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ValeriaBonatti
Architetto
08/03/22-16:47 (modificato)

Chi ha detto che in bagno non si può mettere il parquet? In realtà è la stanza dove si avrebbe maggiormente il desiderio di sentire sotto i piedi nudi un materiale caldo e naturale come il legno, ma anche visivamente le tendenze dell’arredo ci portano sempre più verso case green, costruite e arredate con materiali ecosostenibili e che ci fanno mantenere, anche in città, il contatto con la natura. Hai qualche dubbio? Continua a leggere…

L’ineguagliabile bellezza del parquet, anche in bagno – Leroy Merlin

Pavimento in legno massello, in bagno come in barca

Vedere al mare una barca o un pontile di legno immersi nell’acqua non ci stupisce, sappiamo che è un materiale perfetto, eppure in casa, col parquet, c'è sempre il timore dell'umido. Perché? Tutto sta nel tipo di legno: ci sono essenze che per loro natura sono più adatte al contatto con l’acqua, come il bambù, il teak o il merbau, che sono quindi anche quelle da preferire per mettere il parquet in bagno: i listelli dovranno essere in legno massello e posati incollati, mentre un trattamento a olio permetterà al pavimento di mantenersi perfetto negli anni, anche se per questi legni non è indispensabile. Il teak Pontebarca è perfetto da incollare con uno spazio tra i listelli a mo’ di pontile, ti sembrerà di essere sempre al mare! Sono essenze, teak e merbau, che come colore ricordano le varietà del miele, o le mischiano, come il teak lamellare: abbinale a tonalità (e materiali) a contrasto come il grigio cemento o sfumature blu mare o rendile protagoniste in un total white!

Proposte di parquet massello posato in bagno – Leroy Merlin

In bagno proteggi il parquet con la vernice

Un altro sistema per non rinunciare al parquet in bagno o per proteggerlo nel caso fosse preesistente, è la vetrificazione, la copertura cioè del pavimento già posato con una vernice che riempia quindi anche le giunte tra i listelli. Hai pensato a che finitura vorresti? Dai un occhio al mio articolo “Cosa scegliere tra parquet lucido o opaco”, se vuoi saperne di più, anche se personalmente ritengo che in una stanza come il bagno il legno debba essere lasciato il più naturale possibile all’aspetto, utilizzando un prodotto opaco o satinato. Una cosa comunque è certa: se vuoi un bagno un po’ speciale e stiloso come questo Purple Bloom, la posa a spina di pesce è quella che più gli conferirà eleganza e charme.

Un bagno elegante con un parquet vetrificato – Leroy Merlin

Parquet in bagno? Sembra proprio di sì!

Ecco un altro progetto a cui ispirarsi, il bagno Nordic Boho. E cosa vedi tu per terra? Un bel parquet chiaro, dal tono rosato come quello delle pareti e delle piastrelle che ricoprono vasca e parte bassa dei muri. Rubinetteria e termoarredo neri fanno un contrasto elegante come il decoro sul muro, ma vuoi sapere un segreto? Il pavimento è in realtà in SPC, il Ceramin con posa flottante a clic. Si tratta di un materiale che rappresenta l’evoluzione dei pavimenti vinilici e che è perfetto, grazie alle sue caratteristiche, per gli ambienti umidi. Contiene poca o zero componente plastica, mentre le polveri minerali lo rendono praticamente inattaccabile, oltre che esteticamente ineguagliabile: ti sfido a capire che non è legno! Anche tra i laminati, comunque, ci sono quelli adatti agli ambienti umidi che si rivelano quindi una soluzione pratica e ottimale per un realizzare in bagno un pavimento effetto legno con una resa estetica davvero incredibile.

Pavimenti in SPC o in laminato per un bagno effetto legno – Leroy Merlin

Grès porcellanato effetto legno, il parquet per il tuo bagno

Se la tua famiglia è molto amante dell’acqua e degli spruzzi (capita soprattutto con bambini in casa!) e nutri ancora dei dubbi sull’effettiva tenuta di questi pavimenti, ecco per te la soluzione ideale da posare in bagno: il grès porcellanato effetto legno è a prova di allagamenti! Le sfumature di legno che vengono riprodotte sono davvero infinite, adatte ad ogni stile e, per dimensione e rifinitura, i “listelli” presentano il vantaggio di poter essere facilmente alternati a piastrelle decorative, come in questo progetto in cui il grès effetto legno Oural viene impreziosito da una piastrella tipo cementina. Ecco fatto un bagno moderno, allegro, originale e adatto a tutta la famiglia! Preferisci un bagno elegante e super raffinato? Il grès Versaille effetto noce a posa incrociata, abbinato ad una carta da parati sui toni del senape, sarà la tua fonte di ispirazione.

Parquet in bagno per ogni stile con il grès porcellanato – Leroy Merlin

Riassumendo: consigli se vuoi il parquet in bagno

  • Se hai un pavimento preesistente che vuoi/devi tenere, in caso di parquet lo puoi trattare o vetrificare; se si tratta invece di un brutto pavimento che vuoi ricoprire sarà sufficiente sovrapporgliene uno in laminato o SPC con posa incollata o flottante (per non rovinare quello sottostante).
  • In caso di nuova pavimentazione puoi scegliere tra tutte le tipologie che abbiamo visto:
    ^ Il legno massello, scegliendo tra le essenze più adatte e proteggerlo ulteriormente con una finitura a olio o vernici a base acqua, meglio se opache o satinate. Sarà richiesta un po’ di manutenzione periodica e attenzione con i prodotti di pulizia.
    ^ Il grès porcellanato effetto legno o l'SPC sono perfetti in bagno con il riscaldamento a pavimento perché risultano tiepidi al tatto e piacevoli come il legno. Non richiedono alcun tipo di manutenzione o attenzione particolare e il risultato estetico è eccellente.
    Buona scelta!
elisabetta.garoni
Architetto
08/03/22-14:39 (modificato)

Hai mai sentito parlare dello stile Steampunk? Sei curioso di saperne di più? In queste righe ti racconterò di questa tendenza di arredamento nuova, che mixa sapientemente passato e futuro, stravaganza ed eleganza classica. Vieni a scoprire come arredare la tua casa o il tuo locale con uno stile decisamente lontano dai canoni tradizionali ma capace di coinvolgere e proiettare in un mondo alternativo.

Ispirazione per il bagno in stile Steampunk - belbagno

Stile steampunk tra vintage e fantascienza

La principale fonte di ispirazione è la narrativa fantascientifica ambientata nell’Inghilterra vittoriana. Già il nome la dice lunga: Steam significa “vapore” e punk significa “rozzo”. Queste due parole ci fanno immaginare un ambiente dai toni scuri, in cui le macchine a vapore dominano la scena, dove lo stile industrial, con l’uso del ferro e dei metalli arrugginiti è molto presente, dove le tubature e gli ingranaggi e le imperfezioni delle strutture sono tutt’altro che nascosti.

Ispirazione Steampunk per il soggiorno con libreria in ferro - casaegiardino

L’importanza dei dettagli

Per partire con il piede giusto e ricreare lo stile steampunk, incomincia dalle pareti. Al bando toni chiari e colori sgargianti, scegli di lasciare una parete con la muratura grezza e a vista o ricorri alla carta da parati effetto mattone, oppure tratta la parete per riprodurre un effetto vecchio e un po’ usurato. Tinteggia con colori scuri: andranno benissimo i grigi, i marroni e perfino il nero. Prediligi dettagli in ferro nero come travi, tubature, scale e corrimani. In camera la carta da parati che riproduce vecchi ingranaggi sarà perfetta dietro il letto.

Soluzione per decorare la parete steampunk della camera da letto -
Casaegiardino e Leroy Merlin

Stile steampunk: l’importante è esagerare

Un arredamento in stile steampunk non può essere ordinato e minimale. Al contrario è pieno di oggetti che richiamano un’epoca ormai lontana come orologi con ingranaggi a vista, poltrone di recupero rigorosamente in cuoio marrone, cannocchiali, macchine da scrivere, pesanti bauli e antichi mappamondi. In generale si tratta di oggetti futuristici caratterizzati da azionamento meccanico che puoi scovare nei mercatini. L’unica eccezione la fa l’illuminazione: scegli lampade costruite con tubazioni dalla finitura arrugginita e, dove possibile, lampadine vintage.

Idee per arredare il soggiorno con oggettistica steampunk – Nowar e
Leroy Merlin

Imperfetto, caotico, scuro

Infine, ma non per importanza, parliamo del legno, uno dei protagonisti assoluti che non può mancare in una casa in stile steampunk. Per il pavimento scegli un legno scurissimo, come il parquet in rovere noce e seleziona mobili dal sapore antico e vissuto, a tratti usurato. Per un effetto più ricercato opta per boiserie e librerie dipinte nel tono grigio fumo, in perfetto stile vittoriano.

Arredare un elegante living di ispirazione steampunk - Leroy Merlin

Ti piace questo stile? Ti è capitato di vederlo ricreato in un bar o in un appartamento? Che effetto ti ha fatto? Raccontaci cosa ne pensi.

Claudia M
Redattrice
08/03/22-11:24 (modificato)

Le piante hanno bisogno di amore e per vederle crescere rigogliose è necessario prendersene cura nel modo corretto. Se non hai il pollice verde ma non vuoi rinunciare al piacere di circondarti di vegetazione, le piante grasse da interno rappresentano la soluzione ideale. Facili da curare e adatte per decorare ogni tipo di ambiente, sono le alleate perfette per dare un tocco di verde alla tua casa. Scopriamo insieme quali sono le piante grasse da appartamento più apprezzate e quali accorgimenti puoi adottare per non farle appassire e vederle fiorire magnificamente.

Yucca: il “tronchetto della felicità”

Pianta esotica proveniente dal Messico e dai Caraibi, la Yucca cresce fino a raggiungere i 2 metri di altezza. È adatta al tuo appartamento, se desideri una pianta dalle foglie di colore verde intenso e profondo. Non avrai difficoltà a riconoscerla: ha un fusto cilindrico e le sue foglie crescono a ciuffo.
Questa tipologia di crescita, in Oriente, è considerata portatrice di fortuna. Da questa credenza, ha preso piede l’usanza di definire la Yucca “tronchetto della felicità”. Come l’Aloe, questa pianta grassa vive bene all’interno di ambienti luminosi, nonostante tolleri anche l’ombra. Ti consiglio di prestare attenzione alla temperatura della stanza in cui la riponi: non deve mai superare i 18°-20° o essere inferiore a -5°.

Aloe Vera, la pianta “miracolosa”

L’Aloe è una delle piante grasse da interno più in voga. Conosciuta e apprezzata per le proprietà benefiche delle sue foglie, è la soluzione ideale per te, se sei alla ricerca di una pianta decorativa per abbellire casa. Ha tonalità tendenti al verde e, quando cresce, raggiunge una larghezza molto importante (fino ai 50-60 cm!). Essendo una pianta grassa di origine tropicale, vive bene all’interno degli appartamenti e non necessita di particolari cure. Tuttavia, è richiesta accortezza nell’esposizione alla luce e alla temperatura. Ti consiglio di posizionarla in un locale abbastanza luminoso, magari vicino ad una finestra ampia. L’importante è che l'Aloe non venga raggiunta dai raggi del sole e che la luce venga filtrata da una tenda.

Crassula Ovata, l’“Albero di Giada”

La Crassula è una pianta succulenta originaria dell’Africa meridionale ed è la soluzione da prediligere, se sei alla ricerca di una pianta piccola che non superi il metro di altezza. È una delle piante da interno con fiori più apprezzate perché in primavera e in estate regala un’infiorescenza straordinaria: i fiori sono a forma di stella, hanno un colore rosa o bianco e sono raggruppati in piccoli mazzi sulla cima dei rami. Se vuoi vedere crescere rigogliosa la tua Crassula, nonostante non richieda particolari cure, ti consiglio di posizionarla a contatto diretto con il sole e in un locale in cui le temperature non sono eccessivamente rigide. Vive bene all’interno degli appartamenti, ma è preferibile posizionarla all’esterno, magari su un balcone.

Haworthia: il “cactus zebra”

L’Haworthia è conosciuta anche come “cactus zebra” per la particolarità delle sue foglie. Queste, infatti, sono verdi e dotate di evidenti striature di colore bianco che richiamano il manto della zebra. È una delle piante grasse da interno poca luce più apprezzate: ti consiglio di acquistare l’Haworthia, se sei alla ricerca di una nuova pianta per decorare ambienti poco luminosi e non troppo soleggiati.

Cereus Forbesii Spiralis: la pianta grassa a forma di spirale

La Cereus Forbesii Spiralis è una pianta grassa perfetta per decorare il tuo appartamento: ha una forma a spirale e, quando cresce, si trasforma in una vera e propria opera d’arte. È facile da coltivare e non richiede cure particolari. Attenzione: non tollera temperature troppo rigide e il terreno deve essere drenato frequentemente, specialmente in estate.

Echeveria, la “succulenta a rosetta”

Se vuoi donare un tocco stravagante e ricercato alla tua casa, l’Echeveria è la pianta grassa da interni che fa per te. Quando fiorisce, regala alla vista uno spettacolo unico nel suo genere. I fiori sono colorati e le foglie, che hanno una forma ovoidale, si intrecciano creando una rosetta. Per crescere rigogliosa predilige ambienti molto luminosi: ti consiglio di tenerla lontana dalle correnti fredde e di posizionarla a contatto diretto con il sole.

Euphorbia, la pianta da appartamento originaria dell’Africa

Se disponi di ambienti molto luminosi e sei alla ricerca di una pianta grassa per la tua casa che possa garantirti fioriture costanti e meravigliose, l’Euphorbia è la soluzione che fa per te. Questa pianta cresce in altezza, generalmente su un unico fusto portante. I fiori possono essere gialli, tendenti al verde, rosa o rossi e, di norma, sbocciano durante l’estate. Come tutte le piante succulente, non richiede molte attenzioni: ti suggerisco di usare concime naturale quando le temperature si alzano e di posizionare l’Euphorbia in luoghi luminosi.

Sedum: una delle succulente più facili da coltivare

Il Sedum è una pianta grassa estremamente facile da coltivare perché è dotata di tessuti succulenti che riescono ad immagazzinare grandi quantitativi d’acqua. Rimarrai stupito quando la pianta si ingrosserà assumendo forme stravaganti che ricordano rosette e piccole sfere. Cresce bene sia al freddo che al caldo e per evitare di farla marcire ti consiglio di scegliere terricci molto drenanti.

Agave americana, la “Century Plant”

Pianta grassa dalle larghe foglie appuntite che si intrecciano per formare rosette di colore verde o crema, l’Agave americana è monocarpica, cioè fiorisce una sola volta e, dopo la fioritura, è destinata a morire. La particolarità di questa pianta è che, dopo la morte, rilascia germogli da cui nascono nuove piante. È la soluzione che fa per te, se non sei un esperto di giardinaggio: resiste alle temperature fredde e calde e non necessita di molte attenzioni. Ti consiglio, però, di posizionarla in luoghi ben illuminati perché cresce rigogliosa al contatto diretto con i raggi solari.

Frailea: la pianta grassa ornamentale

La Frailea è un’ottima scelta se sei alla ricerca di una pianta grassa da interno con i fiori. Simile a un piccolo cactus, è cosparsa di spine lungo il diametro e al centro ospita un fiore che va dal giallo al bianco. Ha dimensioni molto ridotte e per prendertene cura nel modo corretto devi posizionarla in luoghi luminosi, ma non alla luce diretta del sole. Durante l’estate e l’inverno, bagnala abbondantemente ed evita di esporla a fonti di calore.

Queste sono solo alcune delle piante grasse da interno che regalano grandi soddisfazioni a coloro che dichiarano di non avere il pollice verde e che sono particolarmente apprezzate anche dai plant lovers e dagli esperti di giardinaggio. La scelta della soluzione più adatta alle tue esigenze dipende dal tuo gusto personale e dal modo in cui desideri decorare la tua abitazione. Se hai qualche alternativa da proporre, condividi i tuoi suggerimenti con la nostra Community, e se hai bisogno di aiuto per capire come prenderti cura delle tue piante grasse senza commettere errori, sono pronto a rispondere ad ogni tua domanda.

ValeriaBonatti
Architetto
08/03/22-11:19 (modificato)

La scelta della finitura del parquet può sembrare un vero dilemma. Ma è bene sapere che non si tratta solo di gusto personale:ogni trattamento ha vantaggi e svantaggi e peculiarità diverse che si adattano più ad un ambiente e ad uno stile che a un altro. Quindi? Parquet lucido o opaco? Oliato o verniciato? Vieni, scopriamolo insieme.

Scegliere il parquet giusto per ogni stile – Leroy Merlin

Quale trattamento per il parquet? Le vernici

Innanzitutto va detto che oggi, anche per i pavimenti in legno, si usano vernici a base d’acqua al posto di quelle sintetiche, per cui se avevi qualche scrupolo sulla salubrità dei trattamenti direi che si può stare più che tranquilli!
Con un parquet prefinito si ha la possibilità di valutare in anticipo l’effetto della rifinitura e quindi scegliere tra lucido e opaco risulta più semplice, ma il pavimento non rimane protetto tra le fughe, mentre con la verniciatura o vetrificazione si sovrappone al pavimento già posatouno strato protettivo che lo ricopre integralmente e lo rende impermeabile e più resistente all’uso e allo sporco. Un parquet verniciato è di facile pulizia e volendo si può utilizzare una vernice che dia una colorazione coprente o anche solo una sfumatura al legno. Lo svantaggio è che, nel caso si rovini, è difficile sostituire la sola parte danneggiata, ma in genere si attende di fare la levigatura e riverniciatura, il che avviene in media ogni 10 -15 anni.

Proteggere il legno con la verniciatura - Solidrenner

La finitura ad olio

Il trattamento a olio per il parquet si basa su un concetto del tutto diverso. L’olio non ricopre semplicemente, ma impregna il pavimento (che deve quindi essere grezzo), conferendogli un aspetto estremamente naturale ed esaltandone allo stesso tempo colore e venature. Il parquet oliato è forse più esposto ai graffi, che però, come lo sporco, si vedono meno rispetto ad un legno verniciato, dandogli anzi un aspetto più naturale e vissuto. La manutenzione è più semplice e può essere fatta da chiunque, senza l’obbligo di far intervenire ‘addetti ai lavori’: consiste nel ripassare con l’olio il pavimento quando risulta impoverito alla vista e non più sufficientemente protetto. Come accorgersene? Basta osservare se una gocciolina d’acqua viene assorbita! Grande vantaggio del pavimento oliato è che, nel caso di imprevisti, è possibile sostituire solo i listelli danneggiati e ripetere il trattamento per uniformarli agli altri senza che si notino differenze.

La finitura ad olio esalta le venature del parquet – Leroy Merlin

Quando scegliere un parquet lucido

Al di là del gusto personale, quali sono i vantaggi di un parquet lucido? Abbiamo già visto che la vetrificazione rende un pavimento in legno estremamente resistente ad usura e calpestio. Ma è l’aspetto, che si può ottenere anche con l’utilizzo di apposite cere, che lo rende particolarmente adatto ad ambienti eleganti e di rappresentanza, come soggiorni in stile classico o studi professionali. In realtà il parquet lucido viene scelto anche per la sua luminosità e la vivacità dei colori per stanze scarsamente illuminate o tinteggiate con colori scuri. Le essenze valorizzate da questo trattamento sono quelle più classiche anche nel tipo di posa, come quella a spina di pesce; meno adatti i parquet dalle tonalità moderne, come i legni sbiancati o grigi, e quelli rustici che prediligono un trattamento in linea con lo stile. Un consiglio per attenuare l’effetto un po’ freddo di un parquet lucido, valorizzandone l’estetica? Ammorbidirlo con tappeti, tende e tessile d’arredamento.

Parquet massello lucido per lo stile classico – Leroy Merlin

I vantaggi del parquet opaco

Che sia con il trattamento ad olio o con vernici semilucide o satinate, il parquet opaco rende tutta la naturalezza del legno e si adatta perfettamente ad un ambiente domestico, ma allo stesso tempo risulta sofisticato e quindi perfetto per ogni stile. Ideale per superfici di grandi dimensioni, il parquet opaco rimanda la luce in modo diffuso senza effetto specchio: sarà sufficiente intervenire nella scelta di colore, essenza, dimensione e posa per trovare il pavimento giusto per lo stile che più ti piace. I listoni di grandi dimensioni, ad esempio, soprattutto in essenze esotiche come il bambù, sono quelli che trattati con finitura opaca aggiungono calore e naturalezza a stili come quello nordico, boho o naturale. Insomma, un pavimento dove viene voglia di camminare a piedi nudi!

L’elegante contrasto tra parquet in bambù opaco e arredo Industrial Boho – Leroy Merlin

Come hai potuto vedere non c’è una finitura giusta e una sbagliata per il pavimento in legno. Leggi la nostra Guida alla scelta della giusta finitura Guida alla scelta della giusta finitura del parquet per valutare l'opzione migliore in base allo stile della tua casa.

GiulioM
Esploratore 🔍
08/03/22-11:03 (modificato)

Stai progettando una nuova costruzione o sei in fase di ristrutturazione del tuo immobile? Una delle scelte più impegnative che sarai chiamato ad affrontare è quella del rivestimento esterno delle facciate. I rivestimenti, infatti, sono il biglietto da visita di ogni edificio: svolgono una funzione decorativa e assicurano isolamento termico e protezione dagli agenti atmosferici. Per non commettere errori nella scelta della soluzione più adatta al tuo gusto personale e alle caratteristiche del tuo edificio, ecco quali sono i fattori da non sottovalutare in fase di progettazione e quali i materiali più utilizzati per la realizzazione dei rivestimenti esterni facciate.

Panoramica sui fattori da valutare per la scelta dei rivestimenti giusti

Se ti stai occupando del rifacimento delle facciate esterne del tuo edificio e sei alla ricerca del rivestimento giusto, ti consiglio di prestare molta attenzione alla valutazione di alcuni fattori che, se sottovalutati, rischierebbero di influenzare negativamente il risultato finale e deludere le tue aspettative. L’obiettivo dovrebbe essere quello di creare un progetto in grado di combinare il tuo gusto personale con le caratteristiche dell’edificio e il contesto urbano in cui è inserito.
Affinché ciò sia possibile è fondamentale che i rivestimenti esterni facciate rispettino alcuni requisiti. Oltre a svolgere un ruolo esteticamente importante, essi, infatti, assolvono anche una molteplicità di funzioni pratiche necessarie per il benessere dell’edificio, come la protezione della struttura. Per questi e altri motivi, ti suggerisco di optare per soluzioni che siano durevoli e resistenti ai raggi UV e agli agenti atmosferici.
Al di là delle necessità costruttive, è indispensabile prestare la dovuta attenzione anche al clima della località in cui il tuo edificio si trova: non tutte le tipologie di rivestimento, infatti, resistono allo stesso modo agli sbalzi termici, all’umidità, al calore e alla salsedine. Da non sottovalutare, poi, la resa estetica che desideri donare al tuo immobile, oltre che i prezzi dei rivestimenti per muri esterni in rapporto alle tue disponibilità.

I materiali

In fase di scelta del rivestimento per le facciate esterne del tuo edificio, hai la possibilità di optare per una molteplicità di alternative. In base alle tue esigenze e alle caratteristiche del tuo immobile, puoi scegliere tra diversi formati, colori, finiture e materiali. Questi ultimi si distinguono per funzionalità ed estetica: la scelta dipende dal tuo gusto personale e dal grado di protezione che vuoi assicurare alla tua struttura.

Intonaco

Uno dei rivestimenti tradizionali più diffusi è l’intonaco. Le proprietà che questo materiale possiede lo rendono la soluzione ideale per te, se sei alla ricerca di un rivestimento leggero, facile da posare ed economico. Si adatta facilmente a qualsiasi forma e superficie e la posa è estremamente semplice: viene eseguita attraverso la sovrapposizione di tre strati.

Rivestimenti esterni facciate: il gres porcellanato

Se, invece, desideri installare un rivestimento per esterni in grado di garantire elevate performance tecniche e una sorprendente versatilità estetica, ti suggerisco di optare per il gres porcellanato. Il gres è un materiale resistente, durevole e non richiede particolari interventi di manutenzione. A seconda della tipologia di trattamento e del processo di produzione, i rivestimenti in gres porcellanato sono disponibili in diversi formati, colori e spessori. Trattandosi di facciate esterne, ti consiglio di prediligere la posa di grandi lastre.

Pietre per rivestimento esterno

In passato la scelta della pietra per rivestire le facciate era considerata come troppo azzardata, per via dei tempi di posa più lunghi e della pesantezza del materiale. Tuttavia, nel corso del tempo, i sistemi di lavorazione e le tecniche di posa si sono evolute, rendendo la pietra uno dei materiali più utilizzati per il rivestimento delle facciate esterne. Questa tipologia di materiale rappresenta la soluzione ideale per te, se sei alla ricerca di un rivestimento classico e dal fascino intramontabile caratterizzato da una notevole resa estetica e da un’elevata durevolezza.

Rivestimenti per esterni in legno

Il legno è uno dei materiali naturali più apprezzati in architettura e si adatta alla perfezione al rivestimento delle facciate esterne degli edifici. Il successo di questo materiale è dovuto alla sua estetica senza tempo e alla possibilità che offre di scegliere tra una molteplicità di soluzioni di posa e formati. Se opti per il legno, infatti, puoi decidere se applicarlo alla facciata sotto forma di listoni o pannelli e puoi scegliere tra diversi colori e texture. Per quanto riguarda le soluzioni di posa, puoi scegliere se rivestire singole porzioni dell’edificio, creare piccoli inserti o rivestire la facciata nella sua totalità.

Facciate in laterizi e pareti verdi

Se desideri donare un’immagine tradizionale alla facciata del tuo immobile, non sottovalutare i rivestimenti in laterizi. Il laterizio è uno dei materiali più utilizzati per la realizzazione di facciate non ricoperte da nessun altro tipo di finitura. I laterizi per esterno sono prodotti con argille selezionate e assicurano una notevole resa estetica e una grande resistenza agli agenti atmosferici. La vegetazione è una delle alternative sempre più apprezzate per il rivestimento totale o parziale delle facciate esterne. Ti consiglio di optare per questa soluzione, se vuoi donare al tuo edificio un’estetica d’impatto e un ottimo livello di isolamento termoacustico. Per realizzare una facciata verde puoi scegliere se optare per l’installazione di cassette di metallo contenenti i substrati di colture o se applicare tappeti interi di verde.

La scelta dei colori

Per scegliere il colore dei rivestimenti esterni facciate, ti suggerisco, innanzitutto, di consultare il piano di colore comunale per conoscere quali regole devi rispettare in fatto di coloritura e tinteggiatura delle facciate. Ad ogni modo, devi sapere che i rivestimenti per esterno non sono sempre disponibili in tutte le colorazioni, a meno che tu non scelga di optare per la pittura murale per esterni. In quest’ultimo caso, essendo tutte le pitture murali di colore bianco, hai la possibilità di ottenere il colore che desideri, utilizzando coloranti specifici. Se possibile, ti consiglio di optare per due o più colori diversi, così da donare alla facciata un effetto estetico più pregiato.

Ho cercato di fornirti una panoramica sui materiali più utilizzati per la realizzazione dei rivestimenti per esterni allo scopo di aiutarti nella scelta della soluzione più adatta alle caratteristiche del tuo edificio e al tuo gusto personale. Se desideri approfondire un aspetto in particolare, dire la tua sulla tipologia di materiale da prediligere, trovare risposte alle tue domande o ispirare la Community, lascia un commento.

GiulioM
Esploratore 🔍
08/03/22-10:01 (modificato)

Che la tua casa sia un appartamento in condominio, un loft moderno in pieno centro o un’abitazione immersa nel verde, hai la possibilità di replicare lo stile british all’interno di qualsiasi ambiente domestico. Se sei in fase di ristrutturazione, hai scelto di seguire questa tendenza per rinnovare il tuo bagno e sei alla ricerca di ispirazione per realizzare una stanza che sia il connubio perfetto tra classe, eleganza e raffinatezza, ti mostro quali sono le scelte che sarai chiamato a compiere e ti propongo alcune soluzioni per progettare un bagno in stile inglese dal gusto ricercato e unico, senza rinunciare al comfort e alla praticità.

Bagno in stile inglese: concetti chiave

È importante che tu conosca le caratteristiche che stanno alla base dello stile inglese per capire quale linea seguire, velocizzare i processi di scelta e allontanare il rischio che, al termine dei lavori, il risultato ottenuto non ti soddisfi. Naturalmente, in fase di progettazione, in base allo spazio che hai a disposizione e alle tue esigenze, hai la possibilità di discostarti dalle caratteristiche tipiche di un classico bagno in stile inglese per rivisitare e adattare ogni soluzione al tuo gusto personale. Difatti, le atmosfere e il mood tipici di questo stile sono fonte di ispirazione anche per le case più moderne.
Un bagno in stile british è concepito come una stanza che vive di vita propria, dedicata al relax e alla cura di sé, elegante e, allo stesso tempo, pratica e funzionale. È caratterizzato da linee classiche, particolari ricercati, colori tenui, accostamenti cromatici unici e materiali naturali che contribuiscono a rendere l’ambiente elegante, accogliente e raffinato. I tradizionali bagni inglesi non lasciano molto spazio alle decorazioni: il mio consiglio, infatti, è non eccedere con le lavorazioni e con i decori. Privilegiare la sobrietà nella scelta dei colori, dei pavimenti, dei rivestimenti, dei sanitari e dei complementi d’arredo ti permetterà di creare un bagno in perfetto stile inglese.

I colori da prediligere

Come tradizione vuole, i bagni inglesi sono stanze grandi e molto luminose. Ciò non significa che se hai a disposizione uno spazio ridotto, sei costretto a rinunciare allo stile british per rinnovare il tuo bagno. Se il tuo ambiente è piccolo e poco luminoso e non hai la fortuna di avere un’ampia finestra, ti consiglio, però, di prestare molta attenzione alla scelta dei colori. Questi ultimi, infatti, giocano un ruolo fondamentale nell’illuminazione della stanza. Abbandonare l’idea di colori scuri è indispensabile per evitare di rendere eccessivamente cupo il bagno. È preferibile optare per colori chiari, come il grigio chiaro o il color crema. Se desideri dare un tocco di colore in più al tuo bagno stile inglese, ti consiglio di non sottovalutare i colori pastello, in particolare le tinte vicine all’azzurro, al verde o al rosa. Se vuoi ricreare la classica atmosfera anglosassone, il total white rappresenta la soluzione ideale.

La scelta dei rivestimenti e dei pavimenti

Ti stai chiedendo quali pavimenti e rivestimenti scegliere per donare un tocco inglese al tuo bagno? Le possibilità di scelta sono numerose. Se la tua intenzione è creare un ambiente accogliente e il più simile possibile ad un bagno in stile british, ti consiglio di optare per la posa di una boiserie in legno, abbinato ad un parquet dalle tinte chiare o ad un gres porcellanato effetto legno.
Se pensi che il legno in bagno sia una scelta troppo azzardata, puoi optare per la posa di classiche piastrelle. Lo stile inglese si basa su forme regolari e precise: per questo motivo, il consiglio è prediligere piastrelle di piccoli formati, come le piastrelle cementine esagonali o le piastrelle “metro” rettangolari, dotate di angoli smussati e anticamente impiegate per il rivestimento delle pareti all’interno delle metropolitane.

Sanitari, zona lavabo e rubinetteria

In fase di scelta dei sanitari, il consiglio è evitare water e bidet sospesi, ma optare per soluzioni più classiche e a colonna. Per quanto riguarda le linee, ti suggerisco di prediligere lo squadrato e non il tondeggiante. Naturalmente, per creare un bagno stile inglese i sanitari non potranno che essere in ceramica e rigorosamente di colore bianco.
Con riferimento alla zona lavabo, il lavandino a colonna è la soluzione ideale. In alternativa, se desideri una soluzione più funzionale e pratica, ti consiglio di integrare il lavabo all’interno di un mobile bagno stile inglese, dotato di ante e cassetti nei quali avrai la possibilità di riporre tutto l’occorrente necessario per la cura del corpo. Come all’interno di qualsiasi ambiente domestico, i dettagli fanno la differenza. A giocare un ruolo importante è la rubinetteria: il consiglio è optare per una rubinetteria bagno stile inglese elegante, decorata finemente, separata per acqua calda/fredda e, preferibilmente di colore oro o argento.

Vasca da bagno

La vasca da bagno merita un approfondimento a sé perché è la regina indiscussa dei bagni stile inglese. Quella di preferire la vasca alla doccia è una tendenza tutta anglosassone. Per arredare il tuo bagno con questo mood ti consiglio di limitare la scelta a due alternative: vasca da bagno freestanding o vasca da bagno ad incasso.
Per donare alla stanza l’atmosfera tipica delle case vittoriane, ti suggerisco di optare per una vasca da bagno freestanding di colore bianco in ceramica. In questo caso, puoi donare un tocco di colore, eleganza e ricercatezza alla vasca scegliendo piedini di colore oro o argento. Se, invece, preferisci una vasca ad incasso, puoi rivestire la nicchia in legno per ricreare un’atmosfera più romantica.

Quali complementi d’arredo scegliere

Come avrai capito, i bagni stile inglese prediligono la sobrietà. Ti consiglio di tenere sempre a mente questo aspetto quando dovrai scegliere gli arredi con cui completare la tua stanza e renderla pratica e funzionale. Per dare un tocco di eleganza e ricercatezza in più al tuo bagno puoi optare per un lampadario a soffitto che donerà fascino all’ambiente e, se scegli un lavabo a colonna, anche per un mobile in cui riporre asciugamani, shampoo, bagnoschiuma, ecc. Oltre che per il mobile, puoi optare per le mensole in legno naturale o per un mobile a colonna di piccole dimensioni da posizionare accanto al lavabo. In ogni caso, ti suggerisco di non esagerare e disporre solo i complementi d’arredo strettamente necessari.
Se la tendenza british ti affascina e desideri realizzare un bagno in stile inglese, progetto alla mano, puoi iniziare a creare la tua stanza. Ho cercato di spiegarti qual è l’essenza di questo stile e quali i fattori che non devi assolutamente sottovalutare affinché le tue aspettative vengano soddisfatte. I suggerimenti che ti ho fornito puoi adattarli alle tue esigenze e al tuo gusto personale. Se sei un amante dello stile inglese e già disponi di un bagno british, condividi con la nostra Community consigli e scatti per ispirare gli altri utenti. Se, invece, non hai ancora iniziato i lavori e ci sono aspetti che desideri approfondire prima di metterti all’opera, scrivi nei commenti le tue domande e sarò felice di risponderti.

elisabetta.garoni
Architetto
07/03/22-10:21 (modificato)

Arredare una parete curva può sembrare difficile e a prima vista può spaventare e diventare un problema. In realtà ci sono tanti modi per valorizzare e trasformare questo dettaglio architettonico in un elemento attraente e dal design unico ed esclusivo della tua casa. Cerchi idee semplici o soluzioni scenografiche? Eccole!

Soluzione per un bagno “stondato” a misura di bambino - Leroy Merlin

Il divanetto su misura

Gli arredi su misura sono un aiuto indispensabile se si decide di attrezzare una zona lettura. Se sei un discreto bricoleur, con un po’ di pazienza e l’aiuto degli strumenti giusti, riuscirai senz’altro a costruire mensole che seguano l’andamento della parete. Sarà invece compito di un buon tappezziere creare un divanetto con schienale sagomato e impunturato. E voilà, la parete curva è diventata la protagonista chic della stanza!

Ispirazione per arredare la parete curva con divanetto e libreria - arthome

Il disimpegno che colpisce

Ecco la soluzione più semplice: rivesti tutta la parete con una carta da parati super decorativa. La cosa più impegnativa sarà scegliere il motivo tra le infinite proposte a disposizione. Geometrica? Vintage? Dal motivo floreale? Non ci sono regole: scegli in base ai tuoi gusti personali, allo stile della tua casa e ai colori presenti. Per valorizzarla al massimo monta una serie di faretti a incasso nel controsoffitto che seguano l’andamento della parete. Perfetto per il disimpegno o l’ingresso.

Ispirazione per valorizzare una parete curva con la carta da parati – cosedicasa

La doccia che avvolgente

Se la parete curva si trova in bagno, non perdere quest’occasione unica per costruire una spettacolare doccia in muratura. Scegli un rivestimento di piccolo formato o un mosaico dalle tonalità decise. Il colore è un aiuto formidabile per valorizzare e sottolineare l’andamento del muro. Puoi rivestire con piastrelle in gres anche il pavimento, rispettando le pendenze, o far tagliare su misura gli appositi piatti doccia. Sarà come essere avvolti da un abbraccio.

Soluzione per sfruttare la parete curva per creare una doccia - design-milk

La semplicità che rasserena

Quasi sempre la semplicità, se abbinata all’armonia, è la risposta vincente a mille problemi di arredamento. Questo angolo (in senso lato naturalmente!) di una cucina è stato reso speciale dal giusto mix di materiali e colori. Le mensole in legno color miele perfettamente aderenti alla parete curva, sono esaltate dai reggimensole di legno che rimarcano il sapore rustico dell’insieme. La parete è dipinta solo nella parte bassa con un tono malva molto riposante, perfettamente in sintonia con i vetri verdi e le stoviglie ocra. Chi non vorrebbe riposarsi su quella sedia, al tramonto, in compagnia di una tazza di tè?

Ispirazione per arredare una zona appartata e intima con semplicità - admagazine

E se la parete curva non c’è?

Se invece la parete curva non c’è ma ti piacciono le forme morbide e arrotondate, prendi spunto dal living in Stile Sottobosco dove è stata costruita una base in muratura dalla linea sinuosa. Una volta intonacata, potrai tinteggiarla e rifinirla con un top in legno: diventerà il piano d’appoggio per la tv. Completa il soggiorno con una nicchia ad arco e scegli divano e complementi dalle linee naturalmente arrotondate.

Soluzione in stile sottobosco per il soggiorno dalle linee sinuose – Leroy Merlin

Hai trovato l'idea che cercavi per arredare la parete curva della tua casa? Raccontaci tutto nei commenti!

AnnaZorloni
Agronoma
07/03/22-09:22 (modificato)

Girovagando per fiere ed esposizioni di piante e fiori, non ho potuto fare a meno di notare l’assidua presenza di una pianta che era rimasta nel dimenticatoio per anni; per me era “la pianta della nonna”, poiché è proprio lì che la immagino, dove la vedevo sempre, nella casa della nonna, spesso tenuta insieme da un nastrino colorato. Ora la Sansevieria è tornata di moda, grazie all’essenzialità delle sue forme, semplici e lineari, proprio come piace oggi! Inoltre, è proprio facile da coltivare! Conosci la Sansevieria? Leggi i miei consigli se vuoi coltivare una Sansevieria senza difficoltà in casa tua.
Tante Sansevierie diverse hanno attratto la mia attenzione in fiera: non farti mancare questa pianta di tendenza! – foto dell’autrice Tante Sansevierie diverse hanno attratto la mia attenzione in fiera: non farti mancare questa pianta di tendenza! – foto dell’autrice

Conosci la Sansevieria?

La Sansevieria è una pianta dalle linee semplici, in tutte le sue varianti: ne esistono diversi tipi, o meglio, specie e varietà, tutte appartenenti alla famiglia botanica delle Liliaceae.

Sansevieria trifasciata
La più conosciuta è Sansevieria trifasciata ‘Zeylanica’: un folto ciuffo di foglie lanceolate lunghe ed erette, rigide e appiattite come lame di spade, la cui lamina ricorda l’aspetto di un serpente per le bande trasversali che presenta, di colore grigio-verde in diverse tonalità, motivo per cui viene anche detta “pianta serpente”. In Sansevieria trifasciata ‘Laurentii’, anche detta “lingua di suocera”, le foglie sono marginate di giallo.
Sansevieria trifasciata ‘Hahnii’ è, invece, molto più bassa, con foglie ovali appuntite che non superano i 15cm di altezza. Sono striate di giallo ai margini nella varietà 'Golden Hahni'.
Sansevieria trifasciata ha foglie carnose simili alle lame di una spada; scoprila nelle diverse varietà – foto Pixabay Sansevieria trifasciata ha foglie carnose simili alle lame di una spada; scoprila nelle diverse varietà – foto Pixabay

Sansevieria cylindrica
Vi è, poi, la Sanseveria cylindrica che, come suggerisce il suo nome, ha foglie di forma cilindrica, più cicciotte rispetto alla trifasciata; sono sempre foglie lunghe ed erette, che si ergono a formare un ciuffo fitto e lineare, molto essenziale nell’aspetto. Sansevieria cylindrica viene presentata anche nella variante intrecciata, con le foglie ripiegate a creare una treccia! Hai mai visto, poi, la mini *Sansevieria cylindrica* con le punte colorate**? E’ la ‘Velvet Touch’®, variante creata appositamente per ottenere un effetto decorativo che piace a molti. Le punte delle foglie di queste piante sono rivestite da uno strato di vernice colorata e di consistenza vellutata. In realtà, bisogna ammettere che la presenza di questa vernice non è proprio un toccasana per la salute della pianta, i cui tessuti vengono soffocati…
Sansevieria cylindrica ‘Velvet Touch’ ha le punte pitturate, per vivacizzare la tua casa – foto dell’autrice Sansevieria cylindrica ‘Velvet Touch’ ha le punte pitturate, per vivacizzare la tua casa – foto dell’autrice

Segui questi consigli per curare la tua Sansevieria

La Sansevieria è una pianta davvero facile da coltivare in casa, non ti darà molto da fare e si manterrà sempre bella: è proprio la pianta ideale per chi non è dotato di pollice verde!
Sistemala in una posizione con luce soffusa della tua casa, anche vicino ad una finestra, cercando però di proteggerla dai raggi diretti del sole attraverso una tenda sottile. Questa pianta è in grado di accontentarsi di poca luce, un pregio posseduto da poche! Cerca di tenerla lontana dai termosifoni e dai condizionatori d’aria, poiché non ama le correnti di aria sia calda che fredda. La temperatura ideale deve essere compresa tra 20 e 26°C: cerca di non scendere sotto i 15°C se non vuoi farla soffrire.
La Sansevieria si accontenta di poca luce! – foto Leroy Merlin La Sansevieria si accontenta di poca luce! – foto Leroy Merlin

La Sansevieria si accontenta di poco spazio!

Coltiva la tua Sansevieria entro un vaso non molto più ampio del suo reale ingombro. La rinvaserai solo quando sarà cresciuta tanto da non stare più nel vaso. Utilizza un vaso di terracotta, pesante, così da garantire stabilità alla pianta, considerato che si sviluppa più in altezza che in larghezza. Altrimenti, se scegli di tenerla in un vaso di plastica, utilizza un bel portavaso in ceramica, da scegliere in base al tuo gusto personale e alle caratteristiche della tua casa. Ricordati che, come tutte le piante, la Sansevieria non ama i ristagni idrici: elimina sempre l’acqua accumulata nel portavaso.
La Sansevieria non ha bisogno di molta acqua poiché ne conserva già entro i suoi tessuti carnosi e succulenti. Non esagerare con le bagnature, poiché la faresti soffrire e rischieresti di farla marcire: meglio lasciarla un po’ più all’asciutto piuttosto che annegarla nell’acqua!
Ogni tanto, ricordati di concimarla! Utilizza un fertilizzante specifico per piante verdi, il concime in bastoncini Geolia Organic è pratico da utilizzare e ha una durata di 4 settimane!
La Sansevieria si accontenta di poca acqua, data con moderazione, all’occorrenza! – foto Leroy Merlin La Sansevieria si accontenta di poca acqua, data con moderazione, all’occorrenza! – foto Leroy Merlin

Prenditi cura della tua Sansevieria

Prenditi cura della bellezza della Sansevieria: spolvera e lucida le sue foglie per mantenerle sempre belle lucide e splendenti. Utilizza semplicemente un panno morbido e leggermente inumidito.
La Sansevieria è una pianta piuttosto resistente e robusta, può essere però attaccata da insetti, come le cocciniglie, e da malattie fungine in caso di eccessi di acqua, con sviluppo di marciumi radicali. Intervieni subito con i giusti prodotti antiparassitari, scegliendoli naturali ed efficaci.
Se la tua Sansevieria ha le punte secche o bruciate, invece, significa che è stata posizionata sotto i raggi diretti del sole: ricordati che la Sansevieria non gradisce l’esposizione al sole diretto!
Mantieni sempre belle lucide le foglie della tua Sansevieria, spolverale regolarmente – foto Leroy Merlin Mantieni sempre belle lucide le foglie della tua Sansevieria, spolverale regolarmente – foto Leroy Merlin

Lo sapevi che la Sansevieria ha proprietà benefiche?

La Sansevieria possiede proprietà benefiche: sembra infatti che sia in grado di depurare l’aria di casa, ripulendola dalle polveri inquinanti, inoltre è un’ottima produttrice di ossigeno… un motivo in più per tenerne una in casa! In definitiva, poco ingombrante, utile e per nulla esigente, con la Sansevieria potrai creare un piacevole angolo verde nella tua casa! Se hai bisogno di altri consigli per coltivarne una, chiedimeli qui sotto.