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Sabrina_Pannoli
Community Lover ❤️
02/05/22-10:28 (modificato)

Ricordo che un tempo, nella camera da letto dei miei nonni, era presente un mobile da toeletta chiamato petineuse. Questa postazione si rivelava strategica perchè consentiva di non monopolizzare lo specchio del bagno negli orari più critici. Avere una zona trucco in camera da letto significa quindi potersi prendere il proprio tempo senza rubarlo a chi ha fretta di lavarsi, soprattutto quando in casa c’è un solo bagno. Ho pensato che per realizzare la postazione trucco in camera da letto, che sta tornando di tendenza, bastano davvero pochi elementi. Ecco per te 5 idee per un angolo make-up favoloso!

Postazione trucco su una piccola parete

Se non hai mai capito come utilizzare o riempire quella parete libera, è arrivato il momento di intervenire! Ti bastano uno specchio e una piccola consolle o scrivania, meglio se a profondità ridotta, così da non intralciare il passaggio. Che ne dici di questa toeletta in camera da letto?

Sfruttare lo spazio tra due cassettiere

Se lo spazio non c’è lo si può creare! Quasi nulla è impossibile, infatti è sufficiente un pochino di spazio tra due mobili o cassettiere per aggiungere un paio di mensole e 2 coppie di staffe. Non ti resta che completare la zona trucco con specchio, organizer e accessori: potrai iniziare davvero bene le tue giornate!

Sotto la finestra

E se ti proponessi di sfruttare lo spazio libero sotto una finestra? L’importante è che il piano d’appoggio sia più basso del davanzale. Scegli quindi un mobiletto basso, un pouf per la seduta (magari con contenitore) e uno specchio da appoggio. Il vantaggio è che avrai tantissima luce e prepararsi sarà un gioco da… ragazze!

Se la camera è in mansarda

Gli ambienti apparentemente più ostici sono quelli che offrono le soluzioni più ingegnose. La mansarda presenta sempre qualche difficoltà a causa delle altezze che rendono gli spazi poco fruibili, ma uno di questi potrebbe diventare il tuo nuovo angolo trucco in camera da letto. Sfrutta una parete con tetto spiovente per collocare scrivania e seduta e mantieni funzionale il tuo angolo di bellezza con dei pratici organizer per il make up.

Postazione 2 in 1: trucco e smart working

Negli ultimi due anni hai già dovuto ricavare lo spazio in camera da letto per una postazione per lo smart working e ti sembra che non ci sia altro spazio disponibile? Ti sbagli, bisogna solo renderlo multifunzionale! Aggiungi qualche elemento a cubi, magari sfruttando un angolo, inserisci delle ceste in cui riporre trousse e accessori, sistema uno specchio ingranditore. In 2 secondi la postazione si trasformerà da area make-up a ufficio casalingo, ti basterà nascondere i prodotti nelle ceste!

Per sentirsi una star

Non hai problemi di spazio e vuoi una postazione trucco in camera da lasciare le tue amiche a bocca aperta? Allora scegli un mobile toeletta con specchio integrato: i dettagli in metallo lo rendono super chic, lo specchio con luci led naturali consente di illuminare il volto nei migliori dei modi e ci sono anche due pratici cassetti. Ti sentirai una star!

Cosa ne pensi di queste 5 idee? Vuoi raccontarci come hai organizzato la tua zona trucco in camera da letto? Descrivilo nei commenti!

GiulioM
Community Lover ❤️
02/05/22-09:50 (modificato)

Hai acquistato un appartamento e il pavimento è rivestito in marmo anni ’70? Probabilmente ti starai chiedendo se sostituirlo con un pavimento moderno oppure conservarlo, integrandolo al resto della casa. I pavimenti in marmo sprigionano un fascino senza tempo e, in molte occasioni, conservarli anziché rimuoverli si rivela un’ottima idea. Se il rivestimento proprio non piace o è in cattivo stato, la sostituzione con un pavimento moderno che imita l’effetto del marmo è una valida alternativa. Ti propongo alcune soluzioni da cui trarre ispirazione, sia che tu decida di sostituire il pavimento in marmo sia che tu scelga di conservarlo e abbinarlo all’arredamento.

Sostituzione: alternative al pavimento in marmo

I pavimenti in marmo degli anni ’70 sono tipici delle abitazioni signorili e sono perfetta espressione di lusso, eleganza ed opulenza. Quando si parla di questi rivestimenti si fa riferimento a lavorazioni ricercate che riproducono motivi geometrici e mosaici colorati. Sempre più persone, in fase di ristrutturazione, scelgono di conservare i vecchi pavimenti in marmo. A volte è una scelta obbligata per via della spesa che la sostituzione del pavimento comporterebbe. Altre volte, invece, è una scelta legata ad una questione di gusto.
Se i vecchi pavimenti in marmo anni ’70 rischiano di incidere sulla resa finale dell’arredamento, non sono in buono stato e il materiale e il colore non piacciono, la sostituzione è la strada da percorrere. Ti suggerisco di valutare questi aspetti per capire se conviene conservare il pavimento in marmo oppure rimuoverlo. I pavimenti, infatti, non sono un dettaglio secondario: materiale, colore e stile incidono profondamente sulla buona riuscita dell’arredamento, al pari della tinteggiatura e degli arredi.
Se la resa estetica del pavimento in marmo ti piace ma sei costretto a rimuoverlo, un’ottima idea è sostituirlo con un più moderno pavimento in gres porcellanato o in resina. Tanto il gres quanto la resina sono estremamente resistenti, garantiscono un’elevata protezione dalle muffe e riducono la proliferazione di batteri sulle superfici. Grazie alla loro versatilità stilistica, imitano alla perfezione l’estetica di numerosi materiali naturali, tra cui il marmo. I pavimenti in gres effetto marmo e i pavimenti in resina effetto marmo rappresentano la soluzione da prediligere in caso di sostituzione di vecchi pavimenti anni ’70 perché combinano alla perfezione l’estetica e la bellezza del marmo con la resistenza e i vantaggi tipici del gres e della resina.

Come recuperare un pavimento in marmo anni ‘70

Se il pavimento in marmo anni ’70 è ancora in buono stato e, in fin dei conti, il suo aspetto non ti dispiace, adottando gli accorgimenti giusti puoi trasformarlo in una vera e propria opportunità d’arredo e conferire un tocco di carattere e personalità ai tuoi ambienti domestici. Per rinnovare l’aspetto del tuo vecchio pavimento in marmo le soluzioni possibili sono numerose e non richiedono la rimozione delle piastrelle.
Puoi rendere il tuo pavimento in marmo di nuovo splendente attuando un semplice restyling. In base alle caratteristiche del rivestimento, puoi scegliere se intervenire sulle fughe tra le piastrelle, soprattutto se irregolari, se lucidare la superficie per una maggiore brillantezza o se levigare il pavimento per rimuovere aloni, macchie e graffi.
Se il vecchio pavimento non si combina alla tua idea di arredamento ma, allo stesso tempo, non vuoi rinunciare all’eleganza del marmo, un’ottima idea è conservare solo una porzione del rivestimento in marmo anni ’70, magari all’ingresso o nel corridoio. Se le vecchie lastre sono spesse e resistenti e sono state posate con collanti non troppo aggressivi, puoi anche pensare di rimuoverle e ricomporre un’intera superficie o una sola porzione di pavimento in marmo in un’altra stanza della casa. Puoi tagliare le piastrelle in piccoli pezzi e combinarle con altri rivestimenti! Questa è la soluzione perfetta per creare pattern moderni e dare nuova vita alla tua casa.

Arredare con un vecchio pavimento in marmo: abbinamenti

Se hai scelto di conservare il pavimento in marmo anni ’70, presta molta attenzione alla scelta dell’arredamento, soprattutto per quanto riguarda i colori. Questi ultimi, infatti, devono tenere conto della tipologia di pavimento e dello stile che hai scelto per arredare la tua casa. La parola chiave è armonia!

Pavimenti in graniglia

Tra i pavimenti in marmo più in voga negli anni ’70 una menzione d’onore spetta alla graniglia. I pavimenti in graniglia sono considerati i più difficili da valorizzare perché combinano insieme frammenti di marmi diversi, irregolari e colorati, su uno sfondo che può essere chiaro o scuro. Hanno una personalità molto forte: questo aspetto rende difficili gli abbinamenti. Ti suggerisco di scegliere mobili e complementi d’arredo che richiamano le tonalità prevalenti del pavimento, così da evitare mix troppo pesanti e impegnativi. Prediligi colori chiari e luminosi, come il grigio e il bianco. Scegli il legno come materiale, ad esempio per le porte. Le pareti dovranno fare da sfondo per non distogliere l’attenzione dall’esuberanza del pavimento! In linea generale, non strafare, scegli colori chiari e motivi discreti.

Pavimenti in marmo nero e in marmo nero e bianco

I pavimenti in marmo nero sono estremamente eleganti, ma attirano tutta l’attenzione su di sé e rischiano di rendere meno luminosi e più piccoli gli ambienti domestici. In questo caso, valuta la luminosità naturale delle stanze. Se dalle finestre entra tanta luce, nulla vieta di abbinare al marmo nero arredi scuri. Se, al contrario, la luce che filtra è poca, preferisci tonalità più chiare, sia per le pareti che per i mobili. Il vecchio pavimento in marmo anni ’70 è a scacchiera ed è nero e bianco? Niente paura: prediligi mobili moderni in acciaio con superfici lucide e di colore chiaro oppure arreda tutta la stanza con uno stile vintage.

Pavimenti in marmo grigio

Molto usati negli anni ’70, i pavimenti in marmo grigio possono essere scuri o chiari. Se il tuo rivestimento è scuro, valgono le stesse indicazione per il marmo nero: presta attenzione alla luminosità delle stanze. Se, invece, il pavimento in marmo è grigio chiaro, punta tutto sui mobili. Questa tipologia di rivestimento, infatti, è discreto e attira poco l’attenzione. Puoi sbizzarrirti con stili e colori!

Pavimenti in marmo marrone

Un altro classico degli anni ’70 è il pavimento in marmo marrone. A volte è realizzato in graniglia, altre, invece, è inserito all’interno di motivi geometrici particolarmente complessi. In quest’ultimo caso, l’abbinamento con l’arredamento può rivelarsi difficoltoso. Se sei un amante dello stile vintage, ti suggerisco di optare per mobili in legno che richiamano il colore del pavimento, così da conferire continuità alla stanza. Per non rischiare di appesantire troppo l’ambiente prediligi pareti di colore chiaro e complementi d’arredo bianchi per decorare la stanza: porte, tende, e soprammobili chiari fungeranno da punti luce.

Sostituire o conservare un vecchio pavimento in marmo anni ’70? La scelta dipende dal tuo gusto personale, dallo stato di usura del pavimento e dallo stile che scegli per arredare la tua casa. Come avrai notato, qualsiasi decisione tu prenda, le soluzioni possibili sono numerose. Se hai qualche idea da proporre o domande da fare, lascia un commento.

GiulioM
Community Lover ❤️
02/05/22-09:25 (modificato)

Sei in fase di ristrutturazione e non sai quali pavimenti scegliere? I pavimenti in resina rappresentano la soluzione ideale per te, se sei alla ricerca di un’alternativa al parquet e al gres porcellanato che sappia combinare alla perfezione estetica, resistenza e facilità di manutenzione. Affinché il risultato finale soddisfi le tue aspettative, oltre a scegliere il pavimento in resina più in linea rispetto al tuo gusto personale e allo stile dell’arredamento, è importante che tu conosca le caratteristiche di questo materiale e i pro e i contro della sua applicazione in ambito domestico. Analizzeremo questi aspetti e, successivamente, sposteremo il focus sui colori, gli effetti e le finiture più in voga dei pavimenti in resina.

Pavimenti in resina: campi di applicazione

In passato, i pavimenti in resina erano impiegati esclusivamente all’interno di ambienti industriali e spazi espositivi. Oggi, invece, sono di tendenza anche all’interno degli ambienti domestici. Questo è merito della loro resa estetica, non più legata solo allo stile industriale, ma adattabile alla perfezione anche ai contesti più classici e raffinati.
La resina è un materiale edile innovativo e quella che viene utilizzata per la realizzazione dei pavimenti è la resina epossidica. Quando si è cominciato ad impiegare la resina in campo edilizio, essa veniva utilizzata come collante. A partire dagli anni ’70, cominciò ad essere utilizzata anche per la realizzazione dei pavimenti e dei rivestimenti. In un primo momento, solo per impianti sportivi, ospedali e costruzioni industriali, oggi, invece, anche per le abitazioni private. La particolarità dei pavimenti in resina è che appaiano alla vista come uno strato vetrificato completamente lucido e di grande effetto. Hanno un aspetto brillante e rappresentano la soluzione ideale per te, se vuoi conferire un look unico e originale alla tua casa, sia essa arredata in stile classico che moderno!

Pro e contro dei pavimenti in resina

I pavimenti in resina, con i loro pro e i loro contro, hanno ormai conquistato gli spazi domestici. Per capire se questa soluzione fa al caso tuo e risponde alle tue esigenze estetiche e funzionali, valuta con attenzione i vantaggi e gli svantaggi legati a questa tipologia di rivestimento. I vantaggi di cui puoi beneficiare optando per la posa di un pavimento in resina sono numerosi e legati a doppio filo alle caratteristiche e alle qualità del materiale:

  • assenza di fughe: la resina è monolitica e, durante la posa, non prevede la presenza di fughe e punti di giunzione. Ciò significa che il pavimento è un unico blocco. Questo aspetto conferisce uniformità e continuità alla superficie, ne aumenta la resa estetica e non disturba la vista;
  • posa su pavimenti già esistenti: la resina rappresenta la soluzione perfetta per te, se vuoi rinnovare i rivestimenti di casa ma non vuoi demolire il pavimento già esistente. I pavimenti in resina, infatti, hanno uno spessore di posa molto ridotto (circa 3 millimetri) e possono essere posati su pavimenti già esistenti, evitando i lavori di demolizione e ricostruzione;
  • costo ridotto: i pavimenti in resina hanno costi più contenuti rispetto ad altre soluzioni, come il marmo, il parquet o i pavimenti in graniglia;
  • resistenza: la resina è un materiale estremamente resistente. Grazie alle sue caratteristiche meccaniche e chimiche, resiste all’usura, ai prodotti chimici e al fuoco;
  • personalizzazione e versatilità: la resina è utilizzata per realizzare una molteplicità di pavimenti. Le possibilità di personalizzazione sono pressoché infinite e puoi scegliere tra una vasta gamma di finiture e colori. Inoltre, grazie alla sua versatilità, la resina può essere impiegata per rivestire non solo i pavimenti, ma anche le pareti, i mobili, le porte e i complementi d’arredo;
  • tempi di consegna ridotti: la resina è un materiale sempre disponibile. Se opti per questa tipologia di pavimento, infatti, i tempi di consegna sono molto ridotti. Soprattutto se sei in fase di ristrutturazione, i tempi si riducono perché si procede in modo veloce, ricoprendo il pavimento già esistente;
  • alta conducibilità del calore: avendo uno spessore particolarmente ridotto ed essendo la resina un ottimo conduttore di calore, i pavimenti in resina sono adeguati anche per rivestire riscaldamenti radianti a pavimento;
    facilità di pulizia e manutenzione: grazie all’assenza di fughe, i pavimenti in resina sono estremamente igienici perché evitano l’accumulo di germi e batteri e sono facili e veloci da pulire. Inoltre, quando il pavimento in resina si presenta in uno stato disastrato, riportarlo allo stato originario è possibile senza troppe difficoltà.

Questi, invece, sono gli svantaggi legati alla posa di un pavimento in resina:

  • sensibilità ai graffi: la resina, come ogni altro materiale edilizio, non è indistruttibile. La caduta di oggetti e il calpestio potrebbero causare dei graffi superficiali. Graffi e abrasioni tendono ad essere più visibili sui pavimenti in resina che hanno una superficie liscia, lucida e di colore uniforme;
  • possibile insorgenza di crepe e rotture: se la superficie sulla quale posare lo strato di resina non è perfettamente uniforme, il pavimento può riportare crepe e rotture in alcuni punti. Quando ciò accade, viene compromessa l’impermeabilità del rivestimento.

Da ultimo, tieni a mente che l’aspetto del pavimento in resina, negli anni, potrebbe modificarsi. Ciò accade soprattutto se il rivestimento non è resistente ai raggi UV ed è esposto per lungo tempo al sole. Proprio nei punti dove batte il sole, infatti, si potrebbero verificare delle variazioni di colore.

Colori, effetti e finiture

Se dopo aver valutato i pro e i contro dei pavimenti in resina decidi di optare per questo rivestimento, hai la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di effetti, colori e finiture. Mischiando le resine tra loro si ottengono una molteplicità di effetti che imitano alla perfezione l’estetica dei materiali naturali. Se sei alla ricerca di una soluzione elegante per il rivestimento dei tuoi ambienti domestici, ti suggerisco di optare per i pavimenti in resina effetto marmo: l’assenza di fughe donerà alle tue stanze una resa estetica unica nel suo genere! Se, invece, desideri una pavimentazione che ricordi in tutto e per tutto le sfumature e i colori del parquet, scegli i pavimenti in resina effetto legno.
Le finiture tra cui puoi scegliere sono numerose e molto dipende dal risultato finale che vuoi ottenere: i pavimenti in resina possono essere lisci, spatolati, ruvidi, satinati, lucidi o opachi. Lo stesso discorso vale per i colori: la resina, a livello estetico, ha un valore unico perché permette di riprodurre oltre 2.500 cromie! Puoi optare per toni neutri, come il beige e il bianco, o per nuance più accese per dare un tocco di vivacità ai tuoi ambienti.

Pensi che i rivestimenti in resina facciano al caso tuo? L’estrema versatilità del materiale permette di ottenere pavimenti personalizzati nei minimi dettagli. Scegli la soluzione che più fa per te, in base allo stile della casa e al tuo gusto personale. Se ci sono aspetti che desideri approfondire, lascia un commento: sarò felice di risponderti.

Claudia M
Redattrice
02/05/22-09:12

Stai progettando o rinnovando il tuo giardino, sei un amante del fai da te e vorresti combinare questa passione con l’arte del risparmio e del riciclo? Un’ottima idea è arredare il tuo spazio all’aperto utilizzando i pallet, bancali di legno che si prestano ad una vasta gamma di realizzazioni. Ecco alcune soluzioni per l’arredo giardino con bancali fai da te da cui puoi trarre ispirazione per rinnovare l’outdoor in modo originale e creativo.

Arredo giardino fai da te e riciclo: una scelta sostenibile

I bancali, conosciuti anche come “pallet”, sono pedane di legno comunemente utilizzate per lo stoccaggio, la movimentazione ed il trasporto di materiali e prodotti. Negli ultimi anni, il riutilizzo e il riciclo creativo dei pallet è diventata una tendenza diffusa. Se hai dimestichezza con l’handmade, puoi utilizzarli per creare arredi da esterno su misura: è una scelta sostenibile che ti permette di dare sfogo alla creatività.
I bancali di legno, infatti, sono ideali da verniciare. Puoi scegliere un colore che esalta le venature del legno oppure una tinta brillante e vivace che richiama le piante e i fiori del giardino. Il suggerimento è cercare di creare un accordo con lo stile dell’ambiente! Se il tuo giardino, ad esempio, è in stile shabby chic, il consiglio è lasciare i pallet nella loro forma grezza e prediligere colori neutri. Puoi scegliere di mantenere i bancali nella loro forma originale oppure riassemblarli, eliminando le fughe e legando tra loro le assi: in questo caso, la struttura sarà più solida e compatta.

Divani e panchine fai da te

Perfette da posizionare attorno ad un tavolo in occasione di pranzi e cene in compagnia, le panchine fai da te realizzate con i pallet sono adatte da sistemare in giardino. Una valida alternativa alle panche sono i divanetti da esterno, ideali per la zona relax del tuo spazio all’aperto. Per realizzare un divano con bancali di legno acquista le pedane e ricordati di trattare il legno con appositi prodotti per l’esterno.
L’idea più semplice è utilizzare 8 pallet, 4 per la seduta e 4 per lo schienale, e creare i braccioli. Per rendere il divanetto più comodo e confortevole non dimenticare di aggiungere un materassino o grandi cuscini. Il consiglio è sistemare un panno sopra il legno prima di disporli, per proteggerli da eventuali schegge e fare in modo che non si spostino. Se lo desideri, puoi installare delle ruote al divanetto per spostarlo comodamente in qualsiasi punto del giardino.

Tavoli e tavolini

Se un’area del tuo giardino necessita di un piano d’appoggio, sia esso un tavolo che un tavolino, puoi realizzarlo utilizzando i pallet. Per creare un tavolino da posizionare accanto ai divanetti o un tavolo da pranzo, il suggerimento è tagliare in più parti i bancali di legno e sovrapporre le parti tra loro, fissandole con corde, colla o chiodi. La parte superiore del piano d’appoggio puoi realizzarla applicando un asse in legno oppure, per un effetto più elegante, una lastra di vetro trasparente.

Fioriere e parete attrezzate

In giardino ci sono fiori e piante? Valuta l’idea di utilizzare i pallet per creare una fioriera! Questa soluzione ti permetterà di dare un tocco di originalità e creatività al tuo spazio all’aperto. Inoltre, all’interno dei bancali, puoi coltivare non solo piante e fiori, ma anche ortaggi e frutta: l’effetto decorativo è assicurato. Le fioriere da appoggiare al muro sono le più semplici da realizzare e anche le più stabili. Non dimenticarti che tra un ripiano e l’altro ci deve essere spazio a sufficienza per riporre i vasi e permettere alle piante di crescere e svilupparsi.
Recupera i bancali, smontali e ricomponi le assi assemblandole con le viti. Sulla superficie più ampia fissa i listelli più piccoli per creare il portavasi. Generalmente, è preferibile non superare i tre ripiani per garantire stabilità alla struttura. Fatto ciò, occupati del trattamento del legno e scegli la vernice colorata che preferisci per un angolo verde vivace e originale. Oltre che per creare fioriere da giardino, puoi utilizzare i pallet per realizzare delle vere e proprie pareti attrezzate in cui disporre comodamente i propri attrezzi per il giardinaggio.

Zona relax

Se il tuo giardino è molto ampio, puoi usare i bancali di legno per creare una zona relax fai da te dotata non solo di salottino, ma anche di angolo bar! Rappresenta la soluzione perfetta per te, se ami divertirti in compagnia di amici e familiari durante la bella stagione e vuoi disporre di uno spazio confortevole in cui accogliere i tuoi ospiti. Procurati i pallet, scomponili e assembla le assi di legno con delle viti. Questo vale sia per il bancone da bar che per gli sgabelli.

Letto a dondolo

Chi non ama ripararsi all’ombra durante le calde e afose giornate estive? L’amaca fissata tra due alberi non è l’unica soluzione possibile! Se in giardino ci sono alberi, puoi costruire un vero letto a dondolo con i bancali di legno. Recupera due pallet e unisci le pedane per misurarne la lunghezza in base alla grandezza del materasso. Rimuovi eventualmente le assi in eccesso e fissa le pedane con dei chiodi, aggiungendo delle doghe di supporto al centro e alle due estremità per rendere la struttura più resistente.
Realizza quattro fori agli angoli della struttura e inserisci al loro interno delle funi. Successivamente, lega le funi al ramo più resistente dell’albero, senza alzare troppo il letto da terra. Infine, completa il lavoro sistemando il materasso sulla struttura di legno e, per rendere il dondolo ancora più comodo, morbidi cuscini da esterno.

Come avrai notato, esistono tanti modi per riciclare creativamente i bancali di legno e arredare il giardino con originalità. Le idee arredo giardino fai da te che ti ho proposto sono solo alcune delle soluzioni possibili: libero sfogo alla fantasia e scegli quella che più di adatta al tuo gusto personale e allo stile del tuo spazio all’aperto! Se hai qualche idea da condividere con la Community o hai qualche domanda da fare, lascia un commento.

Claudia M
Redattrice
02/05/22-09:05 (modificato)

Hai un giardino e sei un amante dell’handmade? Negli spazi all’aperto, tra i complementi che non possono assolutamente mancare ci sono le panchine. Oltre a rendere l’outdoor più accogliente e confortevole, contribuiscono a caratterizzare l’arredamento in base allo stile scelto per l’esterno della casa. Se hai dimestichezza con i lavori artigianali, puoi realizzare una panchina fai da te e allestire uno straordinario angolo relax in giardino. Ho selezionato per te alcune idee da copiare per creare una panchina originale e abbellire il tuo spazio all’aperto!

Panchina in pietra fai da te

Se il tuo giardino è arredato in stile rustico, valuta l’idea di realizzare una panchina fai da te sfruttando le pietre. Queste ultime sono destinate a fare da supporto alla panca: per questo motivo, è indispensabile applicare del collante apposito tra una pietra e l’altra. DI forme, dimensioni e colori diversi, le pietre devono essere levigate per far sparire i bordi ruvidi. Per rendere comoda e perfettamente stabile la seduta utilizza una tavola di legno da appoggiare sul supporto in pietra e applica il collante per fissare le pietre superiori alla tavola. Potresti fare un po’ di fatica in fase di realizzazione, ma ti assicuro che il risultato finale ti soddisferà appieno!

Panchine in legno fai da te

Scegliere il legno per arredare è sempre un’ottima idea. Materiale naturale ed estremamente versatile, si adatta ad ogni stile, dal classico al moderno, e utilizzarlo per realizzare una panchina fai da te rappresenta la soluzione ideale per creare un’atmosfera accogliente e rilassante all’interno del proprio giardino. Il legno si presta ad una completa personalizzazione ed è una scelta felice sia per l’ambiente che per il proprio benessere!

Bambù

Il bambù è il materiale perfetto per la tua panchina fai da te, se sei un amante dello stile bohémien, etnico o giapponese e desideri donare un tocco esotico ed eclettico al tuo giardino. È resistente, leggero e facile da lavorare: ideale per realizzare una panchina da esterno! Procurati delle canne di bambù, tagliale in base alle dimensioni della panca che vuoi creare e goditi il risultato finale con una seduta particolare e riconoscibile.

Bancali

Se il tuo giardino è arredato in stile shabby chic, una panchina fai da te realizzata con bancali di legno è l’idea vincente. Munisciti di pallet e impilali per creare le basi di appoggio laterali, sulle quali potrai sistemare delle splendide fioriere. Per la seduta utilizza pallet più lunghi e mettine tre o quattro l’uno sopra l’altro. Queste panchine sono semplici da realizzare e puoi personalizzarle in base al tuo gusto personale: scegli la tonalità di colore e la finitura che preferisci per arredare il tuo giardino in perfetto stile shabby! Completa la tua panchina fai da te con pallet abbinando cuscini, piante e coperte.

Legno riciclato

Per dare un tocco rustico o romantico al tuo spazio all’aperto, puoi utilizzare il legno non trattato per realizzare la tua panchina fai da te. Un’idea interessante è recuperare pezzi di legno massicci e saldarli tra loro attraverso l’uso di viti spesse. Per completare l’arredamento, puoi posizionare accanto alla panca sedie e tavolini abbinati, realizzati attraverso la stessa procedura.
In alternativa, se sei un amante della natura, puoi optare per una panchina fai da te ricavata dal fusto di un albero. È una soluzione piuttosto stravagante che ti aiuterà ad arredare in modo originale il tuo giardino. Procurati dei tronchi e munisciti di tutto l’occorrente necessario per intagliarli e creare la seduta. I tronchi sono molto resistenti e, se ben sigillati, conservano le venature naturali del legno: lo spettacolo è assicurato! Questa tipologia di panca da esterna è perfetta da utilizzare anche solo per decorare, sistemandoci sopra piante e altri accessori.

Stile urban: acciaio e legno

Realizzare una panchina in stile urban rappresenta la soluzione ideale per i giardini eleganti. Se hai un’aiuola in acciaio, procurati delle assi in legno da appoggiare sopra per creare una seduta. Il risultato finale che otterrai sarà una panchina elegante, dal design semplice e accattivante, perfetta per goderti un po’ di meritato relax nel tuo spazio all’aperto!

Panchina fai da te in mattoni

La classica panchina fai da te in [mattoni](https://www.leroymerlin.it/prodotti/edilizia/materiali-da-costruzione/mattoni-architravi-tavelle-e-listelli/) è molto semplice da realizzare. Procurati dei mattoni o blocchi di calcestruzzo, in base allo stile del giardino. Munisciti degli attrezzi necessari e inizia a costruire una base d’appoggio, impilando due o tre file di mattoni. Per rendere la panca più comoda posiziona dei [cuscini](https://www.leroymerlin.it/prodotti/giardino-e-terrazzo/mobili-da-giardino-e-accessori/cuscini-da-esterno/cuscini-per-sedie-da-giardino/ per la seduta e lo schienale.

Panchina con blocchi di cemento e legno

Un’idea originale per l’arredamento degli esterni è realizzare una panchina utilizzando blocchi di cemento forati all’interno dei quali adagiare orizzontalmente travi di legno. Per dare un tocco di vivacità alla seduta, ti suggerisco di colorare le travi con apposite vernici e posizionare morbidi cuscini di colore sgargiante.

Panchina vintage con un tocco di colore

Vecchie sedie o vasche da bagno si prestano alla perfezione alla realizzazione di una panchina fai da te vintage. Se hai da poco ristrutturato il bagno e devi liberarti della vasca, rimuovi uno dei due lati e lascia la base, dipingendola con vernici apposite. Aggiunti un materassino o qualche cuscino colorato per completare il lavoro e rendere la panca comoda e confortevole. In alternativa, recupera vecchie sedie che non utilizzi più, ridipingile di colori accesi e appoggia un’asse di legno per realizzare la seduta. Basteranno 3 o 4 sedie disposte una di fianco all’altra per ottenere un risultato insolito, divertente e colorato!

Tessili

Sedersi su una panchina fai da te realizzata con assi di legno o pietre può essere scomodo. Per questo motivo, al termine dei lavori, non dimenticarti di decorare la seduta con materassini o cuscini per renderla più confortevole. Ricava i tessili da vecchie poltrone oppure acquistane di nuovi, prestando attenzione alla scelta del colore, così che ogni elemento sia in armonia con lo stile del giardino! Se lo spazio lo permette e nella panchina ci sono spazi vuoti da riempire, valuta la sistemazione di piccole piantine per decorare la seduta.

Realizzare una panchina fai da te, come avrai notato, è un’operazione che non richiede grandi abilità tecniche e manuali. Le idee che ti ho proposto sono solo alcune delle soluzioni da cui puoi trarre ispirazione per abbellire il tuo giardino: sbizzarrisciti con la fantasia e crea la panchina fai da te che più si adatta al tuo spazio all’aperto! Se ne hai già creata una, condividi qualche scatto con la Community per ispirare gli altri utenti. Se, invece, hai domande da fare o ci sono aspetti che desideri approfondire, lascia un commento.

AnnaZorloni
Agronoma
02/05/22-08:52 (modificato il 20/02/24-15:15)

Sai quando è il momento migliore per rinvasare le piante? Solitamente i periodi più indicati per eseguire quest’operazione sono la fine dell'inverno o inizio primavera e l’autunno, ovvero le cosiddette “mezze stagioni”, quando le piante non sono nel pieno della loro attività e possono essere “disturbate” e “maltrattate” senza creare danni… perché il rinvaso può costituire un piccolo trauma per le tue piante se non lo esegui nel periodo e nella maniera corretta! Sai perché e come devi eseguire il rinvaso delle piante? Te lo spiego in queste righe.
Terriccio fertile e vasi nuovi: materiale necessario ad eseguire il rinvaso – foto Leroy Merlin
Terriccio fertile e vasi nuovi: materiale necessario ad eseguire il rinvaso – foto Leroy Merlin

Perché bisogna rinvasare le piante?

Il rinvaso è un’operazione molto importante per le piante! Serve a mantenerle forti e sane, vigorose e in grado di fiorire abbondantemente. La terra è la fonte di sostentamento e nutrimento per le piante: ecco perché va rinnovata periodicamente con il rinvaso; perché col tempo perde di fertilità, le piante ne assorbono e consumano gli elementi nutritivi. Inoltre perde struttura e si deteriora. Le piante in vaso hanno solitamente un quantitativo di terra appena sufficiente per la loro sopravvivenza, quindi, a maggior ragione, questa deve essere di buona qualità: motivo per cui bisogna rinnovarla periodicamente eliminando quella vecchia e sostituendola con terriccio di buona qualità acquistata in sacchi. Questo è il motivo principale per cui è necessario rinvasare le piante: scegli il terriccio giusto, più adatto alle tue piante.
Rinnova il substrato e sostituisci il vaso con uno poco più grande quando rinvasi una pianta in fase di crescita – foto Leroy Merlin
Rinnova il substrato e sostituisci il vaso con uno poco più grande quando rinvasi una pianta in fase di crescita – foto Leroy Merlin

Ogni quanto tempo è necessario eseguire il rinvaso?

Di solito, il rinvaso deve essere eseguito ogni due anni circa, nel caso di piante adulte, ovvero che hanno ormai raggiunto le dimensioni e lo sviluppo definitivo. In questo caso, rinnoverai il terriccio e potrai sostituire il vaso nel caso sia rotto o deteriorato. Il rinvaso deve essere eseguito più frequentemente, invece, nel caso di piante giovani, in piena fase di crescita: in questo caso, la giovane pianta avrà bisogno di essere trasferita in vasi di dimensioni via via più grandi man mano che cresce. Se noti che l’apparato radicale della pianta fuoriesce dal vaso, ad esempio dai fori basali, allora è il momento di rinvasarla!
Le radici della tua pianta non hanno più spazio vitale: è necessario eseguire il rinvaso! – foto Leroy Merlin
Le radici della tua pianta non hanno più spazio vitale: è necessario eseguire il rinvaso! – foto Leroy Merlin

Come rinvasare le piante?

Non sempre il rinvaso è un’operazione semplice, dipende molto dalle dimensioni della pianta e del vaso in cui viene coltivata: la terra è pesante, così come lo sono il vaso e la pianta, motivo per cui l’operazione del rinvaso può risultare difficoltosa. Con un po’ di ingegno e il metodo giusto, potrai fare meno fatica. Innanzitutto: esegui quest’operazione sul terrazzo, appoggiandoti su un telo di plastica per non sporcare eccessivamente la pavimentazione, oppure in un angolo del giardino dove non sia un problema sporcare. Indossa sempre i guanti da giardinaggio per proteggere le tue mani! Procurati la terra: scegli il substrato più adatto per la tua pianta, da acquistare in sacchi di diverso volume. Scegli terriccio di buona qualità, spesso già concimato: ti consiglio il terriccio specifico per rinvaso delle piante verdi come il ficus, la kentia e altre piante di casa, oppure specifico per acidofile (per azalee, camelie, gardenie, …), specifico per orchidee (per le tue phalaenopsis o i cymbidium), specifico per piante grasse (per i tuoi cactus o l’aloe). Procurati anche un sacchetto di argilla espansa: queste biglie di materiale leggero e poroso sono perfette per consentire il corretto drenaggio dell’acqua all’interno del vaso. Acquista anche un vaso nuovo se ritieni sia il caso di sostituire quello vecchio. Ti consiglio di lasciare asciugare la terra per eseguire il rinvaso. Con la terra asciutta, la pianta pesa sicuramente meno, inoltre farai meno fatica ad estrarla dal vaso, operazione spesso difficoltosa. Un altro piccolo trucco per facilitare l’estrazione della pianta dal vaso, è quella di battere il vaso sul pavimento: in questo modo faciliterai il distacco della terra dalle pareti interne del vaso.
Indossa sempre un paio di guanti per eseguire quest’operazione – foto Leroy Merlin
Indossa sempre un paio di guanti per eseguire quest’operazione – foto Leroy Merlin

I passaggi da seguire per rinvasare una pianta:

una volta estratta la pianta dal vaso, esegui queste operazioni:

  • ripulisci il suo apparato radicale dalla terra vecchia e verifica che tutte le radici siano sane e turgide; elimina eventuali radici secche recidendole con una forbice da giardinaggio;
  • pulisci il vaso dalla vecchia terra, da eventuale muschio e altre impurità, se hai intenzione di riutilizzarlo; controlla anche sul suo fondo, spesso vi si nascondono lumache o altri insetti!
  • distribuisci biglie di argilla espansa al suo interno, come strato basale (un paio di cm);
  • quindi uno strato di terriccio nuovo e concimato, che servirà da base di appoggio per la pianta;
  • alloggia la pianta all’interno del vaso tenendola ben dritta e al centro: attenzione, il colletto della pianta dovrà rimanere a livello della superficie della terra, uno o due cm al di sotto del bordo del vaso;
  • colma tutti gli spazi vuoti del vaso con terriccio;
  • premi bene per comprimere la terra attorno alla pianta;
  • bagna abbondantemente per far compattare ulteriormente la terra… nel caso il suo livello dovesse calare, aggiungine ancora di nuova.
    Sul fondo del vaso, distribuisci uno strato di argilla espansa per favorire il drenaggio – foto Leroy Merlin
    Sul fondo del vaso, distribuisci uno strato di argilla espansa per favorire il drenaggio – foto Leroy Merlin

Il rinvaso rende più bella e forte la tua pianta!

Una volta rinvasata, la tua pianta potrà essere rimessa nella posizione in cui si trovava prima e coltivata con le cure di cui ha bisogno: bagnala e nutrila con un concime granulato secondo le sue necessità e vedrai che crescerà bella e forte!
 Premi bene la terra e innaffia: la tua pianta si riprenderà e rinvigorirà grazie al rinvaso! – foto Leroy Merlin
Premi bene la terra e innaffia: la tua pianta si riprenderà e rinvigorirà grazie al rinvaso! – foto Leroy Merlin

Se hai dei dubbi su come procedere, fammi una domanda qui sotto!

MaraLocatelli
Community Expert 💡
01/05/22-18:03

Di solito le finestre hanno un ruolo decorativo secondario, anche in cucina dove si perde tra altri oggetti di primo piano. Quando però ci si trova ad arredare una cucina con la finestra che cade nello sviluppo dei mobili, allora diventa un elemento che acquista importanza. Soprattutto nelle cucine ad angolo con la finestra che è abbinata al mobile sottostante, fermarsi un attimo per capire come decorare quell’angolo e integrarlo in maniera armoniosa nello spazio, di solito contenuto, di questa stanza è importante. In molti appartamenti poi si è diffuso lo stile rubato alla tradizione della cucina con finestra all’americana, posizionata cioè sopra al livello. Ma non sempre tutto funziona come previsto. Vediamo allora qualche consiglio utile che puoi copiare.

Il bello di una cucina con finestra sopra lavello

Una cucina con la finestra sopra il lavello, a mio avviso è sempre un'ottima idea. Anche il miglior lavello da cucina per quanto esteticamente impeccabile non renderà quei minuti in cui lavi i piatti il momento preferito della tua giornata, ma se puoi guardare fuori è di gran lunga più piacevole avere un panorama davanti agli occhi invece di dover stare a fissare il muro per tutto il tempo. Quindi, se la disposizione lo consente, allestire la cucina moderna ad angolo con la finestra che ti permette di dare un’occhiata ai bambini che giocano in giardino è sempre una bella comodità, oltre che essere più stimolante di dover guardare un muro bianco. Se però a differenza della cucina con finestra all’americana, che ha la chiusura a ghigliottina, avete la finestra con l’apertura tradizionale, devi dotare il lavello con l’apposito rubinetto abbattibile, da abbassare quando si aprono o chiudono in vetri. Davvero pratico.

Se non hai la cucina con finestra all'americana, sopra il lavello serve il rubinetto abbattibile-Idea Leroy Merlin

Idee decor per la cucina ad angolo con finestra

Nella cucina moderna ad angolo con finestra sul lato corto, spesso si finisce per lasciare la parete vuota. Invece le possibilità decorative sono tante. Per integrare la finestra nell’arredo devi abbellire lo spazio sulle pareti ai due lati. Puoi incorniciare la finestra tra le mensole in stile con il resto della cucina componibile, e quindi disporre con ordine tutte le tue ceramiche più belle.
Anche le piante forniscono sempre un’ottima occasione per personalizzare ogni zona della casa, compresa la cucina angolare con finestra in mezzo che interrompe la disposizione dei pensili. Allinea sul davanzale piante diverse, magari piante aromatiche, alloggiandole in vasi di differenti formati, ma dello stesso colore della cucina. Le piante hanno tutta la luce che serve loro per vivere, e tu decori la cucina con un tocco green elegante di vegetazione lussureggiante. Se vuoi maggiore dinamicità, puoi destinare questo spazio della cucina ad angolo con la finestra sopra il mobile, puoi alternare piante e libri di ricette: avrai sempre luce per leggere i ricettari senza fatica.

Libri, piante e mensole arredano le pareti della cucina con finestra in mezzo-Idea Leroy Merlin

Le tende per la cucina con finestra all'americana

E poi c’è la questione tende, che hanno sempre un grande potere decorativo, anche nelle cucine ad angolo con finestra incorniciata tra i pensili. Per uno stile moderno le tende a pacchetto sono sempre la soluzione migliore, bianche oppure colorate, assicurano privacy e aggiungono profondità allo spazio. Se ti piace l'atmosfera romantica, puoi optare per le tendine a vetro da bistrot, che si arricciano attorno al bastone posto a metà finestra. La privacy si dimezza, ma la luce che entra dalla finestra è sicuramente di più. Se hai la cucina con finestra all’americana, fai attenzione a collocare l’asta più in alto del meccanismo saliscendi, altrimenti scegli le moderne tende a pacchetto oppure le pratiche tende a rullo night and day, ideali per regolare l’intensità della luce.

Le tende sono un'elemento decorativo importante della cucina ad angolo con finestra-vedum.se

Hai trovato qualche spunto utili per abbellire la cucina ad angolo con la finestra ben valorizzata? Se ti servono altri suggerimenti scrivici.

MaraLocatelli
Community Expert 💡
01/05/22-15:56 (modificato)

Ammettiamolo, i vantaggi del bagno bianco sono infiniti. Sicuramente è la soluzione migliore per gli spazi piccoli o che non hanno luce naturale. In più un bagno è la cornice perfetta per arredamenti di qualsiasi stile, infatti, quando hai voglia di rinnovare l’arredo ti basta semplicemente cambiare accessori oppure intervenire solo su alcuni punti mirati. In questo modo il tuo bagno sembrerà sempre nuovo e invitante. Per chi teme che il bagno total white possa essere troppo noioso o asettico, basta introdurre piccole dosi di colore o giocare con le diverse texture e sfumature dei materiali. A seconda delle preferenze, si possono adottare soluzioni personalizzabili che ravvivano l’ambiente: bagno total white si sposa sia con un design moderno, che con uno più eclettico o con i toni rustici del legno. Considerato che le opzioni per personalizzare non mancano, quando si sceglie il bagno bianco difficilmente si sbaglia.

Bagno bianco moderno e mood nordico

Colori chiari e materiali naturali sono perfetti per creare spazi rilassanti. Oggi il bagno bianco moderno si accompagna spesso al legno chiaro, materiale elegante che sa essere semplice e allo stesso tempo raffinato. In questo progetto l’idea originale è il rivestimento di piastrelle Lumiere bianco lucido dal caratteristico bordo irregolare, accostato al calore del rivestimento in legno. Puoi giocarti l’alternativa tra il pensile bianco bagno o in legno chiaro, da abbinare all’elegante mobile bagno bianco con doppio lavabo. Ma ti consiglio di restare sul total white nella scelta dei sanitari dal design lineare e contemporaneo.
Gli accessori di bambù possono portare quel tocco di calore che serve per sottolineare lo stile nordico di questo bagno bianco moderno.

Elegantissime le piastrelle lucide per il bagno bianco moderno-Idea Leroy Merlin

I fiori colorano di fresco il bagno bianco

Se ricerchi atmosfere sognanti e un look romantico, puoi decorare il bagno total white con la freschezza dello stile flower shabby. Utilizza le sfumature calde per pavimenti e rivestimenti, e presta attenzione ai dettagli. In un bagno bianco è fondamentale scegliere con cura gli accessori perché sottolineano la personalità di un arredo che non vuole cadere nell’anonimato. Le fantasie floreali disposte con dose, tra una colorata delle tenda della doccia e una decorazione originale con la carta da parati che incornicia la zona lavabo sono perfette per catturare lo sguardo senza essere invadenti. Anche il colore può essere modulato in una sfumatura più calda, come il tono latte per il mobile lavabo bianco del bagno dal design pulito ma con modanature country.

Chi ha detto che in un bagno total white non ci possono essere i fiori?- Ispirazione Leroy Merlin

L'effetto marmo per un tocco luxury nel bagno bianco

Per rendere lussuoso un bagno bianco moderno punta sull’effetto marmo di pavimenti e rivestimenti. Quando si tratta di realizzare un bagno di design contemporaneo, minimal ma dai dettagli ricercati, il look marmo porta un tocco sofisticato ineguagliabile. Soprattutto se scegli le varietà di marmo bianco, tra le più pregiate in assoluto, puoi arredare un bagno total white luminoso, e valorizzare anche uno spazio piccolo e buio. Grazie alle lastre di gres porcellanato effetto marmo puoi rivestire pavimento e pareti con la certezza di avere un bagno che non passa mai di moda, resistente e pratico anche nella manutenzione ordinaria. A differenza del marmo, il gres non teme i comuni detersivi usati per l’igiene e non è poroso, quindi non si macchia. Abbinalo ad accessori dalle linee moderne e dal look cromato, come rubinetteria e portasalviette in zama (moderna lega metallica) cromata, termoarredo di design e lampadari scintillanti. Usati insieme, marmo e acciaio, decorano con stile sobrio, ma luxury un bagno bianco moderno.

Il pensile in un bagno bianco marmo può essere in pietra, in legno o in acciaio- Ispirazione Leroy Merlin

Il glamour di un bagno bianco e oro

Per anni cromo e acciaio hanno dominato la scena del bagno. Adesso i dettagli oro si prendono la rivincita e si appropriano degli spazi eleganti del bagno bianco di stile neoclassico, grazie alla loro inconfondibile allure. Non importa dove li metti, gli accenti dorati tendono a rendere lo spazio più sofisticato e attraente. E i bagni non fanno eccezione. L'importante è sapere dosare l'oro: poco rischia di perdersi e troppo diventa pretenzioso. I rubinetti dorati sottolineano le linee curve eleganti di una vasca freestanding, i bagliori metallici su pomelli del mobile sottolavabo e del pensile bianco del bagno aggiungono un tocco glamour allo stile neoclassico. Abbinali a sanitari bianchi, a grandi specchi con cornici dorate e piccole applique oro per trasformare il tuo bagno total white in un rifugio glamour.

Bagliori dorati rinnovano il bagno bianco neoclassico -thespruce

Profumo di mare nel bagno bianco esotico

Perché non portare un po’ di atmosfera marina nel tuo bagno e sentirsi in vacanza tutto l’anno? Le pareti intonacate di bianco evocano subito freschezza, come nelle case tipiche delle isole greche. Aggiungi qualche dettaglio nei colori dell’acqua – blu, turchese e le altre sfumature marine- per illuminare la stanza di una luce che ricorda l'estate al mare. Non è necessario esagerare con il colore, bastano minimi accorgimenti e un moderno bagno bianco diventa un’oasi che profuma di mediterraneo con la sensazione della brezza che ti accarezza la pelle.
Invece del pavimento minimale, posa piastrelle in gres smaltato con decorazioni blu sfumate che sembrano sgranate dal tempo. Questa scelta raffinata porta una macchia di colore che accende la luminosità del bagno bianco. Il risultato è un ambiente affascinante, sospeso tra l’essenzialità delle linee minimali di sanitari, vasca a isola e doccia nella nicchia, e la ricercatezza per i piccoli dettagli che sembrano souvenir di viaggi esotici.

Tra etnico e moderno, il bagno total white profuma di mare-jrsid

Se cerchi piccoli accessori e set per il bagno bianchi, sfoglia tra le proposte del catalogo, troverai una grande varietà di scelta.