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ValeriaBonatti
Architetto
03/03/22-15:37(modificato)

Cucina da rifare, casa nuova o voglia di cambiamento. Quali saranno quest’anno le tendenze da seguire per i rivestimenti delle cucine? Provo a darti qualche dritta, sta a te poi scegliere le piastrelle della tua nuova cucina adattando questi spunti al tuo gusto personale e alle tue esigenze. Colori neutri per una cucina sobria e di tendenza – Leroy Merlin

Pattern e colori delle piastrelle cucina 2022

Di colori e materiali in voga nelle cucine di quest’anno ho già parlato nel mio articolo “Ultime tendenze cucine: novità su colori, materiali e stili”. Le tonalità più usate sono quelle neutre e basic, bianco nero e grigio cemento, accostate a tutte le nuances del legno.I colori richiamano gli elementi della natura e i sapori delle spezie e sono funzionali ad una sensazione di benessere, ma con un tocco di raffinatezza in più. La semplicità e praticità dei rivestimenti infatti è resa sempre particolare e mai banale da riflessi metallici, finiture tridimensionali, effetto lucido o ruvido, disegni geometrici, forme e formati che si distinguono. Ecco qualche esempio che potrà esserti di ispirazione. Piastrelle dagli effetti particolari nelle cucine 2022 – Leroy Merlin

In cucina intramontabile bianco e nero

Bianco nero e grigio sono i toni che più si adattano ad una cucina aperta sul soggiorno, sono colori che si integrano con ogni tipo di arredamento e che si sposano perfettamente con il legno di dettagli o pavimento. Se ti piacciono i mobili neri, scegli una rifinitura satinata che rifletta comunque la luce e rischiarala con dettagli metallici e le piastrelle bianche come le Metro, che con la loro sfaccettatura danno carattere e tridimensionalità al rivestimento. Vuoi ancora più effetto 3D? Io trovo stupende le piastrelle come il mosaico Sekdem o quelle della serie Arctic che da lontano sembrano semplicemente bianche, ma quando ti avvicini rivelano il loro movimento fatto di linee e giochi di luce. Non dimenticare infine che le cucine 2022 sono green anche quando sono bianche e nere: sistema sempre qualche vasetto di erbe aromatiche a portata di mano o piante che purificano l’aria! Cucina bianca e nera, colori classici ma rivestimenti che si distinguono – Leroy Merlin

Piastrelle geometriche per cucine di tendenza

Sei un amante del bianco e nero, ma non del rigore e del minimalismo? La soluzione migliore è approfittare del rivestimento dietro al piano di lavoro e trasformarlo nel fondale che renderà la tua cucina unica e speciale: motivi geometrici come quelli della piastrella Gatsby rendono l’ambiente moderno e allegro, mentre con le cementine anche una cucina in stile industriale assume quel tono un po’ retrò che ci riporta il calore dei ricordi di infanzia o della casa della nonna. Il geometrico non si addice al tuo spirito naturalistico? Nessun problema, anche nei toni del grigio con la piastrella Worn accostata ad un muro effetto cemento la cucina diventerà romantica e accogliente, ma sofisticata e rilassante. In cucina geometrico, ma non solo – Leroy Merlin

Quando la forma fa la differenza in cucina

Non bisogna dimenticare che le piastrelle non sono solo colore e rifinitura, ma anche forma e dimensione. L’effetto di un rivestimento che completa una cucina varia molto anche in base a questi due aspetti. Senza mai perdere il vantaggio della praticità, una cucina può indossare abiti diversi in base alla posa e alla forma delle piastrelle. Una Time esagonale, ad esempio, dilata lo spazio e propone un’alternativa alla linearità con una dimensione classica, ma diversa. Una Fiesta multicolore, invece, spezzetta la parete in una varietà di toni solo apparentemente casuali, ma perfettamente studiati nella loro combinazione che si adatta ad ogni accostamento di mobili e ad ogni stagione. Un must di quest’anno sono i mosaici, un classico per il rivestimento cucina, ma dai riflessi metallici, come quello in acciaio inossidabile. E tu, che formato preferisci? Fai la differenza in cucina con la forma delle piastrelle - Leroy Merlin

Piastrelle a tutto colore per le cucine trendy

Personalmente non sono un’amante dei colori troppo sgargianti in cucina, ma questo non vuol dire che si debba per forza cucinare in bianco e nero! L’importante è che la sfumatura che sceglierai ti trasmetta una sensazione di benessere, così anche le tue ricette saranno squisite! Vuoi sapere quali sono i colori più in voga quest’anno? I toni pastello non tramontano mai, e li ritroviamo nelle cucine in stile scandinavo, associati al legno chiaro e al bianco, mentre tutti i toni che vanno dal verde acqua al blu petrolio saranno perfetti per una cucina trendy, dinamica e dalla personalità decisa. Colori di tendenza, chic & green – Leroy Merlin e Pianeta Design

Ti dò un ultimo consiglio: se vuoi realizzare una cucina fatta su misura per te, ma che sia alla moda, leggi anche l’articolo di Elisabetta “Le nuove tendenze dell’interior design 2022” e lasciati ispirare dalle novità della nostra sezione progetti!

MaraLocatelli
Sostenitore
01/03/22-12:28(modificato il 10/09/24-08:27)

Ci sono diversi sistemi per lucidare l’acciaio inox e fare sembrare nuovi gli elettrodomestici. Ammettiamolo, quando in cucina compare per la prima volta un nuovo elettrodomestico in acciaio, il grande frigorifero o la cappa sopra i fornelli, ha quella luminosità elegante che dà luce allo spazio. Entro pochi giorni, però, la magia svanisce. Perché sulla superficie brillante e incontaminata compaiono ditate, aloni lasciati dalle goccioline di acqua e tante piccole macchie di unto o di cibo. Fortunatamente si fa presto a imparare come lucidare l'acciaio inox. Come fare? Semplice, segui i nostri consigli su come lucidare l’acciaio inox in modo perfetto!

  1. Cosa devi e non devi fare per lucidare l’acciaio inox
  2. Lucida bene l’acciaio inox graffiato
  3. Utilizza prodotti per la pulizia dell’acciaio inox che non inquinano
  4. Segui i consigli utili per lucidare l’acciaio inox

Come lucidare l'acciaio inox? - Leroy Merlin

1. Cosa devi e non devi fare per lucidare l’acciaio inox

Per prima cosa è necessario utilizzare detergenti professionali per acciaio. Puoi scegliere se usare un prodotto specifico per la pulizia degli elettrodomestici in acciaio inossidabile così da fare brillare tutti i tuoi apparecchi in cucina, dal lavello alla cappa. L’importante è controllare sempre le indicazioni del produttore dell'elettrodomestico, perché alcune finiture possono aver subito trattamenti particolari che necessitano di una pulizia delicata o speciale. In assenza di indicazioni particolari vediamo come lucidare l’acciaio inox anche graffiato e rimuovere aloni e segni. Una cosa da non fare quando pulisci o vuoi lucidare l’acciaio inox è usare spugne o prodotti abrasivi. Per esempio non lasciarti tentare dai detersivi che usi per le pentole di acciaio, perché altrimenti non corri il rischio bensì hai la certezza di graffiare i tuoi elettrodomestici. Per ogni tipologia di oggetto da pulire trovi sempre il giusto prodotto.

Cosa devi e non devi fare per lucidare l’acciaio inox - Leroy Merlin

2. Lucida bene l’acciaio inox graffiato

A differenza di quello che si può pensare, non è difficile imparare come lucidare l'acciaio inox. Certo, se ci sono impronte ostinate o residui di unto, può servire olio di gomito per strofinare con il panno morbido inumidito da qualche goccia di detergente per gli elettrodomestici in acciaio inossidabile. Alla fine della pulizia, non lasciare asciugare all’aria perché rimane il segno delle gocce e del calcare. Per rimuovere gli ultimi aloni e asciugare la superficie, passa un panno in morbida microfibra: è perfetto per lucidare l’acciaio inox senza lasciare tracce. Se non sai come lucidare l’acciaio inox graffiato, uno dei consigli più utili è quello di strofinare con un movimento circolare, in modo che si crei una patina omogenea che nasconda i graffi presenti e sicuramente antiestetici. Se hai curiosità su come hai altre curiosità, puoi leggere i consigli su come curare le superfici di casa e mantenerle belle a lungo.

Scopri il segreto per lucidare l'acciaio di lavelli e elettrodomestici come nuovi - Idea Leroy Merlin

3. Utilizza prodotti per la pulizia dell’acciaio inox che non inquinano

Per pulire l’acciaio inossidabile è necessario evitare l’utilizzo di detersivi per piatti, perché rimane comunque una patina di sapone che rende opaca la superficie. Meglio evitare anche l’aceto perché, se lo usi per motivi ecologici sappi che in realtà è un prodotto tutt’altro che amico dell’ambiente. In tanti ti avranno detto che non c’è nulla come lucidare l’acciaio inox con l’aceto per averlo splendente. Chi ti dice così dimentica che l’acido acetico è una sostanza corrosiva, questo significa che favorisca la liberazione dei metalli com il nichel. Bisogna aggiungere, poi che l’aceto è molto aggressivo anche sull’ecosistema marino: essendo difficilmente biodegradabile, crea un ambiente tossico per i pesci. Pensa che un litro di aceto inquina 100.000 litri di acqua. L’alternativa naturale per lucidare l’acciaio e togliere macchie di calcare è il limone che riporta il tuoi lavello o gli elettrodomestici della tua cucina alla loro lucentezza naturale. Meglio ancora, puoi lucidare l’acciaio inox con un detergente specifico a base di acido citrico in alta concentrazione, oppure sfregare direttamente il succo di limone diluito con un po’ di acqua.

Utilizza prodotti per la pulizia dell’acciaio inox che non inquinano - Unsplash

4. Segui i consigli utili per lucidare l’acciaio inox

Pulire e lucidare l'acciaio inox richiede attenzione per evitare graffi e preservare la sua brillantezza naturale che rende la cucina davvero uno spazio unico.
Ecco alcuni consigli che ti sarà utile seguire:

  • Utilizza un detergente professionale per acciaio inox
  • Strofina con un movimento circolare l’acciaio inox per rendere meno visibili i graffi presenti
  • Evita di utilizzare detergenti per piatti e aceto perché non soltanto inquinano, ma non ti daranno il risultato che cerchi
  • Usa un panno morbido in microfibra
  • Puoi optare per il succo di limone diluito con un po’ d’acqua direttamente sulla superficie da lucidare.

Segui i consigli utili per lucidare l’acciaio inox - Pexels

Se ti servono altri suggerimenti utili per pulire la tua casa con soluzioni ecosostenibili leggi i nostri 5 consigli per la pulizia dei pavimenti porosi da esterno, i consigli per pulire la lavastobiglie o e iscriviti alla nostra Community per condividere i tuoi progetti e le tue idee con gli altri membri!

Panno induzione e piani cottura
Panno multisuperficie
Detergente Clean & shine FILA, 0.75 l
Detergente per tutte le superfici Easywash FILA, 1 l
MaraLocatelli
Sostenitore
28/02/22-17:00(modificato)

Dove sistemare la zona ufficio in casa? Come organizzare la scrivania dove studi o lavori? Queste sono domande che tutti ci facciamo da quando si è diffusa la tendenza del lavoro da casa. Se vuoi che il tuo spazio sia confortevole e pratico, devi progettarlo bene e nei minimi dettagli. Decidere come sistemare la scrivania, quali accessori o che sedia utilizzare dipendono soprattutto dalle esigenze personali e dallo spazio a disposizione. Ma ci sono comunque regole utili e piccoli accessori che sono preziosi per avere l’ordine attorno a sé. Piccoli porta penne, divisori per i cassetti, scaffali e contenitori sono alleati per organizzare la scrivania in maniera efficiente. Come organizzare la scrivania tra luci, contenitori e piccole comodità - Idea Leroy Merlin

Dove e come organizzare la scrivania pratica e comoda

Prima di pensare a come sistemare una scrivania, bisogna fare attenzione al dove. Se lavori al pc, ti consiglio di collocare la scrivania di fianco alla finestra, l’ideale è che sia a non meno di un metro dalla finestra più vicina. Se lavori fino a tardi, devi organizzare la scrivania con una luce da tavolo regolabile: deve essere sufficientemente luminosa e posizionata in maniera tale da non creare riflessi nello schermo. Tieni conto che anche se usi il pc ti serve scegliere un scrivania capiente: deve essere tanto più profonda quanto più è grande il monitor, e comunque il minimo per non affaticare gli occhi sono 50 cm. A proposito di comfort, procurati anche una sedia adatta, soprattutto se passi molto tempo a lavorare. Puoi scegliere una sedia ergonomica posturale oppure una poltrona ergonomica da ufficio che sostiene la schiena e offre i braccioli sui quali appoggiare i gomiti. Consigli per organizzare una scrivania pratica con una seduta comoda- Idea Leroy Merlin

Come sistemare una scrivania ben ordinata

Anche se una scrivania è organizzata per bene, quando la si vive intensamente è facile che ceda al caos di agende, documenti, libri o vari “attrezzi del mestiere” che caratterizzano il tuo lavoro. Una volta che regna il disordine, diventa difficile procedere senza intoppi nel lavoro, si rischia di perdere tempo alla ricerca di qualcosa di cui si ha bisogno e ci si distrae. Per ottimizzare lo spazio produttivo servono soluzioni pratiche. Trovare delle buone idee per organizzare la scrivania non è difficile, basta munirsi di contenitori con coperchi, etichette, cestini per la cancelleria. Dovresti destinare in un moderno mobile a scaffali lo spazio per l’archiviazione di fronte o accanto a te, così da potere allungare una mano per raggiungere quello che ti serve senza interromperti. Puoi anche inserire dei comodi divisori da scaffale per ottimizzare lo spazio dei vani a giorno. Io però ti confesso che preferisco tenere molte cose su una libreria più distante, così ho la scusa per staccarmi dal pc e fare due passi ogni tanto. Scopri come sistemare una scrivania nella posizione giusta - Ispirazione Leroy Merlin

Idee per organizzare una scrivania in poco spazio

L’ideale è avere un mobile come uno scaffale dove riporre tutto l'occorrente per lavorare. Se non hai spazio a sufficienza per aggiungere nemmeno una libreria a giorno che possa contenere il materiale che ti serve, scegli una scrivania con scaffali annessi, è il giusto compromesso tra mancanza di spazio e necessità di ordine. Altrimenti, puoi aggiungere tu una piccola cassettiera e montare qualche mensola al muro. Attenzione: se ti sembra di non avere spazio per tutto, può essere che tu stia accumulando tante cose inutili. Ogni tanto fai pulizia, prendi due scatole pieghevoli e separa quello che stai usando da quello che conservi perché potrebbe servire prima o poi. Questo secondo contenitore, chiuso e etichettato, può essere riposto nello sgabuzzino o in cantina. Saprai dove trovarlo se dovesse mai succedere di averne bisogno. Idee per organizzare la scrivania con tutto l'occorrente sotto mano - Ispirazione Leroy Merlin

Se hai poco spazio dove lavorare comodamente a casa, ti consiglio di leggere i nostri consigli per organizzare la scrivania in cucina con una zona studio moderna e pratica.

MaraLocatelli
Sostenitore
28/02/22-13:50(modificato)

I colori pastello evocano delicatezza. Offrono una palette di tonalità chiare e luminose che puoi usare in ogni ambiente per renderlo accogliente e riposante come solo un nido protettivo sa essere. Rosa tenue, azzurro pallido, verde acqua o giallo avorio, i colori pastello alle pareti o disseminate tra gli arredi si combinano con tutti gli stili che hai scelto per i tuoi interni. Ecco perché secondo me, quando si ha bisogno di rinnovare un pochino il look della casa non c’è niente come i colori pastello capace di rinnovare la casa senza bisogno di interventi importanti. Ecco qualche consiglio che può esserti di ispirazione. I colori pastello rinfrescano le camere di grandi e piccini con un'aria primaverile, riposante - Idea leroy Merlin

Colori pastello per tutta la casa

Delicati, freschi poco invadenti e versatili. I colori pastello in casa sono sempre una buona idea di arredo. Soprattutto per chi è sempre stato abituato al bianco, per cominciare a prendere confidenza con il vibrante universo in technicolor, basta attingere alla tavolozza di colori pastello e dipingere le pareti, anche una sola alla volta. E non temere che non si accordino al resto: queste tonalità delicate creano uno sfondo che mette in risalto l'arredamento, senza mai sovrastarlo. Carta da parati e pittura nei colori pastello sono di tendenza per le pareti del soggiorno: dalle fantasie discrete a piccoli pois, ai grandi motivi decorativi di stile jungle in verde e rosa puoi trovare infinite proposte tra cui scegliere. I colori pastello per le pareti e per gli accessori di un soggiorno stile nordico - Idea Leroy Merlin

Colori pastello alle pareti e non solo

Ma perché essere timidi e limitare le tinte pastello solo alle pareti? Si può macchiare di celeste pallido, di rosa delicato e di verde cremoso ogni ambiente della casa, cambiando i rivestimenti di cuscini e divani, coordinando una nuova lampada da terra moderna a leggere tende verde pastello. Per un effetto luxury puoi accostare la carta da parati nei colori pastello delle pareti del soggiorno a dettagli oro di quadri e lampadari.

L’importante è divertirsi a mescolare, con gusto e senza eccedere. Un po’ come si fa con gli interni scandinavi. Sì, proprio lo stile nordico, considerato quasi il simbolo di scelte arredative molto sobrie, è maestro nella capacità di vivacizzare con garbo gli interni di casa con macchie di colori pastello caldi e freddi. Quindi, se ancora hai qualche esitazione, pensa all’eleganza minimale delle case nordiche, e scegli il rosa, il verde, l'azzurro e giallo pastello per creare un'atmosfera scandinava rilassante e confortevole. Mixa i colori pastello con pareti jungle e dettagli oro - maison20minutes

Colori pastello caldi e freddi: cucina marshmellow

Anche se le tendenze prediligono la cucina candida e i rivestimenti laccati, nulla ti vieta di vivacizzare l’ambiente con un tocco di colore azzurro o verde. A differenza dei colori pastello caldi, sono tonalità che portano subito una buona dose di freschezza in questo ambiente centrale della tua casa. Secondo me, invece del look totale, che rischia di apparire un po’ troppo seriale, ti consiglio di personalizzare la decorazione. Puoi mixare piastrelle decorative rosa alle pareti verniciate in azzurro delicato, oppure destinare la decorazione nei colori pastello solo a una parte dei mobili e poi creare giochi di contrasti al muro. Uno dei tanti vantaggi dei colori pastello è la facilità con cui riesci ad abbinarli sia tra loro che con i colori saturi, oltre che con il bianco, ovviamente. Puoi permetterti di mixare anche con le fantasie come dimostra questa cucina dalla decorazione marshmellow super alla moda. Una casa dai colori pastello: mix and match rosa baby e azzurro cielo - Idea Leroy Merlin

Total relooking con i colori pastello

In camera da letto e in bagno, che di solito hanno poche finestre e meno luce rispetto ad altre zone della casa, la vernice e la carta da parati nei colori pastello sulle pareti consentono di amplificare al massimo la luce naturale ammorbidendola. Io ti suggerisco di non limitarti alla pittura o alle tende che filtrano la luce, nelle camere da letto di grandi e piccini puoi rinnovare tutte le decorazioni con i colori pastello: una lampada da comodino celeste, le cornici di quadri e foto, i cuscini multicolor o un soffice tappeto rosa contribuiscono a creare un’atmosfera ideale per rilassare la mente, studiare senza distrazioni e addormentarsi più facilmente.

Anche in bagno, ambiente che deve essere rilassante, la scelta dei colori pastello per oggetti e accessori decorativi ti aiuta a rinnovare l'atmosfera e ti fa respirare la freschezza della primavera. Non devi per forza stravolgere tutto l’arredo, basta cambiare qualche mensola colorata, rinnovare il tappeto azzurro mare accanto alla vasca, sostituire gli asciugamani o aggiungere qualche accessorio come un portasapone turchese e portaspazzolino. Una grande tendenza quando si vuole fare un po’ di restyling, è il riciclo di pezzi di arredo da soffitta o da mercatino dell’usato. Con una mano di pittura a scelta tra le tante tinte pastello per mobili di legno si cambia aspetto al mobile sottolavabo al cassettone o ai comodini. Un po’ come l’effetto di un make up leggero, l'azzurro cielo, il rosa cipria, il verde acqua o giallo canarino per chi ama i colori pastello caldi, rinnovano con eleganza il look. Con i colori pastello più caldi puoi rinnovare un vecchio mobile e cambiare look alla stanza - Idea Leroy Merlin

Hai trovato l'isprazione che cercavi per rinnovare gli interni di casa con i colori pastello? Ci sono tante altre proposte interessanti dalle quali puoi prendere spunto nella sezione Idee e Progetti, con tante ispirazioni interessanti.

MaraLocatelli
Sostenitore
25/02/22-14:09(modificato)

Anche per voi pulire il forno incrostato è un po’ come andare dal dentista? Un compito tutt’altro che attraente, insomma, ma che forse non è così terribile come sembra. L’importante è farlo regolarmente senza perdere tempo con le ricette pseudo naturali che in realtà non sono affatto eco friendly. Con i giusti prodotti per pulire il forno e il metodo adeguato, imparare come pulire il forno e smettere di fare fatica non è una missione impossibile. Come pulire il forno e sgrassare il vetro senza inquinare l'ambiente - seventhgeneration

Tu sai ogni quanto e come pulire il forno?

Cominciamo col dire che è fondamentale pulire il forno con regolarità. Ogni quanto bisogna farlo? Molto dipende dalla frequenza di utilizzo. Se vuoi conservare a lungo il tuo forno nuovo, puoi pulirlo ogni volta che lo usi. Oppure, se lo accendi raramente e soprattutto solo per cuocere pane e ricette non unte, ti basta una passata rapida quando è ancora tiepido per pulire anche il vetro del forno. Altrimenti una buona regola è strofinarlo a dovere ogni tre mesi. Diciamo che dopo una decina di utilizzi è sempre bene munirsi di pazienza e di prodotti per pulire il forno. A scanso di equivoci comunque, si fa in fretta a capire quando non si può più rimandare questo compito,i segnali rivelatori che è arrivato il momento di pulire il forno incrostato sono tre: -quando accendi il forno senti un cattivo odore significa che all’interno c’è una patina di sporco o di grasso che emana odore; -se sul fondo ci sono residui e grasso anche sul vetro del forno è necessario pulire con decisione; -attenzione anche se esce del fumo, significa che ci sono residui che bruciano: pulisci immediatamente. Questi segnali indicano che è il momento di cambiare prodotti per pulire il forno - Idea Leroy Merlin

I prodotti per pulire il forno che non puliscono e inquinano

Ti dico subito che pulire il forno con bicarbonato non serve. Il bicarbonato non ha alcun potere sgrassante ed è privo di efficacia pure contro il calcare. Si tratta di fatti, non di opinioni, motivati dalle caratteristiche chimiche di questo sale. Quando ti dicono che il sistema migliore per pulire il forno incrostato con prodotti naturali che non inquinano è usare una miscela di acqua, bicarbonato di sodio e aceto, ti danno informazioni errate. Pulire il forno con bicarbonato e aceto non solo è inutile, ma è anche nocivo per l’ambiente. Certo, l’aceto è un prodotto che abbiamo tutti in casa, e può essere efficace per sciogliere il calcare negli elettrodomestici, così come per rimuoverlo dai capelli dopo lo shampoo, ma sai che impatto ha sull’ambiente? Pessimo. Pensa che per neutralizzare gli effetti di un 1% di acido acetico sugli organismi acquatici servono 1667 litri di acqua. Per capire la differenza, basta fare un paragone con l’acido citrico (proveniente dal limone), per il quale bastano 31,3 litri di acqua. Se poi consideri che un litro di aceto contiene solo il 6 per cento di acido acetico, per avere lo stesso effetto anticalcare dell’acido citrico servono quantità di gran lunga superiori. Cosa che, tra produzione di bottiglie riciclaggio e trasporto, ha notevoli effetti sull’ambiente. Un'ultima considerazione prima di decidere di pulire il vetro del forno o l’interno con l’aceto, va fatta sulleproprietà corrosive dell’acido acetico che, a differenza dell’acido citrico, è capace di diffondere nell’acqua grandi quantità di metalli, come il nichel. Ricette e soluzioni naturali per pulire il forno incrostato - Ispirazione Leroy Merlin

Come pulire il forno incrostato con soluzioni naturali

Se cerchi una ricetta naturale per realizzare i prodotti per pulire il forno, ti suggerisco questa. Prendi un nebulizzatore di plastica e riempilo con 500 ml di acqua, quindi aggiungi 80 g di carbonato di sodio, da non confondere con il bicarbonato di sodio, e infine versa 100 g di detersivo per piatti concentrato. Se fa troppa schiuma, puoi anche ridurre un pochino la quantità di detersivo. Un’altra alternativa ai tradizionali prodotti per pulire il forno incrostato di grasso è il limone. Quando vedi che l’interno del forno, dopo un po’ di utilizzi ha bisogno di una sgrassata, usa senza timore il limone. Prendine tre o quattro, e spremi il succo in una casseruola pirex, non di metallo, adatta alla cottura in forno e inseriscila all'interno. Accendi il forno per 45 minuti a 200 gradi. Quando spegni il forno, apri lo sportello e lascia raffreddare quanto basta per poter pulire con un panno senza scottarti. Stendi a terra degli stracci per evitare che il pavimento si sporchi o si macchi e passa il panno umido su tutte le superfici interne, strofinando bene gli angoli per rimuovere tutto il grasso.
Conviene pulire il vetro del forno ogni volta che si cucina - Ispirazione Leroy Merlin

Spero di averti aiutato a risolvere l'eterno dilemma su come pulire il forno in maniera efficace. Se hai dubbi o ti servono dei consigli, scrivimi nei commenti.

GiulioM
Esploratore
24/02/22-11:47(modificato)

Se sei in fase di ristrutturazione bagno, starai vivendo un momento di grande entusiasmo e trepidazione in attesa che i lavori vengano ultimati per tornare a godere appieno dei tuoi ambienti domestici. Hai optato per una soluzione in muratura e, di fronte alla scelta dei sanitari da incastonare, l’esaltazione iniziale ha lasciato posto a dubbi e confusione? Uno degli elementi che, più di altri, influenza l’aspetto del bagno e intorno al quale, più spesso, aleggiano forti indecisioni è il lavabo. Per guidarti nella scelta e aiutarti a ridurre al minimo la possibilità di commettere errori, ecco quali sono i fattori da non sottovalutare durante la progettazione e quali le idee lavabo bagno in muratura da cui prendere ispirazione.

Partiamo dalle basi: cos’è un bagno in muratura

Il bagno in muratura è una soluzione che permette la completa personalizzazione dell’ambiente e che prevede che i sanitari, come il lavabo o la doccia, vengano incastonati all’interno di piccoli muri realizzati in mattone, legno, cemento o altri materiali. Nel caso del lavabo, ciò significa che all’interno del bagno non sarà presente un elemento mobile, ma una struttura fissa al muro.

Il progetto per un lavabo bagno in muratura

Come già saprai, le strutture in muratura si adattano praticamente a qualsiasi volumetria e ti consentono di sfruttare al massimo tutti gli spazi, anche quelli più difficili. Per non ostacolare la corretta esecuzione dei lavori e assicurarti un lavabo bagno realizzato a regola d’arte, ti consiglio di partire da un progetto, con l’aiuto di un tecnico specializzato che saprà valutare la fattibilità della messa in opera. Due sono i fattori ai quali è indispensabile prestare attenzione: le caratteristiche dello spazio che hai a disposizione e i tuoi gusti personali. È fondamentale prendere le misure per definire le dimensioni del lavabo in muratura e, più in generale, capire dove e in che modo collocare i sanitari all’interno dello spazio. Nondimeno, è importante lasciarti guidare dalle tue preferenze estetiche nella scelta dei materiali da utilizzare, dei colori, delle finiture e di tutto ciò che ti consentirà di personalizzare ulteriormente la struttura in muratura. Per quanto questa operazione ti possa sembrare complessa, se presti attenzione a questi aspetti, non avrai problemi ad armonizzare tra loro tutti gli elementi del bagno e a dare all’ambiente il tocco di stile che più desideri.

I materiali

La scelta dei materiali, pur rientrando nella fase di progettazione del lavabo in muratura, merita un approfondimento a sé. È fondamentale per definire in modo chiaro e deciso lo stile che intendi donare al tuo bagno. Contrariamente a ciò che in molti pensano, infatti, il lavabo in muratura non è una soluzione adatta esclusivamente agli ambienti in stile rustico. Al contrario, se valuti con attenzione la disposizione degli arredi e scegli con cura i materiali e le finiture, potrai realizzare un bagno non solo in stile rustico, ma anche in stile classico, moderno o shabby.

Lavabo in muratura in stile rustico

Un lavabo in muratura in stile rustico predilige, naturalmente, l’utilizzo del legno. Il consiglio è impiegare questo materiale per arricchire la struttura in muratura, creando cassetti o ante di recupero e, perché no, lasciando a vista le maniglie. Per quanto riguarda il rivestimento, le alternative possibili sono numerose e puoi optare per gli stessi materiali che hai utilizzato per il rivestimento delle pareti o per la posa di piastrelle in ceramica. Per la rubinetteria, invece, è consigliabile puntare sull'effetto ferro o rame.

Lavabo in muratura in stile classico

Tra i materiali più diffusi per realizzare un lavabo in stile classico c’è il marmo. In questo caso, il consiglio è abbinarlo al rivestimento delle pareti e valorizzare la struttura attraverso la disposizione ordinata di pochi accessori. Anche in questo caso, la struttura può essere resa più funzionale creando scompartimenti con ante nella parte inferiore del lavabo realizzate in legno o con materiali plastici.

Lavabo in muratura in stile moderno

Per un lavabo in muratura in perfetto stile moderno il protagonista è il cemento, un materiale estremamente versatile e in linea con le tendenze più attuali. In alternativa, puoi optare per i rivestimenti in resina. Propendendo per queste soluzioni, il risultato che otterrai sarà un lavabo completamente scolpito e incastonato all’interno della struttura in muratura. Anche in questo caso, potrai creare comodi scaffali e, per rendere l’ambiente ancora più estroso, potrai optare per la realizzazione di un lavabo oversize.

Lavabo in muratura in stile shabby

Se sei un amante dello stile shabby e vuoi progettare un lavabo in muratura per il tuo bagno, il consiglio è prediligere colori pastello o tinte di bianco e puntare sulle piastrelle. Potrai personalizzare la struttura come più desideri e goderti un ambiente dall’effetto trasandato e incompleto, ma elegante.

Lavabo da appoggio o da incasso?

Una volta individuato il materiale da utilizzare, puoi passare alla scelta della tipologia di lavabo da installare. Le alternative più diffuse sono due: lavabo ad incasso o lavabo da appoggio. Molto dipende dai tuoi gusti personali e dallo stile che desideri donare al tuo bagno. Il lavabo da appoggio è la soluzione più moderna e facile da installare. È sufficiente, infatti, poggiarlo direttamente sulla struttura in muratura. Il lavabo da incasso, invece, è più comodo e funzionale e viene installato all’interno della struttura in muratura. In quest’ultimo caso, inoltre, puoi scegliere tra installazione soprapiano e installazione sottopiano: soprapiano quando il bordo del lavabo fuoriesce dalla struttura, sottopiano quando il lavabo è completamente integrato all’interno della struttura in muratura.

Ante e mensole o muratura piena?

Gli esempi che ti ho illustrato fino ad ora, come avrai notato, si riferiscono a lavabi incastonati all’interno di strutture solide arricchite da ante e mensole per riporre oggetti e accessori. In alternativa, però, se lo desideri, puoi optare anche per una struttura in muratura piena, senza nicchie. In questo caso, il mio consiglio è scegliere con molta attenzione il lavabo, perché diventerà il punto focale dell’intera stanza. Da non sottovalutare, poi, tutti gli altri dettagli, come lo specchio e le luci.

Siamo arrivati alla fine e spero di averti fornito spunti interessanti per realizzare un lavabo in muratura che possa abbinarsi al tuo bagno e soddisfare appieno i tuoi gusti e le tue aspettative. La nostra Community è luogo di condivisione di idee e progetti: se hai qualche domanda da fare, desideri approfondire un argomento o supportare gli altri utenti con utili suggerimenti, dicci la tua nei commenti.

GiulioM
Esploratore
24/02/22-11:28(modificato)

Camminare a piedi nudi su un pavimento in vero legno sempre tiepido al tatto e confortevole al calpestio è un pensiero che ti alletta? Il parquet, se scelto con attenzione, rappresenta un’ottima soluzione sotto molti punti di vista: è un materiale pregiato, garantisce una resa estetica ineguagliabile ed è una risorsa di valore per la tua abitazione. Poiché le alternative tra le quali puoi scegliere sono numerose, individuare la soluzione più adatta alle tue esigenze può rivelarsi una sfida impegnativa, specialmente a fronte di una scarsa conoscenza del prodotto. Le texture, ovvero le essenze e i colori del parquet, le finiture e gli schemi di posa (insomma, tutto ciò che determina dal punto di vista visivo e tattile le qualità della superficie in legno), sono molteplici: scopriamo cosa è indispensabile sapere per compiere una scelta consapevole.

Tipologie di parquet: massello o supportato

Prima di addentrarti nel mondo dei pavimenti in legno e delle texture parquet ed individuare la soluzione più adatta ai tuoi ambienti domestici è importante che tu conosca la differenza tra parquet in legno massello e parquet supportato. Il parquet in legno massello è considerato un pavimento “nobile” e pregiato perché ottenuto dal “cuore” del tronco dell’albero e viene posato attraverso l’applicazione di una colla apposita. Rappresenta la soluzione ideale se sei alla ricerca di un pavimento in legno durevole e in grado di garantire un ottimo livello di isolamento termico e acustico. Se non vuoi rinunciare all’aspetto nobile del legno massello, puoi optare per un parquet supportato, che può essere posato anche flottante. In questo caso, il pavimento è composto da più strati di legno sovrapposti: a differenza del parquet in legno massello, solo lo strato più superficiale è in legno nobile. La durevolezza è una caratteristica anche di questa tipologia di parquet. La differenza è che il numero di levigature possibili per riportare a nuovo il pavimento dipendono dallo spessore dello strato di legno nobile.

Le essenze e i colori del parquet

Quando si parla di essenze del parquet, si fa riferimento alle varietà del legno con cui è stato realizzato un determinato pavimento. In base al criterio di pigmentazione naturale, ovvero ai colori parquet, è possibile distinguere tra quattro principali gruppi di essenze:

  • legni chiari: tra i legni chiari più diffusi ci sono l’acero, il faggio, il frassino (molto elastico, ideale per pavimentare palestre e campi sportivi), il larice e il rovere. Questa tonalità è adatta ad ambienti di ogni metratura e dona luminosità e ampiezza agli spazi: puoi abbinare un parquet chiaro con pareti e arredi di colori tenui per conferire all’ambiente più leggerezza, oppure abbinarlo con colori più accesi, se la casa è in stile moderno, per creare insoliti contrasti. Tra tutte le essenze, il parquet rovere è, senza dubbio, il più durevole e versatile: resiste ai graffi, agli urti, all’umidità e si presta ad una completa personalizzazione in termini di finiture, colorazione e trattamento;
  • legni scuri: due esempi di legni per parquet scuro sono il wengé e l’afromosia. Quest’ultimo è ideale se in fase di progettazione hai messo in preventivo la realizzazione di un riscaldamento a pavimento perché è un legno che ha una durezza molto elevata. Il wengé, invece, è particolarmente resistente all’umidità ed è altamente consigliato da posare in zone della casa ad alta calpestabilità. Il consiglio è optare per un parquet scuro se la stanza che vuoi pavimentare è dedicata al relax o al riposo, come la camera da letto. Da evitare, invece, in zone come la cucina, perché appesantirebbe l’ambiente;
  • legni bruni: tra i legni bruni ci sono il teak, il noce e la quercia. Essendo molto duri, vengono ampiamente utilizzati anche per la realizzazione di pavimenti per esterni. Tra tutti, il parquet noce è il più pregiato ed è ideale se desideri infondere ai tuoi ambienti domestici ricercatezza ed eleganza: è un legno che, invecchiando, diventa sempre più lucente e brillante;
  • legni rossi: alcuni esempi di legni rossi sono l’abete, il ciliegio e l’acacia. Se sei alla ricerca di una soluzione economica, ma allo stesso tempo duttile e stabile, puoi optare per il parquet in abete: tieni a mente che essendo molto morbido, non resiste bene gli urti e ha una vita mediamente inferiore rispetto alle altre essenze! In alternativa, puoi scegliere il ciliegio, un legno più duro, oppure l’acacia, inattaccabile dai tarli e particolarmente resistente all’umidità. Il consiglio è preferire le tonalità rosse per la pavimentazione di stanze molto luminose e le cui pareti sono rivestite con colori accesi e vivaci. Se scegli di optare per un parquet chiaro o per un parquet scuro, hai la possibilità di adattare queste soluzioni a diversi stili di arredamento: dallo stile moderno al contemporaneo, dallo stile country allo stile industrial. Per quanto riguarda i parquet rossi, invece, il mio consiglio è sceglierli per pavimentare ambienti dallo stile classico e raffinato.

Le finiture

Il viaggio nel mondo delle texture parquet continua con le finiture delle superfici, che possono essere di tre tipologie:

  • finitura verniciata: questa tipologia di finitura è la più diffusa e fa al caso tuo se vuoi limitare al massimo gli interventi di manutenzione. La verniciatura, infatti, rinforza lo strato superficiale del legno rendendolo più resistente, ne esalta le venature e lo rende impermeabile;
  • finitura oliata: se desideri un parquet dall’aspetto naturale che venga valorizzato nella sua tonalità, la finitura oliata è la soluzione ideale. Ricoprendo la superficie del parquet con uno strato di olio, il legno è reso impermeabile e può essere rinnovato periodicamente attraverso l’applicazione di oli specifici;
  • finitura grezza: in questo caso, il parquet non ha nessuna finitura. Puoi personalizzarlo in un secondo momento, dopo la posa, e adattarlo allo stile della tua casa, attraverso l’applicazione di oli, vernici o vetrificatori.

Gli schemi di posa più in voga

Il parquet ha un grande impatto sulla percezione dello spazio in cui viene installato. Questo fattore non dipende esclusivamente dall’essenza, dal colore e dalla finitura del legno, ma anche dallo schema di posa. Affinché il tuo gusto personale venga soddisfatto in funzione dell’atmosfera e dell’aspetto che desideri donare ai tuoi ambienti ti consiglio di prestare attenzione alla scelta della tipologia di posa giusta. Le alternative possibili sono numerose e tra quelle più amate e diffuse è possibile menzionare:

  • posa a cassero irregolare: i listelli in legno sono disposti parallelamente a giunti sfalsati. È la soluzione ideale se vuoi ottimizzare i tempi con una posa rapida e donare ai tuoi ambienti più movimento;
  • all’inglese: listelli in legno di lunghezza regolare disposti parallelamente. Puoi optare per questa soluzione, se desideri ottenere un effetto più ordinato;
  • a spina di pesce: questa tipologia di posa è la più classica, ma anche una delle più complesse. È indicata per le sale di grandi dimensioni e può essere realizzata come spina di pesce doppia o tripla;
  • a spina ungherese: altrettanto complessa è la posa a spina ungherese, detta anche a spina francese. In questo caso, i listelli sono smussati su entrambi i lati di 45° o 30° e funzionano alla perfezione all’interno di ambienti di grandi dimensioni;
  • a scacchiera/mosaico: i listelli sono assemblati in modo da formare dei quadrati la cui direzione viene compensata da 90°. Puoi scegliere questo schema di posa, se il parquet deve essere posizionato all’interno di piccoli spazi o intendi creare ambienti dedicati al relax e al riposo;
  • a scala: in questo caso, i listelli sono posati in parallelo e si alternano ad una sola fila di listelli disposti ad angolo retto. È la soluzione ideale se vuoi creare un effetto ottico gradevole: per una resa estetica ancor più sorprendente, ti consiglio di scegliere due colori di legno differenti;
  • parallela: i listelli sono posati parallelamente tra loro e alla stessa altezza. Questo schema di posa è indicato se desideri creare ambienti ordinati. Ho cercato di fornirti una guida per aiutarti nella scelta del pavimento in parquet più adatto da posare all’interno dei tuoi ambienti domestici e metterti in guardia sui fattori da non sottovalutare in fase di progettazione. Se ci sono aspetti che desideri approfondire, scrivimi nei commenti e sarò felice di risponderti.
GiulioM
Esploratore
24/02/22-11:04(modificato)

La cucina è, notoriamente, uno degli ambienti più vissuti all’interno di una casa. È il luogo adibito alla preparazione dei pasti e alla condivisione di momenti di convivialità con amici e familiari. Se sei prossimo alla ristrutturazione o ad una nuova costruzione, tra le sfide più impegnative che dovrai affrontare c’è l’abbinamento cucina e pavimento. Le combinazioni possibili sono pressoché infinite: la paura di sbagliare e il timore di commettere errori che potrebbero influire negativamente sulla qualità del risultato finale sono dietro l’angolo. Come potrai immaginare, molto dipende dai tuoi gusti personali e dallo stile che desideri donare alla tua cucina. Per scegliere la combinazione più adatta e capire quale soluzione potrebbe soddisfare le tue esigenze, lasciati ispirare da alcuni suggerimenti sulla combinazione dei colori e sul materiale da utilizzare per la pavimentazione della tua cucina.

La scelta del pavimento per cucina

Che sia per cucinare o per mangiare, trascorriamo la maggior parte del nostro tempo in cucina. Considerata la sua particolare destinazione d’uso, la cucina è l’ambiente domestico che si sporca più facilmente rispetto agli altri e che, in pochi minuti, è in grado di trasformarsi da oasi immacolata a regno del caos. Per questo motivo, in fase di progettazione, è importante prestare molta attenzione alla scelta dei pavimenti per cucina giusti. Tra i materiali che ti consiglio ci sono il gres porcellanato, la resina e il laminato.

Pavimenti in gres porcellanato

Il gres porcellanato è il materiale più utilizzato per i pavimenti della cucina. Questa tipologia di abbinamento è ideale se sei alla ricerca di una pavimentazione resistente alle macchie e agli urti, durevole, impermeabile e facile da pulire. Optando per un pavimento in gres porcellanato, inoltre, avrai la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di effetti che riproducono fedelmente le caratteristiche di materiali naturali: effetto marmo, effetto legno, effetto cemento, effetto pietra, ecc.

Pavimenti in resina

Una valida alternativa ai pavimenti in gres porcellanato sono i pavimenti in resina. Anche in questo caso, potrai contare su un materiale resistente, durevole e facile da pulire. La superficie liscia e uniforme di cui sono dotati può essere personalizzata con una molteplicità di finiture, tra cui la finitura lucida o la finitura opaca. Se scegli di optare per questa soluzione, nonostante i pavimenti in resina non richiedano particolari attenzioni, non dimenticarti di effettuare i dovuti interventi di manutenzione per evitare che si ingialliscano o si opacizzino nel tempo.

Pavimenti laminati

Se sei un amante delle venature, dei nodi e delle sfumature del legno, ma consideri azzardata la scelta del parquet come pavimento per la tua cucina, puoi valutare la posa di un pavimento laminato. Facile da installare, idrorepellente e resistente all’abrasione, rappresenta la soluzione ideale per non rinunciare alla resa estetica del legno, evitando però gli inconvenienti legati all’utilizzo di questo materiale come pavimento per la cucina. Tra gli svantaggi ai quali potresti andare incontro optando per questo genere di pavimento c’è la scarsa resistenza all’umidità: per ovviare a questo problema il consiglio è installare pavimenti in gres porcellanato effetto legno.

Come abbinare cucina e pavimenti: consigli per non commettere errori

Abbinare i colori del pavimento e della cucina è una sfida su cui, spesso, aleggiano dubbi amletici. Ci si chiede se è meglio una cucina scura o chiara, se è preferibile optare per contrasti marcati o per il tono su tono, se propendere per l’abbinamento di due legni o se combinare tra loro materiali differenti. Insomma, l’incertezza fa da padrona quando si è chiamati alla scelta dei colori da utilizzare per dare un’anima riconoscibile alla propria cucina… e, purtroppo, anche davanti ad un catalogo ricco di alternative, ci si trova in difficoltà. Per aiutarti nella scelta ti propongo alcuni degli abbinamenti cucina-pavimento più in voga, a partire dal colore di quest’ultimo, distinguendo tra pavimenti chiari, pavimenti grigi e pavimenti scuri.

Con i pavimenti chiari

Come abbinare cucina e pavimenti chiari? Il bianco e il beige sono le tonalità neutre più utilizzate per i pavimenti per cucina. Stanno bene con la maggior parte dei colori e ti consentono di giocare con la fantasia in fatto di arredi e decorazioni per ravvivare l’ambiente. Uno degli abbinamenti che ti consiglio è quello con cucine di colore scuro, come il nero o l’antracite. In questo modo, potrai creare un contrasto marcato e alleggerire l’impatto del colore scuro grazie alla luminosità del pavimento chiaro. In alternativa, puoi optare per il tono su tono, come l’abbinamento cucina bianca pavimento beige. In questo caso, però, presta molta attenzione ai dettagli: un’eccessiva uniformità dei colori, infatti, potrebbe rendere l’ambiente freddo e poco accogliente. Per ovviare a questo problema, ti consiglio di giocare con i colori delle finiture e dei top della cucina, a seconda dei tuoi gusti personali.

Abbinamento cucina con pavimento grigio chiaro o scuro

Nonostante il grigio possa sembrare un colore noioso, in realtà, se abbinato alla cucina giusta, è ideale per creare un ambiente in stile moderno, minimal e, perché no, anche rustico. Se sei un amante dello stile classico o dello stile rustico, potresti abbinare al pavimento grigio, preferibilmente chiaro, una cucina in legno. Se, invece, lo stile che vuoi donare alla stanza è moderno o minimal, puoi optare per una cucina bianca o nera o, in alternativa, azzardare con tonalità più accese, come il rosso o il giallo. Se scegli di utilizzare un pavimento grigio scuro in cucina, ti consiglio di evitare l’abbinamento con cucine e rivestimenti per pareti troppo scuri per non rendere l’ambiente eccessivamente buio.

Con i pavimenti scuri

Quando il pavimento è scuro, ad esempio nero o marrone, l’abbinamento dei colori richiede molta attenzione. Il consiglio è evitare il tono su tono e l’uniformità dei colori: un pavimento scuro rende meno luminoso l’ambiente e, se abbinato ad una cucina altrettanto scura, lo spegne totalmente. Ti suggerisco, in questo caso, di optare per una cucina di tonalità chiare e neutre, come il bianco o il beige. Con questa carrellata di esempi su come abbinare cucina e pavimento ho provato a fornirti qualche suggerimento per affrontare la scelta con più consapevolezza e meno timore. Tieni a mente, però, che non c’è una regola fissa da seguire: tutto dipende dai tuoi gusti personali. Stai realizzando un progetto? Condividilo con la Community per ispirare e dare idee agli altri appassionati come te. Hai delle domande? Scrivimi nei commenti, sarò felice di risponderti!