Benessere, salute e sostenibilità: sono queste le parole chiave del biophilic design, introdotto negli anni ’80 dal biologo americano Edward O. Wilson e oggi sempre più popolare. La connessione tra esseri umani e natura produce infatti tantissimi benefici psico-fisici ed è per questo che la necessità di creare ambienti abitativi in sintonia con il mondo naturale diventa ogni giorno più urgente. Se abbiamo voglia di avvicinarci al biophilic design, scopriamo quindi insieme quali sono le sue caratteristiche e prepariamoci a rinnovare casa all’insegna del benessere psicologico, della salute fisica e della sostenibilità ambientale! Ispirazioni per rinnovare casa con il biophilic design - Leroy Merlin
Per arredare casa con il biophilic design dobbiamo ampliare la prospettiva con cui di solito scegliamo mobili, complementi e finiture. Il biophilic design infatti non è solo una questione di stile: bisogna ragionare in un’ottica multisensoriale e considerare, oltre agli aspetti visivi, anche quelli olfattivi, tattili e sonori. L’ambiente che andremo a creare dovrà quindi portarci in un’atmosfera fatta di sensazioni, ricordi e scenari che riescano ad aumentare il nostro benessere psico-fisico, aiutandoci ad affrontare le giornate con maggiore energia e a stimolare la nostra creatività. Quali sono dunque i passi fondamentali per rinnovare casa all’insegna del biophilic design? Oltre alla scelta di materiali naturali come una pavimentazione in parquet, perfetta per creare un ambiente caldo e accogliente, dei cuscini decorativi di lino in tonalità neutre e dei tappeti da interno in juta, è importantissimo selezionare prodotti responsabili e sostenibili…perché il nostro benessere è legato a filo doppio con quello del Pianeta! A questo proposito, ci sono quattro step imprescindibili che ci aiuteranno a connetterci con noi stessi e con l’ambiente esterno migliorando la vivibilità degli spazi di casa e di lavoro:
Vediamoli quindi nel dettaglio per capire come metterli in pratica nel migliore dei modi e trarre il massimo vantaggio dall’approccio innovativo del biophilic design alla progettazione degli spazi in cui viviamo e lavoriamo. Come arredare casa seguendo i principi del biophilic design - Leroy Merlin
Sapete cos’era il Crystal Palace? Progettato da Sir Joseph Paxton per l’Esposizione Universale di Londra nel 1851, il Crystal Palace è stato il primo edificio della storia realizzato interamente in vetro. Purtroppo è andato perduto a causa di un incendio nel 1936, ma se ci fosse ancora sarebbe la costruzione cui ispirarsi per ampliare gli interni di casa mettendoli in comunicazione visiva con l’ambiente che li circonda. Ideale sarebbe ingrandire il più possibile le aperture esistenti - magari sostituendole con grandi vetrate scorrevoli - o aggiungere delle finestre da tetto, ma spesso non è possibile effettuare lavori di questo genere (penso soprattutto a chi di noi abita in un appartamento di città): in alternativa possiamo però valutare la sostituzione dei vecchi serramenti con finestre a una sola anta che, oltre a offrire un ottimo isolamento termico, fanno entrare molta più luce, elemento fondamentale per farci iniziare le giornate con energia, buonumore e vitalità. Ottima sarà anche la scelta di tende filtranti, come la super leggera tenda in garza di cotone che donerà agli ambienti un’impronta fresca e luminosa, oltre ovviamente a permetterci di guardare fuori anche quando è chiusa. E se il panorama non è dei più incantevoli…basterà trasformare il terrazzo o il piccolo balcone in un vero e proprio giardino: in questo modo la connessione visiva con la natura sarà garantita anche se viviamo circondati dal cemento! La connessione visiva con l’ambiente outdoor è uno degli elementi chiave del biophilic design - Leroy Merlin
Visto che uno degli obiettivi principali del biophilic design è suscitare le medesime sensazioni positive che si hanno in natura, è importantissimo richiamarla facendo le scelte giuste in termini di finiture, materiali e arredi. Dal punto di vista cromatico è bene preferire colori terrosi e tonalità neutre, ma è poi fondamentale inserire motivi ispirati alla natura, come foglie, fiori e animali, per rendere l’atmosfera ancora più vibrante: se pensiamo - per esempio - al soggiorno, perfetta è la combinazione tra un grande tappeto in juta naturale, qualche cuscino in cotone decorato con delicate foglioline e dei vasi beige con superficie intrecciata dove mettere poi le nostre piante d’appartamento. Altra bella idea per creare una connessione virtuale con la natura è appendere alle pareti quadri e stampe che riproducono paesaggi: in questo modo aggiungeremo coinvolgenti spunti visivi che, facendo leva sui nostri ricordi o sul desiderio di evasione dalla routine quotidiana, ci invoglieranno a passare più tempo all’aria aperta. Se poi vogliamo osare (cosa che io farei subito!) e creare un total look ispirato alla natura, possiamo intervenire su intere pareti rivestendole con della carta da parati a fantasia floreale…oppure con enormi e suggestivi trompe l’oeil ispirati alla natura: riuscite a immaginare una camera da letto o un soggiorno in cui si viene accolti dalla fotomurale di un tranquillo paesaggio di montagna capace di annullare la parete e di proiettarci davanti a un panorama infinito, pacifico e rilassante? Più biophilic di così…penso che sia davvero difficile! Idee e spunti per stabilire una connessione non visiva tra gli ambienti di casa e la natura - Leroy Merlin
Elemento irrinunciabile se vogliamo introdurre il biophilic design nei nostri ambienti domestici è il verde dentro casa. I passi da seguire sono molto semplici e i benefici che si possono trarre dalla loro applicazione impagabili: basterà entrare nell’ottica di riuscire a creare un giardino dentro casa esattamente come se fosse all’aria aperta…e riduzione dello stress, piuttosto che miglioramento della qualità dell’aria che respiriamo all’interno degli ambienti domestici saranno vantaggi di cui potremo beneficiare immediatamente! Per garantire alle nostre piante uno sviluppo ottimale, valutiamo prima di tutto gli angoli più adatti in termini di esposizione e soleggiamento diretto…che non è quasi mai alleato delle specie verdi da interno: a questo proposito possiamo realizzare delle soluzioni creative per le piante di casa, sfruttando spazi a prima vista inutilizzabili…con risultati che invece ci sorprenderanno come mai avremmo potuto immaginare! Prestiamo però anche molta attenzione all’apporto idrico di cui le nostre piante hanno bisogno e predisponiamo il perfetto sistema di irrigazione che potrà spaziare, a seconda delle esigenze, dagli innovativi gel dissetanti per piante - che non hanno bisogno di alimentazione elettrica o di collegamento a una presa d’acqua - ai praticissimi vasi con riserva idrica che invece alimentano gradualmente, e in modo completamente autonomo, le radici delle piante. In ogni caso e poco impegno da parte nostra, portare il verde in casa sarà facilissimo e ci darà grandi soddisfazioni…non solo in termini di biophilic design, ma anche di benessere e qualità della vita! Come portare il verde in casa all’insegna del biophilic design - Leroy Merlin
Il nostro spazio outdoor, grande o piccolo che sia, non è biofilico solo perché si trova all’aria aperta: per far sì che i principi del biopohilic design siano applicati come si deve anche in giardino, sul terrazzo o su un piccolo balcone, dobbiamo prestare attenzione ad alcuni importanti dettagli. I materiali che scegliamo per definire lo spazio outdoor, per esempio, dovranno essere il più possibile compatibili con l’ambiente che ci circonda: ciò significa in primo luogo che dovranno essere naturali e adatti alle condizioni climatiche del contesto per evitare faticose operazioni di manutenzione e inutili sprechi d’acqua (sia per l’irrigazione, sia per le pulizie giornaliere). Ciò significa che la scelta delle sementi per il prato dovrà privilegiare quelle miscele che meglio rispondono alle nostre esigenze: tanto per fare degli esempi, i semi di gramigna per manto erboso sono perfetti laddove ci sono temperature elevate e lunghi periodi di siccità, così come la Dichondra repens che richiede oltretutto pochissima manutenzione. Anche i materiali che vanno a comporre l’hardscape, ovvero le parti “dure” del nostro spazio outdoor, vanno scelti con attenzione: sicuramente è meglio optare per superfici drenanti, come un parterre di ciottoli di fiume da scegliere nella tonalità che preferiamo, oppure una pavimentazione sostenibile in doghe a incastro di legno certificato, trattato in modo naturale, e plastica al 100% riciclabile e riciclata. Immancabile sarà poi la presenza dell’acqua, uno dei biophilic design elements per eccellenza. A questo proposito basterà creare una piccola vasca da arricchire con piante acquatiche e uno zampillo, facilmente realizzabile aggiungendo una pompa per laghetto da giardino, che produrrà un suono rilassante: così il nostro spazio outdoor diventerà non solo bellissimo, ma anche fonte di tranquillità e relax. Ispirazioni per applicare il biophilic design anche negli spazi outdoor - Leroy Merlin
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