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Claudia M
Community Lover ❤️
20/05/22-08:35 (modificato)

Hai scelto di coltivare rose in vaso sul tuo balcone oppure in terra nell’orto del tuo giardino? Come avrai avuto modo di constatare, si tratta di piante che hanno molte esigenze. Soddisfarle è importante per garantire la loro sopravvivenza, farle crescere rigogliose e favorirne la produttività. È indispensabile eseguire con attenzione tutti gli interventi legati alla cura e alla coltivazione di questo tipo di pianta, oltre che tutte le pratiche volte alla prevenzione e alla lotta contro le malattie e le infestazioni. Scopriamo insieme quali sono le malattie delle rose più diffuse: è importante che tu sappia riconoscerle per intervenire tempestivamente e contrastarle in modo efficace.

Le malattie delle rose

Quando si parla di “malattie delle rose”, si fa riferimento ad una vasta gamma di patologie. Le rose, infatti, sono piante soggette a malattie di natura diversa. Alcune sono causate dalla presenza di parassiti, altre, invece, possono essere determinate da condizioni ambientali avverse che minacciano il benessere e la sopravvivenza delle rose, oltre che la corretta esecuzione delle pratiche colturali ad esse legate.
Affinché le tue rose crescano bene è importante che il terreno sia ben drenato e ricco di sostanze organiche. In caso contrario, potrebbero manifestare il loro malessere con una scarsa fioritura o l’ingiallimento delle foglie. Esse possono deperire anche se l’ambiente circostante è poco luminoso, molto inquinato o soggetto a sbalzi di temperatura frequenti. Da ultimo, è possibile che le rose inizino a soffrire in seguito ad una potatura o ad un rinvaso eseguiti male. Le casistiche che ti ho illustrato fino a questo momento fanno riferimento a patologie determinate da condizioni ambientali avverse.
Per quanto riguarda, invece, le malattie parassitarie, le rose sono tra le piante più attaccate da agenti patogeni di natura fungina. Questi ultimi provocano malattie che rischiano di rovinare le piante, anche gravemente. Sono molteplici e non sempre è facile riconoscerle. Per questo motivo, ti spiego con quali sintomi si manifestano e in che modo è possibile prevenirne la comparsa.

Oidio (o mal bianco)

L’oidio, anche nota come “mal bianco”, è un’infezione che si manifesta con sintomi molto precisi. La rosa che ne è affetta viene colpita in tutti i suoi organi aerei: foglie, germogli e boccioli sono le parti più esposte. Le zone colpite si decolorano e, successivamente, vengono ricoperte da muffa biancastra. Questa patologia compromette la fioritura della pianta perché attacca i boccioli che, deperiti, non si aprono più. Gli agenti patogeni che causano questa malattia si sviluppano in ambienti caldi e umidi e provano lesioni più o meno gravi. Per contrastare l’attacco del fungo ti suggerisco di utilizzare prodotti specifici a base di zolfo, facendo attenzione in fase di somministrazione per non bruciare le foglie. Il trattamento è efficace se eseguito nella prima mattinata, così da evitare le alte temperature.

Peronospora

La peronospora è una malattia delle rose che si manifesta per lo più nelle coltivazioni intensive esposte ad un alto tasso di umidità e ristagno idrico. I sintomi sono foglie cosparse di macchie clorotiche, in corrispondenza delle quali si forma un feltro ingiallito che riveste tutti i tessuti circostanti. Pensi che la tua pianta sia affetta da questa malattia? Le foglie, dapprima, si deformano, poi diventano bollose e, in seguito, si seccano e cadono. La fioritura non viene intaccata direttamente, ma ne risente: i boccioli tardano ad aprirsi e rallentano la fioritura.

Ruggine della rosa

Tra le malattie delle rose più comuni c’è la ruggine. Anche in questo caso, l’attacco patogeno si manifesta con la comparsa di macchie clorotiche sulle foglie. Dopo un’iniziale colorazione arancione chiaro, le chiazze infette diventano sempre più scure. In corrispondenza delle macchie si formano delle pustole che, unendosi tra loro, seccano le foglie. Tutte le foglie colpite cadono e finiscono per lasciare spoglia la pianta. Il danno non è solo estetico: la fioritura è ridotta al minimo e subisce un notevole ritardo! Con il tempo, inoltre, se la tua rosa è affetta da ruggine, si indebolirà, smettendo di crescere. Come nel caso dell’oidio, anche questa malattia è favorita da ambienti miti e umidi.

Ticchiolatura

Le foglie del tuo roseto sono ricoperte di macchie nerastre? Probabilmente, la tua pianta è stata colpita dalla ticchiolatura. Si tratta di una malattia che si manifesta frequentemente sia nelle coltivazioni intensive che nei giardini pubblici e privati. Come riconoscerla? Il sintomo principale sono le macchie nere irregolari che compaiono sulle foglie. Hanno dimensioni variabili e tendono ad annerire quasi tutta la superficie. Se la tua pianta viene colpita da questa malattia, i fiori vengono compromessi e la rosa si indebolisce perché è costretta a germogliare in continuazione. Le condizioni che favoriscono l’insorgere di questa patologia sono le temperature intorno ai 25 °C, durante la primavera e la fine della stagione estiva.

Come prevenire le malattie delle rose

Come già detto, le malattie delle rose, nella maggior parte dei casi, sono causate dalla presenza di parassiti nocivi che attaccano la pianta e ne compromettono lo sviluppo. Per debellare in modo efficace questi microrganismi è importante che tu sappia come prevenirne la naturale comparsa. Innanzitutto, irriga frequentemente il tuo roseto, senza esagerare. Preferibilmente, esegui questa operazione al mattino, così da evitare la formazione di ristagni d’acqua che potrebbero causare l’asfissia delle radici. Un sistema di irrigazione interrata dotato di programmatore automatico è perfetto!
Un altro aspetto importante da valutare per prevenire le malattie delle rose è la concimazione. Quest’ultima deve essere eseguita con un concime specifico per rose perché in grado di assicurare al terreno il necessario apporto di sostanze nutritive. Non dimenticarti, inoltre, di potare le tue piante con strumenti affilati e disinfettati. La potatura deve essere eseguita con un taglio obliquo per evitare l’acqua ristagni sul tronco ed è un’operazione fondamentale da eseguire perché permette di eliminare le parti morenti (l’ambiente ideale per la proliferazione dei funghi).

Se pensi che le tue rose siano malate perché hai riconosciuto uno dei sintomi di cui ti ho parlato, non perdere altro tempo! Acquista prodotti specifici per la cura delle piante malate e inizia subito con i trattamenti. Se qualcosa non ti è chiaro, lascia un commento: ti risponderò in tempi brevi per aiutarti a capire se il tuo roseto è malato e ti spiegherò come fare per debellare il problema in modo efficace.

Claudia M
Community Lover ❤️
20/05/22-08:22

I gatti stanno colonizzando il tuo giardino e non sai cosa fare per evitare che ciò accada? Per quanto tu possa essere un amante degli animali, in alcune situazioni è necessario tenerli lontano dalla propria abitazione. I gatti randagi popolano le strade di ogni quartiere e, sebbene siano ospiti di gran lunga più graditi rispetto, ad esempio, ai topi e ai piccioni, allontanarli dal proprio giardino è indispensabile per garantire loro sicurezza ed evitare che deturpino il tuo spazio all’aperto. Ma come allontanare i gatti dal giardino? Scopriamo insieme quali sono i metodi e le tecniche da adottare per riuscire in questa impresa.

Perché è importante allontanare i gatti dal giardino?

Simpatici e pelosi, i gatti vivono bene in casa in compagnia dei loro padroni e possono essere facilmente educati al rispetto delle regole. Quelli nati in libertà, invece, tendono ad avere cattive abitudini e a colonizzare abitazioni e giardini. Se nell’ultimo periodo hai notato gatti randagi aggirarsi all’interno del tuo spazio all’aperto, è probabile che lo stiano colonizzando. I motivi per cui ti suggerisco di non sottovalutare la questione sono numerosi.
Allontanare i gatti randagi è indispensabile per la loro sicurezza e per non compromettere l’aspetto del tuo giardino! Ciò vale, ad esempio, se ami vedere il tuo spazio all’aperto sempre ben curato e popolato da piante rigogliose e fiori vivaci. I gatti, infatti, potrebbero rovinare il verde e sfruttarlo per i loro bisogni. Tenerli lontano è importante specialmente se tu o chi vive con te siete allergici al pelo dei gatti e non ne tollerate la vicinanza. Inoltre, il problema delle colonie in giardino deve essere risolto al più presto se in casa hai un cane, soprattutto se di media o grossa taglia. Una simile situazione potrebbe minacciare l’incolumità del tuo amico a quattro zampe e anche quella dei gattini che potrebbero capitargli a tiro. Infine, agisci immediatamente nel caso in cui all’interno del tuo giardino siano presenti piante e fiori velenosi.

Come tenere lontani i gatti dal giardino

Chiariti i motivi per cui allontanare i felini indesiderati dal tuo giardino sia necessario, ti spiego quali sono i rimedi che puoi mettere in pratica per liberarti della colonia di gatti in modo efficace e senza fargli del male. Qualunque sia la ragione per cui desideri tenere lontani i felini dal tuo spazio all’aperto, i metodi e le tecniche che puoi attuare per risolvere il problema sono numerosi.

Pulisci accuratamente il tuo spazio all’aperto

I gatti sono predatori per definizione e amano andare a caccia. Essendo questo aspetto insito nella loro natura, lo fanno sempre, non solo per istinto, ma anche quando non sono affamati. Per questo motivo, il primo accorgimento da adottare è pulire a fondo il giardino. Se non vuoi che gatti randagi e selvatici si stabiliscano nel tuo spazio all’aperto, è importante liberare il giardino da cibo e acqua. A volte, infatti, può capitare che, anche involontariamente, si lasci la busta della spazzatura fuori casa. I felini sono attirati da questo odore: getta subito l’immondizia, soprattutto se contiene rifiuti organici!

Crea una barriera fisica

Se hai dimestichezza con il fai da te e ti stai chiedendo come allontanare i gatti dal giardino, prova a costruire una barriera fisica che possa ostacolare il passaggio dei felini. Quando parlo di “barriera fisica”, intendo una recinzione metallica, una rete o dei tralicci. Anche un muretto o una grata sono perfetti per rendere il tuo spazio all’aperto scomodo da attraversare per i gatti. Un’ottima idea è posizionare nel terreno bastoni a distanza di circa 15 cm l’uno dall’altro, così da creare una sorta di percorso ad ostacoli e fare in modo che i gatti non sfruttino determinate porzioni di terra per fare i loro bisogni.

Irrigatori con sensori di movimento: i gatti hanno paura dell’acqua

Hai un giardino molto ampio e non sai come risolvere il problema? Puoi provare ad allontanare i gatti ricorrendo ad un sistema di irrigazione interrata automatico dotato di sensori di movimento. I gatti sono animali che hanno paura dell’acqua! Ogni volta che passeranno sul tuo giardino, l’irrigatore entrerà in funzione, li schizzerà e li spaventerà. Questo metodo è efficace perché i mici hanno la capacità di associare le situazioni non gradite che vivono al luogo in cui le vivono. Per questa ragione, saranno dissuasi dal tornare.

Sfrutta gli odori fastidiosi per i felini

Se il tuo giardino ospita un piccolo orto o un appezzamento di terra nel quale i gatti randagi non sono i benvenuti, ti consiglio di posizionare al loro interno piante che diffondono odori sgradevoli per i felini. Geranio, timo e assenzio sono solo alcune delle alternative possibili: oltre a riuscire nella tua impresa, potrai dare un tocco di colore e vivacità al tuo giardino! Anche la lavanda e il rosmarino sono perfetti, soprattutto se sei alla ricerca di piante che non richiedono particolari cure. Lo stesso vale per l’erba cipollina, il peperoncino e l’aglio: emanano un odore poco gradito per i gatti e, allo stesso tempo, sono utili per insaporire i piatti in cucina.
In alternativa, puoi provare a tenere lontano i gatti selvatici dal tuo spazio all’aperto utilizzando degli oli essenziali, fastidiosi per i felini che sono molto sensibili a livello olfattivo. Prediligi aromi come citronella, arancio e cannella e versane qualche goccia nei sottovasi delle piante. Anche le bucce degli agrumi possono essere d’aiuto perché i gatti non ne tollerano l’odore! Lo stesso vale per i fondi di caffè.

Disabituanti

Se nessuna delle soluzioni che ti ho proposto sembra funzionare, ti suggerisco l’acquisto di appositi repellenti per gatti. Si tratta di disabituanti naturali da spruzzare nelle zone del giardino frequentate dai felini e che hanno lo scopo di tenerli lontani e costringerli a cambiare luogo. Questi prodotti contengono aromi naturali di cui i gatti odiano l’odore e che funzionano da deterrente. Ricordati che i felini possono percepire gli odori anche con il sapore: scegli sempre disabituanti naturali per non nuocere alla loro salute.

Prova a mettere in pratica i rimedi che ti ho suggerito per allontanare i gatti dal giardino. Se riuscirai nell’intento, faccelo sapere nei commenti. Se hai qualche altro metodo da consigliare per risolvere in modo efficace il problema e aiutare gli altri utenti a liberarsi definitivamente dalla colonia di felini, condividilo con la Community!

MaraLocatelli
Community Expert 💡
17/05/22-08:28 (modificato)

Chi dice mare, pensa al sole, all'estate e alle serate con gli amici. Tutto questo all'aperto, ovviamente. Quato è il momento giusto per preparare la casa per le vacanze e decidere come arredare un piccolo terrazzo al mare dove godersi la bella stagione. Blu, bianco, legno chiaro e uno spazio aperto sull'orizzonte che profuma di salsedine: le idee di arredo per il terrazzo al mare attingono ai colori della natura. Quello ispirato al mare è uno stile senza tempo che regala tanta freschezza e leggerezza all’arredamento. Scopri i nostri consigli per adottarlo con successo.

La vela ombreggiante, l'idea arredo per un terrazzo al mare scenografico e accogliente- Cotemaison

Idee arredo per un terrazzo al mare: piccolo e comodo

Quando sei indecisa su come arredare un piccolo terrazzo al mare, ricordati del legno. L'effetto legno è un must nella decorazione estiva perché evoca le cabine sulla spiaggia e le barche che veleggiano al largo. Non temere, ci sono legni trattati in maniera specifica per resistere all’azione della salsedine e dei raggi di sole. Pensa all’elegantissimo teak, legno utilizzato per gli esterni degli yacht. Puoi arredare il tuo terrazzo con una zona pranzo super chic con arredi Australia, in teak e rattan sintetico, materiali robusti e pratici da pulire. Metti in risalto la zona pranzo con un tappeto da esterno Star dai motivi decorativi bianco e blu. Se non hai abbastanza spazio per allestire anche il salottino, ritagliati un angolo di comfort con una sedia a dondolo in teak. Sarà il tuo rifugio dove leggere un libro in tranquillità quando ne hai abbastanza della confusione in spiaggia.

Il legno è un must per arredare il terrazzo al mare - Ispirazione Leroy Merlin

Arredare un terrazzo al mare, fresco e chic

Al di là di rattan è legno, ci sono poi altri materiali più informali per allestire il tuo outdoor con gusto. Se hai bisogno di trovare soluzioni e idee di arredo per un terrazzo al mare piccolo e pratico da “smontare” a fine stagione, puoi allestire una zona pranzo con gli elementi della serie Emys in acciaio e textilene. In base allo spazio a disposizione puoi scegliere il tavolo in acciaio quadrato o rettangolare, ma sempre con top in vetro temperato che unisce eleganza e praticità, da accompagnare con sedie con oppure senza braccioli. Per portare un tocco di allegria estiva, opta per le sedie azzurre, e aggiungi qualche decorazione di carattere marinaro. Non c’è niente come arredare il terrazzo con tocchi decorativi nelle sfumature del mare per sentirsi subito in vacanza. Appendi la comoda poltrona dondolo bianca e blu ECD, ti rilasserai dopo cena anche senza bisogno di un divanetto.

Come arredare un piccolo terrazzo e sentirsi subito al mare-Idea Leroy Merlin

Motivi bianchi e blu per arredare il terrazzo al mare

Lettini, materassini gonfiabili, pouf, sdraio... Questo è il momento di mettere in risalto l’arredo del balcone. Le sdraio in tessuto rigato sono un grande classico dell'arredo balneare, rispecchiano un gusto rétro che non tramonta mai. Per personalizzare lo spazio con idee arredo adatte al piccolo terrazzo al mare scegli i bellissimi cuscini blu e bianco con decorazioni stile maioliche delle isole mediterranee, abbinati a tavolo in eucalipto con sedie coordinate avrai l'impressione di essere sul ponte di una barca. E se non c’è spazio per l’ombrellone, la vela ombreggiante è** l'idea giusta per l'arredo terrazzo al mare**. Bianca oppure azzurra crea il mood vacanza con un elegante stile contemporaneo. E poi, senza la base di appoggio, ti lascia spazio per sistemare un piccolo dondolo: questa è la migliore idea di arredo per un terazzo al mare che rende felici grandi e bambini.

Come arredare un terrazzo al mare dove ricevere gli amici- Idea Leroy merlin

Spero che queste idee arredo per un terrazzo al mare ti abbiano aiutato a capire come arredare il tuo piccolo terrazzo. Soprattutto spero che anche a te abbiano trasmesso la voglia di rinnovare e organizzare tutto nei minimi dettagli. Io non vedo l'ora di comperare i nuovi arredi. E tu? Condividi con noi le foto del tuo terrazzo!

MaraLocatelli
Community Expert 💡
16/05/22-15:03 (modificato)

La moodboard da interior design che usano i professionisti della decorazione è diventata ormai uno strumento accessibile a tutti. Basta aprire un account su Pinterest per archiviare e organizzare infinite bacheche dove raggruppare ispirazioni, oggetti, colori, fantasie e tendenze secondo diversi temi. A volte, però, queste raccolte diventano pozzi infiniti dove ci si perde tra quantità di immagini accumulate senza un filo conduttore. Per imparare a creare delle moodboard di arredamento che ti siano davvero utili e ispirazione, serve metodo. Non guasta nemmeno abbandonare ogni tanto l’idea di limitarsi a fare raccolte solo al pc. Se vuoi realizzare una moodboard i materiali sono importanti: toccarli, accarezzarli e vedere i colori dal vivo è fondamentale. Vediamo insieme come procedere.

Impara a realizzare la tua moodboard per arredare casa -2020spaces

La moodboard da arredamento comincia col colore

La parte più difficile di solito è l’inizio. Puoi non avere un’idea di partenza oppure non riuscire a imboccare subito il flusso creativo. Non preoccuparti, l'importante è cominciare, anche solo dal tuo colore preferito, il resto verrà da sé. Partendo da una tinta che ti piace puoi espandere mano a mano la tua raccolta di ispirazioni. Vedrai che presto sarai sommersa da fin troppi stimoli. Impara fin da subito a scremare la moodboard dai materiali che non ti servono o che sono adatti a dare vita ad altri temi. Cerca sempre di attenerti a un argomento preciso, altrimenti il progetto diventa complicato e caotico. Anche se hai mille idee, concentrati su una linea coerente: sarà più facile prendere le decisioni finali. E puoi sempre utilizzare le altre idee per moodboard di arredamento per le consulenze agli amici.

Scegli un colore e componi la moodboard da arredamento chic

Crea la tua moodboard reale in 5 mosse

Se vuoi lavorare come i professionisti non accontentarti di avere le tue raccolte in digitale. Per realizzare moodboard da interior design conviene attingere alla diversità dei materiali. Il processo creativo si attiva meglio quando puoi spargere su un tavolo o appendere a una parete foto, pagine strappate dalle riviste, fiori, ritagli di tessuto, post it con appunti e citazioni rubate a un libro o a una battuta cinematografica.
Se vuoi realizzare una moodboard evocativa non conta solo il colore, ma anche la tridimensionalità, la forma e il contatto tattile. Avere una moodboard materiale e non solo con le foto sullo schermo è uno stimolo potente per l’immaginazione e la creatività.

  • Recupera un grande pezzo di cartone o una bacheca di sughero da appendere alla parete.
  • Raccogli campioni di tutto ciò che ti ispira per la decorazione e per arricchire il moodboard di materiali a tema, come tessuti, frange di tappeti, tester di pittura, campioni di mattonelle, e così via.
  • Ritaglia ambienti o mobili da riviste e cataloghi.
  • Scatta foto di oggetti e immagini della natura evocativi.
  • Con le puntine fissa tutto sulla moodboard che hai messo alla parete.

    La tavola di sughero è la base per la moodboard da interior design- Idea Leroy Merlin

A cosa serve la moodboard da interior design

Di solito, realizzare la moodboard per l'arredamento aiuta a trovare abbinamenti che funzionano. Soprattutto quando si tratta di arredare una stanza e scegliere il colore delle pareti, capita spesso di sentirsi in difficoltà. Accostare diverse sfumature di colore, a motivi decorativi, materiali e tessuti è un ottimo sistema per stimolare l'immaginazione. Puoi anche utilizzare resti di vecchi tessuti con motivi diversi. Anche se c’è la tentazione di usare solo le immagini che trovi sul pc fai uno sforzo in più. Puoi utilizzare qualsiasi materiale ti venga in mente: prendere un pezzo di stoffa di una vecchia camicia o scattare foto all’aperto che possono rivelarsi interessanti per la moodboard. Guardare la natura con curiosità è una fonte creativa straordinaria. La sfumatura delle foglie di un albero al parco può essere proprio ciò che cerchi per arredare il soggiorno, prendine una e attaccala alla bacheca. I processi creativi nascono proprio così.

Le moodboard materiali stimolano creatività e fantasia- Decosolutions

Metti in mostra le moodboard materiali più belle

Se ancora non ce l’hai, scoprirai che è comodo avere una tua bacheca con le ispirazioni e le tendenze che ti servono per dare vita all’arredamento della nuova casa. Sul web ci sono tante applicazioni che ti permettono di creare moodboard di arredamento sempre pronte da consultare e condividere. Ma non danno mai tanta soddisfazione quanta le modboard con materiali reali. Un’ottima moodboard ha un buon equilibrio tra uniformità di stile e varietà di oggetti. Assicurati che ogni bacheca sia curata e assemblato in una composizione che mette in risalto il tema che conta e la sensazione che vuoi trasmettere. A volte le moodboard per l’interior design sono talmente belle che possono diventare un elemento decorativo da mostrare con orgoglio.

Quando trovi l'equilibrio tra forme e colori la moodbord da arredamento diventa elemento decorativo.

Ricorda: la creazione di moodboard da interior design è un esercizio creativo, quindi non avere paura di essere audace. L’accostamento di immagini inaspettate ti aiuterà a capire come ogni interazione tra forme e colori può dare vita a un’atmosfera precisa e unica.

elisabetta.garoni
Architetto
16/05/22-11:12 (modificato)

Il battiscopa tradizionale è un profilo in legno posizionato sul perimetro del pavimento che copre l’intersezione muro-parete. Serve per proteggere la parete dagli urti ed evita che la polvere e lo sporco in generale si annidino nell’angolo difficile da pulire. Esistono decine di zoccolini, diversi per spessore (di norma compreso tra 1 e 2 cm), altezza (lo standard è 8-9 cm) e forma, più o meno arrotondata. Stai cercando idee alternative al classico battiscopa in legno? Eccone alcune.

Mai montare il battiscopa su una parete in mattoni a vista - Leroy Merlin

Battiscopa sì, anzi no

Il battiscopa in legno è un passepartout, adatto non solo al parquet ma a tutti i pavimenti, con l'accortezza di scegliere la tinta più adeguata. Il battiscopa bianco è una garanzia ma lo puoi dipingere dello stesso colore della parete. Spesso il pavimento ha il suo battiscopa coordinato. Questo vale sia per i laminati che per i pvc che per le ceramiche che possono all’occorrenza essere tagliare appositamente per questo scopo. E se il battiscopa proprio non piace?

Idea con battiscopa bianco - Leroy Merlin

Rivesti la parete con legno o ceramica

Se proprio il battiscopa non ti piace, in certe stanze puoi sostituirlo con un rivestimento a parete: ottima l’idea creare la testata del letto con tavole di legno dalla finitura naturale. Puoi decorare la parete dietro al letto non solo con il colore o la carta da parati ma puoi rivestirla con piastrelle in ceramica, con cementine o mosaico, con mattonelle effetto 3d o grandi lastre effetto marmo che non hanno bisogno di battiscopa.

Idea per la testata del letto a tutta parete – Leroy Merlin

Usare la pittura al posto del battiscopa

Un modo per evitare del tutto il battiscopa è quello di costruire le pareti interne dopo aver posato il pavimento. Questo può accadere nel caso si decida di creare una stanza in più. Di norma è bene proteggere la tinteggiatura con una zoccolatura rifinita a smalto lavabile. Può diventare un elemento decorativo, in un tono più scuro della parete o a contrasto e che segua il perimetro delle porte. Usare la pittura a smalto al posto del battiscopa è una buona soluzione anche quando i muri sono particolarmente irregolari.

Soluzione con fascia dipinta a smalto e nessun battiscopa - Leroy Merlin

Nella boiserie il battiscopa è integrato

Ti piace la boiserie in legno? Arricchisce l’ambiente ed è adatta sia a un arredamento classico che contemporaneo. Il battiscopa, in questo caso, è parte integrante del rivestimento della parete e potrà essere dipinto dello stesso colore, scomparendo.

Ispirazione per la boiserie ed evitare il battiscopa - Leroy Merlin

Tante forme e materiali tra cui scegliere

Comunque la si pensi il battiscopa ha la sua funzione e l’offerta è così ampia da perdersi. Alti e sagomati, in gres e in alluminio, in legno grezzo da verniciare come la parete…esistono davvero tantissime soluzioni sia estetiche che funzionali tra cui scegliere e dai costi variabili. Alcuni modelli in pvc o in alluminio possono alloggiare cavi e cablature: soluzione molto utile in un ufficio o dove serve spostare una presa elettrica riducendo al minimo l’intervento sulle murature. Altri sono studiati appositamente per rivestire il vecchio battiscopa senza rimuoverlo nel caso in cui vuoi rinnovare il pavimento senza rimuovere il precedente.

A ogni esigenza il suo battiscopa – Leroy Merlin

Quale battiscopa hai scelto per la tua casa? Hai trovato una soluzione alternativa che ti piacerebbe utilizzare? Raccontaci la tua opinione nei commenti?

MaraLocatelli
Community Expert 💡
16/05/22-10:11 (modificato)

Di solito, l'entrata di casa non è il primo spazio che si immagina di rinnovare: dopotutto, non è quella la stanza dove pensi di rilassarti a fine giornata e nemmeno dove immagini di servire un aperitivo agli amici. Eppure, quello che è considerato solo un angolo di passaggio può essere valorizzato facilmente. Una bella carta da parati moderna per l’ingresso offre una soluzione semplice, ma di impatto, che permette di rinfrescare l’ambiente in pochissimo tempo. Uno dei motivi principali per cui si mette la carta da parati all’ingresso è la facilità con cui questa decorazione dà vita alle pareti, inondando l’ambiente di personalità. Se intendi fare lo stesso con il tuo ingresso, scegliere la carta da parati giusta è fondamentale. Ti aiuto a trovare l’idea che stai cercando.

Con la carta da parati integri l'ingresso al soggiorno

L’ingresso è il primo punto visibile quando si entra in casa, e anche quando è aperto sul soggiorno è bello che sia organizzato e accogliente per fare sentire a proprio agio sia te che i tuoi ospiti. Uno dei pregi della carta da parati all'ingresso è la facilità con cui collega visivamente questo piccolo ambiente con la zona giorno adiacente. Basta la sua presenza su una sola parete per trasformare l’entrata in un'elegante estensione del soggiorno e dare ai tuoi interni il fascino di un’abitazione curata nei dettagli. Tre le idee per carta da parati all’ingresso piace molto l’aspetto strutturato. Se vuoi dare più personalità a un ambiente minimale, punta sulla carta da parati strutturata, ovvero che fa sembrare il muro come fatto di mattoni: non avrai difficoltà a integrare questa soluzione decorativa con l’ambiente accanto.

L'aspetto strutturato della carta da parati integra l'ingresso nella zona giorno- Idea Leroy Merlin

Idee per la carta da parati da ingresso Etnic Boho

Per dare un senso compiuto al mix and match che ti spinge a inserire complementi di arredo etnici ed esotici nella tua abitazione contemporanea, affidati alla magia della carta da parati. Una carta da parati in stile Etnic Boho ti aiuta a dare il giusto equilibrio di colori e decorazioni senza correre il rischio di trasformare gli interni in un bazar.
Il bello di questo stile, che associa l'animo libero e anticonformista del bohémien con il gusto gipsy di chi prende ispirazioni da diverse culture, è la possibilità di dare sfogo alla fantasia con un pizzico di stravaganza e tanta attenzione ai colori. Questa carta da parati moderna per l’ingresso si sposa con eleganza alla semplicità degli arredi etnici, dai colori e materiali naturali. Utilizzata per rivestire un muro dell’ingresso dalle pareti e porte bianche porta un tocco creativo, fantasioso e vivace, senza risultare confusionaria.

Porta colore e allegria questa carta da parati moderna per l'ingresso Etnic Boho- Idea Leroy Merlin

Carta da parati moderna per un ingresso wabi sabi

Tra i tanti motivi del successo della carta da parati c’è la grande varietà di colori, fantasie e stili a disposizione. I moderni designer hanno saputo creare proposte adatte per arredare le pareti di una stanza senza disturbare la combinazione di colori dei mobili presenti. Quindi puoi usare la carta da parati all'ingresso anche se hai una casa di stile contemporaneo: gli interni monocromatici non devono essere per forza piatti o noiosi. Con la carta da parati puoi sottolineare la parete all’ingresso creando un contrasto e un motivo decorativo senza alterare la palette colore dei mobili. Guarda la raffinatezza della carta da parati con motivi floreali
delicati che evocano disegni cinesi su carta di riso. Rende elegantissimo l’angolo con il cesto porta scarpe, la console e il quadro: in un’accogliente imperfezione stile Wabi Sabi.

La carta da parati per l'ingresso con pochi colori e uno stile raffinato dal mood Wabi Sabi -Idea Leroy Merlin

Con la carta da parati l'ingresso diventa un giardino

Il design ispirato alla natura è di gran moda e non c'è posto migliore per cominciare a inserirlo con la carta da parati moderna all’ingresso. Porta il giardino dentro casa con un motivo floreale trendy. Questa carta da parati da ingresso stile Flower Country non ricorda certamente il salotto della nonna: colori accesi e decorazioni che evocano ambientazioni esotiche fanno capolino sullo sfondo neutro e inondano l’ambiente di colore. Il risultato è una cornice versatile, adatta per arredi dall’animo romantico vintage, per esaltare lo stile shabby, o rinfrescare un ingresso classico. Se i fiori non fanno per te, prova con i motivi decorativi in stile Nature Eucalpito, una versione morbida e rilassante della tendenza botanic. Tra sfumature che vanno dal salvia all’eucalipto e si accendono sullo sfondo bianco, la carta da parati Foglie verde trasforma l’ingresso in un piccolo giardino fresco e luminoso.

Fantasie stile Flower Country sulla carta da parati che dà sprint all'ingresso- Ispirazione Leroy Merlin

Pattern green: idee carta da parati da ingresso modeno

So cosa stai pensando: una carta da parati geometrica in un piccolo ingresso? Non sarà invadente? Anche se qualcuno ti ha parlato del pericolo delle geometrie eccessive negli ambienti piccoli, la risposta è: no. La scelta di una carta da parati dal motivo decorativo orientato in verticale attira l'attenzione e fa sembrare l’ingresso più alto e arioso. I motivi botanici in chiave geometrica sono l’ideale per inserire una decorazione che sembra classica ma con tocco moderno. Quindi, se cerchi una carta da parati moderna per ingresso, con il modello Spotlight verde dal fogliame ricco puoi avvolgere l’entrata come una giungla. La presenza di vasi di piante verdi, appesi, a terra e sul tavolino, evoca suggestioni tropicali in un angolo che emana freschezza: bastano un tappeto e una poltroncina con un cuscino per un confortevole angolo lettura.

Tra le idee per la carta da parati all'ingresso, piace l'effetto giardino verticale- Ispirazione Leroy Merlin

Spero di averti dato qualche interessante ispirazione per aggiungere la carta da parati al tuo ingresso. Prova con una parete, sono sicura che il risultato non ti deluderà. Se ti servono suggerimenti o vuoi un parere, scrivi pure, sarò felice di darti un consiglio.

GiulioM
Community Lover ❤️
16/05/22-09:50 (modificato il 08/03/24-15:07)

Non hai a disposizione un’intera stanza da dedicare al bucato e stai pensando di sistemare la lavatrice all’interno del bagno? Una possibilità per non influire negativamente sull’estetica e sul comfort della stanza è optare per un mobile lavanderia in grado di ospitare elettrodomestici, detersivi e ceste senza impattare sull’arredamento. I mobili dotati di sistema a scomparsa sono perfetti perché nascondono alla vista la lavatrice, l’asciugatrice e i vestiti, preservando la ricercatezza estetica.

Mobile per lavatrice e asciugatrice

Come nascondere la lavatrice in bagno

Nonostante negli ultimi anni il design degli elettrodomestici per il bucato sia migliorato, bisogna ammettere che lavatrici e asciugatrici non rientrano tra i complementi d’arredo più belli. Se stai pensando di nasconderli, dunque, non ti biasimo… Rendere la zona lavanderia invisibile può rivelarsi davvero complicato, specialmente se non hai molto spazio a disposizione. Si tratta di dispositivi piuttosto ingombranti che per funzionare correttamente necessitano di un’adeguata installazione tecnica. Allo stesso tempo ogni ambiente della casa ha le sue potenzialità: saranno l’aspetto da cui partire per individuare la soluzione migliore da adottare e realizzare un’area che li tolga alla vista, mantenendoli però a portata di mano.
Ogni ambiente della casa ha le sue potenzialità: prendi in considerazione le diverse opzioni così da valorizzare al massimo lo spazio. In questo modo riuscirai a realizzare un’area che tolga dalla vista ciò che desideri nascondere, mantenendo però tutto a portata di mano. Scopriamo perché un bagno con lavanderia a scomparsa è un’ottima idea e quali sono le opzioni a disposizione. Ecco 5 possibilità che dovresti prendere in considerazione:

  1. Crea una nicchia per un bagno mansardato
  2. Opta per un mobile lavanderia a scomparsa
  3. Considera un mobile lavanderia con cesto portabiancheria e asse da stiro
  4. Scegli un armadio lavanderia a scomparsa
  5. Inserisci ante e porte per nascondere la lavanderia

Mobile per lavatrice

1. Crea una nicchia per un bagno mansardato

Le opzioni possibili per nascondere la lavanderia in bagno sono numerose e la scelta dipende dalle caratteristiche della stanza. Se, ad esempio, il tuo è un bagno mansardato, una grande idea è sfruttare lo spazio presente sotto il tetto spiovente per ricavare una nicchia da chiudere con uno sportello o con una tenda.
In alternativa, ti consiglio di valutare l’acquisto di un mobile lavanderia con lavabo all’interno del quale inserire la lavatrice che risulta perfetto se la camera è piccola, consentendoti di sistemare l’elettrodomestico sfruttando gli attacchi dell’acqua già presenti.
Una volta chiuse le ante, nessuno sospetterà che all’interno sia presente una lavabiancheria! Se non vuoi fare a meno della tecnologia, pensi che una soluzione perfetta sia sistemarli uno sopra l’altro sfruttando un mobile per abbinare lavatrice e asciugatrice e disponi di una nicchia da sfruttare, potresti mascherarla con una porta scorrevole esterno muro con binario: all’occorrenza, potrai spostarla (ad esempio, per isolare la zona doccia).

Bagno mansardato

2. Opta per un mobile lavanderia a scomparsa

La soluzione in assoluto più apprezzata che ti consiglio di prendere in considerazione se hai necessità di rendere più discreta la presenza della lavatrice, dell’asciugatrice e degli accessori per la cura del bucato è il mobile lavanderia a scomparsa. Generalmente, viene realizzato su misura, è alto fino al soffitto e può essere sfruttato per sistemare e oscurare lavatrice e asciugatrice. L’importante è che abbia una profondità adeguata! Se ti piace questa idea, prova a dare un’occhiata al mobile lavanderia indaco: ha un colore pastello vivace e spazi strutturati per venire incontro ad ogni esigenza.
Hai necessità di praticità per via del poco tempo a disposizione? Sarai felice di sapere che, se lo spazio lo consente, nulla vieta di inserire un lavatoio, pensato appositamente per lavare i capi a mano. Si tratta di una scelta top se hai la necessità di tenere questa zona lontana dalla portata dei bambini e degli animali domestici. Se ti piace l’idea, potresti prendere in considerazione un lavatoio per bucato con cui nascondere gli elettrodomestici e tutto l’occorrente.

Mobile lavanderia a scomparsa

3. Considera un mobile lavanderia con cesto portabiancheria o asse da stiro

Se lo spazio all’interno del mobile lavanderia a scomparsa non è sufficiente per riporre la biancheria sporca, valuta l’acquisto di un mobile con cesto portabiancheria abbinato, da posizionare in un’altra zona del bagno. Così facendo, nasconderai i vestiti da lavare alla vista e renderai la stanza più ordinata e pulita.
Per maggiore praticità, potresti persino considerare l’acquisto di un mobile lavanderia con asse da stiro a scomparsa: in questo caso ci si trova davanti ad una soluzione con piano ribaltabile, perfetto per unire tutte le operazioni relative alla gestione dei panni in un’unica area.

Cesto portabiancheria

4. Scegli un armadio lavanderia a scomparsa

Le caratteristiche principali di un armadio lavanderia a scomparsa sono praticità e funzionalità, soprattutto avendo accesso ad una molteplicità di modelli. Oggi, sono disponibili in commercio versioni sempre più belle e raffinate, che si adattano alla perfezione ad ogni stile di arredamento. Si va da quelli realizzati in legno fino a quelli in MDF o in legno nobilitato. I primi sono i più costosi, ma rappresentano la soluzione ideale se sei alla ricerca di un arredo resistente e capace di durare a lungo.
I secondi sono realizzati con pannelli in fibra e sono disponibili con finiture lucide o opache. Se il tuo bagno è di piccole dimensioni, sceglierne uno in MDF con finitura lucida è un’ottima idea per rendere l’ambiente più luminoso. Per dare un tocco elegante e raffinato alla stanza, opta, invece, per quelli in con finitura opaca: sono facili da pulire e resistenti ai graffi. Budget limitato? Scegli tra i mobili in nobilitato che sono perfetti per lo scopo e costano poco.

Armadio bagno per lavanderia

5. Inserisci ante e porte per nascondere la lavanderia

Volendo coprire gli elettrodomestici alla vista, opta per soluzioni d’arredo dotate di ante in numero variabile ed eleganti maniglie cromate. In base allo spazio a disposizione, puoi valutarne due o quattro: una volta chiuse, diventerà in tutto e per tutto un armadio. Usa le sezioni interne per sistemare gli elettrodomestici, oltre che per disporre elementi ingombranti e prodotti per la cura del bucato.
Un’alternativa per creare una lavanderia completa evitando che resti visibile è nasconderla con l’installazione di porte: dalla porta pieghevole a libro alla porta scorrevole nel muro, su Leroy Merlin puoi trovare diverse porte da interno perfette per questo scopo.

Bagno funzionale

Come avrai notato, compiendo le scelte d’arredamento giuste e coerenti rispetto alle caratteristiche dello spazio che hai a disposizione, progettare un bagno con lavanderia a scomparsa non è affatto difficile. Ti sono stato d’ispirazione? Mettiti all’opera e al termine dei lavori condividi uno scatto con la Community. Se qualcosa non ti è chiaro o hai bisogno di un consiglio, lascia un commento: sarò felice di risponderti.

Claudia M
Community Lover ❤️
16/05/22-09:17 (modificato)

L’orchidea è una pianta che, in natura, vive in condizioni diverse rispetto a quelle domestiche. Per sistemarla in casa e favorirne l’adattamento è indispensabile prendersene cura nel modo corretto. Tra gli interventi più importanti per preservare la salute dell’orchidea c’è il rinvaso, un’operazione che garantisce alla pianta le condizioni ottimali per svilupparsi al meglio. Vediamo quando occorre effettuare il rinvaso e tra quali vasi per orchidee è possibile scegliere.

Quando rinvasare le orchidee?

Rinvasare un’orchidea significa rinnovare il substrato della pianta, aggiungendo nutrienti e potando le radici. Contrariamente a ciò che in molti pensano, non è affatto vero che una pianta appena acquistata vada immediatamente rinvasata. Ti suggerisco, infatti, di procedere con il rinvaso dell’orchidea in tre casi: se il terriccio della pianta risulta troppo umido o deteriorato, se il vecchio vaso è troppo piccolo per consentire all’orchidea di svilupparsi e se noti che sulla pianta, sulle radici o sul substrato si è formata della muffa.
Ti trovi in una di queste tre situazioni e ti stai chiedendo qual è il periodo migliore per effettuare il rinvaso? Il consiglio generale è rinvasare le orchidee in autunno, quando il periodo di fioritura sarà terminato e avranno già perso tutti i fiori. In alternativa, puoi eseguire l’intervento anche ad inizio primavera. Presta molta attenzione a questo aspetto perché un rinvaso eseguito in anticipo potrebbe causare un forte stress alla pianta!

L'occorrente per il rinvaso

Per il rinvaso della tua orchidea avrai bisogno di un terriccio specifico, composto da frammenti grossolani di corteccia e trucioli. Questa tipologia di substrato permette alla piante di aggrapparsi e sostenersi. Inoltre, garantisce un ottimo drenaggio dell’acqua d’irrigazione. Oltre al terriccio per orchidee, avrai bisogno anche di un nuovo vaso!

Come rinvasare le orchidee

Vasi per orchidee

I vasi per orchidee tra i quali puoi scegliere sono numerosi e si adattano ad ogni stile. Esistono di tutte le forme, di tutte le dimensioni e di tutti i colori per andare incontro alle singolari richieste di una clientela sempre più esigente. È vero che molto dipende dal tuo gusto personale, ma ci sono alcuni aspetti che ti suggerisco di tenere a mente in fase di scelta per non commettere errori e vedere la tua pianta crescere rigogliosa!

Vasi trasparenti per orchidee

Nonostante tu sia libero di scegliere il vaso che più si adatta all’ambiente circostante, ti suggerisco di optare per uno in plastica trasparente, perfetto per ospitare la tua orchidea. Una simile soluzione permette alle radici di ricevere la luce del sole, la quale attiva la fotosintesi clorofilliana permettendo alla pianta di crescere e rafforzarsi. Le radici hanno bisogno di luce, ma non posizionare mai la tua orchidea a contatto diretto con i raggi del sole perché potrebbero causare bruciature pericolose! Quindi: sì ai vasi trasparenti in ambienti luminosi, no all’esposizione alla luce diretta del sole.
I vasi trasparenti rappresentano la soluzione ideale perché consentono di controllare con facilità lo stato delle radici. Se l’apparato radicale appare alterato, lo noterai immediatamente e potrai intervenire tempestivamente per risolvere il problema. Sistemando la tua orchidea all’interno di un vaso trasparente, inoltre, potrai capire quando è ora di rinvasare la pianta all’interno di un vaso più grande (senza esagerare con le dimensioni) e, soprattutto, tenere sotto controllo il terriccio. Potendo osservare in modo facile e veloce lo stato del substrato su cui cresce l’orchidea, puoi capire se c’è la necessità di sostituirlo o drenarlo.
Generalmente, i vasi trasparenti per orchidee hanno il fondo rialzato. Queste piante, infatti, pur avendo bisogno di un sostanzioso apporto idrico, soffrono il ristagno d’acqua. Grazie al fondo rialzato di circa un centimetro, le radici rimangono asciutte anche in presenza di acqua e la pianta cresce in condizioni ottimali.

E i vasi opachi?

Se si posiziona l’orchidea in un ambiente molto soleggiato, è preferibile optare per vasi opachi. A differenza dei vasi trasparenti per orchidee, quelli opachi filtrano la luce solare ed evitano che l’irraggiamento continuo diretto danneggi irrimediabilmente le piante. In questo caso, sei libero di scegliere il materiale e il colore che più desideri. Nel caso, invece, dei vasi trasparenti, ti consiglio di prediligere il plexiglas, la plastica o il policarbonato.

Altre soluzioni

Nulla ti vieta di optare per vasi realizzati con altro materiale. Ti suggerisco di acquistare vasi in vetro solo se provvisti di fori per agevolare l’adeguato drenaggio dell’acqua. Il vetro, infatti, è famoso per trattenere l’umidità. Inoltre, un vaso realizzato con questo materiale non può essere forato dopo l’acquisto. Ti sconsiglio i vasi di terracotta perché le radici della tua orchidea potrebbero creare infiltrazioni nelle pareti e causarne lo sgretolamento. Se lo stile della stanza è particolare e il vaso trasparente è una soluzione che non ti soddisfa, un’ottima idea è inserirlo all’interno di un altro vaso dal design più ricercato ed elegante: in questo modo, all’occorrenza, non avrai problemi a controllare le radici e lo stato del terriccio, senza rinunciare alla resa estetica!

Quante orchidee in un vaso?

Se devi rinvasare più di un’orchidea, sappi che puoi sistemarle all’interno dello stesso vaso. Il suggerimento è non inserire più di due piante nello stesso contenitore per non farle soffrire. Una regola importante da rispettare è utilizzare un supporto per gli steli delle orchidee, così che sviluppandosi e crescendo non si intreccino gli uni con gli altri. Intrecciandosi, infatti, potrebbero soffocarsi a vicenda e influire negativamente sulla fioritura. Naturalmente, se opti per questa soluzione, accertati che il vaso sia abbastanza grande per ospitare più di un’orchidea.

Quando rinvasare le orchidee

Adesso che hai le idee più chiare sui vasi per orchidee più indicati da utilizzare, sei pronto ad effettuare il rinvaso della tua pianta? Quando avrai completato e sistemato la tua orchidea nella sua nuova casa, condividi uno scatto con la Community. Se qualcosa non ti è chiaro e hai domande da fare, lascia un commento: sarò felice di risponderti.