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AnnaZorloni
Agronoma
01/09/16-08:54 (modificato)

Preparare il giardino per la stagione fredda

L’estate che sta per finire ci ha regalato una fioritura ricca e vivacemente colorata, e una vegetazione rigogliosa; le piante del giardino, che abbiamo bagnato e concimato scrupolosamente, sono state generose con noi, ricambiando le nostre amorevoli cure con tanta bellezza, fiori e frutti in abbondanza.
Ora però, con l’abbassamento delle temperature, soprattutto con l’aumento dell’escursione termica tra giorno e notte, e con il raccorciamento delle giornate, le piante hanno iniziato a rallentare la loro crescita e a prepararsi al grigio riposo invernale.

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I capolini delle Ortensie, così belli e maestosi, hanno assunto un colore sbiadito, non più rosa o azzurro brillante, ma pallido e tendente al secco. Anche le foglie iniziano ad accusare il colpo, ingiallendo e cadendo piano piano una dopo l’altra.
Rose rampicanti, Plumbago e Bouganville, avide di sole e calore, in mancanza della loro energia vitale, hanno smesso di fiorire e colorare i muri e le cancellate di casa; i fiori appassiti e le prime foglie secche sono per terra.
Urge, una rassettata!
Che fare?

Un giardino ordinato e pulito assume un aspetto completamente diverso e ci permette di affrontare con più serenità la stagione fredda in arrivo e di programmare i lavori e la sistemazione delle piante durante l’inverno.

La potatura dell’Ortensia, la classica Hydrangea macrophylla, mi ha creato qualche problema in passato; mi è capitato di potarla seguendo il mio istinto e di avere una brutta sorpresa la primavera successiva: manco un fiore!! Dove ho sbagliato? C’è una regola ben precisa da seguire: questa pianta fiorisce infatti sempre sui rametti giovani, di un anno. Tagliando questi ultimi, che portano la gemma a fiore, la pianta non fiorisce! Come riconoscerli? E’ facile, sono quei rametti che non hanno fiorito e che terminano con una gemma appuntita. Una volta imparata questa regola, poto con più attenzione e successo le mie ortensie in autunno: con una forbice ben affilata e pulita, recido tutti i rami che hanno fiorito e lascio gli altri. Il taglio deve essere eseguito obliquo, in maniera che l’acqua piovana scorra via. I fiori recisi dell’ortensia, quelli più belli e grandi, dai toni pastello rosa, azzurro e verdi, li tengo per fare delle composizioni da tenere in casa: elimino le foglie e li raggruppo in grossi mazzi con un nastrino colorato, da tenere in vaso o anche semplicemente appesi a testa in giù in un angolo della cucina, a creare un’atmosfera un po’ naif.

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Una volta che hanno finito di fiorire, è bene potare anche le rose rampicanti. Queste piante, in realtà, non necessitano di grandi interventi di potatura, tuttavia, una leggera regolata e ripulita è sempre gradita. I rami secchi, malati o rotti vanno eliminati. Inoltre è possibile regolare un po’ le dimensioni della pianta, se la si vuole mantenere in un certo modo. Bisogna però sempre tenere in considerazione che la maggior parte delle rose rampicanti fiorisce sui rami giovani emessi durante l’anno; questa regola è da tenere presente per ottenere una ricca fioritura. Durante la potatura, quindi, impariamo a riconoscere i rami vecchi da quelli più giovani; basta osservare il colore del legno, che è più scuro e bruno in quelli vecchi, verde in quelli giovani. Raccorciando i rami più vecchi, stimoleremo l’emissione di nuovi rametti laterali, che sono quelli che porteranno i fiori a primavera. Così facendo, dunque, renderemo la pianta più fitta e compatta e stimoleremo una fioritura abbondante e ricca per la prossima primavera.

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Anche il Plumbago ha smesso di fiorire e sta perdendo piano piano le foglie… la potatura di questa pianta va eseguita energicamente, poiché è moto vigorosa e a primavera ricomincerà e germogliare ed emettere rami a tutto spiano, che daranno origine alla nuova fioritura, sempre ricca e abbondante. In questo caso vi consiglio, quindi, di tagliare senza paura tutti i rami raccorciandoli di circa due terzi della loro lunghezza. A fine inverno, poi, regolerete ulteriormente la loro lunghezza, prima che inizi ad emettere la nuova vegetazione, così da dare la forma desiderata al cespuglio.

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E la Bouganville? Dopo una strepitosa e vivace fioritura, anche lei ora appare più che mai dimessa, con i fiori secchi che cadono a terra e i rami che si sono allungati disordinatamente in ogni direzione… Si tratta anche in questo caso di una pianta molto forte e vigorosa, che si sviluppa molto emettendo nuovi germogli a primavera, che si allungheranno velocemente infittendo e ingrandendo in breve tempo le sue dimensioni. In questo periodo si può dunque procedere alla sua potatura, raccorciandone di un terzo i rami, per darle un aspetto più ordinato e compatto; come procedere? Considerate sempre che la Bouganville fiorisce sui rami dell’anno precedente! Cercate quindi di salvaguardare questi ultimi, raccorciate quelli più vecchi ed eliminate invece tutti i rami secchi o rovinati e quelli troppo fitti nella chioma, in maniera da arieggiarla. Attenzione! I rami della Bouganville portano grosse spine molto insidiose e fastidiose… utilizzate un paio di guanti per evitare di pungervi!

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