Hai scelto le orchidee per dare un tocco di vivacità ed eleganza ai tuoi ambienti domestici? Di origine tropicale e subtropicale, sono fiori ricchi di fascino perfetti per abbellire gli angoli di casa! Come tutti gli organismi viventi, anche le orchidee hanno bisogno di essere concimate con regolarità, per crescere e fiorire. La concimazione può sembrarti un’operazione particolarmente complessa: in realtà, anche se non hai il pollice verde, adottando gli accorgimenti giusti, potrai godere di meravigliose inflorescenze. Scopriamo insieme perché è importante concimare questi fiori, quale concime per orchidee scegliere e quale procedura seguire per una concimazione a regola d’arte.
La caratteristica principale delle orchidee è che possiedono radici aeree. Esse permettono al fiore di crescere anche in assenza di un solido ancoraggio al terreno. Tieni sempre a mente questo aspetto perché influenza profondamente il nutrimento della pianta e le tecniche di fertilizzazione da mettere in atto per farla crescere. Le orchidee, generalmente, traggono nutrimento dal terreno, dagli alberi e dalla pioggia. Trattandosi, nel tuo caso, di coltivazione domestica, la situazione cambia.
Se scegli di coltivare un’orchidea in vaso, sappi che essa avrà esigenze nutritive diverse. Questo accade perché la pianta esaurisce in breve tempo il nutrimento presente all’interno del terreno. È indispensabile, infatti, somministrare concime con regolarità, così da non ostacolare lo sviluppo della pianta. Le sostanze nutritive di cui le orchidee necessitano sono numerose e tutte svolgono un ruolo di fondamentale importanza, soprattutto quando la pianta si trova nel periodo vegetativo.
Se non concimi le orchidee, a lungo andare, le piante saranno soggette ad una carenza di fertilizzante. Questa condizione è estremamente pericolosa perché può causare una molteplicità di altri problemi, come carenze nutrizionali, crescita lenta, mancata fioritura, blocco della crescita e vulnerabilità a funghi e parassiti. Da non escludere, infine, la morte della pianta per mancata concimazione.
Il fatto che le esigenze nutritive delle orchidee cambino in caso di coltivazione in vaso non significa che la concimazione debba essere eseguita senza criterio o somministrando alla pianta eccessive quantità di fertilizzante. Le orchidee, infatti, sono fiori poco esigenti: è sufficiente garantire loro solo lo stretto necessario! Prima di concimare la tua orchidea in vaso, è necessario prestare attenzione al terriccio e alla sua composizione.
Se hai messo a dimora l’orchidea in una miscela di cortecce e PH acido, la concimazione dovrà essere abbondante e frequente. Se, invece, il terriccio è composto da torba e corteccia, la concimazione dovrà essere meno frequente e limitata anche per quanto riguarda la quantità di fertilizzante da utilizzare. Nel substrato è presente del muschio? Gli interventi di concimazione dovranno essere ancora più limitati nel tempo e nella quantità. Valutare questi fattori è indispensabile per capire che le dosi e la frequenza di concimazione non sono le stesse per tutti i tipi di orchidea.
Non sai quale concime per orchidee acquistare? Presta molta attenzione alle componenti presenti all’interno del fertilizzante! Il consiglio è prediligere concimi che contengono questi macro-elementi, nelle giuste percentuali:
Altri elementi che non possono mancare in un concime per orchidee sono il magnesio, il ferro, il rame, il manganese, il molibdeno, lo zinco, il calcio, il boro e lo zolfo. Di fondamentale importanza è anche il nitrato di calcio, che è buona norma somministrare a parte.
I concimi per orchidee tra cui puoi scegliere sono di due tipologie: concimi per via radicale e concimi per via fogliare. Il consiglio è optare per i concimi per via radicale perché risultano essere più efficaci. La scelta, però, dipende dal tipo di coltivazione. I concimi fogliari sono molto solubili e ad alto assorbimento, quelli radicali devono essere sempre sciolti in acqua con percentuali molto basse. I concimi per via radicale possono essere liquidi o in polvere. Il consiglio è prediligere quelli liquidi perché sono già pronti all’utilizzo. Quelli in polvere, infatti, sono meno pratici e, se non diluisci perfettamente la polvere, rischi di bruciare l’apparato radicale dell’orchidea.
Prima della concimazione vera e propria dell’orchidea, è necessario preparare il terreno. Bagnalo, così che le radici possano assorbire meglio le sostanze nutritive presenti all’interno del fertilizzante, evitando bruciature. Agendo in questo modo, inoltre, eviterai la contrazione di sali minerali nel terreno. Diluisci il concime nell’acqua e versane una piccola quantità alla base della pianta. Quando l’acqua comincia ad uscire dai fori di drenaggio del vaso, fermati.
La tecnica più indicata ed efficace per concimare le orchidee è quella per immersione. Procurati un contenitore più grande del vaso in cui è collocata la pianta e riempilo con acqua tiepida. Aggiungi il concime, mescolalo bene e immergi il vaso al suo interno, facendo arrivare l’acqua appena sopra il bordo. Attendi un quarto d’ora e fai scolare bene l’acqua dal vaso. Nulla vieta di somministrare all’orchidea concime liquido anche per via fogliare, aiutandosi con un nebulizzatore.
Adesso hai tutte le informazioni che ti servono per concimare le tue orchidee senza commettere errori e vederle crescere rigogliose. Metti in pratica i suggerimenti che ti ho fornito e condividi uno scatto della tua piantina con gli altri utenti della Community. Se qualche passaggio non ti è chiaro o hai qualche domanda da fare, lascia un commento: sarò felice di risponderti!