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Hai mai visto un fiore così grande aprirsi da una pianta minuta? La Stapelia gigantea, questo è il suo nome scientifico, è una pianta grassa che ogni estate stupisce per la sua fioritura: l’apertura dei suoi grossi fiori stellati non lascia certo indifferente! Non solo per il loro aspetto appariscente, ma anche per l’odore di marcio (proprio così!) che emanano! Sapevi che questa pianta viene anche detta "fiore carogna"? Come potrai immaginare non si tratta di un odore piacevole, ma serve alla pianta per attrarre gli insetti impollinatori che vi si posano pensando di trovare cibo. Probabilmente, data questa premessa, la voglia di coltivarne una pianta ti è scappata, ma se sei curiosa di vedere questo magnifico fiore e vuoi provare a coltivare una pianta di Stapelia gigantea, ecco come prendertene cura: segui i miei suggerimenti.
Leggi come coltivare e veder fiorire la tua Stapelia gigantea - foto Leroy Merlin
La Stapelia gigantea (o Stapelia nobilis), specie appartenente alla famiglia delle Apocynaceae, ha il tipico aspetto delle piante grasse: è una specie sempreverde con fusti allungati e cicciotti (spessi 3cm), eretti e riuniti in mazzetti più o meno ramificati alla base. Hanno sezione angolare e dentata e consistenza carnosa. Durante il periodo estivo, nella parte basale dei fusti compaiono singoli boccioli: la loro apertura dà origine ad un fiore a forma di stella, largo fino a 35cm, motivo per cui questa specie viene definita “gigantea”. I loro petali, lievemente pelosi e maleodoranti, sono di colore giallo ocra, attraversati da striature rosse. La loro durata è breve e rimangono aperti solo un giorno.
Fusti carnosi e fiori giganti puzzolenti, è il “fiore carogna” - foto Pixabay
L’odore di marcio che emanano i suoi fiori ha fatto guadagnare alla pianta il nome “fiore carogna”: è una tattica per attrarre gli insetti impollinatori, generalmente proprio la mosca carnaria che, spostandosi di fiore in fiore, ne trasporta il polline. Stapelia gigantea forma un cespo sempreverde alto e ampio circa 30cm con cui potrai riempire i vasi del tuo balcone o aiuole del giardino se vivi in un’area a clima mite anche in inverno.
La mosca carnaria, attratta dal loro odore, impollina i fiori di Stapelia - foto Leroy Merlin
Il genere Stapelia comprende anche altre specie, tra cui la Stapelia grandiflora, che emette fiori di dimensioni più piccole (fino a 22cm di diametro) e colore rosso scuro e la Stapelia variegata (o Orbea variegata), con fiore ancora più piccolo (diametro di circa 8cm) e petali maculati di colore giallo e marrone.
Il genere Stapelia comprende anche la specie variegata - foto Pixabay
Tieni la Stapelia in un luogo soleggiato e protetto del tuo terrazzo o giardino, considerando che, come tutte le piante grasse, ha bisogno di luce e calore. Soffre le basse temperature: con valori inferiori ai 10°C dovrai proteggerla, spostando il vaso in una zona meno fredda. Se vuoi coltivare una Stapelia, ti consiglio di partire da una porzione di cespo: in primavera o estate, distacca un paio di fusticini dotati di radici da una pianta adulta (magari hai un conoscente che ne possiede una grossa pianta) e mettila in terra entro un vaso di terracotta dotato di fori basali. Utilizza un terriccio sciolto e ben drenante: crea una miscela di terra universale e sabbia grossolana, o pomice, oppure acquista terriccio specifico per piante grasse, già pronto. In breve tempo, la talea attecchirà e darà origine ad una nuova pianta.
Ottieni la tua pianta di Stapelia distaccando piccoli cespi da una pianta adulta - foto Leroy Merlin
La Stapelia non ha bisogno di essere bagnata molto, poiché ha già una buona riserva di acqua nei tessuti dei suoi fusti. Se esageri con le innaffiature, rischi di provocare lo sviluppo di marciumi! Quindi, tieni la terra sempre piuttosto asciutta, bagnandola più frequentemente ma moderatamente nelle giornate siccitose, raramente nelle giornate più fredde. L’acqua deve essere sufficiente a mantenere la pianta bella turgida. In primavera, ti consiglio di fornire un fertilizzante specifico per piante grasse (segui sempre le indicazioni in etichetta), ti aiuterà a nutrire al meglio la tua pianta e a ottenere fiori più grandi e belli!
Tieni una piantina di Stapelia nella tua collezione di piante grasse, anche quelle con forme strane e insolite: creerai un bellissimo angolo e allegre fioriture con poco sforzo e tanta soddisfazione! Condividi con noi la foto dei fiori della tua Stapelia!
Inserisci un “fiore carogna” nella tua collezione di piante grasse! - foto Leroy Merlin
Le piastrelle stile metropolitana mi sono sempre piaciute e mi piaceranno sempre. Sono così convinta da averle scelte persino per i bagni di casa mia. Le trovo intramontabili e trasversali a tanti stili. Infatti, non subiscono le mode e, se anche in certi periodi vengono un po’ dimenticate, resteranno sempre un punto fisso in fatto di rivestimenti per bagno e cucina. Scopri la loro storia e le novità che hanno fatto di questo prodotto un must dell’arredamento senza tempo.
La piastrella più classica è tornata di grande attualità - Leroy Merlin
Le subway tiles sono state usate per la prima volta nella metropolitana di New York agli inizi del ‘900: da qui deriva il loro nome “metro”. Le piastrelle originali in formato 7,5x15 cm erano bianche, lucide e diamantate, cioè con i bordi smussati. Questa svasatura è un semplice escamotage per far riflettere e valorizzare la poca luce presente nelle stazioni sotterranee. Oggi ne esistono di tanti tipi: lucide o opache, colorate, rettangolari lunghe e strette, quadrate…insomma davvero per tutti i gusti. Qual è la tua preferita?
La posa classica della piastrella metropolitana è effetto muretto con fuga nera - Leroy Merlin
Tra vintage ed industrial, la piastrella metro si presta a dare a bagno e cucina stile e funzionalità. La posa classica è quella effetto muretto, cioè con piastrelle sfalsate esattamente a metà. Questa posa dona alla parete un effetto decorativo geometrico sottolineato dal colore e dallo spessore della fuga: la fuga a contrasto sottolinea il motivo geometrico, se tono su tono la superficie risulta più omogenea. Altro punto a favore della piastrella metro è la facilità di pulizia, requisito indispensabile sia in bagno che in cucina.
La piastrella diamantata è intramontabile sia in cucina che in bagno – Leroy Merlin
Negli ultimi anni abbiamo visto le subway tiles tornare di gran moda, spesso utilizzate con pose inaspettate e con risultati sempre soddisfacenti. La posa a spina di pesce le rende eleganti, la posa in verticale slancia la parete con un effetto più inusuale e contemporaneo.
Idee per nuovi schemi di posa - Leroy Merlin
Chi ama le atmosfere ricercate e gli ambienti dalla spiccata personalità predilige la piastrella Metro nero lucido, decisamente chic. Il motivo diamantato della piastrella metro n rende preziosa la superficie e dona movimento alla parete facendole acquistare profondità e tridimensionalità. Per accentuare l’effetto ti consiglio di scegliere lampade con un’illuminazione radente che esaltino queste geometrie.
La luce esalta la tridimensionalità della piastrella metropolitana diamantata – Leroy Merlin
Le subway tiles più attuali hanno acquistato tanti colori e sono spesso proposte oltre che nelle tinte neutre dal grigio all’alabastro, anche in colori vivaci e decisi, dal rosso granato al rosa, dal pervinca al verde petrolio. Se preferisci la semplicità delle piastrelle senza smussi, puoi considerare la piastrella metropolitana piatta ed essenziale e delegare a posa e fughe il compito di decorare e dare carattere alla stanza.
Ispirazione per una parete a spine di pesce - Leroy Merlin
Il bello di questa piastrella di ceramica consiste nel fatto che, ad un prezzo decisamente accessibile a tutti, permette di ottenere tanti effetti diversi giocando con geometrie di posa e colore delle stuccature adatti alle case.
Ispirazione per scegliere la subway tiles in una cucina di nature style– Leroy Merlin
Che ne pensi? Piacciono anche a te le subway tiles? Le hai scelte per la tua casa? Raccontaci nei comment
Hai uno spazio esterno da pavimentare e vuoi evitare a tutti i costi una posa in opera profonda? La realizzazione di un pavimento, si sa, richiede sforzi notevoli, sia in termini di budget che di mole di lavoro. Se sei alla ricerca di una soluzione versatile, i pavimenti autobloccanti sono i più indicati. Di norma utilizzati per le aree pedonali e i marciapiedi urbani, trovano largo impiego anche nell’edilizia residenziale. Assicurano grandi possibilità di personalizzazione e permettono di ottenere pavimentazioni esterne di pregio. L’effetto estetico e decorativo è garantito! Ti spiego cosa sono i pavimenti autobloccanti, quali sono i vantaggi e gli svantaggi di cui potresti beneficiare optando per questo tipo di pavimentazione e ti illustro, step by step, quale procedura seguire per realizzare una posa a regola d’arte.
La posa dei pavimenti autobloccanti per esterno - Leroy Merlin
I pavimenti autobloccanti sono formati da mattoni che vengono posati a secco sulla superficie da ricoprire. Essendo dotati di scanalature, permettono di ottenere pavimentazioni molto solide e compatte. I mattoni autobloccanti più utilizzati sono quelli in calcestruzzo. Tuttavia, sei libero di optare anche per mattoni realizzati in altro materiale, come l’argilla, il cotto e la pietra naturale.
Le finiture e i colori tra cui puoi scegliere sono numerosi. Un aspetto da non sottovalutare se desideri personalizzare il progetto in base al tuo gusto e al risultato finale che desideri ottenere. I pavimenti autobloccanti sono perfetti per realizzare velocemente pavimentazioni durevoli, resistenti alle sollecitazioni meccaniche e agli agenti atmosferici. Sono facili da pulire e non richiedono particolari attenzioni in fase di manutenzione. Inoltre, grazie alle caratteristiche che possiedono, possono essere posati in autonomia.
Valutare con attenzione i vantaggi e gli svantaggi legati alla realizzazione di un pavimento autobloccante per esterno è il punto di partenza per capire se una simile soluzione si addice alle tue esigenze e aspettative. Tra i pro dei pavimenti autobloccanti è possibile menzionare:
Invece, i contro, che possono essere associati alla realizzazione di un pavimento autobloccante e che è bene che tu conosca per fare una scelta consapevole sono principalmente due. Innanzitutto, è possibile che tra le giunture dei mattoni crescano muschi e forme di vegetazione spontanea. Se, inoltre, durante i lavori, non realizzi il sottofondo nel modo corretto, trattandosi di un pavimento che non è autoportante, potresti causare la creazione di dissesti tra i mattoni, soprattutto nelle zone sottoposte ad intense sollecitazioni meccaniche.
I vantaggi dei pavimenti autobloccanti - Leroy Merlin
Il punto di forza dei pavimenti autobloccanti, come avrai avuto modo di intuire, è la facilità di posa. Quest’ultima, infatti, puoi eseguirla anche in autonomia: è sufficiente adottare qualche piccolo accorgimento e munirti di tutto l’occorrente necessario. Scopriamo quali sono gli strumenti che occorrono e qual è la procedura da seguire per ottenere un risultato ottimale e all’altezza delle tue aspettative.
Se scegli di cimentarti nella realizzazione fai-da-te di un pavimento autobloccante, è bene che tu abbia a portata di mano:
Non possono mancare, poi, un flessometro, una matita, una vanga, una pala, una cazzuola, una carriola, un rastrello, una scopa, una stadia, una mazzetta di gomma, una smerigliatrice angolare, una tavola di legno e un tubo di irrigazione. La sicurezza durante i lavori è fondamentale! Pertanto, ti consiglio di indossare ginocchiere, guanti da cantiere, occhiali di protezione, respiratore e inserti auricolari.
Gli strumenti per la posa dei pavimenti autobloccanti - Leroy Merlin
La procedura che devi seguire per realizzare un pavimento autobloccante si compone di 6 passaggi fondamentali:
La corretta posa dei pavimenti autobloccanti - Leroy Merlin
Ti ho convinto ad optare per la realizzazione di un pavimento autobloccante? Come avrai notato, gli step sono facili da eseguire. Con gli strumenti giusti, qualche piccolo accorgimento e un po’ di pazienza potrai ottenere un risultato finale sorprendente! Rimboccati le maniche e, intanto, se ci sono aspetti che desideri approfondire, lascia un commento: sarò felice di risponderti.
Stai pensando di inserire delle piante da bagno nella tua casa? Si tratta indubbiamente di una buona idea, non a caso era di moda negli anni Settanta ed è tornata negli ultimi anni fortemente alle ribalta. A patto di scegliere le piante giuste! Ecco per te 10 piante da bagno adatte anche a contesti come quelli che in cui la luce è scarsa o è presente un’umidità elevata. Le abbiamo suddivise a seconda che il bagno sia poco luminoso oppure piuttosto umido.
Le migliori piante per bagno poco luminoso sono:
Il verde è il colore delle piante, e si sa, un angolo green rilassa in ogni stanza, ancora di più quando c’è poca luminosità come nel caso di un bagno senza finestra.
Le piante per bagno poco luminoso da preferire sono quelle tropicali sempreverdi, dal momento che presentano scarse esigenze dal punto di vista dell’illuminazione. Si prestano a essere abbinate ai molteplici rivestimenti del bagno, inclusi i mosaici, che rendono ancora più gradevoli dal punto di vista estetico.
Se poi fosse presente una finestra, potrai optare anche per piante che regalano fioriture memorabili. In ogni caso, sapranno fare compagnia con discrezione, risultando semplici dal punto di vista delle cure persino per chi ha un pollice non tanto verde! Ecco di seguito 5 piante che sono una vera e propria sicurezza per quei bagni che hanno poca luce naturale.
Piante per un bagno poco luminoso - Leroy Merlin FR
Tra le piante da bagno più versatili e belle c’è indubbiamente l’aloe, particolarmente apprezzata per gli innumerevoli benefici che offre per la salute e adoperata anche a scopo ornamentale. Originaria delle parti più calde dell’Africa, l’aloe è abituata a vivere in luoghi in cui le piogge sono scarse. Si trova bene in un bagno poco luminoso e allo stesso tempo riesce ad assorbire l’umidità, con il vantaggio di richiedere poca acqua. È una pianta che difficilmente si rovina. È molto diffusa nel Mediterraneo e si adatta con facilità a qualsiasi tipo di contesto.
Stai sognando un bagno verde, raffinato ed eco-friendly? Il bambù è la pianta ideale. Utilizzato da sempre in Oriente, sono diversi gli interior design che lo prediligono per decorare molteplici stanze, bagno incluso. Non richiede particolari cure ed è sufficiente per il suo mantenimento annaffiarlo ogni tanto: il grosso del nutrimento lo otterrà dal vapore acqueo che si forma naturalmente in bagno. Il bambù si presta a essere ulteriormente valorizzato adoperando vasi in vetro colorato, realizzati in colori e formati diversi, così da abbinarsi con qualsiasi stile.
Impossibile non pensare a una pianta come la felce quando si tratta di arredare una stanza poco illuminata. Una delle migliori piante per bagno poco luminoso, dal momento che riesce a crescere e svilupparsi anche in condizioni in cui la luce è filtrata e l’umidità risulta piuttosto elevata. La felce è particolarmente bella da vedere, per non dire spettacolare. Presenta, tuttavia, un elemento a cui dovrai necessariamente prestare attenzione: non ama le temperature troppo elevate e l’aria troppo secca.
Chi l’ha detto che le piante aromatiche stanno bene solo in giardino o in cucina? Sono perfette, come nel caso della menta, anche all’interno della casa, bagno incluso. La menta è una pianta erbacea perenne che, oltre ad assorbire al meglio l’umidità e a riuscire a svilupparsi con poca luce, emana un gradevole odore. Ogni volta che entrerai in bagno ti sembrerà di essere in una sauna, in un’atmosfera che invita subito al relax.
La begonia è una pianta che si trova in molteplici varietà. Alcune sono particolarmente interessanti per un bagno poco luminoso, come nel caso della begonia rex, mentre altre risultano piuttosto valide quando la luce è maggiore. La begonia non richiede molta acqua, anzi: potrai annaffiarla solo quando il terreno sarà perfettamente asciutto.
Piante in vaso per il bagno - Leroy Merlin FR
Il bagno è tendente, per il suo uso e per le sue caratteristiche, a sviluppare stati di umidità. Le piante da bagno che assorbono l’umidità, e quelle che abbiamo elencato in precedenza lo sono tutte, permettono di tenere l’aria più pulita e persino di aiutare a contrastare la formazione della condensa sulle pareti.
Il risultato che si otterrà con queste piante da bagno permetterà sia di contenere e persino di risolvere un problema non semplice da gestire come quello dell’umidità in bagno, donando un tocco decor unico e spensierato, ancora di più se lo spazio è ridotto.
Tra le piante da bagno in grado di assorbire l’umidità in maniera ottimale ti segnaliamo:
L’orchidea rappresenta una delle soluzioni più utilizzate per decorare gli ambienti, essendo bella, colorata, con fiori in grado di regalare sfumature uniche e sempre diverse. È tra le piante da bagno più indicate nel caso la stanza presenti una particolare umidità, a patto che non sia mai troppo fredda: l’orchidea ama il caldo e richiede tanta luce. Per renderla ancora più bella andrà valorizzata attraverso un vaso specifico, che si trova declinato in mille modelli e tonalità cromatiche differenti, adatti a ospitare anche più orchidee. Renderà più semplice anche innaffiarla.
Il pothos è una pianta da bagno che presenta un potere fortemente decorativo. Allo stesso tempo è molto versatile e resistente, ama l’umidità e si presta ad essere posizionato in alto, anche sopra la doccia o gli altri mobili del bagno. Il pothos vuole la luce, ma mai diretta. È tra le piante da bagno che assorbono l’umidità più efficacemente, risultando sempre rigoglioso.
Il filodendro è una pianta originaria dell’America Latina, dove si trova in particolare in Brasile e in Colombia. È tra le piante da bagno che preferisce una luce, a patto che non arrivi in maniera diretta. Abituato a climi molto umidi, riesce ad assorbire perfettamente l’umidità, di cui si nutre. Tanto che richiede di essere innaffiato una sola volta a settimana.
Stai cercando tra le piante da bagno una capace anche di resistere al tuo scarso pollice verde? L’aspidistra è un’eccellente candidata, non a caso è nota come “pianta di piombo”, proprio in virtù della sua innata resistenza. Saprà regalarti emozioni sorprendenti, crescendo in maniera incredibile anche in un bagno molto umido e poco luminoso. Un’idea decor in grado di garantire la giusta regolazione dell’umidità.
Il nostro viaggio tra le piante da bagno si conclude con la sanseveria, una pianta che si sviluppa in larghezza, motivo per cui sarà bene contenerla con vasi dalle dimensioni adeguate. La sanseveria ama la luce, sia quella intensa ma anche moderata: si presta, quindi, anche a un bagno poco luminoso. E apprezza l’umidità! Una pianta semplicemente perfetta per il bagno.
Le piante che assorbono l’umidità in bagno
Sono riuscita a ispirarti? Hai trovato la pianta adatta per il tuo bagno? Scrivilo qui nei commenti e se hai qualche domanda o esigenza particolare, sarò ben felice di aiutarti.
La potatura delle rose è un’operazione importante per garantire non solo la fioritura ottimale della pianta, ma anche per preservare la sua salute. Questi fiori rendono più belli i nostri giardini e si trovano spesso nei vigneti, in cui vengono piantate in cima al filare, perché risultano utili per segnalare l’eventuale presenza di malattie prima del loro dilagare nella vigna. Per potersene prendere cura e garantire il benessere è importante conoscere i criteri per sfoltirle e cimarle e leggendo questo approfondimento diventerai un pro del giardinaggio, sapendo esattamente come curare i tuoi arbusti. Ecco le 5 regole che dovresti seguire per non sbagliare:
La potatura delle rose - Corporate
Le rose sono tra i fiori più belli e scenografici per decorare giardini, parchi e balconi: guardandoti intorno ti sarai accorto delle tantissime tipologie differenti che si possono trovare. Sai quante sono le varietà presenti nel mondo? Circa 3.000 e ognuna richiede una tecnica di potatura adeguata. Possono essere rampicanti, a cespuglio, da siepe, ad alberello, a fiori grandi oppure piccoli, antiche, ibride e via dicendo. Si trovano raggruppate secondo tre tipologie principali:
Cespuglio di rose - Corporate
Il periodo ideale per la potatura rose, come abbiamo accennato, dipende dalla varietà e dal mese di fioritura. Alcune tipologie, come quelle a cespuglio, vanno sfoltiteverso la fine dell’inverno: l’ideale sarebbe a partire dalla metà di febbraio fino all’inizio di marzo, ovvero quando compaiono i primi segnali della primavera.
Se però il cespuglio è particolarmente voluminoso, è da preferire un intervento grossolano in autunno, quando sono ormai cadute le foglie, così da poter accorciare circa il 40-50% dei rami.
È importante tenere a mente che la cura non si esaurisce con la fase di potatura. Appare essenziale effettuare la pulitura tutto l’anno, eliminando le parti secche, deboli e appassite della pianta, senza però esagerare con tagli importanti che devono essere riservati a periodi appositi.
Risulta fondamentale dotarsi di piccoli attrezzi per l’orto e il giardinaggio: l’ideale per tenere in ordine non solo l’arbusto ma anche il terreno circostante.
Ti consiglio anche di prestare attenzione alle fasi lunari, attivandoti soprattutto quando la luna è calante, meglio ancora dopo pochi giorni dalla luna piena: in questo modo riuscirai a ridurre il rischio di attacchi parassitari e del verificarsi di condizioni di marciume.
Diversamente, anticipando o ritardando troppo l’operazione, sarà più probabile arrecare dei danni alla pianta, in quanto il clima umido porta di per sé una maggiore dispersione della linfa vitale.
La potatura delle rose - Corporate
L’autunno-inverno è il periodo ottimale per la potatura di quelle rose che vedono la comparsa delle prime gemme. Attenzione però, questa fase varia a seconda del luogo e per questo motivo alcune varietà possono richiedere un’attesa fino a novembre o talvolta dicembre.
In caso di clima temperato, è importantissimo anticiparla, in modo da evitare che la pianta possa aver già ripreso la sua attività vegetativa: il pericolo, in questo caso, è quello di compromettere la fioritura.
Questa soluzione interessa soprattutto le piante a cespuglio, per le quali andrà fatto un taglio netto di poco superiore ai 45°: si parte eliminando i rami morti, danneggiati e secchi, mentre successivamente si può intervenire anche sulla struttura della pianta, sempre stando attenti a non recidere le gemme nuove.
Gli attrezzi per la potatura delle rose - Corporate
La fioritura delle rose estive finisce in genere verso giugno, con l’eccezione delle varietà più moderne per le quali è prevista una seconda fioritura a fine estate: in questo caso è preferibile attendere l’inizio dell’autunno.
La potatura estiva interessa soprattutto quelle che hanno fiori grandi. La stagione calda presenta un vantaggio: le piogge sono meno intense e si possono prevenire le malattie dovute a un eccesso di rovesci.
Quella primaverile consente l’eliminazione delle parti colpite dal gelo, ottenendo una struttura più armonica. In questo periodo si possono eliminare gli eventuali polloni che si sono sviluppati alla base, riducendo alla radice la probabilità di ricomparsa. Attenzione però: salvo rari casi, in primavera viene solitamente evitata e rimandata, preferendo piuttosto l’applicazione di insetticidi, visto il maggiore proliferare di questi animali, diversi dei quali sono nocivi.
I prodotti da utilizzare durante la potatura - Corporate
Le rose rampicanti sono una tra le varietà più amate: sono generalmente perenni e presentano bellissimi fiori di diverse tonalità.
Per fare una potatura a regola d’arte è essenziale dotarsi della giusta attrezzatura, a cominciare dai guanti da giardinaggio preferendo quelli protettivi, impermeabili e capaci di resistere all’azione forte delle spine.
In aggiunta è importante acquistare forbici e cesoie specifiche, insieme a terriccio, concime, insetticidi e piccoli attrezzi tra cui un trapiantatoio e un piantatoio manuale. Risultano particolarmente utili nel caso delle rampicanti che necessitano una rimozione dei fusti troppo legnosi e allo stesso tempo siano curate tutte le parti della pianta.
È indispensabile distribuire e legare i rami a ventaglio: in questo modo si riuscirà a mettere la rosa nelle condizioni ottimali per produrre fiori. Attenzione al mantenimento che coinvolge circa il 40% della vegetazione e vede l'accorciamento a tre gemme di quelli laterali che mostrano i segni di fioritura. Il periodo ideale
per l’operazione va da settembre a ottobre.
La potatura delle rose rampicanti - Corporate
La potatura delle rose è la soluzione ottimale per stimolare la pianta e favorire la fioritura, sia dal punto di vista della quantità che della qualità. La tecnica permette di evitare una crescita eccessiva o uno sviluppo scorretto.
Questi esemplari fioriscono sempre in prossimità dei rami nuovi: per questo si rivela essenziale accorciare ed eliminare quelli vecchi e secchi attraverso cesoie e forbici specifiche per la potatura, perché stimolando la crescita di un ramo si ottiene un fiore nuovo.
Pertanto, nelle varietà tendenti a una scarsa fioritura andrebbe sempre effettuata in seguito al suo verificarsi, in questo caso si consiglia di spuntare le parti secche così da permettergli di rifiorire.
Se si sbaglia, poco male: si tratta di una pianta gentile e generosa, capace di ripagare con tutta la bellezza per cui è amata dai tempi più antichi!
Rosa rampicante
Vuoi saperene di più sulla potatura delle rose? Leggi anche “I consigli indispensabili per potare le rose”. Se hai dubbi o domande, condividili con la Community. Sarò felice di aiutarti!
La festa di Halloween è una delle più attese dai bambini, ma non solo. Di origine celtica, è diventata molto popolare anche in Italia. Cade ogni anno la notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, durante la quale i bambini indossano i panni di creature mostruose. Chi non hai sentito la classica domanda: “dolcetto o scherzetto” che i bambini fanno a tutte le case in cui suonano il campanello? Farsi trovare pronti con delle decorazioni Halloween fai da te per esterno è importante per renderli felici, ma come realizzarle? In questo articolo troverai 5 idee originali per il tuo giardino.
Decorazioni halloween per il giardino fai da te: 5 idee - Corporate
La zucca è il simbolo di Halloween e si trova intagliata nella caratteristica forma a faccia. La sua storia è legata a una leggenda, al centro della quale c’è un uomo di nome Jack. Durante la notte di Ognissanti riesce a ingannare il diavolo, ottenendo che non possa più tentare la sua anima.
Cosa c’entra la zucca? Per via della sua vita trascorsa in maniera dissoluta, a Jack è stato impedito l’accesso al paradiso, ma gli è stato negato anche quello all’inferno. Si è trovato così a vagare in eterno in mezzo al nulla insieme a un tizzone che lo aiuta a illuminare la via, dono del diavolo.
La zucca serve a non far spegnere la fiamma e viene detta Jack-o-Lantern. Non può quindi mancare tra le decorazioni Halloween fai da te da inserire in giardino e ci sono diversi modi per renderla protagonista.
Vuoi realizzare delle decorazioni halloween giardino fai da te originali e fuori dal comune? Uno dei modi più glam per personalizzare la zucca di Halloween, vede l'impiego di chiodi da tappezziere per creare punti luce su zucche dipinte di rosa e oro oppure di bianco e oro. Per capire quale utilizzare troverai interessante leggere questo approfondimento Tipi di zucca: le varietà più interessanti.
È fondamentale che le zucche siano tante, dal momento che si tratta dell’elemento decorativo per eccellenza ad Halloween. Si trovano secondo diversi formati, sia grandi sia piccoli. Si potranno spargere all’interno delle aiuole, appendere direttamente o utilizzare come centrotavola originale.
Decora la zucca in mille modi - Leroy Merlin
Un’altra tra le decorazioni halloween fai da te per esterno molto attesa dai più piccoli è quella delle ragnatele, in grado di regalare quel pizzico di brivido in più. Si possono mettere in diversi ambienti della casa, sul camino come sulla parete e persino in tavola. Per il giardino si prestano particolarmente e sono l’ideale per far penzolare un ragno davanti al campanello.
Puoi realizzare delle ragnatele fai da te originali sotto forma di quadri da appendere agli alberi: saranno di nidi di ragno perfetti che torneranno utili anche in altre occasioni come ad esempio la festa di compleanno o il carnevale.
All’interno dei quadri potranno essere inserite diverse immagini originali, ottenute ritagliando del cartoncino colorato. Perfetti, ad esempio, un cappello o delle scarpe da strega, così come la bara, la zucca o il ragno. Un addobbo da brivido per una festa così spettrale, semplice da realizzare e da decorare con i colori tipici di Halloween: l’arancione e il nero.
Per altri suggerimenti puoi curiosare tra queste Idee fai da te per decorare la casa ad Halloween.
Realizza delle ragnatele originali - Leroy Merlin
“Dolcetto o scherzetto?”, domandano i bambini. Farsi trovare pronti con qualche dolce a tema, ma anche con qualche scherzetto ben congegnato e che fa paura, è importante. Sì, ma dove mettere tutti questi oggetti?
È qui che può sbizzarrirsi la fantasia e trovare così soluzioni originali! Puoi seguire il tutorial su come fare la scatola dei dolcetti di Halloween, dove potranno trovare posto accanto a deliziosi biscotti a forma di zucca o di fantasmino, anche dei piccoli ragnetti divertenti: il bambino avrà un piccolo sussulto di divertimento.
Questo tipo di decorazioni richiameranno i ragni fai da te già appesi e sparsi per la casa come qualche ragnatela. Se ne possono predisporre diverse di piccole dimensioni, già pronte sul tavolo del giardino per accogliere i bambini.
Le scatole si prestano a essere realizzate attraverso il riciclo creativo, andando a decorare contenitori già esistenti come quelli per i biscotti, aiutandosi con della carta in stile halloween, dei rametti secchi e naturalmente con i colori acrilici, su cui disegnare i simboli tipici della festa.
Un’applicazione originale e sempre apprezzata dai più piccoli è quella che vede dei pipistrelli, rigorosamente dipinti di nero, così come dei teschi, questi realizzabili secondo le tonalità che si preferisce. Dolcetto o scherzetto sarà, in questo modo, ancora più mostruoso e divertente!
Organizza decorazioni “dolcetto scherzetto” - Leroy Merlin
Questa festa è anche un buon momento per coinvolgere i bambini nella creazione di decorazioni halloween giardino fai da te.
Un’idea particolarmente originale è quella di creare dei fantasmini che si illuminano, utilizzando una ghirlanda, dello spago e del tessuto. Daranno una luce in puro stile Halloween e potranno essere appesi al balcone, sul terrazzo, oltre che sui mobili del vostro spazio outdoor.
I fantasmi potranno essere alternati alle altre figure tipiche di Halloween come la mummia e gli zombie. Mostri che per un giorno illumineranno l’ingresso e che faranno la loro figura in bella vista.
Pensa a fantasmini che si illuminano - Leroy Merlin
Con l'aiuto della fantasia e senza bisogno di un budget elevato, è possibile decorare la casa con le cassette di legno. Questa guida ti aiuterà a realizzare delle mostruose cassette che rappresentano mummie o zombie e che sarà possibile arricchire con scritte paurose! Il trucco per renderle sempre differenti sarà quello di adoperare materiali tra loro diversi e versatili.
Si prestano particolarmente bene le [cassette in legno] della frutta, semplici da lavorare e disponibili secondo dimensioni differenti: perfette da distribuire in giardino. Le cassette in legno possono essere disposte anche all’interno: sono un segnale inequivocabile per far capire ai bambini che si trovano in una casa infestata di mostri!
L’idea da brivido in più? Quella di mettere in una cassetta un gatto nero su un manico di scopa simile a quello di una strega: il bambino dovrà essere davvero coraggioso per suonare il campanello!
Utilizza le cassette di legno - Leroy Merlin
Ti sarà utile anche leggere questo approfondimento Halloween DIY: come creare una decorazione con vasi in terracotta per un giardino che sia davvero mostruoso!
Queste idee ti hanno incuriosito e sono state utili per realizzare il tuo progetto per le decorazioni di Halloween? Bene, allora puoi iscriverti alla nostra Community per scambiare consigli e idee con gli altri membri!
Quando bisogna scegliere il colore del divano, la maggior parte delle persone si concentra sul grigio e sulla sua gamma di sfumature più cupe. Sì questo colore piace perché è neutro, si integra con ogni stile di arredo, nasconde bene tracce di polvere e macchie e si armonizza con tanti colori. Dopo la scelta sicura del divano grigio scuro, gli abbinamenti con i cuscini suscitano qualche incertezza. Perché il divano nudo e spoglio sembra sempre un po’ triste, quando poi il colore è cupo come le gradazioni di grigio il rischio diventa una certezza. Invece si può valorizzare la sobrietà austera di questa tinta con qualche accessorio colorato. Se però hai qualche dubbio, temi di sbagliare nell’assortire cromie, fantasie e texture, leggi questa breve guida agli abbinamenti tra cuscini per il divano grigio scuro, elegante e contemporaneo. Al termine avrai le idee più chiare.
Pattern grafici e grigio tinta unita vestono il divano moderno- Idea Leroy Merlin
La scienza dice che i nostri occhi sono in grado di distinguere circa 30 diverse gradazioni di grigio. Ma quando si tratta di arredamento, di solito l’indecisione spazia tra le tonalità più intense - fumo, antracite, ferro, ardesia e grafite - e versatili. Per vivere un'atmosfera diversa e rinnovare lo stile del divano grigio scuro punta sull’accostamento di cuscini colorati: ti apre la strada per rinnovare il look al soggiorno senza dover acquistare un salotto nuovo.
La combo blu e verde è di grande tendenza, puoi adottarla per dare vivacità al divano grigio scuro aggiungendo anche qualche punta di giallo. L’importante è rispettare la regola della quantità: disponi sul divano una combinazione di cuscini sempre di numero dispari, da 3 in su. Meglio pochi per uno stile minimal, bene anche tanti se il divano grigio scuro è spazioso e lungo.
Blu, verde e giallo per creare combinazioni di cuscini adatte al divano grigio scuro - Idea Leroy Merlin
Come rinnovi un divano grigio scuro che adori e non vuoi cambiare? Se hai trovato il divano ideale che ti accoglie ogni sera nel suo impareggiabile abbraccio confortevole, scegli delle nuove fodere per i cuscini. Basta un piccolo gesto e una modica spesa per aggiornare radicalmente l’arredamento in ogni stagione dell’anno. Quando crei il nuovo abbinamento dei cuscini per il divano grigio scuro o chiaro che sia, non avere paura di accostare trame e disegni diversi. La fodera in suedine celeste tinta unita da cuscino rettangolare si può alternare alle geometrie optical in gradazioni di blu della fodera in cotone per cuscino quadrato, e creare un contrasto tattile con la fodera in policotone millerighe azzurro: il risultato è fresco e accogliente.
L'abbinamento di cuscini sul divano grigio scuro mixa colori e tessuti - Idea Leroy Merlin
Come vedi anche su un divano grigio scuro gli abbinamenti dei cuscini possono essere svariati. L’importante è scegliere una famiglia di colori e poi creare delle variazioni che danno dinamicità. Se sei un grande fan delle tonalità calde, puoi anche dare vità a caldi accostamenti di colori terracotta che sul divano grigio stanno benissimo. Non limitarti a mixare colori e fantasia, ma prova a spaziare tra texture e stili. Per esempio prendi un cuscino ricamato stile marocchino, accostane uno in tinta unita e quindi aggiungi un altro cuscino con geometrie effetto etnico: otterrai un’originale composizione di cuscini per un divano grigio di grande impatto.
Consigli di colore per abbinare i cuscini sul divano grigio- Idea Leroy Merlin
Se non ami gli azzardi e i look vivaci, ci sono connubi classici che spazzano via la tristezza del monocolore senza cadere negli eccessi. Opta per la delicatezza delle gradazioni pastello per vivacizzare il divano grigio scuro con accostamenti di cuscini eleganti. Puoi mixare cuscini rosa baby di forma rotonda e una texture effetto velluto che regalano un tocco glamour alla decorazione.
Se preferisci uno stile più solare ma ricercato, alla delicatezza dei tradizionali cuscini pastello tinta unita puoi contrapporre l'effetto luxury del giallo oro delicato, con una lavorazione effetto jaquard per fare brillare la composizione di cuscini sul divano grigio scuro.
Colori pastello per delicati abbinamenti di cuscini sul divano - Idea Leroy Merlin
Come vedi, adesso che hai scelto il tuo divano ideale, non corri rischio di annoiarti. Per rendere sempre unico il tuo soggiorno ti basta sperimentare nuovi abbinamenti di colori e cuscini che cambiano aspetto al tuo divano grigio scuro. Nei negozi Leory Merlin hai a disposizione una gamma infinita di colori, trame e stili per mettere alla prova le tue capacità di interior design.
L’ingresso di casa, a prescindere dallo spazio a disposizione, deve essere arredato con cura. È il biglietto da visita di ogni abitazione e, in quanto tale, merita le giuste attenzioni. Basta davvero poco per renderlo accogliente e, allo stesso tempo, pratico e funzionale. Non sai come valorizzare l’ingresso di casa e sei alla ricerca di ispirazione? Ecco alcune idee da copiare per creare un ambiente di carattere, senza rinunciare alla funzionalità.
L’ingresso di casa ha un potenziale che non andrebbe mai sottovalutato. Fa da tramite tra spazi interni ed esterni: è il luogo che ti accoglie quando torni a casa e che gioca un ruolo determinante nelle prime impressioni che i tuoi ospiti si fanno della tua abitazione. Questo è il motivo per cui è importante valorizzarlo nel modo migliore.
Le soluzioni possibili sono numerose. L’imperativo di massima, per trasformare l’ingresso in un ambiente accogliente, esteticamente gradevole e funzionale, è tenere a mente le sensazioni che desideri trasmettere, le tue esigenze quotidiane, nonché lo stile scelto per l’arredamento. È importante che questa zona dell’abitazione, sia all’interno che all’esterno (soprattutto se vivi in un immobile indipendente), sia piacevole e dotata di tutti i comfort di cui necessiti una volta varcata la soglia di casa..
Abiti in una casa indipendente o in un condominio? In entrambi i casi, l’ingresso esterno richiede cura e attenzioni. Ecco 7 idee da cui puoi prendere spunto per abbellirlo:
Sia che tu viva in una villetta e abbia a disposizione un patio o un giardino sia che tu viva in una casa a ringhiera, un’ottima idea per valorizzare l’ingresso esterno di casa è il verde. Piante e fiori rappresentano la soluzione ideale per rinnovare l’ambiente e renderlo immediatamente più accogliente. Facendo le scelte giuste, inoltre, puoi sfruttare il verde per caratterizzare ancora di più la zona in base allo stile dell’arredamento. Il colore dei fiori e delle piante fungerà da decorazione naturale, mentre il profumo che emanano accoglierà te e i tuoi ospiti in un’atmosfera rilassante e unica nel suo genere. Hai scelto di arredare gli interni in stile jungle? Opta per piante di cocco, cycas, palme (vanno bene anche nelle versioni nane o da appartamento). Sei un amante dello stile shabby chic? Spazio alla lavanda in vaso! Se vivi in una casa indipendente, un’idea vincente è coprire le pareti dell’ingresso con un bellissimo giardino verticale.
Sia che tu viva in un condominio sia che tu viva in una casa indipendente, valuta l’idea di sistemare all’ingresso uno zerbino. Puoi scegliere tra una vasta gamma di soluzioni: a tinta unita, a fantasia, decorate con frasi di benvenuto. Presta molto attenzione alla scelta del materiale! Se lo zerbino dovrà essere posizionato in un luogo riparato dagli agenti atmosferici, puoi optare per la fibra di cocco, un materiale solido, resistente e facile da pulire. Altrimenti, uno zerbino in PVC o in gomma è da preferire. Piena libertà nella scelta della forma, che può essere rettangolare, a mezza luna, quadrata o sagomata. Hai difficoltà a trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze?
Se vivi in una casa indipendente e l’ingresso esterno è circondato da uno spazio che non sai come sfruttare, crea una piccola zona living dove trascorrere le sere d’estate in compagnia di amici e familiari. I dondoli da giardino sono un evergreen. Quelli in ferro battuto sono l’ideale se lo stile che hai scelto per l’arredamento è shabby chic. Vuoi donare all’ingresso un aspetto più casual? Opta per un’amaca. Se lo spazio è generoso, valuta l’idea di arredarlo con un salottino da esterno per piccoli ambienti: due poltrone e un tavolino bastano per creare un angolo relax dove goderti la bella stagione. In alternativa, un set tavolo e sedie è perfetto per le colazioni all’aria aperta.
Le pensiline, posizionate all’esterno degli edifici, sopra le porte d’ingresso, proteggono dal sole e dalle intemperie, fornendo riparo a chi entra ed esce di casa. Oltre ad essere funzionali, hanno un grande potere decorativo. Sei alla ricerca di idee per l’ingresso di una casa moderna? Opta per una pensilina con struttura laterale in acciaio, dal design semplice e realizzata in vetro o policarbonato trasparente. Quelle in ferro, invece, richiamano lo stile delle dimore di un tempo e sono perfette per impreziosire un ingresso di casa elegante e donargli un tocco di ricercatezza. La guida “Pensiline e tettoie per proteggere porte, balconi e spazi esterni“ può esserti utile per scegliere l’installazione più adatta alla tua abitazione e ai tuoi gusti.
Chi ha la fortuna di vivere in una casa indipendente può valorizzare l’ingresso esterno di casa giocando con i materiali e le vernici per le pareti. Se stai progettando il restyling della faccia o di parte di essa, pareti di colori a contrasto sono di grande effetto. Ad esempio, una porta d’ingresso scura (marrone, nera, verde o blu) si abbina alla perfezione a pareti di colore chiaro, come il bianco, il beige o il color panna. Se sei un amante dello stile tradizionale, invece, anche il ton sur ton per creare continuità cromatica è una buona idea. In alternativa, puoi decorare le pareti esterne con il verde, creando un magnifico giardino verticale.
I battiporta non passano mai di moda: sono elementi che attirano l’attenzione e che contribuiscono ad abbellire l’ingresso delle abitazioni. Antichi, ma ancora molto in voga, sono disponibili in una molteplicità di modelli, molti dei quali si allontanano dai classici battiporta che raffigurano figure umane o animali. Non mancano, infatti, soluzioni dalle forme più moderne. Puoi scegliere tra battiporta in stile barocco che rendono l’ingresso di casa più solenne e battiporta dal design più sobrio ed essenziale, perfetti per ingressi moderni.
Per un ingresso esterno ben curato è fondamentale non sottovalutare l’illuminazione. Posizionando le fonti di luce nei punti giusti, potrai creare atmosfere scenografiche e mettere in risalto gli elementi scelti per decorare l’ingresso. Oltre a svolgere un importante ruolo funzionale, la luce crea atmosfera e rendere l’ambiente più accogliente. Opta per soluzioni a luce soffusa e diffusa (lampade a luce diretta, infatti, rischierebbero di appiattire troppo l’ingresso).
L’ingresso interno è importante tanto quanto quello esterno. Non bisogna sottovalutare la praticità e la funzionalità generalmente riservate a questo ambiente della casa. Sei a corto di idee? Ecco 6 soluzioni da cui puoi prendere spunto:
I mobili da ingresso rappresentano la soluzione ideale per riporre in modo ordinato e avere sempre a portata di mano borse, giubbotti e accessori di vario genere. Si tratta, generalmente, di mobili formati da più ripiani, ante e mensole. I modelli tra cui scegliere sono numerosi, di dimensioni e stili diversi: hai letteralmente l’imbarazzo della scelta! Se la porta di casa affaccia su un open space e desideri separare l’ingresso dal soggiorno, un’ottima idea è sfruttare il mobile come un divisorio. Vuoi saperne di più su come separare le due zone della casa? Dai un’occhiata all’articolo “7 Soluzioni per un ingresso direttamente in soggiorno bello e funzionale”.
In alternativa alla consolle, ovvero ad un mobile già assemblato, puoi optare per una soluzione composta da più moduli. Un’idea? Utilizza i cubi componibili per creare la composizione più adatta allo spazio che hai a disposizione. Combinali come preferisci e scegli se attrezzarli con dei ripiani, lasciarli aperti oppure chiuderli con delle ante.
Pratici e, allo stesso tempo, decorativi, i bauli sono perfetti per chi ha poco spazio a disposizione ed è alla ricerca di una soluzione efficace per organizzare oggetti e accessori. Perché non optare per un baule e trasformarlo in una seduta sistemando un cuscino? Una volta varcata la soglia di casa, potrai sedertici sopra per togliere le scarpe nel pieno della comodità. Anche le cassapanche sono un’ottima idea perché puoi sfruttarle per riporre al loro interno scarpe e altri accessori e, allo stesso tempo, disporre di una comoda seduta all’ingresso di casa.
Una valida soluzione per abbellire gli ingressi di piccole dimensioni sono gli specchi. Questi, infatti, fanno sembrare gli ambienti visivamente più ampi, luminosi e ariosi. Puoi optare per uno specchio di medie dimensioni da sistemare in prossimità del mobile da ingresso oppure per uno specchio a tutta altezza da installare di lato alla porta: l’ideale per dare un’ultima occhiata al tuo look prima di uscire di casa. Presta attenzione alle cornici perché contribuiscono a donare carattere.
Anche i quadri appesi sulle pareti sono un’ottima idea: veicolano la tua personalità e offrono ai tuoi ospiti un’anticipazione sullo stile dell’arredamento. Scegli quelli che più ti piacciono e che ti rappresentano e appendili con criterio alle pareti, così che diventino gli elementi focali della zona. L’obiettivo è rendere l’ingresso più accogliente, giocoso e vivace.
In un ingresso che si rispetti non possono mancare le piante da interno: sistemale vicino alla porta d’ingresso e scegli i vasi che più si adattano allo stile della casa. Finte o fresche, contribuiscono a ravvivare l’ambiente. Se l’ingresso è spento e un po’ anonimo opta per vasi colorati e vivaci.
Quando l’ingresso di casa si affaccia su un corridoio lungo e stretto, è importante prestare attenzione ai pavimenti e ai rivestimenti. Generalmente, si tratta di ambienti privi di finestre e, per questo, è consigliato optare per colori tenui, così da non appesantire troppo l’atmosfera. Puoi sbizzarrirti un po’ di più con il pavimento, optando per un pavimento decorato. Le cementine sono perfette per creare motivi sulla superficie e dare vita a composizioni di grande carattere.
L’ingresso si apre sulla zona living? La carta da parati è un’ottima idea per separare visivamente i due ambienti. Decora la parete della porta con la carta da parati e utilizzala per rivestire una o più pareti della zona living, così da creare continuità. Vuoi stupire i tuoi ospiti? Abbellisci la porta d’ingresso con la carta da parati. L’ideale per i modelli a filo muro che, in questo modo, sembreranno scomparire nella parete, assicurando un bellissimo effetto.
Le idee che ti ho proposto ti sono state di ispirazione? Lasciati guidare dai suggerimenti che ti ho fornito. Sono sicuro che il risultato finale lascerà a bocca aperta te e i tuoi ospiti! Se hai soluzioni alternative da proporre agli utenti della Community, lascia un commento.