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GiulioM
Esploratore 🔍
21/03/22-14:30 (modificato)

Non sai come rendere confortevole e accogliente il tuo bagno piccolo? Sia che si tratti del bagno patronale sia che il bagno di ridotta metratura sia quello riservato agli ospiti, trasformarlo in un’oasi di pace e relax è possibile. Non è necessario che tu disponga di centimetri in più per godere di ogni comfort: è sufficiente adottare alcuni accorgimenti per ottimizzare gli spazi. Per aiutarti a sfruttare al massimo ogni angolo proverò a fornirti alcune idee salvaspazio bagno piccolo da cui trarre ispirazione.

Quale porta scegliere?

Partiamo da uno degli elementi principali all’interno di ogni abitazione che, oltre a svolgere una funzione estetica importante, separa il bagno dagli altri ambienti della casa: la porta. Quest’ultima impreziosisce l’arredamento e scegliere quella giusta per il tuo bagno piccolo è fondamentale per guadagnare centimetri e ottimizzare lo spazio interno.
La porta a battente è una soluzione classica e può andare bene anche se il tuo bagno è piccolo. Il consiglio è non dimenticare di dotare la porta di comodi ganci per appendere all’occorrenza asciugamani e accappatoi. Nonostante nulla vieti di optare per una porta a battente, la scelta più indicata per un bagno piccolo è la porta scorrevole, soprattutto se hai a che fare con uno spazio davvero ridotto e non puoi permetterti di perdere un solo centimetro.
Le porte scorrevoli tra cui puoi scegliere sono di due tipologie: porte scorrevoli da incasso e porte scorrevoli da esterno muro. Quest’ultima soluzione è più economica, ma anche la più svantaggiosa. Una porta scorrevole da incasso, infatti, ti consente di sfruttare lo spazio che, nel caso di una porta scorrevole da esterno muro aperta, rimarrebbe inutilizzato.

Lavabo e mobile bagno

In molti pensano che per un bagno piccolo serva un lavabo piccolo. In realtà, la scelta della dimensione del lavandino non può prescindere dalla valutazione delle tue esigenze d’uso. Il bagno piccolo è l’unico della casa? Quante persone lo utilizzeranno? Quale stile vuoi donare alla tua stanza? Questi sono solo alcuni degli aspetti che ti consiglio di non sottovalutare.

Nonostante non vi sia nessuna regola che obblighi ad optare per un lavabo piccolo, quest’ultimo si rivela un’ottima idea salvaspazio per ambienti di piccola metratura. Installando un mini-lavabo, infatti, potrai ricavare centimetri preziosi e muoverti all’interno del bagno con più libertà e facilità. Un lavabo sospeso o a colonna conferisce, senza dubbio, spaziosità all’ambiente, oltre che un tocco di modernità ed eleganza. Tuttavia, una simile soluzione non è la più adatta per bagni piccoli. Piuttosto, ti suggerisco di optare per un lavabo da incasso o da appoggio e per un mobile bagno, così da sfruttare lo spazio sotto al lavandino per riporre asciugamani, accessori, prodotti e altre cose utili.

Sanitari

Per quanto riguarda il wc e il bidet, le possibilità di scelta sono numerose: si va dai sanitari sospesi, ideali per donare all’ambiente bagno spaziosità e luminosità, ai sanitari tradizionali ma ergonomici che possiedono forme arrotondate e dimensioni ridotte, perfetti per piccoli ambienti.
Tuttavia, l’aspetto sul quale ti consiglio di concentrarti è la disposizione degli elementi all’interno del bagno. Per non commettere errori è importante che, in fase di scelta, tu tenga sempre bene a mente la dimensione e la forma del tuo bagno. Se la stanza è rettangolare e, quindi, stretta e lunga, la disposizione più diffusa è quella che, dove possibile, sfrutta anche gli angoli o che vede wc e bidet accostati l’uno all’altro. Se il bagno è davvero piccolo ed è un bagno di servizio, puoi anche pensare di rinunciare al bidet per guadagnare spazio.

Vasca o doccia?

Generalmente, quando si pensa a come ristrutturare un bagno piccolo, si propende per l’installazione di una doccia. Se la stanza di cui disponi è stretta e lunga, ha una conformazione rettangolare e una planimetria articolata in nicchie e rientranze, la soluzione ideale è una doccia in muratura. Quest’ultima ti permetterà di sfruttare spazi in cui sarebbe complesso installare un box doccia di misura standard. In alternativa, puoi optare per una soluzione classica, cercando, però, dove possibile, di sfruttare gli angoli che hai a disposizione (molte volte accanto alla porta o alla finestra).
Nonostante la doccia rientri tra le idee bagno piccolo più comuni e apprezzate, non sei obbligato a rinunciare alla vasca da bagno. Qualora tu propenda per questa soluzione, ti suggerisco di prediligere modelli di dimensioni ridotte. Sarebbe buona norma, anche in questo caso, cercare di sfruttare al massimo gli angoli del bagno.

Mensole, armadietti e nicchie

A tutta parete o ad angolo, le mensole sono elementi che non possono assolutamente mancare all’interno di un bagno piccolo. Permettono una gestione degli spazi più efficace e contribuiscono a creare movimento. Se il tuo bagno è di forma rettangolare, gli angoli assumono un ruolo fondamentale perché ti consentono di sfruttare centimetri che altrimenti andrebbero persi.
Oltre a montare le mensole dove ritieni più opportuno, non dimenticarti degli armadietti, preferibilmente da parete. Mobili di piccole dimensioni dotati di scaffali rappresentano la soluzione ideale per riporre tutto l’occorrente necessario in modo ordinato. Se hai a che fare con un bagno davvero piccolo e non disponi di spazio sufficiente per posizionare un armadietto, ti consiglio di provare a ricavarne uno nella parete.
La realizzazione di una nicchia è la soluzione ideale nella zona doccia. Creare una nicchia dotata di ripiani ti consente di risparmiare spazio e di riporre tutto l’occorrente di cui necessiti per la detersione quotidiana, evitando disordine e confusione all’interno dell’ambiente bagno. Lo stesso vale anche per altre zone del bagno: una nicchia è sempre utile per sistemare biancheria, detergenti, cosmetici e altri accessori.

Lavatrice e termoarredo

Avere un bagno piccolo non significa dover rinunciare alla lavatrice. Ma come arredare un bagno piccolo rettangolare con lavatrice? Ti suggerisco di prediligere modelli slim che hanno una profondità inferiore rispetto a quelle classiche e di prestare molta attenzione al modo in cui posizioni la lavatrice all’interno dello spazio: all’interno di un mobile multifunzione, in una nicchia o in uno degli angoli che hai a disposizione.
Non sottovalutare, poi, i termoarredi. Se il tuo bagno è piccolo, si riscalderà molto più velocemente rispetto ad una stanza grande. Al posto di ricorrere a radiatori troppo ingombranti, puoi optare per un termoarredo da parete. Oltre a riscaldare l’ambiente bagno, i termoarredi svolgono anche un ruolo funzionale perché permettono di riporre asciugamani e accappatoi.

Abbiamo passato in rassegna alcune idee salvaspazio da cui puoi trarre spunto per arredare il tuo bagno piccolo e trasformarlo in un ambiente confortevole. Le scelte dipendono dal tuo gusto personale e dall’effettiva metratura della stanza. Sei in fase di ristrutturazione e prima di mettere a punto il progetto ci sono aspetti che desideri approfondire? Lascia un commento.

Claudia M
Redattrice
21/03/22-14:11 (modificato)

Durante il mese di aprile, le temperature iniziano ad essere calde e temperate e il rischio di gelate tardive diminuisce drasticamente. Se hai il pollice verde, questo è il periodo più indicato per iniziare a piantare e seminare, in terra o in vaso, coltivazioni che temono il freddo. Che tu abbia un giardino o un piccolo orto in terrazzo, la primavera è ideale per la semina: scopriamo insieme cosa piantare ad aprile e quali sono i fiori più belli che, in questo periodo dell’anno, trovano terreno fertile, sia in terra che in vaso.

Cosa seminare nell’orto ad aprile

Se hai un orto in giardino, in terrazzo o in balcone oppure ne vuoi realizzarne uno ex novo e sei alla ricerca di coltivazioni da seminare o piantare nel mese di aprile, le alternative tra cui puoi scegliere sono numerose. È importante che tu faccia molta attenzione al clima: se le escursioni termiche sono frequenti e le notti particolarmente rigide, rimanda la semina a quando le temperature si saranno stabilizzate.
Gli ortaggi rientrano tra le coltivazioni più indicate da seminare ad aprile. I semi per orto che puoi coltivare direttamente in terra sono: barbabietole, carote, carciofi, cipolle, spinaci, ravanello, rucola, valeriana, lattuga, fragola, zucca, zucchine, pomodori, melanzane e peperoni. Aprile è anche il mese delle patate e se sei alla ricerca di una soluzione originale e poco diffusa, puoi optare anche per le arachidi, la luffa o gli alchechengi. Se, invece, preferisci puntare sulle erbe aromatiche, aprile è il mese giusto per il basilico e il prezzemolo.
Tra le proposte sopracitate, il basilico, la carota, la cipolla, il prezzemolo e gli spinaci sono coltivazioni che puoi seminare anche in vaso. In generale, tutte le piante aromatiche e le erbe officinali (menta, camomilla, calendula, melissa, ecc) possono essere coltivate in vaso e disposte nel proprio giardino, terrazzo o balcone.

Quanto tempo aspettare per la raccolta delle verdure seminate ad aprile

Dopo aver seminato gli ortaggi all’interno del tuo orto in giardino o sul balcone, per** raccogliere i frutti** è possibile che tu debba aspettare poche o molte settimane. Tutto dipende dal clima della zona e dalla tipologia di seme che vuoi fare germogliare. Ad esempio, nel caso del ravanello, possono passare 25 giorni dalla semina al primo raccolto. Se, invece, hai scelto di seminare la rucola, dovrai attendere più di un mese. O ancora, se hai coltivato pomodori, per raccoglierne uno maturo occorreranno circa 80 giorni.

I fiori di aprile

I fiori da seminare o piantare ad aprile sono numerosi: si spazia dalle fioriture primaverili ai primi fiori da bulbo estivi. Vediamo insieme tra quali alternative puoi scegliere per vivacizzare e donare colore al tuo giardino o alla tua terrazza.

Tulipano

I tulipani sono fiori colorati molto apprezzati per decorare e abbellire giardini, aiuole, terrazze e balconi. Non richiedono particolari cure e possono essere coltivati in giardino, in piena terra, oppure in vasi da collocare in balcone o in terrazzo. Il consiglio è prediligere un luogo all’aperto, soleggiato e non troppo ventoso. Hai la possibilità di scegliere tra una molteplicità di varietà e colori, tra cui il bianco, il viola, il rosso e il rosa.

Narciso

Simbolo di vanità, il narciso è un fiore di indubbia bellezza che rilascia un profumo inebriante. È originario dell’area mediterranea e i suoi petali sono di colore giallo intenso. Puoi coltivarlo sia in vaso che in giardino, anche se non sei avvezzo al giardinaggio, ed è estremamente facile da curare.

Gerbera

Le gerbere sono simili ad enormi margherite colorate e riempiono di colore giardini, terrazze e balconi. Puoi coltivarle a partire da piante già formate o da seme. Attenzione a dove le posizioni: la gerbera ha bisogno di molta luce e, nelle zone in cui le temperature sono più miti, puoi collocarla anche a contatto diretto con il sole. È importante tenerla lontano dalle correnti d’aria e dal freddo.

Fresia

Facile da coltivare sia in vaso che in piena terra, la fresia fa parte della semina di fiori più indicata per il mese di aprile. I petali a campana rovesciata e le tinte color pastello che spaziano dal bianco al rosso rendono la fresia un fiore dal portamento estremamente elegante. Tienila lontano dal freddo e dagli sbalzi termici: posizionala in un luogo molto luminoso e ben soleggiato.

Calla

La calla è una pianta ornamentale che può essere piantata ad aprile. È elegante e candida e può raggiungere anche un metro e mezzo di altezza. Se scegli di coltivare questa pianta, non preoccuparti se non vedi crescere fiori nei primi tre anni: le calle, infatti, inizialmente producono solo foglie e, dal quarto anno in poi, iniziano a produrre splendidi fiori.

Geranio

Cosa piantare ad aprile se non una meravigliosa combinazione di gerani? I gerani rappresentano la soluzione ideale per te, se sei alla ricerca di una semina che fiorisce rigogliosamente nel periodo estivo. Oltre ad essere belli da vedere, i gerani ti permetteranno di tenere alla larga dal tuo giardino, terrazzo o balcone insetti fastidiosi.

Begonia

Particolarmente apprezzate per il loro splendido colore e perché facili da coltivare, le begonie possono essere piantate sia in piena terra che in vaso e, dalla primavera ai primi freddi, producono fiori a quattro petali che possono essere bianchi, arancioni, rosa, rossi o gialli.

Dalia

La dalia può essere coltivata sia in vaso che in giardino, anche se non hai molta esperienza con il giardinaggio. L’ideale è mettere a dimora la dalia nel mese di aprile: prediligi luoghi caldi e soleggiati e se opti per questa pianta in fiore, non dimenticarti di annaffiarla con una certa regolarità.

Aprile è il mese ideale per iniziare a piantare o seminare coltivazioni di vario genere. La scelta degli ortaggi, dei fiori e delle piante da acquistare dipende dal tuo gusto personale, dallo spazio che hai a disposizione e dalle caratteristiche climatiche della zona in cui vivi. Quelle che ti ho mostrato sono solo alcune delle alternative tra cui puoi scegliere per arricchire il tuo giardino, balcone o terrazzo. Se hai qualche proposta da condividere con la Community o hai domande da fare su una coltivazione che non hai la certezza possa essere seminata ad aprile, lascia un commento: sarò felice di risponderti.

Claudia M
Redattrice
21/03/22-13:58 (modificato)

Stai pensando di acquistare un’orchidea, ma non sai come prendertene cura nel modo corretto? Quando ho ricevuto in regalo la mia prima piantina, è stato subito amore a prima vista. Nonostante lo spiacevole epilogo (è morta dopo poco tempo), non mi sono mai scoraggiato e ho ottenuto presto grandi soddisfazioni. La procedura da seguire per la cura delle orchidee, infatti, è davvero semplice. La tua pianta tropicale può crescere rigogliosa e regalarti fioriture bellissime: ecco gli accorgimenti da adottare per non commettere errori.

Presta attenzione allo stato di salute dell’orchidea, ancora prima di acquistarla

Le orchidee sono disponibili in commercio in una molteplicità di varianti. In fase di scelta, ti consiglio di optare per le specie più semplici da coltivare in casa, come la Phalaenopsis. Le orchidee Phalaenopsis sono originarie dell’Asia e popolano le zone calde e umide. Sono piante particolari e bellissime perché crescono attaccate alla corteccia dell’albero. Gli steli sono lunghi e ricolmi di fiori. Se te ne prendi cura nel modo giusto e le collochi in un ambiente adatto, restano in fiore per diversi mesi.
Spesso, le orchidee Phalaenopsis sono vendute all’interno di vasi trasparenti che lasciano intravedere le radici. Fai molta attenzione: osserva il loro stato di salute. Le radici non devono essere secche, ma sode e di colore verde intenso, così come le foglie. Queste ultime devono tendere verso l’alto. Stai alla larga da orchidee le cui foglie tendono verso il basso perché significa che la pianta è malata. L’ideale è acquistare un’orchidea che ha i boccioli ancora chiusi, così da godere della fioritura per molto tempo.

La scelta del vaso per orchidee

In molti pensano che prendersi cura delle orchidee è possibile prestando attenzione esclusivamente all’annaffiatura, al concime da utilizzare e alla scelta del posto in cui posizionarle. In realtà, anche la scelta del vaso influisce sullo stato di salute dell’orchidea nel lungo periodo. Se sei alla tua prima pianta, ti suggerisco di optare per vasi per orchidee trasparenti, così che tu possa verificare con facilità lo stato di salute delle radici e capire se hanno bisogno di acqua.
Se, invece, non sei al primo acquisto e hai un po’ di esperienza, puoi tranquillamente optare per vasi per orchidee non trasparenti. In ogni caso, ti consiglio di fare attenzione alla grandezza del vaso che scegli di acquistare, trasparente o colorato che sia. La grandezza del vaso deve essere in linea rispetto alle dimensioni della pianta: il segreto è acquistare vasi piccoli per favorire fioriture molto generose.

Come curare le orchidee

Non eccedere con l’acqua

Uno degli errori più frequenti nella cura delle orchidee è l’eccessiva irrigazione. Non devi dimenticarti di annaffiarle, facendo attenzione a bagnarle solo quando sono completamente asciutte. Per questo motivo, infatti, non posso consigliarti quante volte annaffiarle al mese. In linea generale, durante la stagione invernale, potrebbero essere sufficienti due annaffiature al mese. In estate, invece, soprattutto se la temperatura è molto elevata, una annaffiatura a settimana è l’ideale.
Per non commettere errori e assicurare alla tua orchidea la giusta irrigazione, ti suggerisco di osservare con attenzione le sue radici. Queste ultime, infatti, sono il parametro principale che avrai a disposizione per sapere quando sarà arrivato il momento di dare l’acqua alla tua pianta. Se le radici hanno un colore spento (verde poco accesso e riflessi tendenti al grigio) significa che hanno bisogno di acqua. Un altro fattore al quale devi prestare attenzione è il peso del vaso: se è troppo leggero, è il momento giusto per irrigare l’orchidea. L’acqua non deve essere mai troppo fredda e la temperatura deve aggirarsi intorno ai 35 gradi (se necessario, puoi scaldarla qualche seconda al microonde).

Ricordati del concime per orchidee

La cura delle orchidee passa anche attraverso una corretta concimazione. Questo passaggio è fondamentale per veder crescere la tua pianta rigogliosa e godere di abbondanti fioriture. In commercio sono disponibili numerose tipologie di concime per orchidee, distinte per modalità di somministrazione.
Il consiglio è concimare la tua pianta tutto l’anno e fermarti quando è in fiore. Mi raccomando: non ti scoraggiare se la tua orchidea cresce lentamente. È normale, soprattutto se hai scelto di acquistare un’orchidea Phalaenopsis. Questa specie, infatti, è conosciuta per avere una crescita estremamente lenta (può emettere anche una sola nuova foglia all’anno!).

Goditi la fioritura

Se avrai curato e concimato la tua pianta come ti ho suggerito, la tua orchidea ti regalerà due meravigliose fioriture all’anno, una in autunno e una in primavera. La fioritura dura, generalmente, un paio di mesi. Trascorso questo tempo, i fiori cominceranno a diventare più spessi e spugnosi: niente paura, significa che stanno per appassire.
Quando sarà caduto l’ultimo fiore, puoi decidere se tagliare gli steli oppure lasciarli. Se scegli di non tagliarli, i fiori cresceranno sempre su quegli steli, ma in dimensioni ridotte. In alcuni casi, può accadere che, al termine della fioritura, gli steli appassiscano: non ti preoccupare, la tua orchidea ne farà di nuovi la stagione successiva. Se, invece, decidi di tagliare gli steli, la pianta, quando sarà arrivato il momento, ne farà di nuovi e da lì nasceranno i nuovi fiori.

Posizionale nel posto giusto

Le orchidee Phalaenopsis sono piante esotiche che vivono bene in ambienti caldi e luminosi. Posizionale vicino ad una finestra, ma non a contatto diretto con la luce del sole. Soprattutto, evita gli sbalzi di temperatura. Se è inverno e hai bisogno di fare arieggiare la stanza, sposta la tua piantina in una zona riparata. Da ultimo, ma non per importanza, non dimenticare di assicurare all’ambiente la giusta umidità: se ti è possibile, posiziona una piccola ciotola d’acqua vicino all’orchidea.

Come avrai notato, la cura delle orchidee in casa è tutt’altro che impegnativa. La facilità con cui queste bellissime piante possono ricompensare con abbondanti e meravigliose fioriture ti ha sorpreso? È arrivato il momento di acquistarne una tutta tua! Segui i suggerimenti che ti ho fornito per mantenerla in fiore e non te ne pentirai. Se ci sono aspetti che desideri approfondire, lascia un commento: ti risponderò in tempi brevi.

MaraLocatelli
Sostenitore 🏋️‍♀️
18/03/22-09:37 (modificato)

Una delle tendenze più originali del momento è la cucina senza pensili. Elegante e ariosa piace perché sembra sempre molto in ordine. Prima di fare il grande passo e liberarti di tutti i pensili, devi pensare bene alla disposizione dei mobili. Una cucina senza pensili non è adatta a tutti. Se ti sembra di non avere mai abbastanza spazio per i servizi di piatti e bicchieri, se fai grandi spese e ti piace avere molte scorte, questa tendenza può essere troppo minimalista per te. Se, invece, sai di non avere bisogno di tanti armadi perché le basi e qualche mensola sono sufficienti per le tue esigenze, allora puoi concentrarti sul passo successivo: illuminare la cucina senza pensili in maniera adeguata.

Le luci nella cucina senza pensili sono una decorazione di grande impatto -hvlgroup

Scegli luci adatte alla cucina senza pensili

Quando ci sono i pensili, di solito si decide di illuminare la cucina con l’aggiunta delle strisce led, utilissime per aumentare la luce sopra il piano di lavoro e anche come luce notturna. Ma se decidi di arredare una cucina senza pensili servono altre soluzioni. Uno dei pregi di questa disposizione, come ho già accennato, è l’ambiente spazioso e arioso. Non solo: senza i pensili che proiettano fastidiose sul piano di lavoro ombre, la luce proveniente dalle finestre è libera di circolare e amplifica la naturale luminosità della stanza. Questo non significa che non servono idee per un’illuminazione moderna della cucina. Al contrario, significa che si può giocare con la luce e adottare lampadari che di solito si trovano solo in altre stanze. Io adoro le applique di stile industriale in cucina, perché sono davvero originali e stanno bene tanto nei piccoli quanto nei grandi spazi. Puoi mettere anche delle moderne applique sia che tu abbia solo un angolo cottura o una grande stanza con l’isola in mezzo. E se vuoi soluzioni super pratiche, considera la grande utilità delle applique con il braccio flessibile: ti permettono di spostare e ruotare la luce così da illuminare la cucina secondo le tue necessità. Consiglio: tieni presente che, in questo caso, l’altezza occhi è la migliore per posizionare le applique nella cucina senza pensili.

Come illuminare la cucina senza pensili con soluzioni inedite- deholic

Idee di illuminazione per la cucina moderna

Se ami il minimalismo elegante dello stile contemporaneo, per sottolineare la pulizia di una cucina senza pensili candida e immacolata i faretti sono perfetti. Soddisfano le necessità estetiche e funzionali. Le idee per l’illuminazione in cucina con i faretti si riassumono di solito in due possibilità:

Come illuminare la cucina senza pensili aperta sul living

Anche in una cucina senza pensili aperta sul soggiorno necessità di luci adeguate. Qui comunque si preparano e si consumano i pasti, per cui anche se nel living l’illuminazione è già fatta conviene pensare a delle specifiche idee di illuminazione pratiche per la cucina. In questo caso, bisogna avere una luce che ti aiuta ad illuminare bene il piano di lavoro quando stai preparando i pasti e che ti evita di avere l'ombra generata sul piano di lavoro quando accendi le luci principali. Ti consiglio di abbinare a una o più grandi lampade a sospensione, che sono l'elemento principale, a un paio di applique posizionate alle estremità del piano di lavoro. Naturalmente, nell’abbinare le diverse fonti per illuminare la la cucina senza pensili è importante creare una certa armonia: si possono scegliere diversi modelli di lampade coordinate oppure puoi creare tu abbinamenti armoniosi, seguendo uno stesso stile.
In una cucina senza pensili minimale, la luce è protagonista- Ispirazione Leroy Merlin

Arredare una cucina senza pensili non è sempre una scelta integralista, si possono comunque muovere le pareti con mensole e scaffali a giorno. In questo caso, dai un'occhiata ai nostri consigli per scegliere l'illuminazione sottopensile della cucina. Puoi convertire molte idee per l'illuminazione delle mensole in cucina.

MaraLocatelli
Sostenitore 🏋️‍♀️
17/03/22-15:44 (modificato)

Mettere i quadri in corridoio è sempre una buona idea per portare un po’ di carattere in zone della casa a volte difficili da decorare. Disimpegni, anticamere e ingressi possono sembrare ambienti anonimi, ma basta la giusta disposizione dei quadri in corridoio per ravvivare subito lo spazio. A volte il dubbio è che cosa appendere al muro? Dipende. Non è necessario attenersi ai ritratti di famiglia o alle foto ricordo, anche se sono immagini che piacciono sempre a tutti. I paesaggi, per esempio, hanno un effetto rilassante, mentre le opere astratte colorate sono ideali per dare personalità al corridoio che di solito non ne ha. Se ti piace l'idea, prima devi imparare come disporre i quadri in un corridoio e poi puoi pianificare il tuo progetto.

Lineare o puzzle? Scegli la disposizione dei quadri in corridoio- Idea Leroy Merlin

Come disporre i quadri in un corridoio senza ansia

Appendere opere d'arte, quadri e foto in corridoio è uno degli ultimi passaggi quando si arreda casa. Dovrebbe essere divertente, e invece ci si fa prendere dall’ansia e da mille domande. Come disporre i quadri in corridoio e quanti appenderne? Quali chiodi usare? E se sbagliamo, roviniamo le pareti? Tanti dubbi che spariscono solo quando si ha uno schema sotto mano disposizione dei quadri da appendere in corridoio. Avere pronto uno schema della disposizione dei quadri non preclude alcuna modifica, puoi sempre apportare qualsiasi variazione mentre procedi ad appendere i quadri nel corridoio. Ma è importante creare una traccia ordinata dalla quale partire. Oltretutto, visto che pochi corridoi hanno molta luce naturale, tieni presente che la parete migliore è quella opposta alle finestre, quando ci sono. Altrimenti dovrai pensare a progettare un'adeguata illuminazione con lampade al soffitto, moderni faretti orientabili oppure con applique da agganciare alle cornici proprio come una galleria d’arte.

Le luci contano nella disposizione dei quadri in corridoi bui- Idea Leroy Merlin

Le regole per la disposizione dei quadri in corridoio

Ti chiedi come disporre i quadri in un corridoio lungo? Puoi metterli in fila, uno accanto all’altro, puoi creare una griglia immaginaria e collocarli al suo interno oppure puoi accostare le conici così da formare delle sagome. La regola da seguire in tutte queste disposizioni di quadri, nel corridoio o lungo una scala, è sempre la stessa: rispettare la spaziatura tra i singoli quadri. Lo spazio ideale da tenere tra le cornici di solito varia, tra i 3 e i 7 centimetri, in base alla dimensione del quadro e alla estensione del muro. La spaziatura in senso verticale e quella in orizzontale non devono essere per forza identiche. Anzi, io quando sistemo i quadri in corridoio su doppia o tripla fila tengo una distanza maggiore sulla linea orizzontale e minore in quella verticale. Questo trucchetto serve a creare un’illusione ottica che fa apparire il corridoio più lungo. E le cornici? Puoi puntare su eleganti cornici in legno, che si adattano a tanti stili, dal nordico allo shabby, oppure puoi disporre i quadri del corridoio dentro cornici in pvc nere adatte a creare il classico contrasto con la parete bianca ma anche in un abbinamento super chic alle pareti scure. Se, invece, ti piace illuminare il corridoio con un tocco luxury, punta sui bagliori delle cornici dorate.

Come disporre i quadri in un corridoio lungo- Ispirazione Leroy Merlin

Trucchi per appendere i quadri in corridoio

Non tutte le pareti vanno rivestite di immagini, foto incorniciate e opere d’arte. Ricordati che anche quando appendi i quadri in corridoio, adottare la regola del meno può essere meglio. L’obiettivo dovrebbe essere quello di dare un’identità precisa a una parete, di solito basta attirare l’attenzione sul muro chiave. Non c’è come disporre i quadri sulla parete in corridoio dove cade l’occhio appena entri per cambiare aspetto a tutta la stanza. Tutto chiaro, ma se lo spazio è poco? Quando vuoi trovare una disposizione per i quadri in corridoio nel piccolo spazio tra le porte, ti suggerisco di puntare su un mix di opere di piccole e medie dimensioni da incastrare come un puzzle, per spezzare la linearità del vuoto parete e porto. Come appendere i quadri in corridoio? Se non vuoi continuare a bucare il muro con i chiodi, una bella alternativa sono le mensole portafoto. A me piacciono perché ti permettono di cambiare spesso disposizione dei quadri alla parete del corridoio, e di creare nuove ambientazioni con grande facilità. Secondo me è un ottimo sistema per rinnovare completamente, ma senza grandi interventi, zone della casa come l’ingresso e il corridoio.

Tanti quadri in corridoio e senza fare troppi buchi nel muro-Ispirazione Leroy Merlin

Se cerchi altri suggerimenti su come disporre i quadri in un corridoio, prova a dare un’occhiate a questi consigli per appendere i quadri in modo originale, potresti trovare qualche schema interessante da copiare.

MaraLocatelli
Sostenitore 🏋️‍♀️
16/03/22-17:05 (modificato)

Una casa nuova, vuota e mille dubbi su come riempirla, abbastanza ma non troppo. La disposizione dei mobili in soggiorno, che sembra così naturale quando la si trova già fatta, crea perplessità a tutti quanti. Capire come riempire lo spazio, che vuoto sembra sempre più piccolo di quello che è, non è affatto facile. Per decidere la disposizione dell’arredamento del soggiorno, io ti consiglio di fare prima delle prove su carta. Arredare un living è sempre una sfida perché bisogna essere consapevoli di come utilizzare bene gli spazi. Quindi, prima di lanciarti negli acquisti degli arredi, chiarisciti le idee su quello che vuoi avere nel tuo salotto, prendi le misure e poi fai le prove su carta.

Tante idee per disporre i mobili del soggiorno in uno spazio confortevole- Ispirazione Leroy Merlin

La disposizione dei mobili per un soggiorno pieno di amici

Prima di disegnare la disposizione dell’arredamento del soggiorno, stendi una lista di quello che ti serve e che vuoi avere nel tuo living. Ti sarà di aiuto nel collocare i diversi elementi di arredo e ti aiuterà nel comporre una disposizione dei mobili pratica per un soggiorno confortevole. Il tuo living è una zona unica con cucina aperta sul soggiorno? Se metti il divano al centro della stanza con le spalle a cucina e zona pranzo, crei due ambienti separati ma comunicanti, perfetti per avere ospiti. Con i divani ad angolo o un divano a "L", la disposizione dei mobili nella zona soggiorno è adatta anche alla conversazione con gli amici. Se il soggiorno è piccolo, ti consiglio di sistemare il lato corto del divano verso la finestra o la parete, così da non intralciare il passaggio, e di aggiungere qualche pouf da spostare senza fatica. Gli scaffali e le mensole nella zona pranzo possono diventare una piccola libreria, oppure puoi inserire una libreria-porta tv dove tenere i libri e gli oggetti a te cari. Se preferisci conversare anziché guardare la tv, disponi divano e poltrone uno di fronte all'altro e avrai una zona ancora più intima e avvolgente.
Una disposizione colorata e dinamica per un arredamento del soggiorno conviviale- Idea Leroy Merlin

Relax e tv? Ecco la giusta disposizione dell'arredamento in soggiorno

Se hai intenzione di arredare un salotto adatto a passare rilassanti serate casalinghe sul divano a guardare un film, la disposizione dell’arredamento il soggiorno parte dalla collocazione della televisione e del mobile tv dove sistemare decoder e supporti multimediali. A seconda della forma della stanza, sfrutta la parete più adatta ad appoggiare un divano molto profondo con uno schienale alto dove sprofondare la sera. Completa lo spazio con un paio di tavolini ai lati del divano: sono comodità utili quando devi appoggiare le bevande, il gelato o gli snack da sgranocchiare mentre ti godi in pace la serata cinema. Ti consiglio di completare la disposizione dei mobili del soggiornohome theatre con una bella illuminazione d’atmosfera. Le strisce led per la tv oppure i faretti a incasso al soffitto, una lampada da terra e una lampada da tavolo creano il giusto mix di luci per la visione rilassante. Se scegli un sistema di illuminazione intelligente potrai anche comandare tutto dal telecomando o con un assistente vocale.

Il peso delle luci nella disposizione degli arredi in soggiorno - EADesign

Come sistemare i mobili nel soggiorno con i bambini

Quando si hanno bambini si fa sempre fatica a capire come sistemare i mobili in soggiorno. Una delle cose più importanti da considerare prima di stabilire la disposizione dei mobili in salotto è individuare lo spazio per passare. La superficie concessa al passaggio delle persone che non dovrebbero inciampare o scontrarsi quando attraversano la stanza è fondamentale. Ed è ancora più importante quando ci sono i piccoletti che corrono e giocano ovunque. Se nella normale disposizione dell’arredamento in soggiorno devi fare attenzione che ci sia sempre sufficiente spazio tra sedie, spigoli dei mobili, divani e tavolini, con i figli in casa devi studiare il progetto ancora meglio. Crea un percorso lineare e privo di ostacoli per chi attraversa il soggiorno, soprattutto quando questo si trova tra due stanze, come ingresso e zona notte, o cucina e camere. Magari, quando decidi la disposizione dei mobili nel living, capirai che conviene accontentarsi di un solo divano così da lasciare un ampio spazio vuoto davanti alla televisione. Stendi a terra un ampio tappeto soffice e aggiungi dei cuscini da pavimento colorati: i bambini adorano guardare la tv sdraiati a terra e hanno tutto lo spazio per giocare anche mentre gli adulti guardano un film.

La disposizione dell'arredamento nel living anche a misura di bambini - Idea Leroy Merlin

Qui ti ho spiegato le tre possibili soluzioni per una confortevole disposizione dei mobili in soggiorno quando lo spazio a disposizione non è tanto. Adesso tocca a te, con matita e carta alla mano provare a disegnare il progetto per arredare il living dei tuoi sogni. Se hai dubbi o ti servono consigli scrivici.

Claudia M
Redattrice
16/03/22-15:22 (modificato)

Lo spazio all’aperto che hai disposizione è ridotto ma non vuoi rinunciare ad un giardino tutto tuo? Nessun problema: optando per un giardino verticale, avrai la possibilità di vivacizzare i tuoi ambienti domestici e, allo stesso tempo, migliorare la qualità dell’aria in casa, rendendo gli spazi più vivibili. Il tuo salotto e, perché no, anche il tuo corridoio potranno diventare perfette zone verdi in grado di rendere la tua casa più accogliente. Ecco qualche suggerimento per non commettere errori in fase di progettazione e qualche consiglio utile per prenderti cura del tuo giardino verticale nel modo corretto.

Perché realizzare un giardino verticale? Tutti i benefici

I giardini verticali hanno un grande valore ornamentale. Rappresentano una valida alternativa ai classici quadri da parete e permettono di rendere le mura domestiche meno fredde e anonime. Progettare e realizzare un giardino verticale è un’idea vincente non solo dal punto di vista estetico ma anche funzionale: una simile soluzione consente di garantire alle stanze una buona ossigenazione.
I giardini verticali fungono da filtro naturale e limitano la presenza di polveri inquinanti. In più, offrono una barriera al suono e proteggono dall’inquinamento acustico. Infine, rendono gli ambienti più accoglienti e confortevoli: la vista di un giardino al posto di un muro dona benessere e ti aiuta a riposare gli occhi e a rilassare la mente.

Come creare un giardino verticale in casa o all’esterno

I giardini verticali sono in grado di adattarsi, anche nei modi più creativi, alle esigenze dettate dal contesto in cui si inseriscono. Può trattarsi di un giardino verticale esterno come decorazione della parte di un cortile, di un balcone o di un terrazzo o di un** giardino verticale interno** come quadro verde da appendere in salotto.
Se hai scelto di creare un giardino verticale è perché, probabilmente, non hai abbastanza spazio a disposizione, ma l’esigenza di circondarti di piante verdi è impellente. Il giardino verticale, infatti, concilia alla perfezione ottimizzazione degli spazi e passione green. Questo particolare angolo di verde può essere inserito sia sulle pareti interne che esterne della tua abitazione. Ovunque tu scelga di realizzarlo, affinché il risultato finale soddisfi le tue aspettative è bene prestare molta attenzione alla fase di progettazione.
Durante la messa a punto del progetto, ti suggerisco di valutare le caratteristiche dello spazio che hai a disposizione e di non sottovalutare il tuo gusto personale. Non dimenticare, poi, che ogni scelta deve essere adattata alle tue esigenze e allo stile della tua casa. Tenere conto dello stile della tua abitazione è fondamentale per scegliere le piante giuste, oltre che i moduli per giardino verticale da posizionare sulla parete.

La scelta dei moduli per giardino verticale

Le piante che formano il giardino verticale non possono poggiare direttamente sulle pareti perché rischierebbero di rovinare le mura domestiche con le infiltrazioni e l’umidità. Per sostenerle e, allo stesso tempo, preservare le pareti, è necessario munirsi di una struttura portante. Quest’ultima può corrispondere ad un grande pannello o ad un insieme di moduli assemblati.
I moduli per giardino verticale sono realizzati in tanti materiali differenti. Per orientarti nella scelta, ti suggerisco di considerare il risultato finale che desideri ottenere e lo stile della tua abitazione. Se, ad esempio, la tua casa è in stile rustico, il consiglio è optare per moduli in legno naturale o verniciato. I pallet rappresentano la soluzione ideale perché presentano già una loro struttura all’interno della quale inserire le piante.
Se, invece, lo stile della tua casa è moderno, meglio puntare sull’acciaio. Una griglia in acciaio, infatti, si combina bene ad arredi moderni e conferisce carattere e resistenza all’intera struttura portante. In realtà, ogni contenitore è potenzialmente valido per creare un giardino verticale fai da te: dalle bottiglie di plastica alle scatole di latta per alimenti. Nel caso tu propenda per quest’ultima soluzione, il consiglio è legare gli elementi tra loro con uno spago resistente.

Le piante

Qualsiasi telaio tu scelga come struttura portante per il tuo giardino verticale, la composizione botanica deve essere il punto focale. Infatti, è bene prestare molta attenzione alla scelta delle piante da inserire all’interno della struttura. Gli accorgimenti da adottare, in questo caso, sono tre: cerca di prediligere piante che non richiedono particolari interventi di manutenzione affinché la gestione non diventi eccessivamente complessa, scegli piante resistenti alle intemperie e agli sbalzi di temperatura così che il tuo angolo di verde cresca rigoglioso per tutto l’anno e opta per una vegetazione adatta al clima della tua zona.
Sempreverde per eccellenza, l’edera è una pianta resistente, facile da coltivare ed estremamente versatile. Infatti, è molto utilizzata per rivestire pareti, gazebi e scalinate per creare straordinari effetti scenografici. Da non sottovalutare, poi, le piante grasse, che si adattano ad ogni tipo di clima e richiedono davvero poche cure: rappresentano la soluzione ideale per chi ha poco tempo per prendersene cura. Una delle piante più utilizzate per creare giardini verticali è la felce: è bella da vedere, ma richiede molte più cure rispetto alle piante succulente.
Se vuoi dare un tocco di colore e vivacità al tuo giardino verticale ti consiglio di optare per i gerani. Questi regalano splendide infiorescenze nel periodo estivo ed è necessario posizionarli in una zona della casa molto luminosa. Nei giardini verticali è possibile anche optare per piante decorative e ornamentali. In linea generale, per scegliere le piante giuste tieni conto dello stile della stanza. Per una stanza in stile minimal ti consiglio di optare per piante a foglia chiara con fiori a tinte neutre. Se, invece, vuoi rendere lo spazio più luminoso, punta su piante con fiori colorati.

Come prendersi cura di un giardino verticale

Illustrati i benefici di un giardino verticale e le scelte che sei tenuto a compiere quando decidi di progettarne uno, va detto che ci sono anche dei fattori critici da considerare. Per prevenire o arginare i problemi legati alla gestione delle pareti verdi, oltre a scegliere piante adeguate che richiedono poca manutenzione, è importante che questa venga eseguita con una certa regolarità.
La manutenzione ordinaria di un giardino verticale può essere semplificata ricorrendo a sistemi di fertilizzazione e irrigazione automatizzati. Va da sé che, a loro volta, gli impianti che forniscono acqua e nutrienti alla vegetazione devono essere soggetti a frequenti interventi di manutenzione per funzionare correttamente nel lungo periodo.

Non disponi di ampi spazi e ti ho convinto a realizzare un giardino verticale? Se vuoi dedicare uno spazio della tua casa ad una magnifica parete verde, dai libero sfogo alla fantasia e decora in modo originale e sfizioso aree che, altrimenti, resterebbero inutilizzate. Se vuoi approfondire qualche aspetto o fare qualche domanda, lascia un commento: sarò felice di risponderti.

Claudia M
Redattrice
16/03/22-14:34 (modificato)

Vuoi creare un angolo verde in cui sentirti al sicuro e rifugiarti ogni qual volta hai bisogno di staccare la spina e rilassarti e pensi che un giardino zen faccia al caso tuo? Mente e corpo te ne saranno grati! Se non sai da dove iniziare per realizzare un’oasi di pace e relax in tipico stile giapponese, presta molta attenzione alla fase di progettazione. Ti spiego quali sono i fattori da non sottovalutare affinché il risultato finale soddisfi le tue aspettative e quali gli elementi che non possono mancare per creare un giardino zen a regola d’arte.

Ispirazione giardino zen

Partiamo dalle basi: che cos’è un giardino zen

Quando si parla di giardino zen, si fa riferimento alla cultura e alla tradizione giapponese e alla tendenza diffusa di concepire gli spazi verdi come punto d’incontro tra l’uomo e la natura. Se stai pensando di realizzare un giardino zen è perché, probabilmente, desideri trasformare il tuo spazio all’aperto in un microcosmo dove rilassare mente e corpo, in un luogo intimo e raccolto in cui trovare rifugio dai ritmi concitati della quotidianità.
Il giardino zen, infatti, è un’oasi che combina il giardinaggio e la natura con la meditazione e la pace interiore. Rappresenta uno stile di vita e, come tale, vive di cambiamento: con il susseguirsi delle stagioni, è importante curarlo e rinnovarlo in continuazione. I giardini zen possono essere ricreati ovunque, sia dentro che fuori casa, e rappresentano la soluzione ideale per ritagliare un po’ di tempo da dedicare a se stessi e al proprio benessere.

Cos'è il giardino zen

Il progetto

La realizzazione di un perfetto giardino giapponese prevede la messa a punto di un progetto definito. Per assicurarti un risultato che soddisfi le tue aspettative è indispensabile valutare lo spazio che hai a disposizione e tenere a mente i principi che caratterizzano i giardini zen. Questi ultimi, infatti, sono diversi rispetto ai tipici giardini occidentali: sono semplici, essenziali e favoriscono una completa immersione nella natura.
I fattori che non devi assolutamente sottovalutare in fase di progettazione del tuo giardino giapponese sono quattro: asimmetria, disparità, contrasto e vegetazione. Per quanto riguarda l’asimmetria, il riferimento è alle forme degli elementi che popolano il giardino. Il consiglio è preferire le forme sinuose alle forme simmetriche: queste ultime, infatti, sono considerate artificiali.
Al principio dell’asimmetria è strettamente connesso il principio della disparità: per evitare che all’interno del giardino si creino simmetrie tra i vari elementi presta attenzione al modo in cui li posizioni all’interno dello spazio e punta sempre su una disposizione triangolare. Fondamentale nei giardini zen è il contrasto visivo. Accostare tra loro elementi diversi, come alberi bassi e alberi alti, assicura un effetto visivo che attira l’attenzione. Da ultimo, ma non per importanza, è indispensabile che tu ponga al centro del progetto la vegetazione: devi concepirla come la vera protagonista del tuo giardino zen.
Tenendo a mente questi principi, puoi passare alla scelta degli elementi da posizionare all’interno della tua zona verde. I giardini giapponesi si compongono di alcuni elementi ricorrenti che donano carattere allo spazio e lo rendono riconoscibile e classificabile come giardino zen. Ciononostante, sei tu a scegliere da cosa lasciarti ispirare e hai la possibilità di adattare ogni soluzione allo spazio che hai a disposizione, al tuo gusto personale e all’effetto finale che desideri ottenere.

Relax nel giardino zen

Le piante per un giardino zen

Le piante rappresentano l’anima del giardino zen. È importante sceglierle con attenzione e posizionarle nel modo corretto all’interno dello spazio per creare un vero e proprio luogo di pace e riflessione. Alcune piante stimolano la meditazione meglio di altre e io ti consiglio di optare per l’acquisto di piante di origine giapponese o piante da fiore. Le piante giapponesi come il bambù, il pino e l’acero rappresentano la soluzione ideale per trasmettere un senso di pace e armonia. Inoltre, essendo piante sempreverdi, mantengono intatte le loro caratteristiche anche durante la stagione invernale.
Tra le piante da fiore da prediligere ci sono quelle femminili, basse e tondeggianti, ideali da posizionare lungo i sentieri del giardino perché simboleggiano bellezza, fragilità e rinascita. Non possono mancare, poi, le piante giardino zen maschili, alte e spigolose, da posizionare all’ingresso. Qualsiasi pianta tu scelga per creare il tuo giardino giapponese, il consiglio è prestare attenzione al modo in cui le posizioni all’interno dello spazio: crea uno schema da seguire e opta per una disposizione triangolare, così da evitare simmetrie e conferire ordine e armonia all’ambiente.

Le piante adatte al giardino zen

Centralità all’acqua

Un elemento che non può assolutamente mancare all’interno del tuo giardino zen è l’acqua, simbolo della vita. Il consiglio è optare per la posa di un laghetto artificiale o di una fontana zen da giardino che puoi arricchire e decorare con accessori ornamentali, come le ninfee. Lì dove non è possibile posizionare laghetti artificiali o fontane, l’acqua può essere presente anche in forma figurale. Puoi, infatti, rappresentarla attraverso la sabbia o la ghiaia. In questo caso, puoi munirti di rastrelli per creare disegni tondeggianti che richiamano l’effetto delle onde in movimento.

I sassi per i camminamenti

Generalmente lisci e di forma tondeggiante, i passi giapponesi servono per creare il percorso di attraversamento all’interno del giardino giapponese. Rappresentano la versione orientale dei vialetti e devono essere posizionati in modo ordinato per creare camminamenti che si incuneano tra siepi, cespugli e alberi, dal cancello all’ingresso di casa e dalla porta alla fontana o al laghetto.
Per scegliere i passi da posizionare e definire la quantità di sassi da acquistare, in fase di progettazione studia attentamente lo spazio che hai a disposizione, la quantità di percorsi che intendi creare e calcola la distanza tra un passo e l’altro. I passi giardino zen tra cui puoi scegliere sono numerosi e molto dipende dal tuo gusto personale: puoi optare per passi dalle sagome perfette e ben definite, passi classici di colore bianco realizzati in pietra o passi effetto legno.

Gli elementi del giardino zen

Benessere interiore, relax e connessione con la natura sono i motivi per cui realizzare un giardino zen si rivela un’ottima idea in molte occasioni. Ho cercato di spiegarti quali sono le caratteristiche principali di un tipico giardino giapponese e a quali fattori è importante prestare attenzione per crearne uno. Se hai già ultimato i lavori e vuoi ispirare gli altri utenti o desideri approfondire alcuni aspetti prima di mettere nero su bianco il progetto, condividi le tue idee e le tue domande con la Community.