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MaraLocatelli
Sostenitore
06/04/22-16:12(modificato)

Guida completa per ristrutturare casa

La conferma dei bonus ristrutturazione casa anche per il 2022 è un’ottima notizia, specialmente per chi ha intenzione di aumentare il valore della propria abitazione, rimodernarla e migliorare l’efficienza energetica. Per imparare a destreggiarsi tra normative, pratiche, sicurezza e preventivi sul costo di una ristrutturazione casa, abbiamo preparato questo vademecum utile, da consultare con calma se hai intenzione di ristrutturare casa. Trovi le risposte ai tuoi dubbi, le informazioni utili da sapere e anche tanti approfondimenti sugli incentivi disponibili per la ristrutturazione casa. Tutto quello che devi sapere per ottenere il bonus ristrutturazione

Quali modifiche al bonus ristrutturazione casa

Se vuoi ristrutturare casa, prima di tutto devi sapere che da quest’anno c’è stata un’importante modifica che regola l’accesso agli incentivi per la ristrutturazione casa. Premesso che qualsiasi lavoro si intenda fare è necessario che lo stato di fatto sia conforme alle schede catastali. Se sono stati commessi abusi edilizi bisogna per prima cosa procedere con un’istanza di sanatoria. Ciò premesso, per accedere ai bonus edilizi si devono presentare alcune certificazioni dei lavori inclusi nelle agevolazioni e i prezzi applicati. Si tratta del visto di conformità e dell’attestazione di congruità:

L’attestazione di congruità fa riferimento alle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, di riqualificazione energetica e di tutti gli interventi che godono delle agevolazioni fiscali. Questa attestazione rilasciata da parte di un tecnico abilitato (geometra, architetto, ingegnere) conferma con un computo metrico che le spese dichiarate sono congrue ai lavori svolti, sulla base di appositi prezzari redatti dalle Regioni. Attenzione: conserva il computo metrico dei lavori per eventuali controlli. E ricorda che se richiedi il Superbonus 110%, il professionista che ti segue dovrà trasmettere le pratiche all’Enea. Il visto di conformità attesta che chi chiede gli incentivi per la ristrutturazione casa possiede i requisiti che ogni bonus stabilisce. Per questa dichiarazione ti puoi rivolgere a un commercialista, al Caf, ad avvocati e notai.

E adesso due buone notizie: le spese sostenute per ottenere queste certificazioni sono detraibili, e per alcune tipologie di lavori non serve presentare il visto di conformità o la congruità delle spese. Per tutti quei lavori definiti come attività di edilizia libera (quindi lavori di ristrutturazione che non necessitano di Cila) oppure quelli il cui importo non supera i 10.000 euro queste due attestazioni non servono. Attenzione: le certificazioni servono invece se vuoi accedere al bonus facciate anche se spendi meno di 10 mila euro.

Progetti e idee per la ristrutturazione di casa

La prima cosa da fare, se vuoi accedere agli incentivi per la ristrutturazione casa, è contattare il professionista che prepara il progetto, ti offre consulenza, segue e coordina le imprese che lavoreranno in cantiere. Architetto, ingegnere o geometra, scegli tu. Dovrai comunque affidarti a un tecnico che sia abilitato a firmare un progetto di ristrutturazione e a presentare la pratica edilizia in Comune. E poi con l’aiuto di un esperto avrai la possibilità di vagliare tante belle idee per la ristrutturazione di casa in chiave contemporanea. Attenzione: metti da parte tutti i progetti e i documenti presentati al Comune e agli altri Enti competenti perché ti saranno utili anche in futuro.

Pretendi sempre contratti scritti con il costo dei lavori per la ristrutturazione casa anche dalle altre imprese e artigiani che si alterneranno sul cantiere. I contratti dettagliati ti daranno precise idee sul costo della ristrutturazione casa e sulla tempistica, così da aiutarti a organizzare un cronoprogramma dettagliato.

Una volta che il progettista incaricato ha effettuato i rilievi e ha disegnato la planimetria della casa, può preparare il progetto definitivo e stilare il computo metrico. In pratica, è un elenco dei lavori da eseguire con le relative quantità, ognuna con la propria unità di misura. Il documento è necessario per avere dei preventivi: lo si invia alle varie imprese che aggiungono il prezzo unitario alle voci del computo metrico. Se vuoi scegliere tu stesso i pavimenti, i rivestimenti o i sanitari, che poi puoi scontare grazie ai bonus di ristrutturazione casa, non serve mettere nel computo metrico la fornitura di queste voci. Attenzione: richiedi a ogni azienda, anche al professionista che ti segue, un contratto dove siano definite tutte le attività previste, le modalità e i compensi.

Come quantificare il costo della ristrutturazione casa

Richiedere diversi preventivi a più imprese, invece di fermarsi solo a un paio, è fondamentale per avere un prospetto chiaro del costo di ristrutturazione di casa. Confrontare le proposte ti aiuta a trovare l’offerta più vantaggiosa e permette di capire a quale genere di spesa stai andando incontro. Per esempio, serve a capire se possiamo permetterci di effettuare tutti i lavori che desideriamo o se conviene rinunciare a qualcosa. Quantificare a priori l’esatto costo della ristrutturazione casa non è possibile, perché sono molte le variabili che concorrono nel determinare il prezzo. Nel nord Italia, per esempio, i prezzi sono più alti che al Centro-Sud, dove la manodopera costa sicuramente molto meno. Si può, però, affermare che il costo di ristrutturazione casa al mq oscilla tra 400 e 800 euro. Naturalmente i costi aumentano decisamente se bisogna effettuare lavori più impegnativi come le opere di consolidamento. Nel calcolo del costo per ristrutturazione di casa, fanno la differenza anche i materiali utilizzati. Se si pensa che un pavimento di legno può passare dai 22 euro al mq, per un parquet in rovere con uno spessore nobile di 2,5 mm, a 140 euro al mq per un parquet in teak massello con spessore nobile di 4,5 mm, si fa in fretta a immaginare quanto incide la scelta dei materiali nel preventivo dei costi. Va detto, comunque, che questa è l’occasione giusta per osare di più e sfruttare così gli incentivi che, di fatto, dimezzano il costo della ristrutturazione casa.

Come ridurre il costo della ristrutturazione casa al mq

Quando si fanno i conti, per bilanciare i costi della ristrutturazione al mq si possono anche diversificare i materiali. Per esempio, puoi bilanciare le spese scegliendo pavimenti diversi per le differenti zone della casa. Cucina e bagno hanno bisogno di materiali resistenti, la prima perché è una stanza molto trafficata, vissuta e a rischio macchie, i bagni perché devono essere resistenti a umidità e acqua. In soggiorno e in camera da letto puoi scegliere soluzioni più ricercate tra le tante in commercio, dal parquet al gres porcellanato in grado di riprodurre fedelmente colori ed effetto materico di legno, pietra e cemento. Oltre al costo del materiale scelto per il pavimento che, in caso di gres porcellanato spazia dai 10 euro a 80 euro al mq, bisogna calcolare il costo della posa che, come detto, fluttua parecchio in base alla zona geografica.

Attenzione: durante il sopralluogo, le imprese che fanno il preventivo devono valutare diverse possibilità. Chiedi se si può applicare il nuovo pavimento sul vecchio, se bisogna demolire il vecchio insieme al sottofondo, se basta rimuovere una parte del massetto o tutto. Queste decisioni incidono sul costo della ristrutturazione e comportano un aumento delle spese di demolizione e smaltimento.

Abbassa il costo della ristrutturazione casa con i bonus infissi

Anche gli infissi possono avere un peso rilevante nel calcolo dei costi di ristrutturazione di casa. Tieni conto, però, che i serramenti di qualità concorrono a migliorare l’isolamento termico e acustico della casa. La spesa per la sostituzione degli infissi può godere delle agevolazioni al 50% previste dall’Ecobonus (per una spesa massima di 60.000 euro), oppure può rientrare negli incentivi per la ristrutturazione casa previsti dal Bonus Casa 2022 con un tetto di spesa di 48 mila euro. Se poi la sostituzione si accompagna a lavori importanti, come l’isolamento termico dell’involucro dell’edificio o la sostituzione degli impianti di climatizzazione per esempio, allora può rientrare nel superbonus 110 per cento. Attenzione: da Leroy Merlin puoi avere direttamente lo sconto in fattura sull’acquisto di finestre su misura e Velux.

Come accedere a bonus e incentivi sulla ristrutturazione casa

Veniamo adesso ai bonus ristrutturazione casa 2022. Anche quest’anno puoi usufruire degli incentivi di ristrutturazione casa che danno accesso alle detrazioni fiscali del 50%. E se fai dei lavori di ristrutturazione casa che migliorano l’efficienza energetica, puoi beneficiare dell’Ecobonus. Trovi tutte le spiegazioni approfondite nella nostra guida al Bonus casa 2022. Attenzione: ricordati che puoi chiedere la detrazione anche per fatture emesse dai professionisti che seguono i lavori di ristrutturazione.

Se preferisci “monetizzare” subito e in un'unica soluzione i vantaggi delle agevolazioni, ti conviene approfittare dello sconto in fattura invece di ricorrere alla cessione del credito (che richiede il pagamento di una piccola percentuale) o la detrazione in rate annuali. Per avere diritto agli incentivi sui lavori di ristrutturazione devi pagare ogni fattura con il bonifico parlante, dove va indicata chiaramente la causale con anche il riferimento normativo che può essere “Legge 296 del 2006” nel caso il bonus si riferisca alla detrazione al 65% o “Art. 16-bis DPR 917/1986” per le detrazioni al 50% e al 36%. Attenzione: il bonifico va effettuato dalla stessa persona a cui è intestata la fattura della ristrutturazione edile e deve indicare il codice fiscale. E bisogna sempre indicare la partita iva della ditta destinataria del bonifico.

Tutta la documentazione necessaria per ristrutturare casa

Prima di pensare alla documentazione da preparare, trovi tutte le info nella nostra guida su permessi e documenti, bisogna nominare il direttore dei lavori e il responsabile coordinatore della sicurezza. Nel caso in cui il costo dei lavori di ristrutturazione tocchi i 100mila euro oppure se c’è più di un’impresa a eseguire i lavori (cosa che accade nella maggior parte dei casi), devi nominare il coordinatore della sicurezza sui cantieri. Lui ha il compito di redigere il Piano della Sicurezza sui Cantieri (PSC) e di inviare la Notifica Preliminare alla Asl territorialmente competente. Attenzione: il coordinatore della sicurezza deve essere abilitato e diverso dal direttore dei lavori.

Il direttore dei lavori invece monitora lo svolgimento dei lavori in cantiere: di solito si dà l’incarico a chi esegue il progetto, ma può anche essere un altro professionista esterno, basta che non abbia legami con la ditta responsabile dei lavori. Una volta assegnati gli incarichi, il tecnico si occuperà di comunicare l’inizio dei lavori al Comune, redigendo la Cila o la Scia in base alle tipologie di intervento. Attenzione: rispettare tutta la normativa è indispensabile per potere accedere al bonus ristrutturazione casa. Se, per esempio, per ottenere gli incentivi sulla ristrutturazione casa presenti fatture di ditte diverse, però non sei in possesso del PSC, non solo vai incontro a sanzioni ma non ottieni nemmeno l’accesso a bonus e detrazioni fiscali.

Adesso che hai chiaro tutta la panoramica, puoi approfondire l’aspetto pratico e scoprire quali sono e come funzionano le fasi che caratterizzano i lavori di ristrutturazione di una casa.

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