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AnnaZorloni
Garden Expert
Redazione
07/03/2021-05:30

Conosci il “Bokashi”? E’ un miscuglio organico fermentato, una sorta di compost prodotto in casa seguendo un’antica tecnica che proviene dal Giappone. E’ un fertilizzante del tutto naturale, con funzione anche di ammendante, che possiamo autoprodurre con facilità e utilizzare nell’orto, nel frutteto o in giardino, ottenendo effetti benefici a basso costo.

Vediamo insieme come funziona e come si realizza un Bokashi fai-da-te.

Il Bokashi è un concime del tutto naturale, simile al compost... producilo nel tuo orto con poca fatica e tanti benefici - foto Leroy MerlinIl Bokashi è un concime del tutto naturale, simile al compost... producilo nel tuo orto con poca fatica e tanti benefici - foto Leroy Merlin

Cos’è e come funziona il Bokashi

Il Bokashi è un prodotto naturale, ottenuto dalla fermentazione di sostanze organiche e ricco di microrganismi utili per il terreno; oltre ad avere la funzione fertilizzante, ha anche la funzione di ammendante. L’utilizzo del Bokashi aiuta a risolvere il problema di avere un terreno indurito e impoverito dall’utilizzo: il suolo risulterà essere più fertile e più morbido e accogliente per le radici delle piante che vi coltivi. Puoi produrlo in casa utilizzando ingredienti semplici, a basso costo, e con poca fatica.

L'aspetto del Bokashi è simile al compost; scuro e soffice - foto PixabayL'aspetto del Bokashi è simile al compost; scuro e soffice - foto Pixabay

Come si fa un Bokashi fai-da-te

Dedica un angolo del tuo orto, o del giardino, alla produzione del Bokashi: deve essere un angolo all’ombra e al riparo da animali o altro. In giapponese, “Bokashi” vuol dire “miscuglio organico”. Puoi autoprodurlo miscelando diversi elementi, tutti di origine naturale:

- terriccio del giardino (100kg),

- letame o stallatico (45kg),

- paglia (10kg),

- crusca (4kg),

- cenere (5kg),

- zucchero (1kg),

- lievito di birra (1kg),

- acqua.

Come prima cosa, sciogli entro un secchio, lo zucchero in acqua appena tiepida (non troppo calda), quindi il lievito di birra. Quindi sovrapponi diversi strati (di circa una spanna) composti come segue: paglia, terra, letame e crusca, umidificandoli con la soluzione di acqua, zucchero e lievito preparata nel secchio. Ripeti gli stessi strati in successione finchè non termini il materiale.

Alla fine, con una forca o pala, rigira due o tre volte il cumulo, così da rimescolarlo e omogeneizzarlo bene.

Ricoprilo con un telo di plastica per mantenere la giusta umidità. Lo stato di umidità del cumulo è molto importante per creare l’ambiente perfetto per lo sviluppo dei microrganismi utili. Questi si sviluppano i primi giorni e lo potrai capire anche dalla temperatura che raggiunge il cumulo, vicina ai 60°C, segno che è in atto la fermentazione dei suoi componenti. Il compost deve essere ben umido, ma non zuppo di acqua. La prima settimana è importante rivoltare un paio di volte al giorno il cumulo. Quindi una sola volta al giorno, fino alle due settimane, quando il compost sarà pronto per l’utilizzo: il suo aspetto sarà quello di un terriccio fine, di colore scuro e privo di odore di marcio.

Altrimenti potrai acquistare il kit per Bokashi comprendente un contenitore ermetico (è come la cassetta del compostaggio) e lo starter necessario per la sua attivazione e per iniziare a produrre il terriccio fertile e ricco di microrganismi. A proposito, se vuoi sapere qualcosa di più sul compostaggio, leggi "Compost, come si fa?".

Copri il cumulo con un telo plastico per mantenerlo al giusto livello di umidità - foto Leroy MerlinCopri il cumulo con un telo plastico per mantenerlo al giusto livello di umidità - foto Leroy Merlin

Come si usa il Bokashi in giardino e nell’orto

Una volta preparato e pronto, potrai utilizzare il tuo Bokashi come un fertilizzante organico da distribuire alla base delle piante del giardino e dell’orto, in maniera da nutrirle in maniera naturale. Inoltre otterrai anche un miglioramento della struttura del suolo, perché il Bokashi serve anche come ammendante, migliora la porosità e facilita l’assorbimento di acqua ed elementi nutritivi da parte delle radici. Un vero e proprio prodotto naturale e benefico, a costo irrisorio. Ti consiglio di utilizzarlo appena lo prepari, senza attendere troppo, per poter sfruttare al meglio la sua qualità e la sua efficacia.

Distribuiscilo preferibilmente nelle ore più fresche della giornata, alla sera: nell’orto ne basta un pugnino per pianta, da incorporare al terreno al momento del trapianto o distribuire in superficie miscelandolo alla terra. In giardino, per nutrire le piante, aumenta un po’ le dosi, incorporando alla terra in superficie circa 3-4 pugni di Bokashi per pianta.

Rivolta con una forca il cumulo per facilitare la formazione del tuo Bokashi - foto Leroy MerlinRivolta con una forca il cumulo per facilitare la formazione del tuo Bokashi - foto Leroy Merlin

Le tue piante mostreranno in breve tempo gli effetti benefici di questo prodotto, rinvigorendosi e producendo in abbondanza.

Hai già provato a fare il Bokashi per il tuo orto? Raccontami la tua esperienza nei commenti qui sotto.

AnnaZorloni
Garden Expert
Redazione
07/02/2021-05:30 (modificato)

Se vivi in una casa in cui non c'è molta luce, ma vuoi arredarla con qualche pianta da interno, non devi rinunciare. Esistono specie di piante da appartamento che si accontentano di poca luce e possono essere coltivate in angoli della casa poco luminosi che vuoi ravvivare con la presenza di una pianta. Non ti scoraggiare, se scegli la specie giusta otterrai degli ottimi risultati. Di seguito ti consiglio qualche varietà di pianta da interno che sopravvive con poca luce.

Piante da interno che vivono bene anche in case poco luminose - Leroy Merlin

Zamia

Zamioculcas zamiifolia (specie appartenente alla famiglia delle Araceae), anche detta più semplicemente“Zamia”, si caratterizza per la semplicità delle sue forme e la lucentezza delle sue foglie ovali, portate su fusti carnosi ed eretti. E’ una pianta poco ingombrante: le sue dimensioni sono piuttosto contenute, entro il metro di altezza, perfetta per chi ha problemi di spazio in casa. La Zamia è una specie molto adattabile, facilissima da curare, e ha davvero pochissime esigenze: poca acqua (attenzione a non esagerare con l’acqua che provoca allo sviluppo di marciumi radicali) e poca luce. Lo sapevi che questa pianta viene chiamata anche “Gemma di Zanzibar”?

Se la cura delle piante non è il tuo forte, scegli una Zamioculcas -Leroy Merlin

Aspidistra

Le ampie foglie lanceolate dell’Aspidistra elatior (specie appartenente alla famiglia delle Liliaceae), scure e cuoiose, vengono molto apprezzate e utilizzate spesso anche dai fioristi per creare composizioni di fiori molto decorative. La pianta forma un cespuglio fitto di foglie, non più alto di 60-70cm. Gradisce più l’ombra che il sole: è quindi una pianta ideale per zone poco luminose, dove esprime il massimo della sua bellezza e del suo rigoglio vegetativo. L’Aspidistra viene anche chiamata “pianta di piombo”, lo sapevi? Proprio per il colore scuro delle sue foglie.


Vive benissimo in angoli bui di casa e del giardino, l'Aspidistra - foto Leroy Merlin

Sanseveria

La “pianta serpente”, o “lingua di suocera”, è tornata di gran moda, forse grazie alla sua facilità di coltivazione ma anche per la linearità ed essenzialità delle sue forme. Le foglie robuste ed erette di Sansevieria trifasciata (specie appartenente alla famiglia delle Liliaceae), simili alle lunghe lame di una spada, hanno variegature di colori in diverse tonalità di verde, alle volte marginate di giallo-crema. La specie Cylindrica ha foglie più cicciotte e succulente. Anche in questo casi si tratta di una pianta poco ingombrante e poco pretenziosa, che si accontenta di pochissima acqua e poca luce… perfetta per abbellire l’appartamento.

La Sanseveria depura l'aria è facilissima da coltivare in casa - foto Leroy Merlin

Aralia

Se vuoi riempire spazi più ampi, invece, sempre in una posizione poco luminosa della tua casa, scegli un’Aralia japonica, o Fatsia japonica (specie appartenente alla famiglia delle Araliaceae). E’ una pianta che regala grandi soddisfazioni anche coltivata in vaso, entro le mura di casa, grazie al suo generoso fogliame palmato, verde lucente e ampio. Permetti a questa pianta di crescere liberamente, allargando la sua chioma senza costrizioni, rimarrai stupita dalla sua generosità. La sua presenza migliorerà sicuramente l’aspetto della tua casa, creando una piccola oasi verde e regalando una boccata di benessere.

Rigogliosa anche con poca luce, l'Aralia ti darà tante soddisfazioni

Clorofito o Nastrina

Chlorophytum comosum (specie appartenente alla famiglia delle Liliaceae) è una delle piante verdi a portamento ricadente che potrai coltivare facilmente in casa, anche in una posizione dove la luce è scarsa. E’ perfetta per abbellire angoli vuoti: sopra il frigorifero o su una mensola, da cui farà ricadere i suoi steli con nuovi germogli. Si presenta come un ciuffo di foglie nastriformi (per questo viene anche chiamata “Nastrina”) di colore verde chiaro, in alcune varietà (‘Variegatum’ e ‘Vittatum’ ad esempio) marginate di color bianco-crema.


Puoi appendere un Chlorophytum anche in una stanza poco luminosa - Leroy Merlin

Pothos

E’, forse, la più diffusa e conosciuta pianta verde da interno a portamento ricadente. Il Pothos, o più correttamente Scindapsus aureus (specie appartenente alla famiglia delle Araceae) piace molto per le sue foglie cuoriformi, di colore verde lucido alle volte variegate di giallo crema, portate da steli lunghi e flessuosi che potrai far ricadere verso il basso, sistemando la ciotola in cui la coltivi in una posizione alta della tua casa (su una mensola o in cima ad un mobile ad esempio), anche se poco luminosa. Questa pianta, infatti, è una tra le più facili da coltivare e tra quelle che chiede meno attenzioni. Potrai scegliere anche la variante argentata, _Scindapsus pictus ‘_Argyraeus’: le sue foglie presentano delle belle maculature color argento che la rendono ancora più decorativa.

Il Pothos argentato vive in casa anche in angoli poco luminosi- PlantingMan

Quali cure per piante da interno che vivono con poca luce?

Che non sia necessario fornire loro molta luce lo si è capito… ma di quali altre cure necessitano queste piante? Sono tutte specie molto adattabili e davvero poco esigenti che potrai tranquillamente coltivare in casa anche se non sei dotata del cosiddetto “pollice verde”. Ti consiglio, una volta trovata la posizione più gradita dalla tua pianta d'appartamento, di evitare di spostarla, ma di lasciarla tranquilla nella sua posizione, poiché sono esseri molto “abitudinari”. Un unico accorgimento: ruota di tanto il vaso, di 180°, in questo modo la tua pianta crescerà più dritta, senza stortarsi solo da una parte andando alla ricerca della poca luce della tua casa. Per questo è utile tenere il vaso su un supporto dotato di rotelle, in modo da poterlo spostare facendo poca fatica.

Bagna le tue piante con moderazione! Questa è una regola fondamentale, che spesso non rispettiamo per paura di farle morire di sete, rischiando sempre di annegarle nell’acqua esagerando con le innaffiature. Ricordati che troppa acqua è ancora più dannosa di poca acqua, poiché provoca lo sviluppo di marciumi a livello radicale. Bagna solo quando ti accorgi che il terriccio si è asciugato. Utilizza sempre i sottovasi per raccogliere eventuale acqua in eccesso, e svuotali evitando ristagni: scegli sottovasi decorativi, anche in plastica sono molto belli. Per far risaltare ancora di più la bellezza delle tue piante, ricordati di concimarle. Utilizza un fertilizzante specifico per piante verdi da appartamento. Ne potrai trovare di tanti tipi: concimi in granuli, concimi liquidi da diluire nell’innaffiatoio, liquidi pronti all’uso da fornire in gocce e fertilizzanti in bastoncini, facilissimi da utilizzare. Segui sempre le dosi e modalità d’utilizzo indicate sull’etichetta del prodotto.

Coltiva una pianta nella tua casa, anche in mancanza di luce- Pixabay

Dunque, anche se la tua casa non è molto luminosa, non ti privare del piacere di avere piante verdi e rigogliose per abbellirla!

Federica_Cornalba
Architetto e paesaggista
Redazione
07/01/2021-15:58 (modificato)

State sognando una rilassante vacanza ai Tropici, ma all’orizzonte ci sono solo tanti impegni e un budget limitato? Niente paura, bastano un terrazzo e un po’ di creatività per trasformare la vita metropolitana in una super vacanza all’insegna del sole, delle coccole e del relax. Prendendo spunto dai paradisi tropicali più ambiti, vi darò qualche idea per creare la vostra lussureggiante oasi urbana…Voi dovete solo lasciarvi ispirare.

Ispirazioni per creare un terrazzo in stile tropicale – Leroy Merlin

Il terrazzo tropicale a tutta vegetazione

Alle isole Gili, in Indonesia, una leggenda narra di un anello magico che circonda l’arcipelago impedendo alle persone di andarsene: sarà così anche per il nostro piccolo terrazzo una volta che l’avremo trasformato nel paradiso tropicale che sogniamo da sempre! Dopo aver scelto una pavimentazione in piastrelle di legno a incastro e aver appoggiato un tappeto in erba sintetica, esageriamo con la vegetazione e ricordiamoci di rivestire tutte le pareti libere con pannelli di siepe artificiale tropicale: sarà come fare un tuffo nella rigogliosa giungla indonesiana!

Ispirazione per trasformare il terrazzo in una lussureggiante foresta tropicale – Leroy Merlin

Il terrazzo tropical-chic

Per chi è più in sintonia con il fascino raffinato delle isole Seychelles, trasformare il terrazzo nell’esclusivo dehors di un cottage sulla spiaggia è più facile di quanto si possa immaginare! Realizziamo l’area relax con un divanetto in teak (se lo spazio ce lo permette possiamo anche aggiungere comodissime poltrone) e circondiamola con tanti vasi bianchi in cui metteremo a dimora esuberanti piante tropicali. Per respirare aria di vacanza, vi assicuro che non ci sarà bisogno di altro!

Teak, morbidissimi cuscini bianchi e piante tropicali per realizzare l’angolo relax che sa di vacanza – Leroy Merlin e bali-interiors

Il terrazzo caraibico

Se amiamo le atmosfere caraibiche e vogliamo che anche il nostro terrazzo in stile tropicale sprizzi allegria da tutti i pori, allora dobbiamo puntare sul colore. Utilizziamo dei pannelli in doghe di legno e delle capienti fioriere (che possiamo anche colorare) per realizzare delle quinte di esuberante bouganville, poi diffondiamo ovunque le intense sfumature della sua fioritura. Tanti cuscini rosa o con stampe vivaci, insieme alla fantasia tropicale del grande tappeto, daranno al salottino in legno quell’aria caraibica che ci farà sentire in vacanza per tutta l’estate.

Fiori e colori sgargianti per dare al terrazzo un’aria spensierata - Leroy Merlin

Le piante tropicali da terrazzo

Ora che sappiamo come dare ai nostri spazi outdoor un mood vacanziero, abbiamo sicuramente bisogno di conoscere quali sono le piante tropicali più adatte per completare l’opera! Io adoro la cycas revoluta - una tra le piante più antiche presenti sulla terra - che cresce lentamente, ma è molto longeva e vigorosa. Mi piacciono moltissimo anche il banano - con le sue grandi foglie carnose - e la monstera cui accosterei delle cactacee per aggiungere un tocco architettonico alla "dotazione green" del nostro terrazzo.

Piante tropicali da terrazzo per completare il mood vacanziero – Leroy Merlin

Sono riuscita a ispirarti? Hai trovato l’idea giusta per arredare il terrazzo in stile tropicale? Scrivilo qui nei commenti e se hai qualche domanda o esigenza particolare, sarò ben felice di aiutarti.

AnnaZorloni
Garden Expert
Redazione
07/01/2021-05:20

Il caldo estivo ci invoglia a fuggire dalla città e rifugiarci al fresco, nella casa in montagna! Un vero toccasana per il corpo e per lo spirito. La montagna è il luogo ideale per staccare la spina e concedersi giornate di riposo assoluto, senza pensieri, rivolgendo lo sguardo solo verso l’immensa bellezza delle montagne. Camminate e relax assoluto sono d’obbligo. A proposito di relax, se hai una casa in montagna e vuoi abbellire il giardino con piante fiorite, scopri quali sono le varietà più adatte a questo ambiente. Una volta sistemato il giardino, non ti resterà che godertelo, sulla sdraio o su un’amaca…

A differenza di altre zone, in montagna si hanno elevati sbalzi termici, anche durante la stagione estiva, tra le ore diurne e quelle notturne. La maggior parte delle piante coltivate non gradisce queste condizioni… Potrai scegliere specie ornamentali da coltivare in vaso, per abbellire i davanzali e le fioriere del giardino, o anche in piena terra.

Vediamo insieme 6 piante fiorite che potrai coltivare per colorare il giardino della tua casa in montagna.

Metti da parte gli scarponi e rilassati coltivando fiori nel tuo giardino in montagna - foto PixabayMetti da parte gli scarponi e rilassati coltivando fiori nel tuo giardino in montagna - foto Pixabay

Geranio

Per le fioriere della tua casa in montagna, non possono mancare i gerani! Zonali, a formare cespugli compatti, oppure parigini, a creare una cascata ricadente di fiori: sceglili del colore che più ti piace, magari rossi, a creare un vivace contrasto con il legno che contraddistingue le classiche baite di montagna. Il geranio ben si adatta anche nelle aree climatiche montane, fiorendo per tutta l’estate, fino a settembre, quando dovrai ritirarlo per ripararlo dal freddo invernale. Coltivalo ben esposto al sole, entro classiche fioriere rettangolari in terracotta, oppure entro vasi scavati in tronchi di legno che puoi creare da te con i giusti attrezzi e un po' di manualità.

Se hai manualità, crea una fioriera scavata in un tronco per i tuoi gerani! - foto PixabaySe hai manualità, crea una fioriera scavata in un tronco per i tuoi gerani! - foto Pixabay

Margherita Dimorphoteca

Anche chiamata Osteospermum, è una margherita facilissima da coltivare, adatta anche al clima di montagna, fino a 2000m di altezza. Forma un folto cespuglio ricco di fiori vistosi che si aprono per tutta l’estate. In inverno potala bassa e proteggila dal freddo fino alla primavera successiva. Sono delle classiche margherite con i petali viola, gialli, porpora, blu, con il disco centrale in colori a contrasto, estremamente vistosi e appariscenti, che si aprono illuminate dal sole, mentre si chiudono nelle giornate nuvolose e alla sera E’ molto resistente e adattabile, per questo ti consiglio di coltivarlo nel giardino della tua casa in montagna, magari in una nicchia ricavata in un muro a creare una bella macchia di colore.

Le coloratissime margherite Dimorphoteca sono adatte anche per il giardino montano - foto dell'autriceLe coloratissime margherite Dimorphoteca sono adatte anche per il giardino montano - foto dell'autrice

Per i gerani e le margherite, utilizza delle fioriere in legno per la tua casa in montagna. Sono belle, naturali e ben si addicono all’ambiente montano. Inoltre sono robuste e trattate in modo da trattenere la terra. Potrai trovarne di diverse dimensioni, adatte al tuo spazio e alle tue esigenze. Le classiche fioriere a cassetta in terracotta sono intramontabili, robuste e durature. Anche in questo caso potrai sceglierne in dimensioni diverse per coltivare le tue piantine fiorite e ritirarle comodamente in una posizione protetta nei mesi più freddi.

Scegli  le giuste fioriere per coltivare i tuoi fiori nella casa in montagna - foto PixabayScegli le giuste fioriere per coltivare i tuoi fiori nella casa in montagna - foto Pixabay

Campanule

Con i loro fiori viola, tubulari o a campana, rallegrano il giardino con poche cure. Le Campanule (famiglia delle Campanulaceae) preferiscono zone semiombreggiate: coltivale in un’aiuola ghiaiosa o pietrosa, comunque in un terreno ben drenato, dove creeranno cuscini fioriti per tutto il periodo estivo, fino a settembre.

Le campanule vivono e fioriscono anche su terreni estremamente poveri e sassosi - foto PixabayLe campanule vivono e fioriscono anche su terreni estremamente poveri e sassosi - foto Pixabay

Genziana

Facile trovarle fiorite lungo i sentieri di montagna: puoi coltivare le genziane (Gentiana alpina, famiglia delle Gentianaceae) anche nel giardino della tua casa di montagna, in un’aiuola sassosa ad esempio, su un terreno ben drenante, dove fiorirà per tutta l’estate. I suoi fiori a trombetta, tipicamente blu o viola, lunghi 4-5cm e privi di peduncolo, sono molto vivaci e creano bellissime macchie di colore.

Tra una pietra e l'altra, crea un cuscino colorato di genziane - foto PixabayTra una pietra e l'altra, crea un cuscino colorato di genziane - foto Pixabay

Stella alpina

Non può mancare in un giardino di montagna! Sono in pochi a conoscerla con il suo vero nome, Leontopodium alpinum, specie appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Il fiore, a tipica forma di stella, è composto da brattee tomentose di colore bianco-grigio, ad avvolgere i solo flosculi centrali color giallo-crema. Fiorisce tra la primavera e l’inizio dell’estate decorando di tante stelle vellutate i folti ciuffi di questa specie, anche conosciuta con il nome Edelweiss.

Le stelle alpine sono immancabili nella casa in montagna - foto PixabayLe stelle alpine sono immancabili nella casa in montagna - foto Pixabay

Per decorare le aiuole in cui coltivi genziane, campanule e stelle alpine, potrai utilizzare elementi in roccia, che renderanno il loro aspetto più bello, in perfetto stile montano.

Le specie descritte sono tutte poco esigenti. Anche durante il periodo estivo, che in montagna non è mai eccessivamente caldo, richiedono poca acqua e si accontentano spesso della sola umidità atmosferica. Ricordati che è importante coltivarle in terreni ben drenanti, poiché soffrono i ristagni idrici.

Raccontami nei commenti qui sotto quali piante fiorite coltivi nel tuo giardino in montagna!

MaraLocatelli
Redazione
06/30/2021-19:39 (modificato)

La cucina è oramai diventata il cuore della casa, è un ambiente dove tutti noi passiamo il tempo volentieri non solo per preparare i pasti ma anche per consumarli in compagnia. Lo dimostra la grande diffusione della cucina aperta sul living, dove soggiorno, sala da pranzo e cucina sono un tutt’uno. Il passo successivo è la cucina in veranda. Se, infatti, hai la possibilità di chiudere con una grande vetrata il patio o la loggia della tua zona giorno, la veranda trasformata in cucina è un’ottima idea.


Come trasformare una cucina in veranda - worldarchitects

Progettare la disposizione della cucina in veranda

La cucina in veranda piace, soprattutto se la vetrata è affacciata su una vista panoramica suggestiva come si può resistere alla tentazione di ribaltare tutto e fare questa ristrutturazione? Innanzitutto, prima di progettare una cucina in veranda devi verificare alcune cose. Devi considerare la presenza di eventuali muri portanti che non puoi modificare, controllare che gli allacciamenti elettrici, gli scarichi e le tubazioni dell’acqua siano a portata. Puoi fare a meno dell'allacciamento del gas se scegli un piano cottura a induzione, ma anche in questo caso l'impianto elettrico va controllato: solo così potrai ottimizzare le funzionalità della tua cucina in veranda chiusa.


Studiare la disposizione delle cucina in veranda chiusa-habitat.presto

I lavori per portare la cucina in veranda chiusa

Prima di acquistare la cucina nella veranda, devi controllare che i collegamenti elettrici, tubi dell’acqua e scarichi siano compatibili con la posizione desiderata degli elettrodomestici. Non sempre è possibile fare correre tutte le tubature sotto il pavimento, soprattutto quando è richiesta una certa pendenza per favorire il corretto scorrimento dell’acqua. Sembrano dettagli, però vanno calcolati con attenzione e in anticipo per risparmiarsi delusioni, perdite di tempo e onerosi lavori accessori. Ma soprattutto sai che la cucina nella veranda ha bisogno di un efficiente impianto di aspirazione? L'aria va regolarmente rinnovata da una ventilazione potente per evitare appannamento e condensa. E questo non esclude assolutamente la presenza della cappa sopra al piano cottura, meglio se molto potente, per non correre il rischio di ungere i vetri della veranda.


Una veranda trasformata in cucina immersa nel verde - Vieveranda

Come disporre i mobili nella cucina in veranda

Per ottimizzare lo spazio a disposizione, tenendo conto che nella cucina con veranda chiusa le vetrate limitano le pareti utilizzabili, disponi la cucina lineare contro una parete, prevedere un’isola centrale dove sistemare anche gli sgabelli per poter mangiare, ed eventualmente aggiungere solo delle basi accostate ai muretti sotto le pareti finestrate. Se le tue vetrate partono direttamente da terra non avrai questo spazio a disposizione. Puoi comunque aumentare lo spazio utilizzato dai mobili accostati alla parete, scegliendo le colonne invece di basi e pensili. Le dimensioni medie per una veranda trasformata in cucina sono di 20m2, sembra tanto spazio, ma se vuoi preservare il fascino della tua nuova stanza ti serviranno. Mai sovraccaricare la cucina in veranda di mobili che tolgono luce e ariosità. Scegli sembre arredi dai colori chiari e luminosi: sono perfette le cucine bianche, belle anche quelle blu come il cielo e quelle verdi come le piante del giardino che circondano la veranda trasformata in cucina.


Il bianco è il colore perfetto per la cucina nella veranda

Adesso hai tutte le informazione per passare alla parte operativa e dedicarti al progetto di spostare la cucina in veranda chiusa. Scrivi pure nei commenti se hai dubbi da risolvere o se ti servono altre informazioni.

MaraLocatelli
Redazione
06/30/2021-17:00 (modificato)

Io adoro la cucina con le mensole a vista ma, diciamolo subito, è una scelta molto impegnativa se si vive in una località con molta polvere nell’aria: è necessario spolverare continuamente. Altrimenti la cucina con le mensole a giorno è straordinaria: le mensole vestono con grande leggerezza l’ambiente e offrono un bel modo di esporre piatti e piatti e ceramiche. Insomma oltre ad essere validi elementi contenitivi hanno anche un grande potenziale decorativo. Tutto da sfruttare.

Copia le nostre idee per arredare la parete della cucina con mensole a giornoCopia le nostre idee per arredare la parete della cucina con mensole a giorno

Personalizza la tua cucina con mensole a giorno e creatività

Mensole in legno grezzo e in marmo lucidato, mensole verniciate bianco o colorato, mensole in vetro trasparente e ripiani in metallo… Oggi le mensole sono declinate in materiali e colori diversi che possono ravvivare la cucina di ogni stile. Puoi disporle con rigore minimalista, allinearle alle basi oppure metterle una accanto all'altra come una balconata affacciata sulla stanza. Arredare la parete della cucina con le mensole può essere molto divertente e, con un pizzico di creatività, darti grande soddisfazione. Soprattutto, questa soluzione ti permette di dare la tua impronta personale alla cucina, molto più che installando i classici pensili a muro. In montagna o al mare, per esempio, dove di solito l’aria è più pulita, si può aggiungere una barra sottopensile che corre sotto le mensole dove agganciare le tazze della colazione. Non solo: in cucina le mensole a giorno sono utilissime anche per agganciare le luci sottopensili che illuminano il piano di lavoro.

La cucina con mensole a giorno super attrezzata - Ispirazione Leroy MerlinLa cucina con mensole a giorno super attrezzata - Ispirazione Leroy Merlin

Disordine e polvere: nemici della cucina con mensole a vista

In una cucina con mensole a vista , tutte le decorazioni sono consentite secondo i propri gusti e desideri. Puoi sistemare dei vasi colorati, aggiungere qualche pianta verde, e impilare una bella collezione di scatole vintage. Siccome tutto quello che riponi in cucina nelle mensole a giorno è sotto gli occhi di chiunque entri, le mensole a vista dovrebbero essere sempre in ordine. Ti consiglio di evitare di riporre pacchetti e scatole originali. A parte certe confezioni di biscotti o di tè in latta, conviene sostituire le confezioni con barattoli di vetro oppure contenitori di ceramica bianca o colorata: zucchero, pasta, cereali, biscotti sono perfetti e belli da vedere. Proprio come le dispense di una volta. Devo dirti una cosa però, per quanto tu ami l’idea di una cucina moderna con mensole a vista**,** lascia perdere se non ami con altrettanta passione l’ordine meticoloso. Basta poco per trasformare una splendida cucina con mensole a giorno in una cucina caotica e apparentemente trascurata.

Personalizza la cucina moderna con le mensole a vista - Idea Leroy MerlinPersonalizza la cucina moderna con le mensole a vista - Idea Leroy Merlin

Come arredare la parete della cucina con le mensole

Alternare il cibo alle stoviglie e ai piccoli elettrodomestici è un buon sistema per organizzare una cucina moderna con mensole a vista. Tutto ciò che è ingombrante o non ha esteticamente senso esposto, può essere chiuso nei cassetti e basi della cucina. E il resto diventa motivo di decorazione. Se sei maniaca dell’ordine e hai molto senso estetico puoi copiare questa idea: creare una parete divisoria tra cucina e soggiorno con una serie di scaffali dispensa. Soprattutto se hai un cucinotto e lo spazio contenitivo dentro ai mobili è poco, puoi montare uno scaffale in cucina con mensole a giorno sulle quali disporre in maniera molto scenografica barattoli di vetro e contenitori trasparenti dove riporre spezie colorate, formati di pasta diversi, legumi secchi, dolcetti e biscotti. Ma puoi anche sistemare piatti e bicchieri che usi quotidianamente e i cestini che usi per la frutta e la verdura.

Soluzioni per la cucina con mensole a vista - Idea Leroy MerlinSoluzioni per la cucina con mensole a vista - Idea Leroy Merlin

Spero di averti aiutato a capire i pro e i contro della cucina con mensole a vista, e se questa è la soluzione giusta per te. Non dimenticarti che, indipendentemente dalla scelta che farai tra pensili e mensole a giorno, l'illuminazione di questi elementi è importante: segui i nostri consigli per non commettere errori.

Contenitore da cucina in ceramica bianco L 10  x P 10  x H 14.5 cm
MaraLocatelli
Redazione
06/30/2021-15:01 (modificato)

Allontanandosi dall’immaginario che lo associa a suggestioni romantiche e atmosfere baby, il rosa entra finalmente a testa alta nella decorazione di interni. Oggi è tra i nuovi colori di tendenza: pareti rosa cipria in soggiorno, abbinamenti rosa antico e nero in cucina… Versioni moderne delle pareti rosa pastello, le pareti rosa cipria e rosa antico, due sfumature affini e raffinate, avvolgono ogni stanza di fascino ed eleganza e si prestano ad abbinamenti di grande effetto.

Idee di arredo per pareti rosa pastello - Ispirazione Leroy Merlin

In camera pareti rosa cipria e tortora sui tessuti

Il rosa cipria è un colore molto facile da abbinare e ha il pregio di portare una luce morbida ai tuoi interni. Questa poi è una tonalità che tradizionalmente sta benissimo in camera da letto, accostata al beige, al grigio e anche al blu. Il mio abbinamento preferito? Secondo me l’abbinamento pareti rosa cipria e tortora per i tessuti è imbattibile per eleganza. Immagina anche solo una parete dipinta rosa cipria e sotto, appoggiato al muro, il letto con un copripiumino tortora e tanti cuscini in un mix bicolore che riprende le tonalità del grigio tortora e del rosa delicato. Sublime vero?

Pareti rosa pastello da esaltare con rame e grigio

Con le pareti rosa pastello o rosa cipria le note ramate, che oggi sono molto di tendenza, sono perfette perché illuminano, scaldano ed esaltano ogni sfumatura di rosa. Non esitare a dipingere il soggiorno con pareti rosa cipria, quindi decora la stanza con lampadari dorati e piedini scintillanti di pouf e tavolini e pouf che sottolineano lo spirito vintage e glamour di questa tonalità rétro dal fascino intramontabile. Se non vuoi eccedere nelle femminilità di una cucina con le pareti rosa pastello, evita il total look. Puoi spezzare la monotonia monocromatica con pareti rosa antico e grigio di sicuro grande effetto: scegli una pittura effetto cemento nella parte superiore e un rivestimento di piastrelle in rosa che funge anche da utile paraschizzi. Le materie prime e le finiture opache come il cemento assorbono la luce regalano un tocco contemporaneo alla cucina dall’allure romantica. Da non dimenticare i dettagli rame per lampadario e accessori.


Pareti rosa antico e grigio per abbinamenti glamour in cucina - Idea Leroy Merlin

Rosa antico, gli abbinamenti che funzionano

Il rosa antico sta molto bene con il marrone scuro, il beige e il legno chiaro. Anche se è l’abbinamento rosa antico e nero profondo e opaco quello che regala un’immagine ricca di elegante contrasto. Qualche consiglio per la decorazione? Questa cucina offre la dimostrazione che il rosa antico abbinato a tonalità forti e audaci è capace di aumentare l'impatto visivo di una stanza. Le pareti rosa pastello risaltano sulla superficie a mattoni originariamente bianchi, ma poi ridipinti. E i mobili vintage riscoprono una seconda vita grazie alla pittura nera multisuperficie che porta in cucina lo spirito contemporaneo. I piccoli dettagli, come la mensola nera che risalta sulla parete rosa pastello, completano l’arredo con successo.


Con le pareti rosa pastello è subito living di design - littlegreen

Hai trovato la giusta ispirazione per dipingere le tue pareti rosa pastello? Se vuoi altri consigli per gestire questo colore, guarda i suggerimenti per arredare casa in stile glam bloom: troverai tante altre idee di arredo che potrebbero rivelarsi utili per mettere a punto i tuoi programmi di decorazione di interni.

Pouf Edene rosa , diam 35cm
MaraLocatelli
Redazione
06/30/2021-10:56 (modificato)

Linee pulite, abbinamenti con colori neutri e materiali eleganti, oltre alla classica regola del "less is more", sono le coordinate da seguire per arredare un bagno nero moderno. E, visto che un bagno total black è davvero una scelta imperativa, che necessita di grandi spazi e ampie vetrate per essere elegante e accogliente, va da sé che, quando si parla di bagno nero ci si riferisce necessariamente a una parte del tutto. Che cosa abbinare al bagno nero per renderlo accogliente e raffinato? Vediamolo insieme.

Tutto il fascino del bagno nero, elegante e moderno - Idea Leroy MerlinTutto il fascino del bagno nero, elegante e moderno - Idea Leroy Merlin

Bagno bianco e nero: abbinamento chic

Nella decorazione d’interni l’abbinamento bianco e nero è un classico senza tempo, motivo di più per utilizzare questa coppia di classe anche qui. La coppia in bagno bianco e nero permette di creare soluzioni decisamente chic. Anche senza dipingere tutte le pareti scure, sconsigliate soprattutto se il bagno è piccolo, si possono scegliere sanitari total black, che hanno un forte impatto visivo e proseguire con la stessa modalità per il piatto doccia nero formato maxi e una parete doccia walk in con profili neri che creano un contrasto con il muro di piastrelle alle spalle. Bella l’idea della piastrella metro bianco che porta un tocco vintage nel bagno bianco e nero dal mood prettamente contemporaneo.

Giochi di contrasti nel bagno bianco e nero moderno - Idea Leroy MerlinGiochi di contrasti nel bagno bianco e nero moderno - Idea Leroy Merlin

Bagno nero e legno: non si sbaglia mai

Lo scoglio davanti al bagno nero si può presentare quando bisogna scegliere i mobili. Ma non c’è motivo. Più o meno scuro in base alle diverse essenze, l’effetto legno naturale dei mobili accostato al nero del bagno è sempre una garanzia di eleganza. Impossibile sbagliare, quando si decide di arredare il bagno nero con mobili in legno. Anzi, è proprio la scelta migliore tutte le volte che si è alla ricerca di un piano per il lavabo d’appoggio o anche solo della perfetta composizione di mobili sospesa alla parete. Il fatto di combinare nel bagno nero il legno degli arredi permette di creare un’atmosfera più calda e aiuta anche a illuminare l’ambiente.

Nel bagno nero il legno è sempre la scelta migliore - Ispirazione Leroy MerlinNel bagno nero il legno è sempre la scelta migliore - Ispirazione Leroy Merlin

Bagno nero e grigio: spirito contemporaneo

Il bagno nero piace per il suo carattere e il suo spirito contemporaneo, ma è difficile optare per una stanza completamente nera. Ecco perché spesso, si cerca di interrompere il buio con soluzioni alternative. Chi non ama i contrasti forti, invece del gioco di bianco e neri, preferisce la presenza meno invadente delle sfumature tono su tono del bagno nero e grigio. Basta destinare la parete total black con micropiastrelle esagonali nella doccia e scegliere il rivestimento grigio cemento per il muro che ospita specchio, lavabo nero oppure bianco, e i mobili. Come sempre, anche in questo caso abbinare nel bagno nero il legno dei mobili sospesi è una scelta azzeccata.

Bagno nero e grigio per spezzare il lato scuro del colore - Idea Leroy MerlinBagno nero e grigio per spezzare il lato scuro del colore - Idea Leroy Merlin

Bagno nero e oro: scelta glamour

L’idea di creare l’effetto delux del bagno nero e oro piace a chi è alla ricerca di un ambiente importante con piastrelle di marmo bianco o nero o bianco, che aggiungono un tocco sontuoso all’ambiente. I bagliori scintillanti vanno però disseminati con cura in maniera uniforme e a piccole dosi. Possono accendere i rubinetti dorati di lavabo e miscelatore della doccia. Sono perfetti quando brillano armoniosamente tra dispenser sapone gold e l’aspetto neoclassico di eleganti specchi d’oro. Insomma i dettagli oro nel bagno nero possono essere tanti e possono addirittura diventare la soluzione super glamour per creare una modanatura a mosaico oro che separa la parete nera superiore dal rivestimento marmo inferiore. Splendida.

L'effetto super glamour del bagno nero, bianco e oro - Idea Leroy MerlinL'effetto super glamour del bagno nero, bianco e oro - Idea Leroy Merlin

Vuoi avere maggiori ispirazioni per il bagno bianco e nero? Guarda le nostre proposte per arredare un bagno bicolore in tre stili diversi.

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