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Se sei una maniaca del pulito e non ti piace avere terra in casa, sappi che puoi coltivare piante verdi e rigogliose anche senza la terra, utilizzando la tecnica dell’idrocoltura, o coltivazione idroponica. Questa pratica ti permette di coltivare piante di qualsiasi tipo e dimensioni senza la necessità di utilizzare la terra, ma solo acqua, concime e un substrato inerte. Se non conosci l’idrocoltura e vuoi provare a coltivare qualche pianta in casa tua in questo modo, leggi come si fa in queste righe… vedrai che non è così difficile!
Con l’idrocoltura puoi coltivare, senza terra, piante di tantissimi tipi, anche in casa tua – foto Leroy Merlin
Per coltivare una pianta in idrocoltura, potrai scegliere diversi tipi di vaso, di forma e dimensioni diverse, in base ai tuoi gusti e al tipo di pianta che dovrà contenere. Potrai scegliere vasi di materiale diverso: vasi in plastica, vasi in ceramica, vasi in vetro … l’importante è che sia impermeabile e senza buchi. La caratteristica essenziale del vaso che utilizzerai per coltivare una pianta in idrocoltura è che non abbia, sul fondo, alcun foro di drenaggio: ovviamente, per contenere acqua, il vaso dovrà essere integro e privo di fori. Solitamente si utilizzano vasi dotati di un indicatore del livello di acqua, ovvero di un misuratore, dotato di galleggiante, che indichi quanta acqua è presente all’interno del vaso, permettendoci di intervenire di conseguenza, aggiungendone. Per le tue piantine verdi più piccole, prova il portavaso Cube Color in plastica di colore bianco, alto 16cm e del diametro di 14cm. L’indicatore del livello dell’acqua non è indispensabile nei vasi trasparenti (di vetro solitamente), ma lo è nei vasi colorati o comunque non trasparenti, che non permettono di vedere quanta acqua contengano al loro interno. Sono perfetti i vasi dotati di un ulteriore contenitore interno, solitamente un cestello (come quelli della ricotta, giusto per intenderci) o vaso forato, che contenga la pianta permettendo alle radici di fuoriuscire a pescare l’acqua. Il cestello interno serve per poter estrarre la pianta nel momento in cui si voglia eseguire un po’ di pulizia, soprattutto del vaso più esterno.
Utilizza i comodi vasi dotati di indicatore galleggiante del livello dell’acqua – foto Leroy Merlin
Come detto, la coltivazione in idroponica non richiede l’utilizzo di terriccio, ma viene eseguita utilizzando solo questi 3 elementi fondamentali:
Ti consiglio di iniziare con una pianta di piccole dimensioni e giovane, più facile ad adattarsi a questa nuova condizione di coltura. Estraila dal vasetto e ripulisci il suo apparato radicale da tutta la terra: non deve rimanere alcuna traccia di terriccio! Quindi, scelto il vaso più adatto, sistema uno strato di pochi cm di materiale inerte sul suo fondo: servirà come appoggio della pianta. Una volta che avrai adagiato l’apparato radicale della piantina dentro al vaso, colma lo spazio con ulteriore materiale inerte, ricoprendone tutto l’apparato radicale e fermandoti a livello del colletto. Infine riempi con acqua. Aggiungi il concime. Ancora meglio iniziare con talee di piantine fatte radicare in acqua: le piantine ottenute non hanno mai avuto contatto con la terra e saranno ancora più abituate a viverne senza.
Ora puoi sistemare la tua piantina nella posizione più adatta della tua casa, possibilmente luminosa.
Tramite l’indicatore del livello di acqua, potrai controllare il consumo di acqua e aggiungerne all’occorrenza. Un consiglio: lascia la tua piantina con poca acqua per un paio di giorni ogni tanto, servirà ad ossigenare periodicamente il suo apparato radicale.
Per iniziare, utilizza talee radicate in acqua che si adatteranno facilmente a questo tipo di coltivazione – foto Leroy Merlin
Praticamente tutte! Ti consiglio di iniziare con quelle più facili, come il Pothos o Scindapsus, il Philodendron, la Pilea, la Zamioculcas, la Sansevieria, il Papiro. Puoi provare anche con piante grasse o succulente, come l’Haworthia. Scegli piante radicate in acqua: ne trovi di diverse specie nel reparto giardinaggio. Vedrai che è più semplice di quello che credi.
Anche le piante grasse possono essere coltivate in idrocoltura - foto Leroy Merlin
Se hai bisogno di qualche consiglio, chiedimelo nei commenti qui sotto
La conferma dei bonus ristrutturazione casa anche per il 2022 è un’ottima notizia, specialmente per chi ha intenzione di aumentare il valore della propria abitazione, rimodernarla e migliorare l’efficienza energetica.
Per imparare a destreggiarsi tra normative, pratiche, sicurezza e preventivi sul costo di una ristrutturazione casa, abbiamo preparato questo vademecum utile, da consultare con calma se hai intenzione di ristrutturare casa. Trovi le risposte ai tuoi dubbi, le informazioni utili da sapere e anche tanti approfondimenti sugli incentivi disponibili per la ristrutturazione casa.
Tutto quello che devi sapere per ottenere il bonus ristrutturazione
Se vuoi ristrutturare casa, prima di tutto devi sapere che da quest’anno c’è stata un’importante modifica che regola l’accesso agli incentivi per la ristrutturazione casa. Premesso che qualsiasi lavoro si intenda fare è necessario che lo stato di fatto sia conforme alle schede catastali. Se sono stati commessi abusi edilizi bisogna per prima cosa procedere con un’istanza di sanatoria. Ciò premesso, per accedere ai bonus edilizi si devono presentare alcune certificazioni dei lavori inclusi nelle agevolazioni e i prezzi applicati. Si tratta del visto di conformità e dell’attestazione di congruità:
L’attestazione di congruità fa riferimento alle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, di riqualificazione energetica e di tutti gli interventi che godono delle agevolazioni fiscali. Questa attestazione rilasciata da parte di un tecnico abilitato (geometra, architetto, ingegnere) conferma con un computo metrico che le spese dichiarate sono congrue ai lavori svolti, sulla base di appositi prezzari redatti dalle Regioni. Attenzione: conserva il computo metrico dei lavori per eventuali controlli. E ricorda che se richiedi il Superbonus 110%, il professionista che ti segue dovrà trasmettere le pratiche all’Enea.
Il visto di conformità attesta che chi chiede gli incentivi per la ristrutturazione casa possiede i requisiti che ogni bonus stabilisce. Per questa dichiarazione ti puoi rivolgere a un commercialista, al Caf, ad avvocati e notai.
E adesso due buone notizie: le spese sostenute per ottenere queste certificazioni sono detraibili, e per alcune tipologie di lavori non serve presentare il visto di conformità o la congruità delle spese. Per tutti quei lavori definiti come attività di edilizia libera (quindi lavori di ristrutturazione che non necessitano di Cila) oppure quelli il cui importo non supera i 10.000 euro queste due attestazioni non servono.
Attenzione: le certificazioni servono invece se vuoi accedere al bonus facciate anche se spendi meno di 10 mila euro.
La prima cosa da fare, se vuoi accedere agli incentivi per la ristrutturazione casa, è contattare il professionista che prepara il progetto, ti offre consulenza, segue e coordina le imprese che lavoreranno in cantiere. Architetto, ingegnere o geometra, scegli tu. Dovrai comunque affidarti a un tecnico che sia abilitato a firmare un progetto di ristrutturazione e a presentare la pratica edilizia in Comune. E poi con l’aiuto di un esperto avrai la possibilità di vagliare tante belle idee per la ristrutturazione di casa in chiave contemporanea.
Attenzione: metti da parte tutti i progetti e i documenti presentati al Comune e agli altri Enti competenti perché ti saranno utili anche in futuro.
Pretendi sempre contratti scritti con il costo dei lavori per la ristrutturazione casa anche dalle altre imprese e artigiani che si alterneranno sul cantiere. I contratti dettagliati ti daranno precise idee sul costo della ristrutturazione casa e sulla tempistica, così da aiutarti a organizzare un cronoprogramma dettagliato.
Una volta che il progettista incaricato ha effettuato i rilievi e ha disegnato la planimetria della casa, può preparare il progetto definitivo e stilare il computo metrico. In pratica, è un elenco dei lavori da eseguire con le relative quantità, ognuna con la propria unità di misura. Il documento è necessario per avere dei preventivi: lo si invia alle varie imprese che aggiungono il prezzo unitario alle voci del computo metrico. Se vuoi scegliere tu stesso i pavimenti, i rivestimenti o i sanitari, che poi puoi scontare grazie ai bonus di ristrutturazione casa, non serve mettere nel computo metrico la fornitura di queste voci.
Attenzione: richiedi a ogni azienda, anche al professionista che ti segue, un contratto dove siano definite tutte le attività previste, le modalità e i compensi.
Richiedere diversi preventivi a più imprese, invece di fermarsi solo a un paio, è fondamentale per avere un prospetto chiaro del costo di ristrutturazione di casa. Confrontare le proposte ti aiuta a trovare l’offerta più vantaggiosa e permette di capire a quale genere di spesa stai andando incontro. Per esempio, serve a capire se possiamo permetterci di effettuare tutti i lavori che desideriamo o se conviene rinunciare a qualcosa. Quantificare a priori l’esatto costo della ristrutturazione casa non è possibile, perché sono molte le variabili che concorrono nel determinare il prezzo. Nel nord Italia, per esempio, i prezzi sono più alti che al Centro-Sud, dove la manodopera costa sicuramente molto meno. Si può, però, affermare che il costo di ristrutturazione casa al mq oscilla tra 400 e 800 euro. Naturalmente i costi aumentano decisamente se bisogna effettuare lavori più impegnativi come le opere di consolidamento.
Nel calcolo del costo per ristrutturazione di casa, fanno la differenza anche i materiali utilizzati. Se si pensa che un pavimento di legno può passare dai 22 euro al mq, per un parquet in rovere con uno spessore nobile di 2,5 mm, a 140 euro al mq per un parquet in teak massello con spessore nobile di 4,5 mm, si fa in fretta a immaginare quanto incide la scelta dei materiali nel preventivo dei costi. Va detto, comunque, che questa è l’occasione giusta per osare di più e sfruttare così gli incentivi che, di fatto, dimezzano il costo della ristrutturazione casa.
Quando si fanno i conti, per bilanciare i costi della ristrutturazione al mq si possono anche diversificare i materiali. Per esempio, puoi bilanciare le spese scegliendo pavimenti diversi per le differenti zone della casa. Cucina e bagno hanno bisogno di materiali resistenti, la prima perché è una stanza molto trafficata, vissuta e a rischio macchie, i bagni perché devono essere resistenti a umidità e acqua. In soggiorno e in camera da letto puoi scegliere soluzioni più ricercate tra le tante in commercio, dal parquet al gres porcellanato in grado di riprodurre fedelmente colori ed effetto materico di legno, pietra e cemento.
Oltre al costo del materiale scelto per il pavimento che, in caso di gres porcellanato spazia dai 10 euro a 80 euro al mq, bisogna calcolare il costo della posa che, come detto, fluttua parecchio in base alla zona geografica.
Attenzione: durante il sopralluogo, le imprese che fanno il preventivo devono valutare diverse possibilità. Chiedi se si può applicare il nuovo pavimento sul vecchio, se bisogna demolire il vecchio insieme al sottofondo, se basta rimuovere una parte del massetto o tutto. Queste decisioni incidono sul costo della ristrutturazione e comportano un aumento delle spese di demolizione e smaltimento.
Anche gli infissi possono avere un peso rilevante nel calcolo dei costi di ristrutturazione di casa. Tieni conto, però, che i serramenti di qualità concorrono a migliorare l’isolamento termico e acustico della casa. La spesa per la sostituzione degli infissi può godere delle agevolazioni al 50% previste dall’Ecobonus (per una spesa massima di 60.000 euro), oppure può rientrare negli incentivi per la ristrutturazione casa previsti dal Bonus Casa 2022 con un tetto di spesa di 48 mila euro. Se poi la sostituzione si accompagna a lavori importanti, come l’isolamento termico dell’involucro dell’edificio o la sostituzione degli impianti di climatizzazione per esempio, allora può rientrare nel superbonus 110 per cento.
Attenzione: da Leroy Merlin puoi avere direttamente lo sconto in fattura sull’acquisto di finestre su misura e Velux.
Veniamo adesso ai bonus ristrutturazione casa 2022. Anche quest’anno puoi usufruire degli incentivi di ristrutturazione casa che danno accesso alle detrazioni fiscali del 50%. E se fai dei lavori di ristrutturazione casa che migliorano l’efficienza energetica, puoi beneficiare dell’Ecobonus. Trovi tutte le spiegazioni approfondite nella nostra guida al Bonus casa 2022.
Attenzione: ricordati che puoi chiedere la detrazione anche per fatture emesse dai professionisti che seguono i lavori di ristrutturazione.
Se preferisci “monetizzare” subito e in un'unica soluzione i vantaggi delle agevolazioni, ti conviene approfittare dello sconto in fattura invece di ricorrere alla cessione del credito (che richiede il pagamento di una piccola percentuale) o la detrazione in rate annuali.
Per avere diritto agli incentivi sui lavori di ristrutturazione devi pagare ogni fattura con il bonifico parlante, dove va indicata chiaramente la causale con anche il riferimento normativo che può essere “Legge 296 del 2006” nel caso il bonus si riferisca alla detrazione al 65% o “Art. 16-bis DPR 917/1986” per le detrazioni al 50% e al 36%. Attenzione: il bonifico va effettuato dalla stessa persona a cui è intestata la fattura della ristrutturazione edile e deve indicare il codice fiscale. E bisogna sempre indicare la partita iva della ditta destinataria del bonifico.
Prima di pensare alla documentazione da preparare, trovi tutte le info nella nostra guida su permessi e documenti, bisogna nominare il direttore dei lavori e il responsabile coordinatore della sicurezza.
Nel caso in cui il costo dei lavori di ristrutturazione tocchi i 100mila euro oppure se c’è più di un’impresa a eseguire i lavori (cosa che accade nella maggior parte dei casi), devi nominare il coordinatore della sicurezza sui cantieri. Lui ha il compito di redigere il Piano della Sicurezza sui Cantieri (PSC) e di inviare la Notifica Preliminare alla Asl territorialmente competente. Attenzione: il coordinatore della sicurezza deve essere abilitato e diverso dal direttore dei lavori.
Il direttore dei lavori invece monitora lo svolgimento dei lavori in cantiere: di solito si dà l’incarico a chi esegue il progetto, ma può anche essere un altro professionista esterno, basta che non abbia legami con la ditta responsabile dei lavori. Una volta assegnati gli incarichi, il tecnico si occuperà di comunicare l’inizio dei lavori al Comune, redigendo la Cila o la Scia in base alle tipologie di intervento. Attenzione: rispettare tutta la normativa è indispensabile per potere accedere al bonus ristrutturazione casa. Se, per esempio, per ottenere gli incentivi sulla ristrutturazione casa presenti fatture di ditte diverse, però non sei in possesso del PSC, non solo vai incontro a sanzioni ma non ottieni nemmeno l’accesso a bonus e detrazioni fiscali.
Adesso che hai chiaro tutta la panoramica, puoi approfondire l’aspetto pratico e scoprire quali sono e come funzionano le fasi che caratterizzano i lavori di ristrutturazione di una casa.
salve ,io ho una cila aperta per lavori di manutenzione straordinaria,oggi sono stato in un vostro negozio e mi è stato spiegato che posso usufruire del ecobonus x acquisto e installazione caldaia,la mia domanda ora è avendo un impresa che mi esegue i lavori se fate voi installazione serve notifica usl ed indicazione nella cila di un vostro intervento? a questa domanda il vostro incaricato mi ha risposto che nn serve assolutamente nullae che avreste fatto tutto
la mia inpresa svolge i lavori ,nello stesso periodo voi fate installazione caldaia ,come funziona per gli adempimenti in materia di sicurezza?
C’è chi non se ne preoccupa e poi ne paga le spese, e chi invece è assillato dal timore di non avere tutti i permessi per ristrutturare casa. Negli anni sono state semplificate le pratiche e gli iter da seguire, ma in ogni caso è necessario fare comunque molta attenzione alla questione burocratica quando si progetta di ristrutturare casa.
Per dormire sonni tranquilli, non incappare in multe salate o vedersi negare l’accesso ai bonus e alle agevolazioni fiscali sulla ristrutturazione casa i documenti devono essere in ordine e completi. Quindi, anche se ti affidi a uno o più professionisti per la gestione di documenti e permessi, visto che il responsabile rimani comunque tu, è bene conoscere perfettamente ciò che va fatto. Ti serviranno una serie di permessi e autorizzazioni per ristrutturare casa che variano in base al tipo di intervento che intendi effettuare. Vediamo quali.
Vuoi ristrutturare casa? Ecco i documenti da preparare-Edf
Uno dei cosiddetti permessi per ristrutturare casa è la Cila, da consegnare in Comune quando i lavori non prevedono le parti strutturali dell’edificio. In pratica, si presenta la Cila, quando si tratta di lavori di manutenzione straordinaria come:
Per tutte le altre opere di ristrutturazione in casa i documenti sono la Scia o il Permesso di costruire. In sostanza, serve la Scia al posto della Cila, quando si interviene su elementi strutturali (come pilastri, muri portanti, travi e solai) o si cambia la destinazione d’uso. Dovrai affidare il compito di redigere il progetto a un Ingegnere che deposita i calcoli strutturali all’Ufficio del Genio civile (ufficio dove vengono depositati i calcoli strutturali).
Infine, c’è il Permesso di Costruire, che è una pratica più complessa e che, a differenza dei precedenti cosiddetti permessi per ristrutturare casa, effettivamente richiede al Comune l’autorizzazione a procedere a nuove costruzioni, sopraelevazioni, ampliamenti o opere di ristrutturazione pesante.
Attenzione: Per accedere agli incentivi fiscali per la riqualificazione edilizia, quindi l’Ecobonus per l’efficientamento energetico, il Sisma Bonus per la messa in sicurezza sismica e il Superbonus, prima dell’inizio dei lavori bisogna presentare in Comune la Relazione Tecnica ex legge 10. Si tratta di una relazione energetica che contiene calcoli, verifiche e dati essenziali per la definizione dei lavori preposti al contenimento del consumo energetico. Può essere redatta solo da professionisti abilitati: ingegneri, architetti, geometri e periti edili.
I permessi per ristrutturare casa variano in base ai lavori da fare-Izibyedf
La buona notizia è che non sempre è necessario inviare la comunicazione di inizio lavori. Ci sono molti interventi cosiddetti di “edilizia libera”, per i quali non devi fornire documenti per ristrutturare casa. Ecco quali sono opere:
Come vedi, i principali documenti per ristrutturare casa sono pochi, A questi si può aggiungere la necessità di documenti sulla sicurezza o certificazioni per quanto riguarda l’efficientamento energetico. Trovi tutte le informazioni che ti interessano nel nostro Vademecum sulla ristrutturazione di casa.
Alla base del successo di qualsiasi lavoro c’è sempre tanta organizzazione. Avere le idee chiare sullo sviluppo di un progetto, conoscere tutte le sue fasi è importantissimo e, quando bisogna ristrutturare casa, lo è ancora di più. Se non vuoi ritrovarti nel caos, con il cantiere bloccato o con ritardi a domino, dovrai seguire una sequenza logica e capire bene come funzionano i diversi passaggi, tutti legati tra loro.
Ci sono varie fasi ristrutturazione casa che è importante rispettare. Quindi, dopo aver terminato tutta la parte che precede le fasi edilizie (dalla documentazione necessaria ai consigli per la selezione di tecnici e imprese) spiegate nel dettaglio in questa guida completa per ristrutturare casa, si entra nel vivo delle operazioni. Vediamo insieme di capire quali sono i diversi momenti da affrontare qual è la successione dei tempi necessari e di tutti i passi per ristrutturare casa facilmente.
Vuoi sapere in che modo procederanno le operazioni di cantiere? Ecco le fasi ristrutturazione casa:
Fasi ristrutturazione casa: 5 step imprescindibili - lemieuxdisant
La prima fase è quella della demolizione con smaltimento delle macerie. Tolti gli arredi, in base al tuo progetto ci possono essere diverse cose da rimuovere, come sanitari, porte e infissi , rivestimenti e/o intonaco dai muri, pavimenti vecchi da sostituire. Non solo: il progetto per ristrutturare casa può prevedere anche la demolizione di muri divisori, l’eliminazione di controsoffitti e anche la rimozione di impianti che si vogliono sostituire. Tutto ciò avviene nella prima fase di ristrutturazione così da effettuare subito tutto lo smaltimento delle macerie e avere pronta la casa che, come una tela bianca, è pronta per dare vita a un nuovo quadro.
Demolisci e smaltisci le macerie - Pexels
La seconda fase della ristrutturazione è quella delle opere edili, che si possono realizzare solo quando il cantiere è stato liberato. Prima si procede con la realizzazione di eventuali nuovi muri, che possono essere tramezzi in mattoni oppure in cartongesso. Questo è il momento per creare anche i vani destinati ai controtelai murati nei tramezzi per agganciare le porte a battente, e tutte le opere necessarie per alloggiare lo scrigno per le porte scorrevoli a scomparsa. Si fa la stessa cosa anche nel caso si debbano installare nuove finestre e nuovi cassonetti per le tapparelle elettriche.
Procedi con le opere edili - Pexels
La terza fase dei lavori per ristrutturare casa si concentra sugli impianti. Anche in questo caso, in base al progetto, può essere che tu debba rifare uno o tutti gli impianti principali che sono:
Prima di cominciare, è sempre bene avere le idee chiare sul risultato finale e farsi disegnare da chi segue il progetto (architetto o geometra) la collocazione dei punti luce e delle prese. Ovviamente, è meglio avere già deciso la disposizione dei mobili, così da non ritrovarsi con scatole di derivazione e frutti in posizioni scomode.
Oltre all’elettricista, in questa fase della ristrutturazione entra in cantiere anche l’idraulico. Se nel ristrutturare casa si rifanno i bagni, può essere necessario sostituire i tubi dell’acqua e quelli di scarico. L’idraulico si occupa anche di installare la nuova caldaia così come l’impianto di riscaldamento da rinnovare.
Pensare all'impianto del gas in casa è un intervento che riguarda la revisione, l'aggiornamento o la sostituzione delle tubature e delle apparecchiature che trasportano e utilizzano il gas domestico. Quindi, caldaie, fornelli, scaldabagni, e impianti di riscaldamento.
La ristrutturazione dell'impianto di riscaldamento consiste nel rinnovamento o miglioramento del sistema utilizzato per riscaldare gli ambienti della tua casa. L’obiettivo è quello di migliorare l'efficienza energetica, la sicurezza, e ridurre i costi operativi.
Come puoi intuire, questo è il momento dove sul cantiere si avvicendano e affiancano diverse imprese che devono collaborare tra loro. Ricordati che per avere più imprese che intervengono in cantiere bisogna prima mettersi in regola con le norme di sicurezza previste dalla legge (dlgs 81/2008), ovvero la redazione del PSC (piano di sicurezza e coordinamento). Questo documento lo prepara in fase di progettazione il coordinatore per la sicurezza che devi nominare tu, e che non può essere la stessa persona incaricata come direttore dei lavori. Fai attenzione: non puoi e non devi fare a meno del PSC, anche perché è un documento da fornire per richiedere la detrazione fiscale prevista dal Bonus Casa. Se sei interessato ai Bonus edilizi, ecco tutte le agevolazioni per la casa che si potranno chiedere nel 2024.
Pensa agli impianti -Akadia
Dopo tutte queste fasi di ristrutturazione casa l’ordine lavori giunge all’ultima tappa. Muratori e imbianchini tornano a essere i protagonisti dei lavori di ristrutturazione e possono riprendere le opere edili così da rendere l’abitazione pronta per le finiture. Si chiudono le tracce, si mette l’intonaco, si posano pavimenti e rivestimenti e si passa alla pittura. A questo punto si ultimano anche i lavori per completare gli impianti, mettere i sanitari, installare termosifoni e split. Una volta che tutte le finiture sono terminate, non resta che montare le placchette dell’impianto elettrico, installare le porte e aggiungere i battiscopa.
Organizza i dettagli - Pexels
Tutte le fasi della ristrutturazione casa sono completate. Dopo una bella pulita potrai dedicarti ad arredare la tua casa. Non farlo subito, però. Non prima di avere controllato ogni dettaglio della ristrutturazione insieme all’architetto o al geometra che ha seguito i lavori. Devi assicurarti che non ci siano piccoli difetti, ritocchi o errori da correggere. Perché questo può capitare spesso. Quindi, prima di saldare i conti, verifica sempre che le imprese non debbano fare le opportune correzioni, immediatamente. Solo successivamente effettua il saldo di tutti i lavori di ristrutturazione della tua nuova casa.
Ultimo step? Quello della scelta dei mobili che dovranno essere perfettamente legati allo stile del tuo arredamento. Per avere maggiori informazioni puoi leggere l’approfondimento su Come arredare la casa con il bonus mobili 2024.
Controlla il risultato finale - Pexels
Sempre in tema di pagamenti ti diamo un consiglio: prevedi un contratto con diversi step di pagamento, ad esempio: 30% acconto, 30% a metà dei lavori completati, 30% a fine lavori, e saldo del restante 10% al collaudo.
Attenzione: fatti sempre consegnare dalle imprese le certificazioni degli impianti installati. Sono indispensabili anche solo per poter affittare l’appartamento e non può fornirle nessun altro al di fuori della ditta che ha eseguito i lavori.
Ultimi consigli pratici per la ristrutturazione della casa - Pixabay
Ora che ti sono chiari tutti i passi per ristrutturare casa e l’ordine dei lavori da seguire, prova a controllare se sai tutto in materia di Bonus casa 2024. Hai altre curiosità o suggerimenti? Iscriviti alla nostra Community.
Il bonus casa 2022 conferma parecchi incentivi per la ristrutturazione casa. Anche per quest’anno quindi c’è la possibilità di rimodernare l’abitazione e godere delle detrazioni. Qualcosa è cambiato rispetto al passato, per impedire l’accesso a chi vuole commettere frodi. Ma le opportunità restano aperte a chi effettivamente vuole rinnovare l’immobile e aumentarne il valore. Insomma, ristrutturare casa con gli incentivi diventa doppiamente interessante se consideri che si rientra di parte delle spese sostenute e ci si trova in mano un’abitazione che, messa in vendita o in affitto, frutta da subito molto di più. Qui ti spiego come usufruire delle agevolazioni e quali sono i bonus per la ristrutturazione casa ai quali puoi accedere direttamente nei negozi Leroy Merlin per avere subito lo sconto in fattura.
Come ottenere gli incentivi per ristrutturare casa
Confermato il Superbonus 110% anche nel 2022 con una serie di specifiche. Si applica ai lavori di efficientamento energetico, alla realizzazione del cappotto termico, all’installazione di impianti fotovoltaici e alle strutture per ricarica di veicoli elettrici. Confermata anche la proroga ai condomini per i 3 anni successivi, ma con una crescente riduzione delle agevolazioni per la ristrutturazione casa del 70% nel 2024 e del 65% nel 2025. Anche le case unifamiliari possono godere del Superbonus per il 2022, a condizione che entro il 30 giugno lo stato di avanzamento lavori sia almeno del 30%.
Tra le agevolazioni per la ristrutturazione casa anche il bonus per il fotovoltaico-Ispirazione Leroy Merlin
I tuoi lavori non rientrano nel Superbonus 110? Con grande sollievo di tutti la Legge di Bilancio fino al 2024 riconferma l’Ecobonus. Permette gli incentivi per i lavori di ristrutturazione che hanno l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica della tua abitazione. Questo significa che c'è tutta una serie di agevolazioni per la ristrutturazione casa con detrazioni che vanno dal 50 al 65% proprio per quegli interventi di efficientamento energetico che non rientrano nel Superbonus 110. Tra le spese ammesse dall’Ecobonus 2022 e da tutti quei bonus per i lavori di ristrutturazione casa specifici trovi il bonus tende da sole, il bonus infissi e il bonus caldaia. Queste sono agevolazioni di cui puoi godere subito, nei negozi Leroy Merlin. Infatti, con l’acquisto di finestre, Velux, tende da sole e caldaie a condensazione puoi avere lo sconto in fattura.
L’elemento principale dell’impianto a gas è la caldaia, perché lì avviene la produzione di calore e che si diffonde in tutta la casa attraverso l’acqua riscaldata. Per migliorare il riscaldamento e renderlo più efficiente ti conviene approfittare degli incentivi per la ristrutturazione casa e installare una caldaia a condensazione. A differenza di quella tradizionale, la caldaia a condensazione utilizza anche il calore dei fumi di scarico prodotti dalla combustione per il riscaldamento dell’acqua. In pratica, con la stessa quantità di gas, si ha un rendimento energetico maggiore e un risparmio doppio: energetico ed economico. Grazie al Bonus Casa 2022 con Leroy Merlin puoi acquistare la caldaia a condensazione adatta ad ogni tua esigenza e risparmiare dal 50 al 65 per cento con lo sconto in fattura. Stesso discorso per la sostituzione dei vecchi infissi che, se fatta con Leroy Merlin, permette lo sconto direttamente in fattura del 50 per cento. Un’ottima opportunità, visto che cambiare le vecchie finestre con nuovi serramenti su misura e Velux, dai profili anti-spiffero e doppi vetri, significa riqualificare l’abitazione e risparmiare sul riscaldamento. Un bel risparmio energetico si ha anche quando si può moderare l’uso dell’aria condizionata perché le tende da sole abbassano la temperatura in casa in estate. Da Leroy Merlin puoi scegliere tra tanti modelli adatti a ombreggiare balconi, terrazzi e verande, la soluzione più adatta e applicare le agevolazioni del bonus casa direttamente allo sconto in fattura.
Tutti gli incentivi ristrutturazione casa per cambiare infissi, caldaia e tende-Ispirazione Leroy Merlin
Con la Legge di Bilancio 2022, il governo ha confermato fino al 2024 il Bonus per ristrutturazione casa che include anche il Bonus condizionatori. In questo caso l’agevolazione per la ristrutturazione casa consiste nella possibilità di detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Chi non vuole usufruire della detrazione Irpef, può scegliere in alternativa la cessione del credito o lo sconto in fattura.
● Per quanto riguarda gli incentivi per ristrutturare casa, anche per il 2022 puoi utilizzare il bonus mobili che ti permette di arredare la casa ristrutturata e di godere di una detrazione del 50% sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici in classe A (A+ per i forni). Con la Legge di Bilancio, il bonus è di 10.000 euro per il 2022, mentre scenderà a 5.000 euro per i due anni successivi.
● Tra i bonus casa 2022, trovi anche il bonus idrico detto anche bonus doccia e rubinetti da utilizzare nella ristrutturazione casa dei bagni. Puoi avere fino a 1.000 euro di rimborso per le spese sostenute per la sostituzione di:
sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto;
rubinetti, soffioni e colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato.
Attenzione perché ci sono 20 milioni stanziati per questo incentivo che si può chiedere per un solo immobile e una volta sola: vale la regola del chi primo arriva.
● Se, poi, vuoi razionalizzare il consumo di acqua potabile, puoi usufruire di un credito di imposta del 50 per cento (fino a 500 euro) di quanto speso per acquisto e l’installazione di sistemi filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica.
Prorogato anche il bonus facciate che, però, non gode più del bonus sul 90 % bensì sul 60 % della spesa sostenuta.
Tra i Bonus Casa 2022 c'è anche il bonus idrico- Ispirazione Leroy Merlin
Buone notizie anche per chi desidera sistemare balconi, terrazzi e giardini privati e condominiali con opere come impianti di irrigazione, la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. In questo caso è possibile accedere a un piccolo bonus per la ristrutturazione casa che prevede una detrazione IRPEF del 36% sulle spese sostenute. Siccome il limite di spesa fissato per il Bonus Verde è 5.000 euro, si possono recuperare fino a 1.800 euro (che sono il 36% di 5.000 euro), dilazionate in rate di 10 anni che decorrono dall’anno in cui si effettua la spesa.
Il Sisma bonus, cioè l’agevolazione per ristrutturare case e mettere in sicurezza gli edifici, ha aliquote diverse in base alla zona sismica e alla tipologia d’immobile. Per i condomini l’incentivo va dal 75 all’85%, mentre per le case unifamiliari varia dal 50 al 70 per cento.
Infine, bisogna avere un ISEE non superiore a 40mila euro annui e meno di 36 anni, per godere delle agevolazioni non sulla ristrutturazione bensì sull’acquisto della prima casa. Questo incentivo permette l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale. In caso di acquisto soggetto a Iva, invece, si ha diritto a un credito d’imposta pari a quanto corrisposto in relazione all’acquisto.
Il bonus verde ti permette di fare migliorie nel giardino di casa- Ispirazione Leroy Merln
Vuoi altre informazioni per chiarirti le idee anche sugli altri aspetti che caratterizzano la ristrutturazione di un’abitazione? Leggi un utile riepilogo nel nostro Vademecum sulla ristrutturazione casa: trovi tanti suggerimenti e chiarimenti su documenti, sicurezza, e i passi per ristrutturare casa.
Non esiste una formula fissa per arredare la camera perfetta. Il miglior modo per scegliere le decorazioni della camera da letto è seguire l’obiettivo principale che dovrebbe averti guidato nell’arredamento della stanza: realizzare un ambiente che favorisce relax e notti riposanti. Indipendentemente dallo stile personale e dal budget, una volta collocato l’arredo indispensabile, puoi passare a inserire tutti quegli elementi che, pezzo dopo pezzo, costruiscono un ambiente intimo progettato secondo i tuoi gusti. Puoi concentrarti su una tavolozza di colori neutri, che hanno il merito di essere ariosi, oppure orientarti sulle palette dei blu o dei verdi, riposanti e di grande impatto. Accompagna la tua decisione con un pizzico di creatività che aiuta a personalizzare la ricerca degli oggetti per la tua camera da letto e a renderla un angolo accogliente.
La ricerca di oggetti per la tua camera da letto ti permette di personalizzare l'ambiente - Idea Leroy Merlin
Quando si pensa a quali oggetti mettere in camera da letto per regalare colore e carattere, non sempre si dà la giusta importanza al tappeto. Eppure una camera senza tappeto sembra sempre fredda e poco invitante. Invece, la capacità di dare un’impronta alla personalità della stanza sono notevoli, soprattutto quando si sceglie un tappeto di grandi dimensioni capace di catturare l’attenzione con la sua fantasia e i suoi colori. Per un risultato elegante e mai banale, io ti suggerisco di prendere come riferimento le pareti. Puoi puntare su un tappeto che riprende le tonalità dei muri in una chiave più vivace oppure su una fantasia di geometrie che riprende la decorazione alle pareti. Questa scelta è perfetta soprattutto se al muro hai la carta da parati, grande regina delle decorazioni in camera da letto.
A completare il look, ci pensano i tessuti e gli altri oggetti in camera da letto. Un letto con i soli due cuscini classici può sembrare un po' scarno e vuoto, quindi abbonda con i cuscini colorati e di diverse dimensioni, che riprendono le tonalità della stanza.
Un grande tappeto arreda con stile più di mille oggetti la camera da letto - Idea Leroy Merlin
I quadri sono oggetti decorativi che in camera da letto non possono mancare, perché diventano l’espressione del tuo stile personale. Puoi scegliere grandi dipinti, stampe astratte o foto in bianco e nero per rendere ancora più accattivanti le pareti della camera. E soprattutto puoi giocare con le cornici per sottolineare lo stile dell’arredamento. Dalle cornici barocche,
che portano il tocco luxury nella camera glam, alla semplicità delle cornici in legno che sottolineano l’amore per le tonalità neutre e la passione per uno stile naturale, ci sono un’infinita di possibilità di colori e finiture che rendono le cornici veri e propri oggetti decorativi per la camera da letto.
Non dimenticare gli specchi. Ammettiamolo: uno specchio a figura intera o un grande specchio sopra la cassettiera è un accessorio che offre un’elegante decorazione in qualsiasi camera da letto. Aggiunge un tocco di glamour e rende la tua stanza visivamente più aperta e ariosa.
Gli specchi sono oggetti che in camera da letto portano luce e atmosfera- Idea Leroy Merlin
Anche ricevere molta luce naturale è piacevole, in camera non si può fare a meno delle tende in tessuto naturale che assicurano la privacy e hanno anche la funzione di decorazioni da camera da letto. Puoi scegliere quelle a trama sottile e che filtrano la luce del sole, oppure quelle oscuranti. Per un approccio più vivace, invece delle tinte neutre, opta per quelle che riprendono i colori del tappeto dei cuscini e degli altri oggetti della camera da letto.
Se vuoi sentire lo spazio davvero tuo, metti in mostra i colori e gli oggetti decorativi che per te hanno un significato. Ti divertirai ad aggiungere più personalità alla tua stanza e a scaldare con un senso di comfort familiare. Pensa ai libri e ai flaconi di profumo preferiti, alle ceramiche che ti piacciono e a cestini e scrigni portagioie. Sono tutti perfetti oggetti decorativi in camera da letto. Puoi esporli sulla cassettiera o sistemarli su mensole originali o scaffali a giorno, così da riprodurre un'atmosfera accogliente e vissuta.
Una mensola di design per mettere in mostra gli oggetti decorativi della camera da letto- Idea Leroy Merlin
Infine cura l’illuminazione: le lampade sono ottimi oggetti decorativi straordinari in camera da letto. Progetta un'illuminazione diversificata, ma dall'estetica coordinata. La lampada a soffitto può essere minimale e moderna oppure puoi scegliere una
lampada scenografica di grande impatto. Adotta lo stile che più si addice e poi mantienilo per gli altri punti luce coordinati . Come decorazioni da camera da letto ti serviranno: una lampada da terra in un angolo accanto a una poltroncina, una lampada da tavolo sulla cassettiera e poi le luci di lettura da tenere sui comodini o appese alla parete come eleganti applique, degne di una camera di hotel 5 stelle. Questa disposizione crea un effetto decorativo che rende la camera da letto più accogliente, intima e elegante.
Lampade, applique e lampadari come oggetti decorativi di una camera da letto moderna- Idea Leroy Merlin
Come vedi non serve riempire di oggetti la camera da letto per creare un'atmosfera accogliente e personalizzata. Basta scegliere con cura quei pezzi che non possono mai mancare. Se vuoi altri suggerimenti o hai dubbi, scrivici nei commenti.
La luminosità in una casa è un fattore molto importante. La quantità e il tipo di luce influisce infatti sul nostro umore, sulla percezione degli spazi e la loro gradevolezza. L’illuminazione naturale è quella che in genere è preferita e da preferire, ma ovviamente non sempre può essere sufficiente per vivere un ambiente, neanche di giorno. Che fare allora? Se sei in cerca di soluzioni per rendere la tua casa meno buia, oggi ti indicherò come fare, senza dover per forza ricorrere a lavori impegnativi e costosi, abbattere muri o aprire finestre. Bastano infatti piccoli stratagemmi per avere una casa piena di luce!
Le tonalità chiare amplificano la luminosità di un ambiente – Leroy Merlin
Senza dubbio il primo passo per avere interni più luminosi è utilizzare colori chiari. Il pavimento è la superficie che riflette la luce che entra dalle finestre, per cui se è lucido e di una tonalità non troppo scura è già un buon punto di partenza. Nel caso invece in cui il tuo vecchio, cupo pavimento ti abbia davvero stufato, ricordati che, senza sostituirlo, hai la possibilità di sovrapporne uno più chiaro, ad esempio in SPC come il Davos effetto rovere bianco, che ha il vantaggio di essere sottilissimo e posato flottante, così da non rovinare quello sottostante. In un battibaleno, con una pavimentazione chiara, la tua casa cambierà aspetto! Non vuoi coprire il pavimento, magari perché è un bel parquet in wengé scuro? Investi in qualche bel tappeto dai toni luminosi e il gioco è fatto!
Illumina la casa con pavimenti e tappeti chiari – Leroy Merlin
Alza gli occhi dal pavimento e guardati intorno, cosa vedi? Perché se il tuo scopo è rischiarare la casa devi valutare ogni elemento. Le pareti innanzitutto, ma anche i mobili possono fare la differenza. Ma deve essere tutto obbligatoriamente bianco per avere un ambiente più luminoso? Assolutamente no, anche perché altrimenti si rischia l’effetto ospedale. Il trucco sta nel calibrare la giusta dose di colore, mantenendo comunque chiari i colori predominanti. Io ad esempio, che a casa ho molti mobili bianchi, ho scelto per le pareti un color tortora chiaro che, senza togliere luce, mette però in risalto i componenti d’arredo. E siccome al colore non rinuncio, una parete è viola: come dire che puoi anche toglierti lo sfizio di qualcosa di colorato che dia carattere all’ambiente, basta che sia circoscritto ad una zona limitata. In alternativa puoi scegliere per le pareti una pittura a effetto perlato o metallizzato, che dia alla stanza dei colpi di luce, o una carta da parati a base chiara, ma con una trama particolare per un tocco di stile.
Gioca su toni chiari di mobili e pareti per un ambiente colorato, ma luminoso – Leroy Merlin
Passiamo ora a esaminare tutto ciò che impedisce alla luce di entrare in casa e di raggiungere ogni ambiente. Le tende innanzitutto: l’ideale è scegliere tessuti ovviamente chiari, ma soprattutto dalla trama leggera che lasci passare una buona dose di luce, come la Aspect, garantendo allo stesso tempo la tua privacy. Per illuminare stanze o angoli della casa che rimangono un po’ ‘tagliati fuori’ dalle finestre, ci sono poi altri piccoli trucchi. Ad esempio potresti sostituire una o più porte con altre interamente vetrate, come la Oxford, o anche solo parzialmente, come la Sati, così che la luce passi da un ambiente all’altro. Tieni presente poi che per separare due zone funzionali della casa non ci sono solo i muri a tutta altezza. Potresti tenere vetrata una porzione in alto, o meglio ancora utilizzare una intera parete in vetrocemento, o vetromattone; manterresti così le caratteristiche di isolamento termico e acustico, lasciando filtrare la luce. So che di solito siamo abituati a pensarlo solo in bagno, ma la grande varietà che trovi oggi a catalogo ti permette invece di creare quinte scenografiche dal grande impatto visivo, anche in soggiorno. E che ne diresti di un elegante paravento in metallo o in legno? Ripara quando vuoi privacy e quando non serve lo chiudi!
Porte e pareti vetrate per lasciar passare la luce – Leroy Merlin
Infine non possiamo che parlare dell’illuminazione artificiale, altrettanto importante per creare un impatto funzionale e gradevole in ogni ambiente. Non c’è niente di più fastidioso e sconfortante, infatti, che fare le cose in casa con la luce sbagliata! Ogni attività e ogni stanza ha bisogno della giusta lampada, che può diffondere una luce diffusa o mirata, diretta o schermata, calda o fredda a seconda del suo utilizzo. Consigli dettagliati li trovi nella nostra guida “Come scegliere l’illuminazione per interni", davvero esaustiva da tutti i punti di vista; ti aiuta a scegliere le lampade in base al tipo di luce, all’estetica, all’uso, alla stanza e persino al consumo. Perché è sempre più un argomento imprescindibile, sia per l’ambiente, sia per le nostre tasche. E’ quindi molto importante, quando acquisti una lampadina, saper capire ad esempio la differenza tra ‘watt’ e ‘lumen’ e quale consuma di più tra Led, fluorescente, alogena, dimmerabile o smart. Le etichette energetiche, obbligatorie per ogni apparecchio elettrico, ci indicano questi fattori, ma bisogna saperle interpretare correttamente, anche perché i criteri sono cambiati nel 2021. Leggi la nostra guida e diventerai un esperto, non solo di illuminazione, ma anche di green economy!
Scegliere le lampadine giuste, per la casa e l’ambiente – Leroy Merlin
Spero di averti dato consigli utili per far entrare la luce nella tua casa con facilità e senza grossi interventi. Facci sapere com’è andata e se hai trovato qualche altra buona idea, siamo tutt’orecchie!
La veranda è lo spazio pavimentato che estende gli interni di casa verso il giardino: può essere aperta o chiusa da vetrate (in questo caso la possiamo chiamare anche giardino d’inverno), ma deve essere coperta e direttamente connessa agli ambienti indoor attraverso una o più porte-finestra. È un vero e proprio spazio-filtro tra la casa e il giardino ed è preziosissimo perché ci protegge da qualsiasi condizione meteorologica, consentendoci quindi di vivere il giardino in tutte le stagioni. Se poi è arredata al meglio, allora diventerà sicuramente il rifugio perfetto dove riposarsi dalle fatiche quotidiane. Siete pronti per lasciarvi ispirare e trovare lo stile più adatto per arredare la vostra veranda?
Ispirazioni per arredare la veranda – Leroy Merlin
Se la nostra veranda è chiusa, magari da ampie vetrate scorrevoli, possiamo trasformarla in un vero e proprio salottino dove non manca niente per sentirsi tranquilli e coccolati. Possiamo scegliere delle attualissime poltroncine in acciaio e rattan sintetico complete di morbidi cuscini e appoggiarle su un tappeto a decoro geometrico. Aggiungendo dei futon da pavimento e tante piante che potremo anche appendere al soffitto, creeremo con poche mosse un ambiente trendy e accogliente dal gusto contemporaneo.
Idee per arredare la veranda in stile moderno – Leroy Merlin
Se vogliamo abbellire una veranda aperta e abbiamo la fortuna di vivere in una zona dal clima tipicamente mediterraneo, possiamo coprirla semplicemente con un pergolato fiorito e arredarla in stile provenzale: con un comodo salotto in rattan sintetico color corda e dei cuscini azzurri in lino richiameremo subito i colori della soleggiata regione francese! Vogliamo aggiungere il dettaglio che completa l’atmosfera? Mettiamo vicino al salotto qualche sedia in legno bianco anticato…e l’indiscussa eleganza francese sarà il tocco vincente della nostra bellissima veranda!
Idee per arredare la veranda in stile provenzale – elblogdeldecorador
Per arredare la nostra veranda in stile shabby, come colore dominante possiamo scegliere il classico bianco anticato oppure osare con l’accattivante verde celadon, sfumatura molto apprezzata in Asia perché vicina al colore della giada. Con una pavimentazione originalissima in graniglia basterà aggiungere un set in metallo composto da due sedie pieghevoli e un tavolino rotondo per ottenere l’effetto “trasandato elegante” che contraddistingue lo stile shabby. Se abbiamo una parete disponibile, installiamo anche una vasca in ghisa decorata e usiamola come vaso per romantici bouquet di raffinatissime peonie.
Ispirazioni per arredare la veranda in stile shabby – pinterest
In una casa di campagna non può certo mancare la veranda con pergolato in legno coperto da rigogliose piante rampicanti: qui un semplicissimo tavolo fratino e delle sedute informali in tronchi di rovere grezzo modelleranno l’area pranzo più easy e confortevole che ci sia. In effetti non serve molto di più quando siamo immersi nella natura…ma se proprio vogliamo aggiungere il tocco trendy, scegliamo qualche raffinatissima poltroncina in legno di olmo: sarà il dettaglio decisivo che ci incoronerà “re e regine di stile”!
Ispirazioni per arredare la veranda in stile rustico – Leroy Merlin
Preferiamo l’anticonvenzionale mix and match dello stile boho? Allora rendiamo accogliente e confortevole la nostra veranda con un divano da giardino in pallet e morbidi cuscini color crema poi aggiungiamo degli sgabelli in juta intrecciata (che all’occorrenza si possono anche trasformare in pratici side tables) e un ampio tappeto beige. Non dimentichiamo di ricavare l’angolino tutto per noi, dove una poltrona sospesa o un dondolo da giardino ci faranno sentire come gli artisti dell’Ottocento che hanno dato vita a questo stile ancora oggi tanto amato!
Ispirazioni per arredare la veranda in stile boho – pinterest
Sono riuscita a ispirarti? Hai trovato l’idea giusta per arredare la tua veranda? Scrivilo qui nei commenti e se hai qualche domanda particolare, sarò ben felice di aiutarti.