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MaraLocatelli
Redazione
29/03/2022-14:45 (modificato)

Allestire una stanza yoga è semplice perché basta riordinare lo spazio, scegliere i colori adatti alla pratica degli asana, utilizzare materiali naturali, e sfruttare bene l’illuminazione: le ricerche dimostrano che anche la luce ha effetti positivi sulla pratica. Una stanza per lo yoga in casa deve essere un luogo rilassante che aiuta la mente a raggiungere uno stato mentale sereno, lontano dalle preoccupazioni del mondo che ci circonda. Quindi, oltre agli attrezzi necessari, tra cinghie, blocchi, materassini e asciugamani, pensa anche agli elementi decorativi che ti aiutano ad entrare nel mood giusto, ma senza creare disordine o affollare l’ambiente. La sala yoga deve essere confortevole e riposante, anche per la vista.

Scegli i colori giusti per la stanza yoga

L'ordine e la buona organizzazione sono necessari per una stanza yoga che ti proietta subito in una condizione mentale calma e rilassata. Rimuovi tutto quello che non serve al tuo scopo e crea un ambiente interamente dedicato allo yoga con decorazioni e accessori che siano stimolanti o funzionali al tuo relax. Avere una stanza per lo yoga in casa dove invece del disordine regna un’atmosfera accogliente ti aiuta a fare yoga più spesso. Quindi, dai una mano di pittura colorata alla pareti. Le tonalità pastello delicate sono le migliori per arredare una sala yoga e qualsiasi ambiente rilassante: dal verde salvia, all’azzurro polvere, dal malva al rosa cipria, dal giallo pesca al bianco crema, hai a disposizione una tavolozza ampia di tonalità delicatissime tra cui scegliere. Usa le vernici green che ti aiutano a mantenere sano il tuo spazio yoga e il nostro pianeta. Arreda con l’indispensabile e, se vuoi, decora una parete con poster che ti siano di ispirazione come questo scenografico fotomurale. Puoi allestire un angolo con scaffali di legno per riporre manuali di yoga e meditazione, puoi scegliere delle
capienti ceste intrecciate dove sistemare i tuoi attrezzi per fare yoga. Gli specchi completano l'arredamento di una sala yoga. Non dovresti proprio farne a meno nella stanza dove fai yoga a casa perché aiutano a rimanere perfettamente allineate durante la pratica degli asana, così da migliorare la stabilità e a evitare lesioni. Oltretutto, uno specchio grande alla parete ha anche il vantaggio di aumentare la luminosità che rende la stanza più spaziosa e piacevole.

Piante e profumi per la tua sala dello yoga

Il tuo spazio nella stanza yoga a casa deve essere un luogo speciale dove entri in contatto con te stessa. Elementi come la luce, il colore, il profumo hanno un'incredibile capacità di trasportare la mente nella modalità yoga. Che tu stia cercando un rimedio alla frenesia e allo stress, un allenamento per acquisire elasticità e forma fisica, una connessione spirituale o anche tutto quanto insieme, arredare la sala yoga con cura ti permette di creare l'atmosfera adatta a raggiungere i tuoi obiettivi. Aggiungi le piante da appartamento che se la cavano bene anche dove c’è poca illuminazione e che aiutano a tenere l’aria pulita, la Felce di spada e l’Edera inglese. Anche i profumi sono ottimi alleati che aiutano la mente a raggiungere uno stato di pace.

Le candele profumate e i diffusori di oli essenziali sono elementi preziosi che ti accolgono con la loro essenza stimolante quando entri nella tua stanza yoga. Puoi scegliere gli aromi che ti rilassano di più oppure usare profumi che coincidono con chakra o obiettivi specifici.
Sandalo, zenzero e salvia, per esempio, agiscono sul primo Chakra della radice, collegato a ossa, sangue e agli aspetti basilari della vita. L’olio essenziale di rosa stimola il Chakra del cuore legato alla sfera emozionale e alle relazioni.
La menta piperita, invece, è associata al pancreas e alla personalità libera di esprimersi in ogni forma. Mentre la lavanda distende e tonifica tutti i chakra.

Porta la light therapy nella stanza yoga di casa

Sono sempre di più oramai le sale yoga professionali che hanno introdotto la terapia della luce colorata per attivare, sostenute dalle ricerche scientifiche, alcune parti del cervello durante le sessioni di allenamento e meditazione. Questa cosa puoi farla anche tu, puoi montare delle strisce Led oppure sostituire le comuni lampadine nei lampadari della sala yoga con luci che cambiano colore, perfette perché si sostituiscono subito alle vecchie e offrono 16 colori diversi con 4 livelli di luminosità, da selezionare con il telecomando in diverse modalità (luce fissa, dissolvenza, cambio colore ecc). Così puoi sperimentare gli effetti della luce colorata nella tua stanza yoga a casa.
Ricorda che l’illuminazione rossa e arancione motiva durante le pose in stile ashtanga ad alta intensità. Le luci rosa e verdi, che sono più calmanti, aiutano gli allungamenti profondi e yin yoga. La luce blu favorisce la concentrazione e la meditazione profonda.

Come vedi, è molto facile arredare una stanza yoga dedicata (o parte di una stanza) e avere anche a casa le stesse comodità e atmosfere sereneza di una sala yoga professionale. Quando hai praparato il tuo spazio yoga a casa, perché non condividi il progetto con la Community? Siamo sempre felici di vedere i risultati ottenuti.

Claudia M
Redazione
29/03/2022-13:09 (modificato)

Se ti stai occupando dell’arredamento della tua casa e disponi di un terrazzo che desideri trasformare in un angolo di pace e relax all’aria aperta, probabilmente ti starai chiedendo come sistemare le piante e i fiori nel modo corretto per creare un ambiente ordinato e confortevole. Come disporre i vasi in terrazzo? Scopriamo quali sono gli aspetti da valutare in fase di progettazione e i suggerimenti da cui trarre ispirazione per uno spazio outdoor sempre bello, fiorito e funzionale.

Perché arredare un terrazzo con fiori e piante?

Se possiedi un terrazzo da arredare, quasi sicuramente, lo immagini ricco di piante e fiori. Circondarti di verde è la scelta giusta non solo per una questione estetica, ma anche perché ti permette di trarre enormi benefici a livello psico-fisico! Un terrazzo fiorito è uno spazio in cui potrai rifugiarti ogni qual volta avrai bisogno di staccare dalla frenesia della vita quotidiana e dedicare del tempo a te stesso immerso nel verde, lontano dal caos.
Chiarito che un terrazzo fiorito è importante non solo per il tuo buon umore ma anche per l’estetica della tua casa, una simile scelta ti regalerà anche immense soddisfazioni: potrai prenderti cura giorno per giorno delle tue piante annaffiandole, pulendole e potandole e proverai forti emozioni vedendole crescere e sbocciare. Per arredare un terrazzo con le piante e trasformarlo in un piccolo giardino non è necessario avere il pollice verde, un ampio spazio a disposizione o una grande quantità di piante da sistemare. Al di là dei metri quadrati e del numero di piante e fiori che hai scelto di acquistare, tra gli aspetti a cui devi prestare attenzione c’è la disposizione dei vasi.

I criteri da rispettare per una corretta disposizione dei vasi

Conoscere i criteri su come disporre i vasi in terrazzo è fondamentale per evitare di creare accozzaglie confusionarie. Si tratta di suggerimenti standard che, naturalmente, sei libero di adattare al tuo gusto personale, al risultato finale che vuoi ottenere e allo stile che desideri conferire all’ambiente, anche in accordo al resto dell’arredamento. I fattori da valutare e sulla base dei quali puoi arredare il terrazzo con piante in modo ordinato sono tre: le caratteristiche dello spazio che hai a disposizione, la dimensione dei vasi e le esigenze delle piante con cui vuoi vivacizzare il tuo terrazzo.
Se disponi di un terrazzo di elevata metratura, hai la possibilità di posizionare al suo interno vasi altrettanto grandi. Potresti, ad esempio, disporli in modo rettangolare o quadrato, creando una sorta di cornice. In questo caso, per creare un effetto scenico di grande impatto il consiglio è disporre all’interno dei vasi piante e fiori di colori diversi. Se, invece, lo spazio che hai a disposizione è ridotto, puoi optare per vasi più piccoli e in quantità esigua per evitare di appesantire l’ambiente. Il suggerimento, infatti, è prediligere piante e fiori di tonalità chiare, come il bianco, il giallo o il rosa.
Fondamentale, poi, è conoscere le esigenze dei fiori e delle piante che hai scelto di acquistare. Ogni pianta, infatti, ha uno specifico fabbisogno di luce, ombra, aria e umidità. Ti consiglio di prenderti del tempo per individuare, in base ai punti cardinali e al sole, le zone del tuo terrazzo che durante il giorno sono più esposte alla luce del sole, alle correnti e all’ombra. In altri termini, devi capire dove batte il sole, quando e quanto: non puoi posizionare una pianta che necessita di sole per crescere bene in una zona su cui il sole batte solo un paio di ore al giorno!
Dividi il terrazzo in zone e, successivamente, distribuisci le piante a seconda della valutazione che avrai fatto in precedenza. Generalmente, le più bisognose di luce sono le piante aromatiche, come il basilico, il rosmarino, la salvia e la maggiorana, e le piante di colore intenso e vivace abituate ai climi mediterranei, come le rose. Tranquillo: le zone all’ombra del tuo terrazzo non sono affatto destinate a restare vuote. La verbena, la felce e i fiori come la begonia, ad esempio, richiedono poca luce e vivono divinamente all’ombra.

Come disporre i vasi in terrazzo: alcune idee

I vasi più grandi a terra, quelli più piccoli dove preferisci

Se all’interno dei vasi vuoi sistemare piante grandi, è meglio posizionarli per terra, preferibilmente lungo il perimetro o negli angoli esterni. Ciò ti permetterà di non ingombrare troppo lo spazio, sia esso di elevata metratura che di dimensioni ridotte. Per un effetto ancora più scenografico puoi scegliere tra i vasi in terracotta oppure i vasi decorativi da esterno in plastica. Se, invece, opti per piccole piante o fiori, sei certamente libero di sistemare i vasi anche per terra, ma le posizioni migliori sono sui tavolini, su cassette di legno appese al muro o su scaffali decorativi.

Una valida alternativa per la disposizione dei vasi più piccoli, specialmente se i fiori e le piante che hai scelto sono d’effetto e decorative, è sospenderli con appositi sostegni o fissarli al davanzale. Quest’ultima opzione è particolarmente indicata, se lo spazio che hai a disposizione è piuttosto ridotto. Ma come fissare i vasi sul terrazzo senza correre alcun rischio? Munisciti di cassette portafiori con portabalconiera da fissare al davanzale per posizionare i vasi in modo stabile, così che il vento non rischi di farli cadere.

E le piante rampicanti?

Ti consiglio di dedicare un angolo del tuo terrazzo alle .. alle piante rampicanti da far crescere sui grigliati o sui tralicci. Tieni a mente che difficilmente potrai spostarle e che, rispetto ad altre pianta da terrazzo, hanno una maggiore sensibilità ai raggi del sole. Le più indicate sono la passiflora e l’ortensia, ma anche l’edera, che per crescere bene deve essere posizionata a nord e in una zona riparata da correnti d’aria. Se hai pareti da decorare, ma non hai piante rampicanti da sistemare, puoi optare anche per la realizzazione di un piccolo giardino pensile e creare un effetto scenografico entusiasmante.

Le siepi per schermare il terrazzo

Se il tuo terrazzo si trova ai piani bassi, è di grandi dimensioni e vuoi proteggerti da occhi indiscreti, le siepi artificiali o le siepi naturali sono la soluzione ideale. Il suggerimento è utilizzare vasi molto grandi da posizionare lungo il perimetro del terrazzo e all’interno dei quali fare crescere siepi come il bambù o il pitosforo: questa scelta ti permetterà di schermare il tuo spazio all’aperto, avere più privacy e preservare la tua abitazione dai rumori provenienti dalle strade vicine.

I suggerimenti che ti ho fornito su come disporre i vasi in terrazzo devono essere adattati al tuo caso specifico. Molto dipende dalle caratteristiche dello spazio che hai a disposizione e dalle piante e dai fiori che hai scelto in base al tuo gusto personale. Sistema il tuo terrazzo e condividi qualche scatto con la Community! Se hai domande da fare o dubbi da risolvere, lascia un commento: sarò felice di risponderti.

Claudia M
Redazione
29/03/2022-12:45 (modificato)

Vuoi ravvivare con un tocco di colore (e di gusto) il tuo balcone o riservare un piccolo spazio dell’orto che hai in giardino al re della tavola? Il pomodoro è un ortaggio che trova mille utilizzi in cucina! È una verdura che non stufa mai e che puoi coltivare sia in campo, se ne hai uno, che in vaso. Mangiare un pomodoro colto da una pianta che avrai curato personalmente ti ripagherà di tutta la fatica e delizierà il tuo palato e quello dei tuoi commensali. Pollice verde arrugginito? Non preoccuparti: ti spiego come coltivare i pomodori nell’orto e in vaso in pochi semplici passaggi e quali sono le accortezze da adottare.

Le informazioni preliminari per una corretta coltivazione

I pomodori sono tra gli ortaggi più coltivati e ne esistono di diverse varietà: dal pomodoro ciliegino al pomodoro cuore di bue, dai classici pomodori da salsa ai meno conosciuti pomodori neri. Se decidi di coltivare pomodori in vaso o nell’orto, avrai l’imbarazzo della scelta. Per permettere alla tua pianta di crescere rigogliosa ci sono alcuni aspetti che non puoi sottovalutare, tra cui lo stato del terreno, le caratteristiche del clima e il periodo di coltivazione ideale.
Il terreno deve essere fresco, drenante e ricco di sostanze nutritive e organiche (i pomodori sono ortaggi piuttosto “ingordi”!). Attenzione, poi, ai ristagni d’acqua perché farebbero ammalare la tua pianta. Per quanto riguarda il clima, anche se alcune varietà sono abbastanza resistenti al freddo, le piante di pomodoro temono il gelo e l’umidità. La temperatura ottimale si aggira intorno ai 20-24 gradi. Per questo motivo, ti consiglio di prediligere appezzamenti di terra baciati dal sole e gli angoli più soleggiati del tuo balcone. Se ti stai chiedendo quando piantare i pomodori, i mesi più indicati sono marzo, per le zone dell’Italia meridionale, e aprile, se vivi in una regione settentrionale.

Coltivare i pomodori nell’orto

La semina

La semina dei pomodori deve essere effettuata tra i mesi di febbraio e marzo all’interno di un semenzaio. Ti suggerisco di riporre piccoli vasetti nel semenzaio e inserire all’interno di ciascuno di essi 3-4 semi. Collocare i semi del pomodoro all’interno di un semenzaio ti permetterà di individuare più facilmente le piante più forti. I semi germoglieranno entro una settimana circa.

Il trapianto

Se, al posto dei semi, vuoi coltivare pomodori a partire da una piantina, il mese ideale è aprile. Dopo aver acquistato le piante, disponibile nel terreno in file distanziate l’una dall’altra, interrale ad almeno 5 cm di profondità e non dimenticarti di aggiungere il fertilizzante. In fase di scelta delle varietà da acquistare, ti consiglio di prediligere i pomodori da salsa, come i pomodori Pachino o i pomodori San Marzano.

La coltivazione

Per una corretta coltivazione in campo del pomodoro non dimenticarti che le piante di questo ortaggio sono rampicanti. Dopo averle interrate, infatti, è importante legare ciascuna di esse ad un bastoncino, così da farle crescere in posizione verticale e tenere sollevati da terra i rami con i frutti. L’importante è che tu riesca a garantire che la pianta stia eretta e sia soleggiata bene in ogni sua parte.
In fase di crescita, ricordati di potare i germogli che le piante di pomodoro produrranno. È buona norma recidere i germogli il prima possibile perché disperdono l’energia della pianta. Un consiglio: una volta recisi, lascia i germogli ai piedi delle piante per non impoverire il terreno. Altro aspetto fondamentale per la salute delle piante è l’irrigazione: i pomodori sono ortaggi che hanno un discreto fabbisogno idrico.
La quantità di acqua dipende dal clima e dalle caratteristiche del terreno. In media, sono sufficienti 600-900 litri (compresi quelli che cadono con la pioggia). Se non piove, per permettere alla pianta di crescere bene annaffiala almeno una o due volte a settimana. È preferibile farlo nelle ore più fresche della giornata (dopo il tramonto) e in modo abbondante (cercando di evitare ristagni d’acqua).

Coltivare i pomodori in vaso

Quale varietà?

Se non disponi di un terreno all’aperto e vuoi coltivare i pomodori in vaso sul tuo balcone o terrazzo, parti dalla scelta della pianta. Nonostante tutte le varietà possano essere coltivate in vaso, se sei alla prime armi, ti suggerisco di optare per le piante di pomodoro a crescita determinata, come le piante di datterini. Queste, a differenza delle piante a crescita indeterminata, dopo aver prodotto i fiori, non crescono più: l’altezza contenuta permette di gestire meglio la coltivazione all’interno di spazi ristretti.

La scelta del vaso

Quando si sceglie di coltivare i pomodori in vaso, è importante prestare attenzione all’altezza e alla larghezza del vaso. Questi aspetti, infatti, determinano il volume del terreno che sarà possibile disporre al suo interno. La giusta quantità di terriccio è fondamentale per consentire alle radici delle piante di assorbire tutte l’umidità necessaria, soprattutto durante i periodi più caldi dell’anno quando l’acqua evapora più facilmente. Questo problema non può essere risolto annaffiando più abbondantemente: è necessario che vi sia terriccio sufficiente dal quale attingere.
Le dimensioni ideali del vaso, generalmente valide per tutte le varietà di pomodori, sono 25 centimetri di altezza e 30 cm di larghezza. Puoi anche optare per vasi più grandi, se la tua intenzione è quella di collocare più piante insieme. In quest’ultimo caso, non dimenticarti di sistemarle ad una distanza di almeno 10 cm l’una dall’altra.

La semina

Dopo esserti procurato i vasi, puoi passare alla semina dei pomodori. Segui questi passaggi:

  1. prepara il terreno mescolando ad un terriccio universale di buona qualità sabbia e argilla espansa;
  2. riponi sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa;
  3. riempi il vaso con il terreno preparato in precedenza;
  4. scava un foro al centro del vaso, inserisci i semi di pomodoro e coprili con il terriccio.

Infine, annaffia in abbondanza e con molta delicatezza, per evitare che i semi vengano scalzati dal suolo. Se, entro 10 giorni, tutti i semi piantati producono una pianta, eliminate quella meno sviluppata e procedete con la coltivazione di quella più robusta.

Non dimenticarti di annaffiare e concimare il pomodoro

Ti suggerisco di annaffiare le piante con una certa regolarità, ma senza esagerare per evitare ristagni d’acqua. Questo aspetto è fondamentale per mantenere in salute la pianta ed evitare che marcisca. Non dimenticare, poi, di concimarla con costanza. Il pomodoro, infatti, soprattutto quando attinge da un terreno limitato come accade nel caso di una coltivazione in vaso, ha bisogno di nutrienti. Il consiglio è concimarlo almeno una volta a settimana con prodotti ricchi di potassio.

Sia che tu abbia optato per la coltivazione in vaso, sia che tu abbia deciso di cimentarti nella coltivazione in campo, seguendo correttamente tutti i passaggi che abbiamo passato in rassegna, potrai godere di frutti meravigliosi da utilizzare in cucina per una quantità pressoché infinita di preparazioni. Se qualcosa non ti è chiaro e hai delle domande da fare per fugare ogni dubbio sulla coltivazione dei pomodori, lascia un commento.

elisabetta.garoni
Architetto
Redazione
29/03/2022-08:51

Se sei attratto dall’amore per i rituali, dalla semplicità degli oggetti e dal rispetto per la natura e per il prossimo che la cultura giapponese incarna, se adori il minimalismo, la funzionalità e il design dei paesi scandinavi, ecco lo stile che fa per te: si chiama Japanordic e unisce la filosofia dell’abitare nordica e quella nipponica. Vieni a conoscerlo.

Lo stile Japanordic predilige oggetti semplici e funzionali – Leroy Merlin

La semplicità è la vera ricchezza

La casa in Stile Japanordic è fatta di piccole cose, di dettagli studiati, di angoli in cui gli oggetti e i complementi d’arredo formano composizioni armoniche che comunicano calore, accoglienza e rispetto per la natura. Si tratta di un’idea di abitare che fa a pugni con l’opulenza e l’ostentazione e che, al contrario tende a ricreare atmosfere calde, armonia e rilassatezza anche con l’aiuto di cuscini di lino, ceste ed elementi in legno grezzo.

Stile Japanordic: arredare tra Giappone e Nord Europa - Leroy Merlin

Materiali naturali

I materiali più amati sono senz’altro il legno, tessuti naturali e la ceramica. Il parquet è tendenzialmente utilizzato in essenze chiare, i mobili e i complementi hanno finiture naturali e la materia non è mai trattata, dipinta o laccata. Per la tua casa in stile Japanordic prediligi tessuti di lino e cotone, di canapa o iuta, nelle loro tinte grezze. Non possono mancare lampade con diffusori in carta, molto amate nella cultura giapponese, oppure realizzate con intrecci di bambù o vimini che ritroviamo anche in complementi come specchi, ceste e poltroncine.

Ispirazione per arredare in Stile Japanordic con materiali naturali - Leroy Merlin

Funzionalità essenziale

La casa Japanordic è una casa minimalista dove ogni oggetto ha il compito di svolgere una funzione. Non serve circondarsi di soprammobili inutili o decorazioni eccessive e tutto deve essere bilanciato e necessario. Liberati dunque da quello che non usi mai, trova il coraggio di svuotare l’armadio dai vestiti che non usi da anni, e tieni solo quello a cui tieni, che ti serve per il corpo o la mente.

Minimalismo accogliente e funzionalità sono proprie dello Stile Japanordic- Leroy Merlin

Colori chiari e tinte naturali

Quali colori scegliere? La palette di riferimento è quella delle **tinte naturali dove predominano i beige e i grigi. Alle tonalità neutre, preferibilmente chiare, puoi abbinare colori polverosi, tenui e desaturati, cioè non accesi e sgargianti. Sono tutte quelle tinte che ci trasmettono la sensazione di una stanza morbida e raccolta che puoi completare con piante verdi.

Ispirazione per il living in stile Japanordic - Leroy Merlin

Legno a contrasto con colori freddi

Se non te la senti di rinunciare completamente al colore, orientati su tinte fredde come il verde e il blu, anche nelle varianti più intense e profonde. L’abbinamento con il legno naturale scalderà l’ambiente.

Idea per aggiungere un colore nel living Japanordic - Leroy Merlin
Cosa ne pensi dello stile Japanordic? Rispecchia la tua personalità o la tua idea di casa? Raccontaci la tua opinione nei commenti.

Federica_Cornalba
Architetto e paesaggista
Redazione
27/03/2022-16:15 (modificato)

Se il nostro giardino è piccolo, il sogno di una bella piscina per rinfrescarci durante le caldissime giornate estive sembra irrealizzabile…ma non è così! Iniziamo dalla scelta di una spa idromassaggio e poi diamo spazio alla creatività per sistemare al meglio la nostra minuscola area verde: con i giusti accorgimenti, non solo riusciremo a trasformare i nostri desideri in realtà, ma realizzeremo un mini spazio en plein air originalissimo e super trendy dove c’è tutto quello che serve per divertirsi e rilassarsi. Siete pronti per lasciarvi ispirare?

Ispirazioni per creare la spa perfetta in un giardino piccolo – Leroy Merlin

Costruire lo spazio intorno alla vasca idromassaggio

La prima cosa da fare è pensare alla vasca idromassaggio come a un’occasione per dare al nostro giardino un nuovo e inedito assetto. Dopo aver definito la sua posizione, pensiamo quindi a come incassarla per moltiplicare – magicamente – superfici e spazi a disposizione. Possiamo scegliere di realizzare un deck in listoni di legno a incastro e compensare la differenza di quota con dei gradini in cemento cui affiancare una comoda panca costruita su misura.

Idee per realizzare un deck in legno e incassare la spa idromassaggio – Leroy Merlin

In alternativa, possiamo costruire una piattaforma in blocchi di calcestruzzo cellulare e utilizzare il muretto di contenimento per aprire il vano tecnico di ispezione, utilissimo ogni qualvolta avremo bisogno di assicurarci che tutto funzioni alla perfezione!

Come creare il vano di ispezione per il funzionamento perfetto della spa idromassaggio - Leroy Merlin

Creare l’area relax perfetta

Se abbiamo spazio a sufficienza di fianco alla nostra spa, possiamo semplicemente posizionare un paio di comodissimi lettini con cuscino, completando poi il solarium con un tavolino che si trasforma in un pratico vassoio per offrire anche agli ospiti i freschissimi drink che avremo preparato! Oltre al sole e a un po’ di tempo libero…non servirà altro!

Idee per creare l’area relax a bordo piscina – Leroy Merlin

Se invece vogliamo un angolino al riparo dal sole, possiamo sfruttare la parete di contenimento del deck creando una comodissima panca da valorizzare con un futon da pavimento e tanti morbidi cuscini in tessuto naturale. Non dimenticate qualche elegante vaso di ceramica in cui mettere delle piccole piante aromatiche…il loro profumo trasformerà l’intera area di un’oasi di puro benessere!

Ispirazioni per realizzare un angolino dove rilassarsi all’ombra – Leroy Merlin

Disporre gli arredi funzionali

Come in ogni giardino che si rispetti, dobbiamo anche pensare alle aree funzionali che non possono mancare: se abbiamo spazio, disponiamole ai piedi della nostra area spa in modo da creare un ambiente fluido e di ampio respiro. Io, per esempio, sceglierei un coffee set ad angolo (spazioso, ma contemporaneamente molto compatto) e un tavolo allungabile che all’occorrenza possa ospitare tanti amici. Per accentuare la continuità visiva del nostro piccolo giardino anche di sera, scegliamo dei faretti a incasso e delle applique con luce direzionale così da creare un vero e proprio percorso luminoso.

Ispirazioni per disporre le aree funzionali del giardino in continuità con la spa idromassaggio – Leroy Merlin

Se invece lo spazio a disposizione è limitato, disponiamo un versatile coffee set con divanetto e poltroncine proprio di fianco alla nostra mini piscina: potremo definire al meglio la zona conversazione con un tappeto da esterno o una pavimentazione diversa (io adoro le piastrelle effetto cementine) e aggiungere qualche pannello frangivista per garantire la giusta privacy ai nostri momenti di relax!

Ispirazioni per creare l’area conversazione perfetta a bordo piscina – Leroy Merlin

Sono riuscita a ispirarti? Hai trovato l’idea giusta per creare la spa perfetta nel tuo piccolo giardino? Scrivilo qui nei commenti e se hai qualche domanda particolare, sarò ben felice di aiutarti.

AnnaZorloni
Garden Expert
Redazione
25/03/2022-12:39 (modificato)

Se ti piacciono le piante verdi, sicuramente ti innamorerai del filodendro, o meglio Philodendron. E’ la classica pianta d’appartamento, con le sue ampie foglie verdi, lucide e brillanti, che sapranno arredare con eleganza la tua casa. Se non conosci il filodendro e vuoi sapere come fare per coltivarlo in casa tua, leggi i miei consigli!
Con un filodendro arrederai con originalità e un tocco di verde la tua casa! Con un filodendro arrederai con originalità e un tocco di verde la tua casa!

Conosci il filodendro?

Diverse sono le specie appartenenti al genere Philodendron (famiglia delle Araceae), indicate con il nome generico "filodendro": Philodendron scandens, Philodendron hastatum, Philodendron xanadu e Philodendron bipinnatifidum sono le specie più conosciute, anche se sono un pochino differenti per le dimensioni e la forma delle foglie. Philodendron scandens ha foglie a forma di cuore e portamento rampicante, Philodendron hastatum ha foglie di forma sagittata mentre Philodendron xanadu e Philodendron bipinnatifidum hanno foglie molto più grandi con la lamina fortemente incisa. Hanno un bel verde vivace e brillante, anche se alcune varietà sono variegate di bianco crema o anche rosa.
Sono piante di origine tropicale, che in natura vivono avvinghiate ad altre piante che utilizzano come supporto: per questo motivo, sono dotate di radici aeree. Sono specie sempreverdi che vengono molto apprezzate per la bellezza delle loro foglie. Coltivate in casa, in vaso, possono raggiungere dimensioni limitate entro i 2m di altezza.
Il filodendro “Swiss cheese” ha le foglie bucate come il famoso formaggio svizzero! – foto Leroy Merlin Il filodendro “Swiss cheese” ha le foglie bucate come il famoso formaggio svizzero! – foto Leroy Merlin

Dove tenere il filodendro in casa?

Le temperature interne delle nostre case sono perfette per il filodendro, che soffre il freddo. Tieni il tuo filodendro in una posizione luminosa della casa, ma non dove venga raggiunto dai raggi del sole anche attraverso i vetri delle finestre, poiché preferisce la luce soffusa. D’altro canto, se la luce è insufficiente, la pianta tende ad allungarsi alla ricerca della poca luce. Per evitare che la tua pianta cresca storta, alla ricerca della luce, ricordati di ruotarla di tanto in tanto, in modo tale che possa mantenersi dritta. Il filodendro, inoltre, come tutte le piante d’appartamento, non gradisce gli spifferi d’aria, quindi fai in modo che non si trovi troppo vicino a porte d’ingresso o finestre che apri frequentemente, così come a condizionatori d’aria; non gradisce nemmeno fonti di aria calda, quindi tienilo lontano dai termosifoni! Philodendron scandens ha bisogno di un tutore sul quale crescere e aggrapparsi, poiché i suoi fusti erbacei, che tendono ad allungarsi molto, sono esili e non stanno in piedi da soli: il nome, “scandens”, vuol proprio dire “arrampicarsi”. Per sorreggerlo, utilizza un bastone ricoperto di muschio o sfagno da tenere sempre umido: le radici aeree vi troveranno l’umidità necessaria da assorbire. Se l’aria di casa tua è troppo secca, inoltre, utilizza un umidificatore: il filodendro è una pianta che ama l’umidità, proprio come nelle foreste dalle quali ha origine. Inoltre, per aumentare l’umidità, potrai sistemare sul fondo del sottovaso uno strato di ciottoli o biglie di argilla espansa bagnate sulle quali appoggiare il vaso.
Fai crescere il tuo Philodendron scandens su un bastone muschiato! – foto Leroy Merlin Fai crescere il tuo Philodendron scandens su un bastone muschiato! – foto Leroy Merlin

Come curare il filodendro?

Coltiva il tuo filodendro in un vaso sufficientemente capiente e stabile. Se vuoi, utilizza un portavaso elegante, che stia bene nella tua casa: servirà anche per raccogliere l’acqua in eccesso che fuoriesce dai fori basali del vaso. Utilizza un terriccio per piante verdi, o di tipo universale, per coltivare la pianta: sul fondo del vaso, metti uno strato di materiale drenante, come biglie di argilla espansa. Faciliteranno il corretto drenaggio dell’acqua in eccesso nel terreno. Il filodendro soffre molto i ristagni idrici, che provocano l’insorgenza di marciumi radicali: fai in modo che il terriccio sia leggermente umido, mai troppo bagnato! Innaffia la pianta solo quando vedi che il terriccio si è asciugato: durante l’estate sarà necessario bagnare un po’ di più che in inverno. Ogni due anni, esegui il rinvaso della pianta e rinnova il terriccio ormai impoverito. Da marzo a ottobre, inoltre nutri la pianta aggiungendo all’acqua dell’innaffiatoio un prodotto fertilizzante specifico per piante verdi in formato liquido, come il concime per Piante Verdi Organic di Geolia, ammesso in agricoltura biologica: fornirà tutti gli elementi nutritivi di cui la pianta ha bisogno e non trova nel terriccio.
Un bel portavaso risalterà ancora di più la bellezza delle foglie del tuo Philodendron xanadu – foto Leroy Merlin Un bel portavaso risalterà ancora di più la bellezza delle foglie del tuo Philodendron xanadu – foto Leroy Merlin

Cure di bellezza per il tuo filodendro

Dedica poche cure di bellezza al tuo filodendro:

  • Mantieni le sue foglie sempre belle lucide: spolverale con un panno morbido e leggermente inumidito!
  • Se vedi delle foglie ingiallite, chiediti quale potrebbe essere la causa: troppa acqua? troppo poca? poco concime?
  • Periodicamente, quando il tuo Philodendron scandens appare troppo allungato e vuoto, potrai cimarlo: raccorcia i suoi steli troppo allungati, con una forbice da fiorista ben pulita e affilata, il tuo filodendro crescerà più vigoroso, si rinfoltirà e sarà ancora più bello. Inoltre, lo sai che puoi utilizzare le porzioni di stelo tagliate per riprodurre la tua pianta per talea? Prova!

Ora che sai come coltivare un filodendro, corri subito ad acquistarne uno per la tua casa!

MaraLocatelli
Redazione
22/03/2022-16:35 (modificato)

Ci sono tanti trucchi utilizzati dai designer per arredare la sala da pranzo piccola e farla apparire più spaziosa, oltre che molto elegante. Partiamo dal presupposto che se c'è una cosa in grado di creare l’illusione di maggiore spazio è l’ordine; quindi ricorda che dopo un attento decluttering la tua sala da pranzo piccolo sembrerà subito più ampia. Ma sei stai ristrutturando o stai per mettere piede in una casa nuova, adotta subito alcune buone regole e fatti ispirare da queste idee che ti aiutano a capire come arredare una sala da pranzo di grande personalità anche in uno spazio contenuto.

Idee e spunti per arredare la sala da pranzo-homesandgardens

Soluzioni per una sala da pranzo che sembra spaziosa

La luce è importante. Gli ambienti bui sembrano sempre più piccoli, quindi pensa subito a come arredare una sala da pranzo luminosa. Se stai ristrutturando, puoi pensare a finestre grandi e se sei in mansarda aggiungere un lucernario. Altrimenti punta su una decorazione attenta. Considera i benefici di arredare la sala da pranzo piccola con mobili dai colori chiari, fai lo stesso con la pittura delle pareti e schema le finestre solo con tende filtranti. Questo è il punto dal quale partire per aggiungere elementi decorativi che aiutano a riflettere la luce, come i grandi specchi alle pareti e gli scenografici lampadari a sospensione. Arredare la tua piccola sala da pranzo con queste attenzioni ti permetterà di inondarla di luce da colazione a cena.

Colori neutri e luci per una sala da pranzo piccola e chic-Idea Leroy Merlin

2 idee per i tavoli adatti alla sala da pranzo piccola

Se vuoi arredare una sala da pranzo confortevole è importante studiare bene il tavolo. Qualsiasi sala da pranzo, a meno di non avere una famiglia numerosa, non si usa mai a pieno regime. E quando devi arredare una sala da pranzo piccola, scegliere un grande tavolo che ingombra inutilmente è un peccato. L’ideale è mettere nella tua sala da pranzo un tavolo allungabile. Ci sono molti modelli di tavoli a ribalta o tavoli con sezioni allungabili che permettono un grande risparmio quotidiano in termini di spazio, e con la flessibilità per accogliere un gruppo più numeroso quando ce n’è bisogno. E se di spazio per allungare non ce n'è, è perfetto il fratino, tavolo stretto e lungo da accostare alla parete come una consolle, ma che puoi staccare dal muro e trasformare in tavolo per cene conviviali.

Tavolo su misura per la sala da pranzo piccola ma comoda-Idea Leroy Merlin

Come arredare la sala da pranzo contro un angolo

A volte il problema di arredare una sala da pranzo è causato dalla difficoltà di posizionare il tavolo. Ammettiamolo, quando la stanza è di passaggio tra un ambiente e l’altro può essere scomodo sistemare un tavolo che obbliga a fare il giro attorno. In questo caso, perché non considerare le potenzialità degli angoli? Pensa all’effetto di un tavolo con le panche in sala da pranzo. Inserite in un angolo o anche su due lati, le panche con i cuscini colorati ti permettono di arredare una sala da pranzo accogliente, compatta ed elegante, senza più interferire con il passaggio. Per evitare che l'arredamento della sala da pranzo sembri troppo sbilanciato, puoi rivestire la parete opposta con delle mensole oppure collocare un mobile con le scaffalature a giorno dove riporre il servizio per il caffè, o dove allestire il punto aperitivo prima di cena.

Come arredare la sala da pranzo piccola senza ingobrare il passaggio-Idea Leroy Merlin

La parete di accento arreda la sala da pranzo con stile

Ammetto che sono la mia passione, ma a mio avviso con i tavoli rotondi è più facile arredare la sala da pranzo piccola e avere un ambiente confortevole anche in uno spazio ridotto. La mancanza di spigoli rende il tavolo rotondo più pratico perché possono sedere comodamente, e in meno spazio, più commensali. E poi la sua forma favorisce la socialità delle persone riunite attorno al tavolo. Per dare carattere alla sala da pranzo piccola, aggiungi un grande tappeto colorato e crea una parete di accento alle spalle. Una credenza sovrastata da un grande quadro e un paio di applique ai lati ti permetteranno di arredare una sala da pranzo di design che colpisce per eleganza anche quando la tavola non è apparecchiata e decorata.

Arredare una sala da pranzo piccola con una parete scenografica-NataliaMyiar

Se hai ancora dubbi su come arredare una sala da pranzo con stile, senza farti spaventare dalle dimensioni, puoi scriverci. Siamo sempre felici di potere dare dei consigli su misura.

RafaelMaffina
Redazione
22/03/2022-11:41 (modificato)

Dalla camera da letto alla cucina, l'arredamento delle case moderne ruota spesso attorno all’effetto laccato, sia lucido che opaco. La laccatura si ottiene grazie a trattamenti che prevedono l’applicazione di strati di poliestere o di poliuretano, oltre a levigare e alla spazzolare. Il risultato sono queste superfici lisce spettacolari sia nella versione lucida che in quella opaca. Si tratta quindi di mobili resistenti, che resistono a urti e macchie, ma che comunque richiedono attenzioni. Bisogna sapere come pulire i mobili laccati per non rovinarli con l’uso di prodotti aggressivi inadeguati, e conviene anche adottare qualche astuzia preventiva. Vediamo quali sono le cure essenziali e come pulire i mobili laccati di casa.
Non servono prodotti aggressivi per pulire i mobili laccati lucidi o opachi

Con la prevenzione pulire i mobili laccati è più facile

Il modo migliore per mantenere i tuoi arredi come nuovi e fare un po’ di prevenzione. Per esempio è importante tenere i mobili distanti dalle zone calde come i radiatori che, con il tempo, possono asciugare troppo lo strato lucido fino a seccarlo. Così come è fondamentale allontanarli da fonti di calore intense, come per esempio le lampadine alogene che raggiungono temperature elevate. Fai attenzione perché il calore emesso può produrre una macchia sul mobile laccato, essendo però un principio di bruciatura e non una vera e propria macchia non ci sono prodotti di pulizia in grado di risolvere il problema. Un’altra attenzione, per potere pulire dei mobili laccati che sembrano sempre come nuovi, sta nel non lasciarli costantemente esposti alla luce del sole: con il tempo, soprattutto se sono chiari o bianchi, sono destinati a ingiallire o perdere lucidità. Molto meglio investire in leggere tende che filtrano la luce del sole diretta ai tuoi mobili.
Come pulire i mobili laccati e prevenire macchie -Ispirazione Leroy Merlin

Panni e detergenti per pulire mobili laccati opachi e lucidi

Spesso ci si lamenta di non sapere più come pulire i mobili laccati perché nonostante l’utilizzo di svariati prodotti e ricette fai da te, non risultano mai brillanti. A volte, più che la macchia su mobile laccato ci sono aloni lasciati proprio dai residui di prodotti per pulire mobili laccati lucidi o opachi, usati in abbondanza. In realtà il sistema migliore per la pulizia è la semplicità abbinata alla costanza. Dopo aver spolverato i mobili laccati, cosa da fare ogni giorno per mantenere il più a lungo possibile i mobili come nuovi più a lungo nel tempo e ridurrà anche il tuo lavoro di pulizia. A questa attività quotidiana, ti suggerisco di abbinare una seconda buona abitudine che ti permette di pulire i mobili laccati in maniera efficace e senza usare un panno in microfibra inumidito con acqua calda e strizzato bene. Questo ti serve a catturare altro sporco senza depositare sulle superfici i residui di detersivi che, altrimenti, con il tempo opacizzano la superficie e trattengono la polvere.
Consigli per pulire i mobili laccati con efficacia e delicatezza

Soluzioni a prova di macchia sul mobile laccato

Chi si chiede come pulire i mobili laccati, spesso pensa che servano appositi detergenti per mobili laccati opachi e specifici prodotti per pulire quelli lucidi, come se servissero trattamenti diversi.
In realtà, bisogna avere la massima cura intutti i casi, e i prodotti usati per pulire i mobili sono adatti a entrambi. Se proprio vuoi usare un detergente per mobili laccati opachi o lucidi, ti consiglio un prodotto delicato come le scaglie del sapone di Marsiglia sciolte in acqua tiepida. Ricorda, però, che ogni volta che usi prodotti per pulire i mobili laccati lucidi è fondamentale ripassare molte volte un panno umido, ma strizzato per risciacquare il più possibile la superficie. L’ultimo step è la lucidatura. Massaggia sempre la superficie con un panno di daino o con un panno morbido in microfibra antistatica apposito per pulire i mobili laccati o uno panno per gli aloni sui vetri. Il risultato sarà impeccabile. Quando il problema è rimuovere una macchia sul mobile laccato, ci vuole per forza qualcosa di più forte. Se ci sono bambini in casa, macchie di penna, pennarello e matite colorate sono un rischio da mettere in conto. Per pulire queste macchie dai mobili laccati ti consiglio di inumidire un panno con alcool e strofinare con energia. Oppure puoi usare una pratica spugna cancella macchie. Può essere necessario un po’ di pazienza, magari ti toccherà ripetere l’operazione più volte, ma alla fine riuscirai a cancellare completamente la macchia.
Scegli i migliori prodotti per togliere le macchie da mobili di legno laccato-Idea Leroy Merlin

Come vedi pulire i mobili laccati senza usare detergenti aggressivi è possibile. Se però il tuo problema va oltre la semplice manutenzione, leggi i consigli per pulire un mobile laccato bianco ingiallito e troverai anche qualche dritta per rimuovere il grasso dai mobili in cucina.