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elisabetta.garoni
Architetto
10/12/22-15:23 (modificato)

Le piastrelle stile metropolitana mi sono sempre piaciute e mi piaceranno sempre. Sono così convinta da averle scelte persino per i bagni di casa mia. Le trovo intramontabili e trasversali a tanti stili. Infatti, non subiscono le mode e, se anche in certi periodi vengono un po’ dimenticate, resteranno sempre un punto fisso in fatto di rivestimenti per bagno e cucina. Scopri la loro storia e le novità che hanno fatto di questo prodotto un must dell’arredamento senza tempo.

La piastrella più classica è tornata di grande attualità - Leroy Merlin

Perché si chiamano “subway tiles”?

Le subway tiles sono state usate per la prima volta nella metropolitana di New York agli inizi del ‘900: da qui deriva il loro nome “metro”. Le piastrelle originali in formato 7,5x15 cm erano bianche, lucide e diamantate, cioè con i bordi smussati. Questa svasatura è un semplice escamotage per far riflettere e valorizzare la poca luce presente nelle stazioni sotterranee. Oggi ne esistono di tanti tipi: lucide o opache, colorate, rettangolari lunghe e strette, quadrate…insomma davvero per tutti i gusti. Qual è la tua preferita?

La posa classica della piastrella metropolitana è effetto muretto con fuga nera - Leroy Merlin

In bagno e in cucina

Tra vintage ed industrial, la piastrella metro si presta a dare a bagno e cucina stile e funzionalità. La posa classica è quella effetto muretto, cioè con piastrelle sfalsate esattamente a metà. Questa posa dona alla parete un effetto decorativo geometrico sottolineato dal colore e dallo spessore della fuga: la fuga a contrasto sottolinea il motivo geometrico, se tono su tono la superficie risulta più omogenea. Altro punto a favore della piastrella metro è la facilità di pulizia, requisito indispensabile sia in bagno che in cucina.

La piastrella diamantata è intramontabile sia in cucina che in bagno – Leroy Merlin

Schemi di posa a confronto

Negli ultimi anni abbiamo visto le subway tiles tornare di gran moda, spesso utilizzate con pose inaspettate e con risultati sempre soddisfacenti. La posa a spina di pesce le rende eleganti, la posa in verticale slancia la parete con un effetto più inusuale e contemporaneo.

Idee per nuovi schemi di posa - Leroy Merlin

Versione nero lucido, superchic

Chi ama le atmosfere ricercate e gli ambienti dalla spiccata personalità predilige la piastrella Metro nero lucido, decisamente chic. Il motivo diamantato della piastrella metro n rende preziosa la superficie e dona movimento alla parete facendole acquistare profondità e tridimensionalità. Per accentuare l’effetto ti consiglio di scegliere lampade con un’illuminazione radente che esaltino queste geometrie.

La luce esalta la tridimensionalità della piastrella metropolitana diamantata – Leroy Merlin

Grigia e a spina di pesce

Le subway tiles più attuali hanno acquistato tanti colori e sono spesso proposte oltre che nelle tinte neutre dal grigio all’alabastro, anche in colori vivaci e decisi, dal rosso granato al rosa, dal pervinca al verde petrolio. Se preferisci la semplicità delle piastrelle senza smussi, puoi considerare la piastrella metropolitana piatta ed essenziale e delegare a posa e fughe il compito di decorare e dare carattere alla stanza.

Ispirazione per una parete a spine di pesce - Leroy Merlin

Stessa piastrella per tanti stili

Il bello di questa piastrella di ceramica consiste nel fatto che, ad un prezzo decisamente accessibile a tutti, permette di ottenere tanti effetti diversi giocando con geometrie di posa e colore delle stuccature adatti alle case.

Ispirazione per scegliere la subway tiles in una cucina di nature style– Leroy Merlin

Che ne pensi? Piacciono anche a te le subway tiles? Le hai scelte per la tua casa? Raccontaci nei comment

GiulioM
Community Lover ❤️
10/10/22-14:13

Hai uno spazio esterno da pavimentare e vuoi evitare a tutti i costi una posa in opera profonda? La realizzazione di un pavimento, si sa, richiede sforzi notevoli, sia in termini di budget che di mole di lavoro. Se sei alla ricerca di una soluzione versatile, i pavimenti autobloccanti sono i più indicati. Di norma utilizzati per le aree pedonali e i marciapiedi urbani, trovano largo impiego anche nell’edilizia residenziale. Assicurano grandi possibilità di personalizzazione e permettono di ottenere pavimentazioni esterne di pregio. L’effetto estetico e decorativo è garantito! Ti spiego cosa sono i pavimenti autobloccanti, quali sono i vantaggi e gli svantaggi di cui potresti beneficiare optando per questo tipo di pavimentazione e ti illustro, step by step, quale procedura seguire per realizzare una posa a regola d’arte.


La posa dei pavimenti autobloccanti per esterno - Leroy Merlin

Cosa sono i pavimenti autobloccanti?

I pavimenti autobloccanti sono formati da mattoni che vengono posati a secco sulla superficie da ricoprire. Essendo dotati di scanalature, permettono di ottenere pavimentazioni molto solide e compatte. I mattoni autobloccanti più utilizzati sono quelli in calcestruzzo. Tuttavia, sei libero di optare anche per mattoni realizzati in altro materiale, come l’argilla, il cotto e la pietra naturale.
Le finiture e i colori tra cui puoi scegliere sono numerosi. Un aspetto da non sottovalutare se desideri personalizzare il progetto in base al tuo gusto e al risultato finale che desideri ottenere. I pavimenti autobloccanti sono perfetti per realizzare velocemente pavimentazioni durevoli, resistenti alle sollecitazioni meccaniche e agli agenti atmosferici. Sono facili da pulire e non richiedono particolari attenzioni in fase di manutenzione. Inoltre, grazie alle caratteristiche che possiedono, possono essere posati in autonomia.

Pavimenti autobloccanti per esterno: pro e contro

Valutare con attenzione i vantaggi e gli svantaggi legati alla realizzazione di un pavimento autobloccante per esterno è il punto di partenza per capire se una simile soluzione si addice alle tue esigenze e aspettative. Tra i pro dei pavimenti autobloccanti è possibile menzionare:

  • ampia possibilità di personalizzazione: l’ampia selezione di mattoni tra cui puoi scegliere - distinguibili per materiale, forma e colore - ti consente di personalizzare il progetto nei minimi dettagli per adattarlo al contesto in cui scegli di inserire il pavimento;
  • tempi brevi di asciugatura o stagionatura: puoi transitare sui pavimenti autobloccanti subito dopo la posa. Non è necessario, infatti, che tu attenda i tempi tecnici di asciugatura o stagionatura;
  • bassa manutenzione e facilità di pulizia;
  • economicità: se scegli di realizzare un pavimento autobloccante, i costi da affrontare saranno molto più contenuti rispetto alla spesa richiesta per la realizzazione di altre tipologie di pavimento, per quanto riguarda sia l’acquisto dei mattoni che la manodopera;
  • resistenza e durevolezza: i pavimenti autobloccanti sono resistenti alla compressione e allo stress, all’azione degli agenti atmosferici e alla formazione di ristagni d’acqua e pozzanghere;
  • facilità di posa: puoi realizzare un pavimento autobloccante anche in autonomia grazie alla facilità di posa. La procedura da seguire è abbastanza semplice e non richiede l’intervento di esperti del settore;
  • facilità di rimozione: essendo facili da posare, i pavimenti autobloccanti sono anche facili da riposizionare. Se, ad esempio, dovessi aver bisogno di riparare le tubature, potrai eseguire tutti gli interventi necessari nel sottosuolo, senza preoccupazioni. Sarà sufficiente rimuovere i singoli mattoni e riposizionarli al termine dei lavori.

Invece, i contro, che possono essere associati alla realizzazione di un pavimento autobloccante e che è bene che tu conosca per fare una scelta consapevole sono principalmente due. Innanzitutto, è possibile che tra le giunture dei mattoni crescano muschi e forme di vegetazione spontanea. Se, inoltre, durante i lavori, non realizzi il sottofondo nel modo corretto, trattandosi di un pavimento che non è autoportante, potresti causare la creazione di dissesti tra i mattoni, soprattutto nelle zone sottoposte ad intense sollecitazioni meccaniche.


I vantaggi dei pavimenti autobloccanti - Leroy Merlin

Come eseguire la posa dei pavimenti autobloccanti

Il punto di forza dei pavimenti autobloccanti, come avrai avuto modo di intuire, è la facilità di posa. Quest’ultima, infatti, puoi eseguirla anche in autonomia: è sufficiente adottare qualche piccolo accorgimento e munirti di tutto l’occorrente necessario. Scopriamo quali sono gli strumenti che occorrono e qual è la procedura da seguire per ottenere un risultato ottimale e all’altezza delle tue aspettative.

Gli strumenti necessari

Se scegli di cimentarti nella realizzazione fai-da-te di un pavimento autobloccante, è bene che tu abbia a portata di mano:

Non possono mancare, poi, un flessometro, una matita, una vanga, una pala, una cazzuola, una carriola, un rastrello, una scopa, una stadia, una mazzetta di gomma, una smerigliatrice angolare, una tavola di legno e un tubo di irrigazione. La sicurezza durante i lavori è fondamentale! Pertanto, ti consiglio di indossare ginocchiere, guanti da cantiere, occhiali di protezione, respiratore e inserti auricolari.


Gli strumenti per la posa dei pavimenti autobloccanti - Leroy Merlin

La procedura step by step

La procedura che devi seguire per realizzare un pavimento autobloccante si compone di 6 passaggi fondamentali:

  • suolo di fondazione: per ottenere un pavimento autobloccante per esterno solido e compatto parti dalla realizzazione del suolo sul quale dovrai posare la pavimentazione. Solitamente costituito da terreno spianato e compattato attraverso opportune macchine operatrici, il suolo di fondazione è bene abbia una pendenza del 2% per garantire un adeguato drenaggio dell’acqua;
  • cordoli: realizzare i cordoli è fondamentale per contenere i mattoni e bloccarli, così che non possano muoversi autonomamente. Fissa i cordoli a terra con il cemento. Quest’ultimo, una volta interrato, risulterà invisibile;
  • massicciata: la massicciata è uno strato di pietrisco di almeno 30 cm. Ti consiglio di disporre i pezzi più grossi a contatto con il suolo e quelli più fini al di sopra di essi. Sulla massicciata, adeguatamente pianeggiata e compattata, disponi un telo in polietilene per separarla dallo strato di allettamento superiore. Il telo, infatti, in caso di pioggia, impedirà all’acqua di raggiungere la massicciata;
  • strato di allettamento: per creare lo strato di allettamento utilizza della sabbia umida. Lo spessore consigliato è di minimo 3 cm. Attenzione: tieni in considerazione un possibile calo di sabbia di circa il 20% a pavimentazione ultimata. Distribuisci la sabbia con una pala e per aiutarti ti suggerisco di utilizzare due guide (pali o travi). In caso di vuoti, riempili aggiungendo della sabbia con la cazzuola;
  • posa dei mattoni: dopo aver rimosso le guide, procedi con la posa dei mattoni. Appoggiati su una tavola di legno per muoverti sulla sabbia senza modificare la superficie. La posa in opera deve essere effettuata manualmente, aiutandoti con una livella per verificare la pendenza. Disponi i mattoni in modo distanziato e secondo le caratteristiche del disegno prefissato che desideri realizzare. Disposti ii mattoni sfalsati, una volta creata la prima fila, taglia un mattone a metà per iniziare quella successiva, aiutandoti con una smerigliatrice angolare;
  • riempimento dei giunti: questa operazione è meticolosa e molto importante per la buona riuscita della pavimentazione. Con una scopa, spargi sul pavimento autobloccante della sabbia al fine di intasare i giunti. In questo modo, distribuirai i carichi in modo uniforme.


La corretta posa dei pavimenti autobloccanti - Leroy Merlin

Ti ho convinto ad optare per la realizzazione di un pavimento autobloccante? Come avrai notato, gli step sono facili da eseguire. Con gli strumenti giusti, qualche piccolo accorgimento e un po’ di pazienza potrai ottenere un risultato finale sorprendente! Rimboccati le maniche e, intanto, se ci sono aspetti che desideri approfondire, lascia un commento: sarò felice di risponderti.

Claudia M
Redattrice
10/10/22-13:58 (modificato)

Stai pensando di inserire delle piante da bagno nella tua casa? Si tratta indubbiamente di una buona idea, non a caso era di moda negli anni Settanta ed è tornata negli ultimi anni fortemente alle ribalta. A patto di scegliere le piante giuste! Ecco per te 10 piante da bagno adatte anche a contesti come quelli che in cui la luce è scarsa o è presente un’umidità elevata. Le abbiamo suddivise a seconda che il bagno sia poco luminoso oppure piuttosto umido.
Le migliori piante per bagno poco luminoso sono:

  • Aloe
  • Bambù
  • Felce
  • Menta
  • Begonia

    Le migliori piante da bagno - Leroy Merlin

Piante per bagno poco luminoso

Il verde è il colore delle piante, e si sa, un angolo green rilassa in ogni stanza, ancora di più quando c’è poca luminosità come nel caso di un bagno senza finestra.
Le piante per bagno poco luminoso da preferire sono quelle tropicali sempreverdi, dal momento che presentano scarse esigenze dal punto di vista dell’illuminazione. Si prestano a essere abbinate ai molteplici rivestimenti del bagno, inclusi i mosaici, che rendono ancora più gradevoli dal punto di vista estetico.
Se poi fosse presente una finestra, potrai optare anche per piante che regalano fioriture memorabili. In ogni caso, sapranno fare compagnia con discrezione, risultando semplici dal punto di vista delle cure persino per chi ha un pollice non tanto verde! Ecco di seguito 5 piante che sono una vera e propria sicurezza per quei bagni che hanno poca luce naturale.


Piante per un bagno poco luminoso - Leroy Merlin FR

Aloe

Tra le piante da bagno più versatili e belle c’è indubbiamente l’aloe, particolarmente apprezzata per gli innumerevoli benefici che offre per la salute e adoperata anche a scopo ornamentale. Originaria delle parti più calde dell’Africa, l’aloe è abituata a vivere in luoghi in cui le piogge sono scarse. Si trova bene in un bagno poco luminoso e allo stesso tempo riesce ad assorbire l’umidità, con il vantaggio di richiedere poca acqua. È una pianta che difficilmente si rovina. È molto diffusa nel Mediterraneo e si adatta con facilità a qualsiasi tipo di contesto.

Bambù

Stai sognando un bagno verde, raffinato ed eco-friendly? Il bambù è la pianta ideale. Utilizzato da sempre in Oriente, sono diversi gli interior design che lo prediligono per decorare molteplici stanze, bagno incluso. Non richiede particolari cure ed è sufficiente per il suo mantenimento annaffiarlo ogni tanto: il grosso del nutrimento lo otterrà dal vapore acqueo che si forma naturalmente in bagno. Il bambù si presta a essere ulteriormente valorizzato adoperando vasi in vetro colorato, realizzati in colori e formati diversi, così da abbinarsi con qualsiasi stile.

Felce

Impossibile non pensare a una pianta come la felce quando si tratta di arredare una stanza poco illuminata. Una delle migliori piante per bagno poco luminoso, dal momento che riesce a crescere e svilupparsi anche in condizioni in cui la luce è filtrata e l’umidità risulta piuttosto elevata. La felce è particolarmente bella da vedere, per non dire spettacolare. Presenta, tuttavia, un elemento a cui dovrai necessariamente prestare attenzione: non ama le temperature troppo elevate e l’aria troppo secca.

Menta

Chi l’ha detto che le piante aromatiche stanno bene solo in giardino o in cucina? Sono perfette, come nel caso della menta, anche all’interno della casa, bagno incluso. La menta è una pianta erbacea perenne che, oltre ad assorbire al meglio l’umidità e a riuscire a svilupparsi con poca luce, emana un gradevole odore. Ogni volta che entrerai in bagno ti sembrerà di essere in una sauna, in un’atmosfera che invita subito al relax.

Begonia

La begonia è una pianta che si trova in molteplici varietà. Alcune sono particolarmente interessanti per un bagno poco luminoso, come nel caso della begonia rex, mentre altre risultano piuttosto valide quando la luce è maggiore. La begonia non richiede molta acqua, anzi: potrai annaffiarla solo quando il terreno sarà perfettamente asciutto.


Piante in vaso per il bagno - Leroy Merlin FR

Piante per bagno che assorbono l’umidità

Il bagno è tendente, per il suo uso e per le sue caratteristiche, a sviluppare stati di umidità. Le piante da bagno che assorbono l’umidità, e quelle che abbiamo elencato in precedenza lo sono tutte, permettono di tenere l’aria più pulita e persino di aiutare a contrastare la formazione della condensa sulle pareti.
Il risultato che si otterrà con queste piante da bagno permetterà sia di contenere e persino di risolvere un problema non semplice da gestire come quello dell’umidità in bagno, donando un tocco decor unico e spensierato, ancora di più se lo spazio è ridotto.
Tra le piante da bagno in grado di assorbire l’umidità in maniera ottimale ti segnaliamo:

  • Orchidea
  • Pothos
  • Filodendro
  • Aspidistra
  • Sanseveria

Orchidea

L’orchidea rappresenta una delle soluzioni più utilizzate per decorare gli ambienti, essendo bella, colorata, con fiori in grado di regalare sfumature uniche e sempre diverse. È tra le piante da bagno più indicate nel caso la stanza presenti una particolare umidità, a patto che non sia mai troppo fredda: l’orchidea ama il caldo e richiede tanta luce. Per renderla ancora più bella andrà valorizzata attraverso un vaso specifico, che si trova declinato in mille modelli e tonalità cromatiche differenti, adatti a ospitare anche più orchidee. Renderà più semplice anche innaffiarla.

Pothos

Il pothos è una pianta da bagno che presenta un potere fortemente decorativo. Allo stesso tempo è molto versatile e resistente, ama l’umidità e si presta ad essere posizionato in alto, anche sopra la doccia o gli altri mobili del bagno. Il pothos vuole la luce, ma mai diretta. È tra le piante da bagno che assorbono l’umidità più efficacemente, risultando sempre rigoglioso.

Filodendro

Il filodendro è una pianta originaria dell’America Latina, dove si trova in particolare in Brasile e in Colombia. È tra le piante da bagno che preferisce una luce, a patto che non arrivi in maniera diretta. Abituato a climi molto umidi, riesce ad assorbire perfettamente l’umidità, di cui si nutre. Tanto che richiede di essere innaffiato una sola volta a settimana.

Aspidistra

Stai cercando tra le piante da bagno una capace anche di resistere al tuo scarso pollice verde? L’aspidistra è un’eccellente candidata, non a caso è nota come “pianta di piombo”, proprio in virtù della sua innata resistenza. Saprà regalarti emozioni sorprendenti, crescendo in maniera incredibile anche in un bagno molto umido e poco luminoso. Un’idea decor in grado di garantire la giusta regolazione dell’umidità.

Sanseveria

Il nostro viaggio tra le piante da bagno si conclude con la sanseveria, una pianta che si sviluppa in larghezza, motivo per cui sarà bene contenerla con vasi dalle dimensioni adeguate. La sanseveria ama la luce, sia quella intensa ma anche moderata: si presta, quindi, anche a un bagno poco luminoso. E apprezza l’umidità! Una pianta semplicemente perfetta per il bagno.


Le piante che assorbono l’umidità in bagno

Sono riuscita a ispirarti? Hai trovato la pianta adatta per il tuo bagno? Scrivilo qui nei commenti e se hai qualche domanda o esigenza particolare, sarò ben felice di aiutarti.

Claudia M
Redattrice
10/10/22-13:46 (modificato il 03/08/24-15:13)

La potatura delle rose è un’operazione importante per garantire non solo la fioritura ottimale della pianta, ma anche per preservare la sua salute. Questi fiori rendono più belli i nostri giardini e si trovano spesso nei vigneti, in cui vengono piantate in cima al filare, perché risultano utili per segnalare l’eventuale presenza di malattie prima del loro dilagare nella vigna. Per potersene prendere cura e garantire il benessere è importante conoscere i criteri per sfoltirle e cimarle e leggendo questo approfondimento diventerai un pro del giardinaggio, sapendo esattamente come curare i tuoi arbusti. Ecco le 5 regole che dovresti seguire per non sbagliare:

  1. Fai la potatura in base alla varietà delle rose
  2. Procedi nel periodo migliore
  3. Come potare le rose in autunno e inverno
  4. Come potare le rose in primavera ed estate
  5. Come potare le rose rampicanti


La potatura delle rose - Corporate

1. Fai la potatura in base alla varietà delle rose

Le rose sono tra i fiori più belli e scenografici per decorare giardini, parchi e balconi: guardandoti intorno ti sarai accorto delle tantissime tipologie differenti che si possono trovare. Sai quante sono le varietà presenti nel mondo? Circa 3.000 e ognuna richiede una tecnica di potatura adeguata. Possono essere rampicanti, a cespuglio, da siepe, ad alberello, a fiori grandi oppure piccoli, antiche, ibride e via dicendo. Si trovano raggruppate secondo tre tipologie principali:

  • Rose a cespuglio. La potatura più indicata in questo caso è quella di diradamento, funzionale all’eliminazione dei rami in eccesso. Come mai? Perché favorisce la crescita di quelli più robusti. In questo caso è importantissimo prestare particolare attenzione al terriccio.
  • Rose miniatura. Sono ampiamente diffuse presso le abitazioni che vedono metrature ridotte, dal momento che si prestano a essere inserite in spazi anche di piccole dimensioni. La potatura va realizzata così da preservare la struttura della pianta e la sua bellezza particolare. Sono da togliere, quindi, solo i rametti vecchi e quelli secchi. Ricorda: le rose miniatura prediligono un concime di tipo liquido per adattarsi al meglio al terreno.
  • Rose a portamento arbustivo e sarmentose. Diversamente dalle precedenti, hanno come caratteristica principale quella di svilupparsi verso l’alto. È quindi importante che la potatura venga conseguita attraverso una tecnica specifica, nota con il nome di cimatura. In questo modo, ovvero eliminando l’apice della pianta, si riesce a far sì che si sviluppino di più i tralci laterali; anche la fioritura sarà abbondante.


Cespuglio di rose - Corporate

2. Procedi nel periodo migliore

Il periodo ideale per la potatura rose, come abbiamo accennato, dipende dalla varietà e dal mese di fioritura. Alcune tipologie, come quelle a cespuglio, vanno sfoltiteverso la fine dell’inverno: l’ideale sarebbe a partire dalla metà di febbraio fino all’inizio di marzo, ovvero quando compaiono i primi segnali della primavera.
Se però il cespuglio è particolarmente voluminoso, è da preferire un intervento grossolano in autunno, quando sono ormai cadute le foglie, così da poter accorciare circa il 40-50% dei rami.
È importante tenere a mente che la cura non si esaurisce con la fase di potatura. Appare essenziale effettuare la pulitura tutto l’anno, eliminando le parti secche, deboli e appassite della pianta, senza però esagerare con tagli importanti che devono essere riservati a periodi appositi.
Risulta fondamentale dotarsi di piccoli attrezzi per l’orto e il giardinaggio: l’ideale per tenere in ordine non solo l’arbusto ma anche il terreno circostante.
Ti consiglio anche di prestare attenzione alle fasi lunari, attivandoti soprattutto quando la luna è calante, meglio ancora dopo pochi giorni dalla luna piena: in questo modo riuscirai a ridurre il rischio di attacchi parassitari e del verificarsi di condizioni di marciume.
Diversamente, anticipando o ritardando troppo l’operazione, sarà più probabile arrecare dei danni alla pianta, in quanto il clima umido porta di per sé una maggiore dispersione della linfa vitale.


La potatura delle rose - Corporate

3.Come potare le rose in autunno e inverno

L’autunno-inverno è il periodo ottimale per la potatura di quelle rose che vedono la comparsa delle prime gemme. Attenzione però, questa fase varia a seconda del luogo e per questo motivo alcune varietà possono richiedere un’attesa fino a novembre o talvolta dicembre.
In caso di clima temperato, è importantissimo anticiparla, in modo da evitare che la pianta possa aver già ripreso la sua attività vegetativa: il pericolo, in questo caso, è quello di compromettere la fioritura.
Questa soluzione interessa soprattutto le piante a cespuglio, per le quali andrà fatto un taglio netto di poco superiore ai 45°: si parte eliminando i rami morti, danneggiati e secchi, mentre successivamente si può intervenire anche sulla struttura della pianta, sempre stando attenti a non recidere le gemme nuove.


Gli attrezzi per la potatura delle rose - Corporate

4. Come potare le rose in primavera ed estate

La fioritura delle rose estive finisce in genere verso giugno, con l’eccezione delle varietà più moderne per le quali è prevista una seconda fioritura a fine estate: in questo caso è preferibile attendere l’inizio dell’autunno.
La potatura estiva interessa soprattutto quelle che hanno fiori grandi. La stagione calda presenta un vantaggio: le piogge sono meno intense e si possono prevenire le malattie dovute a un eccesso di rovesci.
Quella primaverile consente l’eliminazione delle parti colpite dal gelo, ottenendo una struttura più armonica. In questo periodo si possono eliminare gli eventuali polloni che si sono sviluppati alla base, riducendo alla radice la probabilità di ricomparsa. Attenzione però: salvo rari casi, in primavera viene solitamente evitata e rimandata, preferendo piuttosto l’applicazione di insetticidi, visto il maggiore proliferare di questi animali, diversi dei quali sono nocivi.


I prodotti da utilizzare durante la potatura - Corporate

5. Come potare le rose rampicanti

Le rose rampicanti sono una tra le varietà più amate: sono generalmente perenni e presentano bellissimi fiori di diverse tonalità.
Per fare una potatura a regola d’arte è essenziale dotarsi della giusta attrezzatura, a cominciare dai guanti da giardinaggio preferendo quelli protettivi, impermeabili e capaci di resistere all’azione forte delle spine.
In aggiunta è importante acquistare forbici e cesoie specifiche, insieme a terriccio, concime, insetticidi e piccoli attrezzi tra cui un trapiantatoio e un piantatoio manuale. Risultano particolarmente utili nel caso delle rampicanti che necessitano una rimozione dei fusti troppo legnosi e allo stesso tempo siano curate tutte le parti della pianta.
È indispensabile distribuire e legare i rami a ventaglio: in questo modo si riuscirà a mettere la rosa nelle condizioni ottimali per produrre fiori. Attenzione al mantenimento che coinvolge circa il 40% della vegetazione e vede l'accorciamento a tre gemme di quelli laterali che mostrano i segni di fioritura. Il periodo ideale
per l’operazione va da settembre a ottobre.


La potatura delle rose rampicanti - Corporate

Perché la potatura è importante per il benessere delle piante

La potatura delle rose è la soluzione ottimale per stimolare la pianta e favorire la fioritura, sia dal punto di vista della quantità che della qualità. La tecnica permette di evitare una crescita eccessiva o uno sviluppo scorretto.
Questi esemplari fioriscono sempre in prossimità dei rami nuovi: per questo si rivela essenziale accorciare ed eliminare quelli vecchi e secchi attraverso cesoie e forbici specifiche per la potatura, perché stimolando la crescita di un ramo si ottiene un fiore nuovo.
Pertanto, nelle varietà tendenti a una scarsa fioritura andrebbe sempre effettuata in seguito al suo verificarsi, in questo caso si consiglia di spuntare le parti secche così da permettergli di rifiorire.
Se si sbaglia, poco male: si tratta di una pianta gentile e generosa, capace di ripagare con tutta la bellezza per cui è amata dai tempi più antichi!

Rosa rampicante

Vuoi saperene di più sulla potatura delle rose? Leggi anche “I consigli indispensabili per potare le rose”. Se hai dubbi o domande, condividili con la Community. Sarò felice di aiutarti!

Claudia M
Redattrice
10/10/22-13:36

La festa di Halloween è una delle più attese dai bambini. Di origine celtica, è diventata molto popolare anche in Italia. Cade ogni anno la notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, durante la quale i bambini indossano i panni di creature mostruose. Passano per le case a domandare: “dolcetto o scherzetto?”. Farsi trovare pronti con delle decorazioni Halloween fai da te è importante per renderli felici, ma come realizzarle? In questo articolo troverai 5 idee originali per il giardino.


Decorare il giardino per Halloween - Corporate

Decorare la zucca in mille modi diversi

La zucca è il simbolo di Halloween e si trova intagliata nella caratteristica forma a faccia. La sua storia è legata a una leggenda, al centro della quale c’è un uomo di nome Jack. Durante la notte di Ognissanti riesce a ingannare il diavolo, ottenendo che non possa più tentare la sua anima.
Cosa c’entra la zucca? Per via della sua vita trascorsa in maniera dissoluta, a Jack è stato impedito l’accesso al paradiso, ma gli è stato negato anche quello all’inferno. Si è trovato così a vagare in eterno in mezzo al nulla insieme a un tizzone che lo aiuta a illuminare la via, dono del diavolo.
La zucca serve a non far spegnere la fiamma e viene detta Jack-o-Lantern. Non può quindi mancare tra le decorazioni Halloween fai da te da inserire in giardino e ci sono diversi modi per renderla protagonista.
Vuoi realizzare una decorazione fuori dal comune? Uno dei modi più glam per personalizzare la zucca di Halloween, vede l'impiego di chiodi da tappezziere per creare punti luce su zucche dipinte di rosa e oro oppure di bianco e oro. Puoi vedere in questo video tutti i passaggi.
È fondamentale che le zucche siano tante, dal momento che si tratta dell’elemento decorativo per eccellenza ad Halloween. Si trovano secondo diversi formati, sia grandi sia piccoli. Si potranno spargere all’interno delle aiuole, appendere direttamente o utilizzare come centrotavola originale


Decorare la zucca per Halloween - Leroy Merlin

Ragnatele fai da te originali

Un’altra delle decorazioni fai da te di Halloween molto attesa dai più piccoli sono le ragnatele, in grado di regalare quel pizzico di brivido in più. Si possono mettere in diversi ambienti della casa, sul camino come sulla parete e persino in tavola. Per il giardino si prestano particolarmente e sono l’ideale per far penzolare un ragno davanti al campanello.
Puoi realizzare delle ragnatele fai da te originali sotto forma di quadri da appendere agli alberi: saranno di nidi di ragno perfetti che torneranno utili anche in altre occasioni come ad esempio la festa di compleanno o il carnevale. Questo video spiega step by step come crearle.
All’interno dei quadri potranno essere inserite diverse immagini originali, ottenute ritagliando del cartoncino colorato. Perfetti, ad esempio, un cappello o delle scarpe da strega, così come la bara, la zucca o il ragno. Un addobbo da brivido per una festa così spettrale, semplice da realizzare e da decorare con i colori tipici di Halloween: l’arancione e il nero.


Ragnatele fai da te come decorazioni Halloween - Leroy Merlin

Decorazioni per dolcetto o scherzetto

“Dolcetto o scherzetto?”, domandano i bambini. Farsi trovare pronti con qualche dolce a tema, ma anche con qualche scherzetto ben congegnato e che fa paura, è importante. Sì, ma dove mettere tutti questi oggetti?
È qui che può sbizzarrirsi la fantasia e trovare così soluzioni originali! Puoi seguire il tutorial su come fare la scatola dei dolcetti di Halloween, dove potranno trovare posto accanto a deliziosi biscotti a forma di zucca o di fantasmino, anche dei piccoli ragnetti divertenti: il bambino avrà un piccolo sussulto di divertimento.
Questo tipo di decorazioni richiameranno i ragni fai da te già appesi e sparsi per la casa come qualche ragnatela. Se ne possono predisporre diverse di piccole dimensioni, già pronte sul tavolo del giardino per accogliere i bambini.
Le scatole si prestano a essere realizzate attraverso il riciclo creativo, andando a decorare contenitori già esistenti come quelli per i biscotti, aiutandosi con della carta in stile halloween, dei rametti secchi e naturalmente con i colori acrilici, su cui disegnare i simboli tipici della festa.
Un’applicazione originale e sempre apprezzata dai più piccoli è quella che vede dei pipistrelli, rigorosamente dipinti di nero, così come dei teschi, questi realizzabili secondo le tonalità che si preferisce. Dolcetto o scherzetto sarà, in questo modo, ancora più mostruoso e divertente!


La scatola dei dolcetti per Halloween - Leroy Merlin

Fantasmi che si illuminano

La festa di Halloween è anche un buon momento per coinvolgere i bambini nella creazione di decorazioni fai da te.
Un’idea particolarmente originale è quella di creare dei fantasmini che si illuminano, utilizzando una ghirlanda, dello spago e del tessuto: guarda il video per creare dei fantasmi luminosi. Daranno una luce in puro stile Halloween e potranno essere appesi al balcone, sul terrazzo, oltre che sui mobili del vostro spazio outdoor.
I fantasmi potranno essere alternati alle altre figure tipiche di Halloween come la mummia e gli zombie. Mostri che per un giorno illumineranno l’ingresso e che faranno la loro figura in bella vista.


I fantasmini che si illuminano - Leroy Merlin

Decorare con le cassette di legno

Con l'aiuto della fantasia e senza bisogno di un budget elevato, è possibile decorare la casa con le cassette di legno. Questa guida ti aiuterà a realizzare delle mostruose cassette che rappresentano mummie o zombie e che sarà possibile arricchire con scritte paurose! Il trucco per renderle sempre differenti sarà quello di adoperare materiali tra loro diversi e versatili.
Si prestano particolarmente bene le cassette in legno della frutta, semplici da lavorare e disponibili secondo dimensioni differenti: perfette da distribuire in giardino. Le cassette in legno possono essere disposte anche all’interno: sono un segnale inequivocabile per far capire ai bambini che si trovano in una casa infestata di mostri!
L’idea da brivido in più? Quella di mettere in una cassetta un gatto nero su un manico di scopa simile a quello di una strega: il bambino dovrà essere davvero coraggioso per suonare il campanello!


Le cassette di legno per decorare il giardino ad Halloween - Leroy Merlin

E tu come decorerai in modo spaventoso il tuo giardino? Scrivi qui nei commenti e condividi con l’idea Community le tue idee!

MaraLocatelli
Community Expert 💡
10/04/22-14:48 (modificato)

Quando bisogna scegliere il colore del divano, la maggior parte delle persone si concentra sul grigio e sulla sua gamma di sfumature più cupe. Sì questo colore piace perché è neutro, si integra con ogni stile di arredo, nasconde bene tracce di polvere e macchie e si armonizza con tanti colori. Dopo la scelta sicura del divano grigio scuro, gli abbinamenti con i cuscini suscitano qualche incertezza. Perché il divano nudo e spoglio sembra sempre un po’ triste, quando poi il colore è cupo come le gradazioni di grigio il rischio diventa una certezza. Invece si può valorizzare la sobrietà austera di questa tinta con qualche accessorio colorato. Se però hai qualche dubbio, temi di sbagliare nell’assortire cromie, fantasie e texture, leggi questa breve guida agli abbinamenti tra cuscini per il divano grigio scuro, elegante e contemporaneo. Al termine avrai le idee più chiare.

Pattern grafici e grigio tinta unita vestono il divano moderno- Idea Leroy Merlin

L’abbinamento di cuscini sul divano è sempre dispari

La scienza dice che i nostri occhi sono in grado di distinguere circa 30 diverse gradazioni di grigio. Ma quando si tratta di arredamento, di solito l’indecisione spazia tra le tonalità più intense - fumo, antracite, ferro, ardesia e grafite - e versatili. Per vivere un'atmosfera diversa e rinnovare lo stile del divano grigio scuro punta sull’accostamento di cuscini colorati: ti apre la strada per rinnovare il look al soggiorno senza dover acquistare un salotto nuovo.
La combo blu e verde è di grande tendenza, puoi adottarla per dare vivacità al divano grigio scuro aggiungendo anche qualche punta di giallo. L’importante è rispettare la regola della quantità: disponi sul divano una combinazione di cuscini sempre di numero dispari, da 3 in su. Meglio pochi per uno stile minimal, bene anche tanti se il divano grigio scuro è spazioso e lungo.

Blu, verde e giallo per creare combinazioni di cuscini adatte al divano grigio scuro - Idea Leroy Merlin

Nuove fodere per composizioni di cuscini sul divano grigio scuro

Come rinnovi un divano grigio scuro che adori e non vuoi cambiare? Se hai trovato il divano ideale che ti accoglie ogni sera nel suo impareggiabile abbraccio confortevole, scegli delle nuove fodere per i cuscini. Basta un piccolo gesto e una modica spesa per aggiornare radicalmente l’arredamento in ogni stagione dell’anno. Quando crei il nuovo abbinamento dei cuscini per il divano grigio scuro o chiaro che sia, non avere paura di accostare trame e disegni diversi. La fodera in suedine celeste tinta unita da cuscino rettangolare si può alternare alle geometrie optical in gradazioni di blu della fodera in cotone per cuscino quadrato, e creare un contrasto tattile con la fodera in policotone millerighe azzurro: il risultato è fresco e accogliente.

L'abbinamento di cuscini sul divano grigio scuro mixa colori e tessuti - Idea Leroy Merlin

Bello il divano grigio scuro con accostamenti di cuscini etno-chic

Come vedi anche su un divano grigio scuro gli abbinamenti dei cuscini possono essere svariati. L’importante è scegliere una famiglia di colori e poi creare delle variazioni che danno dinamicità. Se sei un grande fan delle tonalità calde, puoi anche dare vità a caldi accostamenti di colori terracotta che sul divano grigio stanno benissimo. Non limitarti a mixare colori e fantasia, ma prova a spaziare tra texture e stili. Per esempio prendi un cuscino ricamato stile marocchino, accostane uno in tinta unita e quindi aggiungi un altro cuscino con geometrie effetto etnico: otterrai un’originale composizione di cuscini per un divano grigio di grande impatto.

Consigli di colore per abbinare i cuscini sul divano grigio- Idea Leroy Merlin

Illumina il divano grigio scuro con abbinamenti delicati

Se non ami gli azzardi e i look vivaci, ci sono connubi classici che spazzano via la tristezza del monocolore senza cadere negli eccessi. Opta per la delicatezza delle gradazioni pastello per vivacizzare il divano grigio scuro con accostamenti di cuscini eleganti. Puoi mixare cuscini rosa baby di forma rotonda e una texture effetto velluto che regalano un tocco glamour alla decorazione.
Se preferisci uno stile più solare ma ricercato, alla delicatezza dei tradizionali cuscini pastello tinta unita puoi contrapporre l'effetto luxury del giallo oro delicato, con una lavorazione effetto jaquard per fare brillare la composizione di cuscini sul divano grigio scuro.

Colori pastello per delicati abbinamenti di cuscini sul divano - Idea Leroy Merlin

Come vedi, adesso che hai scelto il tuo divano ideale, non corri rischio di annoiarti. Per rendere sempre unico il tuo soggiorno ti basta sperimentare nuovi abbinamenti di colori e cuscini che cambiano aspetto al tuo divano grigio scuro. Nei negozi Leory Merlin hai a disposizione una gamma infinita di colori, trame e stili per mettere alla prova le tue capacità di interior design.

GiulioM
Community Lover ❤️
10/03/22-15:29 (modificato il 05/04/23-13:41)

L’ingresso di casa, a prescindere dallo spazio a disposizione, deve essere arredato con cura. È il biglietto da visita di ogni abitazione e, in quanto tale, merita le giuste attenzioni. Basta davvero poco per renderlo accogliente e, allo stesso tempo, pratico e funzionale. Non sai come valorizzare l’ingresso di casa e sei alla ricerca di ispirazione? Ecco alcune idee da copiare per creare un ambiente di carattere, senza rinunciare alla funzionalità.

Perché è importante valorizzare l’ingresso di casa

L’ingresso di casa ha un potenziale che non andrebbe mai sottovalutato. Fa da tramite tra spazi interni ed esterni: è il luogo che ti accoglie quando torni a casa e che gioca un ruolo determinante nelle prime impressioni che i tuoi ospiti si fanno della tua abitazione. Questo è il motivo per cui è importante valorizzarlo nel modo migliore.
Le soluzioni possibili sono numerose. L’imperativo di massima, per trasformare l’ingresso in un ambiente accogliente, esteticamente gradevole e funzionale, è tenere a mente le sensazioni che desideri trasmettere, le tue esigenze quotidiane, nonché lo stile scelto per l’arredamento. È importante che questa zona dell’abitazione, sia all’interno che all’esterno (soprattutto se vivi in un immobile indipendente), sia piacevole e dotata di tutti i comfort di cui necessiti una volta varcata la soglia di casa..

Come abbellire l’ingresso esterno di casa: 7 idee

Abiti in una casa indipendente o in un condominio? In entrambi i casi, l’ingresso esterno richiede cura e attenzioni. Ecco 7 idee da cui puoi prendere spunto per abbellirlo:

  1. Piante e fiori
  2. Zerbini
  3. Piccola zona living
  4. Pensilina per porta d’ingresso
  5. Pareti
  6. Battiporta
  7. Luci

1. Piante e fiori

Sia che tu viva in una villetta e abbia a disposizione un patio o un giardino sia che tu viva in una casa a ringhiera, un’ottima idea per valorizzare l’ingresso esterno di casa è il verde. Piante e fiori rappresentano la soluzione ideale per rinnovare l’ambiente e renderlo immediatamente più accogliente. Facendo le scelte giuste, inoltre, puoi sfruttare il verde per caratterizzare ancora di più la zona in base allo stile dell’arredamento. Il colore dei fiori e delle piante fungerà da decorazione naturale, mentre il profumo che emanano accoglierà te e i tuoi ospiti in un’atmosfera rilassante e unica nel suo genere. Hai scelto di arredare gli interni in stile jungle? Opta per piante di cocco, cycas, palme (vanno bene anche nelle versioni nane o da appartamento). Sei un amante dello stile shabby chic? Spazio alla lavanda in vaso! Se vivi in una casa indipendente, un’idea vincente è coprire le pareti dell’ingresso con un bellissimo giardino verticale.

2. Zerbini

Sia che tu viva in un condominio sia che tu viva in una casa indipendente, valuta l’idea di sistemare all’ingresso uno zerbino. Puoi scegliere tra una vasta gamma di soluzioni: a tinta unita, a fantasia, decorate con frasi di benvenuto. Presta molto attenzione alla scelta del materiale! Se lo zerbino dovrà essere posizionato in un luogo riparato dagli agenti atmosferici, puoi optare per la fibra di cocco, un materiale solido, resistente e facile da pulire. Altrimenti, uno zerbino in PVC o in gomma è da preferire. Piena libertà nella scelta della forma, che può essere rettangolare, a mezza luna, quadrata o sagomata. Hai difficoltà a trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze?

3. Piccola zona living

Se vivi in una casa indipendente e l’ingresso esterno è circondato da uno spazio che non sai come sfruttare, crea una piccola zona living dove trascorrere le sere d’estate in compagnia di amici e familiari. I dondoli da giardino sono un evergreen. Quelli in ferro battuto sono l’ideale se lo stile che hai scelto per l’arredamento è shabby chic. Vuoi donare all’ingresso un aspetto più casual? Opta per un’amaca. Se lo spazio è generoso, valuta l’idea di arredarlo con un salottino da esterno per piccoli ambienti: due poltrone e un tavolino bastano per creare un angolo relax dove goderti la bella stagione. In alternativa, un set tavolo e sedie è perfetto per le colazioni all’aria aperta.

4. Pensilina per porta d’ingresso

Le pensiline, posizionate all’esterno degli edifici, sopra le porte d’ingresso, proteggono dal sole e dalle intemperie, fornendo riparo a chi entra ed esce di casa. Oltre ad essere funzionali, hanno un grande potere decorativo. Sei alla ricerca di idee per l’ingresso di una casa moderna? Opta per una pensilina con struttura laterale in acciaio, dal design semplice e realizzata in vetro o policarbonato trasparente. Quelle in ferro, invece, richiamano lo stile delle dimore di un tempo e sono perfette per impreziosire un ingresso di casa elegante e donargli un tocco di ricercatezza. La guida “Pensiline e tettoie per proteggere porte, balconi e spazi esterni“ può esserti utile per scegliere l’installazione più adatta alla tua abitazione e ai tuoi gusti.

5. Pareti

Chi ha la fortuna di vivere in una casa indipendente può valorizzare l’ingresso esterno di casa giocando con i materiali e le vernici per le pareti. Se stai progettando il restyling della faccia o di parte di essa, pareti di colori a contrasto sono di grande effetto. Ad esempio, una porta d’ingresso scura (marrone, nera, verde o blu) si abbina alla perfezione a pareti di colore chiaro, come il bianco, il beige o il color panna. Se sei un amante dello stile tradizionale, invece, anche il ton sur ton per creare continuità cromatica è una buona idea. In alternativa, puoi decorare le pareti esterne con il verde, creando un magnifico giardino verticale.

6. Battiporta

I battiporta non passano mai di moda: sono elementi che attirano l’attenzione e che contribuiscono ad abbellire l’ingresso delle abitazioni. Antichi, ma ancora molto in voga, sono disponibili in una molteplicità di modelli, molti dei quali si allontanano dai classici battiporta che raffigurano figure umane o animali. Non mancano, infatti, soluzioni dalle forme più moderne. Puoi scegliere tra battiporta in stile barocco che rendono l’ingresso di casa più solenne e battiporta dal design più sobrio ed essenziale, perfetti per ingressi moderni.

7. Luci

Per un ingresso esterno ben curato è fondamentale non sottovalutare l’illuminazione. Posizionando le fonti di luce nei punti giusti, potrai creare atmosfere scenografiche e mettere in risalto gli elementi scelti per decorare l’ingresso. Oltre a svolgere un importante ruolo funzionale, la luce crea atmosfera e rendere l’ambiente più accogliente. Opta per soluzioni a luce soffusa e diffusa (lampade a luce diretta, infatti, rischierebbero di appiattire troppo l’ingresso).

6 idee per valorizzare l’ingresso interno di casa

L’ingresso interno è importante tanto quanto quello esterno. Non bisogna sottovalutare la praticità e la funzionalità generalmente riservate a questo ambiente della casa. Sei a corto di idee? Ecco 6 soluzioni da cui puoi prendere spunto:

  1. Mobili da ingresso
  2. Bauli e cassapanche
  3. Specchi e quadri
  4. Piante e vasi
  5. Pavimenti e rivestimenti
  6. Carta da parati

1. Mobili da ingresso

I mobili da ingresso rappresentano la soluzione ideale per riporre in modo ordinato e avere sempre a portata di mano borse, giubbotti e accessori di vario genere. Si tratta, generalmente, di mobili formati da più ripiani, ante e mensole. I modelli tra cui scegliere sono numerosi, di dimensioni e stili diversi: hai letteralmente l’imbarazzo della scelta! Se la porta di casa affaccia su un open space e desideri separare l’ingresso dal soggiorno, un’ottima idea è sfruttare il mobile come un divisorio. Vuoi saperne di più su come separare le due zone della casa? Dai un’occhiata all’articolo “7 Soluzioni per un ingresso direttamente in soggiorno bello e funzionale”.
In alternativa alla consolle, ovvero ad un mobile già assemblato, puoi optare per una soluzione composta da più moduli. Un’idea? Utilizza i cubi componibili per creare la composizione più adatta allo spazio che hai a disposizione. Combinali come preferisci e scegli se attrezzarli con dei ripiani, lasciarli aperti oppure chiuderli con delle ante.

2. Bauli e cassapanche

Pratici e, allo stesso tempo, decorativi, i bauli sono perfetti per chi ha poco spazio a disposizione ed è alla ricerca di una soluzione efficace per organizzare oggetti e accessori. Perché non optare per un baule e trasformarlo in una seduta sistemando un cuscino? Una volta varcata la soglia di casa, potrai sedertici sopra per togliere le scarpe nel pieno della comodità. Anche le cassapanche sono un’ottima idea perché puoi sfruttarle per riporre al loro interno scarpe e altri accessori e, allo stesso tempo, disporre di una comoda seduta all’ingresso di casa.

3. Specchi e quadri

Una valida soluzione per abbellire gli ingressi di piccole dimensioni sono gli specchi. Questi, infatti, fanno sembrare gli ambienti visivamente più ampi, luminosi e ariosi. Puoi optare per uno specchio di medie dimensioni da sistemare in prossimità del mobile da ingresso oppure per uno specchio a tutta altezza da installare di lato alla porta: l’ideale per dare un’ultima occhiata al tuo look prima di uscire di casa. Presta attenzione alle cornici perché contribuiscono a donare carattere.
Anche i quadri appesi sulle pareti sono un’ottima idea: veicolano la tua personalità e offrono ai tuoi ospiti un’anticipazione sullo stile dell’arredamento. Scegli quelli che più ti piacciono e che ti rappresentano e appendili con criterio alle pareti, così che diventino gli elementi focali della zona. L’obiettivo è rendere l’ingresso più accogliente, giocoso e vivace.

4. Piante e vasi

In un ingresso che si rispetti non possono mancare le piante da interno: sistemale vicino alla porta d’ingresso e scegli i vasi che più si adattano allo stile della casa. Finte o fresche, contribuiscono a ravvivare l’ambiente. Se l’ingresso è spento e un po’ anonimo opta per vasi colorati e vivaci.

5. Pavimenti e rivestimenti

Quando l’ingresso di casa si affaccia su un corridoio lungo e stretto, è importante prestare attenzione ai pavimenti e ai rivestimenti. Generalmente, si tratta di ambienti privi di finestre e, per questo, è consigliato optare per colori tenui, così da non appesantire troppo l’atmosfera. Puoi sbizzarrirti un po’ di più con il pavimento, optando per un pavimento decorato. Le cementine sono perfette per creare motivi sulla superficie e dare vita a composizioni di grande carattere.

6. Carta da parati

L’ingresso si apre sulla zona living? La carta da parati è un’ottima idea per separare visivamente i due ambienti. Decora la parete della porta con la carta da parati e utilizzala per rivestire una o più pareti della zona living, così da creare continuità. Vuoi stupire i tuoi ospiti? Abbellisci la porta d’ingresso con la carta da parati. L’ideale per i modelli a filo muro che, in questo modo, sembreranno scomparire nella parete, assicurando un bellissimo effetto.

Le idee che ti ho proposto ti sono state di ispirazione? Lasciati guidare dai suggerimenti che ti ho fornito. Sono sicuro che il risultato finale lascerà a bocca aperta te e i tuoi ospiti! Se hai soluzioni alternative da proporre agli utenti della Community, lascia un commento.

GiulioM
Community Lover ❤️
10/03/22-14:58 (modificato)

Un bagno sempre ordinato e bello da vedere è il sogno di tutti. Oltre ad essere la stanza dell’igiene per eccellenza, questa zona della casa è il luogo in cui potersi godere piacevoli momenti di relax. Per prendersi cura di sé in assoluta serenità è necessario che sia sempre in perfetto ordine e accogliente. Ti piacerebbe realizzare un bagno del genere a casa tua per dire addio al disordine sul top, al caos nei cassetti e ai prodotti che, proprio quando ti servono, sono introvabili? Tutto parte da una buona progettazione degli spazi, se sei in fase di ristrutturazione o costruzione ex novo. E anche da un’attenta e studiata organizzazione delle forniture e degli accessori. Scopriamo quali sono gli accorgimenti da adottare per organizzare il bagno e tenere questa stanza in ordine affinchè sia accogliente e confortevole.

Organizzazione degli spazi

Può sembrare una banalità, ma per creare un bagno che sia sempre in ordine e in cui ogni cosa è al suo posto, è importante precedere “questi posti” con cura già in fase di progettazione. Come fare se la stanza è già arredata e accessoriata? Punta sull’organizzazione di quanto già è presente all’interno del bagno. Se, invece, sei in fase di ristrutturazione o costruzione ex novo, presta molta attenzione al progetto e concentrati sull’organizzazione degli spazi e sulla scelta dei mobili (almeno di quelli più ingombranti). Questi ultimi dovranno essere delle dimensioni giuste e disposti in modo ottimale: un piccolo errore di valutazione può trasformare la tua stanza in un ambiente confusionario.

Piccolo o grande che sia, il bagno deve essere organizzato razionalmente. È normale che, in base allo spazio a disposizione, si dovranno fare scelte diverse per quanto riguarda i sanitari, i mobili e gli accessori. Se il bagno è grande, oltre che per i sanitari, potrai organizzare l’ambiente in modo tale da ricavare spazi anche per altro. Puoi, ad esempio, valutare l’idea di creare una zona lavanderia, optando per un mobile a colonna che accoglie, in modo ordinato, sia la lavatrice che l’asciugatrice, oppure puoi creare una zona in cui inserire sia una vasca da bagno che una doccia, separandola dalla zona lavabo. Un bagno grande, insomma, garantisce più libertà e permette di dividere lo spazio in base alle funzioni.

Se, invece, la metratura che hai a disposizione è meno generosa, in fase progettuale cerca di ottimizzare ogni angolo a disposizione. A questo riguardo, presta molta attenzione alla distanza tra i sanitari, facendo riferimento alle misure minime da rispettare contenute nel regolamento edilizio del tuo Comune di appartenenza. Queste disposizioni riguardano perlopiù lo spazio minimo tra i sanitari e la superficie minima della stanza, fattori che giocano un ruolo determinante sull’ergonomia dell’ambiente. Organizzare un bagno piccolo è una sfida, ma riesce a regalare grosse soddisfazioni.

Alcuni suggerimenti: se preferisci la doccia alla vasca, opta per una porta a scomparsa e prediligi soluzioni integrate e multiuso (salvaspazio). Vuoi sapere di più? Leggi l’articolo “6 idee per arredare un bagno piccolo” per trarre ispirazione e creare una stanza bella da vedere e pienamente confortevole!

I complementi che aiutano a tenere il bagno sempre ordinato

Se il bagno da organizzare è già ammobiliato e vuoi renderlo più ordinato, puoi optare per una vasta gamma di soluzioni e complementi. Questi sono perfetti per trovare uno spazio agli accessori e agli oggetti da bagno, alleggerire l’ambiente e tenere lo stretto necessario sempre a portata di mano (ma magari nascosto alla vista). Hai spazio a disposizione da sfruttare in altezza? Opta per i pensili contenitore! Anche dei moduli che alternano vani a giorno e ante, creando un gioco di pieni e vuoti, sono perfetti, soprattutto se vuoi donare un tocco di originalità alla composizione.

Nello specifico, i vani a giorno sono una soluzione molto versatile e possono essere inseriti dove più si desidera. Ad esempio accanto al mobile lavabo oppure affianco ai pensili sospesi. Se opti per questa soluzione, il suggerimento è lasciare a vista solo poche cose, magari quelle che utilizzi di più. Nulla, naturalmente, vieta di sfruttarli per riporre candele e decorazioni varie.

Le mensole da bagno non possono mancare per tenere la stanza sempre in ordine. Le possibilità di scelta sono pressoché infinite, sia per quanto riguarda i materiali, sia per quanto riguarda i colori e le finiture. Puoi utilizzarle per riporre oggetti e accessori e, perché no, bellissime piantine! Alcuni dei modelli disponibili in commercio sono anche multifunzione e integrano, ad esempio, il portasalviette.

Un aiuto essenziale per dire addio al caos sono i contenitori. In vimini, in plastica o in stoffa, sono ottimi per riporre prodotti di bellezza e accessori da bagno: l’ideale se lo spazio a disposizione è ridotto e non hai la possibilità di disporre una cassettiera. Come dimenticarsi, poi, dei cesti portabiancheria. Questi contribuiscono a conferire un aspetto ordinato al bagno, sono pratici e possono essere utilizzati per riporre non solo i vestiti sporchi, ma anche altri oggetti, come gli asciugamani. Infine, immancabili sono i ganci a parete per gli accappatoi e i portasciugamani. Se il bagno è ampio, il consiglio è optare per un portasciugamani a piantana. Se, invece, è di piccole dimensioni, ti suggerisco di prediligere uno o più portasciugamani integrati al mobile bagno oppure a parete.

Consigli per organizzare i cassetti in bagno

Vuoi creare un bagno come quello degli hotel? Nulla può essere lasciato al caso e anche i cassetti, seppur nascosti alla vista, richiedono le dovute attenzioni. Cosa te ne fai di un bagno perfettamente in ordine se, quando cerchi un oggetto o un accessorio, non lo trovi perché ti perdi nel caos? Finiresti per mettere in disordine anche il resto della stanza! Per questa ragione, pensare all’organizzazione dei cassetti è fondamentale. Inizia eliminando il superfluo, tutto ciò che già da tempo giace nei cassetti. Fatto ciò, passa all’organizzazione vera e propria. Divisori multifunzione, cestini, contenitori per dividere ripiani interni e organizer rappresentano la soluzione ideale per fare ordine e sapere sempre dove si trova ciò che stai cercando.

Si sa… nonostante sia una stanza della casa dedicata al relax e alla cura di sé, spesso è la più disordinata di tutte. Come avrai notato, le soluzioni per risolvere o prevenire il problema sono numerose e si adattano ad ogni tipo di esigenza. Basta una singola cosa fuori posto per trasformare rapidamente il bagno in un caos! Adottando qualche piccolo accorgimento e facendo le scelte giuste in fase di pianificazione, non avrai problemi a creare un ambiente pienamente funzionale e rilassante. Se hai domande da fare o altre soluzioni da proporre, lascia un commento: sarò felice di risponderti.