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GiulioM
Community Lover ❤️
24/02/22-11:28 (modificato)

Camminare a piedi nudi su un pavimento in vero legno sempre tiepido al tatto e confortevole al calpestio è un pensiero che ti alletta? Il parquet, se scelto con attenzione, rappresenta un’ottima soluzione sotto molti punti di vista: è un materiale pregiato, garantisce una resa estetica ineguagliabile ed è una risorsa di valore per la tua abitazione. Poiché le alternative tra le quali puoi scegliere sono numerose, individuare la soluzione più adatta alle tue esigenze può rivelarsi una sfida impegnativa, specialmente a fronte di una scarsa conoscenza del prodotto. Le texture, ovvero le essenze e i colori del parquet, le finiture e gli schemi di posa (insomma, tutto ciò che determina dal punto di vista visivo e tattile le qualità della superficie in legno), sono molteplici: scopriamo cosa è indispensabile sapere per compiere una scelta consapevole.

Tipologie di parquet: massello o supportato

Prima di addentrarti nel mondo dei pavimenti in legno e delle texture parquet ed individuare la soluzione più adatta ai tuoi ambienti domestici è importante che tu conosca la differenza tra parquet in legno massello e parquet supportato. Il parquet in legno massello è considerato un pavimento “nobile” e pregiato perché ottenuto dal “cuore” del tronco dell’albero e viene posato attraverso l’applicazione di una colla apposita. Rappresenta la soluzione ideale se sei alla ricerca di un pavimento in legno durevole e in grado di garantire un ottimo livello di isolamento termico e acustico. Se non vuoi rinunciare all’aspetto nobile del legno massello, puoi optare per un parquet supportato, che può essere posato anche flottante. In questo caso, il pavimento è composto da più strati di legno sovrapposti: a differenza del parquet in legno massello, solo lo strato più superficiale è in legno nobile. La durevolezza è una caratteristica anche di questa tipologia di parquet. La differenza è che il numero di levigature possibili per riportare a nuovo il pavimento dipendono dallo spessore dello strato di legno nobile.

Le essenze e i colori del parquet

Quando si parla di essenze del parquet, si fa riferimento alle varietà del legno con cui è stato realizzato un determinato pavimento. In base al criterio di pigmentazione naturale, ovvero ai colori parquet, è possibile distinguere tra quattro principali gruppi di essenze:

  • legni chiari: tra i legni chiari più diffusi ci sono l’acero, il faggio, il frassino (molto elastico, ideale per pavimentare palestre e campi sportivi), il larice e il rovere. Questa tonalità è adatta ad ambienti di ogni metratura e dona luminosità e ampiezza agli spazi: puoi abbinare un parquet chiaro con pareti e arredi di colori tenui per conferire all’ambiente più leggerezza, oppure abbinarlo con colori più accesi, se la casa è in stile moderno, per creare insoliti contrasti. Tra tutte le essenze, il parquet rovere è, senza dubbio, il più durevole e versatile: resiste ai graffi, agli urti, all’umidità e si presta ad una completa personalizzazione in termini di finiture, colorazione e trattamento;
  • legni scuri: due esempi di legni per parquet scuro sono il wengé e l’afromosia. Quest’ultimo è ideale se in fase di progettazione hai messo in preventivo la realizzazione di un riscaldamento a pavimento perché è un legno che ha una durezza molto elevata. Il wengé, invece, è particolarmente resistente all’umidità ed è altamente consigliato da posare in zone della casa ad alta calpestabilità. Il consiglio è optare per un parquet scuro se la stanza che vuoi pavimentare è dedicata al relax o al riposo, come la camera da letto. Da evitare, invece, in zone come la cucina, perché appesantirebbe l’ambiente;
  • legni bruni: tra i legni bruni ci sono il teak, il noce e la quercia. Essendo molto duri, vengono ampiamente utilizzati anche per la realizzazione di pavimenti per esterni. Tra tutti, il parquet noce è il più pregiato ed è ideale se desideri infondere ai tuoi ambienti domestici ricercatezza ed eleganza: è un legno che, invecchiando, diventa sempre più lucente e brillante;
  • legni rossi: alcuni esempi di legni rossi sono l’abete, il ciliegio e l’acacia. Se sei alla ricerca di una soluzione economica, ma allo stesso tempo duttile e stabile, puoi optare per il parquet in abete: tieni a mente che essendo molto morbido, non resiste bene gli urti e ha una vita mediamente inferiore rispetto alle altre essenze! In alternativa, puoi scegliere il ciliegio, un legno più duro, oppure l’acacia, inattaccabile dai tarli e particolarmente resistente all’umidità. Il consiglio è preferire le tonalità rosse per la pavimentazione di stanze molto luminose e le cui pareti sono rivestite con colori accesi e vivaci.
    Se scegli di optare per un parquet chiaro o per un parquet scuro, hai la possibilità di adattare queste soluzioni a diversi stili di arredamento: dallo stile moderno al contemporaneo, dallo stile country allo stile industrial. Per quanto riguarda i parquet rossi, invece, il mio consiglio è sceglierli per pavimentare ambienti dallo stile classico e raffinato.

Le finiture

Il viaggio nel mondo delle texture parquet continua con le finiture delle superfici, che possono essere di tre tipologie:

  • finitura verniciata: questa tipologia di finitura è la più diffusa e fa al caso tuo se vuoi limitare al massimo gli interventi di manutenzione. La verniciatura, infatti, rinforza lo strato superficiale del legno rendendolo più resistente, ne esalta le venature e lo rende impermeabile;
  • finitura oliata: se desideri un parquet dall’aspetto naturale che venga valorizzato nella sua tonalità, la finitura oliata è la soluzione ideale. Ricoprendo la superficie del parquet con uno strato di olio, il legno è reso impermeabile e può essere rinnovato periodicamente attraverso l’applicazione di oli specifici;
  • finitura grezza: in questo caso, il parquet non ha nessuna finitura. Puoi personalizzarlo in un secondo momento, dopo la posa, e adattarlo allo stile della tua casa, attraverso l’applicazione di oli, vernici o vetrificatori.

Gli schemi di posa più in voga

Il parquet ha un grande impatto sulla percezione dello spazio in cui viene installato. Questo fattore non dipende esclusivamente dall’essenza, dal colore e dalla finitura del legno, ma anche dallo schema di posa. Affinché il tuo gusto personale venga soddisfatto in funzione dell’atmosfera e dell’aspetto che desideri donare ai tuoi ambienti ti consiglio di prestare attenzione alla scelta della tipologia di posa giusta. Le alternative possibili sono numerose e tra quelle più amate e diffuse è possibile menzionare:

  • posa a cassero irregolare: i listelli in legno sono disposti parallelamente a giunti sfalsati. È la soluzione ideale se vuoi ottimizzare i tempi con una posa rapida e donare ai tuoi ambienti più movimento;
  • all’inglese: listelli in legno di lunghezza regolare disposti parallelamente. Puoi optare per questa soluzione, se desideri ottenere un effetto più ordinato;
  • a spina di pesce: questa tipologia di posa è la più classica, ma anche una delle più complesse. È indicata per le sale di grandi dimensioni e può essere realizzata come spina di pesce doppia o tripla;
  • a spina ungherese: altrettanto complessa è la posa a spina ungherese, detta anche a spina francese. In questo caso, i listelli sono smussati su entrambi i lati di 45° o 30° e funzionano alla perfezione all’interno di ambienti di grandi dimensioni;
  • a scacchiera/mosaico: i listelli sono assemblati in modo da formare dei quadrati la cui direzione viene compensata da 90°. Puoi scegliere questo schema di posa, se il parquet deve essere posizionato all’interno di piccoli spazi o intendi creare ambienti dedicati al relax e al riposo;
  • a scala: in questo caso, i listelli sono posati in parallelo e si alternano ad una sola fila di listelli disposti ad angolo retto. È la soluzione ideale se vuoi creare un effetto ottico gradevole: per una resa estetica ancor più sorprendente, ti consiglio di scegliere due colori di legno differenti;
  • parallela: i listelli sono posati parallelamente tra loro e alla stessa altezza. Questo schema di posa è indicato se desideri creare ambienti ordinati.

    Ho cercato di fornirti una guida per aiutarti nella scelta del pavimento in parquet più adatto da posare all’interno dei tuoi ambienti domestici e metterti in guardia sui fattori da non sottovalutare in fase di progettazione. Se ci sono aspetti che desideri approfondire, scrivimi nei commenti e sarò felice di risponderti.
GiulioM
Community Lover ❤️
24/02/22-11:04 (modificato)

La cucina è, notoriamente, uno degli ambienti più vissuti all’interno di una casa. È il luogo adibito alla preparazione dei pasti e alla condivisione di momenti di convivialità con amici e familiari. Se sei prossimo alla ristrutturazione o ad una nuova costruzione, tra le sfide più impegnative che dovrai affrontare c’è l’abbinamento cucina e pavimento. Le combinazioni possibili sono pressoché infinite: la paura di sbagliare e il timore di commettere errori che potrebbero influire negativamente sulla qualità del risultato finale sono dietro l’angolo. Come potrai immaginare, molto dipende dai tuoi gusti personali e dallo stile che desideri donare alla tua cucina. Per scegliere la combinazione più adatta e capire quale soluzione potrebbe soddisfare le tue esigenze, lasciati ispirare da alcuni suggerimenti sulla combinazione dei colori e sul materiale da utilizzare per la pavimentazione della tua cucina.

La scelta del pavimento per cucina

Che sia per cucinare o per mangiare, trascorriamo la maggior parte del nostro tempo in cucina. Considerata la sua particolare destinazione d’uso, la cucina è l’ambiente domestico che si sporca più facilmente rispetto agli altri e che, in pochi minuti, è in grado di trasformarsi da oasi immacolata a regno del caos. Per questo motivo, in fase di progettazione, è importante prestare molta attenzione alla scelta dei pavimenti per cucina giusti. Tra i materiali che ti consiglio ci sono il gres porcellanato, la resina e il laminato.

Pavimenti in gres porcellanato

Il gres porcellanato è il materiale più utilizzato per i pavimenti della cucina. Questa tipologia di abbinamento è ideale se sei alla ricerca di una pavimentazione resistente alle macchie e agli urti, durevole, impermeabile e facile da pulire. Optando per un pavimento in gres porcellanato, inoltre, avrai la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di effetti che riproducono fedelmente le caratteristiche di materiali naturali: effetto marmo, effetto legno, effetto cemento, effetto pietra, ecc.

Pavimenti in resina

Una valida alternativa ai pavimenti in gres porcellanato sono i pavimenti in resina. Anche in questo caso, potrai contare su un materiale resistente, durevole e facile da pulire. La superficie liscia e uniforme di cui sono dotati può essere personalizzata con una molteplicità di finiture, tra cui la finitura lucida o la finitura opaca. Se scegli di optare per questa soluzione, nonostante i pavimenti in resina non richiedano particolari attenzioni, non dimenticarti di effettuare i dovuti interventi di manutenzione per evitare che si ingialliscano o si opacizzino nel tempo.

Pavimenti laminati

Se sei un amante delle venature, dei nodi e delle sfumature del legno, ma consideri azzardata la scelta del parquet come pavimento per la tua cucina, puoi valutare la posa di un pavimento laminato. Facile da installare, idrorepellente e resistente all’abrasione, rappresenta la soluzione ideale per non rinunciare alla resa estetica del legno, evitando però gli inconvenienti legati all’utilizzo di questo materiale come pavimento per la cucina. Tra gli svantaggi ai quali potresti andare incontro optando per questo genere di pavimento c’è la scarsa resistenza all’umidità: per ovviare a questo problema il consiglio è installare pavimenti in gres porcellanato effetto legno.

Come abbinare cucina e pavimenti: consigli per non commettere errori

Abbinare i colori del pavimento e della cucina è una sfida su cui, spesso, aleggiano dubbi amletici. Ci si chiede se è meglio una cucina scura o chiara, se è preferibile optare per contrasti marcati o per il tono su tono, se propendere per l’abbinamento di due legni o se combinare tra loro materiali differenti. Insomma, l’incertezza fa da padrona quando si è chiamati alla scelta dei colori da utilizzare per dare un’anima riconoscibile alla propria cucina… e, purtroppo, anche davanti ad un catalogo ricco di alternative, ci si trova in difficoltà. Per aiutarti nella scelta ti propongo alcuni degli abbinamenti cucina-pavimento più in voga, a partire dal colore di quest’ultimo, distinguendo tra pavimenti chiari, pavimenti grigi e pavimenti scuri.

Con i pavimenti chiari

Come abbinare cucina e pavimenti chiari? Il bianco e il beige sono le tonalità neutre più utilizzate per i pavimenti per cucina. Stanno bene con la maggior parte dei colori e ti consentono di giocare con la fantasia in fatto di arredi e decorazioni per ravvivare l’ambiente. Uno degli abbinamenti che ti consiglio è quello con cucine di colore scuro, come il nero o l’antracite. In questo modo, potrai creare un contrasto marcato e alleggerire l’impatto del colore scuro grazie alla luminosità del pavimento chiaro. In alternativa, puoi optare per il tono su tono, come l’abbinamento cucina bianca pavimento beige. In questo caso, però, presta molta attenzione ai dettagli: un’eccessiva uniformità dei colori, infatti, potrebbe rendere l’ambiente freddo e poco accogliente. Per ovviare a questo problema, ti consiglio di giocare con i colori delle finiture e dei top della cucina, a seconda dei tuoi gusti personali.

Abbinamento cucina con pavimento grigio chiaro o scuro

Nonostante il grigio possa sembrare un colore noioso, in realtà, se abbinato alla cucina giusta, è ideale per creare un ambiente in stile moderno, minimal e, perché no, anche rustico. Se sei un amante dello stile classico o dello stile rustico, potresti abbinare al pavimento grigio, preferibilmente chiaro, una cucina in legno. Se, invece, lo stile che vuoi donare alla stanza è moderno o minimal, puoi optare per una cucina bianca o nera o, in alternativa, azzardare con tonalità più accese, come il rosso o il giallo. Se scegli di utilizzare un pavimento grigio scuro in cucina, ti consiglio di evitare l’abbinamento con cucine e rivestimenti per pareti troppo scuri per non rendere l’ambiente eccessivamente buio.

Con i pavimenti scuri

Quando il pavimento è scuro, ad esempio nero o marrone, l’abbinamento dei colori richiede molta attenzione. Il consiglio è evitare il tono su tono e l’uniformità dei colori: un pavimento scuro rende meno luminoso l’ambiente e, se abbinato ad una cucina altrettanto scura, lo spegne totalmente. Ti suggerisco, in questo caso, di optare per una cucina di tonalità chiare e neutre, come il bianco o il beige.

Con questa carrellata di esempi su come abbinare cucina e pavimento ho provato a fornirti qualche suggerimento per affrontare la scelta con più consapevolezza e meno timore. Tieni a mente, però, che non c’è una regola fissa da seguire: tutto dipende dai tuoi gusti personali. Stai realizzando un progetto? Condividilo con la Community per ispirare e dare idee agli altri appassionati come te. Hai delle domande? Scrivimi nei commenti, sarò felice di risponderti!

Federica_Cornalba
Architetto e paesaggista
21/02/22-21:44 (modificato)

Un compleanno, una laurea, un matrimonio…o anche la fine di un amore (perché no?): sono tantissime le occasioni per far festa insieme agli amici e, con l’arrivo della bella stagione, il giardino di casa non può che diventare la location perfetta! Per allestirlo al meglio ho pensato a qualche idea super trendy, facilissima da realizzare e con un occhio attento al budget. Siete pronti per lasciarvi ispirare e trasformare il giardino di casa nella scenografia dei party più belli?

Ispirazioni per vestire a festa il giardino di casa – Leroy Merlin

La tavolata per pranzare in allegria

Vogliamo invitare tanti amici? Realizziamo, sotto la grande pergola autoportante (che possiamo “vestire” con delle piante rampicanti), una tavolata lunghissima alternando tavoli di legno - dall’aspetto naturale - e tavolini colorati in acciaio. Combiniamo sedie pieghevoli in doghe di acacia e sedie listellari di metallo, quindi completiamo il tutto con lampade a sospensione in rattan e qualche ghirlanda luminosa. L’effetto sarà originalissimo e gli ospiti saranno accolti in un’atmosfera da favola!

Idee per organizzare una tavolata informale e super chic – Leroy Merlin

L’angolino per le chiacchiere confidenziali

Alle feste c’è sempre qualche amico che ama allontanarsi dal chiasso per scambiare quattro chiacchiere in tranquillità e noi, da perfetti padroni di casa, gli faremo trovare l’angolino perfetto: basterà definire lo spazio con qualche traliccio ad arco (da completare magari con delicate rose rampicanti) e poi aggiungere due accoglienti poltroncine appoggiate su un confortevole tappeto rotondo. Creare l’atmosfera giusta anche per gli amici più riservati sarà un gioco da ragazzi e un gesto molto apprezzato!

Come creare un angolino appartato per le chiacchiere in tranquillità - Leroy Merlin

Il salottino per chi ama stare in compagnia

Per chi ama la compagnia, invece, non può mancare il salottino dove bere un drink e “tirar tardi” insieme agli amici più cari. Se vogliamo allestirlo in stile boho-chic, sistemiamo un gazebo pieghevole direttamente sul prato e realizziamo una o due pareti con delle arelle in bambù (se appendiamo anche delle vecchie foto, potremmo fare l’angolo dei ricordi…che ne dite?). Con qualche sedia vintage e una panchina in stile natural, il nostro salottino en plein air non avrà rivali!

Idee per creare un salottino da giardino in stile boho-chic – Leroy Merlin

Se preferiamo l’atmosfera gipsy, allora utilizziamo una vela ombreggiante rettangolare e poi, su un ampio tappeto da esterno, disponiamo qualche futon da pavimento e dei coffee set con poltrone a uovo ispirati alle atmosfere spensierate degli anni Settanta. Non dimentichiamo le lampade solari dimmerabili….perchè sicuramente, nel nostro salottino, si faranno le ore piccole!

Ispirazioni per realizzare un salottino da giardino in stile gipsy – Leroy Merlin

Sono riuscita a ispirarti? Ti è venuta voglia di trasformare il giardino di casa nella location ideale per le feste più belle? Scrivilo qui nei commenti e se hai qualche domanda o esigenza particolare, sarò ben felice di aiutarti.

MaraLocatelli
Community Expert 💡
21/02/22-17:57 (modificato)

La bellezza delle cose semplici, l’autenticità delle imperfezioni, l’amore per la natura. Questa è l’essenza del wabi sabi, filosofia di vita giapponese che celebra la vita in armonia con la natura, prende le distanze dai ritmi frenetici e adotta uno stile di vita senza sprechi. Se vuoi comprendere che cos'è il wabi sabi il significato delle singole parole può essere riduttivo. Si può comunque riassumere nell’accettazione del fascino autentico dell’imperfezione, visto che la parola “wabi” identifica la bellezza della semplicità, e che “sabi” si riferisce al fascino che la vecchiaia porta con sé. Questa visione zen, orientata alla saggezza e alla serenità, è l’esatto opposto della ricerca ossessiva della perfezione e del nuovo. Portare la filosofia wabi sabi nell’interior design significa quindi fare piazza pulita di lussi superflui, in nome della semplicità e dell’eleganza di uno stile minimalista a contatto con la natura. Anche tu hai già voglia di adottarlo subito?
Col wabi sabi il significato della perfezione cambia prospettiva e reinventa lo stile - Idea Leroy Merlin

Wabi sabi: dal significato all'uso del colore

Ti chiedi come portare il wabi sabi nell’arredamento? Immagina l’esatto opposto di un ambiente che emana opulenza. Gli interni di un arredamento wabi sabi sono privi di fronzoli ma non conoscono la freddezza degli arredi moderni. Se c’è una cosa evidente dello stile wabi sabi è la capacità di avvolgere la casa di un calore accogliente e riposante. I colori da utilizzare sono neutri. Tra sfumature delicate di grigio azzurro e nuance verde sbiadito, sono però le tonalità della terra che dominano la palette di colori wabi sabi, dall'ocra al panna, dal beige caldo della sabbia alla tonalità mattone della terracotta. Quindi, hai a disposizione tante nuance per arredare ambienti rilassanti dall’atmosfera wabi sabi, morbida quanto basta per invitare alla concentrazione, al riposo e alla serenità.
Per arredare una casa wabi sabi, punta sui colori neutri e tanto panna - Ispirazione Leroy Merlin

Le texture dominano gli arredi wabi sabi

Una cosa che adoro negli interni delle case wabi sabi sono le texture che diventano protagoniste dell’arredo. La pittura effetto sabbiato alla parete, l’intonaco grezzo e scrostato o l'originale effetto pietra stone washed evocano subito un senso di calore avvolgente. Ma non sono l’unica possibilità di decorazione per i muri della casa wabi sabi: anche la carta da parati effetto vintage ha un potere decorativo suggestivo. E a terra è lo stesso: le irregolarità di un pavimento effetto legno e della pietra sono perfette per i pavimenti di una casa wabi sabi. Se invece ami le piastrelle puoi farlo, punta sull’effetto rustico della terracotta con le sue irregolarità di sapore artigianale.
Materiali naturali celebrano il significato del wabi sabi anche ne design - Idea Leroy Merlin

Wabi sabi tra filosofia e design

Considerati i codici decorativi del wabi sabi, il suo significato riassume un po’ le caratteristiche di tre stili contemporanei di tendenza. Ci sono i mobili usurati dello stile shabby chic, solo meno leziosi, i materiali grezzi dello stile industriale, la semplicità avvolgente dello stile hygge. Insomma, per la filosofia wabi sabi non c’è niente di più confortevole e autentico di un semplice mobile vecchio, anche se rovinato.
Questo ritorno all’essenziale ti permette di giocare con vecchio e nuovo, puoi recuperare un tavolo da cucina dall’aspetto grezzo e combinare sedie differenti infischiandotene di uniformità e finta perfezione. Puoi combinare lampadari di bambù, vasi di ceramica, tronchi di legno grezzo e tessuti naturali, importantissimi per portare il tocco di calore wabi sabi. Dai cuscini del divano alla biancheria da letto, tende comprese, il lino è il tessuto ideale. Combinalo al cotone di federe e divani, accostalo alla juta dei tappeti e poi mixa tonalità neutre e geometrie delicate. Per l’illuminazione, ti consiglio un'alternanza di lampade da tavolo e piantane con paralume in tessuto adatte a creare zone di luce soffusa. Nella scelta dei lampadari puoi spaziare dal legno al metallo anticato, rame compreso, super adatti ai toni caratteristici degli interni wabi sabi e a ricreare un’illuminazione adeguata, ma mai invadente.
Per il wabi sabi, filosofia del recupero. luci soffuse e materiali naturali son un must - Foyr

Wabi sabi, stile semplice e autentico

Secondo il wabi sabi il significato della bellezza è racchiuso nel minimalismo della semplicità. Tradotto in pratica, quando ti dedichi alla scelta degli arredi, dimentica le superfici lucide, la ricerca della perfezione attraverso le simmetrie, la ricchezza di dettagli. Materiali grezzi e finiture opache sono le chiavi di accesso al design wabi sabi. Basta rinunciare al troppo e a tutto ciò sembra artefatto. Solo se le stanze non sono stracariche di oggetti e di elementi, possono emanare il calore di un ambiente vissuto senza risultare in disordine. Screpolature e graffi non sono più un difetto, ma una ricchezza: custodiscono il fascino di una storia, come i nodi del legno. Un’ottima scusa per armarsi di pennello e carta vetrata e recuperare vecchi mobili nei mercatini.
Basta un tavolo di legno grezzo per portare lo stle wabi sabi in cucina - Idea Leroy Merlin

Che ne pensi dello stile wabi sabi e del suo significato? Anche a te piace questa filosofia che invita a ripulire gli interni dagli eccessi per recuperare il valore di ciò che è autentico? Se ti piacciono gli arredi che mirano a un’atmosfera intima, lasciati ispirare anche da questo bel progetto per arredare una casa di campagna, semplice e chic.

MaraLocatelli
Community Expert 💡
21/02/22-09:38 (modificato)

Che gran bella comodità la loggia, altro non è che un balcone verandato. Al riparo da pioggia e vento, la loggia chiusa anche sull’ultimo lato aperto, quello esterno, diventa uno spazio casalingo tutto da vivere in ogni stagione dell’anno. E quando la conformazione del balcone lascia aperti addirittura due dei tre lati disponibili, la grande vetrata utilizzata per rendere il balcone verandato offre una vista panoramica sulla città. Resta solo una domanda: come arredare un balcone verandato? Dipende dalle dimensioni e dalla posizione, ovviamente. Vediamo qualche bella idea da copiare per sfruttare al meglio questi preziosi metri quadrati aggiuntivi dell’appartamento.
Come arredare un balcone chiuso in un rifugio intimo e chic-Micasa

Come arredare un balcone in salotto moderno

Quando sono verandati, anche i piccoli balconcini tipici delle città possono fornire lo spazio sufficiente per creare un salottino confortevole. Prima valuta con attenzione la disposizione dei mobili e la collocazione del balcone verandato. Se dà sulla zona giorno, puoi creare un salottino moderno come prolungamento del living. Se non sai come arredare il balcone verandato perché ti sembra piccolo guarda questi due progetti. Disponi due panche di legno a L, rivestile con cuscini comodi e scegli un tronco di legno come tavolino, oppure arreda lo spazio con i pezzi di un elegante coffee set da esterno. Aggiungi tante piante, in stile giardino d’inverno, e porta un tocco decorativo alle pareti. Puoi dipingere il muro con un colore neutro e chic come una pittura grigio, o puntare sul calore di un rivestimento materico come il legno. Basta poco per trasformare un balconcino in salotto. E se gli sguardi dei vicini disturbano la tua privacy, aggiungi un bastone dove appendere le tende filtranti: lasciano passare la luce, ma ti danno l’intimità che cerchi.
Come arredare un balcone verandato in soggiorno -Elmueble

Come arredare una loggia in un comodo studio

Se lavori da casa e non hai la fortuna di avere una stanza in più adibita a studio, i tuoi momenti di homeworking sono sempre dettati dalla ricerca di uno spazio isolato. Se ti serve un luogo dove concentrarti al riparo da distrazioni, da rumori casalinghi e dalle chiacchiere di chi si muove per la casa, vai sul balcone. Questo progetto ti mostra come arredare un balcone verandato e trasformarlo senza fatica in un comodo studio. Il balconcino chiuso ti offre l’angolo perfetto dove montare una piccola scrivania a ribalta, tanta luce naturale e la tranquillità che cerchi. Il trucco è attrezzare la parete con una piccola libreria o con qualche mensola capiente per riporre documenti e libri, predisporre un paio di prese elettriche per sistemare anche una pratica luce da scrivania. E se rimane ancora spazio, perché non arredare un angolo snack con tanto di sgabello bar per le pause caffè con vista sulla città?
Come arredare il balcone verandato in mini studio con vista-estiloescandinavo

Come sfruttare una veranda chiusa in cucina

La scelta più semplice quando non sai come arredare il balcone chiuso della cucina? Metti un set formato XS con tavolo e due sedie pieghevoli abbinate e avrai un angolo colazione affacciato sul panorama. Un altro buon modo per arredare un balcone verandato, anche se ti sembra molto piccolo, è adibirlo a dispensa o a lavanderia. Se la piccola loggia è accanto alla cucina o al bagno, sarà più facile raggiungere allacci e scarichi per mettere il mobile con lavatrice e lavello, e trasformare il balcone vetrato in una lavanderia. Basta aggiungere un mobile lavanderia dove inserire l’occorrente per il bucato, cesti per la biancheria, detersivi o un modello alto così da avere anche uno spazio per l’asse da stirare, da estrarre solo quando serve. Se gli allacci non ci sono, e vuoi trovare un’idea su come arredare il balcone verandato usalo come stanza dispensa, puoi aggiungere scaffali contro le pareti e panche contenitore che corrono sotto le finestre. Scaffali e vani portaoggetti da appendere al muro sono sempre utili, e non dimenticare che così hai tutto lo spazio per sistemare lo stendibiancheria anche in inverno.
Quando non sai come arredare un balcone verandato punta sulla praticità-estiloescandinavo/cocodecoration

Come vedi, avere a disposizione un piccone balcone verandato è una fortuna, soprattutto se vivi in città, dove lo spazio non basta mai. Se ti servono altri consigli scrivici e leggi anche queste idee moderne per arredare la veranda.

MaraLocatelli
Community Expert 💡
17/02/22-14:13 (modificato)

Vuoi aggiungere fascino al tuo spazio esterno? Dai un’occhiata ai nostri suggerimenti per aggiungere personalità alle tue composizioni floreali, mettere in risalto il salottino open air con pergole, vasi e sentieri. Oltre ai soliti materiali come il legno e la pietra per il giardino rustico fai da te servono qualche barattolo di vernice colorata, e un pizzico di creatività. Con le nostre idee puoi decorare uno spazio esterno davvero ricco di fascino. Mettiti al lavoro subito e con la bella stagione potrai mostrare agli amici le meraviglie del tuo giardino rustico fai da te.
Una casetta di legno per il giardino rustico anche col fai da te - Idea Leroy Merlin

Idee a colori per il giardino rustico fai da te

Le migliori idee per il giardino rustico fai da te nascono da un bel mix di creatività e praticità. A me piace molto il recupero di vecchi oggetti che diventano decorazioni dallo o stile rustico e autentico. Le vecchie biciclette trovano una nuova vita con un mano di pittura spray antiruggine colorata. Dipinte con il colore brillante dei fiori più belli della primavera, dal lilla lavanda al rosso papavero, dal giallo genziana al blu fiordaliso, sono un supporto originale per vasi con piante di ogni genere. Anche le piante grasse possono trovare posto nei cestini da agganciare alla bici. Ma c’è di più! Hai mai notato quanto sono belli i mix eclettici di vecchie carriole, scalette di legno e barattoli di latta utilizzati come fioriere vintage? Puoi tenerli al naturale oppure colorarli con le vernici per legno da esterno o con altre dai particolari effetti decorativi. Aggiungi una casetta degli uccelli alle tue idee per il giardino rustico e avrai una compagnia cinguettante che ti accoglie ogni giorno.
Riciclo e pittura offrono mille idee fai da te per il giardino rustico e autentico - GardeningNet

Con legno e pietra arredi un giardino rustico fai da te da favola

Abbellire il vialetto con il legno o con la pietra è un must del giardino rustico e col fai da te questi percorsi tracciati con le assi da segare in misura o con le lastre di roccia sono progetti alla portata di tutti, che si realizzano in un weekend. Rimuovi le zolle, livelli il percorso con un rastrello e poi posi le assi di legno o le mattonelle di pietra a una distanza adeguata per facilitare il passaggio. Riempi i vuoti con la terra o con la ghiaia e spazza la superficie così da avere un percorso regolare. Se sei indeciso e non sai scegliere tra il legno e la pietra per il giardino rustico di campagna, ti consiglio di variare il più possibile i materiali. Le variazioni di colore e di materiale regalano la sensazione di un ambiente vissuto, naturale e spontaneo. Accosta una panchina di metallo al legno dei pergolati, abbellisci le piccole recinzioni in cannicciato con vecchi vasi di terracotta e il giardino rustico fai da te avrà un intrigante fascino d’altri tempi.
Mescola colori e materiali, legno e pietra per un giardino rustico con patio fai da te - Landscapingnetwork

Prepara il tuo rifugio nel giardino rustico di campagna

Per la tua zona lounge puoi lastricare un patio di pietra nel giardino e col fai da te montare un pergolato di legno. Una semplice struttura di legno ti offre lo spunto ideale per appendere lanterne, fare correre rampicanti e creare un piccolo rifugio nella natura. Arredalo come un salottino con qualche panca, tanti cuscini colorati e un semplice set di tavolo e sedie dove sederti a fare colazione al mattino. Puoi abbellire il patio con gruppi vasi di fiori colorati che hanno un grande impatto visivo e che puoi rinnovare ai cambi di stagioni.
Voglio darti ancora un’altra idea per arredare il giardino rustico col fai da te. Scegli un angolo in ombra, sistema un’amaca comoda per rilassarti in pace, accanto disponi un mix di fioriere e vasi di pietra per un orto fai da te di erbe aromatiche: vedrai che piacere rilassarti e leggere avvolti dal profumo della natura. Se poi i vasi sono leggermente coperti di muschio hanno quell’aspetto selvaggio di grande atmosfera che io trovo irresistibile. Sei d’accordo?
L'effetto naturale della pietra per un' idea di giardino rustico selvaggia - Redwood Stone

La casetta nel giardino rustico col fai te diventa magica

Non so se ci hai mai pensato, ma con qualche aggiustamento le casette da giardino possono diventare un elemento affascinante, perfetto per arredare un giardino rustico con un pizzico di magia fai da te. Se hai comprato una nuova casetta degli attrezzi, cambiane il colore, e scegli tra le vernici per legno da esterno le tonalità fredde che al tramonto creano sfumature magiche. Scegli dei colori carini per porte e infissi delle finestre, ma non farti prendere dalla mania di perfezionismo. Ti consiglio di non essere troppo preciso: se cerchi idee da giardino rustico, col fai da te puoi creare macchie ruvide e effetti da vernice scrostata che regalano un look più autentico.
Idee per un giardino rustico con una casetta degli attrezzi effetto vintage - iBulb

Tra le tante idee per arredare il giardino rustico la casetta per gli uccellini fai da te è un progetto divertente che puoi realizzare anche con l’aiuto dei bambini. Puoi metterti al lavoro senza paura di commettere errori se segui i nostri consigli per crearne una a costo zero.

MaraLocatelli
Community Expert 💡
15/02/22-14:23 (modificato)

Hai deciso di recuperare il sottotetto e adesso devi capire come arredare una mansarda bassa? Bene, voglio darti tante splendide idee di arredo per una mansarda allegra, vivibile e confortevole. Sia che tu sogni di ricavarne uno studio per il tuo lavoro e i tuoi hobby o che tu voglia trasformarla in una camera da letto in più, ogni destinazione è sicuramente migliore del lasciare quello spazio inutilizzato. Anche perché basta veramente poco per trasformarlo in un rifugio intimo a due passi dal cielo. Pensa che, con qualche accorgimento, puoi arredare una mansarda bassa come se fosse un monolocale in mansarda con cucina su misura per i tuoi figli pronti a diventare indipendenti.
arredare una mansarda modernaIdee di arredo per una mansarda moderna - Ispirazione Leroy Merlin

Come arredare una mansarda bassa e renderla luminosa

La luce naturale è la chiave di volta per arredare una mansarda bassa e ottenere una stanza in più, invitante e accogliente. La luce che entra da abbaini e lucernari (puoi anche aprire qualche lucernario in più) quando inonda il sottotetto lo fa apparire molto più accogliente. Va detto, comunque, che se la mansarda ha i soffitti bassi e inclinati, i colori di pavimenti e arredi devono ruotare attorno ai colori chiari. Il bianco alle pareti rende l’ambiente più luminoso e spazioso, soprattutto se la luce naturale scarseggia perché la riflette. Non temere: dipingere di bianco i muri, non significa creare un’atmosfera necessariamente fredda. Anzi, questa base luminosa ti permette di aggiungere tanto colore brillante con i cuscini decorativi sul letto o sul divano e tappeti grandi, perfetti anche i soffici tappeti nei toni naturali perché sono ideali a sottolineare l’atmosfera avvolgente e morbida della mansarda.
arredare una mansarda luminosa Idee per arredare la mansarda e inondarla di luce- hgtv

Idee di arredo per la mansarda calda e accogliente

Dopo aver aperto eventuali finestre, nella maggior parte dei casi sarà sufficiente dipingere il soffitto. Puoi rifinirlo con l’aggiunta di travi in poliuretano effetto legno bianco, da incollare sopra l’intonaco quando la vernice è asciutta. E scaldare l’ambiente con un pavimento in laminato o con le piastrelle effetto legno. Una volta realizzata questa base, puoi sviluppare le idee di arredo della mansarda e dare vita a una stanza relax, a uno studio o a un vero e proprio salotto. Con rivestimenti così eleganti puoi abbinare senza fatica lo stile minimale, l’industrial e lo shabby, intimo e romantico. Se in soffitta manca il riscaldamento, puoi comunque allungare l’impianto per installare i radiatori oppure optare per il riscaldamento a pavimento, invisibile ma efficace. Una bella alternativa è la stufa a pellet, ecologica e con il pregio di creare un’atmosfera che invita al relax e al comfort.
Come arredare una mansarda bassa, elegante e accogliente - Ispirazione Leroy Merlin Es

Arredare il bagno in mansarda piccolo ma comodo

Se hai intenzione di arredare la mansarda bassa come camera da letto, il bagno al piano è necessario, sia per la comodità di non dovere fare le scale sia per aggiungere valore alla tua abitazione. In un piccolo bagno puoi avere tutto quello che ti serve a cominciare dalla doccia walk-in, un lusso perfetto per i bagni in mansarda. Una cabina doccia sprecherebbe lo spazio di un piccola mansarda bassa, mentre una parete doccia aperta si adatta alla superficie ridotta e crea una moderna soluzione di continuità. Non dimenticare di appendere i grandi specchi del bagno: sono fondamentali per arredare una mansarda piccola o bassa perché creano l’illusione di un ambiente grande il doppio.
Si può arredare un bagno comodo anche in una mansarda molto bassa - Idea Leroy

Soluzioni pratiche per arredare una mansarda bassa

Ora vediamo come ovviare il problema dell’altezza. Puoi arredare la mansarda anche molto bassa come una camera con il letto sotto la porzione di soffitto più inclinata: se apri un lucernario al di sopra potrai vedere le stelle quando ti sdrai. Zero problemi di claustrofobia. Se ti è difficile aggiungere qualcosa come un armadio a causa dell'altezza del soffitto ridotta, usa soluzioni alternative. Puoi appoggiare una fila di mobili dove hai l’altezza maggiore così da realizzare un incastro che si integra perfettamente con la struttura del sottotetto. Le migliori idee arredo per la mansarda con queste caratteristiche ti vengono quando utilizzi un sistema componibile, perché ti permette di sfruttare lo spazio con un risultato dinamico che regala una piacevole sensazione di ariosità. Per esempio, puoi aggiungere uno stender o una barra appendiabiti alla parete principale dove il soffitto è più alto, e arredare la parte di mansarda molto bassa con mobili con cassettiere e ante. Al contrario, hai lo spazio per realizzare il sogno di una cabina armadio in mansarda? Aggiungi al tuo progetto una postazione per il make up, un comodo pouf e uno specchio: il gioco è fatto.
Puoi arredare la mansarda bassa con un guardaroba tutto per te - Idea Leroy Merlin

Di solito le soffitte si presentano male, i tetti spioventi e le travi impolverate non devono però scoraggiarti. Anzi, con un bel progetto, quella struttura all’apparenza fatiscente può dare molta soddisfazione. Adesso che hai scoperto che è possibile arredare anche una mansarda molto bassa che ne pensi di metterti al lavoro? Aspettiamo le foto del tuo progetto ultimato.

AnnaZorloni
Agronoma
14/02/22-12:45 (modificato)

Certo, lo sappiamo tutti, le piante grasse non sono proprio le più adatte per la coltivazione indoor: sono piante che amano il sole! Le condizioni poco luminose dei nostri appartamenti non sono sempre le più adatte… ma se proprio non vuoi rinunciare ad avere un cactus in casa, leggi questi consigli!
Vuoi crearti una piccola collezione di cactus? Leggi come coltivarli anche in casa – foto Pixabay

Quali cactus scegliere per la casa?

Se proprio non vuoi rinunciare ad avere un cactus in casa, scegli la specie che meglio si adatta a queste condizioni. Potrai optare per diverse cactacee, ne troverai tanti tipi nel reparto giardinaggio, Ferocactus, Echinocactus, Myrtillocactus...: quali specie scegliere?

Cereus tetragonus si presenta composto da più fusti verticali e per il suo aspetto viene anche detto “castello delle fate”... riesci a vederlo con un po’ di fantasia? Il fusto è formato da 4-5 lati con una fila di piccole spine lungo le costole… il classico cactus con le spine!

Cereus tetragonus farà un gran bel figurone dentro un bel vaso! - foto Leroy Merlin

Aporocactus flagelliformis, è sempre una pianta appartenente alla famiglia delle Cactaceae ma, a differenza di altre, l'Aporocactus ha portamento ricadente: tanti piccoli fusticini ricoperti di spine ricurvi verso il basso, proprio come le code di topi, viene infatti anche detto “coda di topo”.

Aporocactus flagelliformis ha fusticini sottili e ricadenti, molto decorativi - foto Leroy Merlin

Opuntia microdasys è la sorellina minore del fico d’india (Opuntia ficus-indica), la più adatta ad essere coltivata in vaso, anche perché cresce poco, non oltre gli 80-100cm. Le sue pale, inoltre, di colore verde più chiaro, non hanno spine pungenti ma sottili setole bianche (si chiamano “glochidi”), comunque insidiose. Per questo suo aspetto, Opuntia microdasys viene chiamata anche “orecchie di coniglio”.

Minuta e pelosa, l’Opuntia microdasys è la più facile da coltivare in vaso - foto Pixabay

Austrocylindropuntia subulata, o più semplicemente Opuntia subulata, è una cactacea dal portamento colonnare, con un fusto principale dal quale si possono ramificare fusti secondari, e piccole foglie aghiformi e carnose. Viene anche chiamato “ago di Eva”.

Opuntia subulata ha tanti fusti eretti e carnosi, senza spine - foto Pixabay

Euphorbia eritrea, a dire la verità, non appartiene alla famiglia delle Cactaceae, bensì a quella delle Euphorbiaceae, ma ha l’aspetto di un cactus, e per questo motivo l’ho voluta inserire tra i cactus che puoi coltivare in casa. Euphorbia eritrea ha fusti carnosi e colonnari; lungo le costole porta spine appuntite! Se lo ferisci, emette un lattice bianco e un po’ irritante: meglio non toccarlo con le mani nude, si dice che la maga Circe lo utilizzasse come pozione magica.

Simile ai cactus, Euphorbia eritrea arrederà con semplicità la tua casa - foto ispirazione Leroy Merlin

Questi sono solo alcuni dei più facili cactus che potrai coltivare in vaso in casa tua: nel reparto giardinaggio dei negozi Leroy Merlin ne troverai altri, di dimensioni contenute, da coltivare facilmente in vaso. Se non vuoi un cactus, invece, ma una più semplice pianta grassa, o succulenta, leggi “Piante grasse adatte alla vita in appartamento” per scoprire quali puoi coltivare in casa.

Tante sono le piante grasse e i cactus che puoi coltivare in casa - foto Leroy Merlin

Qual è la posizione più adatta per il tuo cactus in casa?

Per avere una pianta sana e forte, scegli la posizione più adatta. Deve essere il più possibile luminosa, preferibilmente vicino ad una finestra rivolta a sud, attraverso la quale filtrino i raggi del sole. Ricordati di ruotarla di tanto in tanto, per far sì che cresca dritta, dal momento che tende a inclinarsi alla ricerca del sole. I cactus amano il caldo e le condizioni di temperatura delle nostre case sono solitamente adatte, con valori di 20°C e più. Non amano l’umidità, quindi, se la tua casa è troppo umida, sappi che il tuo cactus potrebbe soffrire e rischiare di andare incontro a fenomeni di marcescenza. Occhio agli spifferi d’aria! Mai mettere la pianta vicino a fonti di calore sia calda che fredda, quindi lontana da termosifoni e da condizionatori d’aria, mi raccomando!

Scegli una posizione luminosa della casa per i tuoi cactus! – foto Pixabay

Come curare un cactus in casa?

Coltiva il tuo cactus in un vaso di terracotta, pesante e traspirante. Un vaso troppo leggero non è adatto a tenere in piedi una pianta che si sviluppa tanto in altezza come un cactus; rischierebbe di cadere! Inoltre, la terracotta è il materiale più adatto, in quanto permette una corretta traspirazione a livello radicale, evitando che si creino condizioni di umidità eccessiva, come succede con i vasi in plastica. Utilizza anche un bel portavaso per dare più stabilità e abbellire la tua composizione, ma ricordati assolutamente di non accumularvi acqua! Utilizza un terriccio specifico per piante grasse, sciolto e arricchito con sabbia grossolana per far sì che sia ben poroso e assolutamente drenante.
Bagna poco: il tuo cactus non ha bisogno di tanta acqua! Verifica sempre le condizioni di umidità della terra prima di bagnare e intervieni solo quando senti che è asciutto. I cactus amano stare all’asciutto…
Concimalo utilizzando un fertilizzante specifico per cactacee, seguendo le dosi e le modalità indicate in etichetta: fornirai alla pianta gli elementi nutritivi di cui ha bisogno e che non trova nel ristretto volume di terreno all’interno del vaso.
Spolveralo! I cactus richiedono talmente poche cure che rischiamo di dimenticarci di loro, come se fossero dei soprammobili… ma non sono di plastica! La polvere che si accumula sui loro tessuti non fa loro bene, in quanto va a creare una patina sottile che ne occlude i pori e li indebolisce. Dunque, non dimenticarti di spolverarli! Utilizza un semplice panno morbido leggermente inumidito, e se ci sono le spine, ingegnati per non pungerti; utilizza un pennellino morbido per raggiungere le parti più difficili e pungenti.

I cactus vivono in poca terra, che deve essere sciolta e ben drenante! – foto Leroy Merlin

Avere un cactus in casa è benefico!

Lo sapevi? Ai cactus vengono attribuite alcune proprietà benefiche, tra cui quella di catturare e assorbire le radiazioni elettromagnetiche, depurando l’aria e proteggendoci dunque dai loro effetti negativi sul nostro organismo. Tieni un cactus in salotto, vicino al televisore, o in studio, vicino al computer: ti proteggerà dalle onde elettromagnetiche che emettono questi dispositivi! Numerose altre piante hanno questo effetto benefico, leggi “Piante che assorbono le radiazioni” per saper quali.

I cactus assorbono le radiazioni emesse dai nostri dispositivi elettronici! – foto Leroy Merlin

Sembra, poi, che i cactus abbiano un effetto terapeutico, e siano in grado di creare armonia in casa: è quanto sostiene il Feng Shui, antica disciplina cinese che si occupa di benessere psico-fisico … e allora, perché non provarci?