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Vivi la tua passione per la casa e il giardino, scopri le ultime tendenze di stile e trova nuovi spunti per i tuoi progetti con gli articoli della nostra redazione.
Con una lunga storia alle spalle, le piastrelle decorative sono tornate oggi alla ribalta e vengono scelte da architetti e designer soprattutto per abbellire gli spazi interni. In effetti, grazie ai tanti pattern, colori e formati disponibili queste piastrelle sono molto versatili e si adattano perfettamente a tutti gli stili, dal vintage al contemporaneo. Perché allora non utilizzarle anche nei nostri spazi en plein air? Lasciatevi ispirare e troverete sicuramente l’idea che fa per voi!
Idee per usare le piastrelle decorative in giardino – Leroy Merlin
Scegliendo piastrelle con motivi floreali stilizzati in delicate tonalità pastello, potremo pavimentare l’intera terrazza senza rischiare di appesantirne l’aspetto. Questo tipo di superficie è perfetto in combinazione con arredi sobri e lineari, ma possiamo anche osare inserendo un colore a contrasto (solo uno, mi raccomando!).
Soluzioni per pavimentare il terrazzo con le piastrelle decorative – Leroy Merlin
In alternativa al total look, con le piastrelle decorative possiamo creare degli inserti all’interno di una pavimentazione omogenea, realizzata con lastre di grès da scegliere tra le tantissime finiture disponibili. Cerchiamo, però, di studiare bene l’accostamento di pattern e colori per non cadere nel tranello dell’esagerazione.
Suggerimenti per realizzare inserti in piastrelle decorative – Leroy Merlin
Se preferiamo le decorazioni elaborate e i colori sgargianti, possiamo utilizzare delle piastrelle di grande formato con disegno arabesque, posate con schema classico o originale, per formare una superficie effetto tappeto: in questo modo andremo a isolare visivamente una porzione del giardino o del terrazzo dove, per esempio, creare un’elegantissima zona conversazione.
Come realizzare una superficie effetto tappeto con le piastrelle decorative – Leroy Merlin
Resistenti e igieniche, le cementine sono state utilizzate fin da inizio ‘900 nei locali di servizio come bagni e cucine. Con un occhio al passato, quindi potremmo impiegarle anche noi nella zona barbecue del giardino, creando un paraschizzi (tecnicamente backsplash) bello e funzionale. In questo modo l’area sarà ben definita e richiamerà le atmosfere al tempo stesso rustiche e ricercate delle cucine d’altri tempi.
Ispirazione per creare il paraschizzi della zona barbecue in giardino - Leroy Merlin
A volte, le pareti laterali dei terrazzi coperti vengono un po’ trascurate quando invece la loro valorizzazione potrebbe radicalmente cambiare l’aspetto del nostro spazio all’aria aperta. Possiamo, per esempio, trasformarle in piccole scenografie semplicemente rivestendole con piastrelle decorative a motivi geometrici in nuance con la pavimentazione, ottenendo così un’atmosfera gradevole, equilibrata e molto accogliente.
Idee per valorizzare le pareti laterali del terrazzo coperto con le piastrelle decorative – Leroy Merlin
Per un inedito angolo doccia in giardino, possiamo realizzare un setto murario e rivestirlo con delle piastrelle decorative effetto cemento e motivo floreale sovrapposto. Riprenderemo poi i colori del rivestimento nel piatto doccia che potrà essere una semplice pedana in legno di pino, una vasca in grès antiscivolo, oppure un originalissimo pavimento effetto pietra a spacco. In ogni caso, avremo una doccia esterna super trendy!
Idee per creare l’angolo doccia in giardino con le piastrelle decorative – Leroy Merlin
Sono riuscita a ispirarti? Hai trovato qualche spunto creativo per utilizzare le piastrelle decorative nel tuo giardino? Scrivilo qui nei commenti e se hai qualche domanda o esigenza particolare, sarò ben felice di aiutarti.
Vietato lamentarsi delle nicchie! Se temi che ti complichino la vita, adesso che devi arredare la casa o se fino ad ora le hai viste solo come inutili spazi vuoti, sappi che invece sono una risorsa incredibile, tanto che nelle case moderne, dove tutto è pulito, razionale e lineare, spesso gli architetti si trovano a crearle appositamente! Vediamo insieme come sfruttare al meglio una nicchia nel muro, tenendo conto che, ovviamente, l’uso dipenderà dalla sua dimensione, dalla collocazione e dalla stanza in cui si trova (ma niente paura, il modo per sfruttarle si trova sempre!).
Una nicchia arredata in soggiorno crea profondità come una quinta scenica – foto Leroy Merlin
L’ingresso oggi è spesso trascurato e si tende a dare più spazio e attenzione al living; rappresenta invece l’ambiente che serve da filtro tra il nostro nido domestico e il mondo là fuori, quello in cui diamo un ultimo sguardo allo specchio prima di uscire o ci togliamo scarpe e cappotto quando rientriamo. Giacche, cappelli, chiavi, il guinzaglio del cane, la posta, la borsa… Dove sistemare tutto questo? Inutile dirlo, se all’ingresso hai una nicchia metà del lavoro è fatto! Se è a tutta altezza sistema nella parte bassa una scarpiera o un mobile contenitore poco profondo e in alto dei ganci dove appendere ciò che ti serve per uscire; se non hai voglia di fare abbinamenti puoi utilizzare un appendiabiti doppio o un mobile ingresso. Una nicchia all’ingresso però può anche semplicemente accogliere come punto focale estetico: che ci siano o meno dei ripiani, mettila in risalto con una carta da parati, un colore particolare o uno specchio a tutta altezza. Effetto wow! Il tuo ingresso in realtà è un lungo corridoio? Dai un’occhiata a questo articolo “4 idee per sfruttare al meglio una nicchia nel corridoio ”, ci troverai i suggerimenti che cerchi!
Nicchia guardaroba per l’ingresso – foto Lavorincasa e Leroy Merlin
Le nicchie in un ambiente più ampio come il soggiorno costituiscono un vero punto di forza perché movimentano e danno profondità allo spazio; arredate con delle mensole su cui sistemare libri o oggetti, permettono allo stesso tempo di arricchirlo con un tocco di classe. Quando la rientranza parte da terra, come il vano lasciato da una porta, bastano davvero dei semplici ripiani bianchi e un pouf per trasformarla in un piccolo angolo studio elegantemente integrato in questo soggiorno Tropical Glam. E cosa c’è di meglio di una nicchia per attrezzare in soggiorno uno spazio relax per leggere, ascoltare musica, magari guardando il panorama comodamente accoccolati su morbidi cuscini sistemati proprio nella nicchia della finestra?
Angolo lavoro in nicchia per il soggiorno Tropical Glam – foto Leroy Merlin
I modi per sfruttare e arredare una nicchia in camera da letto sono legati alle funzioni che accompagnano il nostro fine e inizio giornata. Un vano guardaroba in più, una scarpiera nascosta, una libreria con i nostri autori preferiti, un comodino elegante e discreto. Attenzione però a non rendere banale e disordinato uno spazio così prezioso: arricchiscilo sempre con un rivestimento particolare, magari uno specchio, e luci che lo valorizzano anche di sera e potrà diventare il tuo elegante angolo toilette o un organizzato rifugio per leggere e lavorare.
Spazi preziosi da sfruttare, anche in camera – foto Vitasumarte e Elmeuble
Bagno e cucina sono le stanze dove più facilmente si trovano delle nicchie: il passaggio di tubazioni e canne fumarie spesso creano delle rientranze che potrai arredare in base alla tua esigenza di spazio e ricavare così un angolo per la dispensa, la lavatrice, per il tablet, le spezie, una pianta o anche solo un quadro. Scatole, cestini e contenitori aiutano a tenere tutto in ordine sulle mensole e allo stesso tempo tutto a portata di mano; e anche se le nicchie sono piccole, non immagini quanto possano essere utili. Ma non solo, lo stesso si può dire per la loro valenza estetica: basta davvero poco per trasformare un semplice vuoto nel muro in uno spazio speciale, carico di oggetti, colori, ricordi che donano da soli emozioni, carattere e stile alla stanza intera.
Una nicchia ben curata porta sempre stile, anche in bagno – foto Gaiamiacola e Leroy Merlin
Spero che i miei suggerimenti ti siano stati di ispirazione per dare una nuova veste alla tua nicchia. Utile, ma bella dovrà essere il tuo motto. Poi ci mandi una foto?
Scommetto che capita anche a te: al ritorno dalle vacanze, dopo essere stata per un po’ lontana da casa, ne noto di più pregi e difetti e ogni volta faccio grandi progetti di cambiamenti. Ma spesso i sogni si infrangono di fronte alla previsione di spese e disagi. Come fare allora per iniziare l’autunno con ottimismo ed energia? Sfruttando i prodotti e i materiali (e i consigli) che permettono di realizzare, un po’ per volta, ciò che si ha in mente con il massimo risultato e il minimo dispendio, sia fisico che economico. Cominciamo oggi allora a vedere come rinnovare i pavimenti interni senza sostituirli.
Cambiare il pavimento trasforma una stanza – foto Leroy Merlin
Anche per chi si trova a entrare in una casa appena acquistata o presa in affitto può essere molto importante cambiare l’aspetto di un pavimento senza essere costretti alla demolizione di quello originario. La soluzione ideale allora è semplicemente ricoprire la pavimentazione esistente con uno strato abbastanza sottile da non compromettere la funzionalità di porte e finestre, così da non doversi mettere a tagliare pannelli e stipiti. A questo punto la scelta deve tener conto di un solo fattore, e cioè la necessità o meno di salvaguardare il pavimento originario per un eventuale recupero in futuro, perché per il resto i materiali e le finiture a disposizione sono davvero tanti e tutti di ottima qualità, dal grès a basso spessore ai pavimenti vinilici: non resta che scegliere lo stile più adatto! Ma vediamo insieme le caratteristiche specifiche di ciascun materiale, così trovare quello perfetto per te sarà un gioco da ragazzi.
Il grès a basso spessore è ideale per ricoprire un pavimento – foto Leroy Merlin
La posa più adatta per rinnovare un pavimento senza danneggiare quello sottostante è senza dubbio quella flottante a incastro, o clic. Così semplice che puoi realizzarla anche tu, con i consigli dei nostri esperti e i tutorial che ti spiegano passo dopo passo come fare. Ma quali sono i pavimenti più adatti? Scartato il laminato, ma solo per questioni di spessore (perché sia resistente all’usura deve partire da un minimo di 6-8 mm), due sono i pavimenti che ti consiglio, entrambi vinilici. Parlo del PVC e della sua evoluzione SPC, che differisce dal primo per la presenza di un’alta percentuale di polveri minerali mischiata ai polimeri. La resa estetica è ineguagliabile e ti offrono tutti i vantaggi di cui hai bisogno in solo 2-4 mm. Preferisci l’effetto legno del Luzerna o i raffinati e moderni lastroni Pietra Nova? Le finiture sono così tante che avrai solo l’imbarazzo della scelta, sono adatti ad ogni stanza perché non temono l’umidità di cucina e bagno e sono perfetti anche per le camere da letto in quanto non rilasciano VOC. Scommetto che non vedi l’ora di far sparire quel vecchio pavimento in un clic!
L’estetica ineguagliabile di un pavimento SPC per rinnovare una stanza – foto Leroy Merlin
Diverso è il discorso se della pavimentazione esistente l’unica cosa che ti interessa è non vederla mai più. In questo caso puoi ricorrere ad un materiale molto affascinante e versatile, che rasenta la creazione artistica: la resina. Adatta a qualsiasi ambiente e qualsiasi stile, con soli 3 mm di spessore, la resina ti permette di trasformare un pavimento piastrellato in una superficie omogenea del colore e dall’effetto materico che più preferisci: lucido, opaco, marezzato, spatolato. Puoi perfino scegliere quella trasparente e inserire ciò che ti piace, realizzando una pavimentazione creativa e personalizzata, con sassi, conchiglie, foglie, stoffe, fotografie. E senza paura che si rovini: è sufficiente seguire le istruzioni di posa e avrai un pavimento altamente resistente, igienico, facile da pulire e soprattutto unico!
Trasformare completamente l’aspetto di un ambiente con la resina – foto Leroy Merlin
Se invece ti piace l’idea di mantenere il disegno delle piastrelle o delle doghe di legno del parquet puoi ricorrere ad un semplice smalto specifico per pavimenti, che trovi in tantissime tonalità e che è davvero facile da stendere. Per il legno invece esistono appositi smalti, detti vetrificatori, che possono semplicemente rinnovare il parquet o trasformarlo completamente, dandogli un nuovo colore, fino ad un aspetto metallico. A te la scelta!
Metti mano a rulli e pennelli per cambiare il tuo pavimento – foto Leroy Merlin e Decorexpro
Credo che a questo punto non avrai più dubbi e timori sull’affrontare la trasformazione della tua casa, a partire dai pavimenti, dal momento che si può fare senza grossi lavori e spese eccessive. Dai un occhio anche all’articolo “Scegliere piastrelle e pavimenti facilissimi da posare” e poi facci sapere com’è andata!
L'illuminazione riveste ruoli importantissimi, in particolare quello funzionale e quello estetico. Un punto luce di design, che si tratti di applique da muro, lampadario o lampada da tavolo, è un elemento che focalizza l'attenzione e valorizza qualsiasi ambiente.
Hai mai pensato di realizzare una lampada fai da te? Potrebbe essere un'idea originale per illuminare la casa e anche un ottimo modo per riciclare oggetti che hai già in casa . E vuoi mettere la soddisfazione di creare con le tue mani? Voglio quindi mostrarti 3 progetti che partono da materiali semplici ma con un effetto finale sorprendente: investi un pizzico di manualità e potrai creare una lampada con materiali di recupero per la tua casa!
Una lampada fai da te è un ottimo modo per riutilizzare materiali di recupero. - Foto Leroy Merlin
Tra i mille materiali a disposizione dentro casa per realizzare una lampada avresti mai pensato a delle semplici grucce? E invece non solo è possibile, ma è anche di grande effetto! Per questo progetto potrai utilizzare sia grucce appendiabiti in legno che in metallo, dipende quale materiale ti piace di più. Considera che con le grucce in metallo (quelle della lavanderia per intenderci) il lampadario avrà un effetto "a cascata" molto particolare. Dopo il montaggio potrai lasciare le grucce naturale, perfette per un ambiente rustico o industriale, oppure colorarle con una vernice spray. In alternativa, potrai rivestirle con dei fili di lana, cotone o rafia: via libera alla fantasia!
Le grucce lasciate al naturale sono perfette per un ambiente rustico o industriale. - Foto Leroy Merlin
In questo progetto scoprirai come un comune raccordo in PVC si può trasformare in un'applique in stile industrial! Sarà veramente semplice realizzarla e installarla. Questa applique è perfetta sia nella zona living sia in camera da letto, e in particolare sopra la testata del letto al posto delle più classiche lampade abat-jour. Oppure puoi usarla per mettere in evidenza un particolare arredo di design o posizionare una serie di applique nella zona pranzo a supporto dell'illuminazione principale.
Questa applique è ideale sia nella zona living sia in camera da letto. - Foto Leroy Merlin
Per realizzare questo lampadario dovrai ritagliare e modellare delle strisce di cartone. In questo modo creerai una struttura che potrai dipingere o decorare a tuo piacimento. Ecco alcune idee originali: alternare fantasie diverse tra una striscia e l'altra; dipingere tutto il lampadario di nero e, una volta asciutto, disegnare motivi con un pennarello bianco; decorare con una vernice glitter; praticare dei piccoli fori sull'ultima striscia in basso e appenderci dei piccoli cristalli. Potrai anche creare più paralumi con diverse forme e dimensioni per assemblare una sospensione multipla! Per queste soluzioni originali occorre un budget ridottissimo ma sono certa che lasceranno i tuoi ospiti a bocca aperta. Che aspetti a metterti all'opera?
Una lampada in cartone di recupero è leggera, economica ed ecologica. - Foto Leroy Merlin
Prima di cimentarti in uno di questi progetti devi considerare alcuni aspetti pratici: in quale stanza vuoi collocare la lampada, quale funzione dovrà svolgere, quanta luce desideri e il tipo di predisposizione elettrica esistente. Una volta chiariti questi presupposti, potrai scegliere la tipologia che più ti piace e creare la tua lampada fai da te. Ma non ti dimenticare di condividere il tuo fantastico progetto nella sezione Fatto da voi!
Se abbiamo un giardino in pendenza e pensiamo che sia difficile - se non impossibile - sfruttarlo al meglio, stiamo commettendo un errore: in realtà le variazioni di quota offrono una grande occasione per creare oasi verdi davvero originali. Se ben organizzato, lo spazio non risulterà solo dinamico e vivace, ma sembrerà anche molto più grande di quanto non sia realmente. Scopriamo quindi insieme quali sono i trucchi per organizzare al meglio un giardino in pendenza e per trasformarlo in un accogliente e super accessoriato spazio en plein air.
Idee per sfruttare al meglio un giardino in pendenza – Leroy Merlin
Per sfruttare al meglio il nostro giardino in pendenza, prima di tutto dobbiamo impostare i piani dove posizionare le aree funzionali che poggeranno quindi su “terrazze” create ad hoc (i cosiddetti deck) in base al dislivello esistente. Per realizzarle, paragoniamole a una scala e consideriamo ogni terrazza come un gradino: seguendo gli utilissimi consigli per la realizzazione di un muretto in giardino, creiamo quindi i contenimenti verticali (che in una scala possono essere paragonati alle alzate) con mattoni forati o blocchi di calcestruzzo cellulare. A questo punto riempiamo le porzioni a monte di ogni muretto con terra di riporto e realizziamo il massetto di cemento sopra il quale andrà poi posata la pavimentazione. Qualche suggerimento per fare un lavoro a regola d’arte:
Ispirazioni per realizzare i deck dove organizzare le aree funzionali del giardino in pendenza - Leroy Merlin
La scelta della pavimentazione più adatta per le aree funzionali del nostro giardino in pendenza va fatta sì in base allo stile che preferiamo, ma dobbiamo anche prestare molta attenzione al mantenimento delle superfici che non dovrà, in seguito, comportare troppa fatica. Se il dislivello che abbiamo “addomesticato” con i nostri terrazzamenti è consistente, sono particolarmente indicate le pavimentazioni da esterno in grès che richiedono interventi minimi, sia nella gestione ordinaria che in quella straordinaria: il grès oltretutto è talmente versatile da accontentare qualsiasi esigenza estetica grazie alle finiture effetto marmo, cotto, pietra, legno e cemento. Se invece la pendenza che abbiamo superato con i terrazzamenti è modesta, possiamo pensare a un pavimento in legno posato su travetti: questi ci consentiranno con facilità di compensare le eventuali imperfezioni del sottofondo e di ottenere così un deck perfettamente complanare. Il pavimento potrà quindi essere in doghe di legno naturale oppure in resistentissimi listoni di composito. Una volta definita la tipologia di pavimento, per aiutarci a fare la scelta più adatta alle nostre esigenze estetiche e individuare quindi il prodotto perfetto per noi…non ci resterà che scoprire quali sono le ultime tendenze per i pavimenti di giardini, terrazzi e balconi: che ne dite, per esempio, dei bellissimi ed eco-friendly listoni a incastro in pino scandinavo?
Come scegliere la pavimentazione adatta per i deck di un giardino in pendenza - Leroy Merlin
Una volta creati i piani dove poi allestiremo l’area pranzo, il salottino o il solarium, dobbiamo pensare a come collegarli tra di loro e a come raccordare le zone che lasceremo in pendenza. Per quanto riguarda i collegamenti tra i deck funzionali, se la differenza di quota è elevata, la soluzione migliore è creare delle scale con gradini più o meno ampi da rivestire assecondando la tipologia delle pavimentazioni che coprono i terrazzamenti, oppure optando per una finitura a contrasto: in questo caso, io sceglierei delle lastre in grès effetto cemento color crema, se la superficie dei deck è in legno naturale, oppure dei piastrelloni effetto terracotta smaltata se invece le terrazze hanno una pavimentazione monocromatica. Creare delle scale potrebbe non essere necessario qualora la differenza di quota tra i deck sia minima: un’attenta progettazione, in questo caso, ci consentirà di risolvere i dislivelli con “muretti smart” da trasformare in originali sedute, piani d’appoggio o contenitori per piccole piantine. L’idea geniale? Sfruttiamo la versatilità dei gabbioni in maglia metallica e assecondiamo in modo super rapido tutte le esigenze del nostro giardino in pendenza! Dopo aver organizzato come si deve le terrazze funzionali, non ci resterà dunque che pensare alle zone da lasciare in pendenza: impostiamone l’inclinazione cercando di renderla il più dolce possibile, compattiamo per bene il terreno e inerbiamolo seminando la miscela per prato più adatta alle condizioni climatiche e all’esposizione del nostro giardino. Un suggerimento utile, specialmente in presenza di forte inclinazione, è creare dei percorsi con passi giapponesi antiscivolo per ridurre i rischi di caduta in caso di pioggia o umidità elevata.
Idee per collegare i terrazzamenti di un giardino in pendenza - Leroy Merlin
Come abbiamo visto, risolvere il dislivello di un giardino in pendenza creando terrazzamenti ben definiti è la soluzione ideale per poterlo sfruttare nel migliore dei modi. Come possiamo quindi allestire e arredare i nostri deck? In linea generale è bene assegnare a ogni terrazzo una specifica funzione, facendo però in modo che l’insieme risulti organico e fluido sia dal punto di vista estetico sia da quello pratico: collocare l’area pranzo alla quota dell’abitazione è senz’altro un’idea intelligente poiché il collegamento diretto tra cucina di casa, tavolo da giardino e barbecue renderà molto più agevoli tutte le operazioni per preparare e servire le pietanze. Anche il salottino da esterno andrà collocato in prossimità della casa al fine di creare continuità - non solo funzionale, ma anche percettiva - tra ambienti indoor e outdoor. Infine, nella zona del nostro giardino in pendenza più lontana dall’abitazione possiamo impostare le aree che hanno una connotazione en plein air più marcata, come il solarium o la piscina. A questo proposito, vanno preferiti - per questioni di praticità - arredi leggeri e facili da spostare, come un lettino prendisole in alluminio con ruote, e spa fuoriterra che coniugano comfort e facilità di manutenzione. In ogni caso, qualunque sia la caratterizzazione che vogliamo dare al nostro giardino in pendenza, ricordiamo che ci sono dei dislivelli da superare e che la comodità va messa al primo posto: costringerci a faticare significa ridurre drasticamente i benefici che derivano dall’avere uno spazio ouotdoor!
Ispirazioni per arredare al meglio i terrazzamenti di un giardino in pendenza - Leroy Merlin
Come per la manutenzione di tutti gli altri spazi outdoor, anche per i giardini in pendenza la maggior parte del lavoro riguarda il prato. È per questo che consiglio sempre di scegliere la miscela di sementi più adatta alle esigenze climatiche e all’esposizione del giardino: perché riduce di tantissimo le pur indispensabili cure periodiche del manto erboso che, per essere fatte come si deve, necessitano di un decespugliatore a batteria o di un tagliaerba a scoppio da scegliere in base alle nostre abitudini e alla pendenza del terreno. Importante è comunque optare per attrezzature senza filo ed evitare così spiacevoli rallentamenti nelle operazioni di taglio e pulizia. Per ridurle ulteriormente e renderle ancora più agevoli, possiamo anche ispirarci ai terrazzamenti agricoli dei paesaggi mediterranei e orientali realizzando delle aiuole pianeggianti da riempire poi con la vegetazione che più ci piace. Io, per esempio, delimiterei le aiuole con bordure e cordoli da giardino e le riempirei di semi da orto per avere verdure fresche e genuine sempre a portata di mano: oltre ai benefici per la salute, otterrei anche il duplice vantaggio di consolidare il terreno in pendenza e di non dover rasare l’erba in continuazione. Dimenticavo che, con l’orto, anche l’aspetto estetico del nostro giardino a terrazze guadagnerebbe tanti punti e poi sarebbe più sostenibile…insomma: creare piccoli terrazzamenti vegetali è in assoluto il sistema migliore per ridurre la manutenzione e accrescere la bellezza di un giardino in pendenza!
Fare l’orto terrazzato è un’ottima idea per ridurre la manutenzione del giardino in pendenza - Leroy Merlin
E tu? Se hai trovato l’idea giusta per sfruttare al meglio il tuo giardino in pendenza e hai bisogno di qualche consiglio in più per realizzarla o vuoi mostrarci la soluzione che hai già trovato, iscriviti alla Community! Potrai ricevere suggerimenti personalizzati, condividere con tutti quel che hai realizzato e scambiare tante idee: ti basterà scrivere qui sotto nei commenti o pubblicare nella Gallery dei progetti le foto dei tuoi capolavori! Ti aspettiamo!
Come funziona un filtro a sabbia per la piscina ? Questo è utile per godere appieno della freschezza di un bagno in piscina, in questo modo l’acqua è sempre limpida e pulita. Scoprine tutti i vantaggi e filtra l'acqua della tua piscina in modo più ecologico.
Filtro a sabbia per piscina - Ralf Geithe
Affinché l’acqua rimanga costantemente pulita è necessario utilizzare un impianto di filtrazione in grado di raccogliere lo sporco e scaricarlo fuori dalla vasca. Il Filtro a sabbia per piscina BESTWAY, per esempio, è in grado di depurare l’acqua in maniera facile e veloce. In commercio esistono diversi tipi di filtri, ognuno più o meno funzionale a seconda della tipologia di piscina che si possiede. Il filtro a sabbia è un prodotto ecocompatibile, perché utilizza la sabbia per pulire l'acqua. È un modo per poter pulire meglio la vasca e smaltire insetti o foglie che finiscono per galleggiare sulla superficie dell’acqua. Inoltre, presenta alcuni notevoli vantaggi sia in termini di efficienza che di prezzo.
Filtro a sabbia per piscina BESTWAY - Leroy Merlin
Il filtro a sabbia è tra i filtri più conosciuti ed utilizzati. Questo prodotto è composto da un contenitore in plastica o in fibra di vetro all’interno del quale è collocata la sabbia silicea, la sostanza che ha il compito di eseguire il filtraggio. Tuttavia, in alternativa alla sabbia si può anche usare la zeolite, un materiale di origine vulcanica o la sabbia di vetro che garantisce una durata maggiore. Questo strumento è utile sia per le piscine fuori terra, sia per quelle interrate e presenta numerosi vantaggi. Prima di ogni cosa è bene sapere che una piscina fuori terra, ad esempio, avrà un piccolo impianto. Mentre, una vasca di grandi dimensioni, avrà bisogno di un sistema di rigenerazione capace di gestire il volume d’acqua che deve depurare.
Filtro a sabbia per piscina BESTWAY - Evgeniya Sheydt
Il filtro a sabbia è una soluzione funzionale, a lunga durata e con un ottimo rapporto qualità prezzo. Il filtro a sabbia è un prodotto già pre-assemblato e basta collegarlo alla piscina. Il sistema è caratterizzato da un contenitore cilindrico nel quale si inserisce il tipo di sabbia scelta. In poche parole, l’acqua viene immessa nel cilindro dalla forza motrice della pompa e viene depurata al passaggio nel cilindro. In questo modo il materiale organico rimane “intrappolato” dentro il filtro a sabbia mentre l’acqua fuoriesce limpida. Questo meccanismo permette di ottenere un’ottima depurazione dell’acqua, inoltre, si contraddistingue da un’estrema facilità di manutenzione. Tramite la valvola a 6 vie si possono scegliere diverse opzioni come il controlavaggio, il risciacquo o lo svuotamento. Per di più, se la manutenzione viene eseguita regolarmente, la sabbia del filtro può durare anche 5 o 6 anni.
Filtro a sabbia per piscina BESTWAY - Leroy Merlin
Hai trovato l’articolo interessante? Ora non devi far altro che scoprire Come progettare una piscina da esterno in modo sostenibile. Per qualsiasi dubbio o curiosità, scrivi alla Community, ti risponderemo e ti aiuteremo nella progettazione della tua piscina, anche grazie a 4 consigli per una piscina più sostenibile.
Ci sono situazioni in cui non scegliere è la scelta migliore. Mi spiego meglio. Davanti all’esposizione di campioni di pavimenti e rivestimenti è facile rimanere bloccati: la scelta è così ampia che vorremmo avere 10 stanze da bagno per non rinunciare a quella piastrella bellissima o a quel decoro meraviglioso. Decidere di trattare le pareti del bagno semplicemente con smalti e resine, ha i suoi vantaggi. Scopri quali.
Ispirazione per pareti bagno senza piastrelle - Leroy Merlin
Se stai pensando ad un bagno senza mattonelle, esistono resine, smalti e apposite vernici che rendono le pareti idrorepellenti ma contemporaneamente traspiranti. Con le vernici le pareti diventano superfici continue e senza fughe, una soluzione particolarmente indicata nei bagni piccoli e dalle forme irregolari perché gli spazi appariranno più ampi e la pulizia sarà semplicissima. Per ottenere il massimo risultato scegli smalto bianco all'acqua con finitura lucida che aiuta a riflettere e aumentare la luminosità. Puoi limitare la posa dei rivestimenti solo all’interno del box doccia: il punto più umido.
Ispirazione per un bagno piccolo con pareti a smalto - Leroy Merlin
Tra i vantaggi di un bagno senza mattonelle, non è da sottovalutare l’aspetto economico: se il bagno è molto grande la spesa per i rivestimenti potrebbe essere rilevante. Al contrario, se scegli lo smalto colorato per interni, potrai ridurre i costi, i tempi di posa e soprattutto potrai cambiare il colore quando sentirai il bisogno di novità e se lo spazio è particolarmente ampio ti consiglio di abbinare due tinte, a contrasto o in nuance, per differenziare le zone o sottolineare elementi architettonici come pilastri e travi.
Pareti tinteggiate a smalto per il bagno senza piastrelle - Leroy Merlin
Ti sei innamorata di un rivestimento molto vistoso come il mosaico a rose su fondo nero? Valorizzalo e concentralo sulla parete del mobile bagno e scegli uno smalto in tinta per tutte le altre superfici verticali. Gli smalti idrorepellenti possono essere utilizzati anche all’interno dello spazio doccia ma vanno applicati su superfici regolari, perfettamente lisce e pulite. Se stai pensando di ristrutturare un bagno già piastrellato, devi per prima cosa rimuovere i vecchi rivestimenti, e trattare le pareti con appositi prodotti per la preparazione del fondo, livellare, carteggiare e pulire. Prima di procedere alla stesura dello smalto vero e proprio è consigliabile applicare un livellante che renderà visivamente perfetto il risultato finale.
Ispirazione per accostare mosaico a pareti smaltate- Leroy Merlin
Una tinta rinfrescante, decisa ma non opprimente: ecco quello che ci vuole per rendere speciale un piccolo bagno. Puoi aggiungere un tocco originale concentrando piastrelle molto decorative solo in corrispondenza del lavabo. Se il colore ti ha preso la mano, puoi anche pensare al pavimento e rinnovare le superfici esistenti con speciali smalti per piastrelle e laminati. E quando vorrai un bagno come nuovo non dovrai che scegliere un nuovo colore! Giallo limone?
Soluzione per rinnovare un piccolo bagno con smalti e resine - Leroy Merlin
Se già pronto con latta e pennello? Mandaci una foto del tuo bagno senza piastrelle: invoglierà all’azione tutti noi della Community!
Sei un camperista appassionato ed ami partire per lunghi viaggi on the road? Da qualche anno sono disponibili nel mercato alcuni camper progettati ad hoc per il basso consumo energetico, telai a basso consumo, regolatori elettronici del flusso d’acqua, wc con serbatoi ampliati, luci a led ed arredamento certificato. Inoltre, le idee per ottimizzare la sostenibilità ambientale del camper sono molte. Scopri insieme alla Community LM come vivere in camper in modo ecologico e risparmiare! Infatti, per chi sente l’ecosostenibilità come una vocazione, esistono varie strategie per ridurre l’impatto ambientale delle vacanze in camper.
Camper ecologico - Juergen Faelchle
Quando si parla di energia elettrica in camper e di come produrla, si pensa subito ai moduli fotovoltaici installati sul tetto e collegati alle batterie. Questa è senza dubbio la soluzione più nota e diffusa per produrre energia in camper in modo semplice, pratico e affidabile. Tuttavia, accanto ai classici pannelli fissati al tetto, si sono affermati i pannelli flessibili, ottimi ad esempio per chi ha un van e non dispone di sufficiente spazio per un’applicazione stabile. In ogni caso, la cosa più importante da fare è realizzare un accurato calcolo del fabbisogno energetico e degli spazi disponibili. Fondamentale è ridurre al minimo i consumi inutili, come quelli di phon, macchinette caffè e TV che hanno un impatto importante sulle necessità energetiche. Una volta realizzata una revisione accurata di questi aspetti, la scelta ed installazione del pannello e dell’impianto sono alla portata di tutti. Per ottimizzare il risparmio, si consiglia poi di scegliere lampadine LED a basso consumo energetico.
Camper ecologico - di photoschmidt
Con dei semplici accorgimenti nella scelta dell’attrezzatura del camper, come lo scarico del WC con il doppio tasto, gli erogatori limitatori di flusso da installare sui rubinetti ed una lavatrice a basso consumo idrico, si può risparmiare sul consumo di acqua fino al 50%. Questo consumo viene ulteriormente abbattuto con l’uso di una doccia solare. In più, in tutti i casi in cui si possa farlo, è bene riutilizzare l’acqua.
Qualora non vi fosse la possibilità di realizzare le installazioni menzionate in precedenza, ed i viaggi prevedano soste all’aria aperta, il classico fornello a gas con bombola permette di realizzare un risparmio energetico e cucinare con meno dispersione di agenti inquinanti rispetto al forno integrato.
Camper ecologico - Virrage Images
La scelta di una vacanza ecosostenibile può includere anche l’uso di stoviglie biodegradabili e biocompostabili e detersivi ecologici. Inoltre, se si viaggia in famiglia, è bene scegliere prodotti per bambini ecologici, come pannolini e salviettine biodegradabili. Infine, non dimenticare mai di differenziare i tuoi rifiuti, lo si può comodamente fare con l’Armadio per raccolta differenziata Riciclò.
Hai trovato l’ispirazione che cercavi? Per qualsiasi dubbio o domanda scrivi nei commenti. La Community Leroy Merlin ti aiuterà a progettare la casa dei tuoi sogni!
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- Come mettere al sicuro la casa prima di partire per le vacanze
- Tende antimosche per porte esterne: ecologiche e protettive