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Vivi la tua passione per la casa e il giardino, scopri le ultime tendenze di stile e trova nuovi spunti per i tuoi progetti con gli articoli della nostra redazione.
Se anche per te è arrivato il momento di rinnovare il bagno, l’occasione da non perdere è quella delle agevolazioni fiscali che ti permettono di risparmiare fino al 50 % sulla ristrutturazione e su alcuni acquisti, quindi impossibile non approfittarne. Prima di metterti all’opera però è importante conoscere e valutare attentamente i passi da fare, i costi e le tempistiche. Vediamoli insieme:
Rinnovare il bagno sfruttando i vecchi rivestimenti – foto Leroy Merlin
Ristrutturare un bagno può essere un vero disagio, specialmente se in casa ce n’è uno solo, ma è anche vero che il bagno è la stanza che invecchia prima, dal momento che è sottoposto continuamente a umidità, calore, acqua. Al contrario è l’ambiente della casa in cui dobbiamo sentirci più a nostro agio e coccolati. Valutiamo allora i tempi necessari per rimettere a nuovo un bagno. A seconda dei lavori da fare i tempi vanno da un minimo di 2 a un massimo 6/7 giorni. La sola sostituzione della vasca con una doccia in realtà può essere realizzata in due o tre giorni, ma se vuoi fare un vero restyling del tuo bagno e intervenire anche su sanitari, pavimentazione, rivestimenti e mobili, i tempi ovviamente si allungano. L’impegno più grande lo si ha se il bagno presenta anche problemi di perdite e impianti obsoleti, sia dal punto di vista idraulico che elettrico, o nel caso tu voglia cambiare la posizione degli elementi. In ogni caso, un consiglio per non avere brutte sorprese sulla tempistica è di scegliere e acquistare materiali e sanitari in anticipo, in modo da non subire ritardi nei lavori per le mancate consegne!
Sostituzione vasca con doccia – foto Leroy Merlin
La scelta dei materiali e degli elementi da acquistare è importante anche per poter fare un preventivo e non rischiare di sforare in corso d’opera. L’impresa saprà con buona precisione quantificare i lavori che deciderai di eseguire, ma tieni presente che il costo finale dipenderà anche dalle tue preferenze. Nel preventivo fatti aiutare da un nostro consulente per capire quali possono essere le opzioni progettuali migliori, la disposizione dei sanitari e le tipologie di materiali più adatti e non dimenticarti che recupererai il 50% della spesa! In media la spesa per ristrutturare un bagno varia tra i 3000 e i 7000 euro, non tanto (o non solo) in base alla dimensione dell’ambiente, quanto alle tue esigenze estetiche e qualitative. Per capirci, una vasca acrilica è diversa da una free standing che è ancora diversa da una idromassaggio. Il trucco sta nel trovare il miglior rapporto qualità/prezzo. Come? Consulta le nostre Guide alla scelta della categoria Bagno. Sarà tutto più facile! Comporre il preventivo scegliendo i prodotti – foto Leroy Merlin
Il gusto personale non si discute e probabilmente avrai già in mente il bagno dei tuoi sogni, ma ti sembra complicato trovare i prodotti con cui realizzarlo? Oppure le idee sono fin troppe e non sai quale stile scegliere? Niente paura, potrai seguire i nostri consigli. Tra tanti stili e tipologie di bagno troverai sicuramente quella che potrà essere la migliore scelta per te, come la nuova proposta di stile industriale e minimalista o il bagno rinnovato in stile Boho blu. E per ciascuno stile c’è già un’indicazione dei prodotti utilizzati, con specificati caratteristiche e costo: tu dovrai solo dire “Sì, mi piace” o scatenare la tua fantasia. Visto com’è semplice?
Trova lo stile per il tuo bagno da sogno – foto Leroy Merlin
Se stai leggendo significa che stai pensando alla ristrutturazione del bagno
Anche se, a partire da febbraio 2023, non è purtroppo più attuale la possibilità di usufruire dello sconto in fattura, godendo quindi di uno beneficio immediato sulla spesa, invece che di un recupero spalmato su 10 anni, restano comunque altre agevolazioni che rendono conveniente affrontare i lavori per rinnovare il bagno. Si tratta del Bonus Ristrutturazione, che prevede una detrazione fiscale del 50% sull’IRPEF, fino a un massimo di 96.000 euro di spesa, per lavori di riqualificazione attuati entro il 31 gennaio 2024, e del Bonus Mobili 2023, che ti permette, allo stesso modo, di recuperare il 50% dell’acquisto di mobili bagno e grandi elettrodomestici che rientrino nei lavori di ristrutturazione. Ma quali sono i requisiti per ottenerlo? Devi essere un privato e risiedere in territorio italiano, e fin qui direi che ci siamo. L’importante è che i lavori da eseguire abbiano un titolo abilitativo presentato in Comune (tipo Cila o Scia) e che non consistano quindi nella sola sostituzione di sanitari o piastrelle (per la quale non è necessario presentare alcuna pratica), ma comprendano anche interventi di ristrutturazione o almeno manutenzione straordinaria, come rifacimento impianti, integrazione di servizi sanitari, inserimento di un setto murario o di una porta. Potrai inoltre avvalerti della riduzione dell’iva al 10% e del Bonus Idrico 2023. Ti sembra complicato? Leggi la nostra pagina dedicata alla Ristrutturazione bagno: vedrai che con Leroy Merlin non solo ‘pensiamo a tutto noi’, ma potrai anche rateizzare la tua spesa ad un tasso agevolato. Cosa si può volere più di così?
Ristrutturare il bagno con Leroy Merlin è facile! – foto Leroy Merlin
A questo punto dovresti avere una panoramica abbastanza esaustiva delle cose da sapere prima di decidere di ristrutturare il bagno e anche sufficienti riferimenti per affrontare passo dopo passo le fasi dei lavori; ma se avessi ancora dubbi, non esitare a scriverci, ti potranno aiutare anche gli altri membri della Community.
Moltiplicare o - in gergo più tecnico - propagare delle piante significa ottenere da una pianta madre delle piante “figlie” con le stesse caratteristiche. È un processo di grande soddisfazione che, per la maggior parte delle piante di casa, può essere affrontato con grande successo, soprattutto nel periodo della primavera. Ogni pianta ha una struttura diversa in base alla quale può essere propagata con metodi differenti: esistono piante che si possono propagare semplicemente da una foglia e altre che si propagano per divisione dalla pianta madre. Leggendo questo articolo scoprirete come fare le talee e moltiplicare le vostre piante. Io ho scelto di utilizzare due piante amatissime in appartamento: la Sansevieria e la Pilea. Come fare le talee e moltiplicare le piante - Leroy Merlin
A prescindere dalla pianta da moltiplicare avrete bisogno dei classici strumenti da giardinaggio come cesoie e innaffiatoio, dell’argilla espansa e del terriccio per cactacee , un contenitore di vetro, un piccolo vaso trasparente e infine un pennarello e dell’alcool per disinfettare le lame delle cesoie e evitare di infettare la pianta.** Cosa serve per moltiplicare le piante? - Leroy Merlin
Indipendentemente dalla pianta che andrete a propagare, esistono diverse vie di propagazione delle piante: in acqua, in argilla e in terra. Per limitare il rischio di marciumi in tutti e tre i casi bisogna lasciare cicatrizzare bene i tagli dei pezzi di foglia all'aria per un paio di giorni. Trascorso questo tempo è possibile passarli nell'elemento di propagazione. L’acqua è la via più semplice, basta prendere le foglie figlie tagliate e cicatrizzate e inserirle in un vaso contenitore trasparente riempito d’acqua. Non sarà necessario fare il cambio acqua a meno che non diventi torbida. Per quanto riguarda la propagazione in argilla, detta anche coltivazione in semi idroponica, bisogna posizionare insieme l’argilla, il pezzo di foglia e l’acqua all'interno del vaso contenitore. Non bisogna cambiare l’acqua ma lasciarla asciugare e rabboccarne il livello quando necessario. Infine, per le talee in terra il procedimento è il medesimo ma senza acqua, infatti occorre prestare attenzione che il terriccio resti soffice e leggermente umido, non bagnato. Le vie di propagazione: in acqua, in argilla, in terra - Leroy Merlin
Per moltiplicare o propagare una Sanseveria o Sansevieria bisogna innanzitutto sceglierne una foglia sana e abbastanza matura e poi tagliarla. Dopodiché è necessario dividerla in due o tre pezzi. Molto utile è segnare con un pennarello la parte bassa del taglio perché sarà proprio quella da mettere in acqua o in terra. Infatti, per ottenere una talea è indispensabile rispettare la direzione di crescita della pianta. La propagazione della Sansevieria può richiedere parecchia pazienza, i tempi si accorciano se la si affronta in primavera e se si ha cura di posizionare i vasi in un punto luminoso di casa.
E una volta che si sono sviluppate le radici? Le radici delle talee coltivate in acqua dovranno essere passate in terra, una fase delicata che richiede un certo periodo di adattamento. Mentre quelle già in terra cominceranno direttamente a far spuntare dalla base nuovi getti. Quelle in argilla espansa invece possono restare in quel substrato e continuare a venire coltivate in semi idroponica. Come moltiplicare una Sanseveria - Leroy Merlin
La particolarità della Pilea è sviluppare alla sua base un gran numero di piccole piantine, collegate alla pianta madre nella parte sotterranea tramite rizoma. La differenza principale con la Sansevieria è che la propagazione per talee avviene in questo caso per divisione e non per moltiplicazione. Quando si sono sviluppate delle nuove piantine alla base della pianta madre possiamo infatti dividerle e iniziare altri vasi con piante indipendenti. Basterà raggiungere la maggiore profondità possibile e recidere il piccolo fusto della baby piantina. Dopodiché sarà sufficiente metterla in un barattolino con acqua o, eventualmente, con acqua e argilla come per la Sansevieria. Come moltiplicare una Pilea - Leroy Merlin
La radicazione della Pilea generalmente è piuttosto rapida, ma ogni pianta ha i suoi tempi e ogni stagione è diversa. Per esempio in primavera le radici si sviluppano in fretta soprattutto se i vasetti vengono posizionati in un luogo luminoso. Dopo qualche settimana spunteranno delle nuove radici di 1-2 cm e sarà possibile passare la talea in un piccolo vaso con terra soffice e ben drenante: quella per cactacee - soprattutto all'inizio - è ottima. La terra va lasciata sempre lievemente umida per non traumatizzare le radici che nel periodo precedente erano abituate all'acqua. Le talee sviluppate in acqua e argilla invece possono venire coltivate secondo la tecnica della semi idrocoltura quindi senza terra ma in un vaso con substrato inerte ed acqua. In poco tempo ammirerete le vostre talee pronte a diventare future piante e sarete pieni di soddisfazione oltre a sentirvi ancora più in empatia con loro. Ricordatevi di curare il livello dell’acqua e di tenerle alla luce per stimolare il loro metabolismo. Come fare le talee e moltiplicare le piante
Se amate circondarvi di verde e arredare la vostra casa con le piante leggete Come realizzare un terrarium desertico e Creare un supporto fai da te per piante aeree, due speciali progetti fai da te che ho realizzato nell'aula corsi del negozio Leroy Merlin di Ancona.
Ripensare creativamente alla funzione di qualcosa che non viene più utilizzato è la nostra passione e un’occasione per tutti di dare nuova vita a materiali di scarto attraverso il riuso e il riciclo. In particolare, vi raccontiamo come realizzare un sostegno per tablet in plastica riciclata utilizzando i classici tappi di bottiglia che ognuno di noi ha in casa e un forno da cucina. Se non avete i tappi o se volete utilizzare altre plastiche, è importante che sappiate che esistono ben 6 tipologie diverse di plastiche riciclabili: PET, HDPE, PVC, LDPE, PP e PS. Potete facilmente identificare la tipologia di plastica che avete dal numero indicato all’interno dell’icona a forma triangolare che trovate su ogni tipo di polimero. I tappi di bottiglia, per esempio, rientrano nella categoria HDPE che va sciolta ad una temperatura di 200° C. Ma c’è ancora una cosa molto importante da tenere a mente se decidete di realizzare anche voi questo progetto: qualsiasi tipologia di plastica riciclabile scegliate di utilizzare deve essere sempre ben lavata e pulita. Come realizzare un porta tablet in plastica riciclata
- Scarti di plastica che avete in casa: tappi di bottiglie, contenitori dello shampoo, vecchi giocattoli per un totale di circa 650 g
- 4 morsetti
- 1 tavola di legno spessore 1 cm
- Viti per legno da 20mm x 3
- Sega a tazza da 64mm
- Listello piallato 1 m x 10 mm spessore 10mm
- Seghetto alternativo
- Cacciavite
- Pennello
- Guanti resistenti
- Forbici e taglierino
- Colla vinilica
- Un avvitatore con inserti
- Una teglia e della carta da forno e olio da cucina
1 Sminuzzare la plastica
Per prima cosa prendete la plastica che avete deciso di lavorare, in questo caso i tappi, e assicuratevi che siano 650g. Potete metterli in forno così come sono, ma per ottenere il miglior risultato, l’ideale è sminuzzarli con un paio di forbici in modo da velocizzare la fusione in forno. Non dimenticate che l’occhio vuole la sua parte e che i colori della plastica che sceglierete caratterizzeranno il vostro supporto. Scatenate quindi tutta la vostra creatività e scegliete quelli che più vi piacciono o che meglio si sposano con l’arredamento della vostra casa o che semplicemente vi trasmettono sensazioni positive. Step 1 - Tagliare la plastica - Leroy Merlin
2 Sciogliere la plastica
Una volta sminuzzata la plastica, prendete una comune teglia da forno e stendetevi sopra la carta da forno, assicurandovi che tutta la superficie sia ben coperta. Ora siete pronti per adagiare sulla teglia i tappi sminuzzati, mescolando a vostro piacere il truciolare di diversi colori. Infine, infornate la vostra teglia a 200° per 40 minuti, non di più e non di meno. Step 2 - Scogliere la plastica - Leroy Merlin
3 Costruire il cassero
Mentre la plastica cuoce, potete nel frattempo costruire il cassero che vi servirà come stampo per stenderla. Per realizzarlo dovete utilizzare la tavola di legno da 120x60x1 cm. Prendete quindi la vostra tavola e tagliate: 2 pezzi da 26x36 cm, 6 pezzi da 24x2,5 cm, 6 pezzi da 27x2,5 cm e 1 pezzo da 19x27 cm. Dovete tagliare anche un cerchio di legno di diametro 74 mm da incollare al cassero servendovi della sega a tazza e un listello 1x1x1. Il primo vi servirà per creare uno spazio porta-bicchiere sul nostro porta tablet, il secondo per formare la scanalatura reggi-tablet. Una volta tagliati tutti i pezzi, smussatene i lati con la carta vetrata e poi montateli con viti e avvitatore. Il cassero è pronto! Step 3 - Costruire il cassero - Leroy Merlin
4 Impastare e stendere la plastica
Passati 40 minuti tirate fuori dal forno la teglia con la plastica. Con l’aiuto di un paio di guanti resistenti non vi resta che impastare la plastica sciolta per eliminare le bolle d’aria. Attendete qualche minuto per far sì che la carta da forno si stacchi con facilità e in modo da lavorare in sicurezza. Una volta impastato, infornate nuovamente la teglia per circa altri 10 minuti, fino a che la plastica non risulterà di nuovo omogenea. Infine, prendete il cassero che avete costruito e oliatelo bene all'interno, versate la plastica fusa e stendetela con attenzione in modo da renderla uniforme. Per ultimo mettete il coperchio e stringete il tutto con le morse. Non vi resta che attendere fino al completo raffreddamento del materiale, circa un paio d’ore, per poi rimuovere la plastica dal supporto. Step 4 - Impastare e stendere la plastica - Leroy Merlin
5 Rimuovere il pannello in plastica dal cassero
Curiosi di scoprire il risultato finale? Allargate le morse, togliete il coperchio del cassero e estraete la lamina in plastica che avete ottenuto. Prendete la carta vetrata e eliminate tutte le imperfezioni sui bordi. È un passaggio molto importante e delicato, prendetevi tutto il tempo che vi serve per rendere perfetto il vostro supporto. Potete aiutarvi posizionando la carta vetrata su di un supporto in legno. Un volta rifinito, avrete ottenuto un oggetto comodo da maneggiare e inoltre gli darete un aspetto curato e elegante. Step 5 - Rimuovere il pannello in plastica dal cassero - Leroy Merlin
Ed ecco qui il risultato finale: un perfetto sostegno per il tablet realizzato completamente in plastica riciclata! L’aspetto più bello del riuso creativo? Divertirsi con tipologie di plastiche differenti, fantasie e colori... non ci sono davvero limiti alla fantasia! Adesso tocca a voi e se avete domande scriveteci nei commenti! Come realizzare un porta tablet in plastica riciclata - Leroy Merlin
Avete sempre desiderato un orto personale ma avete un piccolo giardino o un balcone con poco spazio a disposizione? Niente paura, leggendo questo articolo scoprirete come realizzare un perfetto orto in cassetta, un vero e proprio orto in miniatura per il balcone e il giardino. Per farlo vi basterà recuperare una di quelle vecchie cassette in legno della frutta che avete in casa o che vi è avanzata. In questo modo potrete dare alla cassetta stessa una nuova vita. Perché buttarla quando può essere riutilizzata in modo creativo? Ecco come realizzare un orto in cassetta.
Come realizzare un orto in cassetta riciclata per il balcone e il giardino
- Una cassetta di legno
- Carta abrasiva a grana 80 o 120
- Vernice impregnante a base acqua
- Una sparapunti e un telo di contenimento
- Pennelli
1 Carteggiare la cassetta
Per prima cosa dovete carteggiare la cassetta avendo cura di seguire la direzione delle venature del legno. Questa operazione è molto importante per evitare che le schegge del legno possano ferire, ma anche per renderla più duratura. Si tratta di una fase importante, dedicatele tutto il tempo che serve.
Step 1 - Carteggiare la cassetta - Leroy Merlin
2 Stendere la vernice impregnante
Una volta carteggiata la cassetta, siete pronti per stendere la vernice impregnante al suo esterno per proteggerla dagli agenti atmosferici. Quando tutta la superficie sarà coperta, lasciate asciugare la vernice per due ore, carteggiate ancora e spolverate leggermente se necessario, dopodichè passate una seconda mano di impregnante. Trascorse altre due ore, avrete la vostra cassetta verniciata. Vi consiglio di utilizzare impregnanti a base acqua colorati per rendere il balcone ancora più allegro, in questo caso per esempio è stato scelto il verde.
Step 2 - Stendere la vernice impregnante - Leroy Merlin
3 Fissare il telo di contenimento
Ora che la struttura esterna è pronta, potete rivestirne l’interno con il telo di contenimento che ha una funzione protettiva e serve per evitare che il terriccio fuoriesca. Vi suggerisco di utilizzare un in TNT, cioè un tessuto non tessuto, un materiale idrorepellente che sembra un tessuto ma non lo è in quanto ottenuto da processi differenti. In ogni caso, fate attenzione a sceglierne uno sufficientemente spesso e resistente, il classico velo da sposa che si usa di inverno per proteggere le piante dal gelo è troppo sottile. Se invece del TNT volete utilizzare un telo di plastica, magari riciclando il sacchetto contenente il terriccio, ricordate di forarlo sul fondo per evitare ristagni d’acqua. Una volta posizionato il telo all'interno della cassetta, potete fissarlo in più zone utilizzando una sparapunti, facendo attenzione a usarla con molta cautela.
Step 3 - Fissare il telo di contenimento - Leroy Merlin
4 Riempire la cassetta
Ora è arrivato il momento che stavate aspettando. Siete pronti per riempire la cassetta e dare vita al vostro piccolo orto personale. Iniziate stendendo uno strato di 3-4 dita di argilla espansa sul fondo della cassetta. Vi servirà per creare uno strato di drenaggio in grado di favorire la fuoriuscita dell’acqua di irrigazione, riducendo così il rischio di marciume delle radici. Potete usare anche dei cocci di vasi o piastrelle rotte. Infine, prendete il terriccio e riempite la cassetta fino a qualche centimetro dal bordo. Per farlo avrete bisogno di circa 25 litri di terra. L’ideale è optare per un un terriccio apposito per l’orto sul balcone, ma potete anche prepararlo mescolando due terzi di terriccio universale, un terzo di compost e un po’ di sabbia.
Step 4 - Riempire la cassetta - Leroy Merlin
5 La messa a dimora degli ortaggi
Riempita la cassetta, mancano soltanto le piantine. Questa è sicuramente la parte più divertente! In questo caso sono abbiamo trapiantato dei pomodori ciliegini, insieme a basilico e tagete creando così una consociazione, cioè un’associazione fra piante che si aiutano a vicenda. Coprite poi il terreno con della paglia o della corteccia. Il processo si chiama pacciamatura e serve per evitare la crescita delle erbe spontanee, mantenere il suolo umido e proteggerlo dall'azione di acqua e vento, oltre a evitare che si compatti eccessivamente. Una volta posizionato l’orto, potete passare all'innaffiatura.
Step 5 - La messa a dimora
Il vostro piccolo orto è pronto! Non è davvero emozionante e soddisfacente vederlo finito? Ma ecco qualche altro consiglio. Per la scelta delle piante fate attenzione alla stagione in cui vi trovate e alla quantità di spazio di cui ogni pianta ha bisogno. In una cassetta come questa potete coltivare più facilmente fragole, erbe aromatiche, insalate, peperoncini e pomodori ciliegini. Ricordate anche che l’ideale è un’esposizione sud-est o sud-ovest; se il vostro balcone è esposto a nord o prende poche ore di sole scegliete piante come fragole, lattuga, rucola, spinaci e erbe aromatiche come melissa, menta e erba cipollina. Ma adesso tocca a voi! Mettetevi all'opera per realizzare il vostro orto in cassetta e condividete il risultato nella sezione Fatto da voi e se avete domande scriveteci nei commenti!
Come realizzare un orto in cassetta riciclata per il balcone e il giardino
Avete mai sentito parlare di bug hotel? Si tratta di luoghi in cui api e insetti impollinatori possono trovare riparo dal freddo e dalle intemperie invernali ed è un luogo idoneo alla realizzazione di nidi protetti e confortevoli. Sono infatti pensati per ospitare e favorire lo sviluppo dei cosiddetti insetti utili come api, osmie e bombi che favoriscono l’impollinazione delle piante. Leggendo questo articolo scoprirete come realizzarne uno per il vostro giardino o balcone riciclando una semplice cassetta in legno, come quelle della frutta, ovviamente in tutta sicurezza. Ma sapete perché sono così importanti? Queste piccole strutture sono utili al benessere delle piante, favoriscono la biodiversità - anche in città - e di conseguenza sono utili anche al nostro benessere. Cominciamo!
Come realizzare un bug hotel per gli insetti impollinatori con legno di scarto - Leroy Merlin
I materiali
- Una cassetta di legno
- Canne di bambù di vari diametri
- Una tegola
- Un vaso di terracotta
- Un mattone forato
- Blocchi di legno
- Rete metallica con maglia di circa 1 cm
- Tronchi, paglia e rami e pigne
- Carta abrasiva a grana grossa o molto grossa e dello spago
1 Carteggiare la cassetta
La prima cosa da fare per realizzare un bug hotel per gli insetti impollinatori è prendere la cassetta e carteggiarla per bene avendo cura di seguire la direzione delle venature del legno, fino a quando sarà sufficientemente liscia da non presentare schegge. Dopo questa prima fase già vedrete la vostra cassetta cambiare faccia.
Step 1 - Carteggiare la cassetta in legno - Leroy Merlin
2 Stendere l'impregnante
Una volta carteggiata e rifinita la cassetta, siete pronti per stendere la vernice impregnante a base acqua sulla superficie esterna della cassetta. Vi consiglio di utilizzare degli impregnanti colorati scegliendo delle tonalità predilette dagli insetti come il giallo, l’azzurro, il bianco o il viola. Una volta steso l’impregnante su tutta la cassetta aspettate che asciughi perfettamente.
Step 2 - Stendere l'impregnante - Leroy Merlin
3 Preparare i materiali per le stanzette
Ora che la parte esterna dell’hotel è pronta, potete passare al riempimento dello spazio interno, cioè alle “stanze” dell’hotel. Per realizzare un luogo idoneo e accogliente per gli insetti dovete creare cavità, anfratti e canali, ovviamente utilizzando materiali naturali come canne di bambù, mattoni o tronchi forati, rametti e pigne. Cominciate dal bambù, destinato a ospitare le api solitarie. Dovete utilizzare canne di bambù di diversi diametri (dai 4 ai 12 millimetri) proprio per creare un ambiente adatto ad api e insetti impollinatori di diverse dimensioni. Una volta selezionate le canne, tagliatele con un piccolo seghetto misurando una lunghezza di 10 centimetri (l’altezza della cassetta) e poi legatele tra loro. Dopo di questo, utilizzando i tronchetti di legno e le asticelle, create dei piccoli nidi. Per farlo, dovete realizzare dei fori di diametro diverso utilizzando un trapano. Come per le canne di bambù, anche questi fori di diverse dimensioni vi permetteranno di favorire la nidificazione di insetti impollinatori di diverse dimensioni. Il diametro varia da un paio di millimetri ad 1 cm. Aggiungete infine mattoni forati, vasi di terracotta, paglia, pigne e rametti.
Step 3 - Preparare i materiali per le stanzette - Leroy Merlin
4 L'assemblaggio
Preparati tutti i materiali, siamo pronti per inserirli nella cassetta e dare vita all’hotel che deve essere esteticamente bello e ordinato, non tanto per le api e gli altri insetti impollinatori quanto per voi, in questo modo sarà più facile che il rifugio rimanga sul terrazzo o in giardino per diverso tempo. Procedete separando la cassetta in diversi settori servendovi delle assi tagliate secondo le misure della cassetta, in questo caso lunghe circa 30 cm. L’ideale è realizzare 3 settori. Mettete la paglia alla base dello spazio inferiore e appoggiatevi il mattone forato - tagliato a misura con una profondità di 25 cm circa (che è la profondità della cassetta) - e il vaso di terracotta, il tutto incastrato bene per riempire l’intero settore. Passate poi al settore successivo e inserite le canne legate con lo spago insieme ai tronchi forati. Nel terzo e ultimo spazio posizionate le pigne, i rametti e il fieno, serviranno ad ospitare forbicine e coccinelle, insetti predatori degli afidi, i parassiti delle piante. Infine, posizionate una rete metallica, larga circa 34 cm e lunga 54 cm (o secondo le misure della cassetta). La rete deve essere più larga della cassetta da ogni lato così da poterla risvoltare e fissare perfettamente con la sparapunti.
Step 4 - L'assemblaggio - Leroy Merlin
Ed ecco qui il vostro bug hotel per api e insetti impollinatori! Adesso non vi resta che posizionarlo sul balcone o in giardino. Potete realizzarne anche più di uno utilizzando altro legno di scarto, un’occasione anche per sbizzarrirvi sulle forme delle stanzette! Ricordate: cavità è la parola d’ordine! Molto importante è posizionare il bug hotel in un luogo ben esposto al sole per ricreare l'habitat più adatto allo sviluppo dei piccoli insetti impollinatori, e possibilmente in un’area in cui ci siano fioriture ricche di nettare, come aromatiche, facelia, grano saraceno e calendula. Infine, ricordate di posizionarlo in un luogo protetto dai predatori casalinghi come cani e gatti. Ma adesso tocca a voi! Mettetevi all'opera per realizzare il vostro bug hotel e condividete il risultato nella sezione Fatto da voi. Se avete domande scriveteci nei commenti!
Come realizzare un bug hotel per gli insetti impollinatori con legno di scarto - Leroy Merlin
La pittura a effetto sabbiato è un tipo di finitura molto materica e presenta un certo spessore. Per decorare le pareti con il vento di sabbia infatti si applica la pittura con pennellate incrociate, irregolari e parzialmente sovrapposte. La sabbia risulta più o meno densa in certe zone e quindi i muri assumono un aspetto irregolare e discontinuo. Se hai steso in maniera errata la pittura e in alcuni punti della parete noti delle macchie un po' troppo pronunciate, puoi rimediare stendendo una seconda mano di vernice. Per un risultato ottimale però ti suggerisco di carteggiare la superficie dov'è presente la macchia, applicare nuovamente il fondo e ridare l'effetto vento di sabbia. Se invece desideri cambiare look alla stanza o rinfrescare le pareti,hai due opzioni: cambiare solo il colore alle pareti mantenendo la parete sabbiata (ti basta stendere una nuova pittura, bianca o colorata) oppure eliminare completamente l'effetto decorativo. In questo caso, sto per illustrarti in pochi passaggi come rimuovere l'effetto sabbiato una volta per tutte! Muri con pittura effetto sabbiato - Leroy Merlin
Per effettuare un lavoro a regola d'arte devi sicuramente procurarti: - teli protettivi - carta abrasiva fine - levigatrice - stucco per muro, spatola e raschietto (in caso di crepe o fori) - fissativo - stracci e pennello e rullo
Prima di iniziare a rimuovere la vecchia pittura dai muri proteggi i mobili e gli oggetti che si trovano nella stanza coprendoli con i teli protettivi. Proteggi anche i pavimenti, soprattutto se in legno, pietra o cotto, con un telo in feltro, così come porte e finestre anche con il nastro sulle soglie). Proteggi i mobili e gli oggetti nella stanza - Leroy Merlin
Ora puoi rimuovere l'effetto sabbiato carteggiando la parete con una buona carta abrasiva, utilizzando una levigatrice. Questo utensile ridurrà drasticamente i tempi del lavoro e permetterà di ottenere un risultato molto più preciso. Se, eventualmente, noti crepe sull’intonaco o buchi di vecchi quadri appesi applica lo stucco per muro: in questo modo la parete apparirà finalmente omogenea e uniforme. Lascialo asciugare seguendo i tempi indicati sulla confezione, poi carteggialo per evitare effetti antiestetici. Una levigatrice riduce i tempi del lavoro- Leroy Merlin
Ora che hai scoperto come togliere il vento di sabbia dai muri, lavali con degli stracci inumiditi con acqua. Questa operazione ti permette di eliminare facilmente ogni residuo di polvere e di vecchia pittura. Potrai così lavorare su una base omogenea e pulita per applicare il fissativo e, trascorse circa 3 ore, dipingere nuovamente la parete e cambiare stile alla stanza! Terminati tutti i passaggi, puoi ridipingere - Leroy Merlin
Hai una o più pareti decorate ad effetto sabbiato che vuoi rinnovare? Come le dipingerai? Ti consiglio ti tenere d'occhio le ultime tendenze arredo e colore per prendere ispirazione e trovare il tuo nuovo stile. E se hai ancora qualche dubbio, scrivimi!
buona sera. Anni fa pitturammo le pareti del salone con vento di sabbia color crema adesso vorremmo farlo bianco. Possiamo ridipingere da sopra così com' è o dovremmo grattare e passarlo sopra. Aggrappa se nn mettiamo alcun aggrappante prima di ridipingere o sarebbe consigliato adoperarlo? Grazie
Buona sera. Abbiamo deciso di rinnovare il look di una cucina abitabile con pareti dipinte a giallo forte (tetto compreso) e un paio con un effetto sabbiato arancione. Ho provveduto con una levigatrice a togliere l'effetto sabbiato dalle pareti. Vogliamo ridipingerle sempre con un effetto a due colori di tipo bianco/panna e tortora, ma accettiamo possibili suggerimenti. Il quesito che pongo però è : posso ridipingere passando diretamente queste nuove colorazioni o prima devo eseguire una passata di bianco/grigio come fondo?? trovo troppi pareri discordanti a riguardo... grazie per le eventuali indicazioni
Circondarsi di verde stimola la fantasia e la creatività per questo sempre più appassionati e neo appassionati scelgono di arredare la propria casa prendendo spunto dalla natura. Non è necessario avere un giardino infatti per lasciarsi ispirare dalle piante: esistono diversi modi per realizzare dei veri e propri “giardini alternativi”. Uno dei più amati è certamente il terrarium. Il terrarium è un ecosistema vivo e autosufficiente in cui tutti i componenti formano un piccolo paesaggio in miniatura, destinato a durare a lungo nel tempo. Leggendo questo articolo scoprirete come realizzare in pochi passaggi un perfetto terrarium desertico o - in altre parole - un giardino di cactus e succulente sottovetro. Come realizzare un terrarium in pochi passaggi
I materiali:
- un contenitore in vetro dalla bocca abbastanza larga
- delle piantine grasse assortite, meglio se con colori, proporzioni e portamenti diversi
- argilla espansa o lapillo vulcanico
- terriccio per piante grasse
- sassi, ghiaia, sabbia colorata per decorare,
- uno spruzzino con dell’acqua,
- un cucchiaio o una paletta, ma possiamo usare anche un bastoncino di legno
- un cartoncino pesante
1 Preparare il fondo di drenaggio
Per prima cosa dovete preparare il fondo di drenaggio, dunque coprite il fondo del vaso con circa 2-3 cm di materiale drenante: argilla espansa o lapillo. Le piante grasse provengono spesso da zone desertiche del mondo dove le precipitazioni sono scarse, il terreno è spesso sabbioso o roccioso e assorbe poca acqua. Per queste ragioni dovete ricreare condizioni simili nel vostro terrario o il rischio è di vedere marcire le radici delle piante. Infine, create un nuovo strato aggiungendo il terriccio per cactacee mixato con materiale grossolano, sempre per salvaguardare le radici da eventuali marciumi. Step 1: preparare il fondo di drenaggio - Leroy Merlin
2 Personalizzare il terrarium
Potete personalizzare il vostro terrarium creando degli strati decorativi di colori differenti. Per farlo vi consiglio di utilizzare un piccolo cono che potete facilmente creare con un semplice cartoncino e usarlo come imbuto. Con la sabbia colorata o la ghiaia decorativa potete poi sbizzarrirvi e creare degli strati di colori naturali o più fantasiosi. Step 2: personalizzare il terrarium con sabbia e sassolini colorati - Leroy Merlin
3 Posizionare e rinvasare la piantine
Ora che il substrato è pronto non vi resta che andare a posizionare e rinvasare le vostre piantine. Se scegliete piante con le spine è meglio indossare i guanti oppure aiutatevi con della carta di giornale. Prima di fare le buche nella terra provate la disposizione delle piante, in modo da non dover fare troppi spostamenti. Quando avete deciso come distribuirle, toglietele dal vaso e create con il cucchiaio una buca sufficientemente profonda per ospitarle. Dovete fare molta attenzione a interrare tutte le radici senza superare il livello del colletto della pianta perché potrebbe causare marciumi futuri. Una volta che avete collocato e interrato bene tutte le piante potete aggiungere le ultime decorazioni a vostro gusto, magari utilizzando sassi più grossi, piccole rocce o ghiaia. Se volete un paesaggio in miniatura più realistico vi consiglio di mantenervi nel range dei colori naturali. Step 3: posizionare e rinvasare la piantine - Leroy Merlin
4 L'annaffiatura
L’annaffiatura è una fase molto importante e delicata: dovete garantire alle vostre piante acqua a sufficienza e nessun ristagno. Per questo, la prima volta, annaffiate tutta la terra generosamente facendo attenzione a non creare una pozzanghera sul fondo. Le successive annaffiature dovranno essere sempre abbastanza generose ma allo stesso tempo eseguite solo quando la terra è completamente asciutta/secca. Questo potrebbe significare, in base alla stagione e alla luce della vostra casa, anche solo una volta al mese o anche meno in inverno. Regolatevi sempre osservando la terra, cercando di percepirne l’umidità, e evitate la vaporizzazione. Step 4: l'annaffiatura - Leroy Merlin
Ed ecco il risultato finale: un bellissimo terrarium desertico pronto ad arredare la casa. Avrà bisogno di stare in un luogo molto luminoso ma allo stesso tempo fate attenzione al sole diretto che, filtrato dal vetro, potrebbe causare delle scottature alle piante. Ma adesso tocca a voi! Mettetevi all’opera e provate a realizzare un terrarium sottovetro per la vostra casa e non dimenticate di condividere il risultato, siamo curiosi di vedere come avete scelto di decorarlo e personalizzarlo. Ecco come realizzare un terrarium in pochi semplici passaggi
Avete mai sentito parlare delle Air Plants? Le piante aeree, o Tillandsie, sono un genere di piante a cui appartengono oltre 500 specie sempreverdi, tutte della famiglia delle bromeliacee. Queste piante vivono in habitat anche molto diversi: dalle foreste tropicali ad alcune regioni desertiche e montagnose dell’Argentina e del Cile. La loro particolarità è quella di non avere vere e proprie radici come le comuni piante, ma di essere per natura delle epifite, cioè piante che crescono in appoggio su a altri alberi o superfici. Non si tratta di piante “parassite” ma semplicemente di piante che necessitano di un appoggio per riuscire a ricevere maggiore luce, specie nelle impenetrabili foreste tropicali. Si nutrono dell’acqua piovana e dei sali in essa disciolti, così come dell’humus e della materia organica che si accumula sulla corteccia delle piante che le ospitano. Vediamo insieme come realizzare un supporto in legno ideale per le vostre Air Plants. Cominciamo! Creare un supporto fai da te per piante aeree - Leroy Merlin
I materiali:
- una base di legno, può essere di recupero, oppure come queste disponibili in varie forme e misure già pronte e ben rifinite
- filo di ferroe pinza
- un trapano con punta sottile da legno
- colla vinilica
- carta vetrata per il legno
- pennello e vernici per legno
1 Preparare la base in legno
Per prima cosa dovete preparare la base in legno. Levigatela bene con la carta vetrata e poi coloratela a vostro gusto con le vernici per il legno. Questo è il momento in cui potete scatenare tutta la vostra creatività, giocare con i colori e sbizzarrirvi con le fantasie. Step 1: levigare e colorare la base in legno - Leroy Merlin
2 Forare la base e inserire il filo di ferro
Una volta che avete preparato la vostra base, foratela con il trapano avvitatore per inserire il filo di ferro che farà da sostegno alle vostre piantine. Il foro deve corrispondere allo spessore del filo di ferro che avete scelto. Step 2: forare la base e inserire il filo di ferro - Leroy Merlin
3 Modellare il filo di ferro
Tagliate e modellate il filo di ferro in modo creativo, aiutandovi con la pinza. Dovete creare delle spirali e delle curve in grado di ospitare e sostenere le vostre piante. Infine inserite il supporto di ferro nel foro fatto sulla base, incollandolo con la colla vinilica, e aspettate che si asciughi. Step 3: modellare il filo di ferro - Leroy Merlin
Ed ecco risultato finale. I nostri supporti per piante aeree sono pronti! Questo metodo di esporre le tillandsie non solo è molto estetico e versatile ma garantisce loro anche una buona areazione e le protegge dai marciumi, consentendo un buon sviluppo della pianta. Ricordate sempre di annaffiarle correttamente, meglio ancora se con acqua piovana, e di concimare se desiderate vederle fiorire. Creare un supporto fai da te per piante aeree - Leroy Merlin
E adesso mettetevi all’opera anche voi! Non datevi regole: sbizzarritevi su colori, forme e dimensioni e create il supporto che più si adatta ai vostri gusti e magari anche all’arredamento della vostra casa.