Dolci, saporite e ricche di proprietà nutritive, le albicocche sono tra i frutti più amati dell’estate. L’albero che le produce non necessita di cure particolari e si presta alla coltivazione sia in piena terra che in vaso. Il tuo giardino ospita un meraviglioso albicocco oppure stai pensando di piantarne uno? Per favorirne la crescita e preservarne la longevità, la potatura è senza dubbio l’operazione più importante da compiere. Scopriamo insieme come eseguire la potatura dell’albicocco nel modo corretto per far crescere l’albero rigoglioso.
La guida semplice per potare l’albicocco - Corporate
L’albicocco è un albero da frutto originario dell’Asia, coltivato in molte zone del Mediterraneo. È apprezzato perché non richiede cure particolari e produce bellissimi frutti anche nel nostro territorio, dove il clima è prevalentemente temperato. Se scegli di coltivarne uno, l’operazione colturale alla quale prestare maggiore attenzione è la potatura, indispensabile per far crescere l’albero in salute. Avendo uno sviluppo rapido e copioso, l’albicocco ha bisogno di essere sottoposto a potature regolari.
La potatura richiede impegno e pazienza: l’improvvisazione è vietata se non vuoi danneggiare irrimediabilmente il tuo albero. L’obiettivo è quello di controllare la produzione dei frutti e contenere lo sviluppo dei rami. Eseguire la potatura nel modo corretto è importante per conferire alla pianta la forma desiderata e permetterle di ricevere più luce. Questa operazione, inoltre, riduce il rischio di malattie e rende la coltivazione dell’albero molto più semplice.
L’albicocco ne guadagna in resistenza, robustezza e, soprattutto, in salute: la produzione sarà costante e regalerà tantissimi frutti. La potatura, infatti, incide più sulla quantità del raccolto che sulla qualità perché si basa sulla selezione e la conservazione dei rami fecondi. Per non sbagliare in fase di potatura, è importante conoscere le caratteristiche e le esigenze della varietà di albicocco che si sceglie di coltivare.
I vantaggi della potatura per l’albicocco - Corporate
La potatura dell’albicocco deve essere eseguita in diversi periodi dell’anno ed è fondamentale nei primi quattro anni di vita della pianta. È possibile distinguere tra potatura secca (o invernale) e potatura verde (o primaverile/estiva): la prima si pratica tra la fine di gennaio e la ripresa vegetativa della pianta; la seconda, invece, nei mesi caldi, tra aprile e maggio (subito dopo la raccolta) e tra settembre e ottobre (al termine della stagione vegetativa, fino alla caduta delle foglie).
La potatura secca richiede un intervento limitato: il consiglio è evitare grossi tagli, anche perché, in inverno, il legno dell’albicocco diventa più sofferente. La potatura verde è quella che richiede tagli più consistenti perché serve per aumentare il numero di rami e favorire la differenziazione delle gemme. Se ti stai cimentando nella coltivazione dell’albicocco per la prima volta, tieni a mente che il primo taglio è il più importante perché conferisce alla chioma la sua forma definitiva. I tagli successivi, infatti, avranno come obiettivo quello di eliminare i rami in eccesso e contenere lo sviluppo vegetativo dell’albero.
Per capire come potare l’albicocco nel modo corretto è necessario innanzitutto distinguere tra potatura di allevamento e potatura di produzione. La potatura di allevamento serve per conferire alla chioma una forma specifica e ha uno scopo più estetico e ornamentale che produttivo. La potatura di produzione, invece, serve per aumentare la capacità della pianta di produrre i frutti. In entrambi i casi, è fondamentale non eseguire mai tagli troppo drastici. Tiene a mente che, infatti, la corteccia dell’albicocco ha tempi di cicatrizzazione molto lunghi.
Come potare l’albicocco - Corporate
Quando si esegue la potatura di allevamento, bisogna abbandonare l’idea di conferire alla chioma una forma perfetta. L’albicocco, infatti, è una pianta che non si adatta facilmente alle forme obbligate perché è molto vigorosa. Il consiglio, piuttosto, è sfruttare al massimo ciò che l’albero ha da offrire. Se la potatura tradizionale si basa sulla permanenza di tre o quattro rami, è molto diffusa e apprezzata la tendenza di creare forme più libere ed espanse. Questa scelta permette alla pianta di entrare con anticipo nella fase di piena produttività e facilita le operazioni di raccolta e coltivazione.
Durante la potatura di allevamento, si consiglia di accorciare i germogli a circa 50 cm di lunghezza. In questo modo, si contengono le dimensioni dell’albicocco. La cimatura dei germogli più vigorosi deve essere eseguita spesso nei primi anni di vita della pianta, oltre che ad ogni inizio del ciclo vegetativo: l’obiettivo è favorire l’emissione di rami fruttiferi. Verso la fine della stagione estiva, gli interventi di potatura devono essere mirati all’eliminazione dei rami concorrenti della cima.
Dal quarto anno di vita in poi, il tuo albicocco sarà completamente formato e perfettamente rivestito. È a questo punto che potrai dare il via alla potatura di produzione. Tieni a mente che, negli alberi più giovani, la produzione avviene ad opera dei rami misti e dei rami anticipati, mentre, in quelli più anziani, la fruttificazione aumenta sui brindilli e sui dardi fioriferi. Evita, in ogni caso, tagli drastici perché favorirebbero l’emissione di nuovi germogli che potrebbero diventare competitivi nei confronti dei frutti.
Elimina i rami secchi e improduttivi e anche i rami in eccesso che non lasciano penetrare la luce, indispensabile per lo sviluppo dei rami produttivi. In base alla varietà dell’albicocco, puoi eseguire la potatura attraverso la tecnica del rinnovo. Quest’ultima consiste nell’accorciamento dei rami misti che crescono vigorosi ma che non producono. In questo modo, stimoli crescita delle gemme.
Prima di procedere alla potatura dell’albicocco, accertati di avere a disposizione tutti gli attrezzi per eseguire un lavoro a regola d’arte. Forbici professionali, seghe e cesoie non possono mancare. Quando l’albicocco raggiunge un’altezza considerevole, anche una scala diventa indispensabile. La guida “I 10 migliori strumenti per potare: motoseghe, potatori e forbici da potatura” può esserti utile per scegliere gli attrezzi giusti ed eseguire questa delicata operazione senza commettere errori.
Prima di ogni utilizzo, verifica che tutti gli attrezzi siano privi di ruggine, puliti e ben affilati per evitare che il legno di sfilacci durante i tagli. Questi ultimi, infatti, favorirebbero l’ingresso di parassiti e afidi e farebbero ammalare la pianta. Dopo ogni utilizzo, ricordati di immergere le lame degli attrezzi in acqua e candeggina per disinfettarle ed evitare la diffusione di eventuali malattie.
I migliori strumenti per potare l’albicocco - Corporate
La potatura dell’albicocco, come avrai notato, non è un’operazione poi così difficile da eseguire. L’importante è tenere a mente i suggerimenti che ti ho fornito e conoscere a fondo le caratteristiche della varietà che scegli di coltivare. Qualche aspetto non ti è chiaro o hai domande da fare? Lascia un commento: sono qui per aiutarti.