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GiulioM
Redazione
14/04/22-14:05

In fase di progettazione della tua casa hai optato per la posa di un parquet? È una pavimentazione elegante che rende gli ambienti domestici accoglienti e confortevoli. Cosa c’è di meglio che camminare a piedi scalzi su un pavimento in vero legno? Come già saprai, la vita vera del parquet inizia dopo la messa in posa, quando piano piano inizia a rapportarsi con l’ambiente circostante. Preservare la sua bellezza e le sue caratteristiche è indispensabile: il parquet necessita di molte cure e di una manutenzione attenta e accurata. Scopriamo quale procedura seguire per una corretta lucidatura del parquet e quali prodotti utilizzare per un pavimento sempre brillante.

Perché è importante la lucidatura del parquet

La lucidatura è un’operazione che fa parte della manutenzione ordinaria del parquet. A differenza di altre tipologie di pavimento che puoi pulire usando semplicemente un buon detergente, il parquet è estremamente delicato e, se non utilizzi i prodotti adatti, rischi di opacizzarlo e rovinarlo.
Lucidare il parquet è un trattamento che ti suggerisco di eseguire non appena noti che il tuo parquet sta diventando opaco e poco luminoso. Questa operazione, infatti, ti permette di regalare brillantezza al pavimento e, al tempo stesso, proteggerlo dalla polvere e da possibili segni di usura (magari a seguito della caduta di un oggetto). Inoltre, rende molto più semplici e meno frequenti gli interventi di manutenzione straordinaria, come la levigatura.

I prodotti per lucidare il parquet

Il parquet, essendo un materiale naturale, è estremamente delicato. È particolarmente sensibile alle variazioni climatiche, all’umidità e, ovviamente, all’usura. Ti suggerisco di lucidarlo almeno tre volte all’anno, per evitare che piano piano si opacizzi. Nella scelta dei prodotti da utilizzare è bene prestare attenzione alle caratteristiche del pavimento. I prodotti più adatti per eseguire la lucidatura, infatti, variano in base alla presenza o meno della verniciatura sullo strato superficiale del pavimento.
Se il tuo è un parquet verniciato, come la maggior parte dei pavimenti in legno oggi in commercio, è indispensabile usare prodotti a base di cera. Se, invece, il tuo parquet è naturale e non ha verniciature, per lucidarlo puoi utilizzare oli naturali, come l’olio di lino o l’olio di mandorle. In ogni caso, presta sempre molta attenzione alle indicazioni riportate sui flaconi dei prodotti per sapere come utilizzarli senza commettere errori.
Se non vuoi ricorrere all’utilizzo di prodotti chimici, puoi adottare alcuni rimedi naturali. Tra questi, i più diffusi sono le miscele di aceto e limone. Indipendentemente dal prodotto che decidi di utilizzare, dopo averlo applicato, puoi procedere con la lucidatura del parquet utilizzando un panno in cotone o una lucidatrice professionale dotata di spazzole.

La procedura da seguire per una corretta lucidatura del parquet

Prima di spiegarti quale procedura seguire per una corretta lucidatura del parquet, ti suggerisco di accertarti che la superficie sia pulita. Elimina la polvere utilizzando un’aspirapolvere, preferibilmente dotata di spazzole morbide che non graffiano il pavimento. Effettuato questo passaggio, il parquet è pronto per essere lucidato.
Se il parquet da lucidare è verniciato e hai già provveduto all’acquisto della cera da utilizzare, scioglila in un secchio d’acqua tiepida. Successivamente, munisciti di un panno in microfibra, bagnalo leggermente e passalo delicatamente sul pavimento. Una volta che la cera si sarà asciugata, potrai procedere con la lucidatura vera e propria usando un panno di cotone o una lucidatrice professionale.
Se, invece, il parquet è senza verniciatura, come già detto, devi procurarti un olio apposito per parquet, come l’olio di lino o l’olio di mandorle. Anche in questo caso, il prodotto deve essere diluito nell’acqua e, successivamente, passato sul parquet con l’aiuto di un panno morbido in microfibra. Attenzione: distribuisci l’olio seguendo le venature del legno e, quando risulterà asciutto, completa la lucidatura passando sul pavimento un panno di lana pulito.

Che sia verniciato o meno, se il parquet da lucidare è graffiato, ti suggerisco di ricorrere all’utilizzo di una lucidatrice. Per quante accortezze tu possa adottare, infatti, con il passare del tempo, possono comparire segni di usura. Nel caso di lucidatura del parquet con macchina lucidatrice, è necessario riempire tutti i solchi passando la cera solida. Falla riposare per almeno 24 ore e poi passa la cera liquida per terminare la lucidatura.

Quanto costa lucidare il parquet?

Lucidare il parquet in autonomia ti sembra troppo complesso? Per evitare spiacevoli inconvenienti e non rovinare i pavimenti, una valida alternativa è affidarsi a tecnici esperti che possiedono le competenze necessarie e l’equipaggiamento giusto per eseguire il trattamento nei migliori dei modi e garantirti un risultato finale sorprendente.
Se stavi già pensando di rivolgerti a professionisti del settore, probabilmente ti sarai chiesto quanto costa lucidare un parquet. Il costo per la lucidatura di un parquet varia in base alla tipologia di pavimento che deve essere trattato e, naturalmente, all’estensione della superficie. È facile intuire che maggiori sono i metri quadri di parquet da lucidare, più i costi aumentano.
Il costo medio si aggira intorno ai 6,45€/13,10€ al metro quadro: molto dipende dalle dimensioni del rivestimento e dalla complessità dell’intervento. Le variabili in gioco sono numerose e molte di esse dipendono dai materiali. Per evitare spiacevoli sorprese, prima di scegliere a chi affidare la lucidatura del tuo parquet, ti suggerisco di chiedere un preventivo, così da poter scegliere la soluzione più conveniente per te.

Affidandoti alle indicazioni che ti ho fornito, scoprirai che la lucidatura del parquet è un’operazione semplice da eseguire. Presta attenzione alle caratteristiche del tuo pavimento e acquista i prodotti di giusti: otterrai un parquet brillante! Se qualche passaggio non ti è chiaro o non sai se utilizzare un determinato prodotto piuttosto che un altro, lascia un commento: sarò felice di risponderti.

GiulioM
Redazione
14/04/22-13:46 (modificato)

Se sei un amante dello stile industriale, stai progettando l’arredamento del tuo appartamento e hai dubbi su quale sia il pavimento migliore da posare, affidati ai miei suggerimenti. Adattandoli al tuo gusto personale, avrai la possibilità di creare ambienti unici che richiamano il fascino senza tempo degli opifici di una volta. Scopriamo insieme quali sono i pavimenti in stile industriale da posare per donare ad ogni ambiente della casa un’atmosfera vissuta, creativa e molto chic.

Idee piastrelle per pavimenti in stile industriale

Stile industriale: cos’è?

Lo stile industriale è un viaggio alla scoperta dell’America degli anni 50’, periodo durante il quale spazi industriali e vecchi edifici caduti in disuso vennero recuperati, riutilizzati e trasformati in appartamenti. Nonostante siano passati molti anni, arredare le case con il look tipico dei loft newyorkesi è una tendenza ancora molto in voga.
Quando si progetta l’arredamento del proprio appartamento e si propende per lo stile industriale, la scelta dei pavimenti è fondamentale. I pavimenti industriali combinati con i complementi d’arredo giusti consentono, infatti, di creare spazi audaci, sofisticati, moderni ed eleganti. Puoi immaginarti un open space da arricchire con elettrodomestici anni ’70 e complementi d’arredo che presentano parti in ferro battuto, acciaio, rame o cemento (materiali ideali per richiamare l’atmosfera tipica delle vecchie fabbriche). Per una casa moderna e, allo stesso tempo, vintage, non possono mancare i pavimenti in stile industriale che enfatizzano lo spirito grezzo, ruvido e non rifinito della materia non trattata e che si rivelano la sintesi perfetta tra contemporaneità e old style.

I pavimenti per arredare in stile industriale

In fase di scelta dei pavimenti per arredare i tuoi ambienti domestici in stile industriale, devi considerare il tuo gusto personale e le caratteristiche delle stanze in cui li poserai. Ma non solo: devi tenere a mente che lo spirito di questo mood è rude. È necessario, dunque, che tu riesca ad esprimere lo spirito grezzo della materia attraverso la scelta delle superfici giuste sulle quali camminerai. I pavimenti più indicati per una casa in stile industriale sono numerosi e ciascuno di essi, a proprio modo, richiama l’ambientazione tipica di vecchi opifici e cantieri dismessi.

Soluzioni ruvide per pavimenti in stile industriale

Gres porcellanato

Il gres porcellanato è il grande protagonista dell’arredamento d’interni, anche quando si tratta di progettare una casa in stile industriale. Piastrelle grandi formati in gres sono ideali per un pavimento resistente, durevole e facile da pulire. Adatto per ogni tipo di ambiente, anche per il rivestimento di bagni e cucine, il gres è un’alternativa di tendenza per richiamare l’atmosfera dei classici loft newyorkesi. Il gres, infatti, è straordinariamente versatile e imita fedelmente tante varietà di materiali, tra cui il legno, il metallo, il marmo, la pietra e il cemento.

Gres porcellanato effetto metallo

Se la tua idea è creare ambienti in stile industriale, i pavimenti in gres porcellanato effetto metallo e cemento rappresentano la soluzione ideale. Il metallo è un materiale tipico dello stile urban: un pavimento in gres che ne richiama l’effetto ti permette di donare alle stanze un carattere irriverente e provocante. I pavimenti effetto metallo in gres imitano l’ossidazione del ferro causata da agenti naturali, come la ruggine, richiamano i lineamenti delle lamiere vissute e ti consentono di creare atmosfere uniche e suggestive.

Gres porcellanato effetto effetto cemento

Il cemento, insieme al metallo, è un materiale che non può mancare in un appartamento in stile industriale. I pavimenti in gres porcellanato grandi formati effetto cemento** rispecchiano le texture eterogenee e naturali di questo materiale e sono ideali da posare per l’arredamento di ambienti dal mood contemporaneo, essenziale e minimalista. Grazie ai colori neutri, hai la possibilità di usarli all’interno di tutti i tuoi locali interni.

Pavimenti in stile industriale effetto cemento

Parquet

Se gli arredi che hai scelto hanno parti in metallo, rame, acciaio o ferro battuto, vuoi scaldare l’atmosfera e stemperare la ruvidità e l’effetto grezzo di questi materiali, puoi optare per la posa di un parquet. I pavimenti in legno teak ad assi larghe, disponibili in varie tonalità (dal grigio al marrone chiaro, fino ad arrivare alle nuance più scure), sono ideali per portare il calore del legno tra le mura domestiche e rendere la casa più accogliente e confortevole.
La manutenzione del parquet ti preoccupa? Niente paura: il gres porcellanato effetto legno risolve ogni problema e puoi posarlo in tutte le stanze, anche in quelle ad alto tasso di umidità, come il bagno e la cucina. I listoni in gres effetto legno anticato sono l’ideale per una casa in stile industriale, specialmente se le fughe sono ridotte al minimo perché contribuiscono a donare una sensazione di continuità alla pavimentazione e all’ambiente.

Pavimenti in resina

I pavimenti in resina trovano grande applicazione nel settore dell’edilizia residenziale. Se opti per questa soluzione, hai la possibilità di definire il colore, la texture, il grado di lucentezza e la finitura della superficie in base alle tue esigenze. Tra gli effetti che puoi ottenere c’è quello cemento, perfetto per richiamare le caratteristiche del materiale principe delle costruzioni e creare un’estetica industriale e ricercata.

Idee per pavimenti in stile industriale

I colori dei pavimenti in stile industriale e i complementi d’arredo

Lo stile industriale è pensato per ambienti con soffitti alti e grandi vetrate, ma può essere ricreato all’interno di ogni appartamento. Per ottenere l’effetto desiderato ti consiglio di prestare attenzione non solo alla scelta del materiale dei pavimenti, ma anche al colore. Questo mood predilige l’utilizzo di colori spenti, come il grigio, il nero, il beige, il marrone e il bianco. Se noti bene, infatti, questi sono i colori tipici dei materiali protagonisti dello stile industriale: cemento, legno, metallo, ecc.
È bene specificare che non sei obbligato a scegliere pavimenti industriali con queste tonalità. Puoi, infatti, mixare questi colori giocando con le finiture di mobili e complementi d’arredo per creare una palette armoniosa e in grado di donare un’atmosfera industriale alla tua casa. Per quanto riguarda gli arredi, come già anticipato, ti suggerisco di puntare su materiali metallici e, per donare calore agli ambienti, anche sul legno. Puoi sbizzarrirti con la fantasia: recupera oggetti utilizzati nel settore industriale, arreda con lampade antiche, ingranaggi di vecchi orologi, tavoli con sgabelli, giradischi vintage, divani in pelle, scale in ferro, librerie in metallo e con tutto ciò che ti può aiutare a conferire agli ambienti carattere e identità.

Quali colori per pavimenti in stile industriale

Ho cercato di fornirti una panoramica generale sui pavimenti più adatti da posare per arredare la tua casa in perfetto stile industriale. Tieni a mente che la scelta finale dipende dal tuo gusto personale e dalle caratteristiche degli ambienti che devi pavimentare. Se hai già terminato i lavori e hai qualche consiglio da dare alla Community o ci sono aspetti che desideri approfondire, lascia un commento.

GiulioM
Redazione
14/04/22-13:35 (modificato)

Sei in fase di ristrutturazione, vuoi ottimizzare al meglio i tuoi spazi e stai pensando alla realizzazione di un bagno cieco? Se hai a disposizione una scarsa metratura, sfruttare angoli che altrimenti resterebbero inutilizzati si rivela la scelta migliore da compiere. L’assenza di finestre e aperture è l’aspetto che, probabilmente, ti preoccupa maggiormente. La buona notizia è che puoi assicurare al tuo bagno un’adeguata illuminazione adottando alcuni semplici accorgimenti in fase di progettazione. Scopriamo insieme quali sono le soluzioni più indicate per donare luminosità ad un bagno cieco: dal vetrocemento alle finestre interne, fino alla scelta delle luci artificiali, dei complementi d’arredo e dei colori giusti.

Il vetrocemento

Il vetrocemento, conosciuto anche come “vetromattone”, è ciò che fa per te, se sei alla ricerca di una soluzione pratica e funzionale. Ampiamente utilizzato negli anni ’60 e ’70, rappresenta, ancora oggi, una delle opzioni più apprezzate per permettere alla luce proveniente dall’esterno di penetrare all’interno di un bagno cieco, così da rendere la stanza meno cupa e buia. Porzioni di pareti esterne in vetrocemento consentono di non oscurare l’ambiente e garantiscono la giusta privacy.
Come avrai intuito dal nome, il vetrocemento è costituito da mattoni di vetro tenuti insieme grazie alla presenza di uno scheletro in cemento. La particolarità di questa soluzione risiede nel fatto che i mattoni sono composti da due strati di vetro che creano un’intercapedine sottovuoto, la quale permette alla porzione di parete/finestra in vetrocemento di assicurare alla stanza un elevato isolamento termico e acustico. Il vetrocemento è disponibile in una molteplicità di colori e tonalità e puoi scegliere tra texture, formati e finiture differenti.

Altre idee bagno cieco: le alternative al vetrocemento

Il bagno cieco in vetrocemento non ti convince? È doveroso ammettere che i mattoni di vetro incastonati nel cemento di una parete esterna donano un aspetto estetico molto particolare alla stanza ed è possibile che una simile soluzione non soddisfi il tuo gusto personale. Negli anni, si è diffusa la tendenza di ricercare alternative al vetrocemento: alcune ne replicano le caratteristiche funzionali ma non l’estetica, altre si propongono come soluzioni del tutto differenti.

Il vetro pieno

Simile al vetrocemento è il vetro pieno. Quando si parla di vetro pieno, si fa riferimento a mattoni che hanno la forma di laterizio e che sono realizzati interamente in vetro. A differenza dei mattoni di vetrocemento che possiedono un’intercapedine interna vuota, i mattoni di vetro pieno sono veri e propri blocchi di vetro trasparente o leggermente opaco che permettono il perfetto passaggio della luce naturale.

Bagno cieco con finestra interna

L’apertura di una finestra su una parete interna ti sembra una soluzione piuttosto insolita? In realtà, se il muro comunica con una stanza molto luminosa dotata di finestra, parte della luce riuscirà a penetrare con successo all’interno del tuo bagno cieco. In questo caso, il consiglio è optare per il vetromattone o per una lastra fissa in vetro.
Propendere per la posa di una lastra in vetro come alternativa al vetrocemento è una scelta economica, pratica e funzionale. Se decidi di progettare un bagno cieco con finestra interna, il mio consiglio è prestare molta attenzione alla quantità di luce presente all’interno della stanza sulla quale affaccia il muro nel quale stai pensando di realizzare l’apertura. Se la luce è scarsa, ti suggerisco di optare per una lastra fissa in vetro trasparente. Se, invece, la luce naturale che proviene dall’esterno garantisce all’ambiente un’intensità luminosa elevata, puoi optare anche per la posa di una lastra in vetro satinato. In ogni caso, per assicurare la giusta privacy al bagno è preferibile inserire la lastra in vetro nella parte alta della parete.

Porta in vetro

Un altro modo per aumentare la luminosità all’interno del tuo bagno cieco è aggiungere una porta realizzata completamente o parzialmente in vetro. Le porte in vetro, infatti, permettono di rendere l’ambiente più luminoso, consentendo alla luce di filtrare in uno spazio che non dispone di finestre. Le alternative tra cui puoi scegliere sono numerose e si distinguono per tipologia di porta e caratteristiche del vetro.
In merito alla tipologia di porta, puoi optare per una porta in vetro a battente o per una porta in vetro scorrevole, per una porta realizzata interamente in vetro, senza cornice, o per una porta in cui la lastra di vetro è inserita all’interno di una cornice in legno, laminata o laccata. La scelta dipende dal tuo gusto personale e dalle tue esigenze, oltre che dallo spazio che hai a disposizione. Se la metratura del bagno è ridotta e anche pochi centimetri per te sono preziosi, ti consiglio di optare per una porta scorrevole!

Per quanto riguarda, invece, le caratteristiche della lastra di vetro, ce n'è per tutti i gusti:

  • vetro opaco: le porte in vetro opaco uniscono il massimo della privacy con una luminosità diffusa e mai invasiva;
  • vetro sabbiato: le porte in vetro sabbiato hanno più stile e garantiscono una privacy totale;
  • vetro oscurato: le porte in vetro oscurato sono eleganti e fungono da vero e proprio complemento d’arredo;
  • vetro decorato: le porte in vetro decorato sono perfette per dare personalità e carattere al tuo bagno cieco.

Tutte queste tipologie di vetro permettono di mantenere la privacy della stanza e consentono alla luce proveniente dal corridoio di illuminare anche il bagno cieco.

Tunnel solare

Se la tua è una mansarda o un appartamento all’ultimo piano oppure la tua abitazione è dotata di una canna fumaria individuale, puoi vedere la “luce del sole” e contare sull’illuminazione naturale, optando per la realizzazione di un tunnel solare. Il tunnel solare è un dispositivo da installare sul tetto che, grazie ad un foro di circa 30 cm, capta la luce e, attraverso una canale, la trasmette fino alla stanza in cui sbocca il condotto. Si tratta di una delle soluzioni bagno cieco più sorprendenti!

Come illuminare un bagno cieco con i colori, le luci artificiali e i complementi d’arredo

Indipendentemente dalla soluzione che sceglierai per consentire alla luce naturale di penetrare all’interno del tuo bagno cieco, ti suggerisco di prestare molta attenzione alla scelta dei colori, delle luci artificiali e dei complementi d’arredo. I colori giocano un ruolo fondamentale perché influenzano la luminosità della stanza, oltre che la percezione dello spazio. Il consiglio è optare per tonalità chiare e tenui in grado di compensare l’assenza della luce naturale: bianco, crema e beige chiaro sono gli alleati perfetti.

La luce artificiale più adatta ad un bagno, come già saprai, è quella fredda. Nella scelta dell’illuminazione per il tuo bagno cieco ti suggerisco di lasciarti guidare dal tuo gusto personale e, soprattutto, dallo stile della stanza. Se, ad esempio, il bagno è in stile contemporaneo o minimal, l’illuminazione led è perfetta perché garantisce un’intensità luminosa che richiama quella della luce naturale. Se, invece, il bagno è in stile moderno, non sottovalutare le plafoniere, disponibili in metallo, alluminio o acciaio. Non mancano, poi, le applique e i faretti, da posizionare nei punti giusti per creare gradevoli giochi di luci e ombre.
Tra i complementi d’arredo che non possono mancare all’interno di un bagno cieco per renderlo più luminoso in assenza di finestre c’è lo specchio. Ti basterà posizionare uno specchio a parete sopra il lavabo per riflettere la luce, ingannare la vista e creare profondità.

Alternative al vetro cemento per dare luce al bagno cieco-

Le soluzioni per donare luminosità ad un bagno cieco, come avrai notato, sono numerose e contribuiscono a rendere una stanza priva di finestre e aperture confortevole ed accogliente. La scelta dipende dal risultato finale che desideri ottenere, dalle tue esigenze estetiche e funzionali e dalle caratteristiche dello spazio che hai a disposizione. Se hai già realizzato il tuo progetto o sei in cerca di idee bagno cieco da cui trarre ispirazione, condividi le tue idee e le tue domande con la Community.

Federica_Cornalba
Architetto e paesaggista
Redazione
10/04/22-20:13 (modificato)

Con tutte le scadenze, gli impegni e le mille cose da sbrigare…siamo sempre di corsa, senza mai un attimo per noi stessi. Non è vero? Beh, abbracciando la filosofia dello slow living (letteralmente del “vivere con lentezza”) riusciremo a rallentare il ritmo della quotidianità e a riappropriarci del nostro tempo. Calma, sintonia con la natura e semplicità sono le parole d’ordine per imparare a vivere in modo più sereno: da dove cominciamo? Dai nostri spazi en plein air, ovviamente! Se vi lasciate ispirare, vi darò qualche idea per trasformarli in vere e proprie oasi di benessere per il corpo e per lo spirito.

Ispirazioni per trasformare giardini e terrazzi in oasi di benessere – Leroy Merlin

Il salotto per rilassarsi in tranquillità

Come dicevo, la semplicità è uno degli ingredienti fondamentali per vivere con lentezza. In giardino, basterà appoggiare - direttamente sull’erba - un salottino in resina intrecciata con avvolgenti cuscini e un grande ombrellone: non servirà altro per creare l’area relax perfetta dove passare del tempo in tranquillità durante i caldi pomeriggi estivi.

Idee per realizzare il salottino dove rilassarsi in tranquillità – Leroy Merlin

L’area pranzo dove gustare cibi sani e gustosi

Nella filosofia dello slow living, sedersi a tavola con le persone più care e gustare del buon cibo sono azioni importantissime. Cosa serve? Solo un grande tavolo in legno dalle linee pulite, delle comode sedute in resina (leggerissime e impilabili) e tanta voglia di stare insieme. Se abbiamo un orto o un giardino delle aromatiche, l’idea in più sarebbe creare l’area pranzo proprio lì e utilizzare, per le nostre ricette, i prodotti che la natura ci offre…a centimetro zero!

Come creare l’area pranzo in sintonia con lo slow living - Leroy Merlin

L’angolo relax per allontanare i pensieri

Per dedicare del tempo a noi stessi, non c’è niente di meglio che un angolino riservato, magari nella zona più appartata del giardino. Lì, al riparo dai rumori, potremo farci cullare da un dondolo in legno con telo ombreggiante e dedicarci a quello che ci fa stare meglio: leggere un libro, ascoltare la nostra musica preferita o semplicemente lasciarci abbracciare dalla natura…i benefici che ne ricaveremo saranno una fonte inesauribile di positività.

Idee per creare l’angolo relax dove allontanare i pensieri – Leroy Merlin

Il terrazzo per le pause rigeneranti

Chi vive in città e non ha un giardino, può ugualmente allestire il balcone o il terrazzo seguendo la filosofia dello slow living: una sedia a sdraio in legno con telo intercambiabile o un piccolo coffee set con tavolino e sedie pieghevoli (comodissime quando lo spazio è poco) saranno sufficienti per consentirci un po’ di meritato relax all’aria aperta. Naturalmente non dovranno mancare dei vasi con tante belle piante e…magari una comoda panchina per immaginare di stare “a piedi nudi nel parco”!

Ispirazioni per realizzare il terrazzo dove vivere con lentezza – Leroy Merlin

Lo spazio slow living per i più esigenti

Vivere in sintonia con la natura significa anche condividere gli spazi con i suoi altri abitanti: formiche, ragnetti e coccinelle, per esempio. A molti (me compresa) questo fa piacere, ma alcuni di noi preferiscono un po’ più di “privacy”, quindi il prato come pavimento non è forse l'idea giusta…ma basterà scegliere delle piastrelle in grès – super resistenti e facilissime da tener pulite – per risolvere qualsiasi problema di convivenza!

Ispirazioni per pavimentare le aree slow living del giardino – Leroy Merlin

Lo spazio slow living in stile contemporaneo

Arriviamo anche a chi pensa che slow living e stile contemporaneo non vadano d’accordo: nient’affatto! Se ci piacciono linee e materiali all’avanguardia, possiamo ugualmente ricavare il nostro angolo dedicato alla lentezza con un tavolino rettangolare in legno, un paio di avvolgenti poltroncine di acacia e…un sorprendente side table luminoso dal design essenziale. In realtà non servirebbe altro, ma se vogliamo proprio viziarci, aggiungiamo un secchiello refrigeratore e avremo le nostre bevande preferite sempre a portata di mano!

Ispirazioni per creare l’area slow dal gusto contemporaneo – Leroy Merlin

Sono riuscita a ispirarti? Hai trovato l’idea giusta per trasformare il tuo giardino o terrazzo nell’oasi dedicata allo slow living? Scrivilo qui nei commenti e se hai qualche domanda particolare, sarò ben felice di aiutarti.

ValeriaBonatti
Architetto
Redazione
08/04/22-14:21 (modificato)

Sarà vero che una cucina mini con i giusti colori può sembrare più grande? Ma si può usare il colore o è meglio farla tutta bianca? Se sei alle prese con una piccola cucina da ristrutturare o arredare, sicuramente ti stai ponendo queste domande. Non hai ancora trovato una risposta? Leggi il mio articolo e vedrai che riuscirai a scegliere il colore perfetto!

Colore o tinte neutre per una cucina piccola? – Leroy Merlin

Cucina piccola, bianca o nera?

Come ho già detto per i bagni piccoli, anche per le cucine penso che valga lo stesso discorso. Quando le dimensioni sono ristrette, non conta tanto che pareti e arredi siano chiari o scuri, quanto che l’accostamento dei colori, l’organizzazione dello spazio e l’attenzione ai particolari contribuisca a creare un ambiente gradevole, armonioso e di carattere. Anche una cucina tutta bianca o tutta nera può essere allo stesso modo leggera e affascinante, originale ed elegante, basta arricchirla con dettagli a contrasto, ma che leghino tra loro. Potresti ad esempio inserire elettrodomestici o rivestimenti lucidi per illuminare e rendere davvero particolare una cucina tutta in grigio. Ma si può rompere la monotonia anche accostando tonalità diverse dello stesso colore, come nella foto, in cui il bianco più caldo delle ante e della parete gioca con il tono più freddo del piano di lavoro e del para schizzi in piastrelle lucide posate a spina di pesce. Senza quasi farsi notare, tutto contribuisce a fare di una piccola cucina total white un ambiente arioso, ma accogliente.

Una cucina tutta bianca, ma particolare – Leroy Merlin

Cucina piccola, bianca e nera!

Ma se invece bianco e nero li mettessi insieme? Andresti sul sicuro, perché il black&white è un classico che si presta ad essere reinterpretato, anche per rendere una cucina piccola un piccolo gioiello di stile. La combinazione anzi è perfetta proprio per ambienti dalle dimensioni ridotte: il nero dà all’ambiente un carattere forte, rigoroso e raffinato, mentre il bianco, e soprattutto quello tridimensionale delle piastrelle Arctic, distende e dilata lo spazio. Sei un tipo un po’ meno drastico e meno minimal? Allora direi che, senza alcuna preoccupazione di ‘rimpicciolire’ visivamente la tua cucina, puoi introdurre gradazioni intermedie di grigio per ammorbidire l’estetica, che sia con le superfici uniformi delle ante o con piastrelle decorate, che con il loro ricamo danno profondità allo spazio. Puoi accentuare ancora di più questo effetto accostando alla cucina, magari per caratterizzare la zona pranzo, un rivestimento optical con una nota di colore, come la carta da parati Cubik blu che abbiamo scelto per questo progetto. Ti piace?

Cucina black&white, variazioni sul tema – Leroy Merlin

Toni pastello per una cucina piccola

I colori pastello sono la soluzione perfetta per non appesantire una cucina mignon, senza però rinunciare al colore. Richiamano lo stile nordico, soprattutto se li accosti al legno chiaro, ma in realtà si adattano a qualsiasi tipo di arredamento. Hai diverse possibilità per introdurre una nota colorata nella tua piccola cucina. Circondarla con pareti nella tinta pastello che più ti piace e che ovviamente si integri con il resto della casa, se la cucina è aperta sul soggiorno. Saranno sufficienti alcuni elementi dello stesso colore, tra gli utensili o i componenti, per creare un ambiente armonioso e articolato. Gioca con il rivestimento para schizzi e i volumi dei mobili per evitare una composizione troppo piatta. In alternativa, quella pennellata di colore che metterà in risalto i toni chiari della tua cucina potrà essere una fascia tra i mobili base e i pensili che li abbraccia e delimita, oppure i mobili stessi, che puoi trovare in morbide tonalità nel nostro catalogo.

Proposte di cucine dai colori pastello – Leroy Merlin

Piccola cucina, grande colore

Ho capito, al colore non sai proprio rinunciare! Nessun problema. C’è sempre una soluzione a tutto. Il mio suggerimento in questo caso, trattandosi di cucine di piccole dimensioni, è di limitare il colore a un solo elemento, pensili o basi, e a non più di due tonalità, di cui una anche vivace e l’altra più tenue o neutra. Questo per non appesantire troppo un ambiente già di per sé ristretto. In ogni caso è sempre un’ottima consuetudine richiamare il colore con altri elementi esterni alla cucina, come le sedie, ma anche un tappeto o un quadro appeso; questo farà sì che lo spazio cucina si dilati fino a comprendere i rimandi dello stesso colore: la tua cucina si allargherà magicamente!

Non rinunciare al colore se hai una cucina piccola! – Leroy Merlin

Ora che ti ho suggerito alcune soluzioni, voglio darti alcuni altri riferimenti per fare la tua scelta sul colore e poi rendere perfetta e organizzata la tua piccola cucina. Leggi l’articolo di Elisabetta “Soluzioni per arredare una cucina piccola” e la nostra Guida alla scelta “Come scegliere la cucina”, dove si parla anche del colore.

MaraLocatelli
Redazione
08/04/22-09:39 (modificato)

Oggi parliamo di come arredare una casa piccola. Perché anche se non vivi in un appartamento grande come una reggia, puoi comunque personalizzare la tua casa con stile. Adesso che ci sono così tante soluzioni per case piccole che permettono di ottimizzare lo spazio con eleganza, si possono ottenere belle soddisfazioni. Serve un po’ di impegno nella progettazione dello spazio e un occhio attento nel capire che cosa funziona e che cosa no.
Perché, se le regole di base sono le stesse adottate per le case grandi, le opzioni per decidere come arredare le case piccole e sfruttare al meglio lo spazio sono differenti.
Ma arredare un monolocale o un’abitazione piccolina non è un’impresa impossibile e nemmeno una sfida per pochi esperti. Qui trovi qualche consiglio e tante idee per case piccole, confortevoli e accoglienti. Se vuoi dare un tocco personale al tuo nuovo monolocale, sappi che ci sono tanti trucchi salvaspazio per la casa da arredare con stile moderno e funzionale.


Soluzioni colorate, moderne e confortevoli per case piccole- Idea Leroy Merlin

Idee brillanti per case piccole

Quando si valutano le possibilità su come arredare le case piccole, le soluzioni migliori nascono dalla considerazione sulla luce. Un monolocale o la stanza piccola appaiono subito più invitanti e ariosi con la giusta illuminazione. Quindi, oltre a fare filtrare la luce dalle finestre incorniciate solo da tende leggere, ti consiglio di aumentare i punti luce per creare un’atmosfera più accogliente.

Se non hai lo spazio per posizionare scenografiche lampade da terra, scegli quelle che non ingombrano il pavimento: le applique ai muri, i lampadari a sospensione a caduta multipla e i faretti su cavo o su binario sono le luci migliori per una piccola casa molto luminosa.

Anche il colore di pareti e arredi gioca un ruolo fondamentale. Dai colori nascono le migliori idee per arredare le case piccole. Il trucco è puntare sul bianco o sui colori chiari e luminosi perché riflettono la luce, aumentano la percezione dello spazio e si accompagnano allo stile nordico. Perché questo è un vantaggio? Perché se cerchi un’idea per arredare una casa piccola, moderna e ben organizzata, lo stile minimal ma curato che caratterizza l’interior decor nordico è l’ideale. Questo non significa che devi rinunciare al colore. Puoi creare una parete di accento in soggiorno con una tinta satura che regala maggiore profondità, usare una bella carta da parati colorata, vestire il divano e il letto con cuscini multicolor e decorare le pareti con cornici coloratissime. Finché garantisci un certo equilibrio, è sempre una buona idea vivacizzare la piccola casa con il colore e la fantasia.

Come arredare una casa piccola con i trucchi degli interior designer- Idea Leroy Merlin

Come arredare una casa piccola: i trucchi salvaspazio

I mobili che svolgono una doppia funzione fanno risparmiare spazio e denaro. Grazie alla sempre maggiore diffusione delle tipologie abitative monolocale e/o case piccole, non mancano gli arredi che si prestano al multiuso o si piegano per liberare il pavimento da ingombri quando non servono.

Tra i trucchi salvaspazio per la casa ci sono le scrivanie che si richiudono a parete, i tavoli da pranzo allungabili i pouf e i letti con un fondo contenitore. Questi sono gli alleati migliori per arredare un appartamento piccolo. Se lo spazio è quello di un monolocale non c’è niente di meglio di un divano letto contenitore.

Per non sentirsi oppressi nello spazio ridotto ci sono soluzioni per case piccole che risolvono il problema in maniera semplice ma efficace. Gli specchi e le vetrate ampie sono elementi preziosi. Servono a amplificare visivamente lo spazio e moltiplicano la luminosità della luce naturale e artificiale. Quindi, ricorda che mettere un grande specchio in camera da letto è indispensabile. Ma ti consiglio di trovare del posto anche in soggiorno o all’ingresso. Puoi scegliere uno specchio grande oppure creare una parete con una composizione di specchi piccoli, un po’ come un’originale gallery wall.

Come arredare una casa piccola, tra giochi di specchi e trucchi salvaspazio - Idea Leroy Merlin

Soluzioni per case piccole: unire o dividere?

L’open space è un’ottima idea per le case piccole perché non si spreca spazio per pareti e porte. L'importante è arredare l’ambiente in maniera tale da creare un’armonia di colori, con scelte funzionali per entrambe le zone. L’isola al centro dei due ambienti è una delle migliori soluzioni per case piccole. Una piccola isola della cucina diventa l’elemento condiviso che separa i due ambienti della stessa stanza: zona lavoro della piccola cucina componibile e tavolo pranzo del soggiorno.

Se, invece, devi dividere lo spazio senza farlo sembrare troppo stretto, gli elementi sepratori sono trucchi salvaspazio per una casa piccola da arredare in stile moderno. Montare porte scorrevoli in vetro o librerie bifacciali con scaffali a giorno è un’idea furba per dividere gli ambienti ottimizzando lo spazio. Con la loro presenza leggera, le porte vetrate permettono alla luce di fluire: questo è un dettaglio fondamentale affinchè la casa piccola risulti ariosa e luminosa.

Open space o porta vetrata? Idee d'arredo per case piccole- Leroy Merlin

Hai trovato qualche spunto utile da adottare anche tu per arredare la tua nuova casa piccola con soluzioni confortevoli? Prima di metterti al lavoro, ti consiglio di dare un’occhiata anche al nostro progetto con tante idee interessanti per arredare un monolocale.

Elisa_Pivetti
Home Stylist
Redazione
08/04/22-08:50 (modificato)

Finalmente l’inverno è finito ed è giunta l’ora di vestire la nostra casa con i colori della primavera! Sei in cerca di idee per arredare casa questa primavera? Scopri sulla Community Leroy Merlin colori e tendenze di quest'anno per rendere personali i tuoi spazi.
Colori della Primavera – Leroy Merlin

Spazio ai colori

Dopo un inverno difficile questa Primavera porta con sé tanta voglia di libertà… Abbiamo bisogno di circondarci di un ambiente positivo che ci aiuti ad affrontare al meglio le nostre giornate! Spazio ai colori, tonalità accese e decise che riempiranno gli ambienti della nostra casa in maniera positiva ed energica!
Scegli una tonalità vivace come il turchese per il tuo ingresso/soggiorno ed abbina su parete una carta da parati floreale sui toni del giallo e azzurro, come la Carta da Parati Gioia Opulence, scegli qualche arredo colorato come un bel divano giallo a contrasto con il colore delle pareti: vedrai che il risultato sarà allegro e gioioso!
Colori alle pareti – Leroy Merlin

Colore nei tessuti

Vediamo qualche trend primavera per la tua casa! Se hai voglia di rinnovare la tua casa senza interventi troppo invasivi e facilmente modificabili, puoi rinnovare i tessili della tua casa! Puoi intervenire sulle tende, sui cuscini oppure sui tappeti scegliendo dei tessuti dalle tonalità intense che saranno perfetti accostati a tonalità neutre. Per il tuo soggiorno scegli la gamma del rosso: immagino un bel divano colorato posizionato su una parete chiara con quadri e foto in bianco e nero e cuscini e tendaggi floreali, come la tenda Coquelicot blanc. In questo modo l’ambiente sarà rinnovato in maniera semplice ed efficace. In un secondo momento potrai facilmente cambiare i tendaggi per cambiare volto al tuo soggiorno!
Tessuti floreali – Leroy Merlin

La cucina rosa

È il momento di osare, anche nella scelta dell’arredo! Qualche idea per la tua casa a primavera? Mi piace molto l’idea di abbinare un colore che possiamo definire “romantico” ad un colore intenso che richiama la freschezza della vegetazione: il rosa e il verde. Scegli una cucina moderna dalle geometrie pulite con ante rosa, come l’anta per scocca cucina Delinia terra, ed abbina un rivestimento decorativo scelto nella gamma dei verdi, come il verde bosco o il verde oliva… Il risultato sarà moderno e la tua cucina sarà ricca di personalità!
Cucina rosa – Leroy Merlin

Il verde

La parola d’ordine di questa Primavera è: osare con colori intensi e vibranti! Perfetti il verde menta o il verde oliva che puoi usare come tinteggio tinta unita per valorizzare le pareti oppure come tonalità di base per la scelta della carta da parati. Ma non dimentichiamo che la Primavera è anche la stagione del risveglio delle piante dopo il lungo inverno: piante e fiori freschi contribuiranno a vivacizzare gli ambienti della nostra casa. Un bel mazzo di fiori raccolti sul tavolo della cucina, qualche vaso dal design particolare con piante da interno di varie dimensioni in funzione della dimensione dell’ambiente: portiamo la Primavera anche in casa e sarà un piacere vivere lo spazio domestico!
Verde e primavera – Leroy Merlin

Dopo aver visto come arredare casa questa Primavera, non dimentichiamo di rendere piacevoli anche gli spazi esterni che andremo a vivere: dai un’occhiata ai 5 stili per arredare la tua veranda e mettiti al lavoro. Non dimenticare di pubblicare le foto del risultato!

AnnaZorloni
Garden Expert
Redazione
07/04/22-19:06 (modificato)

Se sei una maniaca del pulito e non ti piace avere terra in casa, sappi che puoi coltivare piante verdi e rigogliose anche senza la terra, utilizzando la tecnica dell’idrocoltura, o coltivazione idroponica. Questa pratica ti permette di coltivare piante di qualsiasi tipo e dimensioni senza la necessità di utilizzare la terra, ma solo acqua, concime e un substrato inerte. Se non conosci l’idrocoltura e vuoi provare a coltivare qualche pianta in casa tua in questo modo, leggi come si fa in queste righe… vedrai che non è così difficile!
Con l’idrocoltura puoi coltivare, senza terra, piante di tantissimi tipi, anche in casa tua – foto Leroy Merlin
Con l’idrocoltura puoi coltivare, senza terra, piante di tantissimi tipi, anche in casa tua – foto Leroy Merlin

Quali contenitori utilizzare per l’idrocoltura?

Per coltivare una pianta in idrocoltura, potrai scegliere diversi tipi di vaso, di forma e dimensioni diverse, in base ai tuoi gusti e al tipo di pianta che dovrà contenere. Potrai scegliere vasi di materiale diverso: vasi in plastica, vasi in ceramica, vasi in vetro … l’importante è che sia impermeabile e senza buchi. La caratteristica essenziale del vaso che utilizzerai per coltivare una pianta in idrocoltura è che non abbia, sul fondo, alcun foro di drenaggio: ovviamente, per contenere acqua, il vaso dovrà essere integro e privo di fori. Solitamente si utilizzano vasi dotati di un indicatore del livello di acqua, ovvero di un misuratore, dotato di galleggiante, che indichi quanta acqua è presente all’interno del vaso, permettendoci di intervenire di conseguenza, aggiungendone. Per le tue piantine verdi più piccole, prova il portavaso Cube Color in plastica di colore bianco, alto 16cm e del diametro di 14cm. L’indicatore del livello dell’acqua non è indispensabile nei vasi trasparenti (di vetro solitamente), ma lo è nei vasi colorati o comunque non trasparenti, che non permettono di vedere quanta acqua contengano al loro interno. Sono perfetti i vasi dotati di un ulteriore contenitore interno, solitamente un cestello (come quelli della ricotta, giusto per intenderci) o vaso forato, che contenga la pianta permettendo alle radici di fuoriuscire a pescare l’acqua. Il cestello interno serve per poter estrarre la pianta nel momento in cui si voglia eseguire un po’ di pulizia, soprattutto del vaso più esterno.
Utilizza i comodi vasi dotati di indicatore galleggiante del livello dell’acqua – foto Leroy Merlin
Utilizza i comodi vasi dotati di indicatore galleggiante del livello dell’acqua – foto Leroy Merlin

Cosa serve per coltivare una pianta in idrocoltura?

Come detto, la coltivazione in idroponica non richiede l’utilizzo di terriccio, ma viene eseguita utilizzando solo questi 3 elementi fondamentali:

  1. L’acqua: è l’elemento indispensabile per le piante. Puoi tranquillamente utilizzare l’acqua del rubinetto di casa tua se è poco calcarea; mi raccomando, né troppo calda, né fredda, ma a temperatura ambiente.
  2. Un substrato inerte: è necessario per sostenere la pianta avvolgendone l’apparato radicale, inoltre ha una funzione importante per la sua ossigenazione. Potrai utilizzare diversi tipi di materiale inerte: argilla espansa, perlite, lapillo vulcanico, pon e seramis; ma anche materiale di origine organica come lo sfagno o il bark (frammenti grossolani di corteccia di conifere). In ogni caso si tratta di materiale pulito e poroso, tendenzialmente leggero.
  3. Il concime: la mancanza di terreno rende più che mai indispensabile fornire dall’esterno gli elementi nutritivi necessari alla pianta per vivere. Ecco perché è fondamentale concimare le piante coltivate in idroponica. Utilizza un prodotto specifico per piante coltivate in idrocoltura; potrai trovarlo sia in formato liquido che in formato granulare da diluire o sciogliere nell’acqua seguendo sempre le dosi e le tempistiche indicate in etichetta.
    L’argilla espansa, porosa, leggera e pulita, è il materiale inerte maggiormente utilizzato in idrocoltura – foto Leroy Merlin
    L’argilla espansa, porosa, leggera e pulita, è il materiale inerte maggiormente utilizzato in idrocoltura – foto Leroy Merlin

Come si coltiva una pianta in idrocoltura?

Ti consiglio di iniziare con una pianta di piccole dimensioni e giovane, più facile ad adattarsi a questa nuova condizione di coltura. Estraila dal vasetto e ripulisci il suo apparato radicale da tutta la terra: non deve rimanere alcuna traccia di terriccio! Quindi, scelto il vaso più adatto, sistema uno strato di pochi cm di materiale inerte sul suo fondo: servirà come appoggio della pianta. Una volta che avrai adagiato l’apparato radicale della piantina dentro al vaso, colma lo spazio con ulteriore materiale inerte, ricoprendone tutto l’apparato radicale e fermandoti a livello del colletto. Infine riempi con acqua. Aggiungi il concime. Ancora meglio iniziare con talee di piantine fatte radicare in acqua: le piantine ottenute non hanno mai avuto contatto con la terra e saranno ancora più abituate a viverne senza.
Ora puoi sistemare la tua piantina nella posizione più adatta della tua casa, possibilmente luminosa.
Tramite l’indicatore del livello di acqua, potrai controllare il consumo di acqua e aggiungerne all’occorrenza. Un consiglio: lascia la tua piantina con poca acqua per un paio di giorni ogni tanto, servirà ad ossigenare periodicamente il suo apparato radicale.
Per iniziare, utilizza talee radicate in acqua che si adatteranno facilmente a questo tipo di coltivazione – foto Leroy Merlin
Per iniziare, utilizza talee radicate in acqua che si adatteranno facilmente a questo tipo di coltivazione – foto Leroy Merlin

Quali piante si possono coltivare in idrocoltura?

Praticamente tutte! Ti consiglio di iniziare con quelle più facili, come il Pothos o Scindapsus, il Philodendron, la Pilea, la Zamioculcas, la Sansevieria, il Papiro. Puoi provare anche con piante grasse o succulente, come l’Haworthia. Scegli piante radicate in acqua: ne trovi di diverse specie nel reparto giardinaggio. Vedrai che è più semplice di quello che credi.
Anche le piante grasse possono essere coltivate in idrocoltura - foto Leroy Merlin
Anche le piante grasse possono essere coltivate in idrocoltura - foto Leroy Merlin

Se hai bisogno di qualche consiglio, chiedimelo nei commenti qui sotto