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DilliDalli
06/07/21-13:33 (modificato)

Ero in cerca di un’occasione per giocare con il colore e liberare la creatività così ho realizzato un bellissimo vassoio fai da te partendo da una semplice tavola di legno. Potete utilizzarlo per fare colazione a letto, servire un aperitivo agli amici, come appoggio per il computer o magari come un vero e proprio complemento d’arredo. Mi sono ispirata allo Stile Glam Bloom di Leroy Merlin, caratterizzato da colori delicati e romantici, per ottenere un risultato luminoso e sofisticato. Per realizzare il vostro vassoio non dovrete necessariamente acquistare una tavola nuova, anzi potete dare nuova vita a una che avete già in casa e che magari vi è avanzata da lavori precedenti. Perché buttarla via se potete sbizzarrirvi colorandola e rendendola un perfetto vassoio in legno fai da te? Nell’articolo scoprirete come fare.

Come realizzare un vassoio in legno in stile Glam Bloom - Leroy Merlin

I materiali:

- tavola in legno grezzo di 40x30 cm

- Vernici Chalky

- pennelli

- primer per legno e pennello

- matita e squadra

- nastro carta

- vernice trasparente

- due maniglie

-viti e cacciavite

- trapano avvitatore

1 Stendere il primer

Per prima cosa stendete sulla tavola di legno grezzo una mano di primer apposito per legno quindi lasciate asciugare per circa 4 ore. Il primer servirà a uniformare l’assorbimento del colore sulla superficie.

Step 1: stendere il primer sulla tavola di legno - Leroy Merlin

2 Prendere le misure per la decorazione

Se vorrete replicare la stessa decorazione che ho fatto io, dovete dividere la tavola in quattro strisce oblique parallele distanti 10 cm l'una dall'altra che delimiteranno i diversi colori. Per farlo vi consiglio di aiutarvi con matita e squadra in modo da prendere le misure esatte e segnare comodamente i punti sui lati.

Step 2: prendere le misure per la decorazione - Leroy Merlin

3 Delimitare le aree da verniciare con il nastro carta

Una volta prese le misure delle strisce, delimitatele con il nastro carta e procedete per assicurarvi di dipingere in modo preciso con il colore. In linea con lo stile Glam Bloom ho scelto 4 tonalità delicate: grigio chiaro, avorio e due diverse sfumature di rosa pastello, colori che trasmettono eleganza, leggerezza e buonumore. Potete ovviamente optare per i colori che preferite in base al vostro stile, abbinandoli magari all'arredamento della vostra casa o ai complementi della vostra tavola.

Step 3: delimitare le aree da verniciare con il nastro carta - Leroy Merlin

4 Verniciare il vassoio

Delimitate le strisce con il nastro carta. iniziate la stesura del primo colore. Potete alternare i colori in modo da creare dei contrasti più accesi oppure disporli in gradazione per un effetto più delicato. Per il mio vassoio in legno fai da te ho scelto di procedere nel secondo modo, quindi se volete seguire questo ordine dovete partire con il rosa più intenso e poi sfumarlo via via verso le tonalità più neutre. Ricordate di dare sempre due mani di colore per ogni striscia, lasciando asciugare bene tra una e l'altra. Una volta che la prima striscia di colore sarà asciutta, dovete rimuovere il nastro carta, delimitare la seconda striscia e procedere allo stesso modo con il secondo colore, fino a completare la tavola. Non dimenticate di aggiungere alla fine anche una - o meglio due - mani di vernice trasparente per proteggere la decorazione e rendere più facile la pulizia del vassoio.

Step 4: verniciare il vassoio in legno dei colori che preferite e che più si abbinano a casa vostra - Leroy Merlin

5 Aggiungere le maniglie

Non può esserci vassoio che si rispetti senza un paio di maniglie per poterlo trasportare e maneggiare con più facilità. Ora manca quindi solo l’ultimo tocco: l’aggiunta delle due maniglie che trasformeranno la vostra tavola in legno in un vero e proprio vassoio. Con l’aiuto del trapano realizzate 4 fori ai due lati della tavola di legno, calcolando la distanza in base all’interasse delle maniglie. Infine, procedete a fissare le maniglie con le viti.

Step 5: forate la tavola e aggiungete le maniglie - Leroy Merlin

Ed ecco qui il risultato finale: un vassoio in legno in stile Glam Bloom perfetto come decorazione per la casa o per servire bevande e stuzzichini ai vostri ospiti. Potete personalizzarlo e scegliere i colori e le dimensioni che preferite e che si abbinano al vostro stile preferito. Vi ricordo che non è necessario procurarsi una tavola nuova: questa è proprio l’occasione per mettere in pratica il riuso creativo e sbizzarrirsi con creatività per dare nuova vita a vecchi oggetti o materiali avanzati. Quindi ora tocca a voi! Mettetevi all’opera per realizzare il vostro vassoio e se siete ancora in cerca di idee creative vi consiglio di leggere l’altro articolo dedicato a un nuovo progetto DIY: come rivestire una cassettiera con la carta da parati. Anche in questo caso si tratta di un'idea speciale pensata proprio per voi che abbiamo realizzato nell’aula corsi del negozio Leroy Merlin di Ancona. Fatemi sapere cosa ne pensate!

Come realizzare un vassoio in legno in stile Glam Bloom - Leroy Merlin

DilliDalli
06/07/21-11:07 (modificato)

L’uso della carta da parati è tornato molto di moda negli ultimi anni ed è una delle tendenze più apprezzate per la decorazione della casa. Quindi può capitare a molti appassionati di decorazione e fai da te di ritrovarsi avanzi di carta da parati usata per altri lavori. In questo articolo scoprirete come riutilizzarli in modo creativo per trasformare una cassettiera. Potete personalizzarne una nuova ma anche rimodernare vecchi mobili e complementi d’arredo. Infatti, se avete già in casa una cassettiera che volete rinnovare, sarà proprio questa l’occasione per ridargli nuova vita attraverso un vero e proprio relooking. Per rivestire la mia cassettiera mi sono ispirata allo stile Nature di Leroy Merlin, e ho quindi scelto una carta da parati a tema botanico abbinata a un tocco di colore pastello. Cominciamo!

Come rivestire una cassettiera con la carta da parati

I materiali:

- una cassettiera

- carta da parati

- colore per legno

- cacciavite

- carta abrasiva a grana media

- primer per legno

- colla vinilica, metro e forbici

- rullo in gomma, pennello

1 La carteggiatura

Iniziate smontando eventuali maniglie o pomoli e preparate la cassettiera con la carteggiatura. Questo passaggio è molto importante per uniformare il fondo e per rimuovere l’eventuale vernice presente sul mobile - che altrimenti impedirebbe alla colla di aderire bene.

Step 1: la carteggiatura - Leroy Merlin

2 Stendere il primer

Adesso stendete il primer per legno sulle parti da dipingere: i fianchi dei cassetti, la struttura della cassettiera e i bordi della parte superiore. Il primer servirà a rendere più omogeneo l'assorbimento della vernice. Dopo averlo steso, dovete attendere 4 ore, dopodiché potrete procedere con la stesura del colore.

Step 2: stendere il primer sulle parti che volete verniciare - Leroy Merlin

3 La verniciatura

Passate quindi a verniciare le parti della cassettiera su cui avete applicato il primer. Potete scegliere i colori che preferite per verniciare la vostra cassettiera. In questo caso, prendendo spunto dalla carta da parati in stile botanico di Leroy Merlin, ho scelto di utilizzare un verde pastello molto delicato e un avorio, due colori che si abbinano perfettamente. L'effetto è naturale ma con un pizzico di colore che rende l'insieme fresco e originale. L’insieme trasmette sensazioni rilassanti ed è perfetto per una camera da letto, magari pensando di utilizzare la cassettiera come un comodino. Ricordate di mescolare sempre molto bene il colore prima di iniziare, sembra un passaggio superfluo, ma è fondamentale per ottenere un buon risultato! Una volta stesa la prima mano di colore, dovrete nuovamente aspettare che asciughi e poi stendere la seconda mano, in questo modo l'effetto sarà davvero coprente e omogeneo.

Step 3: la verniciatura - Leroy Merlin

4 Applicare la carta da parati

Adesso è arrivato il momento di applicare la carta da parati. Per prima cosa dovete misurare con precisione, aiutandovi con il metro, ogni parte del mobile da rivestire, e riportare le misure sul rotolo di carta servendovi di riga e squadra. Potete appoggiare le parti dalla forma irregolare o più piccole, come il frontale dei cassetti, direttamente sulla carta e riportare la sagoma con una matita. A questo punto tagliate la carta con le forbici, stendete la colla vinilica con l’aiuto di un pennello direttamente sul mobile e applicate con attenzione la carta. Potete aiutarvi con un rullino di gomma, con una spatolina o con le dita per far sì che aderisca perfettamente e per eliminare eventuali bolle d’aria.

Step 4: applicare la carta da parati - Leroy Merlin

5 Fare asciugare la colla e rimontare il pomolo

Ora dovete solo aspettare che la colla asciughi bene e poi rimontare le maniglie. Fate quindi un forellino in corrispondenza del foro della vite, aiutandovi con il cacciavite quindi riprendete il pomolo messo da parte in precedenza e, sempre con il cacciavite, rimettetelo al suo posto. In un’attimo è fatta.

Step 5: fare asciugare la colla e rimontare il pomolo - Leroy Merlin

Ed ecco il risultato finale. Avete visto come - grazie alla carta da parati - è possibile personalizzare completamente l’aspetto di una vecchia cassettiera in poche mosse. Potete davvero sbizzarrirvi sia nella scelta dei colori che della carta da parati e ispirarvi allo stile che più vi piace o che si sposa con il resto dell’arredamento della vostra casa. Quindi adesso tocca a voi! Mettetevi all’opera e rivestite la vostra cassettiera con la carta da parati.

Come rivestire una cassettiera con la carta da parati - Leroy Merlin

Leggete come realizzare un vassoio in legno in stile Glam Bloom: vi spiego come fare step-by-step. Si tratta sempre di un progetto ideato per voi e realizzato nell’aula corsi del negozio Leroy Merlin di Ancona. Fatemi sapere quale dei due progetti replicherete!

AnnaZorloni
Agronoma
03/07/21-05:30

Conosci il “Bokashi”? E’ un miscuglio organico fermentato, una sorta di compost prodotto in casa seguendo un’antica tecnica che proviene dal Giappone. E’ un fertilizzante del tutto naturale, con funzione anche di ammendante, che possiamo autoprodurre con facilità e utilizzare nell’orto, nel frutteto o in giardino, ottenendo effetti benefici a basso costo.

Vediamo insieme come funziona e come si realizza un Bokashi fai-da-te.

Il Bokashi è un concime del tutto naturale, simile al compost... producilo nel tuo orto con poca fatica e tanti benefici - foto Leroy MerlinIl Bokashi è un concime del tutto naturale, simile al compost... producilo nel tuo orto con poca fatica e tanti benefici - foto Leroy Merlin

Cos’è e come funziona il Bokashi

Il Bokashi è un prodotto naturale, ottenuto dalla fermentazione di sostanze organiche e ricco di microrganismi utili per il terreno; oltre ad avere la funzione fertilizzante, ha anche la funzione di ammendante. L’utilizzo del Bokashi aiuta a risolvere il problema di avere un terreno indurito e impoverito dall’utilizzo: il suolo risulterà essere più fertile e più morbido e accogliente per le radici delle piante che vi coltivi. Puoi produrlo in casa utilizzando ingredienti semplici, a basso costo, e con poca fatica.

L'aspetto del Bokashi è simile al compost; scuro e soffice - foto PixabayL'aspetto del Bokashi è simile al compost; scuro e soffice - foto Pixabay

Come si fa un Bokashi fai-da-te

Dedica un angolo del tuo orto, o del giardino, alla produzione del Bokashi: deve essere un angolo all’ombra e al riparo da animali o altro. In giapponese, “Bokashi” vuol dire “miscuglio organico”. Puoi autoprodurlo miscelando diversi elementi, tutti di origine naturale:

- terriccio del giardino (100kg),

- letame o stallatico (45kg),

- paglia (10kg),

- crusca (4kg),

- cenere (5kg),

- zucchero (1kg),

- lievito di birra (1kg),

- acqua.

Come prima cosa, sciogli entro un secchio, lo zucchero in acqua appena tiepida (non troppo calda), quindi il lievito di birra. Quindi sovrapponi diversi strati (di circa una spanna) composti come segue: paglia, terra, letame e crusca, umidificandoli con la soluzione di acqua, zucchero e lievito preparata nel secchio. Ripeti gli stessi strati in successione finchè non termini il materiale.

Alla fine, con una forca o pala, rigira due o tre volte il cumulo, così da rimescolarlo e omogeneizzarlo bene.

Ricoprilo con un telo di plastica per mantenere la giusta umidità. Lo stato di umidità del cumulo è molto importante per creare l’ambiente perfetto per lo sviluppo dei microrganismi utili. Questi si sviluppano i primi giorni e lo potrai capire anche dalla temperatura che raggiunge il cumulo, vicina ai 60°C, segno che è in atto la fermentazione dei suoi componenti. Il compost deve essere ben umido, ma non zuppo di acqua. La prima settimana è importante rivoltare un paio di volte al giorno il cumulo. Quindi una sola volta al giorno, fino alle due settimane, quando il compost sarà pronto per l’utilizzo: il suo aspetto sarà quello di un terriccio fine, di colore scuro e privo di odore di marcio.

Altrimenti potrai acquistare il kit per Bokashi comprendente un contenitore ermetico (è come la cassetta del compostaggio) e lo starter necessario per la sua attivazione e per iniziare a produrre il terriccio fertile e ricco di microrganismi. A proposito, se vuoi sapere qualcosa di più sul compostaggio, leggi "Compost, come si fa?".

Copri il cumulo con un telo plastico per mantenerlo al giusto livello di umidità - foto Leroy MerlinCopri il cumulo con un telo plastico per mantenerlo al giusto livello di umidità - foto Leroy Merlin

Come si usa il Bokashi in giardino e nell’orto

Una volta preparato e pronto, potrai utilizzare il tuo Bokashi come un fertilizzante organico da distribuire alla base delle piante del giardino e dell’orto, in maniera da nutrirle in maniera naturale. Inoltre otterrai anche un miglioramento della struttura del suolo, perché il Bokashi serve anche come ammendante, migliora la porosità e facilita l’assorbimento di acqua ed elementi nutritivi da parte delle radici. Un vero e proprio prodotto naturale e benefico, a costo irrisorio. Ti consiglio di utilizzarlo appena lo prepari, senza attendere troppo, per poter sfruttare al meglio la sua qualità e la sua efficacia.

Distribuiscilo preferibilmente nelle ore più fresche della giornata, alla sera: nell’orto ne basta un pugnino per pianta, da incorporare al terreno al momento del trapianto o distribuire in superficie miscelandolo alla terra. In giardino, per nutrire le piante, aumenta un po’ le dosi, incorporando alla terra in superficie circa 3-4 pugni di Bokashi per pianta.

Rivolta con una forca il cumulo per facilitare la formazione del tuo Bokashi - foto Leroy MerlinRivolta con una forca il cumulo per facilitare la formazione del tuo Bokashi - foto Leroy Merlin

Le tue piante mostreranno in breve tempo gli effetti benefici di questo prodotto, rinvigorendosi e producendo in abbondanza.

Hai già provato a fare il Bokashi per il tuo orto? Raccontami la tua esperienza nei commenti qui sotto.

AnnaZorloni
Agronoma
02/07/21-05:30 (modificato)

Se vivi in una casa in cui non c'è molta luce, ma vuoi arredarla con qualche pianta da interno, non devi rinunciare. Esistono specie di piante da appartamento che si accontentano di poca luce e possono essere coltivate in angoli della casa poco luminosi che vuoi ravvivare con la presenza di una pianta. Non ti scoraggiare, se scegli la specie giusta otterrai degli ottimi risultati. Di seguito ti consiglio qualche varietà di pianta da interno che sopravvive con poca luce.

Piante da interno che vivono bene anche in case poco luminose - Leroy Merlin

Zamia

Zamioculcas zamiifolia (specie appartenente alla famiglia delle Araceae), anche detta più semplicemente“Zamia”, si caratterizza per la semplicità delle sue forme e la lucentezza delle sue foglie ovali, portate su fusti carnosi ed eretti. E’ una pianta poco ingombrante: le sue dimensioni sono piuttosto contenute, entro il metro di altezza, perfetta per chi ha problemi di spazio in casa. La Zamia è una specie molto adattabile, facilissima da curare, e ha davvero pochissime esigenze: poca acqua (attenzione a non esagerare con l’acqua che provoca allo sviluppo di marciumi radicali) e poca luce. Lo sapevi che questa pianta viene chiamata anche “Gemma di Zanzibar”?

Se la cura delle piante non è il tuo forte, scegli una Zamioculcas -Leroy Merlin

Aspidistra

Le ampie foglie lanceolate dell’Aspidistra elatior (specie appartenente alla famiglia delle Liliaceae), scure e cuoiose, vengono molto apprezzate e utilizzate spesso anche dai fioristi per creare composizioni di fiori molto decorative. La pianta forma un cespuglio fitto di foglie, non più alto di 60-70cm. Gradisce più l’ombra che il sole: è quindi una pianta ideale per zone poco luminose, dove esprime il massimo della sua bellezza e del suo rigoglio vegetativo. L’Aspidistra viene anche chiamata “pianta di piombo”, lo sapevi? Proprio per il colore scuro delle sue foglie.


Vive benissimo in angoli bui di casa e del giardino, l'Aspidistra - foto Leroy Merlin

Sanseveria

La “pianta serpente”, o “lingua di suocera”, è tornata di gran moda, forse grazie alla sua facilità di coltivazione ma anche per la linearità ed essenzialità delle sue forme. Le foglie robuste ed erette di Sansevieria trifasciata (specie appartenente alla famiglia delle Liliaceae), simili alle lunghe lame di una spada, hanno variegature di colori in diverse tonalità di verde, alle volte marginate di giallo-crema. La specie Cylindrica ha foglie più cicciotte e succulente. Anche in questo casi si tratta di una pianta poco ingombrante e poco pretenziosa, che si accontenta di pochissima acqua e poca luce… perfetta per abbellire l’appartamento.

La Sanseveria depura l'aria è facilissima da coltivare in casa - foto Leroy Merlin

Aralia

Se vuoi riempire spazi più ampi, invece, sempre in una posizione poco luminosa della tua casa, scegli un’Aralia japonica, o Fatsia japonica (specie appartenente alla famiglia delle Araliaceae). E’ una pianta che regala grandi soddisfazioni anche coltivata in vaso, entro le mura di casa, grazie al suo generoso fogliame palmato, verde lucente e ampio. Permetti a questa pianta di crescere liberamente, allargando la sua chioma senza costrizioni, rimarrai stupita dalla sua generosità. La sua presenza migliorerà sicuramente l’aspetto della tua casa, creando una piccola oasi verde e regalando una boccata di benessere.

Rigogliosa anche con poca luce, l'Aralia ti darà tante soddisfazioni

Clorofito o Nastrina

Chlorophytum comosum (specie appartenente alla famiglia delle Liliaceae) è una delle piante verdi a portamento ricadente che potrai coltivare facilmente in casa, anche in una posizione dove la luce è scarsa. E’ perfetta per abbellire angoli vuoti: sopra il frigorifero o su una mensola, da cui farà ricadere i suoi steli con nuovi germogli. Si presenta come un ciuffo di foglie nastriformi (per questo viene anche chiamata “Nastrina”) di colore verde chiaro, in alcune varietà (‘Variegatum’ e ‘Vittatum’ ad esempio) marginate di color bianco-crema.


Puoi appendere un Chlorophytum anche in una stanza poco luminosa - Leroy Merlin

Pothos

E’, forse, la più diffusa e conosciuta pianta verde da interno a portamento ricadente. Il Pothos, o più correttamente Scindapsus aureus (specie appartenente alla famiglia delle Araceae) piace molto per le sue foglie cuoriformi, di colore verde lucido alle volte variegate di giallo crema, portate da steli lunghi e flessuosi che potrai far ricadere verso il basso, sistemando la ciotola in cui la coltivi in una posizione alta della tua casa (su una mensola o in cima ad un mobile ad esempio), anche se poco luminosa. Questa pianta, infatti, è una tra le più facili da coltivare e tra quelle che chiede meno attenzioni. Potrai scegliere anche la variante argentata, _Scindapsus pictus ‘_Argyraeus’: le sue foglie presentano delle belle maculature color argento che la rendono ancora più decorativa.

Il Pothos argentato vive in casa anche in angoli poco luminosi- PlantingMan

Quali cure per piante da interno che vivono con poca luce?

Che non sia necessario fornire loro molta luce lo si è capito… ma di quali altre cure necessitano queste piante? Sono tutte specie molto adattabili e davvero poco esigenti che potrai tranquillamente coltivare in casa anche se non sei dotata del cosiddetto “pollice verde”. Ti consiglio, una volta trovata la posizione più gradita dalla tua pianta d'appartamento, di evitare di spostarla, ma di lasciarla tranquilla nella sua posizione, poiché sono esseri molto “abitudinari”. Un unico accorgimento: ruota di tanto il vaso, di 180°, in questo modo la tua pianta crescerà più dritta, senza stortarsi solo da una parte andando alla ricerca della poca luce della tua casa. Per questo è utile tenere il vaso su un supporto dotato di rotelle, in modo da poterlo spostare facendo poca fatica.

Bagna le tue piante con moderazione! Questa è una regola fondamentale, che spesso non rispettiamo per paura di farle morire di sete, rischiando sempre di annegarle nell’acqua esagerando con le innaffiature. Ricordati che troppa acqua è ancora più dannosa di poca acqua, poiché provoca lo sviluppo di marciumi a livello radicale. Bagna solo quando ti accorgi che il terriccio si è asciugato. Utilizza sempre i sottovasi per raccogliere eventuale acqua in eccesso, e svuotali evitando ristagni: scegli sottovasi decorativi, anche in plastica sono molto belli. Per far risaltare ancora di più la bellezza delle tue piante, ricordati di concimarle. Utilizza un fertilizzante specifico per piante verdi da appartamento. Ne potrai trovare di tanti tipi: concimi in granuli, concimi liquidi da diluire nell’innaffiatoio, liquidi pronti all’uso da fornire in gocce e fertilizzanti in bastoncini, facilissimi da utilizzare. Segui sempre le dosi e modalità d’utilizzo indicate sull’etichetta del prodotto.

Coltiva una pianta nella tua casa, anche in mancanza di luce- Pixabay

Dunque, anche se la tua casa non è molto luminosa, non ti privare del piacere di avere piante verdi e rigogliose per abbellirla!

Federica_Cornalba
Architetto e paesaggista
01/07/21-15:58 (modificato)

State sognando una rilassante vacanza ai Tropici, ma all’orizzonte ci sono solo tanti impegni e un budget limitato? Niente paura, bastano un terrazzo e un po’ di creatività per trasformare la vita metropolitana in una super vacanza all’insegna del sole, delle coccole e del relax. Prendendo spunto dai paradisi tropicali più ambiti, vi darò qualche idea per creare la vostra lussureggiante oasi urbana…Voi dovete solo lasciarvi ispirare.

Ispirazioni per creare un terrazzo in stile tropicale – Leroy Merlin

Il terrazzo tropicale a tutta vegetazione

Alle isole Gili, in Indonesia, una leggenda narra di un anello magico che circonda l’arcipelago impedendo alle persone di andarsene: sarà così anche per il nostro piccolo terrazzo una volta che l’avremo trasformato nel paradiso tropicale che sogniamo da sempre! Dopo aver scelto una pavimentazione in piastrelle di legno a incastro e aver appoggiato un tappeto in erba sintetica, esageriamo con la vegetazione e ricordiamoci di rivestire tutte le pareti libere con pannelli di siepe artificiale tropicale: sarà come fare un tuffo nella rigogliosa giungla indonesiana!

Ispirazione per trasformare il terrazzo in una lussureggiante foresta tropicale – Leroy Merlin

Il terrazzo tropical-chic

Per chi è più in sintonia con il fascino raffinato delle isole Seychelles, trasformare il terrazzo nell’esclusivo dehors di un cottage sulla spiaggia è più facile di quanto si possa immaginare! Realizziamo l’area relax con un divanetto in teak (se lo spazio ce lo permette possiamo anche aggiungere comodissime poltrone) e circondiamola con tanti vasi bianchi in cui metteremo a dimora esuberanti piante tropicali. Per respirare aria di vacanza, vi assicuro che non ci sarà bisogno di altro!

Teak, morbidissimi cuscini bianchi e piante tropicali per realizzare l’angolo relax che sa di vacanza – Leroy Merlin e bali-interiors

Il terrazzo caraibico

Se amiamo le atmosfere caraibiche e vogliamo che anche il nostro terrazzo in stile tropicale sprizzi allegria da tutti i pori, allora dobbiamo puntare sul colore. Utilizziamo dei pannelli in doghe di legno e delle capienti fioriere (che possiamo anche colorare) per realizzare delle quinte di esuberante bouganville, poi diffondiamo ovunque le intense sfumature della sua fioritura. Tanti cuscini rosa o con stampe vivaci, insieme alla fantasia tropicale del grande tappeto, daranno al salottino in legno quell’aria caraibica che ci farà sentire in vacanza per tutta l’estate.

Fiori e colori sgargianti per dare al terrazzo un’aria spensierata - Leroy Merlin

Le piante tropicali da terrazzo

Ora che sappiamo come dare ai nostri spazi outdoor un mood vacanziero, abbiamo sicuramente bisogno di conoscere quali sono le piante tropicali più adatte per completare l’opera! Io adoro la cycas revoluta - una tra le piante più antiche presenti sulla terra - che cresce lentamente, ma è molto longeva e vigorosa. Mi piacciono moltissimo anche il banano - con le sue grandi foglie carnose - e la monstera cui accosterei delle cactacee per aggiungere un tocco architettonico alla "dotazione green" del nostro terrazzo.

Piante tropicali da terrazzo per completare il mood vacanziero – Leroy Merlin

Sono riuscita a ispirarti? Hai trovato l’idea giusta per arredare il terrazzo in stile tropicale? Scrivilo qui nei commenti e se hai qualche domanda o esigenza particolare, sarò ben felice di aiutarti.

AnnaZorloni
Agronoma
01/07/21-05:20

Il caldo estivo ci invoglia a fuggire dalla città e rifugiarci al fresco, nella casa in montagna! Un vero toccasana per il corpo e per lo spirito. La montagna è il luogo ideale per staccare la spina e concedersi giornate di riposo assoluto, senza pensieri, rivolgendo lo sguardo solo verso l’immensa bellezza delle montagne. Camminate e relax assoluto sono d’obbligo. A proposito di relax, se hai una casa in montagna e vuoi abbellire il giardino con piante fiorite, scopri quali sono le varietà più adatte a questo ambiente. Una volta sistemato il giardino, non ti resterà che godertelo, sulla sdraio o su un’amaca…

A differenza di altre zone, in montagna si hanno elevati sbalzi termici, anche durante la stagione estiva, tra le ore diurne e quelle notturne. La maggior parte delle piante coltivate non gradisce queste condizioni… Potrai scegliere specie ornamentali da coltivare in vaso, per abbellire i davanzali e le fioriere del giardino, o anche in piena terra.

Vediamo insieme 6 piante fiorite che potrai coltivare per colorare il giardino della tua casa in montagna.

Metti da parte gli scarponi e rilassati coltivando fiori nel tuo giardino in montagna - foto PixabayMetti da parte gli scarponi e rilassati coltivando fiori nel tuo giardino in montagna - foto Pixabay

Geranio

Per le fioriere della tua casa in montagna, non possono mancare i gerani! Zonali, a formare cespugli compatti, oppure parigini, a creare una cascata ricadente di fiori: sceglili del colore che più ti piace, magari rossi, a creare un vivace contrasto con il legno che contraddistingue le classiche baite di montagna. Il geranio ben si adatta anche nelle aree climatiche montane, fiorendo per tutta l’estate, fino a settembre, quando dovrai ritirarlo per ripararlo dal freddo invernale. Coltivalo ben esposto al sole, entro classiche fioriere rettangolari in terracotta, oppure entro vasi scavati in tronchi di legno che puoi creare da te con i giusti attrezzi e un po' di manualità.

Se hai manualità, crea una fioriera scavata in un tronco per i tuoi gerani! - foto PixabaySe hai manualità, crea una fioriera scavata in un tronco per i tuoi gerani! - foto Pixabay

Margherita Dimorphoteca

Anche chiamata Osteospermum, è una margherita facilissima da coltivare, adatta anche al clima di montagna, fino a 2000m di altezza. Forma un folto cespuglio ricco di fiori vistosi che si aprono per tutta l’estate. In inverno potala bassa e proteggila dal freddo fino alla primavera successiva. Sono delle classiche margherite con i petali viola, gialli, porpora, blu, con il disco centrale in colori a contrasto, estremamente vistosi e appariscenti, che si aprono illuminate dal sole, mentre si chiudono nelle giornate nuvolose e alla sera E’ molto resistente e adattabile, per questo ti consiglio di coltivarlo nel giardino della tua casa in montagna, magari in una nicchia ricavata in un muro a creare una bella macchia di colore.

Le coloratissime margherite Dimorphoteca sono adatte anche per il giardino montano - foto dell'autriceLe coloratissime margherite Dimorphoteca sono adatte anche per il giardino montano - foto dell'autrice

Per i gerani e le margherite, utilizza delle fioriere in legno per la tua casa in montagna. Sono belle, naturali e ben si addicono all’ambiente montano. Inoltre sono robuste e trattate in modo da trattenere la terra. Potrai trovarne di diverse dimensioni, adatte al tuo spazio e alle tue esigenze. Le classiche fioriere a cassetta in terracotta sono intramontabili, robuste e durature. Anche in questo caso potrai sceglierne in dimensioni diverse per coltivare le tue piantine fiorite e ritirarle comodamente in una posizione protetta nei mesi più freddi.

Scegli  le giuste fioriere per coltivare i tuoi fiori nella casa in montagna - foto PixabayScegli le giuste fioriere per coltivare i tuoi fiori nella casa in montagna - foto Pixabay

Campanule

Con i loro fiori viola, tubulari o a campana, rallegrano il giardino con poche cure. Le Campanule (famiglia delle Campanulaceae) preferiscono zone semiombreggiate: coltivale in un’aiuola ghiaiosa o pietrosa, comunque in un terreno ben drenato, dove creeranno cuscini fioriti per tutto il periodo estivo, fino a settembre.

Le campanule vivono e fioriscono anche su terreni estremamente poveri e sassosi - foto PixabayLe campanule vivono e fioriscono anche su terreni estremamente poveri e sassosi - foto Pixabay

Genziana

Facile trovarle fiorite lungo i sentieri di montagna: puoi coltivare le genziane (Gentiana alpina, famiglia delle Gentianaceae) anche nel giardino della tua casa di montagna, in un’aiuola sassosa ad esempio, su un terreno ben drenante, dove fiorirà per tutta l’estate. I suoi fiori a trombetta, tipicamente blu o viola, lunghi 4-5cm e privi di peduncolo, sono molto vivaci e creano bellissime macchie di colore.

Tra una pietra e l'altra, crea un cuscino colorato di genziane - foto PixabayTra una pietra e l'altra, crea un cuscino colorato di genziane - foto Pixabay

Stella alpina

Non può mancare in un giardino di montagna! Sono in pochi a conoscerla con il suo vero nome, Leontopodium alpinum, specie appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Il fiore, a tipica forma di stella, è composto da brattee tomentose di colore bianco-grigio, ad avvolgere i solo flosculi centrali color giallo-crema. Fiorisce tra la primavera e l’inizio dell’estate decorando di tante stelle vellutate i folti ciuffi di questa specie, anche conosciuta con il nome Edelweiss.

Le stelle alpine sono immancabili nella casa in montagna - foto PixabayLe stelle alpine sono immancabili nella casa in montagna - foto Pixabay

Per decorare le aiuole in cui coltivi genziane, campanule e stelle alpine, potrai utilizzare elementi in roccia, che renderanno il loro aspetto più bello, in perfetto stile montano.

Le specie descritte sono tutte poco esigenti. Anche durante il periodo estivo, che in montagna non è mai eccessivamente caldo, richiedono poca acqua e si accontentano spesso della sola umidità atmosferica. Ricordati che è importante coltivarle in terreni ben drenanti, poiché soffrono i ristagni idrici.

Raccontami nei commenti qui sotto quali piante fiorite coltivi nel tuo giardino in montagna!

MaraLocatelli
Community Expert 💡
30/06/21-19:39 (modificato il 17/11/23-11:09)

Trasformare la cucina di casa in una veranda è un modo eccellente per dare nuova vita a questo spazio, unendo il comfort e la funzionalità della cucina con il piacere e la luminosità di un ambiente esterno. Ecco tre idee per trasformare la tua cucina in una veranda luminosa e accogliente, creando uno spazio unico dove cucinare diventa un'esperienza all'insegna del relax e del contatto con la natura.

  1. Apertura con vetrate scorrevoli
  2. Copertura e protezione
  3. Arredamento e accessori


Come trasformare una cucina in veranda - Canva

1. Apertura con vetrate scorrevoli

L'installazione di portefinestre scorrevoli rappresenta una soluzione innovativa e di grande impatto estetico per trasformare la cucina in una veranda, unendo funzionalità e bellezza. Questo tipo di struttura, oltre a valorizzare lo spazio, apre letteralmente la tua cucina sull'ambiente esterno, creando un continuum tra interno ed esterno che arricchisce l'esperienza di vivere la casa.

Le vetrate scorrevoli offrono numerosi vantaggi. Il primo, sicuramente più evidente, è la capacità di godere di una vista panoramica, che sia sul tuo giardino fiorito, sul paesaggio urbano o sulle colline circostanti. Questo aspetto non solo aumenta il piacere estetico ma ha anche un impatto positivo sull'umore, portando all'interno la bellezza e la tranquillità della natura.

Inoltre, durante i mesi più caldi, queste vetrate possono essere completamente aperte, eliminando ogni barriera tra la cucina e l'esterno. Questo permette non solo di godere di una maggiore luminosità e di una migliore ventilazione naturale, ma anche di organizzare pranzi e cene all'aperto con un barbecue con estrema facilità, creando un ambiente perfetto per l'intrattenimento e il relax.


Cucina con veranda con porte scorrevoli in legno - Canva

2. Attenzione a copertura e protezione dello spazio

Trasformare la cucina in una veranda richiede una particolare attenzione alla copertura, un aspetto fondamentale per garantire che lo spazio sia vivibile e confortevole in ogni stagione. Una soluzione efficace e esteticamente gradevole è l'installazione di un tetto in vetro o policarbonato. Questo tipo di copertura offre protezione contro gli agenti atmosferici, mantenendo al contempo un ambiente luminoso e aperto.

Il grande vantaggio di un tetto in vetro o policarbonato è la sua capacità di lasciar filtrare la luce naturale. Questo mantiene la veranda e la cucina sottostante luminose e solari, anche nei giorni meno soleggiati. Inoltre, la trasparenza del tetto consente di godere della vista del cielo e delle stelle, creando un'atmosfera magica e unica, soprattutto di sera.

Per quanto riguarda la protezione dagli elementi, il vetro e il policarbonato sono materiali resistenti e durevoli, capaci di resistere a pioggia, vento e neve. In estate, però, il calore del sole potrebbe rendere lo spazio troppo caldo o abbagliante. Per questo, l'installazione di tende o tapparelle esterne diventa una soluzione intelligente. Queste possono essere regolate facilmente per controllare la quantità di luce e calore che entra, e possono anche fornire privacy quando necessario.


Trasformare una cucina in veranda per creare nuovo spazio

3. Arredamento e accessori

La trasformazione di una cucina in veranda non si completa senza una scelta accurata dell'arredamento e degli accessori. Questi elementi sono essenziali non solo per la funzionalità dello spazio, ma anche per creare un'atmosfera che rifletta un perfetto equilibrio tra interno ed esterno. In questo ambiente unico, ogni dettaglio conta.

Aggiungere piante e fiori è un modo semplice ma efficace per creare un legame visivo e sensoriale con l'esterno. Scegli piante che possano prosperare in base all'esposizione alla luce e alle condizioni climatiche della tua veranda. Le piante non solo purificano l'aria, ma aggiungono colore, vitalità e una sensazione di serenità allo spazio. Posizionale in vasi decorativi che si abbinino allo stile della cucina-veranda per un tocco di eleganza.

Un'isola centrale come lisolola Nordik bar possono trasformarsi nel cuore della tua cucina-veranda. Questi elementi non solo forniscono spazio aggiuntivo per la preparazione dei pasti, ma diventano anche un punto di incontro sociale. Che tu stia preparando un drink, servendo un aperitivo o semplicemente godendoti un caffè mattutino, questi spazi sono perfetti per socializzare e interagire con gli ospiti. Scegli un design che si integri con il resto dell'arredamento, magari con dettagli in materiali naturali o finiture in metallo, per un look coerente e armonioso.


Un'isola per trasformare la cucina in veranda - Leroy Merlin

I permessi da avere prima di cominciare

È essenziale informarsi presso il Comune di residenza o un tecnico qualificato (come un architetto o un ingegnere) per capire quali permessi siano necessari. A seconda della natura e dell'entità dei lavori, potrebbe essere richiesto un permesso di costruzione, una comunicazione di inizio lavori (CIL), una denuncia di inizio attività (DIA), o altri documenti specifici. Questo dipende dalle normative locali e dalle specifiche del progetto, come le modifiche strutturali alla casa o l'aggiunta di nuove utenze.

Peraltro, i regolamenti possono variare significativamente da una zona all'altra e possono influenzare aspetti come la distanza dalle proprietà vicine, l'altezza massima consentita, i materiali da utilizzare e le norme di sicurezza. Assicurarsi di rispettare queste normative è fondamentale per evitare problemi legali e per garantire la sicurezza e la stabilità della struttura.

In linea generale, però, puoi tenere presente che esiste la possibilità di creare una veranda chiusa senza permessi.


La trasformazione della cucina in veranda - Canva

Adesso hai tutte le informazione per passare alla parte operativa e dedicarti al progetto di spostare la cucina in veranda chiusa. Scrivi pure nei commenti se hai dubbi da risolvere o se ti servono altre informazioni.

MaraLocatelli
Community Expert 💡
30/06/21-17:00 (modificato)

Io adoro la cucina con le mensole a vista ma, diciamolo subito, è una scelta molto impegnativa se si vive in una località con molta polvere nell’aria: è necessario spolverare continuamente. Altrimenti la cucina con le mensole a giorno è straordinaria: le mensole vestono con grande leggerezza l’ambiente e offrono un bel modo di esporre piatti e piatti e ceramiche. Insomma oltre ad essere validi elementi contenitivi hanno anche un grande potenziale decorativo. Tutto da sfruttare.

Copia le nostre idee per arredare la parete della cucina con mensole a giornoCopia le nostre idee per arredare la parete della cucina con mensole a giorno

Personalizza la tua cucina con mensole a giorno e creatività

Mensole in legno grezzo e in marmo lucidato, mensole verniciate bianco o colorato, mensole in vetro trasparente e ripiani in metallo… Oggi le mensole sono declinate in materiali e colori diversi che possono ravvivare la cucina di ogni stile. Puoi disporle con rigore minimalista, allinearle alle basi oppure metterle una accanto all'altra come una balconata affacciata sulla stanza. Arredare la parete della cucina con le mensole può essere molto divertente e, con un pizzico di creatività, darti grande soddisfazione. Soprattutto, questa soluzione ti permette di dare la tua impronta personale alla cucina, molto più che installando i classici pensili a muro. In montagna o al mare, per esempio, dove di solito l’aria è più pulita, si può aggiungere una barra sottopensile che corre sotto le mensole dove agganciare le tazze della colazione. Non solo: in cucina le mensole a giorno sono utilissime anche per agganciare le luci sottopensili che illuminano il piano di lavoro.

La cucina con mensole a giorno super attrezzata - Ispirazione Leroy MerlinLa cucina con mensole a giorno super attrezzata - Ispirazione Leroy Merlin

Disordine e polvere: nemici della cucina con mensole a vista

In una cucina con mensole a vista , tutte le decorazioni sono consentite secondo i propri gusti e desideri. Puoi sistemare dei vasi colorati, aggiungere qualche pianta verde, e impilare una bella collezione di scatole vintage. Siccome tutto quello che riponi in cucina nelle mensole a giorno è sotto gli occhi di chiunque entri, le mensole a vista dovrebbero essere sempre in ordine. Ti consiglio di evitare di riporre pacchetti e scatole originali. A parte certe confezioni di biscotti o di tè in latta, conviene sostituire le confezioni con barattoli di vetro oppure contenitori di ceramica bianca o colorata: zucchero, pasta, cereali, biscotti sono perfetti e belli da vedere. Proprio come le dispense di una volta. Devo dirti una cosa però, per quanto tu ami l’idea di una cucina moderna con mensole a vista**,** lascia perdere se non ami con altrettanta passione l’ordine meticoloso. Basta poco per trasformare una splendida cucina con mensole a giorno in una cucina caotica e apparentemente trascurata.

Personalizza la cucina moderna con le mensole a vista - Idea Leroy MerlinPersonalizza la cucina moderna con le mensole a vista - Idea Leroy Merlin

Come arredare la parete della cucina con le mensole

Alternare il cibo alle stoviglie e ai piccoli elettrodomestici è un buon sistema per organizzare una cucina moderna con mensole a vista. Tutto ciò che è ingombrante o non ha esteticamente senso esposto, può essere chiuso nei cassetti e basi della cucina. E il resto diventa motivo di decorazione. Se sei maniaca dell’ordine e hai molto senso estetico puoi copiare questa idea: creare una parete divisoria tra cucina e soggiorno con una serie di scaffali dispensa. Soprattutto se hai un cucinotto e lo spazio contenitivo dentro ai mobili è poco, puoi montare uno scaffale in cucina con mensole a giorno sulle quali disporre in maniera molto scenografica barattoli di vetro e contenitori trasparenti dove riporre spezie colorate, formati di pasta diversi, legumi secchi, dolcetti e biscotti. Ma puoi anche sistemare piatti e bicchieri che usi quotidianamente e i cestini che usi per la frutta e la verdura.

Soluzioni per la cucina con mensole a vista - Idea Leroy MerlinSoluzioni per la cucina con mensole a vista - Idea Leroy Merlin

Spero di averti aiutato a capire i pro e i contro della cucina con mensole a vista, e se questa è la soluzione giusta per te. Non dimenticarti che, indipendentemente dalla scelta che farai tra pensili e mensole a giorno, l'illuminazione di questi elementi è importante: segui i nostri consigli per non commettere errori.