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MaraLocatelli
Sostenitore
25/07/22-10:01(modificato il 25/09/23-08:08)

Quando avvii una nuova attività commerciale ci sono tante normative da conoscere, rispettare e attuare. La burocrazia sembra spesso una giungla intricata dove riesce difficile muoversi. Un tasto dolente è la questione del bagno a norma di legge per negozi. Questo perché purtroppo le indicazioni non sono racchiuse, come ci si aspetterebbe, in un solo documento, ma bisogna cercarle come durante una caccia al tesoro. Siccome capita che lungo il tragitto si incappi in chi diffonde informazioni sbagliate, oggi vogliamo riassumere le istruzioni fondamentali che bisogna sapere, come per esempio le dimensioni minime del bagno per i negozi. Idea per un bagno colorato in un negozio - Leroy Merlin

Dimensioni minime: decide il Comune

A proposito delle dimensioni minime del bagno per negozi, spesso c’è molta confusione perché la Legge Nazionale a cui si fa riferimento e che disciplina questa materia a livello nazionale è il Decreto Ministeriale Sanità del 5 luglio 1975 che non specifica una superficie minima o massima per la stanza da bagno. Si tratta infatti di un requisito che può variare in base alle disposizione di ogni singolo Comune: alcuni non se ne occupano affatto mentre altri le dettagliano con estrema precisione. Ecco perché è importante fare sempre le opportune verifiche a livello locale, consultando il Regolamento Edilizio del Comune, prima di avviare importanti lavori di ristrutturazione di un locale commerciale. Sempre in tema di dimensioni minime del bagno per negozi la legge nazionale è molto chiara sulla altezza prevista: minimo 2 metri e 40 cm (salvo deroghe previste dalla Legge regionale n° 44 del 1985 e dalle successive modifiche o dai Piani Regolatori Particolareggiati Comunali). Controlla le dimensioni minime del bagno per i negozi del tuo Comune - Leroy Merlin

Nel bagno a norma di legge quanti servizi servono?

Togliti ogni dubbio sull’opportunità o meno di fare un bagno: perché non hai scelta. Avere un bagno interno anche per un piccolo negozio di abbigliamento e di alimentari è una questione obbligatoria. Tutti i luoghi di lavoro devono infatti avere i servizi igienici assistenziali per i propri dipendenti. Il bagno a norma di legge per negozi con un numero di dipendenti inferiore a 10 è quello che viene utilizzato solo dai dipendenti, condiviso da uomini e donne. Altrimenti, con un numero maggiore di impiegati, bisogna distinguere i servizi igienici in base al sesso. Nel bagno devono esserci l’antibagno con porta con molla di ritorno (senza maniglie), lavello con rubinetto a pedale oppure con rubinetto a sensore. Niente saponette ma un più igienico distributore di sapone, le salviette monouso oppure un più pratico asciugamani elettrico e infine aerazione naturale o artificiale con elettroventola. Accessori da bagno a norma di legge per i negozi - Leroy Merlin

Tra antibagno e dimensioni minime c’è lo zampino dell’haccp

La questione dell’antibagno obbligatorio, introdotta con il Decreto ministeriale n° 190 del 1975 riguarda locali pubblici e commerciali dove si svolgono operazioni di preparazione o di vendita di cibo. Il bagno a norma di legge per negozi che vendono cibo deve avere per forza uno spazio che separa il bagno vero e proprio dalle altre zone. Quindi se hai un negozio che vende prodotti alimentari, ricorda che tra il bagno dove è collocato il wc e l’antibagno serve una parete divisoria a tutta altezza. Accertati che le pareti dell’antibagno siano rivestite, almeno fino a 2 metri da terra, con materiale impermeabile, facilmente lavabile e disinfettabile. Ovviamente, in base alle diverse disposizioni delle Regioni Autonome e dei singoli Comuni, è possibile che vi sia la stessa richiesta anche per altre tipologie di esercizi commerciali. Tra i requisiti di un bagno a norma di legge, per i negozi alimentari che devono quindi rispettare il sistema HACCP ci sono anche le dimensioni. Infatti, in questo caso la superficie minima complessiva deve essere pari a 2 mq. L’antibagno, con porta a chiusura automatica , deve avere il lavabo con comando a pedale o elettrico, deve offrire asciugamani ed erogatore di sapone. Scopri quando devi dividere wc e antibagno con parete a tutta altezza, in negozio - Leroy Merlin

Bagno a norma di legge per negozi oltre 250 mq: cosa cambia

Quando di parla di bar, pizzerie e ristoranti il bagno accessibile a clienti con ridotta mobilità è sempre obbligatorio. Nel caso di attività commerciali senza consumo di cibi l'obbligo di bagno accessibile dipende dalla dimensione del negozio. Quando i negozi superano i 250 mq di superficie utile devono prevedere almeno un servizio igienico accessibile. Il Decreto 236/89 stabilisce che le attività aperte al pubblico, come i negozi, devono essere accessibili anche a chi ha difficoltà motorie o sensoriali e, se la superficie netta del locale è pari o superiore a 250 mq, almeno un bagno deve essere accessibile ai disabili. Se le caratteristiche previste dal decreto non sono rispettate, il negozio non è considerato agibile. La norma si applica agli edifici di nuova costruzione (cioè edificati dopo l’entrata in vigore del decreto) e a quelli precedenti che però sono stati ristrutturati successivamente all'entrata in vigore del decreto. Bagno negozi: come cambiano le regole oltre i 250 mq

Siamo riusciti a fare un po’ di chiarezza sul delicato argomento del bagno a norma di legge per negozi? Speriamo di sì, ma se hai ancora qualche dubbio e vuoi vederci chiaro, scrivici pure e cercheremo di aiutarti.

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MaraLocatelli
Sostenitore
25/07/22-05:30(modificato il 12/04/24-07:53)

Soprattutto in estate è facile trovare dei piccoli insetti neri in cucina. Ma un po’ come le zanzare, i moscerini della frutta e le mosche sono semplicemente fastidiosi e niente più. Niente a che vedere insomma con gli scarafaggi che si rivelano veicolo di infezioni, ma resta il fatto che anche se si tratta solamente di insetti piccolissimi e neri in cucina danno proprio fastidio e probabilmente desideri eliminarli e allontanarli. Ci sono tanti insetticidi potenti in commercio, ma io se possibile preferisco non usarli , soprattutto quando si tratta di spruzzare sostanze nocive dentro casa che risultano spesso fastidiosi sia in presenza di bambini sia di altri animali domestici. Se poi parliamo di quelli che infestano la dispensa, è impensabile l’idea di mettere tra ciò che è commestibile dei prodotti velenosi per le persone. Soprattutto perché in realtà non è necessario. Vediamo allora qualche consiglio da mettere in pratica quando con il caldo dobbiamo affrontare la problematica:

  1. Riconosci quali insetti stanno infestando la tua cucina
  2. Abbi cura di chiudere sempre tutte le confezioni alimentari
  3. Usa rimedi specifici per combatterli
  4. Applica soluzioni ad hoc per le formiche

Hai trovato insetti piccolissimi neri in cucina? Ecco come eliminarli

1. Riconosci quali insetti stanno infestando la tua cucina

Di solito, quando ci si accorge di avere insetti piccolissimi neri in cucina, ci si riferisce ai punteruoli del grano che troviamo nei pacchi di pasta o farina lasciati aperti. Basta portare a casa una scatola con la loro presenza e nella dispensa si rischia l’infestazione, perché sono insetti che si moltiplicano rapidamente. Inizia a valutare l’acquisto di insetticidi e trappole specifiche ma solo dopo aver identificato la famiglia a cui gli esserini appartengono.

Come evitare i piccolissimi insetti neri in cucina

2. Abbi cura di chiudere sempre tutte le confezioni alimentari

Il primo comportamento da tenere sarebbe cercare di evitare che compaiano gli insetti nella dispensa. Come si fa? Semplice: non bisogna mai lasciare le confezioni aperte di farina, pasta e in genere i cereali. In vendita trovi mollette e contenitori appositi: isolando i prodotti che li attirano avrai già schermato al meglio il tuo ambiente. Ancor meglio travasare il contenuto del pacchetto nei contenitori con la chiusura ermetica, in modo da evitare la proliferazione. L’ideale è utilizzare barattoli di vetro o scatole da cucina con coperchio per evitare che questi piccoli ospiti indesiderati riescano a perforare gli imballaggi di carta e plastica.

Contenitore da cucina bianco – Leroy Merlin

3. Usa rimedi specifici per combatterli

Quando si fa la triste scoperta non è mai piacevole e viene l'istinto di buttare via tutto. Ma è proprio necessario? Assolutamente no, segui i miei consigli e non dovrai mettere in pratica azioni così drastiche. Inizia svuotando il mobiletto, passa in rassegna ogni confezione e fai un check per verificare non abbiano contaminato più di una box. Poi parti con le pulizie: dovrai utilizzare una soluzione igienizzante adatto alla zona alimentare. Se trovi insetti morti, il prodotto è contaminato e va buttato. In caso di farfalline della farina, il sistema migliore per tenerle lontane è quello di mettere un profumatore con olio essenziale come ad esempio un diffusore all'eucalipto: tiene lontani gli insetti e diffonde un buon profumo: è un ottimo sistema per catturarle è utilizzare le trappole a base di feromoni. Tra i miei tips anche la biotrappola cromotropica alimentare da incastrare con una piccola pressione nel collo di una bottiglie di plastica.

Punteruoli del grano e farfalline: insetti neri che infestano la cucina

4. Applica soluzioni ad hoc per le formiche

Tra le tantissime specie di formiche che infestano casa ci sono quelle piccolissime che a prima vista possono sembrare degli anonimi piccoli insetti neri, in cucina meglio non averle, ma se succede servono a poco gli interventi “naturali” a base di borotalco o aceto. C’è chi ci prova, dopo avere pulito per bene, a cospargere il percorso, generalmente lungo il battiscopa, che porta alla tana. Per individuare l’origine segui la nostra guida per individuare il nido delle formiche in casa. I punti di ingresso solitamente sono crepe non stuccate, intercapedini tra porta e pavimento, tubature e punti di aerazione. Per eliminare tutta la colonia ti conviene usare le piccole esche da collocare lungo il percorso e, se possibile sigillare il punto di ingresso.

Piccoli insetti neri nella dispensa: soluzioni contro le formiche

La pulizia accurata e frequente è sempre la migliore strategia per tenere lontani i piccoli insetti neri che in cucina trovano cibo, acqua e rifugio. Quando questo non basta, è necessario adottare le misure che ti ho suggerito, senza mai eccedere. Se ti servono altri consigli o hai dubbi, condividili con la community.

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Federica_Cornalba
Architetto e paesaggista
24/07/22-17:50(modificato)

Luminosità inaspettata, spazi dilatati e atmosfera très chic sono i risultati che possiamo ottenere vestendo di bianco il nostro giardino, qualunque sia lo stile che preferiamo. Utilizzandolo in tutte le sue gradazioni (neve, latte, ghiaccio, alabastro e fiore di cotone per dirne solo alcune) il bianco ci aiuterà a creare un ambiente luminoso e raffinato, evitando il temibile – e molto frequente - effetto monotonia. Se vi lascerete ispirare, vi darò qualche consiglio per fare le scelte giuste e creare così il giardino total-white più elegante che ci sia. Combinare le tante gradazioni di bianco per un elegantissimo giardino total-white – Leroy Merlin

La pergola che ombreggia e illumina

Tutti sappiamo bene che, per vivere il giardino anche nelle caldissime giornate estive, l’ombra non può assolutamente mancare. Scegliendo la grande pergola Persea, per esempio, potremmo pranzare al fresco con gli amici e contemporaneamente dare all’intero giardino quell’effetto luminosità che solo il bianco riesce a creare. Creare una piacevole zona d’ombra e illuminare il giardino con la pergola in alluminio bianco – Leroy Merlin

Pavimenti e arredi per ampliare la percezione dello spazio

Per sfruttare al meglio le “proprietà amplificanti” del bianco, possiamo scegliere una pavimentazione in piastrelloni di grès tinta corteccia di betulla e arredi come il salottino angolare San Diego: la sua struttura in alluminio bianco ottico e i cuscini in nuance fior di sale, cui potremo aggiungere accessori e complementi in altre tonalità di bianco, ci aiuteranno a dilatare la percezione dello spazio che apparirà anche più fresco e ordinato. Amplificare la percezione dello spazio utilizzando pavimenti e arredi in diverse tonalità di bianco – Leroy Merlin

Candidi ciottoli per creare piccole scenografie

Se vogliamo creare luminosissime scenografie in giardino o in terrazzo, possiamo usare i ciottoli bianchi per realizzare un parterre con la forma che preferiamo e arricchirlo poi con elementi a contrasto: inserti in legno, motivi realizzati con ciottoli di colore diverso, mini tappeti erbosi o, perché no, piccoli specchi d’acqua. Il colpo d’occhio è garantito e la luminosità del nostro spazio outdoor sarà amplificata al massimo! Creare piccole scenografie con ciottoli bianchi e altri elementi a contrasto – Leroy Merlin

Luci per illuminare anche di giorno

Illuminare correttamente il giardino o il terrazzo è fondamentale per utilizzare al meglio i nostri spazi outdoor anche di sera, ma se vogliamo estendere l’effetto luminosità nell’arco di tutta la giornata, basterà scegliere lampioncini e applique bianchi che daranno tocchi di lucentezza alla vegetazione, alle superfici verticali e alle pavimentazioni…anche quando splende il sole! Scegliere elementi illuminanti bianchi per dare luminosità anche di giorno – Leroy Merlin

Vegetazione ad hoc per accentuare l’effetto total-white

Tocco finale nella creazione del nostro spazio total-white è la scelta della vegetazione: tra le tantissime fioriture bianche che la natura ci mette a disposizione, io non rinuncerei allo splendido Agapanthus umbellatus Albus che fiorisce in estate, alle raffinatissime peonie primaverili e alla Gaura con la quale poter creare parterre vaporosi come nuvole. Un evergreen per gli spazi a mezz’ombra? L’insostituibile Hydrangea Annabelle. Scegliere la vegetazione giusta per completare il giardino total-white – pinterest

Stai pensando di rinnovare il tuo giardino e trasformarlo in un’osai total-white? Scrivilo qui nei commenti e, se vuoi saperne di più, sarò ben felice di rispondere a tutte le tue domande.

AnnaZorloni
Agronoma
01/07/22-05:26(modificato)

Luglio è il mese della fioritura della lavanda: le sue spighe viola, in piena fioritura, sprigionano un profumo inconfondibile, che piace molto anche agli insetti e alle farfalle! Sei mai andata in Provenza in questo periodo? Io ci sono appena stata e ti assicuro che ne vale davvero la pena: distese di cespugli di lavanda in fiore, tutti colorati di viola e perfettamente allineati a creare uno spettacolo unico: l’aria è pervasa dal profumo intenso di questa essenza aromatica utilizzata ampiamente in erboristeria e aromaterapia, ma anche come specie ornamentale. Ti consiglio di coltivare una pianta di lavanda nel tuo giardino, meglio in piena terra, ma anche in vaso, potrai scegliere tra diversi tipi. Se non sai quale scegliere e come coltivarla, leggi i miei consigli. Il fascino della lavanda è inconfondibile, così come il suo profumo - foto LM Il fascino della lavanda è inconfondibile, così come il suo profumo - foto LM

Diverse specie di lavanda

Le specie di lavanda sono più di una, così come le varietà e gli ibridi coltivati. Le due specie più diffuse sono: Lavandula angustifolia, con spighe sottili lunghe fino a 8cm, fitte di fiorellini colore viola porpora, il classico color “lavanda”. Comprende numerose varietà, tra cui la ‘Hidcote’, molto compatta, alta non più di 60cm, con fiorellini color porpora scuro. Inoltre, varietà nane, non più alte di 30-40cm come la ‘Peter Pan’, con fiorellini di colore blu scuro, e la ‘Nana Alba’, con fiorellini bianchi. Scegli la Lavandula angustifolia se non vuoi fare a meno delle sue spighe profumate! Lavandula stoechas ha fiori più chiari, color porpora, meno profumati ma molto più decorativi: le sue spighe sono più corte (3cm) ma voluminose, con un caratteristico ciuffo di brattee più evidenti in posizione apicale. La fioritura è più precoce, tra maggio e giugno. Le piante sono più compatte e basse, non più alte di 60cm circa. La varietà ‘Snowman’ ha fiorellini di colore bianco. Scegli Lavandula stoechas se vuoi una piantina più decorativa piuttosto che profumata.  Le spighe di Lavandula stoechas sono meno profumate ma più appariscenti – foto dell’autrice Le spighe di Lavandula stoechas sono meno profumate ma più appariscenti – foto dell’autrice

Coltiva la lavanda nel tuo giardino

La lavanda è un’erbacea sempreverde, che ama il caldo e il sole. Scegli la posizione migliore nel tuo giardino. Acquista piantine in vaso (se hai voglia puoi partire anche da seme) e mettile a dimora a creare una bordura, o un cespuglio isolato. Le piante raggiungono un’altezza variabile, tra il mezzo metro (Lavandula stoechas) e 1m o più (Lavandula angustifolia), e pari ingombro laterale, creando un folto cespuglio tondeggiante. Molto decorativo è il contrasto di colori che si crea tra il viola dei fiori e il grigio-argenteo delle foglioline della lavanda, molto elegante. Le esigenze colturali della lavanda sono poche: è facile coltivarla. Coltivala in un terreno sciolto, meglio se sabbioso e comunque ben drenante. Anche un terreno tendenzialmente sassoso va bene per coltivare questa specie. Le esigenze idriche della lavanda sono limitate: bagnala moderatamente solo nelle stagioni più calde, da primavera fino a fine estate, senza inzuppare troppo il terreno di acqua e senza creare ristagni. A inizio stagione, fornisci alla base della pianta una manciata di concime granulare per reintegrare la fertilità del terreno e nutrire la pianta rinforzandola in previsione della ripresa vegetativa e la fioritura. Coltiva la lavanda nella maniera corretta per avere cespugli forti e una bella fioritura ogni anno - foto Leroy Merlin Coltiva la lavanda nella maniera corretta per avere cespugli forti e una bella fioritura ogni anno - foto Leroy Merlin

Quante cose puoi fare con le spighe di lavanda?

Potrai scegliere se goderti la fioritura della tua lavanda, oppure se recidere i suoi fiori per creare dei mazzi, farli essiccare e utilizzarli per profumare e decorare la tua casa. Potrai anche riempire dei sacchettini di tela con i fiorellini secchi, da tenere dentro l’armadio, sia per il profumo che rilascia, sia perché è un ottimo rimedio contro le tarme che rosicchiano i tuoi vestiti. Infine, ho scovato questa ricetta facilissima per produrre il profumo di lavanda: ti serviranno solo 100g di fiori essiccati di lavanda e 100ml di alcol etilico. Unisci fiori e alcol etilico entro un vasetto di vetro e chiudilo bene: lascia riposare per una settimana in ambiente fresco e ombreggiato. Quindi versa in un pentolino e porta ad ebollizione. Lascia raffreddare, filtra e versa entro un boccettino da profumo. Appendi le spighe riunite in mazzi ad essiccare - foto Pixabay Appendi le spighe riunite in mazzi ad essiccare - foto Pixabay

Quando e come potare le piante di lavanda?

Puoi potare il tuo cespuglio di lavanda in due periodi diversi. La prima volta coincide con la fine della fioritura, ovvero quando le spighe appaiono secche, all’incirca ad agosto. Dovrai recidere tutte le spighe alla base, asportando anche una buona parte di stelo, fino ad un terzo della sua lunghezza. Il cespuglio deve essere ridotto, così da dargli una forma più compatta. Un secondo intervento di potatura potrai farlo a fine inverno, all’incirca a febbraio: esegui una spuntatina di tutti gli steli, in maniera da dare una forma omogenea al cespuglio e a ripulirlo da parti eventualmente secche. A breve la pianta ricomincerà a crescere e ad emettere nuovi germogli. Per la potatura, utilizza sempre un paio di forbici da giardiniere con lame ben pulite e affilate. Ti consiglio di indossare anche un paio di guanti per proteggere le tue mani! Recidi le spighe con la prima potatura, da eseguire in estate – foto Pixabay Recidi le spighe con la prima potatura, da eseguire in estate – foto Pixabay

Ora che conosci meglio questa pianta e sai come coltivarla, cosa aspetti ad acquistarne una piantina per il tuo giardino? Se hai qualche dubbio riguardo la coltivazione della lavanda, chiedimelo nei consigli qui sotto.

ValeriaBonatti
Architetto
29/06/22-16:01(modificato il 21/11/23-16:50)

In genere le case oggi vengono progettate calcolando i minimi di metratura imposti dai regolamenti edilizi per non far pagare spazio inutile. Via corridoi e anticamere superflui, si predilige l’open space nella zona giorno per avere uno spazio più ampio e luminoso. Nonostante questo a volte il soggiorno risulta insufficiente o visivamente poco accogliente, ma non ci rendiamo conto che dipende esclusivamente da come lo abbiamo arredato. Vediamo insieme allora quali sono le cose da non fare per avere un living confortevole, funzionale e che dimostra tutti i suoi metri quadri! Arredare il living come luogo di stile e armonia – Leroy Merlin

Partire senza le idee chiare

La prima cosa da evitare quando si arreda un soggiorno è mettersi in moto senza prima avere le idee chiare sul da farsi. E’ fondamentale invece prendere le misure e stendere una piantina, segnando anche i vincoli, cioè la posizione di porte, finestre, caloriferi (se ci sono) e punti luce. Un po’ noioso dirai, però ti garantisco che impedirà di ritrovarsi, magari dopo aver acquistato mobili e divano, con brutte sorprese. E’ importante anche segnare le zone di passaggio, dopo aver individuato le varie aree funzionali. Capire ad esempio dove posizionare il tavolo, in modo che sia vicino alla cucina e abbia sufficiente spazio intorno per sedersi. Il divano è un altro punto delicato. Cosa rappresenta per la tua famiglia? Se è il luogo dove ricevere gli amici per chiacchierare puoi pensare ad un divano angolare e completarlo con delle poltrone sistemate di fronte e un comodo tavolino al centro. Se invece è l’angolo relax per guardare la tele tutti insieme, più che inutili poltrone potresti mettere un pouf per appoggiare i piedi e trovare la giusta collocazione alla tv perché non ci siano fastidiosi riflessi sullo schermo. Sono solo esempi, ma ti fanno capire come ogni diversa esigenza influisca sull’organizzazione spaziale di una stanza. Progettare con cura come arredare il soggiorno – Leroy Merlin

Mobili fuori misura e fuori posto

Quando si arreda un soggiorno nuovo è facile farsi prendere dall’entusiasmo, col rischio di riempirlo di cose inutili o mobili troppo grandi che finiscono per rendere lo spazio sovraccarico e poco rilassante. Perché un ambiente risulti piacevole e funzionale non serve che tutto sia grande, ma giusto. E’ inutile avere un tavolo enorme e un divano angolare se in casa si è solo in due. Meglio piuttosto servirsi di mobili trasformisti e multifunzione, tavoli allungabili, pouf da usare anche come tavolini, sedie pieghevoli da aggiungere quando arrivano gli ospiti, consolle che fungono anche da postazione di lavoro. Attenzione però a non mischiare tutto come capita, ma a individuare esattamente ciò di cui avrai bisogno in soggiorno e a dividere e organizzare ogni spazio secondo le sue diverse esigenze. In questo modo, anche in pochi metri quadri, il soggiorno risulterà piacevolmente vivibile in ogni momento della giornata. Uno spazio dinamico che trasmette armonia. Capire le esigenze per trovare le giuste dimensione degli arredi – Leroy Merlin

La difficile composizione dei colori

La tentazione, sognando il proprio soggiorno, è di rivestirlo dei colori preferiti. Come idea non è sbagliata, ma bisogna farlo con molta attenzione per non ritrovarsi con una tavolozza di tonalità male assortite o con delle scelte che poi stufano in fretta. Ci sono due possibilità. La prima è mantenere le pareti di una tinta non necessariamente bianca, ma neutra e delegare il colore ai mobili o al tessile. Le tende, i cuscini, il rivestimento del divano sono relativamente semplici da sostituire nel momento in cui avrai voglia di qualcosa di nuovo. Se però sei sicura che i tuoi colori preferiti non ti stuferanno mai, niente ti vieta di osare con la palette delle pitture per pareti. Ti consiglio in questo caso la nostra Guida “Come scegliere il colore per le pareti”. Le regole dei colori sono infatti molto precise, soprattutto per quanto riguarda il loro accostamento e l’effetto che hanno sul nostro umore. Il tinta unita ti sembra banale? Allora non hai che cercare tra le carte da parati quella che meglio si abbina al tuo stile e creare, con richiami nelle stesse nuances, il tuo soggiorno da favola. Rendi il colore protagonista nel tuo soggiorno – Leroy Merlin

Un soggiorno senza stile

A chi non fa comodo, mettendo su casa, il mobile della nonna o la nostra vecchia scrivania? Punti di partenza magari non più di nostro gusto a cui cerchiamo di rimediare aggiungendo qualcosa di nuovo e moderno. Il risultato? Un insieme decisamente poco omogeneo di elementi, magari anche funzionali, ma che tra loro c’entrano davvero poco. Non c’è niente da fare, se vuoi un soggiorno accogliente e con un minimo di stile ci vuole un filo conduttore che dia coerenza al tutto. Non parlo di monotonia, né di perfezione, non c’è niente di più bello di una casa vissuta e che rispecchi la personalità di chi la abita. Ma che sia il colore o lo stile, un fil rouge è necessario per trasmettere quel senso di armonia che stiamo cercando. Non sai da dove partire? Lasciati ispirare dai nostri progetti in tanti stili diversi e cerca quello che più ti rappresenta: per ognuno troverai suggerimenti su come crearlo e poi mettici del tuo! Trova lo stile per il tuo soggiorno – Leroy Merlin

Illuminazione sbagliata in soggiorno

Ultimo, fondamentale errore da non commettere quando si arreda un soggiorno è predisporre un’illuminazione insufficiente e poco funzionale. E’ una cosa che può rovinare anche l’ambiente più bello! Ed è l’aspetto più difficile, perché non si tratta solo di gusto personale o di essere coerenti con lo stile scelto, ma di rendere l’intera stanza e ogni sua zona fruibile e gradevole, aggiungendo quel tocco di magia che trasforma un soggiorno arredato nel tuo soggiorno da vivere e amare. Il trucco? Combina la luce diffusa di una plafoniera con quella direzionale, specifica per ogni esigenza, di lampade da terra, applique o faretti e infine aggiungi una lampada da appoggio per una luce d’atmosfera che scaldi la stanza e crei un soggiorno accogliente. Dài un occhio alla Guida “Come scegliere l’illuminazione per interni” e sarà molto più semplice di quanto immagini! Arredare il soggiorno con l’illuminazione – Leroy Merlin

Progettare un living organizzato e che abbia stile e carattere potrebbe sembrare complicato, ma spero di averti aiutato con i miei consigli sulle cose da non fare quando si arreda un soggiorno!

MaraLocatelli
Sostenitore
29/06/22-12:25(modificato il 22/01/24-08:48)

Scegliere tra le tante tonalità di azzurro per le pareti di casa può essere difficile. Le sue sfumature sono fantastiche per portare una ventata di freschezza in ogni ambiente. Se ti preoccupano gli abbinamenti con l’azzurro, tieni presente che non saranno mai un problema: questo colore è davvero versatile. Soprattutto le gradazioni più delicate possono essere considerate alla stessa stregua di una tinta neutra. Tutto quello che devi capire è solo se ti attrae di più puntare su un’atmosfera in stile scandinavo e quindi optare per un colore pareti azzurro polvere oppure se ti piacciono le tonalità decise e glamour e, quindi, orientarti su tonalità più sature. Qui trovi qualche consiglio utile per aggiungere l’azzurro con stile nel tuo arredamento. Scegliere l’azzurro per le pareti di casa – Leroy Merlin

1 - Azzurro polvere per la tua casa

Questa è una tonalità di azzurro per pareti molto elegante, delicata ma di carattere. La pittura azzurro polvere, come la Pittura blu fjord, sta benissimo accanto al legno che scalda la sua naturale freddezza e al bianco che la illumina. Il potere decorativo è molto elevato, per cui è una soluzione adatta anche per definire la personalità di ambienti ibridi, come l’ingresso di casa. Se il soggiorno è grande e ben illuminato puoi dipingere tutte le pareti, altrimenti conviene puntare sul colore azzurro polvere solo per quella di accento. In entrambi i casi, l’effetto è raffinato. Con un colore pareti azzurro polvere gli abbinamenti più semplici e moderni richiamano lo stile nordico e sono perfetti per esaltare l'arredamento scandinavo: mobili di legno chiaro, come la libreria a scala rovere e bianco, dettagli neri, sfumature di grigio e tanto bianco. Ma è una tonalità perfetta anche per rinfrescare un soggiorno classico centrato su una tavolozza di beige o di grigio. Considera le pareti azzurro grigio come se avessi davanti a te un colore neutro al quale puoi abbinare un’ampia gamma di colori che spaziano dal tortora al beige: perfetto per un living moderno fresco o per una cucina elegante. L’azzurro polveroso - Leroy Merlin

2 - In camera prova un colore per la parete celeste e giocoso

Quando è tenue e delicato, l’azzurro decora con discrezione l’ambiente. Nelle sue tonalità più vibranti, invece, domina la scena. Un esempio chiaro è la Pittura blu Miami. Simile al turchese, il ciano è la tonalità brillante da usare quando vuoi dipingere casa con freschezza e allegria. Questo colore sa essere elegante o più giocoso, sta bene in soggiorno, in cucina o nella camera dei ragazzi. Nella cameretta un tocco di colore alla parete celeste ciano è perfetto per fare brillare l’ambiente con uno stile moderno. E poi puoi proseguire con le decorazioni ciano nei cuscini, nelle mensole e anche nelle sedie della scrivania. L’abbinamento azzurro ciano con gli altri colori è facile, attenzione solo a non farti tentare dal total look che potrebbe diventare eccessivo. Dipingere una sola parete di solito è sufficiente per dare personalità a una stanza intera. Il colore della parete celeste nella gradazione ciano è più giocoso e fresco - Idea Leroy Merlin

3 - Trova l'abbinamento con l'azzurro Tiffany

Puoi ispirarti all’azzurro Tiffany per pitturare le pareti di ambienti a cui vuoi dare un’atmosfera raffinata. Questa gradazione di azzurro evoca sensazioni di tranquillità e calma, quindi è adatto in ogni stanza. Senza dubbio è una scelta indovinata per le camere da letto, soprattutto quella dei bambini piccoli che riposano tra gradazioni calmanti. A me piace molto anche per dipingere o rivestire il bagno con le piastrelle azzurre, come perché sprigiona tutta la carica wellness di una tonalità acquatica rilassante. Ti dirò di più: prova questa tonalità di azzurro per le pareti della stanza dove fai yoga o in quella dove ti dedichi al tuo hobby, ti accorgerai che questa sfumatura potenzia il flusso creativo. Ogni abbinamento tra pittura Tiffany e altre tonalità risulta sempre molto elegante. Oltre che con il bianco, sta bene con le sfumature rosate, come malva, cipria e viola; crea contrasti vivaci con il giallo, ed è raffinato con beige, grigio, legno chiaro e cuoio. Una tonalità di azzurro per pareti della camera dei bambini– Leroy Merlin

4 - La variante chic delle pareti azzurro grigio

Se c’è una tonalità di azzurro per le pareti che resiste alle mode è la nuance carta da zucchero. Perfetta per dare maggiore personalità a un living moderno o alle camere da letto. Questa gradazione di azzurro ti permette di sperimentare sia abbinamenti tono su tono, con il blu e le sue sfumature più intense, sia accostamenti con altri rivestimenti. Puoi scegliere piastrelle dai pattern geometrici in bianco e azzurro denim per ambienti dal taglio moderno oppure abbinare la Piastrella Trend Sky azzurro con piastrelle dai motivi floreali. Oppure puoi abbinare la tonalità carta da zucchero per la carta da parati elegante, come la Carta da Parati motivo dente di leone blu, da accostare alle altre pareti azzurro grigio chiaro e mobili in legno. E se ti attrae l'intrigante Very Peri, un particolare Colore Pantone, questa è l’occasione adatta. Accosta questa nuance viola alle pareti carta da zucchero e avrai un’atmosfera che invita alla concentrazione, adatta anche per la zona studio. Un bagno azzurro - Idea Leroy Merlin

5 - L’azzurro fiordaliso

Le sfumature dell’azzurro sono moltissime: calmanti o giocose, luminose o profonde, le gradazioni di azzurro hanno mille facce e altrettante potenzialità. Un’altra sfumatura che trovo molto interessante è l’azzurro fiordaliso, come la pittura Blu fiordaliso, una sfumatura del blu turchese che ha al suo interno anche una punta di viola. Colore molto elegante e facile da abbinare, trovo che sia perfetto con le tonalità scure come grigio e nero, con le tonalità chiare e con il legno che lo rende caldo ed intenso. Perfetto come fondo della parete dietro a un bel divano chiaro o per impreziosire una bella sala da pranzo elegante, l’azzurro fiordaliso è un colore non scontato che può decorare senza appesantire le pareti della tua casa! Una sala da pranzo azzurra – Leroy Merlin

Cosa ne pensi? Vuoi provare ad utilizzare qualche sfumatura d’azzurro? Dai un’occhiata anche ai Colori pareti 2024, le migliori tendenze e abbinamenti e scopri quali sono le tonalità che preferisci!

Piastrella da rivestimento interno rettificato Trend Sky in gres naturale smaltato satinato azzurro 60 x 120 cm Sp. 7 mm traffico leggero (pei 1/5)
Pittura per interni super lavabile, MAXMEYER Home Color azzurro elba opaco, 2.5 L
Pittura per interni LUXENS Opaca blu fjord 5, 2.5 L
AnnaZorloni
Agronoma
29/06/22-08:58(modificato)

Sai cos’è un Marimo? Ne avrai sentito tanto parlare, perché è la tendenza del momento, soprattutto per chi ama lo stile nipponico. Se ti piace sperimentare nuovi modi di coltivare il verde in casa, prova a coltivare un’alga a palla, non è difficile, leggi qui sotto cos’è e come prenderti cura del tuo Marimo, sono sicura che te ne innamorerai e vorrai subito averne uno! Non farti mancare un'alga palla, o Marimo! - foto Leroy Merlin Non farti mancare un'alga palla, o Marimo! - foto Leroy Merlin

Marimo, sai cos’è?

Il Marimo, “Moss Ball” in inglese, è un’alga di forma tonda, la Aegagropila linnaei, che viene coltivata entro un barattolo di vetro a contatto con l’acqua, dove può durare per tantissimi anni, crescendo lentamente, meno di 5mm all’anno. Ha un cuore spugnoso e una scorza esterna vellutata, di colore verde brillante… come fa a non piacere?? Il nome giapponese “Marimo” deriva dall’unione dei termini “Mari” = forma sferica e “Mo” = pianta acquatica. In natura vive sott’acqua, nelle acque profonde dei laghi, dove mantiene la sua forma tondeggiante plasmata dalle correnti d’acqua: la si può trovare nei paesi del Nord (in Siberia, Svezia, Islanda, Estonia e Austria), oltre che in Giappone, nelle acque del lago di Akan. E’ proprio in Giappone che è stata lanciata la moda dei Marimo, alla fine del secolo XIX, dal botanico Takuya Kawakami. Qui, i Marimo sono considerate delle specie protette, per evitare che si estinguano. A proposito, i Marimo che acquistiamo oggi, tanto di moda, derivano da acquacoltura, non vengono prelevati in natura: verifica sempre che quelli che acquisti siano certificati e prodotti in acquacoltura! Il Marimo è un'alga tonda che vive in acqua - foto Leroy Merlin Il Marimo è un'alga tonda che vive in acqua - foto Leroy Merlin

Valore simbolico dei Marimo

Un Marimo, pur nella sua semplicità, è ricco di significati profondi. Viene utilizzato come simbolo d’amore eterno, regalato a san Valentino dall’innamorato come promessa di amore per sempre; o anche come portafortuna ad amici e parenti, ad indicare sentimenti che durano nel tempo. A proposito, la conosci la leggenda dei Marimo? In Giappone si racconta di due giovani innamorati il cui amore era ostacolato: motivo per cui fuggirono e si rifugiarono sulle sponde del lago di Akan. E’ proprio qui che le alghe Marimo, come due cuori, galleggiano e palpitano in eterno. Due alghe palla fluttuanti in acqua, simbolo di amore eterno! - foto Leroy Merlin Due alghe palla fluttuanti in acqua, simbolo di amore eterno! - foto Leroy Merlin

Sai come curare un Marimo?

Per coltivare un Marimo ti servono, oltre all’alga, un vaso di vetro trasparente, vanno bene anche i barattoli ermetici in vetro per le conserve, e acqua minerale, niente di più. Puoi acquistare un Marimo già pronto e, partendo da questo, se vorrai potrai cambiare il vaso e aggiungere anche qualche elemento decorativo, come sassolini, ghiaia o biglie di vetro colorato, anche se, a mio avviso, un Marimo è bello in tutta la sua semplicità ed essenzialità, senza aggiungervi altro. Puoi anche coltivare due Marimo nello stesso vasetto. Chiudi tranquillamente il tappo del vaso: i Marimo non hanno bisogno di respirare! Mantieni il tuo Marimo a temperatura fresca: quella di casa durante l’estate potrebbe essere troppo calda (inizia a soffrire sopra i 20°C). Considera che la temperatura delle acque profonde dei laghi è piuttosto bassa, quindi tienilo nelle zone più fresche della tua casa, meglio in luce soffusa, non troppo forte, proprio come sott’acqua. La poca luce servirà all’alga per compiere la fotosintesi clorofilliana e a mantenersi di colore verde. Se vedi delle bollicine d’aria, sappi che è l’ossigeno che queste alghe producono compiendo la fotosintesi clorofilliana. L’effetto è quello di vedere il Marimo danzare sul filo dell’acqua… bello, no? Acqua fresca, poca luce e un vaso di vetro: serve poco al tuo Marimo! - foto Leroy Merlin Acqua fresca, poca luce e un vaso di vetro: serve poco al tuo Marimo! - foto Leroy Merlin

Rinnova l'acqua del tuo Marimo

Ogni 15 giorni circa (più frequentemente durante l’estate, meno in inverno) ti consiglio di cambiare l’acqua. Quella in cui vivono queste alghe, in natura, è dolce ma ricca di sali minerali: spesso l’acqua del rubinetto di casa è troppo ricca di calcare ed è necessario lasciarla decantare per qualche ora prima di utilizzarla per il tuo Marimo. Se non vuoi sbagliare, utilizza l’acqua minerale delle bottiglie, evita quella distillata. Non avere paura a tenere in mano il tuo Marimo: non morde! Potrebbe essere necessario modellarlo con le mani per ridargli una forma tonda ad esempio, considerato che nel vasetto non ci sono le correnti che nei laghi modellano la forma tonda di queste alghe. Insomma, questi Marimo mi ricordano tanto i Tamagotchi… prenditene cura regolarmente, pur sapendo che hanno bisogno davvero di poco! Cambia l'acqua regolarmente al tuo Marimo - foto Leroy Merlin Cambia l'acqua regolarmente al tuo Marimo - foto Leroy Merlin

Un Marimo in casa, oltre a essere bello, può avere anche un ruolo terapeutico antistress! La sua forma sprigiona armonia e benessere interiore, aiutandoti a rilassarti e ad allontanare la negatività e i brutti pensieri… non ci credi? Prova!

AnnaZorloni
Agronoma
28/06/22-18:57(modificato il 16/12/24-17:21)

Se ti piace sperimentare la coltivazione di ortaggi in piccoli spazi, magari sul balcone di casa tua, ti consiglio di dedicare almeno una cassetta alla produzione di ravanelli, croccanti e dal sapore forte e deciso, tradizionalmente tondi e rossi, ma non solo! Ne potrai coltivare tanti tipi diversi, gialli, viola, bianchi, bicolore e di forma allungata. La loro coltivazione è davvero facile e veloce! In poche settimane potrai raccogliere già i primi ravanelli da gustare nelle tue colorate insalate. Leggi come si fa a coltivare i ravanelli, ortaggi saporiti e croccanti. Tondi e colorati, coltiva i rapanelli in vaso per le tue insalate primaveril! - foto Leroy Merlin Tondi e colorati, coltiva i rapanelli in vaso per le tue insalate primaveril! - foto Leroy Merlin

Il ravanello, o rapanello, è una piccola rapa!

Come le rape, le carote e la scorzonera, il ravanello (Raphanus sativus, famiglia delle Brassicaceae) è un ortaggio a radice: la parte di pianta che mangiamo, infatti, è proprio quest’ultima, anche se c’è chi non disdegna di consumarne pure le foglie più tenere, unite in piccole dosi a insalate miste o tritate nella frittata. Le varietà e gli ibridi di ravanello sono numerosi! Il ravanello più classico e conosciuto, ha la radice rossa e tonda (diametro massimo di 2,5cm), ma ne esistono alcune varietà con la radice allungata. L’epidermide di questa radice è rosso vivace, ma può essere anche rosa, viola, bianca, gialla o bicolor (rossa o rosa con la punta bianca), dipende dalla varietà. La polpa interna del ravanello, invece, è bianca e di consistenza croccante. Le foglie verdi scuro sono riunite a formare un ciuffo eretto; hanno forma lobata e sono di consistenza ruvida e lievemente pelose. I fiorellini bianchi sono riuniti in infiorescenze a racemo. Il ravanello, o rapanello, è una piccola rapa! – foto Pixabay Il ravanello, o rapanello, è una piccola rapa! – foto Pixabay

Come coltivare i ravanelli?

I ravanelli sono facilissimi da coltivare, anche in vaso! Ti serviranno solo una vaschetta che sia profonda almeno 20cm , terriccio morbido (acquista terriccio specifico per orto in sacchi) e semi. Inoltre un po’ di concime specifico per ortaggi, anche se il terriccio acquistato in sacchi è solitamente già concimato e l’acqua necessaria da fornire loro con un innaffiatoio per farli crescere e far ingrossare la radice rendendola bella croccante. In negozio troverai bustine di sementi di ravanelli appartenenti a diverse varietà: …. Scegli quelle che più ti piacciono, considerando anche che alcune varietà sono più precoci, altre più tardive; alcune sono più resistenti e adattabili a condizioni climatiche differenti: leggi sempre le informazioni fornite sul retro della bustina per scegliere quella più adatta alle condizioni climatiche in cui li coltiverai e ottenere, di conseguenza, una buona produzione. Ti consiglio di utilizzare le comode e poco ingombranti fioriere per orto da tenere sul tuo terrazzo. Una classica fioriera è sufficiente per coltivare pochi ravanelli, necessari per la tua cucina – foto Pixabay Una classica fioriera è sufficiente per coltivare pochi ravanelli, necessari per la tua cucina – foto Pixabay

Seminare i ravanelli

Potrai seminare i ravanelli a partire da marzo fino a settembre, quando la temperatura minima del terreno sia di almeno +5°C e non sussistono rischi di gelate. Allo stesso tempo, questa specie non gradisce climi troppo caldi, superiori ai +35°C. Rispetta sempre l'epoca di semina indicata sul retro della bustina di semi. Prima di seminare, controlla che la temperatura sia idonea - foto dell'autrice Prima di seminare, controlla che la temperatura sia idonea - foto dell'autrice

Quale terra per i ravanelli?

Il terreno deve essere ben morbido, condizione necessaria a permettere alla radice di svilupparsi correttamente. Esegui la semina a spaglio su tutta la superficie del terreno nel vaso; copri i semi con uno strato sottile di terriccio; innaffia utilizzando il diffusore a pioggia dell’innaffiatoio, con delicatezza, per evitare di smuovere i semi appena distribuiti. Utilizza terriccio molto morbido per coltivare i ravanelli – foto dell’autrice. Utilizza terriccio molto morbido per coltivare i ravanelli – foto dell’autrice.

I ravanelli crescono in fretta!

I semi germogliano velocemente, di solito nel giro di una settimana. Se i germogli sono cresciuti troppo fitti e ravvicinati, provvedi al loro diradamento manuale: estirpa con la radice quelli troppo delicati e lascia quelli più vigorosi. Considera che l’ideale è mantenere le singole piantine distanti 3-4cm l’una dall’altra, così da lasciare lo spazio sufficiente alle radici e permettere loro di svilupparsi e ingrossarsi regolarmente. Anche quest'informazione è indicata sul retro delle bustine di semi. Se i germogli nascono troppo fitti, diradali per far spazio all’ingrossamento delle radici – foto Pixabay Se i germogli nascono troppo fitti, diradali per far spazio all’ingrossamento delle radici – foto Pixabay

Ricordati che i ravanelli soffrono la sete!

L’irrigazione è un aspetto molto importante per ottenere un prodotto di buona qualità: utilizza preferibilmente un innaffiatoio con diffusore a pioggia. Non gradiscono la siccità e richiedono acqua in abbondanza per sviluppare radici belle grosse. I ravanelli che si sviluppano con poca acqua e troppo caldo, risulteranno poco gradevoli al palato, troppo forti e piccanti, con polpa fibrosa, alle volte spugnosa e poco croccante. Bagna frequentemente e abbondantemente i tuoi ravanelli, ma evita anche di creare ristagni idrici, poiché troppa acqua, di contro, può provocare la spaccatura delle radici. Non far mancare mai l’acqua ai ravanelli: soffrono molto la sete! – foto Pixabay Non far mancare mai l’acqua ai ravanelli: soffrono molto la sete! – foto Pixabay

Quando raccogliere i ravanelli maturi?

Il ravanello è un ortaggio dal ciclo colturale piuttosto breve e veloce: pensa che già un mese circa dopo la semina potrai raccogliere i primi ravanelli da mangiare! Come fare a capire il momento giusto per la raccolta? Basta osservare: quando vedi la radice colorata affiorare in superficie al terreno, vuol dire che si è ingrossata a sufficienza e puoi estrarla. Non aspettare troppo, mi raccomando: se aspetti troppo, la radice diventa dura, legnosa e fibrosa, perdendo anche di sapore. Quando vedi emergere dalla terra la radice, vuol dire che il ravanello è pronto per la raccolta! - foto Leroy Merlin Quando vedi emergere dalla terra la radice, vuol dire che il ravanello è pronto per la raccolta! - foto Leroy Merlin

Ora che hai imparato a coltivare i rapanelli anche sul tuo balcone, procurati una bustina e seminali: nel giro di un mese potrai già unirli nelle tue insalate più colorate e apprezzarne il sapore unico! I rapanelli sono particolarmente indicati per le diete ipocaloriche, inoltre, sono ricchi di vitamina C e sali minerali, hanno elevate proprietà digestive e diuretiche! Cosa aspetti a coltivarli? Iscriviti alla Community di Leroy Merlin per condividere la tua passione per il giardinaggio: avrai anche la possibilità di risolvere i tuoi dubbi e avere consigli scrivendo nella sezione “Parla con l’esperto – Garden Expert”! Scopri anche "Quali verdure piantare per la stagione fredda" e "Le soluzioni a portata di tutti per creare un bellissimo e sano orto invernale". Iscriviti alla Community di Leroy Merlin per avere consigli di giardinaggio! - foto Leroy Merlin Iscriviti alla Community di Leroy Merlin per avere consigli di giardinaggio! - foto Leroy Merlin

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