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Hai uno spazio all’aperto che desideri trasformare in un angolo verde e stai pensando di creare un manto erboso? Per un giardino curato nei minimi dettagli e sempre in ordine è indispensabile che il prato sia rigoglioso e in perfetta salute! Una volta individuata l’area nella quale eseguire i lavori, è necessario prestare attenzione alla fase della semina, determinante per la crescita ottimale del prato. Scopriamo insieme quali accorgimenti adottare per eseguire la semina del prato senza commettere errori e quali fattori valutare per ottenere un risultato finale soddisfacente.
Se decidi di creare un prato, è importante che tu esegua la semina nel periodo giusto. Generalmente, le stagioni più indicate per effettuare la semina del prato sono la primavera e l’autunno perché caratterizzate da temperature miti. Non essendoci né troppo caldo, né troppo freddo, i semi germinano più facilmente. In estate e in inverno, infatti, le temperature troppo alte e troppo rigide rischiano di far soffrire l’erba e ostacolare lo sviluppo dei germogli. Nonostante sia buona norma rispettare queste indicazioni, il periodo della semina dipende dal tipo di semi che scegli di mettere a dimora. Alcuni semi, infatti, richiedono alte temperature, altre no. Ti consiglio di verificare le necessità del seme al momento dell’acquisto.
Determinante per un prato in perfetta salute è la scelta dei semi. In questa fase, il consiglio è lasciarti guidare dal tuo gusto personale e valutare con attenzione le caratteristiche della zona in cui vivi. A questo proposito, i fattori da prendere in considerazione sono il clima, l’uso del giardino, l’esposizione al sole e l’irrigazione. Alcuni semi, infatti, danno vita ad erbe che crescono bene all’ombra e tollerano le temperature rigide. Altri, invece, producono erbe che prediligono zone soleggiate e un clima mite. Da non sottovalutare, inoltre, la possibilità di effettuare la manutenzione del prato in modo puntuale: se hai poco tempo a disposizione da dedicare alla cura del verde, opta per semi che danno vita a prati che non richiedono particolari attenzioni.
Sei alle prime armi e non sai come effettuare la semina del prato? Adottando gli accorgimenti giusti e utilizzando gli strumenti adatti, scoprirai che la procedura da seguire, in realtà, è abbastanza semplice. Dalla preparazione del terreno alla semina vera e propria, fino ai lavori da eseguire dopo la messa a dimora dei semi: ecco come creare un prato bello e rigoglioso.
Il passaggio che anticipa la semina vera e propria del prato è la preparazione del terreno. Elimina le tutte le erbacce, così che il manto erboso cresca in modo ordinato. È importante, poi, che il suolo venga lavorato in profondità: ti consiglio di utilizzare una vanga manuale. Fatto ciò, aiutandoti con una zappa affina le zolle di terreno e livellarle con un rastrello. Se vuoi ridurre al minimo lo sforzo fisico, al posto della vanga utilizza una motozappa che permetterà di ottenere in breve tempo un terreno fine. In questa fase, infine, è indispensabile cospargere il concime sul suolo.
Non sai quanti semi spargere sul terreno? Tieni a mente che, per ogni metro quadrato, sono sufficienti circa 40/50 grammi di semi. Definita la quantità di semi da utilizzare, puoi passare alla semina vera e propria del prato. Puoi eseguirla manualmente oppure aiutandoti con un macchinario apposito. Se opti per la prima soluzione, sistemati controvento, spargi i semi in modo uniforme su tutta l’area d’interesse e non trascurare i bordi! Aiutandoti con una seminatrice, la semina sarà più rapida e omogenea.
Una volta terminata la semina del prato, copri parzialmente i semi spostando la terra con un rastrello. Dopodiché, annaffia il terreno, più volte al giorno, fino a quando non vedrai spuntare l’erba. Cresciuti i primi fili, riduci la frequenza di irrigazione! Tra le operazioni più importanti da eseguire dopo la semina del prato c’è il primo taglio dell’erba. Quando l’erba avrà raggiunto i 10 cm di altezza, passa un rullo sul terreno e taglia i fili, regolando il tosaerba alla massima altezza.
Se il tuo prato è danneggiato o infestato dalle erbacce, è necessario procedere con la risemina. Anche detta “semina di rinnovo” o “trasemina”, la risemina non è una semina a partire da zero. Prima di effettuare questo intervento di ripristino, ti consiglio di:
Quando effettuare la risemina? I periodi più adatti sono quelli indicati per la semina iniziale, ovvero la primavera e l’autunno. Si tratta di un’operazione indispensabile per rigenerare il manto erboso e restituirgli il vigore che aveva un tempo. Ti consiglio di utilizzare sempre gli stessi semi! Distribuiscili sul terreno in modo uniforme, possibilmente con l’aiuto di una seminatrice. Terminata la risemina, passa il rullo sul terreno per favorire il contatto del semente con il suolo. A questo punto, il suggerimento è effettuare una concimazione di protezione. Utilizza un concime organico e cerca di mantenere umido il terreno almeno per qualche giorno, fino a quando non vedrai spuntare i primi fili d’erba. Naturalmente, non dimenticare di assicurare al terreno il giusto apporto idrico.
Quelli che abbiamo passato in rassegna sono gli step da seguire per creare un prato a partire da zero. Come avrai avuto modo di intuire, adottando gli accorgimenti giusti, puoi ottenere magnifici risultati anche se sei alle prime armi. Qualche passaggio non ti è chiaro o ci sono aspetti che desideri approfondire per limitare al massimo la possibilità di errore? Lascia un commento: sarò felice di risponderti.
Sappiamo tutti molto bene che un condizionatore non vale l’altro. Quello che fa la differenza non sono solo marca e modello, la vera discriminante sono le Btu dei condizionatori. Per sapere se l’apparecchio da installare a casa è in grado di rinfrescare la stanza a cui è destinato, è importante conoscere la potenza, che nel linguaggio comune è indicata dal valore Btu. Queste tre lettere stanno per British Thermal Unit e ufficialmente rappresentano l’unità di misura dell’energia e corrispondono alla quantità di calore necessaria per innalzare la temperatura di una libbra di acqua di 1 °F. In pratica, la Btu è l’unità di misura che ci permette di quantificare l’energia impiegata per il riscaldamento o il raffreddamento di un climatizzatore. Ecco perché ci si affida al calcolo BTU del condizionatore per identificare la sua potenza termica, espressa in Btu/h: ovvero il rapporto tra la quantità di calore scambiato in un dato tempo (un’ora). Se sei interessato ad acquistare un condizionatore ti saranno utili questi consigli per fare la scelta giusta.
Quando si deve installare l’impianto per rinfrescare casa, bisogna ragionare in termini di Btu/h ovvero di quante Btu genera un condizionatore in un’ora. Questo valore è strettamente correlato ai metri cubi dell’ambiente dove si intende installare il condizionatore per rinfrescare l’ambiente. In rete si trova una formula per un rapido calcolo di questo fattore. Come si fa? Dovrai moltiplicare il volume di una stanza x il coefficiente 85 (Btu/h = V x 85). Facciamo un esempio: prendi una camera di 20 metri quadri con un soffitto alto 3 metri. Moltiplica il volume ottenuto (20 x 3) per il coefficiente 85 e avrai la risposta che cerchi (60x 85) = 5100. A questo punto entrano in gioco altri fattori, che vedremo più avanti, quindi una volta stabilito l’esatto calcolo delle btu conviene aggiungere un 20 per cento di potenza. Come vedi, non è difficile decifrare rapidamente le caratteristiche di ogni condizionatore, dal punto di vista della sua potenza energetica. Indipendentemente da questi dettagli, puoi capire come scegliere il climatizzatore adatto a te avendo ben chare le carattertiche del prodotto, ma anche quelle della tua casa.
Calcola quanti mq raffredda un condizionatore - Samsung
Se vuoi avere la prova certa che la misura delle Btu del condizionatore è corretta, confronta il risultato con una formula giusta. Applica il metodo classico per stabilire la potenza del condizionatore in watt e verifica che il risultato corrisponda a quello che abbiamo ottenuto. La formula è questa: P = K x a x h. In pratica, devi moltiplicare K, cioè 25 (è un valore standard convenzionalmente riconosciuto), per l’area e per l’altezza della stanza, che nel caso della nostra stanza sono 20 mq e 3 m. Moltiplichiamo 25 x 20 x 3 e otteniamo come risultato 1.500: questa è la potenza in watt del condizionatore. Considerato che 1 watt corrisponde a 3,4 Btu / h, dobbiamo moltiplicare 1.500 watt per 3,4 e avremo il calcolo Btu del condizionatore: 5.100 btu/h. Il totale ottenuto ci conferma che quanto abbiamo ottenuto prima, con la formula breve, è corretto. La formula vale per qualsiasi modello come, ad esempio, il climatizzatore 9000 btu monosplit daikin, ma anche per un prodotto come il climatizzatore 7000 btu.
Utilizza la formula giusta - Pexels
Il risultato ottenuto dalla formula va sempre preso come indicazione di massima. Perché oltre alla volumetria della stanza da refrigerare contano anche le caratteristiche dell’ambiente. Un’abitazione moderna con infissi nuovi non avrà i problemi di dispersione di una casa datata con infissi mal coibentati, per esempio. Prima di scegliere il condizionatore, quindi, bisogna considerare un insieme di valori che incidono pesantemente sulla potenza necessaria per abbassare il calore nella stanza. Per un calcolo più preciso delle Btu del condizionatore contano fattori come l’esposizione delle stanze a Sud o a Nord, la quantità e l’estensione delle vetrate, il livello di isolamento termico dell’edificio, la qualità degli infissi, la presenza o meno di un’abitazione al piano superiore e la quantità di persone che soggiornano abitualmente nella stanza da riscaldare. Sarà in base a questo che potrai fare la scelta giusta, ad esempio, tra un climatizzatore 9000 btu o un climatizzatore 9000 btu monosplit.
Cosidera le variabili che influiscono sul calcolo - Leroy Merlin
In genere è meglio non prendere queste formule come testi sacri perché non c’è mai una soluzione adatta perfettamente ad ogni modello ed esigenza. Ricorda che l’ideale per avere un condizionatore che lavora al meglio in maniera efficace ed efficiente, è sempre bene scegliere un apparecchio con una potenza espressa in btu/h superiore del 20-30 per cento rispetto al risultato ottenuto. Quindi, se davanti a un apparecchio che ti interessa, vuoi effettuare il calcolo contrario, e sapere per esempio un condizionatore da 12000 btu monosplit quanti mq raffredda, fai il calcolo inverso. Dividi la potenza btu/h x il coefficiente (12.000/85 = 141,176) e ottieni il volume complessivo della stanza rinfrescata. Questo significa che con un soffitto di altezza standard (270/300 cm) puoi rinfrescare adeguatamente 40 mq al massimo (141,176/3 = 47 mq). Infatti, se un condizionatore da 6000 btu raffredda 20 mq, per sapere un condizionatore 12000 btu quanti mq raffredda, essendo di potenza doppia, basta moltiplicare per due il risultato già ottenuto. Così anche a una domanda che sembra difficile, come sapere quanti mq raffredda un condizionatore da 18000 btu, si può rispondere subito: 60 mq al massimo. Facile vero?
Se hai trovato interessanti questi consigli, ti sarà sicuramente utile capire come funziona l’installazione condizionatori prima di procedere all'acquisto e, perché no, anche consultare l’approfondimento sui condizionatori a risparmio energetico: vantaggi e detrazioni per l'acquisto. Sarà interessante condividere le tue esperienze con gli altri membri della Community!
Era il 1851 quando l’architetto Joseph Paxton presentò al mondo il suo Crystal Palace, l’enorme serra con pareti interamente vetrate che, per la prima volta, annullava i confini tra spazio interno ed esterno. Oggi, a distanza di quasi due secoli, a dimostrare il successo di questa pionieristica costruzione c’è la sempre più crescente richiesta di case con ambienti luminosi, ampie finestre e possibilmente anche uno spazio outdoor, elementi che – se mixati bene – riusciranno a trasformare gli ambienti domestici in una moderna greenhouse di cui Paxton sarebbe sicuramente fiero! Sono tanti i modi per farlo: si può portare il verde dentro casa, scegliere le pavimentazioni più adatte per creare continuità, oppure osare dimenticando completamente la differenza tra indoor e outdoor. Se scegliamo quest’ultima strada, il risultato sarà sorprendente e super originale: vediamo insieme come fare. Lasciatevi ispirare! Ispirazioni per trasformare gli ambienti di casa in un vero giardino – Leroy Merlin
Per iniziare la metamorfosi dei nostri ambienti domestici, occupiamoci dell’involucro: pavimenti e rivestimenti svolgono infatti un ruolo importantissimo perché, se scelti bene, daranno l’impronta green all’intero progetto. Le alternative sono tantissime, ma una delle più azzeccate è usare cementine con decoro floreale a tinta neutra sia per il pavimento che per i rivestimenti. La continuità tra superfici orizzontali e verticali è indispensabile, ma il mio consiglio – per non appesantire l’aspetto finale – è alternare il rivestimento ceramico delle pareti con aree tinteggiate. Il colore più adatto? Bianco fiore di cotone o corteccia di betulla, caldo e super-luminoso! Come posare pavimenti e rivestimenti per impostare la metamorfosi green della casa – Leroy Merlin
Il secondo step della metamorfosi è l’inserimento dei contenitori per le piante che, ovviamente, saranno protagoniste assolute. Per garantire la loro crescita rigogliosa avranno bisogno di un po’ di terra in più rispetto a quella contenuta nei vasi da interno, quindi pensiamo in grande e portiamo dentro casa delle capienti fioriere in plastica riciclata effetto cemento oppure, per un risultato ancora più taylor-made, costruiamole con assi di legno da verniciare facendo però attenzione al contenimento dell’acqua d’irrigazione. A questo proposito, potremo usare il pluriball come rivestimento interno e, per evitare ristagni, posare sul fondo uno strato di argilla espansa. Idee per disegnare il layout del giardino indoor con le fioriere – Leroy Merlin
Oltre alle fioriere che determineranno il layout complessivo della nostra stanza-giardino, aggiungere dei vasi da esterno con relativo sottovaso ci aiuterà ad aumentare lo spazio per le piante e rendere l’ambiente ancora più naturale. I vasi infatti possono trovare posto anche negli angoli più piccoli, oppure su mensole, tavolini e davanzali, e collocarli ad altezze differenti non farà altro che accrescere l’effetto giungla! Utilizzare i vasi da esterno per risolvere gli angoli più piccoli e distribuire le piante anche a diverse altezze – Leroy Merlin
Arriviamo finalmente alla parte più piacevole del progetto: la scelta di arredi e complementi. Ideali per assecondare l’anima green del nostro giardino-in-casa sono gli arredi in rattan che regalano un aspetto molto naturale, caldo e accogliente…e anche quell’impronta boho-chic che a me piace moltissimo. Agli arredi in rattan possiamo abbinare complementi di design contemporaneo, senza dimenticare però l’indispensabile connessione con la natura: scegliere, per esempio, tavolini con struttura di metallo e piano in legno potrebbe essere la soluzione giusta per un mix-and-match di grande effetto. Idee per arredare la stanza-giardino con materiali naturali e accoglienti – Leroy Merlin
Ultimo passo da compiere per completare la metamorfosi è scegliere le luci che dovranno, naturalmente, contribuire al raggiungimento del total-look desiderato. Da privilegiare sono soprattutto le luci a sospensione che richiamano l’illuminazione del sole. Per amplificare la loro luminosità, possiamo creare una soluzione a grappolo utilizzando un rosone a più fori da cui far scendere, con cavi tessili di lunghezze diverse, lampade con paralumi in rafia o altri materiali naturali come il bambù o il rattan intrecciato. Soluzioni creative per realizzare l’illuminazione giusta della stanza-giardino – Leroy Merlin
Sono riuscita a ispirarti? Stai pensando di trasformare gli ambienti di casa in un vero e proprio giardino? Scrivilo qui nei commenti e, se vuoi qualche consiglio personalizzato, sarò ben felice di rispondere a tutte le tue domande.
Agosto è il mese in cui gli ortaggi coltivati in primavera arrivano alla fine del loro ciclo colturale: è il momento giusto per raccoglierli e piantare qualcosa di nuovo! In questo periodo dell’anno, la cura dell’orto richiede maggiore attenzione (a causa delle elevate temperature estive) e i lavori da fare sono numerosi. Con impegno e dedizione potrai godere di splendidi frutti entro la fine dell’anno! Scopriamo insieme cosa piantare ad agosto e quali sono i lavori da fare in questo periodo dell’anno.
Cosa piantare ad agosto
Gli ortaggi che puoi piantare nell’orto ad agosto sono numerosi. Prima di effettuare questa operazione, però, è indispensabile preparare il terreno ad accogliere i nuovi semi. È un passaggio necessario da compiere per permettere alle piante di crescere rigogliose e in salute. Procurati del concime e spargilo sul terreno. Effettua l’aratura e la vangatura per far circolare tutti gli elementi nutritivi che, nel corso dei mesi, si saranno depositati in profondità. In questa fase, approfittane anche per eliminare tutte le erbacce per evitare danni alle colture. Una volta preparato il terreno, potrai passare alla semina. Cosa piantare ad agosto? Questo è il mese delle semine autunnali. Nella prima parte del mese, puoi puntare sulla lattuga, i finocchi, i carciofi, le bietole, i ravanelli, le carote e la cicoria. Nella seconda parte del mese, invece, per il prezzemolo, il radicchio e gli spinaci. Agosto è il mese adatto anche per piantare le cipolle invernali, soprattutto se scegli di farle nascere da seme. Alcuni ortaggi saranno pronti a fine novembre, altri in pieno autunno.
Stai valutando l’idea di effettuare la semina in un semenzaio? Per prima cosa, procuratene uno. In realtà, anche dei semplici contenitori/vasetti di plastica vanno bene. Se opti per questa soluzione, ricordati di annaffiare ciascun contenitore aiutandoti con un nebulizzatore, così da limitare la formazione di umidità tra gli strati di terra dove germoglieranno i semi. Adottando la tecnica della semina in semenzaio, permetterai alla tue piantine di crescere rigogliose e in salute. Inoltre, avrai la possibilità di organizzare meglio lo spazio che hai a disposizione (come saprai, questo sembra non bastare mai quando si vuole seminare). Nello specifico, per quanto riguarda la rucola, puoi utilizzare vasetti rettangolari o cassette di legno con fondo impermeabile, a patto che tu abbia l’accortezza di distanziare i semi tra loro.
Prepara la terra per la semina di agosto
Molti, ad agosto, staccano la spina e cercano di fuggire dalla frenesia della vita quotidiana. L’orto, però, non va in vacanza e non può essere trascurato in un periodo dell’anno così delicato. Prenditi le tue pause e rilassati, ma non dimenticarti di prenderti cura del tuo piccolo angolo verde. Scopriamo quali sono i lavori più importanti da fare ad agosto nell’orto: dall’irrigazione all’installazione di teli ombreggianti, dalla sarchiatura alla potatura.
Se non vuoi vedere andare in fumo tutto il lavoro fatto nei mesi precedenti, ad agosto non dimenticarti di irrigare il terreno. Considera, infatti, che le temperature saranno molto elevate! Il caldo secca il terreno e disidrata le piante. Gli ortaggi ad avere sete in questo periodo dell’anno sono soprattutto i pomodori, perché staranno andando a frutto a inizio mese.
Non esagerare con le annaffiature e, possibilmente, utilizza impianti a goccia, aumentando l’apporto idrico se necessario. Se eccedi con la fornitura d’acqua o, peggio ancora, non irrighi il terreno, rischi di perdere le tue piante o di farle bruciare improvvisamente. Non bagnare l’orto durante le ore più calde della giornata e non usare acqua troppo fredda per non creare shock termici nelle piantine.
Ad agosto, non sono solo le temperature elevate a minacciare la salute dell’orto. Anche il troppo sole, infatti, è pericoloso perché può scottare gli ortaggi! Puoi salvaguardarli installando teli ombreggianti. Anche le reti antigrandine si prestano bene come precauzione per il tuo orto.
Attenzione al troppo sole di agosto sull'orto
Nel mese di agosto, molti ortaggi vanno in maturazione. Per questo motivo, tieni d’occhio le piante e controlla se sono stabili. In caso di necessità, legale a dei tutori per evitare che i rami carichi di frutti cedino. Questa accortezza è indispensabile se nel tuo orto sono presenti pomodori, melanzane, peperoni e rampicanti. Per quanto riguarda, invece, i frutti da terra, ti consiglio di sistemare un asse di legno tra il frutto e il terreno per non farli toccare e prevenire marciumi. Naturalmente, poi, cerca di capire se il tuo orto è in salute: se è malato o infestato da insetti, intervieni immediatamente per risolvere il problema.
Se hai lavorato bene nei mesi precedenti, agosto è il momento giusto per scoprirlo. È il periodo dell’anno in cui puoi iniziare a raccogliere buonissime verdure estive, come pomodori, melanzane, cipolle, peperoni, zucchine e insalate. Come dimenticare, poi, le erbe aromatiche (come il basilico) che, se non raccolte, rischiano di seccare con l’arrivo dell’autunno. Anche per quanto riguarda la frutta, agosto è un mese molto intenso: pesche, meloni e angurie sono pronti per arrivare in tavola.
Agosto è il periodo della raccolta nell'orto
Come avrai notato, l’orto richiede tante attenzioni anche durante il mese più caldo dell’anno. Rimboccati le maniche, esegui tutti i lavori colturali di cui ti ho parlato e semina i frutti e gli ortaggi che più preferisci! Se qualche passaggio non ti è chiaro o ci sono aspetti che desideri approfondire per limitare al massimo la possibilità di errore, lascia un commento: sarò felice di risponderti!
Adottando gli accorgimenti giusti, puoi trasformare il tuo bagno in una vera e propria oasi di relax, dove trovare riparo dalla frenesia della vita quotidiana. Come renderlo unico e speciale? Non solo con la scelta dei sanitari, dei rivestimenti e del pavimento, ma anche con gli oggetti, importanti sia perché contribuiscono a connotare lo stile della stanza sia per la loro funzionalità, in quanto agevolano innumerevoli operazioni quotidiane. Scopriamo quali sono gli accessori che non possono mancare in questo ambiente domestico, come arredare un bagno con oggetti e quali sono le soluzioni fai da te più di tendenza. Arredare un bagno, anche con gli accessori - Leroy Merlin
Se stai progettando o ristrutturando il bagno, non puoi fare a meno di pensare anche agli accessori da sistemare al suo interno. Accessoriare al meglio questa stanza è indispensabile per renderla funzionale, esteticamente gradevole e completarne l'arredamento. Un bagno privo di piani d’appoggio, porta asciugamani e porta saponi (solo per citarne alcuni) è impensabile! Gli accessori bagno tra cui puoi scegliere sono principalmente di due tipologie: da appoggio o da fissaggio. I primi sono semplici da gestire e li puoi sistemare dove più preferisci. I secondi, invece, rappresentano un’alternativa più ordinata e, in molti casi, anche salva spazio. Non sottovalutare gli accessori adesivi che, grazie a colle speciali, possono essere applicati in modo saldo alle pareti senza dover forare muri e piastrelle. In fase di acquisto degli oggetti, accertati che ciascuno di essi sia in armonia con lo stile scelto e con l’effetto finale che desideri ottenere. Gli accessori che non possono assolutamente mancare sono: specchio, porta asciugamani, porta sapone o dispenser, porta spazzolini, porta rotolo, porta scopino e ceste per i panni sporchi. Hai preso tutto? E per lo stile? Distinguendo l’arredo bagno in classico e moderno, passiamo in rassegna gli accessori più indicati da acquistare. Accessori indispensabili, che creano stile - Leroy Merlin
Hai scelto di arredare il bagno in stile moderno? Allora prediligi forme essenziali e colori neutri. In linea generale, ti consiglio accessori in acciaio inox, vetro o cristallo. Qualche esempio? Un porta asciugamani a barra lineare cromata oppure un termoarredo cromato e mensole di vetro trasparente da sistemare dove più preferisci. Presta molta attenzione anche alla luce! Uno specchio con illuminazione integrata ti permetterà di donare un tocco contemporaneo alla stanza. Se hai un gusto più tradizionale, però, anche un’applique da installare sopra lo specchio è perfetta, basta che abbia uno stile moderno! Un bagno accogliente e moderno - Leroy Merlin
Se, invece, hai scelto di arredare il bagno in stile classico, gli accessori più indicati sono quelli realizzati con materiali tradizionali, come la ceramica bianca, il rame o il bronzo. Forme larghe e rotonde e colori definiti, chiari o scuri. Se il bagno è in stile shabby, prediligi colori morbidi e pastello, l’effetto anticato, il legno e il ferro battuto (utilizzabile nel porta asciugamani o nelle lampade). Per quanto riguarda lo specchio, appendine uno con cornice oppure puoi azzardare con una specchiera da appoggio. Non dimenticarti del cesto portabiancheria in vimini! Elegante e sofisticato, il bagno neo-classico - Leroy Merlin
Ti stai chiedendo come decorare il tuo bagno e renderlo ancora più accogliente e confortevole? Il bagno è la stanza della casa in cui si comincia e si termina la giornata. Decoralo con le piante! Ne guadagnerà l'estetica, ma non solo. Disporre le piante in vari punti del bagno ti aiuterà ad essere più rilassato! Se opti per questa soluzione e non sai quali piante scegliere, ti invito a non sottovalutare l’umidità, l’illuminazione della stanza e la temperatura. Prediligi piante in grado di migliorare la qualità dell’aria: felci, edera, aloe e filodendri sono perfetti! Per quanto riguarda i vasi in cui sistemare le piante, piena libertà nella scelta delle forme, dei colori e dei materiali. Attieniti allo stile che hai scelto per il resto dell’arredamento! Le piante portano il benessere in bagno! - Leroy Merlin
Per arredare un bagno con oggetti non è necessario spendere molto. In alternativa all'acquisto, infatti,, esistono tantissime idee fai da te da cui puoi trarre ispirazione per dare carattere e personalità al tuo bagno, creando accessori unici e originali. Scopriamone alcune.
Come avrai avuto modo di intuire, gli accessori sono indispensabili per completare l’arredamento del bagno. Le soluzioni sono numerose e la scelta degli oggetti da acquistare dipende dal tuo gusto personale, dallo stile del bagno e dall’effetto finale che desideri ottenere! Hai proposte da condividere con gli altri utenti della Community o hai bisogno di qualche consiglio? Lascia un commento: sarò felice di risponderti.
Stai ristrutturando il tuo bagno o lo stai progettando ex novo e non sai quali rivestimenti scegliere? Se l’idea di un bagno tradizionale rivestito con le classiche (e ormai superate) piastrelle non ti piace, puoi optare per una delle alternative disponibili in commercio. Si tratta di soluzioni innovative che, in termini di prestazioni funzionali ed estetiche, superano le piastrelle: permettono di creare ambienti eleganti e, allo stesso tempo, facilitano le operazioni di pulizia. Scopriamo insieme quali sono i pro e i contro di un bagno senza piastrelle e quali i rivestimenti alternativi tra cui puoi scegliere. L'eleganza di un bagno senza piastrelle - Leroy Merlin
Realizzare bagni senza piastrelle è una tendenza che, negli ultimi anni, sta spopolando. Questa inversione di rotta rispetto al passato è dovuta all’evoluzione delle tecniche produttive e all’immissione sul mercato di valide alternative che, in molti casi, assicurano vantaggi non indifferenti. Scegliere di creare un bagno senza piastrelle conviene per tante ragioni:
Per compiere una scelta consapevole e ponderata, è indispensabile conoscere non solo i vantaggi di cui è possibile beneficiare optando per un bagno senza piastrelle, ma anche i contro di una simile soluzione. Le controindicazioni, naturalmente, variano a seconda del rivestimento alternativo che scegli. Considerando i materiali più utilizzati negli ultimi anni per i rivestimenti del bagno, è possibile affermare che molti di essi, al contrario delle piastrelle, non garantiscono grandi possibilità di personalizzazione. Alle volte, inoltre, si tratta di soluzioni più costose o non propriamente adatte per una stanza umida come il bagno, come potrebbe essere il legno. In questo caso, se proprio non si vuole rinunciare a un parquet massello, è necessario scegliere l'essenza adatta, come teak o l'iroko. Non tutti i rivestimenti sono adatti agli ambienti umidi - Leroy Merlin
Quando si parla di rivestimenti per il bagno, è normale pensare immediatamente alle classiche piastrelle. Tuttavia, negli ultimi anni, sono state introdotte numerose alternative, perfette per dare un tocco di ricercatezza in più all’ambiente e avvicinarsi a un’idea di bagno più moderna e innovativa. Se sei alla ricerca di una soluzione versatile e, allo stesso tempo, resistente e igienica, la resina rappresenta la soluzione ideale. Si tratta di un materiale dalle grandi qualità tecniche: è resistente all’umidità, impermeabile e facile da pulire. Richiede interventi di manutenzione quasi nulli e può essere utilizzato anche all’interno della doccia! La resina, inoltre, ha un grande valore estetico. Essa, infatti, permette di creare rivestimenti omogenei e senza fughe. I rivestimenti in resina sono facili da abbinare con altri materiali e sono disponibili in una molteplicità di colori. Se il tuo bagno è grande e gode di un’ottima esposizione, puoi azzardare utilizzando la resina grigia per rivestire le pareti, abbinandola ad un pavimento o ad un arredamento di tonalità scure. Se, invece, il tuo bagno è di ridotta metratura e poco luminoso, il grigio chiaro è un’ottima idea perché ti permette di far sembrare la stanza più ariosa e luminosa. La resina è ideale per il bagno - Leroy Merlin
L’alternativa classica, nonché più comoda, alle piastrelle è la pittura. Le vernici, oggi, possono tranquillamente essere utilizzate per rivestire le pareti di ambienti umidi perché possiedono caratteristiche idonee per ricoprire superfici che necessitano di essere pulite e sanificate, come quelle del bagno. Si tratta, infatti, di pitture idrorepellenti e, allo stesso tempo, antimuffa, traspiranti e anticondensa. Hai la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di colori: indipendentemente dalle nuance che sceglierai, le tue superfici saranno continue ed estremamente gradevoli alla vista. Per il bagno esistono pitture apposite - Leroy Merlin
Un’ottima idea per rivestire le pareti del bagno senza piastrelle è ricorrere alla carta da parati. C’è chi la ama e chi la odia: se a te l’idea non dispiace, tienila in considerazione in fase di progettazione. Si tratta di una soluzione molto attuale e dal grande potere decorativo. Se desideri donare un tocco di carattere e personalità in più al bagno, opta per una carta da parati a motivi, prestando attenzione allo stile scelto per l’arredamento. In alternativa, anche una carta da parati monocolore e più sobria è perfetta. Chi dice che la carta da parati non è adatta al bagno? - Leroy Merlin
È vero, quando si parla di grès porcellanato grande formato si fa riferimento sempre a delle piastrelle, se pur di dimensioni che eccedono gli standard. Tuttavia, è una soluzione che ti propongo perché, se sei alla ricerca di un’alternativa alle classiche piastrelle perché ciò che non sopporti è vedere una quantità infinita di fughe sulle pareti, le piastrelle in grès grande formato sono perfette! Optando per un rivestimento di questo genere, potrai ridurre al minimo le fughe e scegliere tra un’ampia selezione di finiture che imitano fedelmente numerosi materiali naturali, come il marmo e il legno. Maggiore continuità con i grandi formati - Leroy Merlin
Come avrai notato, realizzare un bagno senza piastrelle non solo è possibile, ma permette anche di scegliere tra numerose alternative. Una delle proposte che ti ho fornito ti è stata di ispirazione? Anche il mio articolo su "Pavimenti senza fughe" può esserti utile. A lavori ultimati poi, condividi uno scatto con la Community. Se hai domande da fare o hai bisogno di qualche consiglio, lascia un commento, sarò felice di risponderti oppure scrivi a "Parla con l'esperto Interio0r designer"!
Stai ristrutturando o progettando da zero il tuo bagno e stai valutando l’idea di utilizzare il mosaico per decorare le pareti o il pavimento? Si tratta di una scelta di stile che non è mai passata di moda, anche se negli ultimi anni altre tendenze nei rivestimenti bagno hanno conquistato la scena. Come tutto il settore ceramico anche il mosaico ha cambiato forma (non più solo tessere quadrate), è proposto in materiali nuovi e slegati dalla tradizione, si arricchito di colori e finiture che lo rendono attuale ed eclettico. Il mosaico rappresenta un valore aggiunto ed è in grado di esaltare la bellezza dell’arredamento nel suo complesso. Inoltre può risolvere situazione difficili come in presenza di pareti curve e rappresenta una valida alternativa antiscivolo al piatto doccia. Non sai da che parte iniziare? Ecco alcune idee per un bagno con mosaico da cui trarre ispirazione per impreziosire la stanza e creare un’atmosfera suggestiva. Ispirazione per un bagno a mosaico - Leroy Merlin
Il mosaico è un’arte decorativa molto antica che richiama alla mente le ville e gli spazi termali dell’antica Roma e le spettacolari chiese bizantine conosciute in tutto il mondo. Nonostante affondi le sue radici nel passato è una soluzione ancora oggi molto amata e attuale per la sua inconfondibile resa estetica. L’accostamento di piccole tessere colorate che permettono di ottenere una molteplicità di effetti si può utilizzare con successo sia in ambienti ampi che in spazi ridotti. Oggi si parla di mosaico di nuova generazione perché sul mercato è possibile trovare una vasta gamma di tessere realizzate con materiali nuovi ed esclusivi: marmo, pietra, mosaico in metallo, gres porcellanato, resina, ceramica, legno e naturalmente vetro. Anche le forme si sono evolute e le singole tessere sono proposte in forme tonde, esagonali, a listello, rettangolari…le combinazioni sono infinite e tutte assicurano risultati straordinari. Una qualità che pochi materiali di rivestimento hanno è la possibilità di rivestire con facilità pareti curve, colonne cilindriche, superfici inclinate e dalle forme irregolari. Ispirazione per una parete stupenda con il mosaico a motivo floreale – Leroy Merlin
Stai valutando l’idea di creare un mosaico in bagno ma non sai dove realizzarlo? Rivestire tutto il bagno nella sua interezza è un’ottima soluzione che rende spettacolare l’insieme. Ti consiglio però di scegliere tinte chiare e un decoro non eccessivo per non correre il rischio di rendere l’ambiente opprimente e del quale, nel lungo periodo, ti puoi stancare. Puoi anche utilizzare il mosaico in punti nevralgici del bagno e creare inserti decorativi o concentrare il decoro nella zona lavabo con tessere multicolore a motivo floreale che riproducono un disegno: diventerà un grande quadro. Puoi inserire una fascia di tessere monocolore tra piastrelle di altra tonalità o posare il mosaico all’interno della doccia e combinare tra loro tessere monocromatiche o di colori diversi. Puoi mettere in risalto la vasca freestanding e rivestire sia la parete di fondo che la porzione di pavimento su cui è collocata e anche decorare una nicchia e dare un tocco di colore alla stanza da bagno senza appesantire l’ambiente. Soluzioni per utilizzare il mosaico in bagno - Leroy Merlin
Come abbiamo visto le possibilità di rivestire il tuo bagno con mosaico sono davvero tante. Personalmente mi piace molto l’idea di utilizzarlo a pavimento. In un piccolo bagno il pavimento a mosaico con tessere di un bel colore vivace abbinato a pareti con piastrelle bianche e semplici, rende lo spazio originale. I rivestimenti in pietra o gres sono spesso proposti in tanti formati per differenziare solo il piatto doccia con tessere a mosaico da abbinare a piastrelle più grandi nel resto del bagno. Questa soluzione è ottima per creare un piatto doccia in continuità con il pavimento, da completare con una parete walk-in. Assicurati che siano calcolare le giuste pendenze per far confluire l’acqua verso la piletta di scarico. Il mosaico a pavimento inoltre rende antiscivolo la superficie grazie all’alternanza di tessere e fughe. Con il mosaico creare il piatto doccia in continuità con il pavimento - Leroy Merlin
Per quanto riguarda la scelta dei colori, puoi scegliere di applicare tessere a mosaico che richiamano le nuance degli altri elementi presenti all’interno del bagno per creare continuità cromatica oppure optare per tessere di colore diverso e creare contrasti stravaganti. Il consiglio generale è evitare tonalità troppo accese, se non a piccole dosi: il bagno, si sa, è una stanza dedicata al relax e ogni scelta deve essere finalizzata a creare un’atmosfera confortevole che inviti alla pace dei sensi. Molto apprezzate sono le tessere di colori brillanti, in tutte le loro sfumature. Il nero e il grigio scuro sono adatti a bagno in stile moderno e sufficientemente luminosi. Se la stanza è di metratura ridotta ti consiglio di optare per tessere a mosaico di tonalità chiare, come l’azzurro pastello, il verde, il rosa o l’intramontabile mosaico bianco. Non sottovalutare il ruolo delle stuccature che sono importantissime sia per l’effetto estetico che pratico e prediligi un prodotto adatto ai locali umidi. La fuga di colore neutro metterà in risalto il mosaico ma, se vuoi giocare con gli stucchi colorati, proposte oggi in tante e bellissime colorazioni, puoi creare contrasti ed effetti finali davvero unici. Ispirazione per mosaici nella zona lavabo - Leroy Merlin
Come abbinare il mosaico con gli altri rivestimenti del bagno? Ci sono tante possibilità che funzionano alla perfezione. Prima di ordinare l'intero quantitativo puoi verificare gli abbinamenti acquistando solo una campionatura mosaico 10x10. Come abbiamo visto nel caso di mosaici in pietra e marmo, è possibile abbinare le tessere con piastrelle coordinate ma di grande formato da utilizzare sia a pavimento che a rivestimento. Il risultato è un bagno omogeneo con un effetto di continuità. In coppia con il legno il mosaico dà il meglio di sé perché combina il calore dell’elemento naturale con materiali più duri e freddi come il vetro. Se ti piace il colore puoi abbinare un pavimento in resina dello stesso tono presente nelle tessere del mosaico. La tendenza più attuale si chiama mix&match e consiste nell’accostare piastrelle di formato, colorazione, stile e materiali diversi che vengono messi a contrasto anche sulla stessa parete. Non è facile trovare la giusta armonia e l’equilibrio perfetto tra i vari elementi ma se studiata con attenzione è una soluzione che dà grandi soddisfazioni e un risultato spettacolare. Più facile invece è l’abbinamento con una piastrella neutra nei toni del grigio o del sabbia che valorizzi e metta in risalto il decoro a mosaico. Una soluzione che funziona sempre è il mosaico colorato abbinato alla sua variante bianca: se usi lo stesso materiale eviti eventuali problemi di posa dovuti a spessori diversi e ottieni una perfetta complanarità. Infine ecco un abbinamento elegante e lussuoso per un bagno che non passa certo inosservato. Il mosaico dorato fa da sfondo alla vasca ed è abbinato a lastre di grande formato in gres porcellanato effetto marmo: le venature riprendono il tono del mosaico e i dettagli neri di maniglie e rubinetteria rendono l’insieme moderno e di grande attualità. Mosaico in metallo e oro e gres effetto marmo: abbinamento perfetto per un bagno elegantissimo – Leroy Merlin
Una delle idee mosaico bagno che ti ho proposto ti è stata di ispirazione? Le possibilità di personalizzazione sono pressoché infinite e tutto dipende dal tuo gusto personale e dal risultato finale che desideri ottenere. Se vuoi approfondire l’argomento, ti suggerisco di leggere la guida “come scegliere il mosaico” dove troverai altri suggerimenti e notizie utili. A lavori ultimati, non dimenticare di condividere uno scatto con la Community.
Il mare, il sole, il vento… sei in fase di ristrutturazione o progettazione e il tuo desiderio è realizzare un bagno in stile naturale in grado di evocare sensazioni che ispirino quiete e facciano viaggiare la mente in luoghi lontani? Adottando gli accorgimenti giusti, potrai prenderti cura del tuo corpo in un ambiente rilassante avvolto da atmosfere magiche. Sia che tu viva in città sia che tu abbia la fortuna di avere una casa al mare, arredare il bagno in stile marinaro, ispirato a mete da sogno, è la scelta giusta. Dalle cabine delle barche al fascino dell’avventura oltreoceano, dai colori del mare alle finiture naturali, grezze e decapate: ecco come applicare lo stile marinaro all’arredamento del tuo bagno:
Bagno in stile marinaro con piastrelle blu
Anche conosciuto come stile nautico o marittimo, lo stile marinaro è un grande classico della moda che trova applicazione anche nell’arredamento degli interni. Le caratteristiche principali di questa tendenza sono poche e semplici, ma d’effetto. In fase di progettazione, ogni scelta deve evocare immediatamente il mare: attenzione ai dettagli, colori decisi e linee pulite sono i capisaldi dell’arredamento in stile marinaro. Puoi aiutare a rendere più immersiva l’atmosfera con delle candele o profumatori per ambiente, usando ad esempio il diffusore ocean breeze. Se desideri approfondire l’argomento e scoprire quali sono le caratteristiche principali dello stile marinaro, puoi leggere l’articolo Stile Coastal meglio conosciuto come Marinaro: how to.
Decorazioni tipiche stile marinaro - Freepik
Quando si sceglie di arredare casa in stile marinaro, è necessario prestare attenzione ai materiali (pochi, ma caratteristici). Il consiglio è prediligere mix di legno e vetro. Il legno è un materiale naturale che richiama alla perfezione la freschezza delle località marittime e deve essere il materiale predominante. Puoi installare quindi mobili bagno in stile nature. La trasparenza del vetro, invece, contribuisce a rendere gli ambienti più luminosi e ariosi. Bottiglie, vasi trasparenti da riempire con fiori secchi e contenitori di vetro rappresentano la soluzione ideale per decorare le stanze in modo originale! La combinazione tra legno e vetro è bene che sia bilanciata per evitare di compromettere il risultato finale. Via libera alle corde, al vimini e ai metalli come il ferro, l’ottone, l’acciaio e il rame: tutti materiali tipici delle barche e delle navi in grado di evocare il mare e l’oceano.
Uso del legno e del vetro in un bagno stile naturale - Leroy Merlin
I colori da prediligere quando lo stile scelto per l’arredamento è quello marinaro sono il bianco e il blu, in tutte le loro sfumature (dall’azzurro al grigio, dall’ecrù al blu navy). Puoi usare queste sfumature per i tuoi mobili, o per gli accessori, ad esempio inserendo in bagno degli asciugamani blu e azzurri. Queste tonalità richiamano la navigazione, la schiuma delle onde che si infrangono sulla battigia, i fondali marini… sono perfetti per aiutare la mente a distendersi e creare un’atmosfera estiva e rinfrescante! Alcuni accessori sono perfetti, se vuoi giocare un po’ con la fantasia. Il set di accessori bagno marino che trovi a questo link ha esattamente le caratteristiche che stai cercando. Se la stanza da arredare è di piccole dimensioni, inoltre, il mix tra i due colori è l’ideale per renderla più luminosa. Ovviamente, nulla vieta di spezzare la palette cromatica, utilizzando come colori di contorno il giallo, il marrone, il beige e il verde smeraldo per sentirsi subito in mezzo all’oceano e ricordare gli elementi tipici delle città marittime, come i remi, le corde e le barche. Anche il rosso è una buona idea per richiamare le bandiere delle navi e, nella sua tonalità più soave, i coralli del mare. Per quanto riguarda i motivi più diffusi, la scelta più indicata è la fantasia a righe!
Lavabo ovale e accessori in stile naturale
Nonostante le sue caratteristiche e peculiarità, lo stile marinaro è facile da adattare all’arredamento di ogni ambiente domestico. Se desideri arredare il bagno in stile naturale non dimenticarti di mettere alcuni richiami anche nelle altre stanze, per non andare totalmente fuori tema. Puoi ad esempio usare delle corde per decorare i muri all’ingresso, o usare dei plaid blu su divani e letti, per richiamare la palette del bagno. In questo articolo ti do qualche interessante suggerimento per arredare anche il soggiorno: 5 idee per arredare il soggiorno in stile marinaro. In fase di scelta, tieni sempre a mente che puoi interpretare e moderare gli accenti e le particolarità di questo mood a tuo piacimento, adattandoli al tuo gusto personale e al risultato finale che desideri ottenere per ogni singola stanza.
Colori e accessori tipici di arredamento in stile marinaro - Freepik
A fare la differenza in un bagno in stile marinaro sono soprattutto i rivestimenti. Il margine di scelta è piuttosto ampio! Puoi optare per piastrelle blu mare o bianche e decidere se utilizzarle sia per le pareti che per il pavimento oppure solo per uno dei due. Anche la carta da parati da bagno non è un’opzione da escludere: colorata o tematica, è facile da applicare e permette di ricreare l’effetto che più si desidera. Anche il mosaico blu e bianco è perfetto per conferire movimento alla stanza e concentrare l’attenzione su una zona specifica del bagno. Questo mosaico in vetro Blue Glow è perfetto per arricchire la tua doccia o la zona lavabo. Una soluzione molto diffusa e apprezzata quando si tratta di arredare un bagno in stile naturale sono poi i rivestimenti a strisce alternate blu e bianche. Più le righe sono ampie, più le pareti sembrano larghe.
Piastrelle azzurre e bagno stile marino - Pexels
Un parquet o un pavimento in gres effetto legno sono perfetti, essendo il legno un elemento tipico dello stile marinaro. Il legno per il pavimento è un ottimo richiamo alle navi, ma se preferisci puoi anche rivestirlo con piastrelle bianche o azzurre, alternando i colori anche in relazione ai mobili scelti e i muri, così da dare stacco e rendere la stanza più dinamica. Le possibilità di scelta, come avrai notato, sono numerose ed eterogenee: il consiglio è abbinare pavimento e rivestimenti al resto dell’arredo bagno marinaro e mixare in modo sapiente i colori!
Pavimento in parquet e piastrellato per un effetto marinaro
Opta per tende, tappeti bagno e biancheria di colore neutro, come il bianco, il beige e il grigio, combinandoli con elementi d’arredo e accessori di colori vivaci per creare contrasto. Tieni presente che qui puoi giocare molto con la fantasia, richiamando anche elementi caratteristici del mare, come nel caso di questa tenda da doccia in poliestere decorata con pesci o scegliendone una con richiami a flora e fauna tipiche dell’oceano. Come sempre, il limite è solo la fantasia.
Tenda doccia stile marino con fondale - Leroy Merlin
Un bagno non è fatto solo di sanitari e tessili, ma mobili e mensole giocano un ruolo fondamentale. Il primo passo da compiere è montare delle mensole in legno, meglio se in decapato di colore bianco (o blu, se le pareti sono rivestite di bianco). Queste rappresentano la soluzione ideale per tenere in ordine la stanza e ospitare piccole decorazioni a tema marittimo, perfette per portare una ventata di aria fresca in bagno.
Esempio di bagno stile naturale in legno - Pexels
A proposito di accessori, in un bagno stile naturale puoi letteralmente sbizzarrirti. Appendi alle pareti dei quadri a tema marino. Se hai dimestichezza con il fai da te, puoi rimboccarti le maniche e creare tu stesso splendidi quadretti o cornici utilizzando le conchiglie e sistemando al loro interno immagini che hanno come protagonisti personaggi della flora e della fauna. Sfrutta le corde per realizzare degli originali portasciugamani oppure attaccale al soffitto per creare splendide composizioni dal fascino navy. Posiziona delle ceste in midollino o rattan per terra o sui mobili, dentro cui riporre la biancheria da bagno e sistema sopra il lavabo uno specchio a forma di oblò. Ancore, salvagenti, piccole lanterne, coralli, stelle marine: ogni accessorio in grado di ricordare il mare è perfetto per decorare un bagno in stile marinaro.
Set accessori marini per il bagno - Leroy Merlin
Per finire, la scelta dei sanitari non segue regole precise. Il suggerimento è prediligere la ceramica bianca e le linee morbide per ricordare la sinuosità delle onde del mare. Vasca o doccia? La vasca da bagno è da preferire perché la doccia è un arredo che conferisce un carattere di modernità alla stanza. Ciò non toglie che una doccia walk-in, dalle linee semplici ed essenziali, può essere inserita perfettamente in un bagno in stile marinaro.
Sanitari bianchi e doccia walk-in su piastrelle blu
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