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Vivi la tua passione per la casa e il giardino, scopri le ultime tendenze di stile e trova nuovi spunti per i tuoi progetti con gli articoli della nostra redazione.
La casa di oggi non è solo uno spazio dove abitare, ma un vero e proprio ambiente aperto, che accoglie e ospita tutti i lati della nostra vita: dal lavoro, alle passioni, dallo studio agli hobbies. Oggi vi parlo di come questo si riflette nel mercato immobiliare e delle nuove tendenze emergenti, e di come la casa continua a seguire le nostre esigenze e l’evoluzione della società.
Negli ultimi anni cambiamenti economici e sociali hanno avuto un impatto forte anche nel nostro microcosmo. Oggi, per esempio, l’essere single è una condizione di vita stabile con esigenze ben precise, mentre nelle nostre famiglie il numero dei componenti si riduce sempre di più. Tutto questo porta le nostre case a tendere verso metrature mediamente piccole, in cui le persone creano delle sovrapposizioni di ambienti, anche per combattere il caro prezzi di alcune città.
La velocità della nostra vita, poi, crea grande richiesta per una casa intelligente, dove la tecnologia è al servizio del consumatore: le app per fare sport ci portano a svolgere nei nostri ambienti le attività che prima portavamo in un luogo dedicato; la domotica ci permette di gestire da remoto gli elettrodomestici e persino il riscaldamento; abbiamo zone adibite alla ricezione dei pacchi, come gli appositi box che ormai stanno persino sostituendo il caro, vecchio portiere.
Per questo le nostre stanze sono sempre più flessibili e versatili: se lavoriamo da remoto, ufficio e stanza degli hobby spesso convivono nello stesso ambiente, o sfruttiamo la stanza degli ospiti per allenarci; preferiamo arredi “in movimento”, come i divani letto e i sistemi modulari a parete, e torna protagonista la scrivania a vista, che le aziende di design trasforma in un vero e proprio complemento d’arredo.
Per far meglio comprendere cosa significa una stanza con funzionalità sovrapposte, voglio portarvi un esempio che incarna perfettamente il concetto di casa multiforme. Qui la proprietaria, giapponese, ha voluto fortemente portare le tradizioni del suo Paese d’origine.
Siamo al piano superiore di un bellissimo loft, un open space con al fondo il tradizionale bagno giapponese. La stanza degli ospiti, con tanto di futon, si trasforma e diventa all’occorrenza la stanza per la cena in stile giapponese, in cui i materassi vengono arrotolati e stipati a lato nelle nicchie apposite, mentre si imbandiscono tavolini bassi con i cuscini per tutti i commensali.
Un bellissimo caso di arredamento flessibile e versatile. Modulo contenitivo che arreda un corridoio e assume funzioni differenti a seconda degli ambienti che percorre. In questo caso è l’arredamento a mimetizzarsi e a rendersi funzionale e versatile nella casa.
Rimane un elemento ricercato e apprezzato qualora l’ambiente e le altezze lo permettano. Questo è un esempio di nicchia in cui è stata ricavata una libreria, passione dei proprietari, sfruttando e ottimizzando gli spazi.
Siamo in un piccolo appartamento in cui è stato ricavato uno studio soppalcato. Il mobile di passaggio nel corridoio diventa un gradino integrato nella scala che conduce al piano superiore. L’affaccio è su soggiorno e cucina ed è un bellissimo esempio di come si possa ricavare il proprio spazio anche all’interno di un piccolo appartamento.
In questo senso la casa non è più solo un luogo da abitare, ma uno spazio versatile, flessibile e innovativo in grado di trasformarsi e adattarsi alle nostre passioni: casa è uno spazio aperto alle nostre esigenze.
bellissimo
molto interessante !
Come sì possono avvicinare i bambini al pensiero progettuale creativo attraverso il gioco? In questo articolo vi racconto un progetto - pensato proprio per i bambini dai 6 ai 10 anni - che permetterà loro di sperimentare l’uso di strumenti, materiali e tecniche, esprimere la propria creatività e divertirsi. Una vera e propria occasione di vestire i panni dei designer attraverso l’utilizzo di una serie di supporti in legno differenti per forma, tipologia e grandezza e vari assortimenti di cavi elettrici di svariati colori e dimensioni. Un progetto che si ispira a un luogo simbolo del design di Milano: l’Ago, Filo e Nodo di Piazzale Cadorna. Questi materiali semplici e inusuali accompagneranno i bambini alla scoperta delle molteplici forme del legno e dei colori vivaci dei cavi elettrici permettendo loro di creare sculture inaspettate e in continuo divenire. Infatti, ognuno potrà liberamente decidere in che modo infilare, connettere, annodare, cambiare la propria personale scultura.
Come prima cosa, voi adulti indossate i guanti e prendete il supporto di legno della forma che avete scelto. In questo caso, un cubo in faggio grezzo da 70 x 70. Potete anche optare per un cubo di diverse dimensioni, per esempio da 90 x 90, o di altre forme, come sfere o coni della grandezza che preferite. Aiutandovi con un trapano dotato di punta per legno, iniziate a forare il vostro cubo realizzando dei buchi sulla superficie. Distanza e diametro dei fori sono a vostra discrezione, in base alla tipologia di cavi che avrete scelto di utilizzare e alla vostra fantasia.
Una volta realizzati i fori sul vostro supporto di legno, potete dedicarvi al cavo elettrico. Anche in questo caso, tipologia e colore è a vostra scelta: dal blu, come questo, ma anche arancione, verde, giallo e qualunque altra tinta che stimoli la creatività dei bambini. Come prima cosa, è importante verificare che il diametro dei fori e del cavo sia il medesimo, in modo da poterlo infilare, connettere, annodare e cambiare in modo facile, veloce e fluido. Dopodiché, è il momento di prendere le misure e decidere la lunghezza del vostro filo. Divertitevi a fare qualche prova, immaginando già il risultato che volete ottenere e, una volta fatto, sarete pronti per il taglio.
Ora che avete forato il vostro supporto di legno e prese le misure del cavo elettrico, potete procedere con il taglio. Per farlo, aiutatevi con delle comode tronchesi apposite per cavi elettrici. Ne basterà una piccola, per esempio da 160 mm, ideale per essere impugnata anche dai bambini.
Adesso è tutto pronto per iniziare a divertirsi e scatenare fantasia e creatività! Prendete il vostro cavo tagliato a misura e sbizzarritevi a inserirlo nei fori creando forme e movimenti sempre nuovi. Ovviamente potete utilizzarne più di uno, così che i bambini li possano connettere e annodare per cambiare la propria personale opera ogni volta che lo desiderano, per un divertimento davvero senza limiti. Ed ecco prendere forma sculture fatte di intrecci e curve che si sovrappongono in un continuum immaginario di connessioni.
I vostri bambini sì divertiranno tantissimo a realizzare le proprie opere da veri designer, sperimentando l’uso di strumenti e materiali e sviluppando la propria creatività per creare un oggetto unico e speciale, fatto con le loro mani, che saranno orgogliosissimi di mostrare a tutti. È anche una bella opportunità per trascorrere del tempo di qualità insieme e imparare a collaborare e progettare. Non vi resta che iniziare e, se avete domande, potete scriverle qui sotto nei commenti.
idea carinissima e molto utile per i bambini!
Volete ristrutturare o rinnovare una stanza di casa? Un momento emozionante, fatto di suggestioni, ricerche e scelte per rendere tutto unico e personale, in linea con le proprie esigenze abitative e di stile. In questi casi, è sempre molto importante avere una visione completa del risultato che sì vuole ottenere, dei materiali da utilizzare e degli elementi d’arredo. Per farlo, non c’è modo migliore che creare una moodboard. La moodboard è uno strumento fondamentale, una vera e propria anteprima dell’effetto finale, cioè l’insieme di tutto ciò che servirà per rendere una certa atmosfera: materiali, colori, porzioni di oggetti o piante, ogni cosa può essere utile per comporla. In questo articolo vi racconto quattro esempi di moodboard ispirate a quattro differenti atmosfere che potrete replicare, o dai cui potrete prendere spunto, per divertirvi a creare quella che guiderà le vostre scelte d’arredo.
Minimal, funzionale e caldo. Sono le tre parole chiave per ricreare un’atmosfera minimalista e sofisticata ispirata all’Oriente. Si tratta di una vera e propria tendenza decorativa che nasce per ricreare ambienti rilassanti e pieni di fascino. Potete rendere questo effetto optando, per esempio, per della carta da parati che rimanda alla natura con disegni e motivi floreali, abbinata a delle piastrelle per rivestimenti a tinta unita (verdi, rosse o bianche) o a un gres porcellanato con effetto marmo. Per quanto riguarda gli elementi d’arredo, scegliete un tappeto in juta o in cotone color avorio e una tenda filtrante. Aggiungete un tocco di natura, magari con un semplice ramo verde et voilà, vi sembrerà di essere in Oriente. L’idea in più: potete anche combinare ispirazioni giapponesi e scandinave per regalare ancora più bellezza e semplicità alla vostra casa.
Questa atmosfera consiste nel mescolare abilmente ispirazioni diverse, colori e motivi, forme e materiali, creando un nuovo straordinario equilibrio. Ci sono poche regole: l’importante è sentirsi liberi. In questo caso, la parola d’ordine è “ecletticità” per ottenere un risultato altamente personalizzato e di carattere, dove prevalgono forti contrasti e abbinamenti insoliti dal grande fascino. A partire dalle pareti: optate, per esempio, per della carta da parati con disegni e motivi geometrici o floreali, staranno benissimo con il gres porcellanato effetto marmo verde o blu. Il blu e il verde acceso rimangono due tinte di riferimento anche per la scelta del tappeto, mentre per la tenda potete spaziare con una color senape. Anche i dettagli contano: per proteggere, decorare, rifinire o rinforzare, utilizzate una lamiera in alluminio martellato “effetto bronzo”, abbinandola ai colori della natura otterrete un contrasto davvero suggestivo. L’aggiunta di un tocco “green”, magari con un delicato fiore, sarà la vostra ciliegina sulla torta.
Una tendenza versatile, neutra ma con carattere. Materiali come cemento, mattoni, ferro e acciaio si combinano al bianco, al nero e al grigio in un mix “contemporaneo” in grado di ricreare un’atmosfera raffinata e moderna. Il legno è un materiale coerente che potete ricreare sia per il pavimento, utilizzando, per esempio, un gres porcellanato smaltato per interno effetto legno, sia per le pareti, optando per una carta da parati effetto legno. In alternativa, anche gli effetti marmo, metallo e cemento sono perfetti per il pavimento, così come per le pareti una carta da parati effetto mattone. Un morbido tappeto bianco, poi, è ideale per aggiungere un ulteriore tocco di eleganza. Scegliete tende bianche o nere e, possibilmente, filtranti o semi-filtranti per fare entrare bene la luce naturale. In questo caso, per proteggere, decorare o rinforzare scegliete una lamiera forata in alluminio oppure in alluminio o acciaio liscio. Sarà come sentirsi a New York nel proprio soggiorno di casa!
Immaginate una casa di campagna, di essere immersi in un ambiente classico ed elegante, esaltato dai toni pastello che trasmettono tranquillità, equilibrio, romanticismo. Se è questa l’atmosfera che volete ricreare nella vostra casa e se le sensazioni che volete infondere sono di positività, calma e dolcezza dovete optare per nuance come le diverse tonalità di beige, l’arancio “cushion craze” o il marrone “effetto terracotta”. Per le pareti, scegliete delle carte da parati chic e dal mood glamour, per esempio con disegni e motivi floreali, anche in tonalità verdi o rosa. Per i pavimenti, potete optare per piastrelle per rivestimenti in monocottura in tinte unite, come bianco, rosso o verde, oppure per un gres porcellanato per interno effetto legno. Per tappeti e tende, restate sulle tonalità del tortora o del grigio. E se avete un mobile che volete mantenere anche dopo la ristrutturazione o il relooking ma non si sposa bene con il nuovo arredamento, potete semplicemente sostituire qualche dettaglio, per esempio, pomoli e maniglie. In questo caso, vi suggerisco quelli in oro ottonato, in ceramica bianca oppure in legno.
Ora che avete ben chiaro cos’è e a cosa serve una moodboard, siete pronti per realizzare la vostra e immergervi nel meraviglioso mondo della ristrutturazione e del relooking di interni con i giusti strumenti per ricreare l’atmosfera che più amate curando e personalizzando ogni singolo dettaglio. E se avete domande, scrivetele pure qui nei commenti!
adoro l'atmosfera minimalista....
Chi direbbe mai che la carta da parati può rendere unico e stiloso un semplice paralume? Molto spesso, quando decoriamo casa, ci troviamo con rimanenze di materiali che magari chiudiamo in uno sgabuzzino o addirittura buttiamo via. Oggi invece impareremo a riutilizzarle creativamente, per unire la gioia del fai da te con l’utilità di un complemento d’arredo. Utilizzando la tecnica degli origami, impareremo a realizzare una lampada, sfruttando la carta da parati che magari ci è avanzata dal nostro ultimo restyling, o che abbiamo acquistato apposta per dare un tocco personalizzato e decisamente originale alla nostra casa.
Anzitutto dalla carta da parati ritagliate con le forbici multiuso un rettangolo di 77,5 X 53 cm. Stendetelo poi su una superficie piana con la parte decorata rivolta verso il basso e incollate il cartoncino Bristol (misura ca 70x50) al retro della carta da parati con la colla universale, da stendere bene con un pennello piatto. A questo punto, armatevi di pazienza e concentratevi: aiutandovi con una riga e una matita, dovrete tracciare delle righe dritte (sia in orizzontale sia in verticale), tutte alla stessa distanza l’una dall’altra. Così avrete ottenuto una griglia, all’interno della quale ora andrete a tracciare delle linee diagonali, esattamente come vedete nella foto qui sotto. Una volta terminato questo processo, potrete rimuovere l’eccesso di carta da parati.
Sapevate che la parola “origami” in giapponese vuol dire semplicemente “piegare la carta”? Ecco: adesso che abbiamo la base, è il momento di applicare proprio questa tecnica. Con la pazienza che contraddistingue gli orientali (dai quali dovremmo prendere esempio!), ripieghiamo prima tutte le linee verticali verso l’interno. Concluso questo passaggio, andiamo invece a ripiegare tutte le linee diagonali verso l’esterno.
Abbiamo già trasformato la nostra carta da parati e l’abbiamo fatta diventare un materiale da modellare alle nostre esigenze. In questo passaggio, sempre aiutandovi con la vostra riga, segnate lungo uno dei bordi lunghi della carta dei punti equidistanti tra loro. Utilizzando poi la perforatrice, forate ogni punto con attenzione.
Certo, guardando una carta da parati con tante pieghe e qualche buco, potreste anche chiedervi: ma come fa a diventare una meravigliosa lampada? Seguite l’ultimo passaggio e lo scoprirete! È il momento di attivare ciò che farà il “miracolo”: lo spago. Prendetelo e fatelo passare in ciascun buco che avete già fatto con la perforatrice sulla carta da parati. Una volta eseguita questa operazione… tirate con delicatezza! Lo spago, portando a sé tutti i lembi della carta, creerà una forma regolare ma unica, proprio perché composta da voi. Sistemate le pieghe e quindi legate stretto lo spago. Se volete regalare un tocco ancora più originale alla vostra lampada, ad esempio se volete usarla non in sospensione ma su un mobile, potete ripetere il passaggio precedente nella parte inferiore per regolarne la larghezza. Terminate il tutto infilando nel paralume il cavo con interruttore, spina e portalampada.
Con pochi e semplici passaggi abbiamo realizzato qualcosa di speciale: non solo abbiamo riutilizzato un materiale che altrimenti sarebbe andato sprecato, ma abbiamo creato con le nostre mani un arredo che non troverete da nessun’altra parte, originale proprio come voi e i vostri personalissimi gusti! Provate a realizzarla e scrivetemi nei commenti com’è andata, oppure raccontatemi come rinnovate i vostri materiali dopo il restyling.
molto bene!
Ciao, ci ho provato ma c'è qualcosa che non va con le misure. La carta da piegare, cioè il prodotto finale dopo aver incollato dovrebbe essere 70x30? Oppure...
Grazie.
Le situazioni estreme che stiamo vivendo – come la pandemia prima e poi la guerra, ma anche l’emergenza climatica – rimettono la casa al centro, un luogo di accoglienza e condivisione: il 71% degli italiani ama ospitare* e il 62% preferisce ospitare che uscire.*
Le nuove tendenze del mondo dell’arredo seguono le nuove esigenze dell’abitare. Costruiamo sempre più una casa che si trasforma per essere sia il nostro nido privato sia uno spazio da vivere con gli altri: due anime che sempre più convivono alla ricerca di benessere, intimità, sicurezza e condivisione del proprio spazio.
Vediamo insieme sette modi diversi in cui il design delle nostre case può diventare funzionale alla convivialità.
Abbiamo sempre pensato alla condivisione come a qualcosa di fisico, alla vicinanza con gli altri, allo scambio personale con amici e parenti. Oggi però la condivisione non è solo fisica, ma si fa anche digitale con la condivisione social: i social network sono diventati finestre sul mondo degli altri e anche sul nostro mondo, i cui confini tra privato e pubblicano sono ormai mescolati. In particolare, nel mondo dell’arredamento sono diventati risorse insostituibili per cercare ispirazioni e scoprire nuove tendenze grazie all’enorme quantità di immagini che mettono a disposizione.
La zona giorno è lo spazio che condividiamo e dove accogliamo gli altri. Ecco perché, quando li progettiamo, li pensiamo per essere spazi aperti, ambienti fluidi che permettano la conversazione e lo scambio in ogni momento.
La cucina si integra nella zona giorno, diventa perno attorno a cui ruota la socialità, qui si prepara da mangiare insieme, si chiacchiera, ci si intrattiene. Sempre più spesso si scelgono piani con penisole che aggiungono posti a sedere e si protendono verso lo spazio della zona living.
La zona notte resta invece privata, uno spazio riservato alla famiglia e agli affetti più intimi: ecco perché la teniamo ancora separata dalla zona giorno per uso e privacy.
Le nostre esigenze cambiano di continuo a seconda dell’uso e del momento della giornata: per questo oggi abbiamo bisogno che i nostri spazi diventino flessibili, in modo da rispondere alle varie richieste. Si immaginano layout variabili che possano accogliere i membri della famiglia e le loro esigenze, che poi si ampliano e si modificano quando aumenta il numero delle persone che “abitano” lo spazio, anche se solo per una cena.
Nascono quindi arredi “con le ruote”, che si possono muovere agilmente nello spazio; tavoli che si allungano o che si compongono; divani e sedute “trasformiste” che grazie a elementi componibili si trasformano all’occorrenza; ma anche ambienti totalmente fluidi che ospitano varie funzioni, come ad esempio angoli per i bambini all’interno delle zone giorno. Sono i diversi modi in cui possiamo avere ambienti condivisi e co-vissuti da tutta la famiglia.
La maggiore consapevolezza per le norme di igiene e le influenze dei Paesi nordici e orientali ci hanno insegnato a vivere “a piedi scalzi” la casa. Accogliere nella propria casa in modo informale e comodo comprende anche il relax senza scarpe. Nasce quindi l’esigenza di creare ingressi con spazi pensati per accogliere giacche e scarpe anche degli ospiti. Contenitori e scaffalature, a vista o con ante, offrono soluzioni funzionali e decorative.
Questo nuovo vivere “a piedi scalzi” ci ha portato anche a riscoprire e apprezzare le superfici materiche: materiali con texture a rilievo e tessili arricchiscono gli interni e aggiungono piacevolezza.
La libertà espressiva di trame e fantasie riflette l’apertura a tutte le persone che vivono lo spazio mixando e amalgamando gusti e tendenze. Colori profondi abbracciano tinte più chiare, superfici materiche, tessuti, tratti grafici… il tutto concorre a creare un ambiente vivo, aperto alla condivisione.
Dalla pandemia abbiamo sviluppato una speciale sensibilità nei confronti della natura e degli spazi aperti. Oggi interni ed esterni si fondono grazie al verde, con piante ma anche con elementi decorativi che visivamente richiamano la natura e l’aria aperta. Le case che godono di spazi outdoor si espandono all’esterno: giardini e terrazzi diventano un prolungamento della casa, da vivere come una stanza in più. Ancora una volta, uno spazio da vivere e condividere, con un’attenzione particolare all’elemento naturale.
I giovani definiti Gen Z (nati tra il 1997 e il 2012) vivono con attenzione il rinnovato interesse per il mondo della casa. Il desiderio di condividerlo – fisicamente e digitalmente – ha fatto nascere un’attenzione per l’arredo e ha anche rinnovato l’interesse per progetti fai da te dedicati in particolare a oggetti di arredo. Materiali dell’edilizia, legno e rivestimenti diventano grandi risorse per creare tavolini, librerie ma anche specchi e arredi.
La casa deve rispondere alle nostre esigenze, ai nostri bisogni. Diventa così più nostra, più confortevole e accogliente. Se avete domande o se volete raccontare alla community come avete ripensato o state ripensando le vostre case per condividerle al meglio con gli altri, scrivete pure nei commenti!
*dati Leroy Merlin
Accogliere il verde nella propria casa è un modo per rendere tutto più bello. I fiori, capaci di donare un tocco di colore e natura all’ambiente, e le piante con tutto ciò che sono in grado di offrire (foglie, bulbi, muschio, rami e germogli) sono capaci di trasformare del tutto un ambiente, rendendolo subito più accogliente. A volte, però, recidere i fiori ad altezze tutte uguali e inserirli in vaso rischia di impoverirne la bellezza e di accorciare il loro ciclo di vita naturale. In questo articolo scoprirete come valorizzarli al massimo realizzando un oggetto speciale, diverso dal classico mazzo di fiori in vaso. L’obiettivo? Ripensare l’elemento naturale facendolo vivere in una composizione unica e originale, nel rispetto del suo ciclo di vita e con un approccio creativo-sostenibile. Un piccolo “pezzo di natura” che potrete utilizzare (e riutilizzare) per valorizzare e impreziosire le vostre case.
Materiali:
Come prima cosa, dovete creare la base della vostra composizione. Per farlo, vi basteranno un semplice sottovaso per vaso da fiori in terracotta e una spugna per fiori freschi. La spugna vi sarà molto d’aiuto per giocare con le posizioni di fiori e rami a vostro piacimento. Per darle una forma più arrotondata, che vi consentirà di lavorare meglio, potete modellarla con un coltello arrosto.
Un altro passaggio fondamentale sarà immergere la spugna in acqua, in modo che i fiori e le piante utilizzate possano continuare a “bere” da lei: riempite una bacinella ovale in polietilene bianca di acqua, immergete la spugna e aspettate che gradualmente si riempia d’acqua, senza premere verso il basso per accelerare il processo, altrimenti rischiate di far formare delle bolle d’aria all’interno. Infine, fissate la spugna al sottovaso con del nastro isolante.
Con il sottovaso, poi, sarà molto più facile trasportare la composizione ovunque la vogliate posizionare. Un consiglio: scegliete il sottovaso in base alle dimensioni della vostra creazione in modo che resti sempre ben in equilibrio.
Predisposta la base, è il momento di lasciar scatenare la forza della natura, dopotutto, cosa c’è di più naturale del terreno umido da cui nasce la vegetazione? Quindi, via libera al muschio! Usatelo per ricoprire la base della vostra composizione: sarà come vedere la natura nascere in quel momento! Per tenerlo fermo, vi consiglio di servirvi di qualche pezzo di filo in acciaio rivestito (che avrete tagliato della misura necessaria con tronchesi per taglio fine) piegato a metà per formare una piccola forcella: vi aiuterà a fissare il muschio alla spugna, permettendo alla composizione di non sfaldarsi e rimanere intatta più a lungo.
Pronte le “fondamenta” e fissato il muschio alla base, arriva il momento che preferisco: giocare con la natura. Potete utilizzare non solo fiori recisi e muschio ma anche foglie, rami, bulbi, germogli e altri elementi naturali freschi, l’importante è scatenare la fantasia e divertirsi ad abbinare colori e altezze differenti per realizzare una composizione davvero unica e personalizzata. Per aiutarvi a recidere gli steli, utilizzate una forbice di precisione per potatura oppure un coltello da innesto. E non dimenticate, una volta che avrete concluso l’innesto dei vostri elementi, di dare un bel tocco “splendente” nebulizzando tutta la composizione per idratarla con un polverizzatore con grilletto Spray!
Una volta abbinati gli elementi naturali che avete scelto di inserire, la vostra fantastica composizione è finalmente pronta per essere mostrata a tutti, non vi resta che scegliere dove posizionarla! Ma non dimenticate: grazie all’umidità data dal muschio, i fiori si manterranno sani e resistenti a lungo, permettendovi di spostare la composizione e utilizzarla più e più volte e per diverse necessità e occasioni. Per esempio, potete sfruttare la vostra piccola grande opera come centrotavola per una cena esclusiva per poi spostarla e utilizzarla per arredare un angolo della casa che ha bisogno di un tocco green e, infine, donarla ad amici e familiari per sorprenderli con un regalo decisamente inaspettato. Mi raccomando, ricordatevi di prendervi cura della vostra opera: date da bere ai vostri elementi naturali con un innaffiatoio. Se ne avete usati, conservate i vostri bulbi in un luogo fresco, asciutto e buio: il prossimo anno potrete ripiantarli in giardino o in un vaso e prolungare ulteriormente il loro ciclo di vita. Le foglie della pianta, invece, potete metterle in acqua: radicheranno e creeranno una nuova piantina!
Adesso che sapete come portare la natura in casa rispettando il ciclo di vita dei suoi elementi, potrete creare e ricreare un numero infinito di composizioni per circondarvi di verde e rendere la vostra casa il luogo perfetto per accoglierla. E se avete domande, scrivetele qui sotto nei commenti!
La regola delle tre R “riuso, riciclo e rigenerazione” e la sempre più necessaria attenzione alla sostenibilità energetica sono le linee guida dell’edizione 2023 del Salone del Mobile di Milano che aprirà i battenti tra meno di una settimana. È la Presidente Maria Porro a evidenziare il ruolo etico dell’imminente e attesissima design week in cui le più importanti aziende del settore presenteranno le soluzioni messe a punto per affrontare il cambiamento e consegnare alle generazioni future un domani migliore. Il Salone del Mobile 2023 sarà quindi all’insegna della sostenibilità con prodotti e allestimenti la cui bellezza sarà il risultato di scelte consapevoli, mirate alla riduzione degli sprechi, all’ottimizzazione delle risorse energetiche e all’accessibilità sociale. Tutto questo si chiama Planet Centric Design e se lo propone il Salone del Mobile di Milano…perché non lo sosteniamo anche noi? Pensiamo per esempio ai nostri spazi outdoor - che già sono piccoli tesori - e trasformiamoli in vere e proprie oasi di “benessere planetario”: vediamo insieme quali sono le scelte giuste da fare e prepariamoci quindi a diventare i paladini dell’ormai irrinunciabile Planet Centric Design!
Tendenza Planet Centric Design per gli spazi outdoor – courtesy Salone del Mobile.Milano
Molti di noi (io compresa!) adorano il legno sia per gli arredi outdoor sia per le pavimentazioni esterne: in effetti, se ci pensiamo, è il materiale che più si addice al contesto naturale di un giardino e che riesce a donare un aspetto super confortevole a qualsiasi terrazzo di città, ma oggi la preferenza di un legname piuttosto che un altro non può basarsi solo sul fattore estetico. Se vogliamo che la nostra scelta sia consapevole e rispettosa dell’ambiente dobbiamo infatti verificare l’origine della materia prima e i suoi processi di trasformazione: ad aiutarci ci sono le certificazioni FSC e PEFC che garantiscono la provenienza del legno da foreste a gestione responsabile in cui, oltre all’aspetto ambientale, devono essere rispettati anche i diritti dei lavoratori, la legislazione locale e la biodiversità. Cercare l’etichetta FSC o PEFC sui listoni di pino naturale per pavimentare l’area relax del terrazzo o sul salottino da giardino che abbiamo sempre sognato significa quindi scegliere con responsabilità…nei nostri confronti e in quelli dell’intero Pianeta.
Idee per utilizzare materiali a sostenibilità certificata in giardino e terrazzo – Leroy Merlin
In questi ultimi decenni il numero di persone sensibili a più allergeni è cresciuto moltissimo. Diverse sono le ipotesi che tentano di spiegare questo trend ascendente, ma le più accreditate attribuiscono la causa al riscaldamento del Pianeta che ha come effetto lo sviluppo di una maggiore quantità di ozono, molecola in grado di irritare l’apparato respiratorio e accentuare quindi i sintomi delle reazioni allergiche. Il cambiamento climatico e le brutte conseguenze sulla nostra salute possono però essere limitati dalle buone azioni che tutti noi ben conosciamo e che sicuramente cerchiamo di mettere in pratica ogni giorno, come risparmiare energia, usare la bici e sprecare meno cibo…ma ci credereste se vi dicessi che anche la scelta di un elegantissimo tappeto da esterno in polipropilene sarebbe un contributo prezioso? Conosciuto anche come “lana sintetica”, il polipropilene è infatti una fibra a impatto ambientale molto basso, è riciclabile e soprattutto particolarmente adatta per chi soffre di allergia verso le fibre naturali…insomma perfetta per la natura e anche per la nostra salute!
Ispirazioni per scegliere prodotti attenti alla persona – Leroy Merlin
Quando affrontiamo la scelta degli elementi d’arredo per i nostri giardini, se vogliamo farlo in modo responsabile, dobbiamo prestare molta attenzione a tutto ciò che non si vede. Ovviamente il requisito estetico sarà il primo a essere preso in considerazione perché è giusto soddisfare i nostri desideri in fatto di stile, ma non possiamo certo fermarci alle apparenze: per fare la differenza e contribuire a creare un mondo più sostenibile, abbiamo bisogno di approfondire la conoscenza dell’arredo che tanto ci piace. A questo proposito, Leroy Merlin ci dà una mano con l’etichetta “Scelta Responsabile” che accompagna molti prodotti del catalogo tra i quali anche le bellissime poltroncine stile industrial in acciaio e rattan sintetico: con due sole parole sapremo che il loro design non è solo accattivante, ma anche sostenuto da impegni produttivi per un futuro più eco-friendly ovvero facile riparabilità, selezione di materie prime sostenibili, risparmio di acqua e luce, scelte utili per la comunità e attenzione all’ambiente e alla salute.
Come scegliere arredi responsabili per il giardino e il terrazzo – Leroy Merlin
In uno spazio outdoor, giardino o terrazzo che sia, l’illuminazione è importantissima non solo dal punto di vista estetico, ma anche – e forse soprattutto – per garantire la piena fruibilità e la sicurezza delle aree funzionali. È quindi fondamentale progettare per bene l’impianto disponendo tutti i punti luce necessari affinché ogni zona sia ben illuminata, ma facendo anche attenzione a non esagerare con i consumi energetici. Questo accorgimento, che sicuramente è molto vantaggioso per le nostre tasche, rappresenta anche un’azione sostenibile e permette di contribuire con un piccolo gesto alla salvaguardia dell’ambiente. Scegliere un punto luce a tecnologia LED con sensori incorporati - che si accende al tramonto e non appena viene rilevato un passaggio - consente un notevole risparmio, limita il fabbisogno di energia elettrica e riduce l’inquinamento luminoso, una delle forme più diffuse e dannose di alterazione ambientale.
Idee per illuminare giardino e terrazzo in modo sostenibile – Leroy Merlin
Vuoi rinnovare il tuo giardino o terrazzo seguendo le linee guida dell’edizione 2023 del Salone del Mobile di Milano? Scrivi le tue idee qui nei commenti e, se hai bisogno di qualche consiglio personalizzato, sarò ben felice di rispondere a tutte le tue domande.
La camera da letto è il nostro rifugio, non solo per riposare, ma anche dove leggere un libro, ascoltare musica e a volte lavorare. Potersi appoggiare in modo comodo è quindi molto importante, così come creare uno spazio esteticamente accogliente. Vediamo allora qualche idea per realizzare una testata del letto originale e funzionale, in modo semplice e senza spendere troppo.
Una testata del letto pratica e originale – Leroy Merlin
Con il legno si può rivestire l’intera parete e farla diventare qualcosa di speciale. Un pannello murale decorativo, ad esempio, è una soluzione elegante e raffinata che dà un tocco di calore alla stanza, mentre se preferisci uno stile più semplice e spontaneo, bastano delle perline di legno grezzo da accostare in verticale o in orizzontale e poi dipingere del colore (o dei colori) che più ti piacciono. Ma con gli stessi pannelli o listoni è molto semplice realizzare anche solo una testata. Nella foto sotto, ad esempio, assi di diversa larghezza formano una sorta di separé a cui le cerniere danno movimento. Con assi di diverse altezze invece riesci a comporre uno skyline che diventa quasi un paesaggio geometrico.
Testata del letto a tutto legno – Leroy Merlin
Se ai lati del letto hai due pratici e capienti comodini, la testata può avere anche solo una valenza estetica e di protezione della parete dietro i cuscini. In questo caso, un rivestimento con carta da parati è perfetto, soprattutto perché facile da posare, lavabile e dalla quantità pressoché infinita di colori, disegni e stili. Impossibile non trovare quella che valorizzerà la tua stanza e renderà l’angolo del letto davvero particolare. Puoi scegliere quella che più ti piace e usarla addirittura per ‘ritagliare’ la tua testata della forma che vuoi! Nell’idea sotto, lo stesso motivo è utilizzato per rivestire anche il soffitto e creare così intorno al letto una realtà immersiva in stile Nature. E che dire dei pannelli decorativi e di stickers o adesivi murali? A volte basta una scritta per decorare una parete!
La carta da parati disegna la testata del letto – Leroy Merlin
Poniamo invece che, al contrario, tu non abbia, o non voglia, né mensole né comodini. Più che lecito, per motivi estetici o di spazio, oppure per facilitare le pulizie. Ecco che a testata diventa allora il tuo piano d’appoggio dietro il letto, su cui tenere due lampade da lettura, il tuo libro preferito, il portatile (solo quando è proprio indispensabile!) e tutto ciò di cui hai bisogno per la notte. Da realizzare è facile, con pannelli in compensato o in cartongesso, da dipingere poi o personalizzare, anche proprio con la carta da parati di cui parlavamo prima. Ti piacerebbe qualcosa di ancora più strutturato e organizzato? Costruisci uno scaffale, con parti chiuse e a giorno, o un mobile che sia anche contenitore, apribile dall’alto. O, se il fai da te non è il tuo forte, ne trovi di perfetti nella sezione librerie e scaffali o magari perché non utilizzarne uno che hai già?
Dietro al letto, una testata organizzata – Leroy Merlin
Molti letti sono venduti completi di testata realizzata in materiali imbottiti o, in alternativa, c’è la possibilità di aggiungere in seguito testate già pronte o appendere sul muro gli appositi cuscini e in effetti sono tutte soluzioni molto comode. Ma al di là del morbido, i tessuti rappresentano un materiale particolarmente accogliente e adatto ad un posto in cui rilassarsi e coricarsi. Prova a pensare allora di realizzare una testata tessile, ma un po’ alternativa. Un tappeto è abbastanza un classico, in realtà: può essere di iuta per uno stile Nature o etnico in stile Boho per un’esplosione di colore. Ma potresti anche realizzare delle composizioni patchwork con delle tovagliette americane, una testata a tutto tondo con i sottopiatto di paglia, oppure appendendo a dei bastoni degli asciugamani o dei teli particolari, insieme a monili o ricordi da cambiare ad ogni ritorno da un viaggio. Perché la mia idea è che vicino al letto sia bello tenere le cose che ci sono più care, anche dietro la testa!
Idee per una testata morbida come il letto – Arthome, Pianetadesign, Leroy Merlin
Ma noi non ci accontentiamo mai di cose banali, giusto? E allora dai libero sfogo alla tua fantasia e prova a pensare a idee alternative per rendere il tuo angolino inequivocabilmente tuo. Che ne dici di un pannello lavagna dove scrivere i tuoi sogni al risveglio? (Non usare il gesso però, ma il pennarello!). Oppure una cornice realizzata con tutti i tuoi libri preferiti (o magari quelli che non ti sono piaciuti e non leggerai mai più, se vuoi incollarli!). Una vecchia porta o dei rami legati, un pannello con spaghi intrecciati, pon pon morbidi o gomitoli di lana. Sai però cosa dà davvero il tocco magico? La luce! Prova ad aggiungere una catena luminosa alla tua composizione e vedrai la sera che atmosfera.
Rendi davvero speciale il tuo letto – Leroy Merlin
Inutile dire che su un argomento come questo, dove la fantasia e la creatività giocano un ruolo determinante e a ciascuno verrà un’idea diversa, vale il detto “Chi più ne ha, più ne metta!”. Aspettiamo tutti allora di vedere il risultato finale e cosa avrai scelto per realizzare la tua testata del letto. Ci mandi una foto sulla Gallery della Community?