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Il battiscopa tradizionale è un profilo in legno posizionato sul perimetro del pavimento che copre l’intersezione muro-parete. Serve per proteggere la parete dagli urti ed evita che la polvere e lo sporco in generale si annidino nell’angolo difficile da pulire. Esistono decine di zoccolini, diversi per spessore (di norma compreso tra 1 e 2 cm), altezza (lo standard è 8-9 cm) e forma, più o meno arrotondata. Stai cercando idee alternative al classico battiscopa in legno? Eccone alcune.
Mai montare il battiscopa su una parete in mattoni a vista - Leroy Merlin
Il battiscopa in legno è un passepartout, adatto non solo al parquet ma a tutti i pavimenti, con l'accortezza di scegliere la tinta più adeguata. Il battiscopa bianco è una garanzia ma lo puoi dipingere dello stesso colore della parete. Spesso il pavimento ha il suo battiscopa coordinato. Questo vale sia per i laminati che per i pvc che per le ceramiche che possono all’occorrenza essere tagliare appositamente per questo scopo. E se il battiscopa proprio non piace?
Idea con battiscopa bianco - Leroy Merlin
Se proprio il battiscopa non ti piace, in certe stanze puoi sostituirlo con un rivestimento a parete: ottima l’idea creare la testata del letto con tavole di legno dalla finitura naturale. Puoi decorare la parete dietro al letto non solo con il colore o la carta da parati ma puoi rivestirla con piastrelle in ceramica, con cementine o mosaico, con mattonelle effetto 3d o grandi lastre effetto marmo che non hanno bisogno di battiscopa.
Idea per la testata del letto a tutta parete – Leroy Merlin
Un modo per evitare del tutto il battiscopa è quello di costruire le pareti interne dopo aver posato il pavimento. Questo può accadere nel caso si decida di creare una stanza in più. Di norma è bene proteggere la tinteggiatura con una zoccolatura rifinita a smalto lavabile. Può diventare un elemento decorativo, in un tono più scuro della parete o a contrasto e che segua il perimetro delle porte. Usare la pittura a smalto al posto del battiscopa è una buona soluzione anche quando i muri sono particolarmente irregolari.
Soluzione con fascia dipinta a smalto e nessun battiscopa - Leroy Merlin
Ti piace la boiserie in legno? Arricchisce l’ambiente ed è adatta sia a un arredamento classico che contemporaneo. Il battiscopa, in questo caso, è parte integrante del rivestimento della parete e potrà essere dipinto dello stesso colore, scomparendo.
Ispirazione per la boiserie ed evitare il battiscopa - Leroy Merlin
Comunque la si pensi il battiscopa ha la sua funzione e l’offerta è così ampia da perdersi. Alti e sagomati, in gres e in alluminio, in legno grezzo da verniciare come la parete…esistono davvero tantissime soluzioni sia estetiche che funzionali tra cui scegliere e dai costi variabili. Alcuni modelli in pvc o in alluminio possono alloggiare cavi e cablature: soluzione molto utile in un ufficio o dove serve spostare una presa elettrica riducendo al minimo l’intervento sulle murature. Altri sono studiati appositamente per rivestire il vecchio battiscopa senza rimuoverlo nel caso in cui vuoi rinnovare il pavimento senza rimuovere il precedente.
A ogni esigenza il suo battiscopa – Leroy Merlin
Quale battiscopa hai scelto per la tua casa? Hai trovato una soluzione alternativa che ti piacerebbe utilizzare? Raccontaci la tua opinione nei commenti?
Di solito, l'entrata di casa non è il primo spazio che si immagina di rinnovare: dopotutto, non è quella la stanza dove pensi di rilassarti a fine giornata e nemmeno dove immagini di servire un aperitivo agli amici. Eppure, quello che è considerato solo un angolo di passaggio può essere valorizzato facilmente. Una bella carta da parati moderna per l’ingresso offre una soluzione semplice, ma di impatto, che permette di rinfrescare l’ambiente in pochissimo tempo. Uno dei motivi principali per cui si mette la carta da parati all’ingresso è la facilità con cui questa decorazione dà vita alle pareti, inondando l’ambiente di personalità. Se intendi fare lo stesso con il tuo ingresso, scegliere la carta da parati giusta è fondamentale. Ti aiuto a trovare l’idea che stai cercando.
L’ingresso è il primo punto visibile quando si entra in casa, e anche quando è aperto sul soggiorno è bello che sia organizzato e accogliente per fare sentire a proprio agio sia te che i tuoi ospiti. Uno dei pregi della carta da parati all'ingresso è la facilità con cui collega visivamente questo piccolo ambiente con la zona giorno adiacente. Basta la sua presenza su una sola parete per trasformare l’entrata in un'elegante estensione del soggiorno e dare ai tuoi interni il fascino di un’abitazione curata nei dettagli. Tre le idee per carta da parati all’ingresso piace molto l’aspetto strutturato. Se vuoi dare più personalità a un ambiente minimale, punta sulla carta da parati strutturata, ovvero che fa sembrare il muro come fatto di mattoni: non avrai difficoltà a integrare questa soluzione decorativa con l’ambiente accanto.
L'aspetto strutturato della carta da parati integra l'ingresso nella zona giorno- Idea Leroy Merlin
Per dare un senso compiuto al mix and match che ti spinge a inserire complementi di arredo etnici ed esotici nella tua abitazione contemporanea, affidati alla magia della carta da parati. Una carta da parati in stile Etnic Boho ti aiuta a dare il giusto equilibrio di colori e decorazioni senza correre il rischio di trasformare gli interni in un bazar.
Il bello di questo stile, che associa l'animo libero e anticonformista del bohémien con il gusto gipsy di chi prende ispirazioni da diverse culture, è la possibilità di dare sfogo alla fantasia con un pizzico di stravaganza e tanta attenzione ai colori. Questa carta da parati moderna per l’ingresso si sposa con eleganza alla semplicità degli arredi etnici, dai colori e materiali naturali. Utilizzata per rivestire un muro dell’ingresso dalle pareti e porte bianche porta un tocco creativo, fantasioso e vivace, senza risultare confusionaria.
Porta colore e allegria questa carta da parati moderna per l'ingresso Etnic Boho- Idea Leroy Merlin
Tra i tanti motivi del successo della carta da parati c’è la grande varietà di colori, fantasie e stili a disposizione. I moderni designer hanno saputo creare proposte adatte per arredare le pareti di una stanza senza disturbare la combinazione di colori dei mobili presenti. Quindi puoi usare la carta da parati all'ingresso anche se hai una casa di stile contemporaneo: gli interni monocromatici non devono essere per forza piatti o noiosi. Con la carta da parati puoi sottolineare la parete all’ingresso creando un contrasto e un motivo decorativo senza alterare la palette colore dei mobili. Guarda la raffinatezza della carta da parati con motivi floreali
delicati che evocano disegni cinesi su carta di riso. Rende elegantissimo l’angolo con il cesto porta scarpe, la console e il quadro: in un’accogliente imperfezione stile Wabi Sabi.
La carta da parati per l'ingresso con pochi colori e uno stile raffinato dal mood Wabi Sabi -Idea Leroy Merlin
Il design ispirato alla natura è di gran moda e non c'è posto migliore per cominciare a inserirlo con la carta da parati moderna all’ingresso. Porta il giardino dentro casa con un motivo floreale trendy. Questa carta da parati da ingresso stile Flower Country non ricorda certamente il salotto della nonna: colori accesi e decorazioni che evocano ambientazioni esotiche fanno capolino sullo sfondo neutro e inondano l’ambiente di colore. Il risultato è una cornice versatile, adatta per arredi dall’animo romantico vintage, per esaltare lo stile shabby, o rinfrescare un ingresso classico. Se i fiori non fanno per te, prova con i motivi decorativi in stile Nature Eucalpito, una versione morbida e rilassante della tendenza botanic. Tra sfumature che vanno dal salvia all’eucalipto e si accendono sullo sfondo bianco, la carta da parati Foglie verde trasforma l’ingresso in un piccolo giardino fresco e luminoso.
Fantasie stile Flower Country sulla carta da parati che dà sprint all'ingresso- Ispirazione Leroy Merlin
So cosa stai pensando: una carta da parati geometrica in un piccolo ingresso? Non sarà invadente? Anche se qualcuno ti ha parlato del pericolo delle geometrie eccessive negli ambienti piccoli, la risposta è: no. La scelta di una carta da parati dal motivo decorativo orientato in verticale attira l'attenzione e fa sembrare l’ingresso più alto e arioso. I motivi botanici in chiave geometrica sono l’ideale per inserire una decorazione che sembra classica ma con tocco moderno. Quindi, se cerchi una carta da parati moderna per ingresso, con il modello Spotlight verde dal fogliame ricco puoi avvolgere l’entrata come una giungla. La presenza di vasi di piante verdi, appesi, a terra e sul tavolino, evoca suggestioni tropicali in un angolo che emana freschezza: bastano un tappeto e una poltroncina con un cuscino per un confortevole angolo lettura.
Tra le idee per la carta da parati all'ingresso, piace l'effetto giardino verticale- Ispirazione Leroy Merlin
Spero di averti dato qualche interessante ispirazione per aggiungere la carta da parati al tuo ingresso. Prova con una parete, sono sicura che il risultato non ti deluderà. Se ti servono suggerimenti o vuoi un parere, scrivi pure, sarò felice di darti un consiglio.
Non hai a disposizione un’intera stanza da dedicare al bucato e stai pensando di sistemare la lavatrice all’interno del bagno? Un’ottima soluzione per non influire negativamente sull’estetica e sul comfort della stanza è optare per un mobile lavanderia in grado di ospitare elettrodomestici, detersivi e ceste senza impattare sull’arredamento. I mobili dotati di sistema a scomparsa sono perfetti perché nascondono alla vista la lavatrice, l’asciugatrice e il bucato, preservando la ricercatezza estetica. Scopriamo perché un bagno con lavanderia a scomparsa è un’ottima idea e quali sono le soluzioni tra cui è possibile scegliere.
Nonostante negli ultimi anni il design degli elettrodomestici per il bucato sia migliorato, bisogna ammettere che lavatrici e asciugatrici non sono tra i complementi d’arredo più belli. Se stai pensando di nasconderli, dunque, non ti biasimo… Rendere la zona lavanderia invisibile all’interno del tuo bagno non è semplice e può rivelarsi davvero compilato, specialmente se non hai molto spazio a disposizione. Lavatrice e asciugatrice, infatti, sono molto ingombranti e per funzionare correttamente necessitano di un’adeguata installazione tecnica.
Dalla tua parte, però, c’è il fatto che ogni stanza della casa ha le sue potenzialità. Parti da quelle per individuare la soluzione migliore da adottare per realizzare una zona lavanderia che tolga alla vista gli elettrodomestici per il bucato, mantenendoli però a portata di mano. Le soluzioni possibili per nascondere la lavanderia in bagno sono numerose e la scelta dipende dalle caratteristiche della stanza. Se, ad esempio, il tuo è un bagno mansardato, un’ottima idea è sfruttare lo spazio presente sotto il tetto spiovente per ricavare una nicchia da chiudere con uno sportello o con una tenda.
In alternativa, ti consiglio di valutare l’acquisto di un mobile bagno salvaspazio dotato di lavabo all’interno del quale inserire la lavatrice. Questa soluzione è perfetta se il tuo bagno è piccolo perché ti consente di sistemare l’elettrodomestico sfruttando attacchi dell’acqua già presenti per il lavabo. Una volta chiuse le ante del mobile, nessuno sospetterà che all’interno del tuo bagno sia presente una lavabiancheria! Se non vuoi fare a meno dell’asciugatrice, pensi che un’ottima soluzione sia sistemare gli elettrodomestici per il bucato uno sopra l’altro e disponi di una nicchia da sfruttare, nascondila con una porta scorrevole esterno muro con binario: all’occorrenza, potrai spostarla (ad esempio, per isolare la zona doccia).
La soluzione in assoluto più apprezzata che ti consiglio di prendere in considerazione se hai necessità di rendere più discreta la presenza della lavatrice, dell’asciugatrice e degli accessori per la cura del bucato è il mobile lavanderia a scomparsa. Generalmente, viene realizzato su misura, è alto fino al soffitto e può essere sfruttato per sistemare e nascondere gli elettrodomestici per il bucato. L’importante è che abbia una profondità adeguata!
Se scegli di optare per la realizzazione di un bagno con mobile lavanderia a scomparsa, avrai la possibilità di beneficiare di una molteplicità di vantaggi. Un mobile lavanderia chiuso è una soluzione d’arredo che ti permetterà di riporre con ordine tutti i prodotti per la biancheria pulita, oltre che gli elettrodomestici, i vestiti da lavare e tutto l’occorrente necessario per il bucato. I mobili lavanderia a scomparsa, infatti, possono ospitare al loro interno non ampi vani per la lavatrice e l’asciugatrice, ma anche alcune sezioni contenitive dove poggiare tutto l’utile per il lavaggio.
A volte hai necessità di fare un bucato in modo pratico e veloce per via del poco tempo a disposizione? Sarai felice di sapere che all’interno dei mobili lavanderia a scomparsa, se lo spazio lo consente, nulla vieta di inserire un lavatoio, pensato appositamente per lavare i capi a mano. Un bagno con lavanderia a scomparsa realizzata all’interno di un mobile con lavatoio, inoltre, ti permetterà di tenere questa zona lontana dalla portata dei bambini e degli animali domestici.
Le caratteristiche principali di un mobile lavanderia a scomparsa sono praticità e funzionalità. Se decidi di optare per questa soluzione, puoi scegliere tra una molteplicità di modelli. Oggi, sono disponibili in commercio versioni sempre più belle e raffinate, che si adattano alla perfezione ad ogni stile di arredamento. Si va dai mobili realizzati in legno fino ai mobili realizzati in MDF o in legno nobilitato. I mobili in legno sono i più costosi, ma rappresentano la soluzione ideale per te, se sei alla ricerca di un arredo resistente e durevole.
I mobili in MDF sono realizzati con pannelli in fibra di legno e sono disponibili con finiture lucide o opache. Se il tuo bagno è di piccole dimensioni, scegliere un mobile in MDF con finitura lucida è un’ottima idea per rendere l’ambiente più luminoso. Per dare un tocco elegante e raffinato alla stanza, opta, invece, per un mobile in MDF con finitura opaca. Facile da pulire e resistente ai graffi, un mobile in nobilitato è perfetto per creare la zona lavanderia in bagno spendendo poco.
Volendo nascondere gli elettrodomestici per il bucato alla vista, scegli modelli dotati di ante in numero variabile ed eleganti maniglie cromate. In base allo spazio a disposizione, puoi optare per due o quattro ante: una volta chiuse, la tua lavanderia a scomparsa diventerà in tutto e per tutto un armadio. Usa le sezioni interne per sistemare gli elettrodomestici, oltre che per disporre elementi ingombranti e prodotti per la cura del bucato.
Se lo spazio all’interno del mobile lavanderia a scomparsa non è sufficiente per riporre la biancheria sporca, valuta l’acquisto di un mobile con cesto portabiancheria abbinato, da posizionare in un’altra zona del bagno. Così facendo, nasconderai i vestiti da lavare alla vista e renderai la stanza più ordinata e pulita.
Come avrai notato, compiendo le scelte d’arredamento giuste e coerenti rispetto alle caratteristiche dello spazio che hai a disposizione, progettare un bagno con lavanderia a scomparsa non è affatto difficile. Ti sono stato d’ispirazione? Mettiti all’opera e al termine dei lavori condividi uno scatto con la Community. Se qualcosa non ti è chiaro o hai bisogno di un consiglio, lascia un commento: sarò felice di risponderti.
L’orchidea è una pianta che, in natura, vive in condizioni diverse rispetto a quelle domestiche. Per sistemarla in casa e favorirne l’adattamento è indispensabile prendersene cura nel modo corretto. Tra gli interventi più importanti per preservare la salute dell’orchidea c’è il rinvaso, un’operazione che garantisce alla pianta le condizioni ottimali per svilupparsi al meglio. Vediamo quando occorre effettuare il rinvaso e tra quali vasi per orchidee è possibile scegliere.
Rinvasare un’orchidea significa rinnovare il substrato della pianta, aggiungendo nutrienti e potando le radici. Contrariamente a ciò che in molti pensano, non è affatto vero che una pianta appena acquistata vada immediatamente rinvasata. Ti suggerisco, infatti, di procedere con il rinvaso dell’orchidea in tre casi: se il terriccio della pianta risulta troppo umido o deteriorato, se il vecchio vaso è troppo piccolo per consentire all’orchidea di svilupparsi e se noti che sulla pianta, sulle radici o sul substrato si è formata della muffa.
Ti trovi in una di queste tre situazioni e ti stai chiedendo qual è il periodo migliore per effettuare il rinvaso? Il consiglio generale è rinvasare le orchidee in autunno, quando il periodo di fioritura sarà terminato e avranno già perso tutti i fiori. In alternativa, puoi eseguire l’intervento anche ad inizio primavera. Presta molta attenzione a questo aspetto perché un rinvaso eseguito in anticipo potrebbe causare un forte stress alla pianta!
Per il rinvaso della tua orchidea avrai bisogno di un terriccio specifico, composto da frammenti grossolani di corteccia e trucioli. Questa tipologia di substrato permette alla piante di aggrapparsi e sostenersi. Inoltre, garantisce un ottimo drenaggio dell’acqua d’irrigazione. Oltre al terriccio per orchidee, avrai bisogno anche di un nuovo vaso!
Come rinvasare le orchidee
I vasi per orchidee tra i quali puoi scegliere sono numerosi e si adattano ad ogni stile. Esistono di tutte le forme, di tutte le dimensioni e di tutti i colori per andare incontro alle singolari richieste di una clientela sempre più esigente. È vero che molto dipende dal tuo gusto personale, ma ci sono alcuni aspetti che ti suggerisco di tenere a mente in fase di scelta per non commettere errori e vedere la tua pianta crescere rigogliosa!
Nonostante tu sia libero di scegliere il vaso che più si adatta all’ambiente circostante, ti suggerisco di optare per uno in plastica trasparente, perfetto per ospitare la tua orchidea. Una simile soluzione permette alle radici di ricevere la luce del sole, la quale attiva la fotosintesi clorofilliana permettendo alla pianta di crescere e rafforzarsi. Le radici hanno bisogno di luce, ma non posizionare mai la tua orchidea a contatto diretto con i raggi del sole perché potrebbero causare bruciature pericolose! Quindi: sì ai vasi trasparenti in ambienti luminosi, no all’esposizione alla luce diretta del sole.
I vasi trasparenti rappresentano la soluzione ideale perché consentono di controllare con facilità lo stato delle radici. Se l’apparato radicale appare alterato, lo noterai immediatamente e potrai intervenire tempestivamente per risolvere il problema. Sistemando la tua orchidea all’interno di un vaso trasparente, inoltre, potrai capire quando è ora di rinvasare la pianta all’interno di un vaso più grande (senza esagerare con le dimensioni) e, soprattutto, tenere sotto controllo il terriccio. Potendo osservare in modo facile e veloce lo stato del substrato su cui cresce l’orchidea, puoi capire se c’è la necessità di sostituirlo o drenarlo.
Generalmente, i vasi trasparenti per orchidee hanno il fondo rialzato. Queste piante, infatti, pur avendo bisogno di un sostanzioso apporto idrico, soffrono il ristagno d’acqua. Grazie al fondo rialzato di circa un centimetro, le radici rimangono asciutte anche in presenza di acqua e la pianta cresce in condizioni ottimali.
Se si posiziona l’orchidea in un ambiente molto soleggiato, è preferibile optare per vasi opachi. A differenza dei vasi trasparenti per orchidee, quelli opachi filtrano la luce solare ed evitano che l’irraggiamento continuo diretto danneggi irrimediabilmente le piante. In questo caso, sei libero di scegliere il materiale e il colore che più desideri. Nel caso, invece, dei vasi trasparenti, ti consiglio di prediligere il plexiglas, la plastica o il policarbonato.
Nulla ti vieta di optare per vasi realizzati con altro materiale. Ti suggerisco di acquistare vasi in vetro solo se provvisti di fori per agevolare l’adeguato drenaggio dell’acqua. Il vetro, infatti, è famoso per trattenere l’umidità. Inoltre, un vaso realizzato con questo materiale non può essere forato dopo l’acquisto. Ti sconsiglio i vasi di terracotta perché le radici della tua orchidea potrebbero creare infiltrazioni nelle pareti e causarne lo sgretolamento. Se lo stile della stanza è particolare e il vaso trasparente è una soluzione che non ti soddisfa, un’ottima idea è inserirlo all’interno di un altro vaso dal design più ricercato ed elegante: in questo modo, all’occorrenza, non avrai problemi a controllare le radici e lo stato del terriccio, senza rinunciare alla resa estetica!
Se devi rinvasare più di un’orchidea, sappi che puoi sistemarle all’interno dello stesso vaso. Il suggerimento è non inserire più di due piante nello stesso contenitore per non farle soffrire. Una regola importante da rispettare è utilizzare un supporto per gli steli delle orchidee, così che sviluppandosi e crescendo non si intreccino gli uni con gli altri. Intrecciandosi, infatti, potrebbero soffocarsi a vicenda e influire negativamente sulla fioritura. Naturalmente, se opti per questa soluzione, accertati che il vaso sia abbastanza grande per ospitare più di un’orchidea.
Quando rinvasare le orchidee
Adesso che hai le idee più chiare sui vasi per orchidee più indicati da utilizzare, sei pronto ad effettuare il rinvaso della tua pianta? Quando avrai completato e sistemato la tua orchidea nella sua nuova casa, condividi uno scatto con la Community. Se qualcosa non ti è chiaro e hai domande da fare, lascia un commento: sarò felice di risponderti.
Hai un giardino e stai pensando di realizzare delle aiuole per abbellirlo? Dedicarsi alla cura delle piante è il modo migliore per rilassare la mente e allenare il pollice verde! Se hai dimestichezza con il fai da te, puoi creare splendide bordure per aiuole e mettere in risalto piante e fiori in modo originale. I fiori e i materiali tra cui puoi scegliere sono numerosi: ecco alcune idee per aiuole giardino fai da te da cui trarre ispirazione per organizzare al meglio i tuoi spazi verdi e decorare il giardino in modo armonico.
Aiuola multicolor elegante
Hai un giardino e stai pensando di realizzare delle aiuole per abbellirlo? Dedicarsi alla cura delle piante è il modo migliore per rilassare la mente e allenare il pollice verde! Se hai dimestichezza con il fai da te, puoi creare splendide bordure per aiuole e mettere in risalto piante e fiori in modo originale. I fiori e i materiali tra cui puoi scegliere sono numerosi: ecco alcune idee per aiuole giardino fai da te da cui trarre ispirazione per organizzare al meglio i tuoi spazi verdi e decorare il giardino in modo armonico.
Realizzare un’aiuola fai da te può sembrare un’impresa difficile. In realtà, con un po’ di pazienza e fantasia, è possibile ottenere risultati sorprendenti. Prima di avviare i lavori, ti suggerisco di scegliere con attenzione l’area del giardino in cui verrà creata l’aiuola. Se, ad esempio, il tuo desiderio è realizzare tante piccole aiuole, la zona più indicata è lungo un vialetto. Se, invece, vuoi creare aiuole più grandi, ti consiglio di sistemarle al centro del giardino.
La scelta del punto in cui collocare le aiuole dipende anche dalla tipologia di piante e fiori che decidi di piantare al loro interno. Alcune, infatti, vivono bene a contatto diretto con i raggi del sole; altre, invece, preferiscono la penombra. In linea generale, il suggerimento è scegliere piante che fioriscono nello stesso periodo dell’anno e che mantengono la fioritura per lungo tempo, così da evitare continui lavori di manutenzione.
Ti consiglio di scegliere piante perenni. Così facendo, avrai la possibilità di realizzare aiuole belle e originali che manterranno il loro aspetto per molto tempo. Potrai godere di composizioni vivaci per diversi anni! È iniziata la primavera, stai realizzando le tue aiuole proprio in questo periodo dell’anno e sei alla ricerca dei semi giusti da piantare? Le piante che fioriscono in estate e in autunno sono perfette! Bergenia, Giacinto, Viola e Arnica sono solo alcune delle piante tra cui puoi scegliere.
Idee per aiuole fiorite
Una volta scelte le piante e deciso il luogo in cui realizzare l’aiuola, puoi procedere con la realizzazione vera e propria del tuo spazio verde. Occupati della lavorazione del terreno rimuovendo radici ed erba, conferisci all’aiuola la forma che più desideri scavando lungo i bordi e ricavando delle buche e, infine, posiziona le piante ad una distanza di circa 25 cm l’una dall’altra (così che le radici abbiamo spazio a sufficienza per crescere). Fatto ciò, puoi passare alla decorazione dell’aiuola e, quindi, alla realizzazione delle bordure. Queste ultime sono barriere che perimetrano i bordi delle aiuole e che, oltre a svolgere un importante ruolo funzionale, contribuiscono ad abbellire il giardino. Le soluzioni possibili sono numerose e puoi scegliere tra differenti materiali: molto dipende dallo stile del giardino e dal tuo gusto personale.
Le bordure realizzate con i sassi rappresentano la soluzione più indicata per delimitare le aiuole di un giardino moderno. Per donare un tocco di ricercatezza alle bordure il suggerimento è utilizzare sassi caratterizzati da superfici lisce e venature particolari. Puoi alternare colori e forme diverse e realizzare bordure a più strati. L’effetto finale che otterrai sarà estremamente elegante!
Se i sassi che scegli sono di piccole-medie dimensioni, ricordati di ricoprire il suolo libero attorno alle aiuole con uno strato di materiale naturale o plastico per evitare la formazione di muschio o che le bordure sprofondino nel terreno. Per quanto riguarda la grandezza dei sassi, è bene che essa sia proporzionata allo spazio da perimetrare affinché le bordure non rubino il ruolo di protagoniste alla piante, ma anzi le valorizzino. Se l’aiuola da delimitare è grande, puoi utilizzare pietre anche molto grandi e irregolari, conficcandole nel terreno in modo che siano stabili. Se, invece, preferisci utilizzare sassi piccoli perché lo spazio da delimitare è ridotto, sei tenuto ad adottare qualche accortezza in più: pulisci bene il terreno dalle erbacce, usa sassi di grandezze diverse per compattare le bordure e, infine, sistema un po’ di terriccio tra un sasso e l’altro per nascondere il materiale di sostentamento sottostante.
Bordura di sassi per aiuola
Uno dei materiali più utilizzati per creare le bordure delle aiuole è il legno. In commercio esistono bordure in legno create appositamente, ma se sei un amante dell’handmade, puoi scegliere legni di recupero e realizzare bordure per aiuole fai da te. Il legno è particolarmente versatile e puoi utilizzarlo sia verticalmente che orizzontalmente. Nel primo caso, dovrai impilare i paletti direttamente nel terreno; nel secondo, invece, dovrai creare strutture più complesse. Molto dipende dalla necessità di delimitare lo spazio verde anche in altezza. Ricordati che, optando per questa soluzione, dovrai utilizzare prodotti specifici per rendere il legno resistente agli agenti atmosferici. Da non sottovalutare, infine, la possibilità di personalizzare le bordure per aiuole in legno fai da te con una vernice per esterno: potrai dare un tocco di carattere e personalità in più a tuo giardino!
Le bordure per aiuole fai da te realizzate con i mattoni sono un grande classico. Donano al giardino un aspetto elegante e si fondono alla perfezione con ambienti arredati in stile rustico. Optando per questa soluzione, potrai contare su una struttura praticamente eterna che delimita le aiuole in modo molto discreto. Ti suggerisco di utilizzare i mattoni in tufo, disponibili in diverse dimensioni. Puoi scegliere di inserirli a filo terreno, creare una fila rialzata per una bordura bassa o creare una bordura più alta per aiuole rialzate (ricordandoti di tenere insieme i mattoni con la malta). Dopo aver scavato il piano di posa attorno all’aiuola da delimitare e averlo riempito con della ghiaia che dovrà poi essere compattata, ricopri la zona con della terra e crea i buchi nei quali inserire i mattoni. Posizionata almeno 1 cm di malta tra un mattone e l’altro per tenere insieme il tutto.
Idee per l'aiuola in gardino
Le idee per aiuole giardino fai da te che ti ho proposto sono state d’ispirazione? Non vedi l’ora di metterti all’opera per realizzare le tue bordure handmade e creare bellissime aiuole? Indipendentemente dalla scelta che farai, con un po’ di fantasia e pazienza otterrai un risultato finale straordinario! Se hai qualche soluzione da proporre o qualche domande da fare, lascia un commento.
Vuoi creare un angolo verde e fiorito sul balcone, sul terrazzo o in giardino ma non sai quali piante scegliere? Quelle grasse rappresentano la scelta più indicata per abbellire i tuoi spazi all’aperto. Spesso considerate solo da interno, le piante succulente sono perfette da posizionare in balcone o in giardino perché regalano spettacolo anche nei rigidi mesi invernali. Grazie alla loro forma straordinaria e alle fioriture colorate, infatti, le piante grasse da esterno sono estremamente decorative! Scopriamo insieme quali sono quelle più belle e facili da curare e come fare per vederle crescere rigogliose.
Piante grasse da esterno facili da curare
L’Echeveria è una pianta succulenta che ha origine in Messico e che appartiene alla famiglia delle Crassulaceae. La amerai per la particolarità delle sue foglie: carnose e più o meno grandi, formano rose di colori diversi che vanno dal verde al grigio-azzurro. Tra il periodo primaverile ed estivo, al centro della rosa sbocciano fiori di colore rosato o rosso. L’Echeveria non necessita di cure particolari e, per questo, è perfetta come pianta da esterno da posizionare all’aperto, anche in inverno. Se le temperature sono rigide, ti suggerisco di posizionarla alla luce, evitando però il contatto diretto con i raggi del sole. Se la temperatura scende sotto lo zero, è preferibile proteggere la pianta dal gelo con un telo traspirante. Se lo desideri, puoi anche pensare di spostare la pianta all’interno o in un luogo più riparato per un certo periodo di tempo.
Piante grasse facili da curare
Quando si parla di “cactus”, si fa riferimento ad un’intera famiglia di piante grasse, che comprende circa 3000 specie diverse. Ciascuna di esse ha le proprie caratteristiche: forme e dimensioni possono essere anche molto diverse. Tra i cactus perfetti da posizionare negli spazi esterni c’è il Trichocereus Pasacana. Questa pianta cresce bene all’aperto, sia in vaso che piantata in giardino, e sopravvive anche quando le temperature si abbassano e raggiungono -10 gradi.
Piante grasse perfette per l'esterno
Conosciuta per le sue proprietà benefiche, l’Aloe Vera può essere coltivata in appartamento e anche all’esterno. Se opti per questa pianta grassa, posizionala in luoghi luminosi. Puoi esporla ai raggi diretti del sole, ma preferibilmente solo durante le prime ore del mattino. Per farla crescere bene, il terreno deve essere ben drenato e asciutto: come tutte le piante grasse, infatti, anche l’Aloe Vera non necessita di grandi quantità d’acqua (ti consiglio di tenerla al riparo dal gelo e dalle piogge forti e di drenare il terreno di tanto in tanto, senza esagerare).
In primavera, al centro della rosetta sbocciano fiori tubolari di colori diversi (rossi, arancioni, gialli) che adornano la pianta per tutta l’estate. Le temperature ideali per favorire lo sviluppo dell’Aloe Vera variano tra i 18 e i 25 gradi. Durante la stagione invernale, ti consiglio di non esporla a temperature inferiori ai 7 gradi per evitare di danneggiarla irrimediabilmente.
Piante grasse da giardino
L’Agave americana è una delle piante grasse da esterno più apprezzate perché molto decorativa e facile da coltivare. Originaria del Messico, è una pianta sempreverde particolarmente longeva: se te ne prendi cura nel modo corretto, può vivere fino a 60 anni. Le sue foglie sono verdi e a forma di rosetta: se scegli di coltivare la pianta in giardino, possono raggiungere fino agli 8 metri di altezza; se, invece, la coltivi in vaso, non superano i 2-3 metri.
Vuoi vederla crescere rigogliosa? Posizionala in luoghi soleggiati ed esposti all’acqua piovana. Quest’ultima, infatti, è sufficiente per far sviluppare l’Agave americana senza innaffiature. Resistente anche alle temperature più rigide, coprila con un telo traspirante in caso di gelo intenso. Se sistemi la pianta in balcone e, quindi, in vaso, innaffiala solo quando il terriccio risulta secco. I rami fioriti e profumati di questa pianta succulenta ti lasceranno a bocca aperta e doneranno un aspetto davvero regale al tuo spazio all’aperto!
Piante grasse da giardino e resistenti
Come l’Aloe Vera, anche il Sedum Palmeri è una pianta grassa apprezzata per le sue proprietà benefiche e terapeutiche. Graziosa, decorativa e facile da coltivare, non richiede particolari attenzioni per crescere bene. Ti suggerisco di posizionarla all’interno di un vaso sul balcone o in giardino, prediligendo sempre luoghi molto luminosi. Non è necessario il contatto diretto con i raggi solari. Tuttavia, accertarsi che la pianta sia esposta al sole per qualche ora al giorno è importante per assicurare al Sedum Palmeri una buona fioritura.
Come per tutte le piante grasse da esterno, il terreno deve essere ben drenato e non deve essere innaffiato troppo frequentemente. Durante il periodo invernale, se ti trovi in una zona soggetta a piogge frequenti, l’acqua piovana è sufficiente. In estate, invece, ti consiglio di innaffiarlo almeno ogni 15 giorni. Il Sedum Palmeri è famoso per i suoi fiori gialli a forma di stella che sbocciano tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.
Piante grasse da esterno
La Mammillaria zeilmanniana è una pianta grassa adatta da coltivare sia in appartamento che all’esterno. Fa parte della famiglia dei Cactus, ha origini messicane ed è particolarmente apprezzata per la sua forma. Essa, infatti, tende a svilupparsi più in larghezza che in altezza e ha una forma tondeggiante e tozza. Altra caratteristica distintiva sono le spine nere e bianche che ricoprono tutta la superficie della pianta.
Se scegli di abbellire il tuo spazio all’aperto con la Mammillaria zeilmanniana, assicurati di coltivarla nel terreno giusto. Deve essere calcareo, ma al tempo stesso ricco di sostanze nutritive. I concimi giusti, infatti, aiutano la pianta a resistere negli spazi all’aperto anche durante il periodo invernale. Non innaffiarla troppo: tocca il terreno prima di drenarlo per accertarti che sia asciutto.
Piante grasse da esterno
Ti ho convinto ad abbellire e decorare il tuo balcone, il tuo terrazzo o il tuo giardino con le piante grasse? Le soluzioni che ti ho proposto sono solo alcune delle alternative tra cui puoi scegliere. Se sei un appassionato di giardinaggio e conosci altre piante grasse perfette da coltivare all’esterno, condividi il tuo pensiero per ispirare gli altri utenti della Community. Se qualcosa non ti è chiaro e vuoi saperne di più su come prenderti cura del verde, lascia un commento: sarò felice di aiutarti.
Non c’è dubbio che una casa beige e marrone emana un fascino accogliente. Gli interni di un’abitazione decorata con le sfumature calde e i toni neutri rispecchiano il gusto classico che non passa mai di moda. Se però vuoi dare una marcia in più al tuo arredamento, rinnovare uno stile che ti sembra già visto e rivisto, devi solo cercare tra i colori da abbinare al marrone dell’arredamento quello che fa al caso tuo. La scelta è tutt’altro che difficile, puoi trovare sfumature rilassanti per rinnovare la camera da letto e studiare un colore per le pareti della cucina marrone classica. Vediamo qualche suggerimento da copiare.
Spesso nasce il dubbio sulla scelta del colore delle pareti nella cucina marrone. In realtà dubbi non ce ne sono. Uno dei colori più comuni per i mobili della cucina è proprio quello del legno. Protagonista di mobili robusti, duraturi ed eleganti e ti permette infiniti abbinamenti con tinte solari o gradazioni fredde. Tra tanta scelta, il migliore abbinamento di colore tra pareti e cucina marrone, a mio avviso, è l’accostamento tra il marrone del legno e il bianco dei muri, dipinti o piastrellati. Il motivo è semplice: con le pareti bianche, o velate da una sfumatura calda che tende al sabbia
o da una nuance fredda come il grigio perla, porti nella tua cucina tanta luce. La cucina ha sempre bisogno di luminosità, soprattutto quando gli arredi sono scuri. Con pareti e pavimento chiari, invece, ti assicuri la libertà di rivestire le zone strategiche della cucina con mobili di legno a tutta altezza, senza temere di appesantire l'ambiente.
Il colore per le pareti della cucina marrone deve regalare tanta luce- designidea
Sarà perché è la tinta dell'antiquariato, o forse è perché è il colore della terra e dei tronchi che sorreggono gli alberi e quindi evoca solidità e imponenza. In ogni caso, noto sempre un senso di smarrimento e incertezza quando di si tratta di scegliere quali colori abbinare al marrone per l’arredamento di casa. I timori sono però immotivati: il marrone è un colore easy, che sta bene con le tinte più disparate. Pensa al suo regno naturale, il mondo vegetale, e vedrai che gli accostamenti ti verranno semplici. Se vuoi rinnovare il salotto di una casa beige e marrone, puoi rivestire una parete con una vivace carta da parati stile jungle . Una decorazione con foglie macro in diverse gradazioni di verde è capace di mostrarti il salotto da una nuova prospettiva. Elegante e super trendy.
La casa beige e marrone cambia look con una parete verde jungle - Idea Leroy Merlin
Se siamo abituati all’effetto elegante dei mobili di legno a contrasto con pareti candide, l’idea di un abbinamento tra pareti marrone e il bianco di mobili o dei tessuti dei divani ci rende titubanti. In realtà la considerazione che si ha del colore marrone come insipido e poco accattivante è del tutto ingiusta. Lo dimostra la tendenza del design che negli ultimi anni sta valorizzando proprio le infinite sfumature di questo colore, dalla pittura cammello
alla nuance cioccolato fino all’intensità del marrone caffè, per trasformare stanze anonime in ambienti avvolgenti e raffinati. Non ci sono dubbi, poi, che se scegli la pittura marrone effetto metallo per dipingere le pareti marrone, il bianco dell’arredo contemporaneo ci guadagna. Prova ad accostare anche divani e poltrone grigi oppure a creare un contrasto con imbottiti giallo dorato, e capirai che il marrone interpreta ogni stile: moderno, classico e industrial.
Con l'effetto metallo della parete marrone, sì a bianco, grigio e gradazioni di giallo- heymes
Ecco una tinta che ti puoi giocare in tutta la casa. Il rosa è uno di quei colori che da solo può fornire la palette con tutte le sfumature necessarie per il tuo arredo. Non solo: è così versatile, che si presta a stili di arredamento e combinazioni cromatiche che non ti aspetti. Per esempio puoi scegliere il rosa polvere come colore delle pareti di una cucina marrone. Oppure puoi arredare una camera da letto di atmosfera rétro, con pareti rosa cipria da accostare a diverse tonalità di marrone per comodini, letto, tappeti, coperte e lenzuola. Il rosa è un colore positivo, regala un senso di calma che funziona bene in camera da letto. Ma perché non sceglierlo anche in abbinamento ai legni del soggiorno? Come colore delle pareti con i mobili marroni è perfetto. Portalo anche sui tessuti con cuscini rosa di diverse forma e sfumature: malva, prugna e cipria. Per un pizzico di glamour puoi anche osare il contrario: divano e pouf in velluto rosa a contrasto con la parete color cioccolato: questa sì è una soluzione audace e davvero moderna.
Le variazioni di rosa offrono scelte ideali di colori da abbinare all'arredamento marrone-clemaroundthecorner
Il giallo ocra è uno tra i più facili colori da abbinare al marrone nell’arredamento di casa. Usato per dipingere le pareti o per un’elegante carta da parati, ti aiuta a valorizzare gli arredi di metallo verniciato di marrone, e mette in risalto la pelle di divani e poltrone. Anche al contrario, il giallo ocra regala grandi soddisfazioni. Se per esempio scegli uno smalto satinato cioccolato
per dipingere la parete marrone, invece del bianco per mobili e divani del soggiorno, prendi in considerazione l'ocra. I cuscini in tonalità giallo caldo, i rivestimenti di poltrone e divani, le grandi tende che incorniciano le finestre sono tutti elementi che valorizzano l'arredo soprattutto se di materiali naturali come i tappeti in juta, tavolini e mobili in legno e rattan.
Tra i colori da abbinare al marrone, in arredamento il giallo vince sempre -Haymes
Non avere paura di portare dei nuovi colori nelle stanze di casa. Solo sperimentando ed esplorando puoi scoprire le potenzialità dei mobili che già possiedi. Magari non indovinerai il colore al primo colpo, ma vale la pena di insistere finché non ottieni il risultato perfetto. Se ti servono consigli, hai dubbi o vuoi qualche suggerimento personalizzato, scrivici nei commenti.
Devi scegliere il pavimento per la tua nuova casa, il parquet richiede costi e manutenzione che non puoi sostenere, ma non vuoi rinunciare all’effetto legno? I pavimenti in laminato rappresentano un’ottima alternativa. Riproducono fedelmente l’aspetto delle principali essenze legnose e garantiscono risultati eccellenti in termini di resa estetica. Ti stai chiedendo quali vantaggi derivino dall’utilizzo di un pavimento in laminato? Ti spiego quali sono tutti i pro e i contro di questa scelta per aiutarti a capire se il pavimento in laminato può fare al caso tuo ed è la migliore soluzione d’arredo per la tua casa.
I pavimenti in laminato, detti anche “pavimenti finto parquet”, sono formati da pannelli in fibra di legno pressata, al di sopra dei quali è presente un decoro, ovvero una stampa ad alta risoluzione che riproduce l’essenza, le venature e il colore del legno. Sulla superficie dei pannelli è presente anche uno strato adesivo trasparente che li protegge, li impermeabilizza e li rende resistenti al calpestio ripetuto nel tempo. Questa è la ragione per cui i pavimenti in laminato sono ampiamente utilizzati non solo nelle case, ma anche negli uffici e nei locali commerciali.
Imitano molto bene il vero legno, sia dal punto di vista estetico che al tatto: rappresentano la soluzione ideale per te, se non vuoi rinunciare all’effetto legno per arredare la tua abitazione. A seconda del legno utilizzato, hai la possibilità di scegliere tra due principali tipologie di pavimento in laminato: HDF (alta resistenza) e MDF (bassa resistenza). Effettuata questa scelta, puoi decidere la stampa dello strato decorativo e le caratteristiche che dovrà avere lo strato superficiale protettivo.
Il laminato non è parquet. La principale differenza tra un pavimento in laminato e un parquet è che i pavimenti in laminato imitano l’essenza del legno, ma non sono realizzati in legno massello. Un pavimento, infatti, per essere definito “parquet” deve essere composto da doghe ricoperte da uno strato di legno nobile superficiale di almeno 2,5 mm di spessore.
I vantaggi di cui puoi beneficiare scegliendo di installare un pavimento in laminato sono numerosi. Si tratta, infatti, di una soluzione versatile, resistente, impermeabile, semplice da posare, di facile pulizia e manutenzione e con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Il primo motivo per cui un pavimento in laminato si rivela un’ottima idea è l’ampia possibilità di scelta. In commercio sono disponibili una vasta gamma di pannelli in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza. Se opti per questa soluzione, infatti, puoi scegliere le dimensioni e lo spessore delle doghe, l’effetto (ovvero l’essenza, le venature e il colore da riprodurre), la classe di resistenza (HDF o MDF), il livello di lucentezza e il tipo di materassino, ovvero la superficie di appoggio dei pannelli da installare.
Lo strato superficiale dei pannelli in laminato è trasparente e adesivo e svolge l’importante funzione di proteggerli dal calpestio, dagli impatti, dai graffi e dalle macchie. I pavimenti in laminato, infatti, sono molto apprezzati perché garantiscono un’elevata resistenza e durabilità nel tempo. Inoltre, assicurano un’ottima tenuta del colore. Il colore dei pannelli non cambia con il passare degli anni, a differenza dei pavimenti in legno massello. Se scegli una determinata tonalità al momento dell’acquisto, il colore resterà sempre lo stesso.
Esistono pavimenti in laminato resistenti all’umidità e, quindi, adatti da installare anche all’interno delle stanze più umide della casa, come il bagno e la cucina. I pannelli, sulla superficie e nelle scanalature, sono rivestiti con pellicole idrorepellenti che evitano all’acqua di raggiungere le parti più interne del pavimento.
Vuoi risparmiare sui costi di installazione? Con i pavimenti in laminato puoi farlo! La posa, infatti, non è affatto complicata e può essere eseguita con un apposito kit di posa e installazione. Puoi montare i pannelli in autonomia, senza l’aiuto di un professionista, grazie alla presenza di un pratico sistema ad incastro. Una delle peculiarità dei pavimenti in laminato è che possono essere installati in sovrapposizione su una pavimentazione già esistente, senza rimuoverla. Tutto ciò che devi fare è appoggiare le doghe sul pavimento presente e montarle ad incastro, senza ricorrere a colle, chiodi o demolizioni.
Tra i vantaggi più apprezzati dei pavimenti in laminato c’è la facilità di pulizia e manutenzione. La pulizia non richiede l’utilizzo di prodotti particolari e può essere eseguita senza timore di rovinare la superficie. Un pavimento in laminato non richiede particolari cure dopo la posa, a differenza del parquet che, dopo qualche anno, deve essere riportato a nuovo.
Il costo di un pavimento in laminato è inferiore rispetto ad un pavimento in legno massello. Il rapporto qualità-prezzo è più che soddisfacente e hai la possibilità di scegliere tra un ampio ventaglio di prezzi: potrai rinnovare la tua abitazione senza spendere una fortuna!
Per fare la scelta giusta e assicurarti che il risultato finale soddisfi le tue aspettative, è importante che tu conosca gli svantaggi legati all’utilizzo dei pavimenti in laminato all’interno delle abitazioni.
A differenza del parquet, i pavimenti in laminato non possono essere levigati. La levigatura è utile per i pavimenti in legno massello perché ne riduce lo spessore e elimina dalla superficie i graffi e i segni dovuti all’usura. Se il tuo pavimento in laminato dovesse rovinarsi, non potrai portarlo a nuovo ricorrendo alla levigatura, ma dovrai sostituirlo. Naturalmente, se i difetti sono piccoli, puoi ricorrere ad appositi kit di riparazione.
I pavimenti in laminato, per loro natura, tendono ad amplificare i suoni. Ciò accade perché sono pavimenti appoggiati ad un materassino e ad un sottofondo flottante. I passi di una persona che, ad esempio, indossa i tacchi, si sentono più chiaramente e questo aspetto potrebbe rappresentare un problema, specialmente se abiti in un condominio. La buona notizia è che puoi smorzare il problema e ridurre l’impatto acustico installando un buon materassino tra il pavimento e il laminato.
Questi sono tutti i pro e i contro di un pavimento in laminato. Ti suggerisco di valutarli con attenzione per capire se questa soluzione possa fare effettivamente al caso tuo. Se qualcosa non ti è chiaro o hai domande da fare, lascia un commento: sarò felice di risponderti.