere che erbacce e desolazione di un terreno industriale hanno lasciato il posto a piante rigogliose e frutti saporiti mette tutti di buon umore. L’Orto inoltre crea valore sociale e senso di famiglia, le persone passano il tempo, collaborano, stringono amicizie, cose che spesso vengono a mancare nelle grandi città e in quartieri come questo.
“Coltiviamo il nostro piccolo orto non solo per la speranza di poterne ricavare dei frutti un domani, ma soprattutto per il piacere che tale cura e tale speranza ci procurano oggi.”
Giovanni Soriano
Inizia il discorso ufficiale.Il direttore di negozio, Vito Casciaro, accoglie i partecipanti.E ci racconta com'è nato l'Orto.Sono presenti anche l'Assessore al Welfare del Comune di Torino e la Presidente della Circoscrizione 6.Prende la parola Elena Carmagnani di Orti Alti.Luca Pereno, responsabile CSR Leroy Merlin.Durante i festeggiamenti.Durante i festeggiamenti.Durante i festeggiamenti.Durante i festeggiamenti.Un giovanissimo ortolano, che è diventato la mascotte della giornata!