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Vuoi creare un angolo verde e fiorito sul balcone, sul terrazzo o in giardino ma non sai quali piante scegliere? Quelle grasse rappresentano la scelta più indicata per abbellire i tuoi spazi all’aperto. Spesso considerate solo da interno, le succulente sono perfette da posizionare in balcone o in giardino perché regalano spettacolo anche nei rigidi mesi invernali. Grazie alla loro forma straordinaria e alle fioriture colorate, infatti, le piante grasse da esterno sono estremamente decorative! Scopriamo insieme le 10 più belle e facili da curare e come fare per vederle crescere rigogliose:
Piante grasse da esterno facili da curare
L’Echeveria viene consigliata persino come pianta grassa da appartamento, ha origine in Messico e che appartiene alla famiglia delle Crassulaceae. La amerai per la particolarità delle sue foglie: carnose e più o meno grandi, formano rose di colori diversi che vanno dal verde al grigio-azzurro. Tra il periodo primaverile ed estivo, al centro della rosa sbocciano fiori di colore rosato o rosso. Non necessita di cure particolari e, per questo, è perfetta come pianta da esterno da posizionare all’aperto, anche in inverno. Se le temperature sono rigide, ti suggerisco di posizionarla alla luce, evitando però il contatto diretto con i raggi del sole. Se la i gradi scendono sotto lo zero, è preferibile proteggerla dal gelo con un telo traspirante. Se lo desideri, puoi anche pensare di spostarla all’interno o in un luogo più riparato per un certo periodo di tempo. La coltivazione e la cura delle piante, se sai come farla, è più facile di quel che credi!
Piante grasse facili da curare
Quando si parla di cactus, si fa riferimento ad un’intera famiglia di piante grasse, che comprende circa 3000 specie diverse. Ciascuna di esse ha le proprie caratteristiche: forme e dimensioni possono essere anche molto diverse. Tra quelli perfetti da posizionare negli spazi esterni c’è il Trichocereus Pasacana che cresce bene all’aperto, sia in vaso che piantata in giardino, e sopravvive anche quando le temperature si abbassano e raggiungono i -10 gradi. Il trucco in più? Scegli uno dei terricci universali adatti ad ogni coltivazione, in questo modo risparmierai e ottimizzerai il tuo spazio outdoor.
Piante grasse perfette per l'esterno
Conosciuta per le sue proprietà benefiche, l’Aloe Vera può essere coltivata in appartamento e anche all’esterno purché venga posizionata in luoghi luminosi. Puoi esporla ai raggi diretti del sole, ma preferibilmente solo durante le prime ore del mattino. Per farla crescere bene, il terreno deve essere ben drenato e asciutto: attenzione perché non necessita di grandi quantità d’acqua (ti consiglio di tenerla al riparo dal gelo e dalle piogge forti e di drenare il terreno di tanto in tanto, senza esagerare). In primavera, al centro della rosetta sbocciano fiori tubolari di colori diversi (rossi, arancioni, gialli) che adornano la pianta per tutta l’estate. Le temperature ideali variano tra i 18 e i 25 gradi. Durante la stagione invernale, ti consiglio di non esporla a temperature inferiori ai 7 gradi per evitare di danneggiarla irrimediabilmente. Puoi decorare il tuo spazio outdoor utilizzandole: crea un portavaso per piante grasse seguendo questi consigli e vedrai come ravviverai il tuo balcone!
Piante grasse da giardino
Originaria del Messico, l’Agave Americana è una sempreverde particolarmente longeva: se te ne prendi cura nel modo corretto, può vivere fino a 60 anni. Le sue foglie sono verdi e a forma di rosetta: se scegli di coltivare la pianta in giardino, possono raggiungere fino agli 8 metri di altezza; se, invece, la coltivi in vaso, non superano i 2-3 metri. Vuoi vederla crescere rigogliosa? Posizionala in luoghi soleggiati ed esposti all’acqua piovana. Resistente anche alle temperature più rigide, coprila con un telo traspirante in caso di gelo intenso. Se la sistemi in balcone e, quindi, in vaso, innaffiala solo quando il terriccio risulta secco. I rami fioriti e profumati di questa pianta succulenta ti lasceranno a bocca aperta e doneranno un aspetto davvero regale al tuo spazio all’aperto!
Piante grasse da giardino e resistenti
Graziosa, decorativa e facile da coltivare, il Sedum Palmeri non richiede particolari attenzioni per crescere bene. È famoso per i suoi fiori gialli a forma di stella che sbocciano tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Ti suggerisco di posizionarla all’interno di un vaso sul balcone o in giardino, prediligendo sempre luoghi molto luminosi. Non è necessario il contatto diretto con i raggi solari ma accertati che sia esposta al sole per qualche ora al giorno è importante per assicurargli una buona fioritura.Il terreno deve essere ben drenato ma non deve essere innaffiato troppo frequentemente. Durante il periodo invernale, se ti trovi in una zona soggetta a piogge frequenti, l’acqua piovana è sufficiente. In estate, invece, ti consiglio di innaffiarlo almeno ogni 15 giorni. Vuoi che cresca sana e forte? Utilizza un concime per piante grasse specifico come questo che ti suggerisco.
Piante grasse da esterno
La Mammillaria zeilmanniana è adatta da coltivare sia in appartamento che all’esterno. Fa parte della famiglia dei Cactus, ha origini messicane ed è particolarmente apprezzata per la sua forma. Tende a svilupparsi più in larghezza che in altezza e ha una forma tondeggiante e tozza. Altra caratteristica distintiva sono le spine nere e bianche che ricoprono tutta la superficie della pianta.
Se la scegli per abbellire il tuo spazio all’aperto, assicurati di coltivarla nel terreno giusto: deve essere calcareo, ma al tempo stesso ricco di sostanze nutritive. Con i concimi giusti il tuo garden sarà più forte e resisterà sia a temperature calde sia a quelle fredde. Non sai quale sia il migliore? Dai un’occhiata alla guida su come scegliere il concime giusto per ogni pianta.
Piante grasse da esterno
La Opuntia, comunemente soprannominata Fico d'India, si distingue per la sua capacità di sopportare sia il caldo estremo che le basse temperature, rendendola ideale per una vasta gamma di climi esterni. Produce fiori vivaci, solitamente gialli, rossi o arancioni, che sbocciano in primavera o all'inizio dell'estate. Preferisce essere esposta al pieno sole ma può tollerare anche la luce parziale. Richiede terreno ben drenato per prevenire il ristagno d'acqua e le innaffiature dovrebbero essere moderate, lasciando asciugare completamente il terreno tra una e l'altra. Durante l'inverno, è consigliabile ridurre ulteriormente le innaffiature per mimare il suo ambiente naturale di crescita. Hai dubbi su come prendertene cura? Dai un’occhiata al manuale sulla manutenzione delle piante grasse.
Opuntia – Unsplash
La conosciamo come Albero di Giada ma il nome scientifico è Crassula ovata: si rende riconoscibile per le sue lucide foglie verdi che possono assumere sfumature rosse se esposte al sole diretto. Fiorisce in inverno o all'inizio della primavera, producendo piccoli stellati di colore bianco o rosa e per questo rientra tra le piante grasse che fanno fiori bellissimi. Preferisce il sole diretto, ma è meglio proteggerla durante le ore più calde del giorno per evitare scottature sulle foglie. L'innaffiatura deve essere moderata, attendendo che il terreno si asciughi completamente prima di procedere con la successiva.
Crassula ovata - Unsplash
La Haworthia si caratterizza per foglie spesse e traslucide che crescono in forma di rosette. Particolarmente indicate per gli spazi esterni ombreggiati o dove la luce solare diretta è limitata, preferiscono la luce indiretta o il sole parziale. Non richiedono molta acqua, e l'innaffiatura deve essere effettuata solo quando il terreno si asciuga completamente. Producono piccoli fiori, generalmente bianchi o rosa pallido, su sottili steli che emergono dalla rosetta. Non per forza da sole, accoppiale con altre specie: dai un’occhiata alle infinite possibilità per realizzare composizioni di piante grasse con il fai da te.
Haworthia - Unsplash
Ultima delle 10 piante grasse che voglio suggerirti è il Kalanchoe. Lo riconoscerai perché si trova in commercio in tantissimi colori tra cui rosso, giallo, rosa e bianco. Oltre alla capacità di resistere alla siccità, richiedendo pochissima acqua, prospera in un intervallo di temperature ampissimo seppur non sia particolarmente performante negli inverni rigidi. La fioritura avviene generalmente in tarda inverno o all'inizio della primavera, offrendo una vivace esplosione di colore quando la maggior parte delle piante sono ancora in riposo.
Kalanchoe – Unsplash
Ti ho convinto ad abbellire e decorare il tuo balcone, il tuo terrazzo o il tuo giardino con le piante grasse? Le soluzioni che ti ho proposto sono solo alcune delle alternative tra cui puoi scegliere. Se sei un appassionato di giardinaggio e conosci altre piante grasse perfette da coltivare all’esterno, condividi il tuo pensiero per ispirare gli altri utenti della Community. Se qualcosa non ti è chiaro e vuoi saperne di più su come prenderti cura del verde, lascia un commento: sarò felice di aiutarti.
Non c’è dubbio che una casa beige e marrone emana un fascino accogliente. Gli interni di un’abitazione decorata con le sfumature calde e i toni neutri rispecchiano il gusto classico che non passa mai di moda. Se però vuoi dare una marcia in più al tuo arredamento, rinnovare uno stile che ti sembra già visto e rivisto, devi solo cercare tra i colori da abbinare al marrone dell’arredamento quello che fa al caso tuo. La scelta è tutt’altro che difficile, puoi trovare sfumature rilassanti per rinnovare la camera da letto e studiare un colore per le pareti della cucina marrone classica. Vediamo qualche suggerimento da copiare.
Un soggiorno luminoso, anche nelle tonalità del marrone - Leroy Merlin
Spesso nasce il dubbio sulla scelta del colore delle pareti nella cucina marrone. In realtà dubbi non ce ne sono. Uno dei colori più comuni per i mobili della cucina è proprio quello del legno. Protagonista di mobili robusti, duraturi ed eleganti, ti permette infiniti abbinamenti con tinte solari o gradazioni fredde. Tra tanta scelta, il migliore abbinamento di colore tra pareti e cucina marrone, a mio avviso, è l’accostamento tra il marrone del legno e il bianco dei muri, dipinti o piastrellati. Il motivo è semplice: con le pareti bianche, o velate da una sfumatura calda che tende al sabbia
o da una nuance fredda come il grigio perla, porti nella tua cucina tanta luce. La cucina ha sempre bisogno di luminosità, soprattutto quando gli arredi sono scuri. Con pareti e pavimento chiari, invece, ti assicuri la libertà di rivestire le zone strategiche della cucina con mobili di legno a tutta altezza, senza temere di appesantire l'ambiente.
Il colore per le pareti della cucina marrone deve regalare tanta luce- designidea
Sarà perché è la tinta dell'antiquariato, o forse perché è il colore della terra e dei tronchi che sorreggono gli alberi e quindi evoca solidità e imponenza, ma il marrone è quasi sempre presente nelle case. Noto però sempre un senso di smarrimento e incertezza quando si tratta di scegliere quali colori abbinare al marrone dell’arredamento di casa. I timori sono però immotivati: il marrone è un colore easy, che sta bene con le tinte più disparate. Pensa al suo regno naturale, il mondo vegetale, e vedrai che gli accostamenti ti verranno semplici. Se vuoi rinnovare il salotto di una casa beige e marrone, puoi rivestire una parete con una vivace carta da parati stile jungle . Una decorazione con foglie macro in diverse gradazioni di verde è capace di mostrarti il salotto da una nuova prospettiva. Elegante e super trendy.
La casa beige e marrone cambia look con una parete verde jungle - Idea Leroy Merlin
Se siamo abituati all’effetto elegante dei mobili di legno a contrasto con pareti candide, l’idea di un abbinamento tra pareti marrone e il bianco di mobili o dei tessuti dei divani ci rende titubanti. In realtà la considerazione che si ha del colore marrone come insipido e poco accattivante è del tutto ingiusta. Lo dimostra la tendenza del design che negli ultimi anni sta valorizzando proprio le infinite sfumature di questo colore, dalla pittura cammello
alla nuance cioccolato fino all’intensità del marrone caffè, per trasformare stanze anonime in ambienti avvolgenti e raffinati. Non ci sono dubbi, poi, che se scegli la pittura marrone effetto metallo per dipingere le pareti, il bianco dell’arredo contemporaneo ci guadagna. Prova ad accostare anche divani e poltrone grigi oppure a creare un contrasto con imbottiti giallo dorato, e capirai che il marrone interpreta ogni stile: moderno, classico e industrial.
Con l'effetto metallo della parete marrone, sì a bianco, grigio e gradazioni di giallo - heymes
Ecco una tinta che ti puoi giocare in tutta la casa. Il rosa è uno di quei colori che da solo può fornire la palette con tutte le sfumature necessarie per il tuo arredo. Non solo: è così versatile, che si presta a stili di arredamento e combinazioni cromatiche che non ti aspetti. Per esempio puoi scegliere il rosa polvere come colore delle pareti di una cucina marrone. Oppure puoi arredare una camera da letto di atmosfera rétro, con pareti rosa cipria da accostare a diverse tonalità di marrone per comodini, letto, tappeti, coperte e lenzuola. Il rosa è un colore positivo, regala un senso di calma che funziona bene in camera da letto. Ma perché non sceglierlo anche in abbinamento ai legni del soggiorno? Come colore delle pareti con i mobili marroni è perfetto. Portalo anche sui tessuti con cuscini rosa di diverse forma e sfumature: malva, prugna e cipria. Per un pizzico di glamour puoi anche osare il contrario: divano e pouf in velluto rosa a contrasto con la parete color cioccolato: questa sì è una soluzione audace e davvero moderna.
Le variazioni di rosa offrono scelte ideali di colori da abbinare all'arredamento marrone-clemaroundthecorner
Il giallo ocra è uno tra i più facili colori da abbinare al marrone nell’arredamento di casa. Usato per dipingere le pareti o per un’elegante carta da parati, ti aiuta a valorizzare gli arredi di metallo verniciato di marrone e mette in risalto la pelle di divani e poltrone. Anche al contrario, il giallo ocra regala grandi soddisfazioni. Se per esempio scegli uno smalto satinato cioccolato
per dipingere la parete marrone, invece del bianco per mobili e divani del soggiorno prendi in considerazione l'ocra. I cuscini in tonalità giallo caldo, i rivestimenti di poltrone e divani, le grandi tende che incorniciano le finestre sono tutti elementi che valorizzano l'arredo, soprattutto se di materiali naturali come i tappeti in juta, tavolini e mobili in legno e rattan.
Tra i colori da abbinare al marrone, in arredamento il giallo vince sempre -Haymes
Non avere paura di portare dei nuovi colori nelle stanze di casa. Solo sperimentando ed esplorando puoi scoprire le potenzialità dei mobili che già possiedi. Magari non indovinerai il colore al primo colpo, ma vale la pena di insistere finché non ottieni il risultato perfetto. Se ti servono consigli, hai dubbi o vuoi qualche suggerimento personalizzato, scrivici nei commenti.
Devi scegliere il pavimento per la tua nuova casa ma il parquet richiede costi e manutenzione che non puoi sostenere? I pavimenti in laminato rappresentano un’ottima alternativa se non vuoi rinunciare all'effetto legno. Riproducono fedelmente l’aspetto delle principali essenze e garantiscono risultati eccellenti in termini di resa estetica. Vediamo insieme quali sono tutti i pro e i contro di questa scelta per aiutarti a capire se il pavimento in laminato può fare al caso tuo ed è la migliore soluzione d’arredo per la tua casa.
I pavimenti in laminato sono formati da pannelli in fibra di legno pressata, al di sopra dei quali è presente un decoro, ovvero una stampa ad alta risoluzione che riproduce l’essenza, le venature e il colore del legno. Sulla superficie dei pannelli è presente anche uno strato adesivo trasparente che li protegge, li impermeabilizza e li rende resistenti al calpestio ripetuto nel tempo. Questa è la ragione per cui i pavimenti in laminato sono ampiamente utilizzati non solo nelle case, ma anche negli uffici e nei locali commerciali. Puoi scegliere tra due principali tipologie di pavimento in laminato: HDF (alta resistenza) e MDF (bassa resistenza), a seconda dell'utilizzo.
Il pavimento in laminato è adatto per la casa, l'ufficio e il negozio - Leroy Merlin
Il laminato non è parquet. La principale differenza tra un pavimento in laminato e un parquet è che i pavimenti in laminato imitano l’essenza del legno, ma non sono realizzati in legno massello. Un pavimento, infatti, per essere definito “parquet” deve essere composto da doghe ricoperte da uno strato di legno nobile superficiale di almeno 2,5 mm di spessore.
Il paveimnto in laminato è un'ottima alternativa al parquet - Leroy Merlin
I vantaggi di cui puoi beneficiare scegliendo di installare un pavimento in laminato sono numerosi. Si tratta, infatti, di una soluzione versatile, resistente, impermeabile, semplice da posare, di facile pulizia e manutenzione e con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Estetica, resistenza e prezzo: i migliiori vantaggi del laminato - Leroy Merlin
Il primo motivo per cui un pavimento in laminato si rivela un’ottima idea è l’ampia possibilità di scelta. In commercio sono disponibili prodotti in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza. Se opti per questa soluzione, infatti, puoi scegliere le dimensioni e lo spessore delle doghe, l’effetto (ovvero l’essenza, le venature e il colore da riprodurre), la classe di resistenza (HDF o MDF), il livello di lucentezza e il tipo di materassino, cioè la superficie di appoggio dei pannelli da installare, da abbinare a pattiscopa per laminati.
Tante qualità per ogni esigenza - Leroy Merlin
Lo strato superficiale è trasparente e adesivo e svolge l’importante funzione di proteggerli dal calpestio, dagli impatti, dai graffi e dalle macchie. I pavimenti in laminato, infatti, sono molto apprezzati perché garantiscono un’elevata resistenza e durabilità nel tempo. Inoltre, assicurano un’ottima tenuta del colore: anche un pavimento in laminato scuro non cambierà con il passare degli anni e non subirà l'influenza dei raggi solari, a differenza dei pavimenti in legno massello.
Adatto anche in cucina -Leroy Merlin
Esistono pavimenti in laminato resistenti all’umidità e, quindi, adatti anche per le stanze più umide della casa, come il bagno e la cucina. I pannelli, sulla superficie e nelle scanalature, sono rivestiti con pellicole idrorepellenti che evitano all’acqua di raggiungere le parti più interne del pavimento.
Puoi posarlo anche in bagno - Leroy Merlin
Vuoi risparmiare sui costi di installazione? Con i pavimenti in laminato puoi farlo! La posa, infatti, non è affatto complicata e può essere eseguita con un apposito kit di posa e installazione. Puoi montare i pannelli in autonomia, senza l’aiuto di un professionista, grazie alla presenza di un pratico sistema ad incastro. Una delle peculiarità dei pavimenti in laminato è che possono essere installati in sovrapposizione su una pavimentazione già esistente, senza rimuoverla. Tutto ciò che devi fare è appoggiare le doghe sul materassino da stendere su pavimento presente e montarle ad incastro, senza ricorrere a colle, chiodi o demolizioni.
Esempio di materassino in sughero - Leroy Merlin
Tra i vantaggi più apprezzati dei pavimenti in laminato c’è la facilità di pulizia e manutenzione. La pulizia non richiede l’utilizzo di particolari accorgimenti e può essere eseguita senza timore di rovinare la superficie. Un pavimento in laminato non richiede particolari cure dopo la posa: potrai lavarlo con i comuni detergenti o con prodotti specifici per laminato.
Non solo a doghe ma anche a spina di pesce - Leroy Merlin
Il costo di un pavimento in laminato è decisamente inferiore rispetto ad un pavimento in legno massello. Il rapporto qualità-prezzo è più che soddisfacente e hai la possibilità di scegliere tra un ampio ventaglio di prezzi che ti permetterà di rinnovare la tua abitazione senza spendere una fortuna. Esistono pavimenti in laminato sotto i 10€ al mq!
Il laminato è una soluzione per tutte le tasche - Leroy Merlin
Per fare la scelta giusta e assicurarti che il risultato finale soddisfi le tue aspettative, è importante che tu conosca gli svantaggi legati all’utilizzo dei pavimenti in laminato.
Ispirazione per una pavimento in laminato bianco - Leroy Merlin
A differenza del parquet, i pavimenti in laminato non possono essere levigati. La levigatura è utile per i pavimenti in legno massello perché ne riduce lo spessore ed elimina dalla superficie i graffi e i segni dovuti all’usura. Se il tuo pavimento in laminato dovesse rovinarsi, non potrai portarlo a nuovo ricorrendo alla levigatura, ma dovrai sostituirlo. Naturalmente, se i difetti sono piccoli, puoi ricorrere ad appositi kit di riparazione.
Durevole e resistente e adatto anche per spazi commerciali - Leroy Merlin
I pavimenti in laminato, per loro natura, tendono ad amplificare i suoni. Ciò accade perché sono pavimenti appoggiati ad un materassino e ad un sottofondo flottante. I passi di una persona che, ad esempio, indossa i tacchi, si sentono più chiaramente e questo aspetto potrebbe rappresentare un problema, specialmente se abiti in un condominio. La buona notizia è che puoi smorzare il problema e ridurre l’impatto acustico installando un buon materassino tra il pavimento e il laminato.
Se hai dubbi e ti serve un consiglio in più per scegliere il tuo nuovo pavimento in laminato. ti invito a unirti a noi: iscriviti alla Community e potrai rivolgere le tue domande specifiche nella sezione Parla con l’esperto Home stylist.
Gli asciugamani sono accessori che occupano molto spazio, ma a cui non è possibile rinunciare. La tua famiglia è numerosa, sei sommerso di biancheria per il bagno e non sai come sistemarla all’interno del locale in modo da ottimizzare gli spazi? Le idee porta asciugamani bagno da cui puoi trarre ispirazione sono numerose: alcune sfruttano gli angoli della stanza, altre si basano sul principio di mettere in mostra gli asciugamani anziché nasconderli, e altre ancora, invece, puntano sull’originalità e la creatività dell’handmade.
All’interno del tuo bagno di certo non mancherà un mobile all’interno del quale riporre tutti gli accessori utili. Quella di sistemare gli asciugamani all’interno di un mobiletto è una soluzione piuttosto diffusa. Non è originale, ma sicuramente funzionale. Se in fase di progettazione hai optato per un mobile sottolavabo dotato di ripiani, una buona idea è sistemare al suo interno la biancheria per il bagno, così da averla a portata di mano all’occorrenza. Lo stesso discorso vale per i mobili disposti in altre zone della stanza.
Un’altra soluzione, forse poco originale, ma sicuramente pratica, è fissare alle pareti del bagno mensole sulle quali riporre gli asciugamani. Piegando correttamente la biancheria, essa non occuperà troppo spazio e potrai impilare diversi asciugamani gli uni sugli altri, in modo da renderli pronti all’uso. Questa idea porta asciugamani bagno è particolarmente indicata per gli spazi di ridotta metratura all’interno dei quali non è possibile sistemare troppi mobili.
Le alternative tra cui è possibile scegliere sono numerose. È possibile optare per classiche mensole adibite esclusivamente alla sistemazione degli asciugamani oppure per mensole multifunzione e salvaspazio sulle quali puoi non solo sistemare la biancheria, ma anche posizionare complementi d’arredo e accessori per abbellire il bagno.
I termoarredi, conosciuti anche come scaldasalviette, nascono come alternativa ai classici termosifoni. Oggi, rappresentano una scelta di tendenza non solo perché capaci di riscaldare la stanza e controllare l’umidità dell’ambiente, ma anche perché in grado di inserirsi in modo armonico nell’arredamento del bagno, grazie alla loro resa estetica e alle loro performance elevate. Rappresentano la soluzione ideale per te, se sei alla ricerca di un porta asciugamani bello e funzionale!
Tra i vantaggi principali dei termoarredi c’è la loro particolare struttura. Quest’ultima è pensata per riporre e sistemare gli asciugamani e favorirne una rapida asciugatura. I modelli tra i quali è possibile scegliere sono numerosi. Generalmente, quelli più diffusi hanno una struttura verticale formata da tubi orizzontali, la cui distanza può essere modulata in base allo spessore degli asciugamani da riporre. Alcuni modelli possono essere installati a parete, altri hanno una struttura a bandiera e prevedono un fissaggio che consente al dispositivo di ruotare di 180°. Altri modelli ancora sono a piantana e possono essere spostati all’occorrenza senza troppa fatica.
La versione più diffusa dei porta asciugamani è quella con fissaggio a parete. La staffa sulla quale riporre la biancheria, in genere, viene posizionata vicino al lavandino o alla doccia. Alcuni modelli hanno una struttura particolare e dispongono di più accessori, come il portasapone o altre superfici su cui riporre gli oggetti. La staffa adibita a sorreggere la biancheria per il bagno può essere realizzata in diversi materiali: acciaio inox e legno sono quelli più diffusi. Il legno è perfetto per un bagno in stile classico o rustico, il porta asciugamani in acciaio inox, invece, rappresenta la soluzione ideale per un bagno in stile moderno!
Gli appendini, perfetti da posizionare anche dietro la porta del bagno per una soluzione salvaspazio, servono ad appendere gli asciugamani e possono essere dotati di uno, due o più ganci. Da fissare al muro, sono disponibili in una vasta gamma di versioni: appendini da appendere, adesivi e da fissare con viti e tasselli (in grado di sopportare pesi anche molto elevati). Anche in questo caso, è possibile scegliere tra diversi materiali. Per citarne alcuni: acciaio inox (massima robustezza), alluminio (leggerezza e ottima resistenza), plastica (molteplicità di colori) e bambù.
Tra i porta asciugamani bagno da terra più apprezzati ci sono le piantane, strutturate per sostenere la biancheria per il bagno e possono essere considerate come accessori salvaspazio. Una piantana porta asciugamani, infatti, può essere spostata facilmente in base alle necessità del momento e assicura una semplice e rapida pulizia del pavimento. Scegliendo una piantana, hai la possibilità di sfruttare al massimo lo spazio che hai a disposizione e liberare le pareti da inutili ingombri, viti e tasselli.
Sei un amante dell’ordine, ma non vuoi rinunciare a dare un tocco di stile e personalità al tuo bagno? Un’idea interessante è utilizzare una sedia o una scala per riporre gli asciugamani. Puoi scegliere un prodotto ad hoc progettato per fungere da appoggia tutto oppure una vecchia seduta in legno, recuperandola e verniciandola del colore che desideri. Un’altra idea facile da realizzare è usare come base una vecchia scala riveniciata e poggiata ad una delle pareti libere del bagno. Usa ogni gradino come se fosse un porta asciugamani!
Una soluzione fai da te da non sottovalutare, soprattutto se il tuo bagno è arredato in stile rustico, è utilizzare listelli di legno su cui installare ganci porta asciugamani. Optando per questa soluzione potrai rendere il tuo bagno più accogliente e caloroso grazie alla presenza di un materiale naturale come il legno.
Hai cassette della frutta in legno o in plastica? Realizza un porta asciugamani per il bagno fai da te unico e originale. Pulisci le cassette con la carta vetrata e proteggile con uno strato di vernice. Legale tra di loro aiutandoti con delle viti o con una colla e goditi il tuo meraviglioso porta asciugamani!
I pallet, ovvero i bancali di legno, rappresentano la soluzione ideale per creare un porta asciugamani fai da te. Essi, infatti, si prestano ad una completa personalizzazione. Puoi verniciarli del colore che più desideri: se il tuo bagno è in stile shabby chic, ad esempio, ti suggerisco di mantenere i pallet nella loro forma grezza. Per uno stile più moderno, invece, osa con i colori, senza però esagerare. Ti consiglio di installare qualche gancio sulla struttura in pallet, così da rendere il porta asciugamani ancora più funzionale.
Come avrai notato, le idee porta asciugamani bagno da cui puoi trarre ispirazione sono numerose. Scegli la soluzione che più si adatta alle caratteristiche del tuo bagno e al tuo gusto personale! Se ci sono aspetti che desideri approfondire o hai qualche proposta da condividere con gli altri utenti della Community, lascia un commento.
Stai allestendo un nuovo bagno o ne stai ristrutturando uno vecchio e ti stai chiedendo quali sono le distanze minime da rispettare per la disposizione dei sanitari all’interno della stanza? La risposta a questa domanda non è affatto scontata e conoscerla è indispensabile per realizzare un bagno all’interno del quale poterti muovere agevolmente. Disporre i sanitari alla giusta distanza, anche rispetto agli arredi, è la chiave di volta per progettare un bagno a norma, bello, funzionale e comodo da vivere.
Impariamo a progettare il bagno nel modo corretto - foto Leroy Merlin
La distanza tra i sanitari è un argomento sul quale, spesso, aleggiano molti dubbi. Questo perché, pur essendoci una normativa di riferimento da seguire, non esistono organi di controllo. Nella pratica, dunque, è possibile sistemare i sanitari come più si preferisce all’interno della stanza. La normativa che definisce le distanze minime tra i sanitari è la UNI 9182/2010 “Impianti di alimentazione e distribuzione acqua fredda e calda - Progettazione, installazione e collaudo”, ritirata e sostituita dalla norma UNI 2182/2014.
Si tratta di testi lunghi e di difficile comprensione, specialmente per chi non è un esperto del settore. La norma in questione stabilisce le distanze minime tra i sanitari e tra i sanitari e gli altri elementi presenti all’interno del bagno, pareti comprese. Indipendentemente dalla tipologia dei sanitari, siano essi a filo muro, quindi meno ingombranti, o tradizionali, quindi più voluminosi, ecco le distanze minime da rispettare in fase di installazione degli apparecchi igienici:
Se è vero che nessuno verrà mai a controllare che tu abbia disposto i sanitari alla giusta distanza gli uni dagli altri, è altrettanto vero che, seguendo le regole, potrai contare su un uso agevole dei servizi, senza commettere errori o pentirti delle tue scelte al termine dei lavori. Un bagno mal progettato, infatti, è scomodo e poco utile! Il rispetto delle indicazioni contenute nella norma UNI 2182/2014 garantisce piena abitabilità alla stanza e risparmia chi userà il bagno da spiacevoli impicci.
Volendo andare oltre le distanze stabilite dalla normativa, il mio consiglio è scegliere la disposizione dei sanitari all’interno del bagno con il metro alla mano. Le regole di riferimento, infatti, parlano di distanze “minime”: questo significa che non per forza esse siano comode e sufficienti per tutti e per ogni tipo di situazione. Specialmente se sei in fase di progettazione, prendi le tue decisioni in base a chi utilizzerà più di frequente il bagno e alle caratteristiche della stanza.
Il bagno è piccolo e di servizio oppure padronale? Si tratta del bagno degli ospiti, del bagno della zona notte o del bagno della zona giorno? Questa valutazione è fondamentale perché ogni tipo di soluzione ha le sue necessità ed esigenze di comfort! Un’ottima idea, ad esempio, è aumentare la distanza intorno al bidet da 20 cm a 25 cm, così da garantire comodità alla seduta, soprattutto considerando l’ingombro delle gambe durante l’utilizzo. Allo stesso modo, se la metratura che hai a disposizione è particolarmente ridotta, ti sconsiglio di inserire a tutti i costi il bidet all’interno della stanza. Sovraffolleresti il bagno e renderesti impossibile il passaggio! Meglio, in questo caso, ricorrere agli idroscopini, che costituiscono un ottimo compromesso.
Distanze non rispettate rendono scomodo l'uso del bagno - foto Leroy Merlin
Se il tuo bagno è di piccole dimensioni e scegli di installare sanitari a filo muro, avrai più centimetri a disposizione per sistemare gli elementi alla giusta distanza gli uni dagli altri. I sanitari a filo muro sono meno voluminosi rispetto a quelli tradizionali e rappresentano sempre più la prima scelta per chi è alla ricerca di una soluzione moderna.
Per quanto riguarda gli ingombri e le misure, i sanitari a filo muro, siano essi a terra o sospesi, permettono di risparmiare molti centimetri. Nello specifico, mentre i wc e i bidet tradizionali arrivano a ingombrare circa 65x40 cm, i wc e i bidet a filo muro hanno una dimensione standard di 55x36/38 cm. Detta così non sembra una grande differenza, ma in realtà, quando lo spazio è poco e le distanze minime vanno rispettate, anche misure così piccole possono cambiare l'intero progetto del bagno!
Sanitari a filo parete: belli e funzionali - foto Leroy Merlin
Se sei alla ricerca di sanitari che abbiano una profondità davvero molto ridotta, i wc e i bidet a filo muro piccoli rappresentano la soluzione ideale. Il suggerimento è prestare sempre molta attenzione alla scheda tecnica del prodotto, così da verificare che la profondità dei wc e dei bidet salvaspazio a filo muro non sia inferiore ai 50 cm. I sanitari di questa profondità sono compatti e perfetti anche per un adulto di corporatura media, ma scendendo al di sotto potrebbe diventare davvero scomodo. In alcuni casi si è obbligati a ricorrere alle misure minime, ma, prima di farlo, assicuratevi sempre di aver vagliato tutte le possibilità progettuali. Se hai bisogno di consigli, ricordati che puoi chiedere ai nostri esperti del progetto Arky per la ristrutturazione del bagno.
Sanitari filo muro per risolvere problemi di spazio - foto Leroy Merlin
Con il progetto complessivo del bagno e la pianta della stanza alla mano, è possibile scegliere l’ideale posizione dei sanitari all’interno del locale. Le soluzioni possibili sono principalmente due: wc e bidet in linea e wc e bidet disposti frontalmente. La prima alternativa fa al caso tuo, se tieni particolarmente alla resa estetica del bagno. Considerando la larghezza standard di un sanitario moderno (circa 36 cm), avrai bisogno di circa 127 cm per disporre wc e bidet in linea sulla stessa parete.
La disposizione frontale, invece, prevede che wc e bidet vengano installati uno di fronte all’altro. Presta molta attenzione alla larghezza della stanza! Da un lato, infatti, devi considerare una distanza minima frontale di 55 cm. Dall’altro, devi accertarti che il bagno non sia tanto grande da far sì che la disposizione frontale renda scomodo il passaggio dal wc al bidet.
Trova la disposizione ottimale dei sanitari - foto Leroy Merlin
Ho provato a fornirti qualche suggerimento utile circa le distanze minime da rispettare per la disposizione dei sanitari all’interno del bagno. Ti consiglio di attenerti alle indicazioni contenute nella normativa di riferimento, adattandole però al tuo caso specifico! Se qualche aspetto non ti è chiaro e hai domanda da fare, lascia un commento.
Che sia per un giorno di festa o per un giorno come un altro, la decorazione della tavola primaverile rende il tuo pranzo all’aperto più fresco e anche elegante. Decidi il colore e lo stile che vuoi dare alla tua tavola di primavera, poi sarà più facile abbinare le sfumature adatte sia per le decorazioni da mettere a centro tavola sia per piccoli elementi come il portatovaglioli: sono questi i dettagli per un'impeccabile mise en place. Quando si decide di apparecchiare una tavola primaverile, di solito la tavolozza dei colori ruota attorno alle tonalità pastello, ma a mio avviso si possono osare anche tinte più audaci senza allontanarsi dal tema stagionale. Guarda se queste idee ti sono di ispirazione.
Colori vivaci, riciclo creativo e gli accessori giusti per la tavola di primavera- Mariage
Un modo semplice per dare un aspetto armonioso alla decorazione della tavola di primavera è puntare sulle tinte neutre per gli elementi base, come tovaglia, runner e piatti. Su questo raffinato set da giardino grigio il runner bianco crea un contrasto sofisticato, ma neutro. La scelta è furba perché ti permette di aggiungere il colore con i tovaglioli e con un centro tavolo primaverile senza paura di sbagliare abbinamenti. Come vedi, il mix di fiori blu e viola costellato di boccioli bianchi forma un bouquet semplice, ma di grande impatto. Per apparecchiare la tavola con stile primaverile, trovo che il legno grezzo abbinato all’argento vintage sia strepitoso: sottolinea con un pizzico di eleganza la tavola shabby. Mixare stili che possono sembrare agli antipodi è sempre la strada migliore per decorare una bella tavola. Puoi infilare il bouquet dentro una semplice cassetta di legno
e avere così un originale centrotavola primaverile. Fai solo attenzione a mantenere l'altezza della decorazione a centro tavolo al di sotto del livello degli occhi, in modo che i commensali possano guardarsi in faccia.
Legno e argento un mix originale per valorizzare la tavola in primavera - Sanctuaryhomedecor
Se c'è un colore verso il quale ti senti sempre attratta, ricordatene quando dovrai acquistare dei nuovi calici da vino. Io adoro i bicchieri del vino in vetro colorato, perché portano in tavola un tocco di vivacità con discrezione. Un'ottima idea anche per le decorazione stagionali. La primavera evoca immagini pastello, ma il rosso può essere altrettanto potente e meno scontato per decorare il centro tavolo primaverile. La rosa rossa non è forse uno dei fiori più eleganti della fioritura di maggio? Scegli pure il rosso per apparecchiare la tavola primaverile, ma bilancia bene il colore con tovaglie e stoviglie bianche. I bicchieri con gli steli rossi possono essere l’elemento perfetto per creare il filo conduttore con l’audace decorazione della tua tavola di primavera. Mentre con le rose puoi creare il centrotavola e i segnaposti: lascia galleggiare una rosa ben aperta in piccoli vasi di vetro rotondo per i segnaposti, e crea un composizione per il vaso centrale più grande. Non temere: macchiare di colore le trasparenze del vetro dei vasetti e dei bicchieri è una scelta giocosa ed elegante, adatta alla tavola di primavera.
Come apparecchiare la tavola primaverile senza cadere nei colori pastello- Mariage
Dici primavera e pensi ai fiori. Le composizioni floreali sono perfette per la decorazione della tavola primaverile. Tulipani, viole, peonie, rose, fiori di pesco… c’è solo l’imbarazzo della scelta. Per creare la tua decorazione raffinata non devi fare altro che combinare i colori con piatti, bicchieri e tovaglia. Puoi cambiare scenografia della tua tavola, attingendo alla creatività fai da te, puoi dipingere vasetti di ceramica, o fare del riciclo intelligente. Per apparecchiare la tavola primaverile in stile country chic, puoi usare i vasetti di marmellata di vetro, bordare il collo con due giri di spago e poi riempirli con fiori di campo. Basta fare una passeggiata al parco per tornare a casa con mazzolini di margherite, ranuncoli, achillea... Sono fiori splendidi per decorare la tavola di primavera con elegante semplicità: invece della tovaglia, stendi un runner color tortora a centro tavolo, per la primavera è perfetto perché ha un look naturale, e poi riprende il colore del sisal. Usa lo spago anche per avvolgere i tovaglioli dentro cui infilare un fiore e un rametto di rosmarino: a primavera inoltrata è in piena fioritura e profuma di buono. Se vuoi apparecchiare la tavola per la cena, prepara dei candelieri rustici. Lega lo spago attorno a piccoli vasi di terracotta, aggiungi un ramo di felce scenografica, e infila tante candele bianche e lunghe.
Come centro tavolo primaverile puoi aggiungere una brocca piena di fiori e qualche candela alla citronella, alleate sempre preziosa per goderti la serata all'aperto.
La tavola primaverile evoca atmosfere da pic nic-Ubrinnaturel
Ho scelto tre idee per apparecchiare la tavola primaverile con stili diversi, ma tutti freschi ed eleganti. Puoi provare quello che più ti piace, prendere spunto per personalizzare oppure studiare nuove soluzioni. Qualsiasi cosa tu scelga, sarebbe bello vedere il risultato. Perché non scatti una foto e la condividi con la Community?
Non tutti i muri sono belli a vedersi: molto meglio ricoprirli con una pianta rampicante, sempreverde e possibilmente in grado di fiorire! Con benefici dal punto di vista dell’estetica, dell’isolamento termico e acustico la tua, il loro utilizzo ti regala numerosi vantaggi. Ma quale acquistare? Le specie che puoi scegliere per ricoprire una parete esterna della tua casa, in giardino o sul terrazzo, sono più d’una, ho selezionato per te 15 tipologie che ti conquisteranno:
Abbellisci i muri esterni con una pianta rampicante – foto Pixabay
La Bignonia è una pianta rampicante sempreverde a crescita veloce, apprezzata molto per la sua abbondante e vistosa fioritura, che si protrae per tutta l’estate. Produce numerosi grappoli di fiori tubulari di colore arancione-rosso, molto vivaci. Le sue foglie sono pennate, composte da singole foglioline ovali; in inverno si spoglia completamente per il riposo vegetativo e rigermogliare più rigogliosa che mai con il ritorno della primavera.
Scegli la bignonia per effetto esotico – foto Leroy Merlin
La Bouganville è un grande classico, immancabile nella casa al mare, a ricoprire un muro esposto al sole, con la sua ricca e prolungata fioritura che dura per tutta la bella stagione. I fiori hanno una palette variegata che passa da diverse tonalità di rosa fino all’arancio anche se, il viola, continua ad essere una delle nuances più apprezzate. Vuoi aiutarla a dare il massimo? Nutrila adeguatamente con un buon concime.
Bouganville – Unsplash
Scegli una parete ben esposta al sole per farvi arrampicare una Clematide. Gradisce luce e calore per esprimere al massimo la sua bellezza e regalare una ricca fioritura per tutta l’estate. I suoi fiori sono molto appariscenti e potrai scegliere tra numerosi colori diversi, più o meno vivaci… a me piacciono molto quelli blu. Come vantaggio c’è che è piuttosto resistente, ti basterà piantarla e aggiungere un po’ di terriccio di qualità scegliendo tra quelli specifici per questa tipologia di coltura.
La clematide a fiori viola – foto Pixabay
L’edera è la regina delle specie rampicanti, alle volte odiata proprio per la sua esuberanza e invadenza che le permettono di ricoprire in breve tempo ampie superfici. Rientra tra le sempreverdi e viene acquistata più per le sue foglie che per la fioritura, che risulta meno appariscente. Dà il meglio di sé in ombra o semiombra ma tieni in considerazione che risulta piuttosto adattabile. Plus? La varietà: spazia tra quelle a foglia verde, giallo-crema, a foglia piccola, grande e tante altre ancora.
Scegli l’edera se il tuo muro è in ombra – foto Pixabay
Più che il vero gelsomino, ti consiglio di coltivare il cosiddetto “falso gelsomino”, conosciuto col nome scientifico di Rhynchospermum jasminoides. A differenza del primo, è molto più resistente e vigoroso e, similmente a quest’ultimo, produce una miriade di fiorellini bianchi, a stella, il cui profumo inebrierà l’aria per almeno un paio di settimane, a primavera inoltrata. Si inserisce tra le proposte della categoria sempreverde: per questo abbellirà la tua casa per 365 giorni all’anno con le sue foglie verdi e lucide.
Scegli il gelsomino se vuoi una fioritura profumata – foto Leroy Merlin
Il Glicine è una pianta dal fascino antico che viene apprezzata per la sua inaspettata fioritura, che si compie a inizio primavera, ancor prima dell’emissione delle foglie. Dal legno nudo e un po’ contorto, spuntano i boccioli che danno origine a veri e propri grappoli di fiorellini viola, profumatissimi. È una specie a foglia caduca che richiede potature puntuali ed eseguite nella maniera corretta se vorrai avere sempre una fioritura stupenda. Falla cresce in modo da ricoprire il muro della tua casa e non te ne pentirai! Vorresti qualche consiglio su come farlo fiorire al meglio? Dai un’occhiata alla guida!
Il glicine è una delle prime specie ornamentali ad esplodere di fiori in primavera – foto Leroy Merlin
Oltre alle numerose varietà a cespuglio, esiste un tipo di ortensia rampicante che si può scegliere per coprire un muro: si tratta di una varietà di ortensia a portamento rampicante che potrai coltivare a ridosso di un muro semiombreggiato o addirittura ombreggiato (ma luminoso) e far arrampicare su una griglia, legandola man mano che cresce. È una varietà piuttosto vigorosa, che creerà una bella copertura verde per tutta la bella stagione, spogliandosi con l’arrivo dell’inverno, poiché è una specie a foglia caduca. Voluminose infiorescenze a corimbo, composte da fiorellini bianco-crema, ricopriranno la pianta a cavallo tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. Vuoi risparmiare? Devi sapere che puoi moltiplicare l’ortensia come talea.
Se ti piacciono le ortensie, sappi che ve n’è anche una specie rampicante! – foto J Parker’s
Nella selezione non può mancare la Passiflora, soprannominato il “fiore della passione”. Con una crescita vigorosa è capace di ricoprire in breve tempo un’ampia superficie: i suoi tralci si allungano e si aggrappano a griglie e tutori grazie a cirri. Piace molto per i fiori vistosi e dalla forma simile ad una corona di spine. Scopri come coltivarlo in vaso e utilizzarlo per una splendida parete decorata.
Passiflora caerulea produce fiori grossi e stravaganti, di colore blu – foto Pixabay
Ve ne sono talmente tante da poter scegliere che risulta impossibile elencarle in queste poche righe. Tra le diverse etichette perfette come piante da balcone con esposizione a nord ti voglio consigliare la rosa Banksiae: molto esuberante e vigorosa, in primavera si ricopre totalmente di mazzetti di roselline gialle, bianche o rosa. Purtroppo fiorisce una sola volta all’anno, ma quando lo fa è uno spettacolo indimenticabile. Tra i numerosi vantaggi vi sono l’assenza di spine e la persistenza delle sue foglie. Scegli una parete esposta al sole per coltivarla.
Le rose rampicanti che puoi scegliere per colorare di fiori il muro della tua casa sono tantissime! - foto dell'autrice
Il Solanum è una specie sempreverde amata per i suoi fiori blu-violacei, che vengono prodotti in notevole quantità per tutta l’estate. Coltivala in una posizione esposta al sole se vuoi una fioritura abbondante e prolungata.
Solanum ideale per zone soleggiate – foto Pixabay
La vite americana e la canadese sono specie rampicanti molto vigorose e resistenti al freddo. Vengono utilizzate per ricoprire muri, sia per la loro bellezza, sia per la loro facilità di coltivazione e limitata richiesta di manutenzione. Risultano gradevoli per l’aspetto delle loro foglie che in autunno assumono una vivace tinta rosso-violacea, prima di cadere. Scopri nella guida come prendertene cura al meglio.
Rampicante rosso - Leroy Merlin
La Clematide ti conquisterà per i fiori spettacolari che variano in forma e colore. Sono versatili e possono essere addestrate a crescere su pergole, recinzioni, o lungo i muri, aggiungendo un tocco di bellezza verticale al giardino. Richiedono un terreno ben drenato e preferiscono avere la base in ombra e la parte superiore esposta al sole. La potatura varia a seconda della specie e del gruppo di potatura a cui appartiene la pianta.
Clematide – Unsplash
Il Caprifoglio è un genere che comprende sia piante rampicanti che arbustive. Le varietà rampicanti sono particolarmente apprezzate per il loro profumo dolce e per i fiori colorati che attirano farfalle e colibrì. Crescono bene sia al sole che in ombra parziale e sono piante relativamente facili da curare, rendendole ottime per i giardinieri principianti.
Caprifoglio – Unsplash
Conosciuta come Campsis radicans si distingue per i fiori a forma di tromba, che possono variare dal rosso all'arancione e al giallo. Originaria degli Stati Uniti, questa pianta può crescere fino a 10 metri di lunghezza o più, rendendola perfetta per coprire pergole, muri, e recinzioni. È molto apprezzata per la sua capacità di attirare colibrì e altri impollinatori nel giardino. Richiede un'esposizione al sole pieno o parziale e un suolo ben drenato per prosperare.
Campsis radicans - Unsplash
La Pandorea jasminoides è una pianta rampicante subtropicale che produce fiori attraenti, solitamente bianchi o rosa con gola violacea. Ama il calore e preferisce posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate. Richiede un terreno ben drenato e una volta stabilita è relativamente tollerante alla siccità. È ideale per pergole, recinzioni o come copertura per muri, offrendo uno spettacolare display floreale durante la stagione della fioritura.
Pandorea jasminoides - Unsplash
Una volta messa a dimora nella posizione giusta, la pianta dovrà essere curata con le dovute attenzioni. Scegli un concime granulare a cessione graduata per nutrire le tue piante rampicanti fiorite. Molte specie non sono in grado di aggrapparsi da sole ma hanno bisogno di tutori: utilizza una griglia, o un traliccio estensibile, da applicare al muro e su cui legare i rami man mano che cresce e si allunga.
Griglia per rampicante – foto Pixabay
Hai già scelto quale di queste splendide 15 tipologie di rampicanti posizionare nel tuo outdoor? Mostra il risultato alla community!
Sono una vera amante di muretti, contropareti e nicchie e non perdo mai l’occasione di proporli nei miei progetti. In particolare nella stanza da bagno, oltre ad essere comodi piani d’appoggio offrono spunti progettuali sempre interessanti per la posa dei rivestimenti e la decorazione del bagno. Scopriamo insieme alcune soluzioni.
Ispirazione per i rivestimenti di un bagno con muretto – Leroy Merlin
Dietro il mobile bagno, un muretto con rivestimento in ceramica protegge la parete dagli schizzi d’acqua e diventa un comodo piano d’appoggio per flaconi e prodotti di bellezza. Inoltre fornisce la linea di partenza per la posa della carta da parati a motivo floreale, vera nota decorativa in un ambiente nei toni neutri.
Dietro al mobile bagno il muretto è funzionale e pratico - Leroy Merlin
I sanitari sospesi hanno bisogno di essere agganciati ad apposite staffe metalliche fissate all’interno della parete. Nel caso questa non fosse abbastanza spessa o robusta, si rende necessaria la costruzione di un muro che contenga la struttura e che dovrà avere uno spessore di circa 10 cm e un’altezza di poco superiore alla placca wc. Un piccolo consiglio: regola l’altezza del muretto sul formato della piastrella a rivestimento in modo da non dover ricorrere ad antiestetici tagli.
Ispirazione per installare i sanitari sospesi e sfruttare la controparete – Leroy Merlin
Se lo spazio a disposizione lo consente, puoi considerare la possibilità di costruire un muretto opportunamente dimensionato all’interno della doccia walk-in. E’ sufficiente una profondità di 30 cm e un’altezza di 45 cm circa per avere una seduta che renderà il tuo spazio doccia bello, comodo e sicuro. Lo utilizzerai come piano d’appoggio alla portata anche dei bambini.
Idea per attrezzare il walk-in con una seduta in muratura - Leroy Merlin
Lo sfondo ideale per la vasca da bagno di libera installazione: un muretto con mensola in legno dove appoggiare vasi e piante, ordinati asciugamani e….sono sicura che non verrà mai lasciata vuota! L’altezza e la profondità della controparete, in questo caso, non è vincolata da impianti o motivi tecnici: puoi scegliere a piacere in base ai rivestimenti e piastrelle che hai scelto.
Ipsirazione per "spezzare" e attrezzare la parete vasca - Leroy Merlin
Dietro ai sanitari puoi costruire una parete che, da una certa altezza in poi (circa 120cm) puoi attrezzare con tanti ripiani dove appoggiare oggetti e accessori. Puoi delimitare la zona sanitari con una piastrella in gres porcellanato posata sia a pavimento che a rivestimento per separare con i materiali le varie funzioni.
Idea per dividere gli spazi in bagno con materiali diversi - Leroy Merlin
Ti ho convinto? Sei diventato anche tu un sostenitore di muretti e nicchie? Come hai risolto e attrezzato il muretto nel tuo bagno? Raccontaci le tue idee e lascia un commento: sarai di ispirazione alla Community con i tuoi consigli.