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MaraLocatelli
Community Expert 💡
21/12/22-12:54

Avere una casa arredata in stile cozy è il sogno di molti. Non solo è piacevole da vivere, ma la sensazione di comfort che si prova quando si entra in un ambiente così rilassante è impagabile.
Portare lo stile cozy a casa per certi versi è come adottare un arredo dallo stile naturale e chic che deve essere intio e accogliente: cozy, appunto. L’obiettivo di questo stile di tendenza nella decorazione d'interni punta a un mood che rende gli spazi piacevoli da vivere. Si caratterizza per la presenza di arredi in legno chiaro, di tessuti morbidi e di una palette che esplora la pacatezza delle tinte neutre. Utilizzando la giusta combinazione di colori, forme e tessuti si può arredare in stile cozy ogni stanza di casa.


Porta lo stile cozy a casa tua -Idea Leroy Merlin

Rinnova l'arredo stile cozy in soggiorno

Il soggiorno è lo spazio dove si trascorre la maggior parte del tempo ed è importante renderlo accogliente e invitante. Siccome l'obiettivo principale dell’arredo stile cozy è creare l'atmosfera calda e avvolgente come un nido, tutto deve essere messo in ottima luce. Il soggiorno si riempie di lampadari a sospensione leggeri e trasparenti, di abat jour, lanterne e candele. Ogni stanza deve essere sempre apparire ordinata grazie anche all’utilizzo di ceste porta legna da tenere sul pavimento o eleganti ceste contenitore riposte sugli scaffali di mobili e librerie. I materiali da prediligere sono quelli naturali come legno, rattan e vimini che apportano calore all'ambiente.

Per scegliere i pezzi di arredo che riflettono lo stile cozy, punta su poltrone a sacco, divani con ampi braccioli e profili bombati oppure divani avvolgenti rivestiti in tessuto chiaro. I dettagli decorativi, come i plaid in tartan appoggiati sulla poltrona nella zona lettura, un tavolino da caffè in legno con un morbido tappeto effetto pelliccia, creano un ambiente sofisticato ma dallo stile confortevole. L'importante è mantenere l’equilibrio affinché il risultato sia naturale e mai eccessivo.


Eleganza dello stile cosy in casa- Ispirazione Leroy Merlin

Consigli per arredare la camera in stile cozy

Per portare lo stile cozy a casa propria ci sono alcuni trucchi da seguire: innanzitutto bisogna scegliere con cura i tessuti e gli arredi che meglio rappresentano questo stile. La scelta delle texture è fondamentale: morbidi velluti, lana, lino, jacquard e tartan sono solo alcuni dei materiali ideali per creare un ambiente piacevole e accogliente. I colori devono essere caldi e naturali: beige, marrone, bianco, grigio chiaro sono le tonalità più indicate per ricreare un'atmosfera intima ed elegante.

La camera da letto è probabilmente lo spazio più intimo della casa da arredare con cura per ottenere il desiderato effetto cocoon. L’arredo stile cozy da casa predilige le forme morbide ed avvolgenti dei letti con la testiera imbottita e soprattutto tanti, anzi tantissimi cuscini tra i quali adagiarsi. i tessuti adatti sono le fibre naturali come lino, cotone o lana che nelle tonalità neutre, dal bianco al crema, dal corda al nocciola, contribuiscono a creare un ambiente rilassante e confortevole. Aggiungere i giusti accessori come cuscini decorativi, tappeti soffici scendiletto, piumoni dalle piccole fantasie floreali, plaid e coperte morbidissimi aumenterà il senso di comfort che regala lo stile cosy a ogni casa.

Materiali e colori per avere uno stile cozy a casa- Idea Leroy Merlin

Come arredare il bagno in stile cozy

Un’altra stanza perfetta per adottare un arredo stile cozy è il bagno. Anche in questo ambiente non bisogna sottovalutare l’importanza di scegliere la giusta tonalità di colore: prediligere le tonalità neutre e calde della scala di beige è sempre una mossa furba per avere garanzia di successo. Ma si possono anche abbinare i bianchi ai grigi, oppure optare per le tonalità tenui del rosa. La cura dei dettagli è fondamentale per definire lo stile cozy nel bagno di casa. Il legno chiaro o dall’effetto naturale a colpo d’occhio offre il mood spa, sceglilo per il pavimento stile parquet, per i mobili e per i piccoli accessori.
Per un effetto ancora più cozy aggiungi la calda luminosità di lampadari e rubinetterie rame, morbidi accappatoi e asciugamani ripiegati nelle mensole a muro e i tappeti soffici. Pot-pourri, candele e oli essenziali, posizionati accanto alla vasca o alla doccia, contribuiscono a creare un’atmosfera intima e rasserenante.

Il legno è perfetto per gli accessori di un bagno stile cozy- Idea Leroy Merlin

Arredare casa in stile cozy è un'ottima soluzione per creare un ambiente piacevole e accogliente. Fatti ispirare anche dai consigli per arredare una casa di campagna country chic: i dettagli e le idee si possono facilmente proiettare tra gli arredi di stile cozy per la casa.

pinkfrilly
Community Starter 👋
19/12/22-13:40 (modificato)

Quanti regali sotto l’albero, piccoli e grandi. È bello vederli tutti sparsi a terra, ma se invece fossero raccolti in delle box speciali? Pensate, potreste personalizzarle con il nome dei vostri bambini e poi, passato il Natale, utilizzarle ancora per contenere i giocattoli. In questo articolo vi racconto come realizzarla!

Box per giochi natalizia - immagine dell'autrice

Materiali:

Cassettina in legno
Nastro mascherante
Pennelli
Vernici colorate
Rotelle per mobili
Viti con bulloni passanti 3 mm
Rondelle 3mm
Pinza e cacciavite
Metro
Pennarello Fleur
Miniutensile elettrico DREMEL
Carta abrasiva

Assemblare la box

Come prima cosa, prendete la cassettina di legno, la mia misura 30x23x40, e iniziate carteggiando delicatamente la superficie per eliminare eventuali imperfezioni. Poi, con l’aiuto di un metro, stabilite dove andrete ad inserire le rotelle e fate dei segni con la matita per evidenziare i punti. Con il Miniutensile elettrico DREMEL forate i 4 punti dove andrete a fermare le rotelle girevoli. Mi raccomando: utilizzate una punta adatta alla misura delle viti passanti, nel mio caso punta 3mm.

Preparazione scatola - immagine dell'autrice

Montare le rotelle

Posizionate la piastra della ruota, inserite dall’alto una rotella e la vite passante, fermatela poi dall’altro lato con un’altra rotella e il bullone. Ripetete l’operazione per tutte e quattro le rotelle.

Rotelle montate sulla cassa - immagine dell'autrice

Decorare la box

Una volta assemblata la box e montate le rotelle, inizia la parte più divertente: la decorazione, dove potete dare sfogo a tutta la vostra fantasia! Colorate di bianco i due lati più corti, io ho utilizzato la tinta lavabile Luxens. Quando ogni lato è perfettamente asciutto, posizionate il nastro mascherante diagonalmente e alla stessa distanza tra ogni striscia. Dopodiché, iniziate a verniciare un lato di rosso e uno di rosa, o scegliete i vostri colori preferiti. Il nastro fungerà da stencil quindi, dopo averlo rimosso, ritroverete il bianco di base che avevate pitturato inizialmente.

Dipingere la box - immagine dell'autrice

Il tocco finale

Ora è il momento di occuparsi dei due lati più lunghi: scegliete la tinta, io ho optato per il rosso, e, una volta asciutto, scrivete con il pennarello o con il pennello una parola o una frase natalizia che amate. Vi consiglio di fare la scritta prima con la matita se non vi sentite sicuri della calligrafia. Passate infine all’ultimo lato: io ho scelto di colorarlo d’azzurro, ma potete anche disegnare personaggi natalizi o altri elementi a scelta, come pupazzi di neve, palline di Natale, stelle o i nomi dei membri della famiglia. E la vostra box è pronta!

Decorazioni di natale - immagine dell'autrice

Ora non vi resta che aspettare la notte della Vigilia e l’arrivo di Babbo Natale per riempirla di regali! Se avete domande su come realizzare la vostra box giocattoli natalizia scrivetele qui nei commenti!

fedelefreaks
Community Starter 👋
19/12/22-13:16

Quando la creatività incontra le piante possono nascere molti progetti interessanti. Uno di questi sono i terrari, da realizzare sia con piante verdi che grasse. I terrari sono dei piccoli ecosistemi chiusi o aperti, dove le piante che andiamo a inserire non richiedono un eccessivo intervento o manutenzione da parte nostra. Si possono creare terrari di ogni forma e dimensione quando si sanno scegliere le piante giuste e la corretta composizione del terreno, indispensabile per rendere il nostro sistema autosufficiente. In questo articolo scoprirete come realizzarne uno in modo davvero semplice: prima di tutto perché è un terrario aperto e, in secondo luogo, perché utilizzerete delle piante grasse che richiedono poche cure. Dopo che lo avrete allestito, per rendere il terrario un autentico Terrario di Natale non servirà altro che aggiungere decorazioni e lucine a proprio piacimento, e la magia sarà completata!

Terrario di Natale - immagine dell'autrice

I materiali

Vaso di vetro
Sassolini
Sabbietta
Terriccio per cactacee
Pigne naturali
Decorazioni natalizie: Babbo Natale
Ghirlanda di luci
Mix pianta grassa
Tephorcactus strobiliformis
Mix Crassula
Guanti da giardinaggio
Paletta da giardinaggio

Materiali - immagine dell'autrice

Preparare il fondo

Come prima cosa, dovete distribuire uniformemente sul fondo della boccia di vetro uno strato di sassolini, saranno necessari per drenare i liquidi ed evitare che le radici delle nostre piantine marciscano.

Fondo uniforme di sassolini - immagine dell'autrice

Inserire il terriccio

Una volta pronto il primo strato del fondo del terrario, sopra lo strato di sassolini distribuite ora ancheuno strato sottile di terriccio specifico per piante cactacee. Non pressatelo, ma lasciatelo morbido sul fondo, iniziando a creare delle piccole buche dove andrete a posizionare le piante scelte.

Strato di terra per cactacee - immagine dell'autrice

Rimuovere la piantine dai loro vasetti

Pronto il fondo, prendete le vostre piantine e rimuovetele delicatamente dai loro vasetti. Vi consiglio di liberare le radici dalla terra in eccesso per facilitare il travaso.

Piante ripulite dalla terra in eccesso - immagine dell'autrice

Posizionare le piante nel terrario

Posizionate le piante in modo armonioso, assicurandovi che ognuna abbia il proprio spazio per crescere. Ricoprite le radici con la terra fino a quando tutte le piante saranno ben stabili. A questo punto la base il terrario è pronto e potete procedere a decorarlo come preferite.

Disposizione distanziata delle piante - immagine dell'autrice

Decorare il terrario

L’ultimo step di questo progetto fa appello a tutta la vostra fantasia: scegliete le decorazioni natalizie che preferite e inseritele per creare uno spazio armonico con le piante ed esteticamente piacevole. Io ho scelto una statuina di Babbo Natale e qualche pigna, e per finire una ghirlanda di lucine a led per rendere l’atmosfera ancora più natalizia. Potete anche ricreare un “effetto neve” con l’utilizzo di una sabbia decorativa tritata molto finemente con cui ricoprire tutto il terriccio.

Risultato finale - immagine dell'autrice

Il vostro Terrario di Natale è pronto: pochi semplici passaggi per creare un oggetto unico per decorare la vostra casa o da donare a una persona speciale che ama le piante. È un progetto divertente e perfetto da personalizzare come preferite. Per quanto riguarda le piante, vi consiglio di sceglierle grasse o al massimo succulente, senza mischiare tipologie diverse che avrebbero esigenze differenti dal punto di vista di acqua e terriccio. In ogni caso, evitate piante con spine o peluria urticante, soprattutto se intendete realizzare il progetto con i bambini, a meno di non essere muniti di guanti da giardinaggio belli spessi. E adesso divertitevi a decorare il vostro terrario e lasciatevi conquistare dalla magia del Natale! Se avete domande, scrivetele pure qui sotto nei commenti.

ELISA.PIVETTI
Community Manager
15/12/22-10:50

Se ti stai già preparando al cenone della Vigilia o al pranzo di Natale, o se semplicemente sei stato colto dallo spirito natalizio, probabilmente ti starai chiedendo come rendere la tua cucina un ambiente adatto a questo periodo. Ecco allora 5 idee per preparare la tua cucina al Natale: addobbi e decorazioni semplici ma di grande effetto!
Cucina addobbata per Natale - Leroy Merlin

Tovaglie e tessuti

Il primo e principale addobbo riguarda la tavola: che sia quella principale da pranzo o che sia un semplice tavolo di servizio, una tovaglia natalizia farà il suo compito!
Dalle tovaglie più tradizionali tipo alsaziane, bianche e rosse, ai più moderni runner color oro, la scelta è varia. A me, per esempio, piace molto la tovaglia Sapin, che porta il verde degli alberi di Natale anche in cucina! Il tavolo dovrà rimanere sgombro il più possibile, lasciando lo spazio per un centrotavola o qualche decoro ad hoc per Natale!
Tovaglia Sapin - Leroy Merlin

Luci a LED

Una decorazione super chic ed estremamente semplice è quella che si può ottenere combinando semplici catene luminose a LED a batteria e degli oggetti che sono di uso comune in cucina: vasi, bicchieri o alzate per la frutta! L’abbinamento vetro e LED è quello che va per la maggiore, perché permette di “contenere” la luce, ma si può pensare anche di abbinare il filo a materiali non trasparenti come il legno o il metallo, avvolgendo la catena intorno all’oggetto scelto. Vedrai come, con un solo punto di attrazione, l’atmosfera dell’ambiente diventerà natalizia!
Catena LED a luce calda e contenitore in vetro - Leroy Merlin

Candele

Non c’è Natale senza giochi di luci e la cucina non può certo farne a meno! Oltre a qualche decorazione a LED di cui abbiamo parlato, io consiglio di rendere l’atmosfera natalizia in questa stanza scegliendo qualche candela: oltre al richiamo al fuoco, elemento principale per cucinare, la possibilità di scegliere candele profumate permetterà di coprire alcuni odori prodotti durante la preparazione dei cibi!
Candela profumata a tema natalizio - Leroy Merlin

Stickers dedicati

Scegliere un decoro temporaneo come uno stickers per pareti o per finestre è un’ottima mossa per rendere qualsiasi ambiente più natalizio, in questo periodo. La scelta è vastissima, si passa dalle figure colorate in gel, adattissime in caso di presenza di bambini, a disegni più raffinati, che rappresentano decori tradizionali con colori più tenui. La scelta perfetta per una cucina? Lo sticker per muro o finestra Xmas coffee, non ho dubbio!
Sticker Xmas coffee - Leroy Merlin

Tappeto di Natale

Per il periodo delle feste potresti cambiare aspetto alla tua cucina anche semplicemente mettendo un tappeto da cucina a tema natalizio! Idea semplice, economica e pratica: scegli un tappeto in pvc della linea Hollis Natale e lo posizioni sul tuo pavimento, con la sicurezza che sia antiscivolo e adatto all’ambiente. A fine stagione potrai pulirlo facilmente e riporlo insieme agli altri addobbi di Natale, riportando alla normalità la tua cucina in un batter d’occhio!
Tappeto Natalizio in PVC - Leroy Merlin

C’è ancora un’altra opzione per addobbare la tua cucina per Natale, esaltando gli elementi che già contiene come ambiente domestico: lavorare sull’addobbo delle piante aromatiche! Puoi scegliere di valorizzarle con qualche piccolo addobbo in stile albero di natale o costruire una vera e propria decorazione con le piante costruendo una house in cartone!
Siamo curiosi di sapere che cosa ne pensi e che cosa realizzerai per la tua cucina per queste feste!

ELISA.PIVETTI
Community Manager
15/12/22-10:08

Finalmente ci siamo, sta arrivando il Natale ed è ora di prepararsi a vivere questo magico momento! Ogni famiglia, si sa, ha le proprie tradizioni per quanto riguarda date e modalità di addobbo ma a volte non ne sappiamo l’origine. Inoltre, negli ultimi anni ci stiamo aprendo a tante novità: hai voglia di sapere quali siano le tradizioni, le usanze e le decorazioni natalizie nei vari Paesi del mondo? Soddisfa la tua curiosità e prendi ispirazione per il tuo Natale.
Tradizione del Natale - Leroy Merlin

Albero di Natale

La tradizione di addobbare un abete per Natale nasce da riti pagani dei paesi nordici, dove questo tipo di albero è molto diffuso e veniva decorato con frutta, nastri, fiaccole nei riti celtici e vichinghi. Sembra che il primo Albero di Natale “da salotto” sia stato allestito in Germania dalla duchessa di Brieg, nel 1611, per riempire uno spazio rimasto libero da decorazioni natalizie! In Italia arriva a fine ‘800 in Italia quando la regina Margherita di Savoia lo fece allestire al Quirinale e le famiglie italiane copiarono subito questa bella novità. Attualmente le possibilità di scelta per le decorazioni per l’albero di Natale sono tantissime e rende questo oggetto unico per ogni casa!
Albero di Natale Augusta - Leroy Merlin

Presepe

Il primo presepe è stato quello vivente che San Francesco di Assisi mise in scena a Greccio nel 1223, è quindi un’usanza di origine italiana che si è distribuita in tutto il mondo. Quando si parla di presepe non si può non citare la grande popolarità del presepe napoletano, arricchito con personaggi di ogni tipo, ma sono famose per questa tradizione anche Bologna, Genova e Bergamo. Attualmente, ogni famiglie che voglia riprodurre un presepe in casa può scegliere lo stile, dal più minimalista al più tradizionale e i materiali delle statuine, che vanno dal legno alla ceramica passando per le più moderne resine in commercio.
Presepe Decoris in poliresina - Leroy Merlin

Calendario dell’avvento

Soprattutto nelle città del nord Italia troviamo la tradizione del Calendario dell’Avvento: una serie di piccoli doni (caramelle, cancelleria, pensieri) da scoprire uno alla volta nei giorni dal 1 al 24 dicembre, che rendono molto dolce l’attesa del giorno di Natale. I doni possono essere preparati in sacchetti da appendere a una ghirlanda, come spesso si fa in Germania, o inseriti in caselline riutilizzabili ogni anno, come nei calendari dell’Avvento realizzati in legno, che oltre alla funzione principale decorano la casa in un modo unico!
Calendario dell’Avvento in legno, Trade Shop - Leroy Merlin

Ghirlanda di Natale o Corona dell’Avvento

Nei paesi del Nord Europa è spesso presente una ghirlanda o corona di Natale, addobbata in modi diversi a seconda del paese e del gusto personale e posizionata spesso fuori dalla porta di ingresso. In Trentino Alto Adige ed in Austria è molto probabile incappare in una ghirlanda decorata con 4 candele e posizionata su una superficie orizzontale, che viene chiamata Corona dell’Avvento. Le candele vengono accese una alla volta nelle 4 domeniche precedenti il Natale: la cera che si consuma rappresenta il tempo che passa e la luce che aumenta ricorda l’avvicinarsi del giorno di Natale!
Corona di Natale centrotavola - Leroy Merlin

Decori esterni su casa e giardino

Dagli Stati Uniti arriva la colorata tradizione di decorare gli esterni delle case: lo vediamo in tutti i film, nulla sfugge alle luci di Natale! Ecco arrivare renne e babbi Natale luminosi nei cortili o sui tetti, magari accompagnati da qualche proiettore di luci e suoni! Se vuoi far tua questa tradizione, non hai che da inoltrarti nel vastissimo mondo delle luci di natale da esterno, e scegliere se illuminare i profili di case e giardino o ricorrere a figure luminose già predisposte!
Figura di Natale luminosa Renna 3d - Leroy Merlin

Folletti e schiaccianoci

Da terre e tradizioni lontane prendono piede tra i nostri decori natalizi anche figure particolari come folletti e schiaccianoci. Dall’Islanda arrivano infatti le tradizioni sui folletti, magici e spesso dispettosi, arrivano in questo periodo dell’anno a ricordare che le sorprese sono sempre dietro l’angolo! Dalla tradizione tedesca, invece, arriva la figura dello Schiaccianoci, valorizzato a livello mondiale dall’opera di Čajkovskij, che nella sua semplice rigidità, ci ricorda che la magia del Natale può fare tutto!
Schiaccianoci e folletti di Natale - Leroy Merlin

Lettere a Babbo Natale

Anche se sappiamo tutti che Babbo Natale abita in Finlandia, più precisamente in Lapponia, forse non conosciamo il suo indirizzo preciso. C’è un perché: ne ha più di uno! Basta una piccola ricerca on line per trovare i recapiti ufficiali ai quali i bambini di tutto il mondo, soprattutto quelli del Canada, sono abituati a scrivere i propri desideri! Ma se vuoi essere comodo per l’invio, puoi anche scegliere di mettere una cassetta della posta di Babbo Natale proprio a casa tua!
Cassetta Postale natalizia - Leroy Merlin

Quando si parla di tradizioni non si può certo scordare la moda di indossare dei maglioni natalizi: in Inghilterra è un vero e proprio must! Se sei interessato a ricreare l’ambiente giusto per sfoggiare l’ultimo maglione di Natale che ti hanno regalato potresti guardare qualche idea per un Natale in stile Inglese!
Che ne pensi? Hai voglia di condividere con noi le tradizioni di Natale che fanno parte della tua famiglia?

Claudia M
Redattrice
13/12/22-14:49 (modificato)

I fagiolini sono tra gli ortaggi più amati in cucina, sia dai grandi che dai piccini. Si prestano per diverse preparazioni gastronomiche, dal classico patate e fagiolini fino alla ricetta originale della pasta al pesto nella versione ligure.
Fanno parte della categoria delle leguminose e si rivelano particolarmente utili in un orto concepito in maniera sinergica, in quanto permettono di arricchire il terreno di azoto. Il loro ciclo è piuttosto breve e sono adatti persino a una piantumazione in vaso. Sono, quindi, non solo buoni e sani, ma anche molto versatili e divertenti da coltivare!


La coltivazione dei fagiolini - Corporate

Fagiolini: la coltivazione nelle diverse tipologie

Il nome botanico dei fagiolini è Phaseolus vulgaris. Si tratta di una pianta annuale che ama il caldo e richiede un ph del terreno leggermente acido, più precisamente compreso tra il 6.0 e il 6.2.
I fagiolini si trovano da coltivare secondo molteplici tipologie, tutte dagli sviluppi piuttosto rapidi e con fiori che compaiono circa due mesi dopo la semina. Per quanto riguarda il tempo di raccolta esso varia ampiamente, a seconda della varietà e dello stadio in cui si trova la pianta.
Il colore dei fagiolini più diffuso è il verde, ma non è l’unico: questi legumi si possono trovare anche nelle tonalità viola, rosse, gialle e striate. La lunghezza è pari a diversi centimetri, mentre la forma può essere rotondeggiante oppure appiattita.
I fagiolini si trovano classificati principalmente a seconda di tre fattori:

  • parti commestibili (baccelli o semi);
  • modalità di consumazione (freschi, semi freschi, semi secchi);
  • abitudine di crescita (le categorie principali sono quelle rampicanti e a cespuglio).


Le diverse tipologie di fagiolini - Corporate

Semina dei fagiolini: il periodo migliore

La semina dei fagiolini ha come periodo ottimale quello che va dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera.
L’Italia è un Paese particolarmente indicato per la piantumazione delle diverse varietà, soprattutto per quanto riguarda quelle rampicanti. Merito di un clima temperato e che presenta temperature piuttosto costanti, quasi mai eccessive.
I gradi necessari alla crescita dei fagiolini risultano pari ai 15-16° C durante le ore notturne e ai 24-28° C in quelle diurne.
Questi legumi non amano il freddo, ancora meno di fave e piselli, rispetto ai quali appaiono meno resistenti, tanto che non riescono a germinare al di sotto dei 10° C. Il rischio, diversamente, è che possano morire a causa delle gelate notturne o di imprevisti sbalzi di temperatura.
Un buon parametro di riferimento per i fagiolini e la loro coltivazione sarà quello garantito dall’impiego di uno strumento specifico: il termometro. Si trova realizzato secondo molteplici modelli, tradizionali e digitali di ultima generazione.
È meglio comunque evitare la semina autunnale e aspettare una volta terminata l’estate non prima del mese di marzo. Nel caso delle varietà a ciclo più lungo sono quelle rampicanti è possibile anticipare la semina. Un discorso che non vale però per le piante a cespuglio, per le quali è invece possibile attuare una semina tardiva.

Come seminare i fagiolini

I fagiolini si prestano a una coltivazione direttamente in pieno campo, attraverso la predisposizione della pianta a postarelle con le piante a circa 40 cm l’una dall’altra o per file. Il seme germoglia con facilità, una volta tenuto conto della temperatura, e richiede una profondità piuttosto bassa, pari a circa 1 o 2 cm.
Inoltre, nulla vieta di poter effettuare per i fagiolini la coltivazione predisponendo una serra, disponibile secondo molteplici tipologie, da quelle da balcone ai modelli a tunnel, in grado di garantire cicli produttivi fuori stagione così come anticipati. Si rivelano tutte molto utili sia durante il periodo tipico della coltivazione sia nei restanti giorni dell’anno.
Se si decidesse invece di piantare i fagiolini in vaso sarà necessario scegliere un contenitore di almeno 35-40 cm di diametro e avente profondità adeguata. Andranno inoltre inseriti sassolini, ghiaia e cocci, così da favorire il drenaggio dell’acqua.
Rispetto al terreno, è importante che esso risulti piuttosto fertile, ovvero non troppo argilloso. Una buona idea è quella di utilizzare un concime specifico per orto, da integrare volendo con del compost organico, facilmente realizzabile anche in casa: il tempo di somministrazione è pari a circa due settimane dalla messa a dimora dei semi.
Sempre per dare nuova vitalità al terreno, qualora presentasse un PH tendente alla neutralità o povero di calcio, appare particolarmente valido aggiungere del terriccio: un discorso funzionale soprattutto qualora si scegliesse di effettuare la coltivazione in serra o in aree in cui l’esposizione al sole si conferma più scarsa.


La semina dei fagiolini - Corporate

La coltivazione dei fagiolini rampicanti e di quelli a cespuglio

La coltivazione più diffusa dei fagiolini è quella che interessa le varietà rampicanti, capaci di raggiungere i 3 mt di altezza. Richiedono perciò di essere supportate attraverso l’adeguata predisposizione di tutori e canne.
La coltivazione dei fagioli rampicanti presenta tempi di raccolto più duraturi rispetto alle varietà a cespuglio, pari alle sei/otto settimane. Tra le varietà più particolari troviamo il Fagiolino Marconi, il Fagiolino Blue Lake e il Fagiolini Trionfo. Il ciclo colturale è di 90 giorni (dalla semina alla raccolta) e vede una produttività alta.
I fagiolini a cespuglio, noti anche come fagioli nani, presentano una maggiore praticità per quanto riguarda la coltivazione, vista la velocità e la facilità che presentano le loro piante. Il tratto caratteristico è lo sviluppo verticale, in grado di raggiungere tra i 30 e i 60 cm di altezza. Non è in generale necessario, come invece per i fagiolini rampicanti, l’impiego di alcun supporto.
Tra le varietà di fagiolini a cespuglio vi segnaliamo il Fagiolo Nano Corallo, il Fagiolo Nano Vesuvio e il Fagiolo Nano Purple Queen. Il ciclo colturale è pari a 60 giorni.

Note tecniche interessanti per la coltivazione dei fagiolini

Una delle tecniche più utilizzate nella coltivazione dei fagiolini, in modo particolare per quelli rampicanti, è la pacciamatura, la quale prevede l’utilizzo di una rete intorno alle piantine.
La protezione si rivela necessaria soprattutto rispetto ai fattori di tipo climatico, piuttosto che dalle erbe spontanee presenti nel terreno, rispetto alle quali i fagiolini se la cavano benissimo da soli, vista la competitività notevole che li caratterizza.
Per quanto riguarda l’irrigazione, essa è importante soprattutto durante il momento della fioritura, il quale tende a coincidere con quelli caldi o poco piovosi. Il sistema ottimale è a goccia, più delicato e allo stesso tempo capace di raggiungere la pianta laddove serve. Non è necessaria troppa acqua: l’essenziale è che il terreno si mantenga sempre umidiccio.
Infine, dal punto vista della raccolta, è imprescindibile ogni volta anticipare questa operazione quando il baccello risulta ancora verde e i semi non si trovano ancora maturati all’interno.


La coltivazione dei fagiolini - Corporate

I fagiolini presentano dinamiche di coltivazione molto affascinanti e versatili, buone sia per chi ha un giardino e chi solo un balcone. Questi consigli ti sono stati d’aiuto? Scrivimi pure i tuoi commenti e domande, sarò ben felice di risponderti!

Claudia M
Redattrice
13/12/22-14:37

Le zucchine sono un ortaggio che piace molto a grandi e piccini. La stagione ideale per la coltivazione è quella che coincide con l’aumento delle temperature: dall’inizio dell’estate fino al principio dell’autunno.
Si trovano in molteplici tipologie e varietà, ognuna con caratteristiche adattabili a spazi diversi, dal balcone, all’orto, passando per il vaso e la serra. Con piccoli accorgimenti è possibile coltivare le zucchine quasi tutto l’anno, avendo a disposizione praticamente sempre la parte del fiore, alquanto prelibata per l’uso culinario.


La coltivazione delle zucchine - Corporate

Zucchine: le caratteristiche generali per la coltivazione

Prima di entrare più nei dettagli e vedere come piantare le zucchine scopriamo insieme le caratteristiche di questo ortaggio. Si tratta di una pianta il cui nome botanico è Cucurbita Pepo. Appartiene alla famiglia delle cucurbitacee ed è di origine tropicale.
È una verdura che si presta a essere inserita in tutti i regimi alimentari, complice il basso apporto calorico, pari a solo 20 calorie per 100 gr. Merito dell’alta percentuale di sali minerali contenuti al suo interno, in particolare fosforo, ferro, potassio e vitamine, mentre nella buccia si possono trovare notevoli quantità di acido folico e carotenoidi. Si tratta quindi di un ingrediente ottimo non solo per la coltivazione, ma anche per la salute.
Il requisito principale che presentano le zucchine per la piantumazione è la luce. Necessitano infatti di un’esposizione in pieno sole e di un clima il più caldo possibile: mai sotto i 10° C di notte e con circa 25°C di giorno. Fondamentale, quindi, scegliere una zona della casa o del giardino che risulti il più possibile illuminata dai raggi solari a seconda del periodo dell’anno.
Non meno importante la qualità del terreno, il quale è necessario sia leggero e sempre ben drenato, con un PH compreso tra i 6 e i 7. Lo zucchino richiede infatti una buona concimazione per crescere rigoglioso e forte.
La pianta tende a svilupparsi sotto forma di cespuglio e presenta un effetto notevole anche a livello decorativo. Ha bisogno di essere innaffiata con una certa regolarità, evitando che risultino presenti possibili ristagni d’acqua.


Le diverse tipologie di zucchine - Corporate

La preparazione del terreno e gli attrezzi necessari

Nel caso dello zucchino appare fondamentale preparare il terreno in maniera ottimale, un’operazione che andrebbe conseguita in autunno, il periodo più indicato anche per la concimazione.
Gli agricoltori sono soliti effettuare la vangatura, smuovendo il terreno. Un’operazione che può essere realizzata anche in vaso attraverso l’utilizzo di una semplice paletta e all’aria aperta con l’impiego di una forca al posto della vanga.
In occasione della concimazione è bene aggiungere del terriccio, in modo da portare ulteriore nutrimento al terreno. Una volta effettuati questi passaggi sarà importante procedere con una rifinitura, adoperando un rastrello.
Si tratta di attrezzature basiche, utili sostanzialmente per tutte le tipologie di coltivazione e comuni alla maggior parte degli ortaggi, non solo delle zucchine quindi. Per la loro custodia si rivela una buona idea predisporre uno spazio come una casetta da giardino.
In sintesi, gli attrezzi necessari per la coltivazione delle zucchine sono:


Il terreno ideale per la coltivazione delle zucchine - Corporate

Come piantare le zucchine?

La coltivazione delle zucchine è qualcosa che presenta tempi piuttosto ridotti, una volta scelta la varietà. Per la piantumazione in vaso ti consigliamo le zucchine tonde oppure quelle rampicanti, per le quali si rivela necessario predisporre sostegni ad hoc.
Il periodo giusto per la semina delle zucchine va da aprile fino all'inizio di maggio per le varietà in vaso. Se invece si vuole attuare una piantumazione in semenzaio sarà possibile anticipare all’inverno, ovvero tra febbraio e marzo; una volta che i germogli avranno raggiunto gli 8-12 centimetri e messo su un po’ di altezza si otterranno delle piantine che andranno trasferite in un vaso più largo, pari ad almeno 40 cm.
Le zucchine possono essere piantate fino a metà agosto, quando predisposte tramite un semenzaio. L’operazione è nota come trapiantamento e viene effettuata scavando una piccola buca all’interno della quale troverà spazio la piantina, che andrà irrigata subito.
Se si ha spazio in giardino, si potranno piantumare le zucchine ben distanziate, con le piantine a minimo 80 cm/1 metro l’una dall’altra.
Le zucchine richiedono di essere innaffiate spesso durante il periodo della semina. Un’accortezza utile anche a far sì che la produzione aumenti nel periodo più topico dell’anno, ovvero quello più caldo.

La raccolta delle zucchine

La raccolta delle zucchine si verifica generalmente da maggio a settembre, ma non di rado, con l’aumento delle temperature, si riesce ad arrivare anche a ottobre.
Tali fattori dipendono molto dal clima presente nel territorio, dall’esposizione in cui si trova il terreno e dalle piogge che ci sono state: più risultano abbondanti, meglio sarà per lo zucchino. Esistono, inoltre, varietà di zucchine precoci ed altre tardive.
Alla fine della raccolta è importante preservare l'integrità della pianta, potando le parti maggiormente danneggiate. Fondamentale prestare attenzione a non rompere i rami laterali, anche qualora ci si trovasse a rimuovere le foglie rovinate in occasione di una grandinata: un fenomeno atmosferico che può verificarsi ormai anche d’estate.
Una soluzione molto valida in tal senso a scopi preventivi è quella di inserire un telo protettivo, adoperando la tecnica della pacciamatura. Un’altra alternativa valida è quella di disporre una serra, disponibile anche in versioni compatibili con il balcone. In questo modo sarà possibile coltivare le zucchine anche fuori stagione.
Infine, è indispensabile spostare le zucchine da un anno all’altro. Prima di predisporre la medesima localizzazione dovrebbe passare almeno un anno, meglio ancora se si riesce ad arrivare a tre. In questo periodo risulta ottimale intervallare alle zucchine piante di tipo leguminoso, come ad esempio, i fagiolini, ricche di azoto e altamente nutrienti per il terreno.


La raccolta delle zucchine - Corporate

Ti sono state utili queste indicazioni per la coltivazione delle zucchine, sono riuscita a darti degli spunti interessanti per il tuo orto casalingo? Continua a seguirci e lascia pure i tuoi commenti: saranno preziosi per riuscire a offrirti nuovi consigli utili!

Claudia M
Redattrice
13/12/22-13:54

Sei un appassionato dell’orto domestico? I fagioli non possono assolutamente mancare tra le colture del tuo campo perché sono altamente nutrienti e ricchi di importanti vitamine e minerali. Sono i più famosi dei legumi e regalano grandi soddisfazioni al momento della raccolta! Vuoi coltivare i fagioli ma non sai da che parte iniziare? Ecco tutto quello che c’è da sapere per portare avanti, seppur nel tuo piccolo, una delle più longeve tradizioni dell’agricoltura italiana.


I fagioli da coltivare nell’orto - Corporate

La scelta della varietà

Per coltivare i fagioli nel migliore dei modi, prima di tutto è importante scegliere quale varietà mettere a dimora. Il fagiolo è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Leguminosae (della quale fanno parte anche fagiolini, piselli, lenticchie, ceci, lupini e arachidi) ed è disponibile in numerose varietà, diverse per colore, forma e dimensione. Le varietà più conosciute e produttive (e che per questo ti consiglio di prendere in considerazione) sono quelle dei fagioli rampicanti, adatte anche ai meno esperti.
Tra le principali varietà di fagioli che puoi coltivare nell’orto ci sono: i fagioli bianchi di Spagna, i fagioli borlotti, i fagioli cannellini e i fagioli dall’occhio. I fagioli bianchi di Spagna sono di grandi dimensioni e sono caratterizzati da un seme molto basso. Sono perfetti per le insalate! I fagioli borlotti, invece, hanno una buccia rossastra e si distinguono per il loro sapore deciso e intenso: sono ideali per la pasta e fagioli e per i minestroni. I fagioli cannellini hanno un seme molto piccolo e allungato e hanno un colore molto chiaro, tendente al bianco. Puoi utilizzarli per preparare insalate e deliziosi risotti perché hanno un sapore delicato. I fagioli dall’occhio, infine, si distinguono per la presenza di un cerchio nero sulla buccia di colore bianco e per un seme di piccole dimensioni.


Le diverse tipologie di fagioli - Corporate

Come seminare i fagioli

Seminare i fagioli è abbastanza semplice. Ci sono delle accortezze da adottare per non commettere errori e ottenere un raccolto di qualità. La prima cosa da fare è preparare il terreno ad accogliere i semi. Effettua una classica lavorazione: vangatura, zappettatura e livellamento del terreno. Questo passaggio è fondamentale per rendere il suolo drenante e accogliente. Nell’articolo “Preparare l'orto in 6 passaggi” trovi consigli utili per eseguire un lavoro a regola d’arte.
È indispensabile concimare il terreno. I fagioli non hanno bisogno di concime ricco di azoto, però richiedono altri elementi nutritivi, come il calcio, lo zolfo, il potassio, il fosforo e il magnesio. Per questo motivo e per favorire la crescita rigogliosa delle piante, ti consiglio di concimare il terreno utilizzando del compost o del letame.
Passando alla semina vera e propria, i fagioli richiedono la coltura protetta. Sistemali all’interno di vasetti in semenzaio oppure in pieno campo, piantandoli direttamente nel terreno. Sistema i semi ad una distanza di 3 cm l’uno dall’altro, mantenendo invece una distanza di circa 50 cm tra le file. La tradizione contadina vuole che i semi non vengano messi troppo a fondo nel terreno perché potrebbero avere difficoltà ad emergere in caso di terreno troppo duro.
Per favorire lo sviluppo dei semi è importante evitare il compattamento del suolo. Utilizza una rete antigrandine oppure metti in ammollo i semi qualche ora prima di piantarli. Se opti per varietà di fagioli rampicanti, non dimenticarti dei sostegni: puoi ricorrere all’utilizzo di paletti oppure di una rete. L’importante è considerare lo sviluppo futuro della pianta e accertarti che i sostegni siano resistenti al vento e alle intemperie.

Periodo semina fagioli: qual è il migliore

Se opti per la semina in semenzaio, il periodo migliore per mettere a dimora i fagioli è** tra febbraio e marzo**. Se, invece, scegli di piantarli in pieno campo, il periodo più indicato per la semina è tra aprile e maggio. In generale, i fagioli si possono seminare durante tutta la stagione estiva.
Se ritardi con la semina, il consiglio è optare per i fagioli nani perché hanno un ciclo più rapido rispetto ad altre varietà. Per quanto riguarda la temperatura, questi legumi non tollerano il freddo e le piogge prolungate: amano i climi caldi e temperati. La semina, infatti, deve essere eseguita in zone ben esposte al sole. Da evitare, però, il caldo arido perché potrebbe compromettere la qualità del raccolto.


Il periodo migliore per seminare i fagioli - Corporate

Come coltivare i fagioli nell’orto

I fagioli sono facili da coltivare. Non richiedono particolari attenzioni: necessitano delle classiche operazioni colturali per crescere rigogliosi, come la sarchiatura, la zappettatura e l’irrigazione. Anche la rincalzatura dei fagioli nani è molto importante! La sarchiatura e la zappettatura sono operazioni essenziali per eliminare e prevenire le erbe infestanti, arieggiare il terreno e impedire la formazione di una crosta superficiale più compatta.
Per quanto riguarda l’irrigazione, i fagioli non sono molto esigenti. Richiedono acqua solo al momento della fioritura: mano all’innaffiatoio non appena vedi comparire i fiori! Se scegli di coltivare i fagioli rampicanti a fioritura continua, bagnali almeno una volta a settimana con moderazione. Non irrigare mai quotidianamente: in genere, una cadenza ogni 3 o 4 giorni può bastare. Se il terreno è pacciamato, puoi diminuire la frequenza di irrigazione.
Se opti per varietà nane, ricordati di rincalzare i fagiolini perché sono privi di sostegni che li aiutano a tenere un portamento eretto. Accertati che la pianta e il terreno siano perfettamente asciutti per evitare malattie fungine e marciumi. Se scegli di coltivare i fagioli in vaso, tieni a mente che il contenitore che li accoglie deve essere abbastanza grande e che l’irrigazione deve essere abbastanza frequente.

La raccolta dei fagioli

Quando il baccello diventa colorato e inizia ad appassire, i fagioli sono maturi e pronti per essere raccolti. Puoi conservarli tenendoli in freezer e consumarli quando preferisci! Se vuoi recuperare il seme per piantarlo l’anno successivo, lascialo seccare sulla pianta, senza congelare il raccolto. In linea generale, i fagioli sono pronti dopo circa 80-120 giorni dalla semina: molto dipende dalla varietà.


La raccolta dei fagioli - Corporate

Adesso che sai come coltivare i fagioli e quali accortezze adottare per un raccolto di qualità, attendi il periodo della semina e mettiti all’opera! Se desideri approfondire qualche passaggio o qualcosa non ti è chiaro, lascia un commento: ti risponderò in tempi brevi!