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Federica_Cornalba
Architetto e paesaggista
05/22/23-12:39 (modificato il 05/22/23-13:07)

Il dry gardening, anche conosciuto come xeriscaping, è un metodo per creare e mantenere il proprio giardino (o terrazzo) razionalizzando l’uso dell’acqua necessaria per la sua irrigazione. Nel 1981, è stata la società di gestione e distribuzione dell’acqua potabile di Denver - in Colorado - a definire i principi dello xeriscaping che rapidamente si sono diffusi nella porzione occidentale degli Stati Uniti (dove da tempo è in atto un rilevante calo delle riserve idriche) e che oggi, a causa del cambiamento climatico globale, si stanno facendo strada anche da noi in Europa. Contrariamente a ciò che si può pensare, un dry garden non sarà però una semplice collezione di piante grasse: seguendo le poche e semplici regole dello xeriscaping, il suo aspetto non avrà nulla da invidiare a quello lussureggiante e coloratissimo di un giardino tradizionale. Se vi lascerete ispirare, il vostro dry garden sarà una gioia per gli occhi e un amico fedele per il nostro prezioso Pianeta!
Ispirazioni per realizzare un dry garden e contenere i consumi idrici – foto dell’autrice

Definire i parterre e preparare il terreno

Perché il nostro dry garden sia bello ed efficiente, dobbiamo cominciare progettandone il layout complessivo. Definire le aree pavimentate (che riducono la superficie da irrigare) e raggruppare la vegetazione in base alle esigenze colturali (esposizione, temperature minime e massime tollerate, caratteristiche del suolo, ecc.) sono infatti i primi passi per limitare le successive bagnature e ridurre così il consumo di acqua. Una volta definite, le aiuole andranno opportunamente preparate per far sì che le piante si sviluppino bene e in salute, senza bisogno di continue irrigazioni: con l’aiuto di una vanga a staffa girevole, dissodiamo quindi il terreno fino a una profondità di almeno 50-60 centimetri così che le radici ne possano raggiungere velocemente gli strati sempre idratati e arricchiamo poi il terriccio con del lapillo vulcanico, utilissimo per trattenere gli elementi nutritivi.
E il prato? Come possiamo immaginare, prato all’inglese e dry garden non vanno molto d’accordo, ma se proprio vogliamo aggiungere al nostro giardino una piccola superficie erbosa, possiamo scegliere la Lippia nodiflora, una tappezzante perenne che resiste bene al gelo, cresce al massimo 10 centimetri e da aprile a ottobre si riempie di piccoli fiorellini bianchi! Non esageriamo però con l’estensione, mi raccomando!
Idee per progettare un dry garden a regola d’arte – foto dell’autrice

Scegliere le piante adatte per il dry garden

Il passo successivo per la creazione di un dry garden è la scelta della vegetazione che dovrà privilegiare alberi, arbusti ed erbacee con poche esigenze idriche. Da questo punto di vista cactus, agavi e aloe offrono senz’altro le migliori performance, ma non sono certo le sole piante da considerare se vogliamo ottenere un dry garden rigoglioso e colorato: possiamo infatti attingere dal ricchissimo “catalogo” che ci offre la flora mediterranea e pensare ad arbusti come l’alloro che può assumere un portamento arboreo e diventare alto anche 10 metri, il robusto oleandro (che è tossico se ingerito, quindi non adatto se abbiamo animali) o il corbezzolo i cui frutti sono utilizzati per fare buonissime marmellate. Per riempire le aiuole ci sono poi le graminacee ornamentali cui possiamo accostare qualche erbacea perenne come la perovskia dalla meravigliosa fioritura blu o l’esuberante e resistentissima gaura lindheimeri. In terrazza puntiamo invece sulle aromatiche, tipiche dei giardini mediterranei, e sulle fioriture delle diverse specie di lantana e gazania che crescono benissimo anche in vaso.
Scegliere la vegetazione giusta per realizzare un dry garden anche in terrazzo – foto dell’autrice

Realizzare il corretto sistema di irrigazione

Come abbiamo detto, la filosofia dry non esclude l’uso dell’acqua, ma spinge ad adottare una serie di accorgimenti che permettono di limitarne al massimo lo spreco. Alla preparazione del terreno e alla scelta di piante bisognose di poca acqua va quindi affiancato un buon impianto di irrigazione che consenta di intervenire efficacemente, ma solo quando necessario: un dry garden ben progettato richiede infatti pochissime bagnature nell’arco di tutto l’anno, cui si aggiungono solo le eventuali irrigazioni di soccorso da effettuare nei mesi più caldi. Ideale sarebbe somministrare grandi quantità di acqua (come se si trattasse di un acquazzone estivo) a intervalli molto distanziati in modo che si bagnino lentamente gli strati più profondi del terreno, ma possiamo anche scegliere un sistema di irrigazione ad ala gocciolante (regolato da un programmatore da rubinetto a batteria) che eroga l’acqua in modo uniforme e costante, permettendo comunque un notevole risparmio idrico.
Irrigare un dry garden senza sprecare acqua – Leroy Merlin

Curare e mantenere il dry garden

In un dry garden, le operazioni di manutenzione sono veramente ridotte all’osso: la scarsità di acqua porta infatti notevoli vantaggi colturali, tra i quali la minor crescita della piante che quindi richiederanno pochissime potature. Non dovremo neppure fare uso di fertilizzanti e…udite, udite: le erbe infestanti non saranno più un problema, dato che non troveranno sufficiente nutrimento e non avranno quindi le risorse necessarie per colonizzare gli spazi liberi! Tutti questi benefici ci consentiranno quindi di avere un giardino bellissimo, colorato e rigoglioso facendo pochissima fatica. Tuttavia non dobbiamo dimenticare che, con il nostro dry garden, stiamo cercando di contribuire alla salvaguardia del Pianeta, quindi…controlliamo frequentemente il meteo per evitare di irrigare se è prevista pioggia e assicuriamoci che la pacciamatura di ghiaietto a pezzatura fine stesa nelle aiuole sia sempre in buono stato per evitare che l’acqua contenuta nel terreno evapori rapidamente. Tutto qui…il resto ce lo regalerà Madre Natura!
Come ottenere un dry garden rigoglioso con poca fatica – foto dell’autrice

Vuoi realizzare un dry garden per dare il tuo piccolo e importantissimo contributo alla tutela delle risorse idriche del Pianeta? Scrivi le tue idee qui nei commenti e, se hai bisogno di qualche consiglio personalizzato, sarò ben felice di rispondere a tutte le tue domande.

Ornella Di Mauro
Novizio
05/22/23-08:50 (modificato il 05/31/23-12:42)

Chi è appassionato di fai da te lo sa: un pannello di legno è come una tela bianca da cui può nascere di tutto e di più. Liberando la fantasia e mettendo in moto la manualità, realizzare oggetti unici e speciali per la propria casa è facile e divertente, soprattutto se diventano anche funzionali, oltre che esteticamente belli. In questo articolo vi racconto come ho realizzato questo originale fermalibri, partendo da un semplice pannello di compensato che ho fatto comodamente tagliare in negozio grazie al servizio taglio legno. Il risultato? Un vero e proprio elemento d’arredo da posizionare su una mensola, sulla scrivania o nella libreria. E potrete inoltre dargli un tocco davvero personale aggiungendo fiori appena recisi, conchiglie raccolte in spiaggia o piantine.
Un fermalibro che potete fare con pochissimi materiali - Immagine dell'autrice

Materiali

1. Eliminare le schegge e pitturare entrambi i lati dei rettangoli di compensato

Prendete i vostri due rettangoli da 15x14 ricavati dal pannello di compensato che avete fatto tagliare in negozio e, come prima cosa, passate la carta abrasiva per eliminare eventuali schegge. Adesso che i due rettangoli di legno sono pronti, potete divertirvi a pitturarli come più vi piace: scegliete liberamente tinte, fantasie, disegni. Non ci sono regole, potete basarvi sui vostri gusti personali, sullo stile dell’arredamento della stanza o della vostra casa o lasciarvi ispirare dalla vostra fantasia. Io, per esempio, ho optato per un bianco crema. Una volta dipinti, lasciate che la pittura asciughi.
Eliminate le schegge e date colore al vostro compensato - Immagine dell'autrice

2. Decorare il vaso di vetro

Mentre la pittura asciuga, potete passare alla decorazione del vaso in vetro trasparente. Prendete il nastro mascherante e applicatelo a strisce circolari (o verticali) in modo da delimitare bene lo spazio da dipingere e quello che, invece, resterà naturalmente trasparente. A questo punto, stendete il colore. Potrete usare lo stesso o sceglierne un altro: io, per esempio ho utilizzato l'azzurro.
Coprite le zone che volete lasciare trasparenti e stendete il colore da voi scelto - Immagine dell'autrice

3. Unire i due rettangoli per realizzare il fermalibri

In attesa che la pittura sul vetro si asciughi, potete riprendere i vostri due rettangoli di compensato e unirli dalle estremità, formando una L. Per farlo, aiutatevi utilizzando la colla Millechiodi. Fate un po’ di pressione per assicurarvi che siano ben stabili ed ecco la base del vostro fermalibro.
Unite a forma di L i due rettangoli in compensato con la colla - Immagine dell'autrice

4. Il tocco finale: togliere il nastro e fissare il vaso in vetro

Il vostro speciale fermalibro è quasi pronto! Non appena anche la pittura sul vaso di vetro sì sarà asciugata, togliete il nastro mascherante. È un momento che amo moltissimo perché è l’attimo in cui, con un semplice gesto, tutto sì trasforma! A questo punto, sempre con l’aiuto della colla Millechiodi, fissate il vaso in vetro sulla base del fermalibro che avete realizzato unendo i due rettangoli di compensato e godetevi il risultato!
Eliminate il nastro mascherante dal vetro e fissate il vaso sulla base del fermalibro - Immagine dell'autrice

Che ne pensate del vostro originale fermalibro fai da te? Dove lo posizionerete? Io ho deciso di lasciarlo sulla scrivania, dove in famiglia teniamo raccolti tanti dei nostri libri. All’interno del vaso di vetro ho poi aggiunto anche una una candela e alcune conchiglie raccolte durante la prima gita al mare. Ma la cosa più bella è che sì può sempre cambiare e rinnovare, aggiungendo o integrando altri elementi a scelta, ogni volta che sì vuole. Provate anche voi e se avete domande, scrivetele qui sotto nei commenti.

elisabetta.garoni
Architetto
05/19/23-14:45 (modificato il 09/05/23-17:46)

Sarà per la luce che filtra dall’alto, sarà per quei balconcini a tasca che dominano la città, sarà perché il rumore della strada arriva attutito e l’atmosfera è raccolta e silenziosa, o forse per il legno delle travi a vista: vivere in mansarda ha un fascino particolare. Se anche tu subisci la seduzione di abitare più vicino al cielo e stai per ristrutturare il sottotetto, ecco alcuni spunti per arredare uno spazio che può sembrare difficile e a tratti anche angusto ma che, con soluzioni mirate, può diventare sorprendente.

Spazio a creatività e colore per arredare con stile una mansarda - Leroy Merlin

In fase di ristrutturazione investi sulla luce naturale

La luce zenitale, quella cioè che proviene dall’alto, ha la capacità di illuminare molto meglio le stanze rispetto a una tradizionale finestra verticale. Inoltre risente in modo marginale dell’orientamento della casa, proprio perché collocata sul tetto, dunque pronta a godere di molte ore di luce in più in tutte le stagioni. Se stai per ristrutturare la mansarda e rifacendo la copertura, il mio consiglio è quello di investire nelle finestre a tetto e di collocarle in un numero sufficiente nelle posizioni strategiche della casa. Meglio quindi abbondare e posizionarne 2 o addirittura 3 accostate che arredano, inondano di luce la casa e fanno percepire gli ambienti più ampi. Inoltre è possibile completare tutti i modelli di finestre inclinate con apposite tende filtranti o oscuranti per Veluxche controllano la luminosità interna.

La luce rende più vivibile anche un sottotetto molto basso - Leroy Merlin

Come illuminare una mansarda

Oltre alla luce naturale, una mansarda ha bisogno di essere illuminata con attenzione. Spesso, soprattutto se i soffitti sono bassi, è impossibile installare le classiche sospensioni e realizzare un’illuminazione dall’alto. Meglio quindi scegliere faretti orientabili e poco ingombranti montati su binari da fissare alla trave di colmo. Puoi sfruttare le pareti per montare applique o lampade a braccio nei punti più bui e dove ti serve più luce. A mio parere la soluzione più facile, decorativa e funzionale è ricorrere alle lampade da terra, più libere e svincolate dall’impianto elettrico esistente. Basse, alte, decentrate, snodabili, adatte alla lettura…ce n’è per tutti i gusti e gli stili. Avere tanti punti luce è un grande vantaggio perché ti permette di variare l’atmosfera e di avere la luce più adatta alle attività che stai svolgendo.

Idee per illuminare il sottotetto con lampade da terra e faretti - Leroy Merlin

Più grinta con il colore

I sottotetti possono risultare bui se le finestre non sono grandi. Meglio quindi scegliere pareti chiare e bianche per far sembrare gli spazi più ampi e luminosi. Questo però non significa rinunciare al colore! Il segreto sta nel calibrare pareti immacolate e tinte pastello o dai colori accesi ma non troppo invadenti. Se vuoi creare un ambiente allegro e leggero prediligi un pavimento in legno chiaro, scegli complementi in materiali naturali e concentra il colore su una o due pareti per donare energia, personalità e grinta. Ti piace l’idea di utilizzare due tinte di verde per enfatizzare un pilastro e dare movimento alla parete di fondo? Puoi riprendere il verde con una carta da parati decorativa sulla parete dietro al letto che contribuisce a dare armonia e rendere l’insieme accattivante e coerente.

Legno naturale, bianco e verde: combinazione vincente anche in mansarda - Leroy Merlin

La posizione ideale per la doccia

Mi piacciono i bagni in mansarda perché sono intimi e romantici e guardare in su e vedere l’azzurro del cielo è un ottimo antistress per iniziare bene la giornata. In più, le finestre inclinate inondano di luce ma trasmettono anche un senso di intimità alla stanza più riservata e privata della casa. Per progettare un bagno in mansarda non basta verificare gli ingombri in pianta di sanitari, mobile bagno e piatto doccia ma si deve ragionare considerando le altezze che spesso rendono poco agevoli, se non impossibili, i passaggi. Colloca quindi la doccia nella parte più alta, sfrutta le pareti basse e attrezzale con tante mensole per guadagnare spazio aggiuntivo. Valorizza la parete con un rivestimento geometrico e abbina piastrelle in tinta unita per le altre pareti della stanza. Rifinisci con dettagli neri per rubinetteria e un box doccia con profili neri, un tessile coordinato ed un bagno moderno e funzionale ti aspetta.

Valorizza la parete doccia con un rivestimento geometrico e colorato - Leroy Merlin

Come sfruttare le parti più basse della stanza

Arredare in modo funzionale la mansarda significa anche sfruttare le parti più basse con i contenitori. Quasi sempre è necessario ricorrere a mobili su misura che seguano esattamente la pendenza del tetto e che vengano costruiti per sfruttare tutto lo spazio. Questo vale sia in cucina, se vuoi realizzare il mobile dispensa, sia in camera da letto per costruire un guardaroba. Una valida alternativa è quella di attrezzare le porzioni più basse con mensole o barre appendiabiti e chiudere il vano con ante e pannelli scorrevoli. A seconda della profondità che hai a disposizione puoi anche inserire una cassettiera o una piccola scarpiera che non ti farà rimpiangere il classico armadio a tutta altezza.

Soluzione per sfruttare lo spazio più basso con un armadio - Leroy Merlin

Vivi in mansarda e vorresti rinnovare l’arredamento? Hai trovato idee e ispirazione per trasformare il tuo sottotetto in un appartamento luminoso e accogliente? Raccontaci le soluzioni che hai adottato nei commenti.

CLARA MARIA SAITTA
Redattrice
05/17/23-07:17 (modificato il 05/17/23-07:53)

Anche voi avete sempre più il desiderio di trascorrere del tempo all’aria aperta? Che sia un giardino, una terrazza o un piccolo balcone, con la bella stagione la voglia di rilassarsi nei propri spazi outdoor diventa davvero irrefrenabile. E con lei, anche il piacere di arredarli e decorarli in vista di pranzi e cene con familiari e amici. Come unire, dunque, riciclo creativo, fantasia e creatività per realizzare un oggetto unico da mostrare a tutti? In questo articolo vi racconto come creare un elemento di decoro, semplice ma d'impatto, che illuminerà e impreziosirà la vostra tavola all’aperto. Partendo da un semplice barattolo di latta, e mixando altri elementi decorativi, daremo vita a un centrotavola speciale dal doppio utilizzo: porta candela e porta piantina.

Materiali

1. Pitturare la superficie del barattolo di latta

Tutto comincia dall’arte del riuso creativo: prendete quindi il vostro barattolo di latta e preparatevi a dargli una nuova vita. Come prima cosa, dovete pitturarne tutta la superficie. Scegliete la tinta che preferite: potete utilizzare una pittura ad acqua, ma il mio consiglio è di preferire gli acrilici, i migliori per questo materiale. Se anche voi avete in mente di personalizzare il vostro barattolo con delle decorazioni disegnate a mano, optate per una base dal colore chiaro.
Iniziamo a trasformare il nostro barattolo di latta e pitturiamo - Immagine dell'autrice

2. Personalizzare il barattolo con disegni decorativi

Una volta dipinta tutta la superficie del vostro barattolo e asciugata la pittura, è il momento di scatenare tutta la vostra creatività per personalizzarlo come più vi piace attraverso decorazioni e disegni a mano libera, servendovi di un pennarello punta fine, o stencil. Potete optare per motivi floreali o scritte originali a tema primavera o estate, come ho fatto io, l’importante è che vi lasciate trasportare dalla vostra fantasia. Io ho scelto, inoltre, di scrivere Love e aggiunto armoniche linee e pois.
Stencil, pennarelli, motivi floreali o disegni fatti da voi: è il momento di sbizzarrirsi! - Immagine dell'autrice

3. Inserire il chiodo per fissare la candela

Adesso è il momento di passare alla seconda parte del progetto e trasformarlo in un vero e proprio centrotavola portacandela due in uno. Prendete, quindi, il pannello in legno. Mi raccomando di farlo precedentemente tagliare su misura presso il servizio taglio legno del negozio. Come prima cosa, decidete dove volete posizionare la candela e, fissato il punto, inserite il chiodino da 4 cm, fungerà da gancio per tenerla stabile. Adagiatevi la candela ed ecco che il vostro barattolo di latta è diventato un originale centrotavola portacandela, perfetto da posizionare al centro della tavola.
Un chiodo ci aiuterà a posizionare la nostra candela su un lato del centrotavola - Immagine dell'autrice

4. Inserire la piantina e completare il centrotavola

Il centrotavola ora è pronto per accogliere anche la piantina. Vi lascio un’idea in più: per sostenerla al meglio e mantenerla all’altezza più funzionale, potete riciclare un bicchierino di plastica e posizionarlo capovolto all’interno del barattolo. In questo modo potrete estrarla facilmente quando necessario, per esempio per darle l’acqua.
Il barattolo di latta è ora pronto per accogliere la piantina - Immagine dell'autrice

5. Il tocco in più

Il vostro barattolo ha a tutti gli effetti una nuova vita: ora è un originale centrotavola e un portacandela con un tocco green. Se volete, potete non fermarvi qui e arricchirlo o modificarlo in base alle stagioni e alle occasioni. Per esempio, io ho scelto di aggiungere del muschio per creare un effetto jungle, ma potete sbizzarrirvi scegliendo tra ciottoli bianchi o colorati, fiori freschi o secchi, insomma, lasciate che sia la vostra creatività a guidarvi! Otterrete così un oggetto in continua evoluzione, sempre diverso ma sempre speciale.
Terminate il vostro centrotavola portacandela con il vostro tocco personalizzato - Immagine dell'autrice

Non resta che mettere in mostra il vostro nuovo e personalissimo centrotavola e rendere unica e speciale la mise en place della tavola, che sia per un pranzo in famiglia o una cena con gli amici. Provate anche voi e, mi raccomando, se avete domande, scrivetele qui sotto nei commenti.

Federica_Cornalba
Architetto e paesaggista
05/16/23-08:55 (modificato il 05/16/23-09:14)

Orticola, la mostra mercato di fiori e piante che si svolge a Milano all’interno dei bellissimi giardini pubblici Indro Montanelli, è forse il più longevo tra gli eventi che ogni garden lover ha in agenda: l’edizione di quest’anno, dedicata all’intelligenza dei fiori, è infatti la ventiseiesima e io posso orgogliosamente dire di non aver mai mancato un solo appuntamento! È quindi dal lontanissimo 1997 che, per un giorno all’anno, ho la fortuna di potermi perdere tra le collezioni botaniche e gli allestimenti floreali che i tantissimi espositori presentano attorno alla meravigliosa fontana di Palazzo Dugnani….ed è da allora che mi lascio ispirare dai colori e dai profumi in mostra per rinnovare o trasformare qualche angolo del mio giardino. Quest’anno ho pensato ad alcune idee che si possono realizzare anche negli spazi più piccoli, come i balconcini urbani, e vorrei condividerle con voi: date loro un’occhiata insieme a me e lasciatevi ispirare anche voi dalle suggestioni di Orticola 2023!
Ispirazioni green dalla mostra-mercato florovivaistica “Orticola 2023” – foto dell’autrice

Il perfetto angolo relax

In ogni spazio all’aria aperta, piccolo o grande che sia, non può mancare l’angolo per il relax dove staccare la spina dopo un’intensa giornata di lavoro: se abbiamo la fortuna di possedere un giardino possiamo addirittura creare un’intera area dedicata al riposo con comodi divani e avvolgenti poltrone oppure sfruttare l’ombra di due grandi alberi per sospendere un’accogliente amaca, ma se le dimensioni del nostro spazio outdoor non ce lo permettono…dobbiamo trovare una soluzione alternativa! Pensiamo quindi a un’area relax “on demand” che si possa creare in pochi minuti e, altrettanto velocemente, riporre per lasciare libera la piccola superficie a disposizione: per farlo, basterà srotolare un futon da pavimento su una passatoia in juta intrecciata a mano…non prima però di aver realizzato, con tanti vasi colorati in tessuto eco-friendly, la mini jungla urbana che ci permetterà di riposare immersi in un’atmosfera da sogno!
Realizzare l’angolo relax in uno spazio piccolo – foto dell’autrice

L’abbeveratoio per gli uccellini

Uno spazio outdoor popolato di uccellini, coccinelle, api e altri piccoli esseri viventi è la cosa più bella che ci possa essere! Se solo avessi un po’ più di tempo passerei ore a osservarli…ma sono contentissima anche solo se vedo i passerotti che si appoggiano per qualche secondo sulla ringhiera del terrazzo mentre faccio colazione. La loro presenza infatti - oltre a dare allegria - è un segnale importante per la salvaguardia della biodiversità, quindi se vogliamo dar loro il benvenuto sul nostro piccolo terrazzo o balcone, possiamo aggiungere qualche accessorio pensato per rispondere alle loro necessità: che ne dite, per esempio, di un abbeveratoio? Basterà capovolgere un vaso eco-friendly in plastica riciclata (scegliendolo con un diametro di almeno 20 cm), appoggiarvi sopra il suo sottovaso e riempirlo con un pochino d’acqua: per gli uccellini sarà un regalo molto gradito…non solo per placare la sete, ma anche per tenere ben pulite le loro morbide piume!
Come creare in giardino un abbeveratoio per gli uccellini – foto dell’autrice

Gli allestimenti per i momenti speciali

Il compleanno di un amico, una ricorrenza speciale o semplicemente la voglia di una romantica serata a due sono solo alcune delle tante occasioni che abbiamo per trasformare i nostri piccoli spazi outdoor in location d’eccezione e stupire così i nostri ospiti con allestimenti mozzafiato. Un’idea originale da Orticola 2023? Ispirandoci alla bellissima installazione della grande fontana di Palazzo Dugnani, potremmo pensare all’utilizzo alternativo di una grande ciotola-fioriera (se è possibile, sarebbe ideale un diametro di almeno 80 cm), trasformandola in un elegante specchio d’acqua adatto alle dimensioni ridotte del nostro spazio en plein air: basteranno quindi una ninfea o un fior di loto accompagnati da qualche candela galleggiante per creare la splendida scenografia di una serata speciale e molto, molto raffinata!
Ispirazioni per allestire lo spazio outdoor nelle occasioni speciali – foto dell’autrice

Le scelte vegetali

Per fare della vegetazione la grande protagonista dei nostri spazi outdoor dobbiamo prima di tutto scegliere le piante che meglio si adattano all’esposizione e alle condizioni climatiche del contesto. Una volta individuate le famiglie appropriate, possiamo sbizzarrirci scegliendo il fogliame che più ci piace, osare con accostamenti cromatici sorprendenti (sapete che i colori complementari – come il verde e il rosso per esempio – se abbinati si vivacizzano a vicenda?) oppure ancora avviare una vera e propria collezione di rarità botaniche. Nel mio caso, con il balcone a mezz’ombra, sono perfette le Heuchera il cui fogliame - in base alla varietà - assume colorazioni molto particolari, ma le idee fiorite di Orticola 2023 selezionate dalla garden expert Anna Zorloni sapranno certamente soddisfare qualsiasi altra esigenza o predilezione!
Idee per scegliere la vegetazione adatta alle diverse esigenze – foto dell’autrice

Ti piacciono le idee per piccoli spazi verdi ispirate agli allestimenti di Orticola 2023? Ce n’è qualcuna in particolare che vorresti realizzare? Scrivilo qui nei commenti e, se hai bisogno di qualche consiglio personalizzato, sarò ben felice di rispondere a tutte le tue domande.

AnnaZorloni
Agronoma
05/14/23-20:55 (modificato il 06/23/23-07:30)

Le idee per rinnovare il giardino e il terrazzo sono sempre tante, e questa è la stagione dai più facili innamoramenti, ricca di entusiasmo e voglia di fare, di vedere le fioriere colorate di fiori nuovi e diversi dai soliti, o anche solo e semplicemente verdi, rigogliose! Proprio come il periodo che, finalmente, stiamo vivendo: una lenta ma spasmodica rinascita dopo le difficoltà passate! E’ giunto il momento di rialzarsi! Hai fatto un giro a Orticola? I giardini delle città ora sono nel massimo splendore e tante sono le iniziative e mostre di giardinaggio che li animano, come il consueto appuntamento milanese che questa manifestazione rinnova ogni anno a primavera presso i giardini pubblici Indro Montanelli. Purtroppo, o per fortuna (ci voleva un po’ d’acqua!), la giornata non è stata delle più splendenti, poiché il sole è stato oscurato dalla presenza di nuvole e qualche goccia di pioggia! Ma qualcuno mi suggerisce che bisogna sempre vedere il lato positivo delle cose, e, in effetti, la vegetazione bagnata dalla pioggia è ancora più brillante e bella che mai! Ecco le idee fiorite che mi sono segnata quest’anno.
A Orticola, tante idee verdi più o meno nuove per abbellire il tuo giardino o terrazzo – foto dell’autrice A Orticola, tante idee verdi più o meno nuove per abbellire il tuo giardino o terrazzo – foto dell’autrice

Black is back! Piante non solo verdi …

Succulente facili, come le Echeverie e le Aeonium, semplici e frugali, presentano un’enorme gamma di specie e varietà… mi sono molto piaciute soprattutto quelle con le foglie a margini rossi e frastagliati come un pizzo (Echeveria ‘Dorothy’) e quelle con le foglie viola, talmente scure da sembrare nere (Echeveria ‘Goiabinha’ e Aeonium ‘Testanera’). Entrambi i generi sono caratterizzati da un’accattivante forma geometrica: rosette tonde e simmetriche, formate da foglie succulente un po’ cicciotte, ancor più belle e lucide oggi, imperlate di gocce di pioggia. Sono piante facilissime da coltivare, che richiedono pochissime cure e poca acqua: tanta soddisfazione con poco impegno è proprio quello che ci piace! Aeonium 'Testanera', succulenta dal fascino dark: non fartela mancare! - foto dell'autrice Aeonium 'Testanera', succulenta dal fascino dark: non fartela mancare! - foto dell'autrice

…ma anche bianche ed eleganti!

Tanto semplici quanto eleganti, i fiori a quattro petali bianchi, crema o rosati, di Cornus kousa piacciono molto per abbellire giardini e aiuole: sono arbusti estremamente semplici che sempre più frequentemente vengono scelti per arredare il verde privato ma anche quello pubblico, regalando tanta bellezza con poco sforzo. Elegantissimi seppur semplici sono i fiori bianchi di Cornus kousa - foto dell'autrice Elegantissimi seppur semplici sono i fiori bianchi di Cornus kousa - foto dell'autrice

Sempre nelle tonalità chiare, ho trovato davvero bello il Senecio candicans ‘Angel Wings’; un ciuffo di ampie foglie bianco-argentee, tanto morbide da sembrare di velluto, che potrà impreziosire e dare un tocco di eleganza ad angoli del giardino o a vasi del terrazzo, in terra ben drenante e posizione soleggiata o semiombreggiata. Foglie candide e vellutate: conosci il Senecio candicans 'Angel Wings"? - foto dell'autrice Foglie candide e vellutate: conosci il Senecio candicans 'Angel Wings"? - foto dell'autrice

Fiori colonnari e coloratissimi!

Digitalis purpurea e Lupinus sono i classici fiori che caratterizzano i cottage garden inglesi, dando loro quel tocco di colore e fascino unici: sono fiori esplosivi e vivaci, che puoi coltivare nelle aiuole del tuo giardino ottenendo un effetto decorativo davvero ‘wow’! Molti sono gli ibridi con fiori sempre più belli e grossi, con colori nuovi e appariscenti! Procurati le bustine di semi a inizio primavera e seminali nel terreno morbido e lavorato, meglio se arricchito con sostanza organica (ad esempio letame in pellet): nel giro di poche settimane, otterrai piantine erbacee che allungheranno le loro infiorescenze colorate ad abbellire il tuo giardino e ad attrarre farfalle ed insetti pronubi! Belli e utili insomma! Non farti mancare questi bellissimi fiori nel tuo giardino!
Colora il tuo giardino con i nuovi ibridi di Lupinus - foto dell'autrice Colora il tuo giardino con i nuovi ibridi di Lupinus - foto dell'autrice

Allium ornamentale in mille sfumature di viola! Svettano le infiorescenze a palla degli Allium da fiore (Allium giganteum, Allium caeruleum, Allium aflatulense, …), bulbose che puoi mettere a dimora nella terra del tuo giardino per ottenere fioriture spettacolari da primavera in poi: procurati i bulbi e mettili in un terreno ben drenante e fertile, in posizione soleggiata, per vederli spuntare e allungarsi fino a fiorire. Con i fiori recisi, potrai creare dei bellissimi mazzi da tenere in vaso anche in casa. Gli ibridi ottenuti sono tanti, ognuno caratterizzato da infiorescenze più o meno grandi e compatte, composte da tantissimi fiorellini di tonalità diverse del viola, blu, azzurro o rosa, ma anche bianchi. Parente dell’aglio da cucina (Allium sativum), anche l’aglio da fiore emana un profumo pungente (meno Allium aflatulense) che non a tutti può piacere… nemmeno ad alcuni insetti fastidiosi, che se ne tengono lontani: un valido aiuto per proteggere le tue piante dai parassiti senza l'utilizzo di prodotti insetticidi!
L'aglio ornamentale produce bellissime infiorescenze a palla in diverse tonalità di colore viola - foto dell'autrice L'aglio ornamentale produce bellissime infiorescenze a palla in diverse tonalità di colore viola - foto dell'autrice

Ortensie come non le hai mai viste!

Le ortensie, come vengono comunemente chiamate le specie del genere Hydrangea, sono arbusti ornamentali molto comuni nei giardini, caratterizzate da un fascino antico: sicuramente conoscerai le classiche Hydrangea macrophylla, dalle grosse infiorescenze sferiche rosa o azzurre… Tantissime sono le varietà nuove di questa specie, che forse non conosci e delle quali probabilmente ti innamorerai: bellissima la ‘After Midnight’ con foglie scure, quasi viola, e infiorescenze formate da fiorellini rossi; la ‘Starlit Sky’ ha foglie verdi e frastagliate e fiori dai petali ondulati rosa o azzurri screziati di crema; la ‘Sweet Lollipop’ ha fiori dai petali color giallo-arancio marginati di rosa… tante varianti nuove per ringiovanire questa bellissima pianta immancabile nel tuo giardino. Non dimenticarti di nutrirla con un concime specifico per ortensie per ottenere una fioritura ancora più bella e abbondante! Hai visto le nuove varietà di ortensia con le foglie scure? - foto dell'autrice Hai visto le nuove varietà di ortensia con le foglie scure? - foto dell'autrice

Infine non potevano mancare i gettonatissimi kokedama, realizzati con piantine svariate: hai visto che belli quelli con i trifogli viola? Tante le idee e gli spunti da cui partire per creare il giardino o anche solo un piccolo spazio verde e fiorito per abbellire il balcone o la terrazza da vivere e godere in totale relax quest’estate, per ricaricare le pile di energia positiva!
Vivaci contrasti di colore per dare tono e personalità al tuo giardino – foto dell’autrice Vivaci contrasti di colore per dare tono e personalità al tuo giardino – foto dell’autrice

Se ti piacciono i fiori e le piante in genere, non farti mancare una visita ad una esposizione verde, ne fanno tante in primavera: a proposito, sei stata alla Monza Green Experience? Se non ci sei stata e sei curiosa, leggi le "ispirazioni fiorite alla Monza Green Experience" e se ne hai visitate altre, condividi con noi le foto più belle!

CLARA MARIA SAITTA
Redattrice
05/12/23-13:47 (modificato il 05/29/23-15:35)

Prendersi cura dell’ambiente e impegnarsi a preservare la fauna che ne fa parte è un tema importantissimo e sempre più caro ai nostri cuori. Partendo da questo contesto, quindi, ho pensato a un progetto fai da te che potesse unire creatività e manualità all’amore per gli animali che ci circondano. Un’idea divertente, e utile, da realizzare anche con l’aiuto dei più piccoli, che saranno entusiasti di partecipare. In questo articolo, vi racconto come creare un’originale casetta per uccellini, in versione tenda canadese, per offrire loro un rifugio, un piccolo riparo, ma anche una mangiatoia privata, da posizionare in giardino o sul balcone. Vi va di provare a realizzarla? Ecco tutti i dettagli.
La vostra casetta per gli uccellini, un'idea creativa e amica dell'ambiente - Immagine dell'autrice

Materiali:

1. Dipingere i pannelli di legno

Come prima cosa, dovete pitturare e dipingere i vostri pannelli di legno. Io ho scelto una pittura a base d’acqua per ogni parte che comporrà la speciale casetta, in versione tenda canadese, ovviamente! Per le due parti che andranno a comporre il tetto ho optato per un verde opaco, mentre per la base ho scelto un giallo banana. Applicate la pittura su ogni lato dei vostri pannelli, senza dimenticare i bordi, mi raccomando!
Dipingete i vostri panelli di legno, che formeranno base e tetto della casetta - Immagine dell'autrice

2. Prendere le misure per i fori e applicare la colla

Una volta che la pittura sui pannelli di legno sì sarà asciugata, potete procedere posizionandoli a forma di triangolo sulla base ovale, così da prendere le corrette misure che vi guideranno per creare i fori. Mi raccomando: due dovranno essere realizzati anche vicino al profilo superiore della base ovale, serviranno per appenderla al muro. Una volta segnati bene i punti con una matita, applicate la colla Millechiodi sui tre lati.
Posizionate bene i fori e applicate la colla - Immagine dell'autrice

3. Inserire le viti per dare stabilità alla casetta

Non appena la colla Millechiodi sarà asciutta, prendete la base ovale e, sul lato posteriore, inserite e avvitate le viti in tre punti: ognuno deve corrispondere ai tre lati dei pannelli che avete precedentemente incollato. Fate attenzione a fissarli bene tra loro così da dare maggiore stabilità alla vostra casetta.
Per dare stabilità alla vostra casetta, fissate bene le viti e anche i pannelli - Immagine dell'autrice

4. Il tocco finale: aggiungere il punto di appoggio per gli uccellini

La casetta è quasi pronta e gli uccellini presto potranno alloggiarvi o cibarsi al suo interno. Manca solo il tocco finale. Prendete, quindi, il 1/2 tondo piallato, che potete farvi tagliare comodamente in negozio grazie al servizio taglio legno: servirà come punto di appoggio proprio per loro, gli uccellini che entreranno all’interno della tenda. Prendete nuovamente la colla Millechiodi e applicatela sul lato piatto del legno, dopodichè incollatela alla base, lasciando alcuni centimetri esterni. Ed ecco la vostra perfetta tenda canadese! Un consiglio in più: se vi va di renderla ancora più particolare e personalizzata, potete ritagliare uno o due pezzi di corda in juta e incollarli sui bordi del tetto come decorazione.
Regalate agli uccellini un appoggio in più per maggiore comodità - Immagine dell'autrice

La vostra speciale casetta è pronta per essere posizionata in giardino o sul balcone per accogliere gli uccellini, dare loro riparo e offrirgli un punto di ristoro sicuro, del tutto unico e speciale! Che ne dite, vi è piaciuto? Sarà bellissimo vederli arrivare nei nostri spazi outdoor e sentire i loro canti con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di utile per loro e l’ambiente in cui vivono. Se avete qualche domanda potete scriverla qui nei commenti

Ornella Di Mauro
Novizio
05/12/23-11:05 (modificato il 05/12/23-14:00)

Dove riponete le chiavi quando rientrate a casa? Spesso (ammettiamolo!) le sparpagliamo qua e là o le appoggiamo in modo caotico sul mobile accanto alla porta d’ingresso. Questo crea molto spesso disordine e soprattutto porta con sé il rischio di non riuscire a trovarle nel momento del bisogno. Molto meglio, quindi, lasciarle sempre nello stesso posto, magari appendendole a una bacheca da personalizzare e decorare. Da questa idea nasce il portachiavi che ho posizionato nel mio ingresso! In questo articolo vi racconto tutti gli step per creare il vostro.
Create con me un comodo portachiavi, per sapere sempre dove sono le vostre chiavi! - Immagine dell'autrice

I materiali:

1. Preparare la base di legno e prendere le misure

Come prima cosa, passate la carta abrasiva grana 150 sulla vostra tavola. Mi raccomando di prestare particolare attenzione soprattutto nella parte in cui è stata tagliata, così da essere sicuri di eliminare tutte le eventuali schegge rimaste. Poi, passate un panno per eliminare la polvere e procedete applicando il rivestimento della superficie esterna a base acqua noce chiaro. Vi consiglio di dare due mani e, ovviamente, attendete l’asciugatura tra una e l'altra. Ora che la vostra tavola di legno è pronta per essere decorata, è il momento di prendere le misure dei punti su cui andrete a realizzare i fori per inserire i ganci. Segnate 13 centimetri dal basso verso l'altro da entrambi i lati, poi posizionate il metro orizzontalmente tra i due estremi e prendete i punti a queste distanze: 3, 9, 15, 21 e 27 cm.
Levigate bene il vostro legno e misurate la distanza tra i fori - Immagine dell'autrice

2. Scatenare la creatività e personalizzare la tavola di legno

Una volta delimitato lo spazio su cui andrete a posizionare i ganci, avrete chiaro a colpo d’occhio l'area che vi resta per realizzare la vostra decorazione. Io, per esempio, ho scelto di scrivere Home sweet Home e ho aggiunto una personalizzazione a forma di ghirlanda. Ovviamente potrete decorarla come preferite, seguendo i vostri gusti e fantasia. Se optate anche voi per forme circolari, vi consiglio di aiutarvi con un semplice piatto da cucina, proprio come ho fatto io, e se decidete di scrivere una frase, mi raccomando, riproducetela prima a matita e solo dopo ripassatela con il pennarello.
Via libera alla fantasia: decorate come piace a voi il vostro personalissimo portachiavi - Immagine dell'autrice

3. Forare la tavola di legno e inserire i ganci

La vostra tavola è quasi pronta per diventare un perfetto portachiavi, mancano solo i ganci. Prendete quindi l’avvitatore e forate dove avete segnato precedentemente i punti con la matita. Mi raccomando: non andate fino in fondo, ma fate un buco profondo abbastanza per inserire i gancetti che “custodiranno” le vostre chiavi. Dopodiché, avvitate i ganci. Vi consiglio di iniziare con le vostre mani per poi stringerli aiutandovi con una pinza.

4. Il tocco finale: aggiungere le viti per appendere il portachiavi

Il vostro personalissimo portachiavi è pronto e aspetta solo di essere appeso. Girate, quindi, la tavola e prendete le misure sul retro per attaccare le viti, facendo attenzione a posizionarle al centro. Et voilà! Che ne dite del risultato?

E voi, dove lo appenderete? Divertitevi a posizionarlo dove più vi piace, io ho scelto di posizionarlo all’ingresso, ma potete utilizzarlo anche in cucina, magari per appendere i canovacci, o in un angolo della camera da letto per appendere collane e altri gioielli. Sbizzarritevi e se avete domande, scrivetele qui nei commenti!