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Vivi la tua passione per la casa e il giardino, scopri le ultime tendenze di stile e trova nuovi spunti per i tuoi progetti con gli articoli della nostra redazione.

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MaraLocatelli
Sostenitore
31/05/22-10:27(modificato il 12/08/24-16:25)

Siamo in tanti a scegliere l’arredamento etnico moderno per una casa che mantiene vivi sogni e ricordi di viaggio. Quando è obbligato a fermarsi, chi ama viaggiare sente la nostalgia dei luoghi visitati. Nel cuore e negli occhi rimangono impressi istanti e colori, ma in casa non deve mancare l'atmosfera esotica che suscita emozioni uniche alle quali si fatica a rinunciare. Ognuno attinge allo stile etnico preferito, adotta i colori che desidera e i materiali che più ama, perché l’obiettivo è quello di reinterpretare la tradizione delle culture esotiche con gusto personale. Solo così si può ottenere una casa in stile etnico di grande fascino e dal look unico. Ceste e tappeti decorano casa in stile etnico: messicano o africano, scegli tu - Shelterness

I colori e materiali di una casa etnica

Parliamo di arredamento stile etnico ma in genere a cosa ci riferiamo? Dipende: a volte la voglia di evasione ci spinge verso i colori e i materiali dei paesi nel cuore dell'Africa, dove dominano le tonalità che, dal giallo al terracotta, passano per arancio, rosso e marrone. Il legno è protagonista dei mobili, accompagnato datappeti in juta, mobili in rattan, complementi in sisal, lampade in bambù e foglie di banano. Una casa etnica che evoca l’atmosfera della savana, come questo soggiorno open space, ha bisogno di accessori decorativi di grande impatto. I tessuti animalier sono una caratteristica dell’arredamento stile etnico dal mood africano. Usali con equilibrio, per esempio per ravvivare divani con cuscini dai tessuti jungle da alternare a cuscini dalle fantasie geometriche o per decorare la stanza con carta da parati o fotomurali animalier che contrasta la semplice sobrietà di arredi in legno e tessuti naturali. Colori solari e fantasie jungle si fondono nella casa etnica - Idea Leroy Merlin

Idee per un arredamento etnico moderno

Anche senza cedere all’impatto vistoso dell’effetto jungle o di fantasie animalier puoi personalizzare l'arredamento in stile etnico. La tavolozza di gialli, beige, terracotta e nero offre la combinazione adatta a eleganti suggestioni di epoca coloniale nella savana. I colori richiamano il manto degli animali, la terra ricca di ferro e l’erba bruciata dal sole: spalmati nei tessuti del soggiorno, scaldano l’atmosfera senza essere invadenti. Se vuoi mantenere la parete bianca, ti basta decorarla con composizioni di carattere esotico. Mixa stampe di tramonti africani con specchi dalla cornice in paglia grezza intrecciata come foglie di banano, aggiungi qualche pianta verde, e coordina la semplicità di arredi in legno dalle geometrie minimali all’eleganza di lampade in legno che sembrano intagliate come sculture africane. Vuoi qualche idea di ispirazione e consigli per i prodotti? Guarda le ultime tendenze per una casa in stile Boho. Come personalizzare l'arredamento in stile etnico, sobrio ma caldo - Idea Leroy Merlin

Porta in casa lo stile etnico dal tocco orientale

Le tavolozze di colori per arredare una casa stile etnico variano in base all’ambientazione che desideri. Se sei attratto dalle atmosfere orientaleggianti, il mix di viola, blu, rosa e oro rispecchia i colori vivaci della via della seta. Un piccolo angolo arredato con unacarta da parati di stile etnico rosa, blu e oro, mobili semplici e complementi in fibre naturali, lampade che evocano lanterne traforate e profumatori di ambiente agli incensi valorizza lo stile etnico di una zona di casa dove lasciare vagare la mente verso mete balinesi o indiane. Cambiano colori e cambia la destinazione dell'arredamento etnico moderno dal fascino esotico - Ispirazione Leroy Merlin

L'animo green dell’arredamento stile etnico

Il modo più semplice per adeguare ai tuoi gusti lo stile etnico, senza stravolgere l’arredo, è giocare con cuscini, tessili e decorazioni. Sono loro che portano in ogni stanza della tua casa lo stile etnico personalizzato. Una caratteristica positiva dell’arredamento etnico moderno è la sua sostenibilità. La scelta di mantenere una connessione con la natura non si limita alla sola presenza delle piante, ma spazia nell’uso creativo di oggetti artigianali riciclabili. In una casa etnica trovano largo spazio i complementi di arredo di materiali naturali, meglio ancora se realizzati a mano. Cestini di paglia e ceste di giunco sono elementi iconici della casa etnica. Puoi tenerli sui mobili come utili contenitori belli da vedere e puoi anche appenderli alla parete come elementi decorativi esotici. Ci sono così tanti stili e colori che diventa facilissimo creare delle composizioni originali. Lo stesso vale per i tappeti colorati artigianali: appesi alla parete evocano i campi berberi del deserto. Stesi sul pavimento scaldano l'atmosfera e magari accanto a una iconica Butterfly Chair, simbolo dello stile etnico africano, arricchiscono l'atmosfera in ogni ambiente, dall’ingresso al terrazzo Boho, dalla camera da letto al soggiorno. Non ti resta che vedere anche le idee di questo articolo e poi provare! Piccoli dettagli di un arredamento etnico moderno dal mood africano- Ispirazione Leroy Merlin

Il bello dell'arredamento stile etnico chic, che trovi anche in questo bellissimo articolo di Elisa, è che incoraggia a mescolare e accostare colori e tendenze. Quindi, non avere paura di sbagliare abbinamento quando costruisci la composizione per rinnovare gli ambienti. Una casa etnica deve emanare calore e accoglienza. E se vuoi altri consigli o ti servono suggerimenti, non esitare a scrivere alla Home Stylist della Community o a condividere le tue idee sulla Gallery dei vostri progetti!

Tappeto Nils juta etnico in juta giallo, Ø150 cm
Cuscino INSPIRE Marrak multicolore 45 x 45 cm
Applique natura Kanel nero INSPIRE
Specchio EXOTIC tondo in acciaio naturale Ø 60 cm INSPIRE
Tappeto Kaudani 31 etnico in lana, annodato a mano, multicolore, L 156 x L 101 cm
Fotomurale Savana, beige 371 x 280 cm
ValeriaBonatti
Architetto
30/05/22-11:22(modificato)

Ridurre tutto all’essenziale, non solo gli spazi, ma gli oggetti della nostra vita. Ne saremmo davvero capaci? E a che pro? Arrivate dritte dagli Stati Uniti e dai paesi nordici, le tiny houses offrono un modo diverso di abitare, in piccolo, ma in libertà e in movimento, o magari rappresentano solo l’occasione di una casa ad un prezzo contenuto o uno spazio in più per i figli o gli ospiti. Vediamo insieme le caratteristiche di queste innovative abitazioni e chissà, alla fine potresti anche aver trovato la soluzione che cercavi da tempo! Vivere come in una favola con le tiny houses da affittare - Airbnb

Le tiny houses arrivano in Italia

Mi è sempre piaciuto tantissimo guardare le trasmissioni sulle tiny houses, vedere intere famiglie che decidono di rinunciare a quasi tutte le loro cose per portare con sé, nella loro nuova minuscola casa, solo lo stretto necessario con il preciso intento di cambiare vita ed essere più a contatto. Contatto tra loro, coi figli, con la natura, con le cose importanti, con sé stessi. Queste piccole abitazioni racchiudono in sé valori estremamente grandi. Il ‘Less is More’ dell’architettura di Mies van der Rohe, ma anche come filosofia di vita. L’attenzione allo spreco e l’ecosostenibilità, sia nei materiali di costruzione, sia nella realizzazione di un’abitazione autosufficiente e ad emissioni zero. Un grande traguardo che ora è raggiunto anche in Italia, nello specifico nella provincia di Treviso, dove vengono prodotte. Ma quanto costano queste fantastiche casette? Per avere un’idea, siamo sui 50 mila euro per una tiny house di circa 15 metri quadri. Ti chiederai, e chi ci sta in così poco spazio? La cosa incredibile e affascinante di queste abitazioni è proprio la capacità di sfruttare ogni centimetro a disposizione, anche in altezza, e non solo farci stare tutto, ma farlo in modo che il risultato sia estremamente confortevole, funzionale ed esteticamente appagante. Microcase per vivere in modo diverso nella natura – Leroy Merlin

Ma com’è possibile vivere in 20 metri quadri?

Come dicevo prima, il segreto sta nello sfruttare in modo intelligente ogni minimo spazio a disposizione, saperlo vedere (non è sempre ovvio) o saperlo inventare. Sono stratagemmi di cui abbiamo già parlato per esempio negli articoli su come organizzare i bagni piccoli, utilizzando anche le pareti per appendere cestini, contenitori, scaffali e porta oggetti. Ma senza dubbio la prima cosa da fare è un po’ di ‘decluttering’, eliminando tutto ciò che non ci serve davvero, e credi, è la parte più ostica. Passato però il primo momento del difficile distacco dagli oggetti superflui, ti stupirai per quanto dopo ci si senta leggeri e liberi e pronti a vivere anche in una tiny house! Vivere in piccolo, sfruttando bene lo spazio – Angelo Trani

Dove e come sistemare tutto in una mini casa?

I mobili giusti sono fondamentali per arredare una tiny house. Da un lato devono essere il più possibile piccoli, senza però perdere funzionalità. In bagno ad esempio scegli i sanitari mini o combinati e un lavello da appoggio; in cucina o per lavorare saranno utilissimi piani da appoggio estraibili o tavoli a ribalta, arredi cioè da tirare fuori solo quando servono e richiuderli subito dopo, per fare spazio ad altro. Ciò che ho visto spesso fare nell’arredo delle mini case è realizzare dei mobili con funzioni combinate, come quelli multiuso o gli specchi contenitore con luce integrata, oppure fatti su misura per adattarsi agli spazi di risulta e sfruttarli al meglio, come in un gioco a incastro. Cosa devi fare quindi? Tirare fuori le tue doti di bricoleur o anche solo sfoderare la tua creatività per riuscire a vedere lo spazio dove non c’è. Vuoi qualche idea? Prova a leggere il mio articolo “Casa piccola, ecco come sfruttare gli spazi”. Organizzare gli spazi nelle micro case Simone Vecchiato e Leroy Merlin

Tiny houses da affittare

Fare un cambiamento di questo tipo è un grande passo, se si tratta di una scelta di vita ecologica ed autosufficiente. In realtà però potrebbe anche essere che tu stia cercando una soluzione temporanea o che tu abbia la possibilità di edificare su un terreno di tua proprietà e voglia creare una dependance della tua casa. Oppure le mini case, con o senza ruote, sono un’ottima soluzione per viaggiare e per le vacanze, tipo roulotte, ma con robustezza e standard qualitativi ed estetici molto più alti. Micro case per ampliare i propri spazi – Simone Vecchiato

Ad ogni modo, prima di fare una scelta di questo genere potrebbe valere la pena fare una breve esperienza di prova, per capire l’effetto che fa vivere in una tiny house. Per fortuna è una soluzione che sta riscuotendo molto successo un po’ dappertutto, soprattutto se inserite in contesti particolari, tipo le case sull’albero, che ci permettono un contatto stretto e genuino con la natura. Non sarà difficile quindi trovare, in Italia o dovunque vorrai, dei mini appartamenti completi di tutto dove mettersi alla prova con questo diverso modo di abitare. Potresti pensarla come una vacanza e poi scoprire che ti calza a pennello! Tiny houses per vacanze davvero speciali - Airbnb

Desiderare e sperimentare modi diversi di vivere la casa è stata una conseguenza positiva del periodo passato di lock down. Le tiny houses possono essere un ulteriore passo avanti verso uno stile di vita ecologico, minimalista, puro e libero. Che dici, ti è venuta un po’ di curiosità? Se poi hai altre domande su queste fantastiche minuscole casette, scrivici!

Claudia M
Redattrice
30/05/22-08:34(modificato)

Negli ultimi anni, l’avocado è diventato uno dei frutti più consumati e apprezzati al mondo. Se anche tu sei un estimatore del sapore delicato ed esotico dell’avocado, sarai felice di sapere che puoi coltivarne uno in casa! La procedura da seguire è davvero semplice e non richiede particolare dimestichezza con la cura del verde. Ti spiego come piantare un avocado in vaso e come fare per far crescere la pianta sana e rigogliosa. Con le giuste cure e un po’ di pazienza il tuo avocado crescerà in salute e sarà in grado di regalarti immense soddisfazioni.

Cosa fare prima di piantare l’avocado

Ti stai chiedendo come piantare un avocado in vaso? Tutto ciò di cui hai bisogno è un seme maturo. Dal seme di un avocado, infatti, potrà nascere una pianta da sistemare in casa. La prima cosa che devi fare, dunque, è acquistare un avocado.

Estrai e pulisci il seme

Una volta acquistato l’avocado, aprilo e con molta delicatezza estrai il seme, facendo attenzione a non romperlo. Dopo averlo rimosso, puliscilo dalla polpa del frutto, senza però rimuovere la buccia marrone. Per eseguire questa operazione il consiglio è lavare il seme sotto un getto di acqua corrente. A differenza dei semi di piccole dimensioni, come quelli del limone o dei legumi, quello dell’avocado non può essere piantato nel cotone perché è più grande.

Recupera degli stuzzicadenti

Dopo aver lavato accuratamente il seme dell’avocado, asciugalo. Tieni a mente che dal lato superiore del seme spunta la piantina, mentre da quello inferiore fuoriescono le radici. Una volta individuato il lato superiore del seme, preparati a sistemarlo con la punta rivolta verso l’alto. Effettuato questo passaggio, inserisci tre o quattro stuzzicadenti all’interno del seme e sistemalo sopra un bicchiere pieno d’acqua. Ricordati di immergere il seme per metà.

Aspetta che spuntino le radici

Se esegui tutti i passaggi nel modo corretto, non ti resta altro che aspettare che fuoriescano le radici dalla parte inferiore del seme. Per favorire questa condizione, sistema il bicchiere d’acqua vicino ad una finestra per circa otto settimane. Attenzione: cambia l’acqua ogni cinque giorni circa, così da evitare la formazione di batteri, alghe e funghi che potrebbero far morire la pianta. È bene specificare che, a volte, le radici crescono in salute anche senza cambiare l’acqua. Se puoi, però, ti suggerisco di farlo. Piano piano vedrai il seme rompersi e uscire il primo germoglio.

Come piantare l’avocado

Quando il seme inizia a germogliare e raggiunge una lunghezza di circa 10 o 15 centimetri, significa che è pronto per essere piantato. Dalla scelta del vaso alla preparazione del terreno, fino alla temperatura e alla sistemazione più adatta: ecco qual è la procedura da seguire per coltivare il tuo avocado nel modo corretto.

Scelta del vaso

Per quanto riguarda la scelta del vaso, per far crescere la tua pianta in salute e favorirne lo sviluppo l’ideale è optare per un contenitore di dimensioni compatte dotato di apposito sottovaso. Generalmente, un vaso con una larghezza di diametro di circa 20 o 25 centimetri è perfetto, soprattutto se in terracotta.

Preparazione del terreno

Preparare il terreno all’interno del quale sistemare il seme con le sue radici è un passaggio molto importante. Riempi il vaso con un mix di terriccio universale e argilla espansa. L’argilla espansa deve essere utilizzata in piccole quantità e sistemata sul fondo del vaso che potrà, poi, essere riempito con il terriccio universale. L’importante è che il terreno sia sufficientemente fertile.

Dove posizionare il vaso e quale temperatura prediligere

Posiziona il vaso in un posto discretamente illuminato, senza però esagerare con l’esposizione al sole perché l’avocado, pur essendo una pianta subtropicale, è molto sensibile alla luce diretta. Il posto perfetto è a mezz’ombra, in una zona che riceve poca luce diretta al giorno. Ti consiglio di sistemare il vaso vicino ad una finestra, lontano dalle correnti d’aria. Per quanto riguarda, invece, la temperatura ideale per coltivare un avocado in vaso è preferibile mantenersi tra i 16 e i 29 °C. In fase di crescita, inoltre, cerca di evitare sbalzi termici e ventilazioni eccessive.

Prenditi cura del tuo avocado!

Irrigazione, potatura e rinvaso sono alcuni degli interventi che ti invito ad eseguire con una certa regolarità per permettere alla tua piantina di avocado di crescere in salute e non ammalarsi.

L’irrigazione

È importante assicurare alla pianta di avocado il giusto apporto idrico, soprattutto perché le sua radici saranno cresciute precedentemente in acqua. Il terriccio deve avere un pH neutro, deve essere compatto e non eccessivamente drenato. Per garantire all’avocado un’idratazione ottimale, ti suggerisco di interrare un galleggiante all’interno del vaso. Così facendo, permetterai al ricambio d’acqua di impedire la proliferazione di muffe e batteri che farebbero ammalare irrimediabilmente la tua pianta di avocado. Un’assistenza idrica severa e continua è necessaria durante i mesi più caldi dell’anno. Al contrario, durante quelli più freddi, la pianta ha bisogno di meno irrigazione. Naturalmente, molto dipenderà dal volume delle precipitazioni.

La potatura

Le piante di avocado devono essere potate anche quando vengono coltivate in casa. Ma non temere, la procedura da seguire è piuttosto semplice! Quando la pianta raggiunge i 20 centimetri, cimala di almeno 7, così da favorire la crescita di rami più robusti. A seguire, spunta l’avocado ogni 15 centimetri di crescita e pota la pianta ogni volta che lo spazio a disposizione sembra ostacolarne la crescita.

Il rinvaso

Man mano che la tua pianta cresce, è necessario rinvasarla. L’avocado ha una crescita molto rapida: generalmente, infatti, è opportuno cambiare vaso e terriccio ogni anno. Il periodo più indicato per eseguire il rinvaso è la primavera perché coincide con il periodo in cui la pianta di avocado vive il suo momento di maggiore sviluppo.

Adesso avrai le idee più chiare su come piantare un avocado e vederlo crescere in salute. Rimboccati le maniche e preparati a vedere il tuo seme trasformarsi in una magnifica piantina! Se ne hai già una in casa, condividi uno scatto con la Community! Se, invece, qualche passaggio non ti è chiaro o hai bisogno di un consiglio, lascia un commento: sarò felice di aiutarti.

GiulioM
Esploratore
30/05/22-08:24(modificato)

Hai acquistato un appartamento nel centro storico della tua città? Probabilmente, avrai a disposizione un’ampia metratura - tipica delle costruzioni risalenti agli anni ‘60 - e potrai godere della bellezza di un antico pavimento in marmo. Non sai se sostituirlo o rimetterlo a nuovo per creare una commistione perfetta tra moderno e antico? Molto dipende dallo stato in cui versa il rivestimento, dal budget che hai a disposizione e dall’effetto finale che desideri ottenere. Scopriamo quali sono i pavimenti anni ‘60 più apprezzati e diffusi, quando conviene recuperarne uno piuttosto che sostituirlo, quali sono le alternative al marmo tra cui è possibile scegliere e come abbinare questo genere di pavimento al resto dell’arredamento.

I pavimenti più in voga negli anni ‘60

Nelle case costruite tra gli anni ‘60 e gli anni ‘70, i pavimenti sono realizzati quasi tutti in marmo, un materiale elegante e ricercato. Particolarmente diffusi sono i pavimenti in graniglia, frutto di lavorazioni complesse che riproducono mosaici colorati e motivi geometrici. Quando si parla di pavimenti in graniglia anni ‘60, si fa riferimento a mattonelle ricavate attraverso l’impasto di ghiaia e frammenti di marmo di diversa grandezza, legati insieme con il cemento. Dall’aspetto lucido e omogeneo, estremamente resistenti e durevoli nel tempo, queste pavimentazioni sono perfette da posare all’interno di ogni stanza e conferiscono un tocco di stile ed eleganza agli ambienti domestici. Per questa ragione, i pavimenti in graniglia sono apprezzati ai giorni nostri e facilmente adattabili anche ai contesti più moderni. Sono tornati in voga e molti li scelgono per pavimentare stanze moderne, allo scopo di evocare lo stile vintage.

Recuperare e valorizzare oppure sostituire?

Se stai ristrutturando la tua casa anni ‘60 e non sai se recuperare il pavimento in graniglia oppure sostituirlo, ti suggerisco di prenderti il tempo necessario per fare la scelta giusta, così che a lavori ultimati tu non possa pentirti di nulla. La scelta dipende dallo stato del pavimento, dal tuo gusto personale, dal budget che hai a disposizione e dallo stile dell’arredamento. Se il rivestimento è danneggiato e l’intervento di recupero richiederebbe un investimento troppo difficile per te da fronteggiare, la sostituzione è la soluzione più indicata. Lo stesso vale nei casi in cui questo genere di pavimento non dovesse incontrare i tuoi gusti o stonasse rispetto allo stile dell’arredamento. Se le piastrelle sono in buono stato, le apprezzi esteticamente e hai a disposizione il budget necessario per rinnovarle, puoi optare per il restyling del tuo pavimento in graniglia anni ‘60. Puoi scegliere se intervenire sulle fughe, lucidare la superficie o levigare le mattonelle per rimuovere macchie e segni di usura, in base alle caratteristiche delle piastrelle. Optando per questa soluzione, potrai restituire al pavimento in graniglia lo splendore che aveva un tempo. I pavimenti in graniglia sono estremamente versatili e si adattano alla perfezione ad ogni tipo di stile, sia esso classico che moderno. Se la tua abitazione è arredata in stile moderno, un’ottima idea è rivisitare il pavimento in chiave attuale. Puoi limitare la graniglia ad una singola porzione di pavimento per mettere in risalto arredi particolari oppure utilizzare le piastrelle per rivestire punti strategici della casa, come l’ingresso o il centro della zona living. Un’ottima idea è trasferire alcune delle mattonelle presenti sul pavimento a copertura delle pareti interne delle nicchie ricavate nei muri. Se, in fase di ristrutturazione, sei costretto a rimuovere il pavimento in graniglia perché irrecuperabile, ma l’idea di un rivestimento elegante e ricercato in marmo non ti dispiace, una valida alternativa è il gres porcellanato. I pavimenti in gres porcellanato imitano alla perfezione una molteplicità di effetti, tra cui quello graniglia. Rappresentano la soluzione ideale per te se sei alla ricerca di un pavimento in grado di evocare il passato e che, allo stesso tempo, possa garantire le prestazioni tecniche e meccaniche tipiche di un materiale moderno come il gres.

Pavimenti in graniglia anni ‘60 e arredamento: gli abbinamenti

I pavimenti in graniglia anni ‘60 sono difficili da abbinare all’arredamento perché sono formati da frammenti diversi e colorati. La superficie che fa da sfondo ai frammenti di marmo può essere chiara o scura e conferisce al pavimento una personalità molto forte. Il mio consiglio è accoppiare il pavimento in graniglia ad uno stile moderno, minimal ed essenziale, che predilige colori chiari e luminosi, a discapito di mix troppo pesanti e impegnativi. Poco gradevole, infatti, l’associazione tra un pavimento in graniglia e mobili scuri. Il consiglio generale è tenere sempre a mente che il pavimento in graniglia deve essere il protagonista. Quindi, non strafare e punta sul discreto.

Pavimento in graniglia o effetto graniglia: quali rivestimenti?

Quando in casa è presente un pavimento in graniglia, è importante prestare massima attenzione alla scelta dei rivestimenti delle pareti. Il suggerimento è evitare mosaici o motivi particolari per non appesantire troppo gli ambienti. Preferisci, piuttosto, piastrelle di grande formato di tonalità chiare. Nulla vieta di osare con colori più vividi, ma sempre in modo calibrato.

La combinazione con il legno e l’acciaio

Un’ottima soluzione per armonizzare un pavimento in graniglia anni ‘60 con il resto dell’arredamento è inserire dettagli e mobili in legno e in acciaio. Il legno permette di portare calore tra le mura domestiche e va usato con cautela. Il consiglio è prediligere mobili dal design nordico e dalle linee essenziali per non creare atmosfere troppo pesanti. La soluzione perfetta è combinare il legno con l’acciaio, come nel caso di un tavolo da sistemare al centro della zona living o di un mobiletto da sistemare accanto al divano. Ogni scelta deve essere orientata alla leggerezza: calibrando questo aspetto con le caratteristiche e l’estetica dei pavimenti in graniglia riuscirai ad ottenere un risultato sorprendente!

Come avrai potuto intuire, i fattori da valutare in fase di scelta sono numerosi e concorrono in egual misura alla qualità del risultato finale. Ti ho convinto a donare nuova vita al tuo pavimento in graniglia anni ‘60? Dopo un’attenta analisi, pensi che la soluzione migliore sia procedere con la sua sostituzione? Il fascino del marmo ti ha rapito e stai pensando alla posa di un moderno pavimento in gres effetto graniglia? Condividi qualche scatto con la Community per ispirare gli altri utenti. Se hai domande da fare o ci sono aspetti che desideri approfondire, lascia un commento: ti risponderò in tempi brevi.

elisabetta.garoni
Architetto
30/05/22-07:51(modificato il 23/12/24-07:58)

Abbandona la simpatia per gli ambienti asettici ed essenziali e metti da parte l'acquisto compulsivo di oggetti in plastica dai colori sgargianti: il bagno in stile etnico celebra i materiali naturali, le forme imperfette, i volumi morbidi e un’atmosfera avvolgente e rilassante. Ci sono molte possibilità per reinterpretare lo stile marocchino, orientale o africano, adattandolo al gusto contemporaneo europeo. Non limitarti agli interni della casa: se ami questo stie, trasforma anche il tuo giardino in stile etnico. Ed ora vediamo insieme alcuni idee a cui ispirarti per il tuo bagno in stile etnico. Bagno in stile Etno Boho– Leroy Merlin

Legno chiaro e blu intenso: coppia che fa subito oriente

Il fascino orientale domina in questo piccolo bagno in stile etno-boho, dove il rivestimento Balade Chevron in legno chiaro, declinato sia nella versione a doghe sia in quella a spina di pesce, si sposa armoniosamente con un blu profondo e intenso. Per le pareti scegli la pittura blu Fjiord che evoca l’immensità dell’oceano. Il pavimento, con il suo effetto sfumato e irregolare, richiama la sabbia chiara delle coste. In un bagno in stile etnico non può mancare un mobile bagno in legno. In questo progetto abbiamo optato per il mobile bagno Niyama in rovere naturale, caratterizzato da linee essenziali e funzionali, con cassetti e un pratico ripiano. Gli accessori da appoggio della linea Marrakesh aggiungono un tocco di luminosità grazie alla finitura irregolare della ceramica, completando un’atmosfera che richiama le suggestive spa indonesiane, reinterpretate con eleganza in chiave europea Suggerimenti per materiali e colori per un bagno dalle suggestioni etniche – Leroy Merlin

Rivestimenti ispirati al Marocco

Dall’Asia all’Africa: il fascino di un viaggio racchiuso in una piastrella. Le zellige, le caratteristiche piastrelle marocchine in terracotta smaltata, conquistano con i loro colori e sfumature che rendono ogni pezzo irripetibile. La tradizione berbera le declina in una varietà di forme e dimensioni che, combinate in composizioni straordinarie, creano incantevoli decorazioni. A questa tradizione si ispira la collezione Zelli, disponibile in 8 tonalità raffinate che, da sole, trasformeranno il tuo bagno in un’oasi dal gusto etnico contemporaneo. Mi piace particolarmente la tonalità della piastrella Zelli verde: ha una finitura super lucida e irregolare che dà movimento alla parete. Completa l’atmosfera con una sospensione in rattan: le ombre proiettate sulle pareti di sera regaleranno un effetto magico e riposante. Ricorda, in un bagno in stile etnico, le lampadine a luce calda sono un must: richiamano i tramonti dorati delle terre del sud. Ispirazione per scegliere una piastrella bagno in stile etnico – Leroy Merlin

Contaminazioni e dettagli

Come arredare una casa in stile etnico? Con contaminazioni culturali e una cura meticolosa per i dettagli. In questo piccolo bagno Boho Safari, ogni elemento contribuisce a creare un’atmosfera unica: la scala porta asciugamani, il lampadario Natura Jalapa con il grande paralume intrecciato in bambù, e i portavasi in corda che accolgono rigogliose piante sospese. I toni caldi del terracotta, scelti con il rivestimento Interni, completano un ambiente che unisce l’essenza rilassata dei suk alle fragranze verdi dei giardini pensili. Anche un bagno di piccole dimensioni può trasformarsi in un’oasi perfetta per il tuo relax. Piccolo bagno in Stile Boho Safari – Leroy Merlin

Il legno è protagonista

Ti piacerebbe un pavimento in legno ma non sai quale scegliere? Il teak, albero tipico del sud-est asiatico, è la scelta più adatta per il bagno grazie alla sua straordinaria resistenza all’umidità. Il parquet Elegance, realizzato in legno massello vetrificato, crea un’atmosfera tropicale: le sue venature dai toni caldi evocano paesaggi esotici e rilassanti. Inoltre, è una scelta eco-responsabile, proveniente da foreste certificate e gestite in modo sostenibile. Completa l’ambiente con accessori in bamboo, asciugamani dai colori intensi e profondi che richiamano la foresta e il mare. Ricorda: non è necessario che tutto sia coordinato. In alcuni casi, l’accostamento di stili diversi può dare risultati sorprendenti. Scopri di più nell’articolo Mix and Match: stile nordico e stile etnico. Pavimento in teck per un bagno etnico - Leroy Merlin

Ricordi di viaggi e un tappeto etnico

I dettagli fanno la differenza quando si vuole evocare l’atmosfera di paesi lontani e culture affascinanti. Esponi con orgoglio gli oggetti raccolti durante i tuoi viaggi o che parlino delle tue passioni: una stampa con il Buddha accanto a una cesta in fibra vegetale dal sapore provenzale, un corallo trovato su una spiaggia tropicale vicino a un vaso cinese. Lasciati guidare dal tuo gusto personale per creare una composizione che racconti la tua storia. Non dimenticare l’importanza del tappeto: un tappeto indiano dai colori armoniosi, un kilim tessuto a mano o un tappeto tribale con motivi geometrici può aggiungere un tocco esotico e autentico anche al bagno più moderno. Ogni elemento diventerà un frammento di un viaggio fatto o da programmare. Un tappeto per il bagno dal sapore etnico – Leroy Merlin

Ami questo stile? Entra a far parte della nostra Community! Condividi con noi le tue passioni, i tuoi racconti di viaggio e, soprattutto, svela i segreti del tuo bagno in stile etnico. Ispirati e ispira gli altri con le tue idee.

elisabetta.garoni
Architetto
27/05/22-13:20(modificato)

Il verde salvia è una tonalità di verde leggermente ingrigito, che ricorda il colore delle foglie della pianta aromatica che tutti conosciamo, con nuance che vanno dal menta all’eucalipto. Come tutti i verdi è un colore riposante e rilassante e lo trovo molto indicato per il bagno, per concedersi momenti di relax dopo una faticosa e stressante giornata di lavoro. Scopri come utilizzarlo.

Ispirazione per un bagno nei toni del verde salvia – Leroy Merlin

Un bagno in stile eucalipto

Hai presente la foglia di eucalipto, dalla forma tondeggiante e dall’inconfondibile verde con note di grigio e blu? E’ proprio questo tono di verde riposante e rinfrescante che è diventato di grande tendenza e attualità sia nella moda che nell’arredamento. Il bagno in Stile Eucalipto di Leroy Merlin è costruito intorno alla piastrella Thick abbinata al bianco ottico nella zona doccia e allo smalto in tinta per le pareti non rivestite. Per un ambiente fresco e luminoso. Bagno in Stile Eucalipto – Leroy Merlin

Resina verde salvia per le pareti

Il rivestimento in ceramica nei toni disomogenei del verde sottobosco è concentrato sulle pareti della zona doccia ed è stato abbinato alla resina verde salvia che rifinisce le altre pareti. Lo stesso sobrio tono di verde è stato riprodotto anche sul controsoffitto con faretti per creare un gioco di volumi. Il pavimento in gres riprende la stessa tonalità dell’anta effetto legno del mobile. L’insieme risulta ordinato, bilanciato ed essenziale e rende l’ambiente decisamente contemporaneo. Ispirazione per abbinare la resina color verde salvia al pavimento in gres - Leroy Merlin

Verde salvia e bianco: abbinamento vincente

L’abbinamento più immediato ma tutt’altro che scontato è con il bianco. In questo piccolo bagno, al rivestimento color verde salvia delle pareti nella doccia è stata accostata a una piastrella bianca a contrasto. Sia ottico che tendente al crema, il bianco aggiunge luminosità e freschezza e, insieme la legno chiaro crea una palette ben bilanciata e molto naturale. Se aggiungi una piccola pianta il tutto prenderà vita! Abbinare verde salvia e bianco per un bagno luminoso – Leroy Merlin

Un mobile bagno sofisticato

Un mobile bagno color verde salvia può sembrare impegnativo ma non lo è affatto se accostato a rivestimenti sobri e di tonalità pacate e riposanti. Per questo bagno elegante e sofisticato al mobile bagno Desire sono stati scelti accessori, miscelatore e illuminazione neri. A portare un tocco di luce ci pensano sanitari e lavabo d’appoggio in ceramica bianca che, insieme al pavimento chiaro bilanciano e creano il giusto contrasto. Bagno raffinato e chic. Ispirazione per creare una palette raffinata – Leroy Merlin

Prediligi finiture naturali

Come abbinare un mobile bagno color verde salvia? Se ami la natura e sogni un bagno in sentirti in armonia con il mondo, utilizza materiali che si ispirano alla roccia, alla pietra, alla terra e al legno. Dimentica la plastica e scegli un grande vaso di terracotta per la pianta che non può mancare per completare l’atmosfera bucolica. Ispirazione natura per il mobile bagno color salvia – Leroy Merlin Vorresti dare un tocco verde salvia al tuo bagno? Preferisci puntare sulla tinteggiatura, sui rivestimenti o sul mobile bagno? Raccontaci le tue idee nei commenti.

Claudia M
Redattrice
26/05/22-09:03(modificato)

Le piante di limoni sono un piacere per la vista e per l’olfatto. Se hai scelto di acquistarne una è perché, probabilmente, sei stato rapito dal verde intenso delle sue foglie e dal giallo dei suoi frutti. È una pianta che rilascia un profumo avvolgente e inebriante e che per crescere bene ha bisogno di cure e attenzioni. La potatura è uno degli interventi più importanti da eseguire perché contribuisce al benessere della pianta e ad incentivare la produzione dei frutti. Sei alle prime armi e hai poca dimestichezza con il mondo del giardinaggio? Ti spiego quale procedura seguire per una potatura limone a regola d’arte. Come potare i limoni

Perché è importante eseguire la potatura: informazioni preliminari

Il limone è un agrume e la sua natura è sempreverde. Ricordare che gli agrumi fruttificano sui rami che si formano nel corso dell’anno precedente è importante per pianificare e impostare le operazioni di potatura nel modo corretto. Tieni a mente che la crescita dei rami avviene in tre momenti dell’anno: primavera, inizio estate e autunno. Quando le temperature sono molto alte, la crescita della pianta si arresta e lo stesso accade durante l’inverno. Le foglie e i rami svolgono un ruolo importantissimo negli agrumi. La potatura, infatti, è necessaria per eliminare foglie e rami morti o malati e permettere alla pianta di produrre frutti ad un ritmo ottimale. Questa operazione, inoltre, consente di tenere sotto controllo le dimensioni della pianta, così da evitare che l’albero di limoni diventi troppo pesante e rischi di cadere. La potatura limone deve essere eseguita con una certa regolarità ed è indispensabile per un albero rigoglioso e perfettamente in salute.

Quando potare le piante di limoni?

Ti stai chiedendo quando eseguire gli interventi di potatura sulla tua pianta di limoni? Di regola, il consiglio è evitare periodi molto freddi e molto caldi. Per i restanti periodi dell’anno, invece, sei libero di intervenire senza controindicazioni. Tieni a mente che è sempre meglio evitare di tagliare i rami mentre la pianta è in fase di fioritura o quando i limoni sono ancora in formazione. Il periodo più indicato per eseguire la potatura limone è subito dopo l’inverno, durante il mese di marzo. Il suggerimento è prestare sempre attenzione alle gelate tardive.

La prima potatura (o potatura di allevamento)

Subito dopo la messa a dimora delle piante di limone, è consigliato eseguire la prima potatura, anche detta "potatura di allevamento”. È un intervento iniziale che serve per impostare la forma della pianta. Nella maggior parte dei casi, quando si acquista una pianta di limone, essa già possiede una forma ben definita e viene consegnata già potata con un indirizzo a globo (la forma tipica degli agrumi). Per eseguire la prima potatura in autonomia ciò che devi fare è accorciare il fusto e attendere lo sviluppo dei germogli che andranno a formare le branche principali della piante. Durante la fase di allevamento, gli interventi di taglio necessari sono pochi e hanno come scopo principale quello di eliminare i rami mal posizionati. Se esageri con tagli troppo frequenti e severi, potresti ritardare la produzione dei frutti. La prima potatura dei limoni

La potatura di riforma

La potatura di riforma è un intervento che ti consiglio di eseguire quando noti che la chioma della pianta di limoni ha bisogno di essere messa in ordine. Questo tipo di potatura serve per donare al limone un aspetto regolare e migliorare la produttività della pianta. Prevede la rimozione del superfluo e permette di rafforzare i rami più promettenti. Ecco qual è la procedura de seguire:

  • elimina i rami secchi o malati;
  • elimina i rami verticali improduttivi (anche detti “succhioni”) perché sottraggono risorse al resto della pianta;
  • tagli i rami che si incrociano, sacrificando quelli più deboli;
  • asporta i rami che crescono verso l’interno della pianta, così che l’aria e la luce riescano a raggiungere il centro della chioma.

Infine, accorcia tutti gli altri rami alla stessa altezza. In questo modo, permetterai al tuo limone di fruttificare nella parte bassa dei rami e non in cima. La fruttificazione nella cina dei rami, infatti, è da evitare perché si curverebbero, alterando la forma della pianta.

Ok alla potatura di riforma per i limoni in vaso

Per quanto riguarda le piante in vaso, la potatura di riforma è la più indicata. I limoni in vaso, infatti, necessitano della potatura più per una questione di forma e per evitare che la pianta cresca spropositatamente rispetto alle dimensioni del vaso. Questo tipo di limoni, inoltre, quasi sempre non hanno una funzione produttiva, ma svolgono una funzione decorativa. Per questa ragione, è possibile eseguire la potatura anche in autunno, quando le temperature si abbassano, ma le gelate sono ancora lontane.

Potatura di riforma per i limoni

La potatura di produzione negli agrumeti

La potatura di produzione è quella che deve essere eseguita sulle piante più adulte e che è tipica dei limoni negli agrumeti. In questo caso, infatti, l’obiettivo è quello di ottenere ogni anno un raccolto ricco e costante. La procedura da seguire prevede i seguenti passaggi:

  • pulisci il limone dai rami secchi e malati;
  • sfoltisci i succhioni;
  • elimina i rami improduttivi;
  • dirada i rami giovani al centro della chioma;
  • taglia i rami più bassi.

Se i rami del limone da potare sono molto robusti, ti consiglio di lavorare da terra utilizzando un potatore telescopico oppure un decespugliatore multifunzione per risparmiare tempo e fatica.

Consigli per una potatura perfetta

In fase di potatura, per evitare di danneggiare irrimediabilmente la tua pianta, questi sono alcuni degli accorgimenti che puoi adottare:

  • esegui una potatura leggera: non eseguire tagli troppo severi perché la fioritura degli agrumi dipende anche dalla presenza delle foglie;
  • fai attenzione ai rami che sostengono un carico troppo eccessivo: rami troppo carichi potrebbero spezzarsi;
  • utilizza attrezzi di qualità: gli attrezzi di taglio che utilizzi devono essere robusti e dotati di un’impugnatura ergonomica;
  • disinfetta le lame delle cesoie: dopo l’utilizzo delle cesoie, è bene disinfettare le lame, soprattutto se la pianta ha sintomi patologici. Consigli su potatura limoni

Ho provato a spiegarti come e quando eseguire la potatura sulla tua pianta di limoni per favorirne la produttività e vederla crescere rigogliosa. Metti in pratica i suggerimenti che ti ho fornito e condividi uno scatto del tuo albero con la Community! Se qualcosa non ti è chiaro, lascia un commento: sarò felice di risponderti.

Elisa_Pivetti
Esploratore
25/05/22-08:53(modificato)

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