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Se ti stai occupando dell’arredamento della tua casa e disponi di un terrazzo che desideri trasformare in un angolo di pace e relax all’aria aperta, probabilmente ti starai chiedendo come sistemare le piante e i fiori nel modo corretto per creare un ambiente ordinato e confortevole. Come disporre i vasi in terrazzo? Scopriamo quali sono gli aspetti da valutare in fase di progettazione e i suggerimenti da cui trarre ispirazione per uno spazio outdoor sempre bello, fiorito e funzionale.
Se possiedi un terrazzo da arredare, quasi sicuramente, lo immagini ricco di piante e fiori. Circondarti di verde è la scelta giusta non solo per una questione estetica, ma anche perché ti permette di trarre enormi benefici a livello psico-fisico! Un terrazzo fiorito è uno spazio in cui potrai rifugiarti ogni qual volta avrai bisogno di staccare dalla frenesia della vita quotidiana e dedicare del tempo a te stesso immerso nel verde, lontano dal caos. Chiarito che un terrazzo fiorito è importante non solo per il tuo buon umore ma anche per l’estetica della tua casa, una simile scelta ti regalerà anche immense soddisfazioni: potrai prenderti cura giorno per giorno delle tue piante annaffiandole, pulendole e potandole e proverai forti emozioni vedendole crescere e sbocciare. Per arredare un terrazzo con le piante e trasformarlo in un piccolo giardino non è necessario avere il pollice verde, un ampio spazio a disposizione o una grande quantità di piante da sistemare. Al di là dei metri quadrati e del numero di piante e fiori che hai scelto di acquistare, tra gli aspetti a cui devi prestare attenzione c’è la disposizione dei vasi.
Conoscere i criteri su come disporre i vasi in terrazzo è fondamentale per evitare di creare accozzaglie confusionarie. Si tratta di suggerimenti standard che, naturalmente, sei libero di adattare al tuo gusto personale, al risultato finale che vuoi ottenere e allo stile che desideri conferire all’ambiente, anche in accordo al resto dell’arredamento. I fattori da valutare e sulla base dei quali puoi arredare il terrazzo con piante in modo ordinato sono tre: le caratteristiche dello spazio che hai a disposizione, la dimensione dei vasi e le esigenze delle piante con cui vuoi vivacizzare il tuo terrazzo. Se disponi di un terrazzo di elevata metratura, hai la possibilità di posizionare al suo interno vasi altrettanto grandi. Potresti, ad esempio, disporli in modo rettangolare o quadrato, creando una sorta di cornice. In questo caso, per creare un effetto scenico di grande impatto il consiglio è disporre all’interno dei vasi piante e fiori di colori diversi. Se, invece, lo spazio che hai a disposizione è ridotto, puoi optare per vasi più piccoli e in quantità esigua per evitare di appesantire l’ambiente. Il suggerimento, infatti, è prediligere piante e fiori di tonalità chiare, come il bianco, il giallo o il rosa. Fondamentale, poi, è conoscere le esigenze dei fiori e delle piante che hai scelto di acquistare. Ogni pianta, infatti, ha uno specifico fabbisogno di luce, ombra, aria e umidità. Ti consiglio di prenderti del tempo per individuare, in base ai punti cardinali e al sole, le zone del tuo terrazzo che durante il giorno sono più esposte alla luce del sole, alle correnti e all’ombra. In altri termini, devi capire dove batte il sole, quando e quanto: non puoi posizionare una pianta che necessita di sole per crescere bene in una zona su cui il sole batte solo un paio di ore al giorno! Dividi il terrazzo in zone e, successivamente, distribuisci le piante a seconda della valutazione che avrai fatto in precedenza. Generalmente, le più bisognose di luce sono le piante aromatiche, come il basilico, il rosmarino, la salvia e la maggiorana, e le piante di colore intenso e vivace abituate ai climi mediterranei, come le rose. Tranquillo: le zone all’ombra del tuo terrazzo non sono affatto destinate a restare vuote. La verbena, la felce e i fiori come la begonia, ad esempio, richiedono poca luce e vivono divinamente all’ombra.
Se all’interno dei vasi vuoi sistemare piante grandi, è meglio posizionarli per terra, preferibilmente lungo il perimetro o negli angoli esterni. Ciò ti permetterà di non ingombrare troppo lo spazio, sia esso di elevata metratura che di dimensioni ridotte. Per un effetto ancora più scenografico puoi scegliere tra i vasi in terracotta oppure i vasi decorativi da esterno in plastica. Se, invece, opti per piccole piante o fiori, sei certamente libero di sistemare i vasi anche per terra, ma le posizioni migliori sono sui tavolini, su cassette di legno appese al muro o su scaffali decorativi.
Una valida alternativa per la disposizione dei vasi più piccoli, specialmente se i fiori e le piante che hai scelto sono d’effetto e decorative, è sospenderli con appositi sostegni o fissarli al davanzale. Quest’ultima opzione è particolarmente indicata, se lo spazio che hai a disposizione è piuttosto ridotto. Ma come fissare i vasi sul terrazzo senza correre alcun rischio? Munisciti di cassette portafiori con portabalconiera da fissare al davanzale per posizionare i vasi in modo stabile, così che il vento non rischi di farli cadere.
Ti consiglio di dedicare un angolo del tuo terrazzo alle .. alle piante rampicanti da far crescere sui grigliati o sui tralicci. Tieni a mente che difficilmente potrai spostarle e che, rispetto ad altre pianta da terrazzo, hanno una maggiore sensibilità ai raggi del sole. Le più indicate sono la passiflora e l’ortensia, ma anche l’edera, che per crescere bene deve essere posizionata a nord e in una zona riparata da correnti d’aria. Se hai pareti da decorare, ma non hai piante rampicanti da sistemare, puoi optare anche per la realizzazione di un piccolo giardino pensile e creare un effetto scenografico entusiasmante.
Se il tuo terrazzo si trova ai piani bassi, è di grandi dimensioni e vuoi proteggerti da occhi indiscreti, le siepi artificiali o le siepi naturali sono la soluzione ideale. Il suggerimento è utilizzare vasi molto grandi da posizionare lungo il perimetro del terrazzo e all’interno dei quali fare crescere siepi come il bambù o il pitosforo: questa scelta ti permetterà di schermare il tuo spazio all’aperto, avere più privacy e preservare la tua abitazione dai rumori provenienti dalle strade vicine.
I suggerimenti che ti ho fornito su come disporre i vasi in terrazzo devono essere adattati al tuo caso specifico. Molto dipende dalle caratteristiche dello spazio che hai a disposizione e dalle piante e dai fiori che hai scelto in base al tuo gusto personale. Sistema il tuo terrazzo e condividi qualche scatto con la Community! Se hai domande da fare o dubbi da risolvere, lascia un commento: sarò felice di risponderti.
Vuoi ravvivare con un tocco di colore (e di gusto) il tuo balcone o riservare un piccolo spazio dell’orto che hai in giardino al re della tavola? Il pomodoro è un ortaggio che trova mille utilizzi in cucina! È una verdura che non stufa mai e che puoi coltivare sia in campo, se ne hai uno, che in vaso. Mangiare un pomodoro colto da una pianta che avrai curato personalmente ti ripagherà di tutta la fatica e delizierà il tuo palato e quello dei tuoi commensali. Pollice verde arrugginito? Non preoccuparti: ti spiego come coltivare i pomodori nell’orto e in vaso in pochi semplici passaggi e quali sono le accortezze da adottare.
I pomodori sono tra gli ortaggi più coltivati e ne esistono di diverse varietà: dal pomodoro ciliegino al pomodoro cuore di bue, dai classici pomodori da salsa ai meno conosciuti pomodori neri. Se decidi di coltivare pomodori in vaso o nell’orto, avrai l’imbarazzo della scelta. Per permettere alla tua pianta di crescere rigogliosa ci sono alcuni aspetti che non puoi sottovalutare, tra cui lo stato del terreno, le caratteristiche del clima e il periodo di coltivazione ideale. Il terreno deve essere fresco, drenante e ricco di sostanze nutritive e organiche (i pomodori sono ortaggi piuttosto “ingordi”!). Attenzione, poi, ai ristagni d’acqua perché farebbero ammalare la tua pianta. Per quanto riguarda il clima, anche se alcune varietà sono abbastanza resistenti al freddo, le piante di pomodoro temono il gelo e l’umidità. La temperatura ottimale si aggira intorno ai 20-24 gradi. Per questo motivo, ti consiglio di prediligere appezzamenti di terra baciati dal sole e gli angoli più soleggiati del tuo balcone. Se ti stai chiedendo quando piantare i pomodori, i mesi più indicati sono marzo, per le zone dell’Italia meridionale, e aprile, se vivi in una regione settentrionale.
La semina dei pomodori deve essere effettuata tra i mesi di febbraio e marzo all’interno di un semenzaio. Ti suggerisco di riporre piccoli vasetti nel semenzaio e inserire all’interno di ciascuno di essi 3-4 semi. Collocare i semi del pomodoro all’interno di un semenzaio ti permetterà di individuare più facilmente le piante più forti. I semi germoglieranno entro una settimana circa.
Se, al posto dei semi, vuoi coltivare pomodori a partire da una piantina, il mese ideale è aprile. Dopo aver acquistato le piante, disponibile nel terreno in file distanziate l’una dall’altra, interrale ad almeno 5 cm di profondità e non dimenticarti di aggiungere il fertilizzante. In fase di scelta delle varietà da acquistare, ti consiglio di prediligere i pomodori da salsa, come i pomodori Pachino o i pomodori San Marzano.
Per una corretta coltivazione in campo del pomodoro non dimenticarti che le piante di questo ortaggio sono rampicanti. Dopo averle interrate, infatti, è importante legare ciascuna di esse ad un bastoncino, così da farle crescere in posizione verticale e tenere sollevati da terra i rami con i frutti. L’importante è che tu riesca a garantire che la pianta stia eretta e sia soleggiata bene in ogni sua parte. In fase di crescita, ricordati di potare i germogli che le piante di pomodoro produrranno. È buona norma recidere i germogli il prima possibile perché disperdono l’energia della pianta. Un consiglio: una volta recisi, lascia i germogli ai piedi delle piante per non impoverire il terreno. Altro aspetto fondamentale per la salute delle piante è l’irrigazione: i pomodori sono ortaggi che hanno un discreto fabbisogno idrico. La quantità di acqua dipende dal clima e dalle caratteristiche del terreno. In media, sono sufficienti 600-900 litri (compresi quelli che cadono con la pioggia). Se non piove, per permettere alla pianta di crescere bene annaffiala almeno una o due volte a settimana. È preferibile farlo nelle ore più fresche della giornata (dopo il tramonto) e in modo abbondante (cercando di evitare ristagni d’acqua).
Se non disponi di un terreno all’aperto e vuoi coltivare i pomodori in vaso sul tuo balcone o terrazzo, parti dalla scelta della pianta. Nonostante tutte le varietà possano essere coltivate in vaso, se sei alla prime armi, ti suggerisco di optare per le piante di pomodoro a crescita determinata, come le piante di datterini. Queste, a differenza delle piante a crescita indeterminata, dopo aver prodotto i fiori, non crescono più: l’altezza contenuta permette di gestire meglio la coltivazione all’interno di spazi ristretti.
Quando si sceglie di coltivare i pomodori in vaso, è importante prestare attenzione all’altezza e alla larghezza del vaso. Questi aspetti, infatti, determinano il volume del terreno che sarà possibile disporre al suo interno. La giusta quantità di terriccio è fondamentale per consentire alle radici delle piante di assorbire tutte l’umidità necessaria, soprattutto durante i periodi più caldi dell’anno quando l’acqua evapora più facilmente. Questo problema non può essere risolto annaffiando più abbondantemente: è necessario che vi sia terriccio sufficiente dal quale attingere. Le dimensioni ideali del vaso, generalmente valide per tutte le varietà di pomodori, sono 25 centimetri di altezza e 30 cm di larghezza. Puoi anche optare per vasi più grandi, se la tua intenzione è quella di collocare più piante insieme. In quest’ultimo caso, non dimenticarti di sistemarle ad una distanza di almeno 10 cm l’una dall’altra.
Dopo esserti procurato i vasi, puoi passare alla semina dei pomodori. Segui questi passaggi:
Infine, annaffia in abbondanza e con molta delicatezza, per evitare che i semi vengano scalzati dal suolo. Se, entro 10 giorni, tutti i semi piantati producono una pianta, eliminate quella meno sviluppata e procedete con la coltivazione di quella più robusta.
Ti suggerisco di annaffiare le piante con una certa regolarità, ma senza esagerare per evitare ristagni d’acqua. Questo aspetto è fondamentale per mantenere in salute la pianta ed evitare che marcisca. Non dimenticare, poi, di concimarla con costanza. Il pomodoro, infatti, soprattutto quando attinge da un terreno limitato come accade nel caso di una coltivazione in vaso, ha bisogno di nutrienti. Il consiglio è concimarlo almeno una volta a settimana con prodotti ricchi di potassio.
Sia che tu abbia optato per la coltivazione in vaso, sia che tu abbia deciso di cimentarti nella coltivazione in campo, seguendo correttamente tutti i passaggi che abbiamo passato in rassegna, potrai godere di frutti meravigliosi da utilizzare in cucina per una quantità pressoché infinita di preparazioni. Se qualcosa non ti è chiaro e hai delle domande da fare per fugare ogni dubbio sulla coltivazione dei pomodori, lascia un commento.
Se sei attratto dall’amore per i rituali, dalla semplicità degli oggetti e dal rispetto per la natura e per il prossimo che la cultura giapponese incarna, se adori il minimalismo, la funzionalità e il design dei paesi scandinavi, ecco lo stile che fa per te: si chiama Japanordic e unisce la filosofia dell’abitare nordica e quella nipponica. Vieni a conoscerlo. Lo stile Japanordic predilige oggetti semplici e funzionali – Leroy Merlin
La casa in Stile Japanordic è fatta di piccole cose, di dettagli studiati, di angoli in cui gli oggetti e i complementi d’arredo formano composizioni armoniche che comunicano calore, accoglienza e rispetto per la natura. Si tratta di un’idea di abitare che fa a pugni con l’opulenza e l’ostentazione e che, al contrario tende a ricreare atmosfere calde, armonia e rilassatezza anche con l’aiuto di cuscini di lino, ceste ed elementi in legno grezzo. Stile Japanordic: arredare tra Giappone e Nord Europa - Leroy Merlin
I materiali più amati sono senz’altro il legno, tessuti naturali e la ceramica. Il parquet è tendenzialmente utilizzato in essenze chiare, i mobili e i complementi hanno finiture naturali e la materia non è mai trattata, dipinta o laccata. Per la tua casa in stile Japanordic prediligi tessuti di lino e cotone, di canapa o iuta, nelle loro tinte grezze. Non possono mancare lampade con diffusori in carta, molto amate nella cultura giapponese, oppure realizzate con intrecci di bambù o vimini che ritroviamo anche in complementi come specchi, ceste e poltroncine. Ispirazione per arredare in Stile Japanordic con materiali naturali - Leroy Merlin
La casa Japanordic è una casa minimalista dove ogni oggetto ha il compito di svolgere una funzione. Non serve circondarsi di soprammobili inutili o decorazioni eccessive e tutto deve essere bilanciato e necessario. Liberati dunque da quello che non usi mai, trova il coraggio di svuotare l’armadio dai vestiti che non usi da anni, e tieni solo quello a cui tieni, che ti serve per il corpo o la mente. Minimalismo accogliente e funzionalità sono proprie dello Stile Japanordic- Leroy Merlin
Quali colori scegliere? La palette di riferimento è quella delle **tinte naturali dove predominano i beige e i grigi. Alle tonalità neutre, preferibilmente chiare, puoi abbinare colori polverosi, tenui e desaturati, cioè non accesi e sgargianti. Sono tutte quelle tinte che ci trasmettono la sensazione di una stanza morbida e raccolta che puoi completare con piante verdi. Ispirazione per il living in stile Japanordic - Leroy Merlin
Se non te la senti di rinunciare completamente al colore, orientati su tinte fredde come il verde e il blu, anche nelle varianti più intense e profonde. L’abbinamento con il legno naturale scalderà l’ambiente. Idea per aggiungere un colore nel living Japanordic - Leroy Merlin Cosa ne pensi dello stile Japanordic? Rispecchia la tua personalità o la tua idea di casa? Raccontaci la tua opinione nei commenti.
Se il nostro giardino è piccolo, il sogno di una bella piscina per rinfrescarci durante le caldissime giornate estive sembra irrealizzabile…ma non è così! Iniziamo dalla scelta di una spa idromassaggio e poi diamo spazio alla creatività per sistemare al meglio la nostra minuscola area verde: con i giusti accorgimenti, non solo riusciremo a trasformare i nostri desideri in realtà, ma realizzeremo un mini spazio en plein air originalissimo e super trendy dove c’è tutto quello che serve per divertirsi e rilassarsi. Siete pronti per lasciarvi ispirare? Ispirazioni per creare la spa perfetta in un giardino piccolo – Leroy Merlin
La prima cosa da fare è pensare alla vasca idromassaggio come a un’occasione per dare al nostro giardino un nuovo e inedito assetto. Dopo aver definito la sua posizione, pensiamo quindi a come incassarla per moltiplicare – magicamente – superfici e spazi a disposizione. Seguendo le indicazioni dell’utilissima guida per realizzare un pavimento in legno da esterno su travetti, possiamo scegliere di creare un deck rialzato in listoni di legno Mukulungu, essenza tropicale particolarmente adatta per il bordo piscina, e compensare la differenza di quota con dei gradini in cemento cui affiancare una comoda panca costruita su misura. Quest’ultima potrà anche ospitare - sotto la seduta - il vano tecnico di ispezione, indispensabile per assicurarci che tutto funzioni sempre a dovere. Mantenendo la stessa impostazione spaziale, in alternativa al deck in legno, possiamo costruire la piattaforma per l’incasso in muratura e rivestirne poi la superficie con piastrelle di grès porcellanato in tonalità chiare, ideali per valorizzare la trasparenza dell’acqua. Idee per realizzare un deck in legno e incassare la spa idromassaggio – Leroy Merlin
Il solarium è l’area relax per eccellenza da creare vicino alla mini spa e se lo spazio non è particolarmente grande, sono sufficienti un paio di super comodi lettini con cuscino accompagnati da un bel tavolino con il ripiano che si trasforma in vassoio. Non sempre però abbiamo voglia di “fare le lucertole” dopo essere usciti dall’acqua, quindi se vogliamo rendere davvero super confortevole la nostra area relax, dotiamola anche di qualche angolino al riparo dal sole dove poter leggere un libro o sorseggiare una bibita rinfrescante in totale tranquillità: basterebbe solo un ombrellone a palo decentrato da aprire all’occorrenza, ma se vogliamo dare un tocco di stile e personalità alla nostra vasca idromassaggio, possiamo sfruttare la parete di contenimento del deck creando una comodissima panca da valorizzare con un materasso per lettini prendisole e tanti morbidi cuscini decorativi in tessuto naturale. Non dimentichiamo poi la vegetazione che, oltre a completare l’arredo della zona relax, ci darà immediatamente una rigenerante sensazione di benessere: possiamo realizzare delle fioriere su misura lungo il perimetro del deck e disporre qua e là anche qualche capiente vaso in cui mettere a dimora delle piante aromatiche, come lavanda e rosmarino, che inonderanno l’ambiente con il loro piacevolissimo profumo! Idee per creare la perfetta area relax accanto alla vasca idromassaggio - Leroy Merlin
Una volta incorniciata a dovere la nostra vasca idromassaggio, dobbiamo pensare al piccolo giardino che la ospita: molto dipende dalle sue dimensioni perché tra piccolo e mini…c’è una bella differenza! Considerando che una buona parte dello spazio è - giustamente - dedicata alla spa, per arredare alla perfezione la parte rimanente della superficie disponibile dobbiamo lavorare con un po’ di astuzia e sfruttare al meglio ogni centimetro quadro. Le idee per entrambe le “pezzature” di giardino sono al top sia in termini di estetica…sia in termini di funzionalità! Come arredare un giardino con vasca idromassaggio, piccolo o micro che sia - Leroy Merlin
Come in ogni giardino che si rispetti, bisogna pensare alle aree funzionali che assolutamente non possono mancare: la zona pranzo e il salottino per la conversazione. Ovvio che in un giardino dalle dimensioni generose la questione sia facilmente risolvibile, ma forse…anche un po’ scontata, al contrario di quando ci si trova di fronte alla sfida del “come posso ottimizzare lo spazio, farci stare tutto ciò che serve e personalizzarlo con stile?”. La soluzione, per il nostro piccolo giardino con spa, sta nel disporre le aree relax e pranzo ai piedi della vasca idromassaggio in modo da creare un ambiente fluido e di ampio respiro. Io, per esempio, sceglierei un coffee set con struttura in alluminio (spazioso, ma contemporaneamente molto compatto) e un tavolo allungabile che all’occorrenza possa ospitare tanti amici. Per accentuare la continuità visiva del piccolo giardino anche di sera, sceglierei dei faretti da incasso e delle applique con luce direzionale così da creare un vero e proprio percorso luminoso. Ispirazioni per disporre le aree funzionali del giardino in continuità con la spa idromassaggio – Leroy Merlin
Se il nostro è un giardino extra small, dovremo gestire lo spazio molto bene perché insieme alla vasca idromassaggio ci possa stare anche la zona conviviale, ma basterà qualche astuto accorgimento per ottenere un risultato bellissimo e molto funzionale. Prima di tutto, la mini piscina andrà posizionata lateralmente rispetto alla superficie disponibile così che lo spazio rimanente non venga frammentato. A questo punto potremo scegliere un salottino da giardino in rattan - super comodo ma con ingombri ridotti - e rivolgerlo verso la vasca idromassaggio, unificando la percezione complessiva dello spazio. Una buona idea è comunque dare un’identità alla zona conviviale e renderla così più definita: possiamo farlo stendendo, sotto alle sedute, un tappeto da esterno oppure pavimentando l’area con piastrelle decorate effetto cementine. Una pergola con dimensioni inferiori ai 12 mq o una copertura realizzata ad hoc con qualche lampada da esterno a sospensione completeranno il salottino, rendendolo super accogliente anche al calar del sole. A proposito: per quanto lo spazio sia piccolino, sapete che si possono organizzare meravigliose feste in piscina di sera? Ispirazioni per creare l’area conversazione perfetta a bordo piscina in un giardino extra small – Leroy Merlin
Sono riuscita a ispirarti per creare una spa perfetta nel tuo piccolo giardino? Se l’hai già fatto, iscriviti alla Community e condividi con noi le foto nella Gallery dei Progetti: siamo curiosi di vedere il tuo capolavoro! Se invece hai bisogno di qualche suggerimento personalizzato, scrivilo qui nei commenti: sarà un piacere darti una mano!
Molto interessante questa idea, mi piacerebbe saperne di più per poterlo realizzate.
Buongiorno @NICOLO'.ACCURSO_66392970 e Buon 2024! Sono molto contenta per essere riuscita a ispirarti. Per realizzare questo progetto e adattarlo alle tue specifiche esigenze, la prima cosa che ti consiglio di fare è misurare lo spazio che hai a disposizione e individuare di conseguenza la giusta spa idromassaggio (per saperne di più, puoi consultare la guida alla scelta della minipiscina da esterno). Dovrai poi pensare alla sua posizione in base a come è esposto il giardino: in linea di massima, è bene che ci sia un buon soleggiamento durante tutto l'arco della giornata. L'utilissimo video tutorial per l'installazione di una mini piscina ti aiuterà quindi nelle successive fasi di realizzazione. A questo punto non ti resta che "incassarla" e nasconderne la struttura: le soluzioni sono tantissime e puoi spaziare dalla costruzione di un deck su travetti a un rivestimento dedicato (per quest'ultima idea, trovi l'ispirazione nel mio articolo sulla filosofia Friluftsliv in giardino). Importante è comunque lasciare lo spazio necessario per allestire un'area relax o una zona pranzo a bordo piscina perchè, come ben saprai, non sono divertenti solo i momenti in acqua! Spero di esserti stata utile, ma se hai bisogno di ulteriori chiarimenti, scrivimi qui! Io e tutto lo staff saremo felici di aiutarti a realizzare il tuo ambizioso progetto...che poi dovrai assolutamente farci vedere!
Se ti piacciono le piante verdi, sicuramente ti innamorerai del filodendro, o meglio Philodendron. E’ la classica pianta d’appartamento, con le sue belle foglie verdi, lucide e brillanti, che sapranno arredare con eleganza la tua casa. Se non conosci il filodendro e vuoi sapere come fare per coltivarlo in casa tua, leggi i miei consigli! La chioma verde e folta di Philodendron scandens è molto decorativa - foto Leroy Merlin
Diverse sono le specie appartenenti al genere Philodendron (famiglia delle Araceae), indicate con il nome generico "filodendro": Philodendron scandens è la specie più conosciuta, ma ve ne sono tante altre molto belle, come Philodendron xanadu e Philodendron bipinnatifidum, un pochino differenti per le dimensioni e la forma delle foglie. Philodendron scandens ha foglie a forma di cuore e portamento rampicante, Philodendron 'Florida' ha foglie di forma sagittata mentre Philodendron xanadu e Philodendron bipinnatifidum hanno foglie molto più grandi con la lamina fortemente incisa. Hanno un bel verde vivace e brillante, anche se alcune varietà sono variegate di bianco crema o anche rosa, come Philodendron 'Burgundy' e Philodendron 'Pink Princess'. Sono piante di origine tropicale, che in natura vivono avvinghiate ad altre piante che utilizzano come supporto: per questo motivo, sono dotate di radici aeree. Sono specie sempreverdi che vengono molto apprezzate per la bellezza delle loro foglie. Coltivate in casa, in vaso, possono raggiungere dimensioni limitate entro i 2m di altezza. Il filodendro “Swiss cheese” ha le foglie bucate come il famoso formaggio svizzero! – foto Leroy Merlin
Le temperature calde delle nostre case sono perfette per il filodendro, che soffre il freddo. Tieni il tuo filodendro in una posizione luminosa della casa, ma non dove venga raggiunto dai raggi del sole anche attraverso i vetri delle finestre, poiché preferisce la luce soffusa. D’altro canto, se la luce è insufficiente, la pianta tende ad allungarsi alla ricerca della poca luce. Per evitare che la tua pianta cresca storta, alla ricerca della luce, ricordati di ruotarla di tanto in tanto, in modo tale che possa mantenersi dritta: utilizza un sottovaso con rotelle per spostarla con più facilità. Il filodendro, inoltre, come tutte le piante d’appartamento, non gradisce gli spifferi d’aria, quindi fai in modo che non si trovi troppo vicino a porte d’ingresso o finestre che apri frequentemente, così come a condizionatori d’aria; non gradisce nemmeno fonti di aria calda, quindi tienilo lontano dai termosifoni! Se l’aria di casa tua è troppo secca, inoltre, utilizza un umidificatore: il filodendro è una pianta che ama l’umidità, proprio come nelle foreste dalle quali ha origine. Inoltre, per aumentare l’umidità, potrai sistemare sul fondo del sottovaso uno strato di ciottoli o biglie di argilla espansa bagnate sulle quali appoggiare il vaso. Fai crescere il tuo Philodendron scandens su un bastone muschiato! – foto Leroy Merlin
Il filodendro è una pianta molto decorativa, in grado di arredare la casa con notevole effetto ornamentale, rendendo verdi angoli nudi e spogli. Philodendron scandens è la pianta perfetta per realizzare un giardino sospeso entro casa: leggi, a proposito, "6 piante da coltivare sospese in un floating garden". Philodendron scandens ha bisogno di un tutore sul quale crescere e aggrapparsi, poiché i suoi fusti erbacei, che tendono ad allungarsi molto, sono esili e non stanno in piedi da soli: il nome, “scandens”, vuol proprio dire “arrampicarsi”. Per sorreggerlo, utilizza un bastone ricoperto di muschio o sfagno da tenere sempre umido: le radici aeree vi troveranno l’umidità necessaria da assorbire. Puoi anche coltivarlo entro panieri sospesi, lasciando che i sui steli ricchi di foglie ricadano verso il basso a creare una splendida cascata verde. Con un filodendro arrederai con originalità e un tocco di verde la tua casa!
Coltiva il tuo filodendro in un vaso sufficientemente capiente e stabile. Abbelliscilo con un portavaso elegante, che stia bene nella tua casa: servirà anche per raccogliere l’acqua in eccesso che fuoriesce dai fori basali del vaso, da non lasciare mai sul fondo, mi raccomando! Utilizza un terriccio specifico per piante verdi, per coltivare la pianta: sul fondo del vaso, metti uno strato di materiale drenante, come biglie di argilla espansa; faciliteranno il corretto drenaggio dell’acqua in eccesso nel terreno. Il filodendro soffre molto i ristagni idrici, che provocano l’insorgenza di marciumi radicali: fai in modo che il terriccio sia leggermente umido, mai troppo bagnato! Innaffia la pianta solo quando vedi che il terriccio si è asciugato: durante l’estate sarà necessario bagnare un po’ di più che in inverno. Ogni due anni, esegui il rinvaso della pianta e rinnova il terriccio ormai impoverito. Da marzo a ottobre, inoltre nutri la pianta aggiungendo all’acqua dell’innaffiatoio un prodotto fertilizzante specifico per piante verdi in formato liquido, come il concime per Piante Verdi Organic di Geolia, ammesso in agricoltura biologica: fornirà tutti gli elementi nutritivi di cui la pianta ha bisogno e non trova nel terriccio. Prova anche il comodissimo concime in bastoncini di Geolia, nutrirà le tue piante verdi per almeno 4 settimane!
Un bel portavaso risalterà ancora di più la bellezza delle foglie del tuo Philodendron xanadu – foto Leroy Merlin
Dedica poche cure di bellezza al tuo filodendro:
Ora che sai come coltivare un filodendro, corri subito ad acquistarne uno per la tua casa! Scopri altre "10 piante da interno facili da curare". Iscriviti alla Community di Leroy Merlin per condividere la tua passione per il giardinaggio: avrai anche la possibilità di risolvere i tuoi dubbi e avere consigli scrivendo nella sezione “Parla con l’esperto – Garden Expert”! Iscriviti alla Community di Leroy Merlin per avere consigli di giardinaggio! - foto Leroy Merlin
Ci sono tanti trucchi utilizzati dai designer per arredare la sala da pranzo piccola e farla apparire più spaziosa, oltre che molto elegante. Partiamo dal presupposto che se c'è una cosa in grado di creare l’illusione di maggiore spazio è l’ordine; quindi ricorda che dopo un attento decluttering la tua sala da pranzo piccolo sembrerà subito più ampia. Ma sei stai ristrutturando o stai per mettere piede in una casa nuova, adotta subito alcune buone regole e fatti ispirare da queste idee che ti aiutano a capire come arredare una sala da pranzo di grande personalità anche in uno spazio contenuto. Idee e spunti per arredare la sala da pranzo-homesandgardens
La luce è importante. Gli ambienti bui sembrano sempre più piccoli, quindi pensa subito a come arredare una sala da pranzo luminosa. Se stai ristrutturando, puoi pensare a finestre grandi e se sei in mansarda aggiungere un lucernario. Altrimenti punta su una decorazione attenta. Considera i benefici di arredare la sala da pranzo piccola con mobili dai colori chiari, fai lo stesso con la pittura delle pareti e schema le finestre solo con tende filtranti. Questo è il punto dal quale partire per aggiungere elementi decorativi che aiutano a riflettere la luce, come i grandi specchi alle pareti e gli scenografici lampadari a sospensione. Arredare la tua piccola sala da pranzo con queste attenzioni ti permetterà di inondarla di luce da colazione a cena. Colori neutri e luci per una sala da pranzo piccola e chic-Idea Leroy Merlin
Se vuoi arredare una sala da pranzo confortevole è importante studiare bene il tavolo. Qualsiasi sala da pranzo, a meno di non avere una famiglia numerosa, non si usa mai a pieno regime. E quando devi arredare una sala da pranzo piccola, scegliere un grande tavolo che ingombra inutilmente è un peccato. L’ideale è mettere nella tua sala da pranzo un tavolo allungabile. Ci sono molti modelli di tavoli a ribalta o tavoli con sezioni allungabili che permettono un grande risparmio quotidiano in termini di spazio, e con la flessibilità per accogliere un gruppo più numeroso quando ce n’è bisogno. E se di spazio per allungare non ce n'è, è perfetto il fratino, tavolo stretto e lungo da accostare alla parete come una consolle, ma che puoi staccare dal muro e trasformare in tavolo per cene conviviali. Tavolo su misura per la sala da pranzo piccola ma comoda-Idea Leroy Merlin
A volte il problema di arredare una sala da pranzo è causato dalla difficoltà di posizionare il tavolo. Ammettiamolo, quando la stanza è di passaggio tra un ambiente e l’altro può essere scomodo sistemare un tavolo che obbliga a fare il giro attorno. In questo caso, perché non considerare le potenzialità degli angoli? Pensa all’effetto di un tavolo con le panche in sala da pranzo. Inserite in un angolo o anche su due lati, le panche con i cuscini colorati ti permettono di arredare una sala da pranzo accogliente, compatta ed elegante, senza più interferire con il passaggio. Per evitare che l'arredamento della sala da pranzo sembri troppo sbilanciato, puoi rivestire la parete opposta con delle mensole oppure collocare un mobile con le scaffalature a giorno dove riporre il servizio per il caffè, o dove allestire il punto aperitivo prima di cena. Come arredare la sala da pranzo piccola senza ingobrare il passaggio-Idea Leroy Merlin
Ammetto che sono la mia passione, ma a mio avviso con i tavoli rotondi è più facile arredare la sala da pranzo piccola e avere un ambiente confortevole anche in uno spazio ridotto. La mancanza di spigoli rende il tavolo rotondo più pratico perché possono sedere comodamente, e in meno spazio, più commensali. E poi la sua forma favorisce la socialità delle persone riunite attorno al tavolo. Per dare carattere alla sala da pranzo piccola, aggiungi un grande tappeto colorato e crea una parete di accento alle spalle. Una credenza sovrastata da un grande quadro e un paio di applique ai lati ti permetteranno di arredare una sala da pranzo di design che colpisce per eleganza anche quando la tavola non è apparecchiata e decorata. Arredare una sala da pranzo piccola con una parete scenografica-NataliaMyiar
Se hai ancora dubbi su come arredare una sala da pranzo con stile, senza farti spaventare dalle dimensioni, puoi scriverci. Siamo sempre felici di potere dare dei consigli su misura.
Dalla camera da letto alla cucina, l'arredamento delle case moderne ruota spesso attorno all’effetto laccato, sia lucido che opaco. La laccatura si ottiene grazie a trattamenti che prevedono l’applicazione di strati di poliestere o di poliuretano, oltre a levigare e alla spazzolare. Il risultato sono queste superfici lisce spettacolari sia nella versione lucida che in quella opaca. Si tratta quindi di mobili resistenti, che resistono a urti e macchie, ma che comunque richiedono attenzioni. Bisogna sapere come pulire i mobili laccati per non rovinarli con l’uso di prodotti aggressivi inadeguati, e conviene anche adottare qualche astuzia preventiva. Vediamo quali sono le cure essenziali e come pulire i mobili laccati di casa. Non servono prodotti aggressivi per pulire i mobili laccati lucidi o opachi
Il modo migliore per mantenere i tuoi arredi come nuovi e fare un po’ di prevenzione. Per esempio è importante tenere i mobili distanti dalle zone calde come i radiatori che, con il tempo, possono asciugare troppo lo strato lucido fino a seccarlo. Così come è fondamentale allontanarli da fonti di calore intense, come per esempio le lampadine alogene che raggiungono temperature elevate. Fai attenzione perché il calore emesso può produrre una macchia sul mobile laccato, essendo però un principio di bruciatura e non una vera e propria macchia non ci sono prodotti di pulizia in grado di risolvere il problema. Un’altra attenzione, per potere pulire dei mobili laccati che sembrano sempre come nuovi, sta nel non lasciarli costantemente esposti alla luce del sole: con il tempo, soprattutto se sono chiari o bianchi, sono destinati a ingiallire o perdere lucidità. Molto meglio investire in leggere tende che filtrano la luce del sole diretta ai tuoi mobili. Come pulire i mobili laccati e prevenire macchie -Ispirazione Leroy Merlin
Spesso ci si lamenta di non sapere più come pulire i mobili laccati perché nonostante l’utilizzo di svariati prodotti e ricette fai da te, non risultano mai brillanti. A volte, più che la macchia su mobile laccato ci sono aloni lasciati proprio dai residui di prodotti per pulire mobili laccati lucidi o opachi, usati in abbondanza. In realtà il sistema migliore per la pulizia è la semplicità abbinata alla costanza. Dopo aver spolverato i mobili laccati, cosa da fare ogni giorno per mantenere il più a lungo possibile i mobili come nuovi più a lungo nel tempo e ridurrà anche il tuo lavoro di pulizia. A questa attività quotidiana, ti suggerisco di abbinare una seconda buona abitudine che ti permette di pulire i mobili laccati in maniera efficace e senza usare un panno in microfibra inumidito con acqua calda e strizzato bene. Questo ti serve a catturare altro sporco senza depositare sulle superfici i residui di detersivi che, altrimenti, con il tempo opacizzano la superficie e trattengono la polvere. Consigli per pulire i mobili laccati con efficacia e delicatezza
Chi si chiede come pulire i mobili laccati, spesso pensa che servano appositi detergenti per mobili laccati opachi e specifici prodotti per pulire quelli lucidi, come se servissero trattamenti diversi. In realtà, bisogna avere la massima cura intutti i casi, e i prodotti usati per pulire i mobili sono adatti a entrambi. Se proprio vuoi usare un detergente per mobili laccati opachi o lucidi, ti consiglio un prodotto delicato come le scaglie del sapone di Marsiglia sciolte in acqua tiepida. Ricorda, però, che ogni volta che usi prodotti per pulire i mobili laccati lucidi è fondamentale ripassare molte volte un panno umido, ma strizzato per risciacquare il più possibile la superficie. L’ultimo step è la lucidatura. Massaggia sempre la superficie con un panno di daino o con un panno morbido in microfibra antistatica apposito per pulire i mobili laccati o uno panno per gli aloni sui vetri. Il risultato sarà impeccabile. Quando il problema è rimuovere una macchia sul mobile laccato, ci vuole per forza qualcosa di più forte. Se ci sono bambini in casa, macchie di penna, pennarello e matite colorate sono un rischio da mettere in conto. Per pulire queste macchie dai mobili laccati ti consiglio di inumidire un panno con alcool e strofinare con energia. Oppure puoi usare una pratica spugna cancella macchie. Può essere necessario un po’ di pazienza, magari ti toccherà ripetere l’operazione più volte, ma alla fine riuscirai a cancellare completamente la macchia. Scegli i migliori prodotti per togliere le macchie da mobili di legno laccato-Idea Leroy Merlin
Come vedi pulire i mobili laccati senza usare detergenti aggressivi è possibile. Se però il tuo problema va oltre la semplice manutenzione, leggi i consigli per pulire un mobile laccato bianco ingiallito e troverai anche qualche dritta per rimuovere il grasso dai mobili in cucina.
Smettiamola di chiamare i bagni solo ‘locali di servizio’ e rendiamo protagonisti anche quelli più piccoli! Sono i luoghi della casa dove ci prendiamo cura di noi, preposti all’igiene, ma anche al benessere e al relax. Indipendentemente dalla sua dimensione, quindi, trasformiamo il bagno in un ambiente speciale, dove entrare sia sempre una piccola gioia per il corpo e lo spirito! Fare di un piccolo bagno un capolavoro con i rivestimenti – Leroy Merlin
Per prima cosa dobbiamo capire, e a maggior ragione quando lo spazio a disposizione è ridotto, chi usufruirà del bagno e a che scopo, così da individuare con precisione gli elementi necessari e non saturare, al contrario, l’ambiente con arredi o accessori inutili che darebbero solo fastidio, sia dal punto di vista pratico, sia estetico. Ad esempio mettere una vasca in un bagno per ospiti siamo tutti d’accordo che sarebbe un po’ pretenzioso, ma questo non vuol dire che un bagnetto usato anche come lavanderia debba per forza essere non curato, insignificante e anonimo. Ma come organizzare un piccolo bagno e renderlo bellissimo? Ci sono piccoli stratagemmi che semplificano la vita: tieni conto, ad esempio, che una vasca può essere anche doccia, se schermata con l’apposita parete, o che se rinunci alla vasca non devi per forza rinunciare anche all’idromassaggio e al relax, basta installare una doccia multifunzione. E ancora che puoi evitare il bidet se completi il wc con un doccino e che ci sono sanitari e mobili bagno dalle misure ridotte, studiati apposta per i bagni mini. Guarda qualche esempio nel mio articolo “Bagno piccolo? Ecco qualche idea per arredarlo con Leroy Merlin”. Individuare gli elementi indispensabili in un piccolo bagno – Leroy Merlin
Sistemati gli aspetti distributivi, occupiamoci ora dell’estetica del tuo piccolo bagno. Mantenere lo stesso stile della casa o creare un mondo totalmente diverso? Non ha davvero importanza, questo è a tua discrezione, ciò che conta è che entrando si abbia un effetto wow, che sia per l’originalità delle scelte o per la sensazione di totale benessere che il tuo bagno trasmette. E qual è la prima cosa che definisce un ambiente? Senza dubbio il colore. Il colore è ciò che identifica uno spazio, ancora prima della sua forma e dimensione: lo veste, lo plasma e gli dà il mood che preferiamo, allegro, discreto, elegante o stravagante. Se ti piacciono i colori vivaci, tieni conto però che utilizzarli su tutta la superficie può risultare un po’ opprimente, trattandosi di un ambiente piccolo; è molto meglio in questo caso scegliere un rivestimento dal carattere forte e utilizzarlo per una sola parete o una zona specifica del bagno, lasciando che spicchi su un fondo più neutro. Qualche esempio? Una doccia energizzante nelle sfumature dell’arancio o piastrelle multicolor per la zona lavabo, a motivi floreali, come la piastrella Brush nei romantici toni del rosa, o geometrici come la Stripe per un bagno giovane e allegro! Piccoli bagni, grande colore – Leroy Merlin
Che il ‘black and white’ sia un classico intramontabile non c’è dubbio, segno di stile ed eleganza minimalista, ma oggi al nostro piccolo bagno vogliamo dare un tocco in più, proprio perché piccolo deve essere speciale. Per questo è lecito uscire dagli schemi e dalla regola del ‘bianco che dilata lo spazio’: non è obbligatorio rivestire un bagno piccolo con colori chiari per farlo sembrare più grande. Sì allora alla ricerca di qualcosa di davvero particolare, come il rivestimento a righe nere e bianche che caratterizza questo progetto qui di seguito. Ci sono piastrelle diverse per formato, texture e disegno, come le Harlequin lucide e rettangolari dal sapore retró, le Esagona o mosaici con cui creare combinazioni inusuali, ma anche grafie optical da utilizzare, perché no, anche sul pavimento. E per finire ti propongo qualcosa di davvero coraggioso e inusuale, ma estremamente affascinante e sofisticato: il bagno tutto nero. Non lo trovi irresistibile? Per il bianco e nero, osa qualcosa di originale – Leroy Merlin e Hakrea
Avere un piccolo bagno in più può risultare utile per gli ospiti, soprattutto se è vicino all’ingresso, o per i figli che crescono insieme al loro bisogno di autonomia. Ma se invece tu lo dedicassi a uno spazio benessere e relax? Una mini Spa in cui entrare faccia dimenticare tutto e ti immerga in un ambiente rilassante e un po’ magico. I materiali saranno naturali, pietra e legno, e i rivestimenti punteranno su trame vegetali, da accostare al bianco o anche al grigio per creare più intimità. Puoi scegliere la piastrella Folia, che con le sfumature turchesi e i delicati ricami ricorda un hammam o la piastrella Felce, che con le sue fronde ramate ci avvolge in un ricco rifugio vegetale. Credi che lo spazio non basti? Invece basta poco, se pensi che in soli 90 cm ci sta una cabina doccia idromassaggio che è anche bagno turco, ti rendi conto che tutto è possibile. Mi raccomando, fai molta attenzione alle luci: nella tua piccola oasi di relax solo luci soffuse e candele! Crea la tua mini Spa con rivestimenti naturali e affascinanti – Leroy Merlin
Voglio darti un ultimo suggerimento. Per rendere il tuo piccolo bagno bellissimo e ottenere l’effetto wow voluto, devi puntare, oltre che su rivestimenti e colori, su elementi particolari e dal carattere forte, che gli conferiscano a prima vista un fascino indiscutibile. Che sia un lavello, uno specchio, dei porta asciugamani, delle luci, un quadro o un murale che ti trasporta altrove, dai il tuo tocco di originalità. Crea un bagno fuori dal comune e, credi, nessuno si accorgerà più che è piccolo! Rendi speciale il tuo piccolo bagno – Leroy Merlin
Se vuoi ancora qualche dritta su come affrontare il restyling del tuo bagno mini, guarda l’articolo “5 soluzioni per rivestire un bagno piccolino” e troverai altri suggerimenti e spunti. Poi però mandaci una foto!