Di solito si dice che l’Imu sulla prima casa non si paga. Ed è proprio quella definizione di prima casa che crea sempre un po’ di confusione. Perché la verità è che se non ci abiti stabilmente devi comunque pagare l’Imu sulla prima casa da non residente. Per chiarire le idee, vediamo di capire innanzitutto che cos’è questa tassa e quali sono le novità Imu prima casa 2022.
L’Imu è un’imposta sul possesso di beni immobiliari che si versa al Comune dove si trovano le proprietà immobiliari. Questo tributo è stato istituito nel 2011 dal governo Monti e nel corso degli anni ha subito parecchie modifiche. Fino al 2013, per esempio, anche sulla casa principale l’Imu era un tributo che si doveva pagare. Oggi, invece, l’Imu prima casa da residente non si paga, salvo alcuni casi particolari. Vediamo nel dettaglio quello che c’è da sapere.
Se sei proprietario di un solo immobile ti si prospettano tre possibilità:
Il 16 giugno 2022 è scaduto il termine per il versamento della prima rata di acconto dell'Imu 2022. Che cosa succede se paghi in ritardo o hai commesso errori?
Se non hai versato l’Imu prima casa 2022 o il calcolo era errato e te ne sei accorto, puoi comunque rimediare: è possibile infatti sanare l'errore o ravvedersi dell'omesso versamento con sconti sulla sanzione che variano in base a quanto si tarda a effettuare il pagamento.
Tra le poche novità, una buona notizia è la riduzione dell’Imu prima casa per i pensionati residenti all’estero, con pensione maturata in regime di convenzione internazionale: per il 2022 è ridotta al 37,5% rispetto al 50% del 2021.
Riduzione dell'Imu sulla prima casa, errori e ritardi nei pagamenti: come fare
L’esenzione Imu prima casa si ottiene da quando viene presentata la comunicazione della residenza in Comune. Questo significa che, una volta comprata casa, appena ci si trasferisce nella nuova abitazione bisogna comunicare all’ufficio anagrafe del proprio Comune la nuova residenza. Da quel momento la Polizia Municipale ha 45 giorni di tempo per effettuare i controlli ed eventualmente contestare la veridicità della dichiarazione. Se tutto fila liscio, perché i vigili verificano che siete effettivamente residenti o perché non viene effettuato alcun controllo, la residenza è ufficiale a tutti gli effetti a partire dalla data in cui si è data la comunicazione in Comune. Quindi l’esenzione su Imu prima casa parte da quando si comunica agli uffici Comunali di avere preso residenza nella nuova abitazione. Per il periodo precedente, mesi o anno, in cui avete posseduto la prima casa senza però avere informato l’ufficio anagrafe di avere stabilito la residenza, bisogna pagare il corrispettivo Imu.
Tra le novità 2022, segnalo la modifica alle agevolazioni Imu prima casa di coniugi con residenza diversa. In base al decreto Fisco-Lavoro, quando i componenti dello stesso nucleo familiare hanno la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi, si può utilizzare l’agevolazione su un immobile solo, a scelta dei coniugi. Questo vale sia nel caso di immobili che si trovano nello stesso Comune, sia di immobili situati in Comuni differenti. Per l'Imu 2022 la scelta va fatta dal proprietario di casa che intende beneficiare dell’esenzione entro giugno 2023. Per ottenerla è necessario compilare la dichiarazione apposita, barrare il campo 15 relativo all’esenzione, e aggiungere nella annotazioni questa motivazione: “Abitazione principale scelta dal nucleo familiare ex art. 1, comma 741, lett. b), della legge n. 160 del 2019.”
Cambiano le agevolazioni su Imu per i coniugi con residenza diversa
Come vedi la normativa per il versamento Imu prima casa nel 2022 è rimasta la stessa. Ma se è la prima volta che hai a che fare con questo tributo è bene informarsi accuratamente. Se vuoi altre indicazioni utili, consulta anche l’articolo con le spiegazioni dettagliate su IMU seconda casa 2022.